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"Punch lines "

"Xena e la risata di Lacrimante"

Episodio n. 11 stagione 5

Cast:
Ted Raimi (corilo)
Alexandra Tydings (Alhrodite/Venere)
John Gadshy (Lacrymose/Lacrimante)

Xena e Olimpia si sono accampate nel tempio di Venere per passare la notte.

Mentre Xena dorme profondamente Olimpia invece non riesce a chiudere occhio perché è ossessionata dal fatto che non riesce a scrivere,poiché non trova la concentrazione giusta.

Venere corre ad aiutare la sua amica in difficoltà.

Nei panni di una egocentrica psicologa , Venere cerca di far trovare ad Olimpia l’ispirazione giusta e il vero motivo per cui non riesce a scrivere…e quale modo migliore dell’esercitazione?

La dea dell’amore chiede allora alla barda di raccontarle la giornata trascorsa, sperando che il talento della giovane venga fuori.

Olimpia accetta ed inizia a narrare la lunga giornata:-La giornata è iniziata come tutte le altre…con me, Xena e Corilo che cercavamo di dare un nome al bambino di Xena….-

Il trio cammina allegramente verso un villaggio discutendo sul nome del bambino della WP, ognuno dice la sua,ma Xena quel giorno era particolarmente irascibile e picchia Corilo per un nonnulla.

Olimpia se ne accorge e la sfida a non perdere le staffe per un’intera giornata e se non lo farà cucinerà, pulirà e le laverà la schiena per due lune, nel caso dovesse riuscirci lo farà lei.

Xena accetta e il trio si divide , Olimpia porta ad abbeverare i cavalli, mentre Xena e Corilo la precedono al villaggio.

Olimpia arriva alla sorgente e ne attinge per lavare Argo, ma ecco che straordinariamente Argo rimpicciolisce diventando un pony, al solo contatto con l’acqua. La spiegazione di questo prodigio le è subito fornita.. appare dinnanzi a lei Lacrimante, dio del pianto e della disperazione che le spiega che quella era la punizione per aver preso la sua acqua.

Olimpia tenta di far tornare Argo normale, spiegando a Lacrimante che è di Xena , ma il Dio è irremovibile.

I due raggiungono un accordo: se Olimpia riuscirà a far ridere Lacrimante , lui annullerà il sortilegio verso Argo.

Olimpia esordisce raccontando di quella volta che cercando di catturare un coniglio era diventata lei la preda e non il contrario ,ma nonostante l’episodio sia molto buffo il viso di Lacrimante resta impassibile.

Ma il repertorio di Olimpia è molto vasto e continua con le disavventure di lei e di Corilo , ma neppure questo serve a divertire il dio.

Va avanti raccontando inseguimenti mozzafiato in India e disavventure amorose, come di lei e Draco , di Xena e Corilo o di quando il figlio di Cupido ed Epsiche rubò tutte le frecce al padre e iniziò a lanciarle a casaccio e quando la colpì la fece innamorare perdutamente di Corilo e Xena di Draco.

Niente.

Il dio della disperazione era proprio un caso disperato, tutti gli sforzi di Olimpia erano vani.

La scena si sposta da Xena e Corilo che alla locanda stanno ancora aspettando Olimpia. Xena è relativamente irritabile, innervosita dal continuo pianto di un bambino , dal ritardo di Olimpia e preoccupata perché non è sicura d’essere capace di essere una buona madre. Corilo, non vuole farla innervosire ancora di più, e cerca di consolarla.

Ma Xena smonta subito le sua parole raccontandogli del piccolo incidente con il figlio del Re Alceo … Corilo è abile e inizia a persuaderla che se anche i suoi metodi non sono normali, lei sarà sicuramente in grado di dare amore.

Il clima si surriscalda e Corilo e Xena decidono di andare a cercare Olimpia.

La vincita della scommessa viene messa a repentaglio da un guerriero, che avendo riconosciuto Xena vuole vendicare la morte del fratello, ucciso dalla WP.

Xena lo sistema subito e si incrocia con Olimpia, che lasciando perdere Lacrimante si stava recando alla locanda.

Per fortuna la barda non si accorge del precedente “incontro” di Xena con il guerriero, e quando lo vede a terra e chiede spiegazioni, Xena e Corilo sanno rimediare.

Olimpia prende tempo e manda Xena e Corilo al supermercato, mentre lei va a recuperare i cavalli.

Ma arrivata alla sorgente per Olimpia c’è una brutta sorpresa: Argo è scappato.

A questo punto Venere interrompe la narrazione di una frenetica Olimpia dicendo che nonostante tutto il rimpicciolimento e la perdita di Argo non era un così grande dramma.

Olimpia non crede alle sue orecchie:- non è grave? Tu non sia quanto sia legata ad Argo Xena, non so contare quante volte quel cavallo l’abbia tolta dai pasticci….a volte penso che voglia più bene a quel cavallo che a me..-

E per convincere la dea inizia a ricordarle le innumerevoli volte in cui Argo si era reso utile nelle imprese della WP.

Finite questi ricordi, Olimpia riprende il racconto:-cercai quel cavallo dappertutto…-

La poetessa infatti gira in lungo e in largo il villaggio fino a recarsi nello stesso supermercato dove si trovano Xena e Corilo e per una strana coincidenza anche Argo.

La principessa guerriera e l’idiota ateniese stanno acquistando viveri, quando Xena si imbatte di nuovo sul guerriero della locanda.

I due disputano per un sacchetto di farina e alla fine è Xena che ha la meglio.

La principessa guerriera è ancora una volta assalita dall’ansia per il suo bambino, preoccupata per i possibili incontri del piccolo con creature paranormali.

Corilo questa volta non cerca di negare l’evidenza, ricordandogli i giganti, le triadi, le arpie…e naturalmente le baccanti, ma poi sa rimediare è la WP ritrova serenità.

Olimpia nel frattempo ritrova Argo e Lacrimante, ma non usa le parole giuste e fa irritare ancora Lacrimante che la fa rimpicciolire e diventare dell’altezza di una bambola.

Corilo vede lei ed Argo e liquidata Xena con una scusa qualunque , va insieme ai due –mini- alla sorgente di Lacrimante per farlo tornare tutto normale.

Venere interrompe ancora Olimpia, citandole i suoi dubbi sull’aiuto di Corilo.

Olimpia cerca di convincere la dea del contrario, ma gli episodi che ricorda non sono molto convincenti….

Il racconto di Olimpia continua:-avanti…Corilo

Il giovane apprendista guerriero commuove Lacrimante con una finta storia sulla sua vita e alla fine con uno stratagemma lo convince a far tornare Olimpia a dimensioni normali.

Xena cerca Corilo e Olimpia dentro una taverna ma non trovandoli neanche lì, decide di chiamare l’unica persona al mondo che non la lascerebbe mai: Argo.

Con un fischio richiama il cavallo, che sentendo la padrona si precipita nella taverna.

Inutile descrivere la faccia di Xena quando vede il suo adoratissimo cavallo ridotto ad un pony e nonostante la tante promesse che si era fatta per il bene del bambino, si arrabbia da morire e urla il nome dell’unica responsabile: Olimpia.

Olimpia si precipita alla taverna e si fa scudo con Corilo dall’ira della WP, cosa che però non le evita una torta in faccia da parte di Xena. Xena cerca poi di colpire Corilo, ma la torta finisce in faccia ad un poveraccio della taverna.

Inizia così una battaglia di torte in faccia senza esclusione di colpi.

All’improvviso compare anche Lacrimante che con la solita faccia passiva osserva senza divertimento la situazione più che comica.

Xena allora, tenta il tutto per tutto e gli lancia una torta in pieno viso.

Ci sono attimi di silenzio, tutti temono l’ira del dio per quello scherzo….ma fortunatamente Lacrimante la prende bene ed inizia a ridere.

In questo modo l’incantesimo di Lacrimante è annullato, Argo torna alla normalità e così si conclude il racconto di Olimpia.

Raccontare tutto a Venere gli ha fatto bene perché ha capito che fino ad allora aveva fatto felice gli altri, trascurando ciò che avrebbe potuto far felice se stessa.

Ritrovata l’ispirazione Olimpia si mette comoda ed inizia a

scrivere:- e la giornata finì com’era cominciata ….-

Olimpia , Xena e Corilo camminano allegramente allontanandosi dal villaggio.

Xena si proclama una donna felice, perché avendo vinto la scommessa, non dovrà più cucinare e robe viarie…. quando riceve una torta in faccia.

Al massimo dell’irritazione la WP sbuffa :-qualcuno la pagherà- riferendosi ai due suoi amici che si sbellicavano dalle risate, ma è evidente che l’unico colpevole del misfatto è Lacrimante, che irruppe in una fragorosa risata.

By Sonia

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  • Grazie a Venere, Olimpia torna a scrivere come un tempo.




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