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"Looking death in the eye"

"Xena e le lacrime della morte"

Episodio n. 19 stagione 5

Cast:
Ted Raimi( Joxer/Corilo)
Kevin Smith (Ares/Marte)
Paris Jefferson (Athena/Minerva)


In una taverna un uomo entra correndo dicendo di possedere una pergamena esclusiva! L'ultima pergamena del bardo di Potidea, Olimpia.
Subito suscita l'attenzione dei presenti ma in particolare di un anziano signore che sentendo il nome "Olimpia" si riscuote e corre dal tizio con la pergamena: Corilo.
Subito l'anziano Corilo controlla l'autenticità del documento, e la riconosce dalla calligrafia, senza dubbio era una pergamena di Olimpia.
Subito rivendica il diritto di possederla, dichiarandosi il migliore amico della barda, ma ottiene solo le risate dei presenti che si beffano di lui.
Vedendosi alle strette e capendo di tenere troppo a quel prezioso cimelio Corilo decide di acquistare la pergamena, ad un prezzo salatissimo naturalmente.
Anche se ha speso tutti i suoi denari Corilo è felice e si reca da Melania che invece lo maltratta per aver speso tanti soldi, ed infierisce ricordando all'uomo che ormai Xena e Olimpia non ci sono più, sono morte da tanto tempo.
Sconfortato Corilo si reca in una stalla, dove si siede insieme a dei bambini, curiosi di sapere il contenuto di quella vecchia pergamena.
Il vecchio srotola la pergamena e inizia a leggere quelle che erano state le ultime parole di Olimpia, bardo di Potidea, non che migliore amica di Xena la leggendaria principessa guerriera.

Xena è nel tempio delle Parche che sono contente di rivederla dopo quello che lei aveva fatto per loro.
Xena chiede loro di farle sapere qualcosa di più sul destino della piccola Evi, che ormai tutte le divinità dell'Olimpo vogliono morta.
In quell'istante sopraggiunge anche Olimpia che arriva giusto in tempo per sentire il resoconto delle Parche: Evi sarà salva e crepuscolo avrà inizio solo nell'essenza della morte.
Olimpia non crede a quello che sente, mentre Xena è molto più realista, e capisce che per salvare Evi e per far si che la sua missione abbia inizio, deve fare una sola cosa: morire.
Anche se piena d'angoscia la WP sa quello che deve fare ed esce dal tempio insieme ad Olimpia.
Non passa molto tempo che le due ricevono il primo attacco del giorno, un attacco che sembra provenire dal nulla.
Molte sfere infuocate cercano di colpirle ma Xena e Olimpia se la cavano anche questa volta e Xena ben presto capisce con chi a che fare: sicuramente con Plutone reso invisibile dal suo prodigioso elmo.
Con il chakram leva di testa l'elmo al dio che finalmente si rivela alle due, ma non è solo con lui c'è anche Minerva .
-devo ammetterlo per essere mortali siete davvero introvabili, voi due-
-è questo il vantaggio dell'essere insignificanti-
controbatte la principessa guerriera alle parole di Minerva.
Ben presto inizia una lotta cruenta che vede Olimpia contro Plutone , mentre Xena contro Minerva.
La lotta è molto dura e sia Olimpia che Xena si trovano in difficoltà e non riescono a gestire la situazione, soprattutto perché in pensiero per Evi, posta dietro a Xena con uno speciale marsupio.
D'un tratto Olimpia ha un'idea e chiede a Xena di porgerle Evi, un'azione che avrebbe potuto far risparmiare un bel po' di tempo ad entrambe.
Ma Xena non le dà ascolto e continua a combattere.
A Minerva non sfugge l'espressione di sconforto di Olimpia e ne approfitta per infierire sulla giovane:- che c'è neanche ad Olimpia affidi più tua figlia?-
Olimpia rimane molto male dall'affermazione di Minerva ma non lo dà a vedere e continua a combattere contro Plutone.
Ben presto le due si ritrovano a terra, insieme ,una accanto all'altra.
-hai un piano?- chiede Olimpia preoccupata.
-si- risposta ovvia di Xena che dice ad Olimpia di lanciare l'elmo proprio sopra le teste di Minerva e Plutone.
Olimpia lo fa e Xena lo colpisce con il chakram , facendolo scoppiare.
L'elmo sprigiona numerose scaglie di fuoco che colpiscono le divinità e le distrae il tempo necessario per le due di scappare.
La voce di Corilo continua a narrare delle due eroine ,che dopo aver salvato Evi,
sono andate a rifugiarsi nell'accampamento del loro amico romano Ottaviano che è ben felice di prestar loro ospitalità.
Mentre si mendicano Olimpia prova a parlare a Xena delle frecciata di Minerva e ha paura che la sua amica non si fidi abbastanza di lei.
Xena taglia corto e le dice che darle Evi avrebbe potuto far loro risparmiare tempo si, ma non sarebbe cambiato nulla: avrebbe rischiato la vita sia con lei che con Olimpia.
La discussione finisce lì, mentre Xena elabora un piano per venir fuori da questa complicata faccenda.
Intanto sull'Olimpo c'è una bella riunione di famiglia e l'argomento è tra i più gettonati: come uccidere Xena e Olimpia.
Dopo l'ennesimo tentativo fallito, Minerva presiede la riunione seduta sul trono.
Tutti i presenti espongono la loro opinione compreso Vulcano che propone di usare le sue catene; proposta che viene subito bocciata.
Interviene Marte risentito, per non essere stato richiesto, e che propone di interpellare la dea più adatta : Morte in persona.
Sentitasi chiamata in causa Morte appare ai presenti.
Minerva arriva subito al punto e gli domanda se poteva fare una visitina a Xena e alla sua progenie.
Ma Morte si rifiuta dicendo che non le è concesso di portar via la vita prima del tempo, inoltre pensa di restare immune dal vaticinio, visto che lei è la Morte e tale farà parte dell'umanità per sempre.
Minerva ( con grande divertimento per Marte) si infuria, ma non c'è niente da fare, Morte rimane sulla sua opinione e se ne va.
La scena si sposta su Vulcano che se n'è andato dalla consulta e ora sta lavorando, come sempre, ai suoi metalli.
Fa la sua comparsa, molto inaspettatamente, Xena che provoca Vulcano e i due iniziano a combattere.
Ma Xena è svantaggiata in quanto il dio usa le sue indistruttibili catene e annienta con poco la sua spada di ferro.
La WP, seguendo un suo preciso schema, ne prende tante dal dio e dopo l'ennesima caduta , si trova a terra davanti a Vulcano, sanguinante; sarebbe bastato un altro colpo per far finire Xena ai campi elisi.
Ed infatti arriva Morte che aspetta il momento decisivo per portar via lo spirito della guerriera.
Ma arriva Olimpia che colpisce da dietro il dio e sposta quindi la sua attenzione su di se e ricorda a Xena lo scopo per cui avevano fatto tutta la sceneggiata :- Xena, le catene!-
La WP, anche se malconcia , si alza e afferra le catene di Vulcano che il dio aveva lasciato a terra mentre combatteva con Olimpia.
Morte capisce il piano che ha ideato Xena, ma non riesce ad andarsene che la guerriera la blocca usando le catene del dio dei metalli.
Olimpia intanto si trova in netta difficoltà ma viene aiutata da Xena e, come si dice l'unione fa la forza, Vulcano viene gettato in una voragine di fuoco.
Le due ora si concentrano su Morte legata con le magiche catene, ma soprattutto sulla sua candela. La candela che Morte regge sempre in mano, le dà la vita. Se Morte si separa dall'oggetto , la candela si consuma fino a spegnersi e Morte muore.
Xena e Olimpia si accertano che non le possa toccare e poi se ne vanno dalla fonderia di Vulcano.
Sull'Olimpo Marte sta comodamente seduto sul trono e parla a Minerva che è innervosita dalla situazione che considera sia conseguenza della morte di Belhur, quindi colpa di Marte.
La discussione va avanti e alla fine Minerva ripone a Marte la domanda a cui tutti vogliono una risposta:-che cosa succederà ora?-
Non si dicono altro che arrivano anche Plutone e Vulcano che segnalano a Minerva e Marte la scomparsa di Morte e le dichiarano che è stata Xena a rapirla.
Intanto calano le ombre e Xena e Olimpia sono nel bosco insieme a Morte.
Il bardo sta cullando Evi con il suo corpo e le canta una dolcissima canzone mentre Xena giocherella con la fiamma della candela di Morte.
È proprio la divinità ad attaccar discorso:- Xena tu sai, che Plutone Minerva e gli altri verranno a cercarmi..-
-che si sbrighino allora….perché , se la memoria non mi inganna… quando questa fiamma si sarà spenta….tu… tu morirai-
Morte è visibilmente provata dalle parole della WP e crede che ha intenzione di ucciderla.
Lei, che in passato si era battuta per difenderla. Era contro i loro ideali, tanto quelli di Xena, tanto quelli di Olimpia.
Xena cerca di giustificarsi dando colpa alla maternità, che secondo lei l'ha resa più dura.
Ma non ci sono scuse che tengano contro il loro comportamento: la morte, secondo la dea, non è qualcosa da temere, ma qualcosa di necessario che arriva solo quando è giunto il tempo.
A questo punto Xena non ci vede più ed urla:-e quando giunge il tempo!!! Chi può decidere quando è giunto il tempo….tu arrivi sempre al cenno di ogni signore della guerra…. Seleuco , il mio povero figlio….anche per lui arrivò quel momento quando lo decise qualcuno e tu arrivasti li, senza fare domande….-
Xena si interrompe , poi continua il suo monologo:- tu non hai lenito le sofferenze di mio figlio….gli hai portato via la vita! Come a Marco e al povero Linceo…..-
Olimpia fa per interromperla ma lei continua:-si, Linceo…. Lui non era un solo un fratello, ma anche il mio migliore amico. Crescendo insieme era diventato tutto per me…. Lui era l'unico che mi accettava ne più ne meno per quello che ero-
E detto questo si sente struggere e delle lacrime amare scendono sul suo viso, mentre Olimpia passa Evi a Xena e prende un po' le parti di Morte: lei non può capire tutto questo, lei è immortale e non sa che vuol dire perdere qualcuno.
Xena prende Evi e la mette sul carro, mentre rassicura Morte e le promette che presto anche a lei toccherà questo. Morte al pensiero di perdere Plutone, il suo adorato sposo piange; Xena le asciuga dolcemente le lacrime con le dita.
-anche tu puoi soffrire Morte, si incomincia sempre quando si rimane indietro….porrò fine a tutto questo!-.
E' l'alba e Olimpia sta in una locanda alla ricerca di Corilo, tutto preso ad assaggiare sidri.
Gli chiede di seguirlo, ma vengono interrotti da Minerva e Plutone. Minerva prende Corilo per il collo e costringe Olimpia a rivelargli dove nasconde Morte:-si dirigono verso il mare-
È la risposta di Olimpia, molto vaga ma Minerva vuole i particolari che avrà successivamente.
Così Minerva e le sue arciere vanno da Xena e Morte, che è ormai in fin di vita.
La dea della saggezza chiede a Xena un baratto, lei al posto di Morte.
La WP ha un momento di esitazione: è tentata di lasciar bruciare la candela di Morte, così che muoia e lei ed Evi abbiano la vita eterna. Ma le minacce di Minerva la riscuotono:- forse non morirà mai, ma ti assicuro che non conoscerà mai la pace-
Xena accetta e Morte prende la sua candela e rinvigorisce, poi se ne torna all'Averno.
Appaiono anche Vulcano e Plutone con intenzioni tutt'altro che pacifiche.
Xena fa salire Olimpia sul carro, e sul posto davanti appare anche Marte che chiede alla dea:-dacci un po' vantaggio…non è chiedere troppo, vero Minerva?-
-io dico di si-
la dea fa per lanciarle contro la sua spada infuocata, ma Xena la prende con le catene di Vulcano e la getta sopra le altre divinità.
Così salta sul carro accanto a Marte e prendendo le redini, dirige il carro in una corsa contro il tempo.
Marte si trova ancora accanto a Xena e le propone di salvarle la vita , naturalmente con QUALCOSA in cambio..
-perché ti ostini a chiedere quello che non otterrai mai, vattene!-
-ah si, e allora me ne vado!-
E il dio scompare mentre il carro delle due esce dal bosco e si apre la strada verso la spiaggia , così avverte Olimpia che ormai ci sono, è arrivato il momento.
Infatti appare in lontananza Plutone che sgancia numerosa sfere infuocate verso Xena, la WP le evita ma il carro sobbalza molte volte e Olimpia perde la pergamena ,che con tanta cura ,stava scrivendo.

-la pergamena finisce qui… ma non si è conclusa qui la storia- avverte l'anziano Corilo ai bambini che appassionati alla storia gli chiedono spiegazioni.
- c'ero anch'io là-

Corilo si addentra per il bosco con un bastone, consapevole di dover aiutare le sue amiche ma non sa dove trovarle. Poi gli vengono a mente le ultime parole udite da Olimpia e si dirige verso il mare dove vede il carro sfidare le arciere di Minerva, le sfere di Plutone e trovarsi alla fine su un piccolo rialzo sabbioso.
Xena si prepara al peggio insieme ad Olimpia che ormai non vedono vie di scampo.
Minerva , Plutone e Vulcano compaiono poco lontano e gli lanciano contro i loro poteri. Olimpia perde subito i sensi, mentre Xena riesce a rimanere lucida finché il carro esplode.
Olimpia ora si trova sulla spiaggia apparentemente morta. Xena si alza e si dirige verso quello che rimane del suo carro e di Evi che si trovava sul mezzo.
La guerriera inizia a piangere e si avvicina al corpo del bardo.
Capisce che ormai non le rimane più nulla nella vita estrae la spada e cerca di suicidarsi urlando:- ognuno accetti il suo destino , voi il vostro. Io accetto il mio!-
Ma arriva Marte a fermarla ( con grande stupore da parte di Minerva &CO).
-no Xena…-
-oh Marte…. Neanche tu mi puoi fermare questa volta-
dice prendendo una boccetta
-è finita-
conclude bevendo il suo contenuto. Marte si infuria ma la sua amata gli muore tra le braccia.
-tutto è compiuto. il vaticinio è stato scongiurato- afferma con gioia Minerva prima di scomparire assieme agli altri.
Corilo ha osservato tutta la scena e in lacrime si avvicina alle due ragazze, che Marte sta portando via.
Ma ecco che arriva Ottaviano con un po' di soldati e soprattutto con in braccio una bambina: Evi.
Corilo non crede a quello che vede: Evi era morta, era sul carro che aveva preso fuoco!!!.


I bambini chiedono spiegazioni all'anziano, che narra tutto il vero piano della guerriera.
Evi era stata scambiata con un fantoccio la sera prima, nell'attimo in cui Olimpia gli aveva passato la bambina, lei l'aveva data al suo amico Ottaviano, e sul carro , al suo posto, aveva messo una bambola.
Le divinità pensavano che Xena non si sarebbe mai separata da sua figlia e si sbagliavano.
Ma ora per spiegare il tutto occorre fare un passo indietro:-cosa avevano detto le Parche a Xena?-domanda Corilo ai bambini.
-che doveva morire per salvare sua figlia- risponde una bambina dai capelli biondi.
-esatto, ma le Parche non vanno mai prese alla lettere quando parlano….dissero "solo nell'essenza della morte"-
Quindi l'essenza della morte: le lacrime della dea.
Il vero scopo di Xena non era mai stato quello di uccidere la dea, ma era delle sue lacrime che aveva bisogno.
Xena quindi aveva asciugato le sue lacrime e le aveva messe in una boccetta.
Le lacrime di Morte hanno il potere di far sembrare chi le assume morto.
Ma lo stato di trance dura poco tempo.
Poi Olimpia alla taverna, si era fatta catturare ma di proposito così che potesse condurre Minerva direttamente da Xena per riprendersi Morte, ormai non più necessaria.
Successivamente sul carro, tutto era accaduto come aveva preveduto la WP.
Olimpia aveva bevuto le lacrime ad un segnale di Xena e aveva perso i sensi durante l'esplosione , sembrando così morta sulla spiaggia.
Xena le aveva prese poco dopo, spacciandole per veleno davanti a Marte.
La recitazione di Xena era stata perfetta e gli dei avevano creduto scongiurato il vaticinio, vedendo Evi ardere nel carro, Olimpia morta nell'esplosione e Xena, morta suicida dal dolore.
Presto l'effetto delle lacrime sarebbe svanito, ma per gli dei dell'Olimpo, Xena , Olimpia ed Evi erano morte per sempre.
Ma ora era accaduto qualcosa che nessuno poteva prevedere.
Marte le aveva prese e portate via.
Ed ora?
Ottaviano e Corilo si guardano e non sanno che fare.
Intanto Marte ha aperto una breccia in una montagna innevata dove in una bara di ghiaccio ha sistemato Olimpia e ora sta per mettere Xena.
Appoggia lentamente la donna alla bara e la guarda, mentre la crede morta.
Le sistema i capelli e mormora:
-ecco, ora siete vicine. Io ho sempre sbagliato con te, lo so. Lei ti poteva dare l'amore che volevi, puro ed incondizionato. E io non ne sono stato capace. Ma c'erano cose che apprezzavo in te più di lei. Il tuo furore, la tua violenza….la bellezza… quando ti sacrificavi per gli altri eri sua….ma nella mischia della battaglia….eri solo mia-
e la bacia dolcemente sulle labbra, mentre si rende conto quanto l'amava e dice:-io ti ho amato, Xena - prima di chiudere il coperchio della bara di ghiaccio.
Prende la spada e la infilza su un cubo di ghiaccio lì vicino, dove sono sistemati alcuni fiori e dove appoggia anche il chakram.
Poi se ne va e sigilla con i suoi poteri la grotta, rendendola inaccessibile , per assicurarsi che la tomba non venga profanata.
Il piano di Xena era perfetto e perfettamente riuscito , se non fosse stato per quell'intervento di Marte che nessuno , nemmeno la WP, si aspettava.
Evi era in salvo da Ottaviano, ma la sua mamma e Olimpia erano imprigionate in un sonno glaciale e chi sa quando si sarebbero risvegliate dall'effetto delle lacrime.

By Sonia

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