"Tsunami"
"Xena
e il presagio di sventura"
Episodio
n. 19 stagione 3
Cast:
Bruce Campbell (Autolycus/Autolico)
Quando
Xena e Olimpia arrivano in un villaggio marittimo, Olimpia decide
di visitare una zingara che, leggendole la mano, le annuncia un grande
pericolo -- forse mortale -- nel suo vicino futuro. Per niente stupita
da quella predizione, Xena porta Olimpia fuori dalla baracca della
zingara e le due si dividono per comprare dei rifornimenti. Mentre
cammina sul molo, Olimpia è stupita di vedere Autolico mentre
sale incatenato su una galea con altri prigionieri. Malgrado le sue
proteste, la barda lo segue a bordo. Convinto che Olimpia stia cercando
di liberare Autolico, il capitano della nave ordina ai suoi uomini
di prenderla e la nave salpa. Quando Xena sente le urla di Olimpia,
raggiunge il molo giusto in tempo per vedere la sua amica venire circondata.
Con un salto spettacolare, Xena raggiunge la nave. Poco dopo, Xena
e Olimpia incontrano Taddeo ,il ricco gestore delle miniere che controlla
il vascello, e la sua giovane moglie Soraya. Si scopre che Taddeo
ha comprato i prigionieri per farli lavorare nella sua miniera di
diamanti, che è la più grande del mondo.
Xena realizza subito il motivo per cui Autolico si trova sulla nave
-- si è fatto catturare per poi rubare i diamanti contenuti
nelle miniere. Xena confronta Autolico nella stiva della galea ed
incontra altri due prigionieri che sono incatenati vicino a lui. Macon
è un brutto tipo e Petrodes è un ansioso diciannovenne.
Una scossa improvvisa cattura l'attenzione di Xena che torna sul ponte
per controllare. La Principessa Guerriera vede una grande nube di
ceneri salire all'orizzonte e realizza che il monte Etna è
appena eruttato. Xena convince il capitano a cambiare rotta ed inizia
ad abbassare le vele. Quando Olimpia corre sul ponte per vedere quello
che sta accadendo, vede un'onda gigantesca che sta dirigendosi verso
di loro. Mentre l'equipaggio inizia ad abbandonare la galea, Xena
afferra Olimpia e il capitano, raggiunge la stiva e si chiude dentro
mentre la gigantesca tsunami colpisce la galea. L'intero vascello
viene istantaneamente sommerso e capovolto. Dell'aria è rimasta
all'interno della stiva e Xena si risveglia senza ferite.
La Principessa Guerriera sente dei gemiti, che pensa siano di Olimpia,
ma invece trova Macon. Autolico, rimasto anche lui illeso, si alza
in piedi mentre Soraya chiede aiuto. Lui e Xena la trovano in un'altro
scompartimento con Taddeo, le cui gambe sono state spezzate sotto
una cassa molto pesante. L'urlo di Petrodes allarma Xena che lo raggiunge
immediatamente, trovando Olimpia stesa inerme e coperta di sangue.
Il sangue è invece del capitano della galea che si trova vicino
a lei e Olimpia si risveglia. Con due dei sopravvissuti seriamente
feriti, Xena sa che devono unirsi per riuscire ad andarsene. Macon,
tuttavia, vuole pensare solo a sè stesso. Mentre Xena e Olimpia
cercano di curare le gambe di Taddeo, Macon prende Olimpia come ostaggio
e annuncia che sta per uscire ed andare a nuoto fino in superficie
attraverso la porta che porta ai cubicoli. Xena riesce a convincerlo
che sono troppo in profondità per riuscire ad emergere e, con
una mossa, riesce a liberare Olimpia. Mentre l'acqua continua ad entrare,
a Xena viene un'idea e gira la parte inferiore del timone per dirigere
la galea in una corrente che potrebbe posarla su di una roccia vicina
a dei vulcani marini; tutti tranne Macon accettano.
Macon raggiunge la porta della cabina -- sapendo che c'è dell'aria
intrappolata all'interno -- e gira la maniglia. La porta si apre di
colpo, liberando l'aria che stava tenendo la galea a galla, e il vascello
inizia ad affondare ancora di più. Xena corre verso la porta
e la chiude impedendo all'acqua di entrare, e va immediatamente a
girare il palo del timone con l'aiuto di Autolico, Macon e Petrodes.
Quando finalmente riescono a girare la galea, il vascello si posa
su una roccia. Xena vede alcuni otri e ordina a Olimpia e Soraya di
riempirli d'aria. La Principessa Guerriera vuole avvicinarsi ai vulcani
per poi usare la spinta dell'aria calda che emettono per salire in
superficie, sempre respirando dagli otri. Macon si rifiuta e umilia
lo spaventato Petrodes che, dopo un po', cerca di colpirlo con una
balestra. Xena interviene, ma la battaglia che segue fa smuovere la
galea dalla roccia, perforando il pavimento. Xena e Autolico allargano
il buco quel tanto che basta per passarci ed andare a nuoto fino ai
vulcani. Mentre sta nuotando, Macon perde il suo otre e prende quello
di Xena. Senza aria, la guerriera cerca di riprendersi l'aria ma,
vedendo Macon in difficoltà, torna a salvarlo. Entrambi raggiungono
la riva per riunirsi al resto del gruppo e Xena non è sorpresa
di vedere Macon andarsene, totalmente sconcertato dalla sua azione
di altruismo.
di Imma
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