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Affari di cuore del Gruppo Yahoo Xena r.p.g. 1.Tebe In
una mattina qualunque, Joxer e Meg stavano passeggiando per la piazza
del mercato di Tebe. "Amore mio, quello che dici è verissimo! Senza di te saremmo tutti morti" disse Meg stringendosi al braccio del suo innamorato " ma ora sei con me, non pensare a loro." Continuando a camminare Meg trascinò Joxer d'avanti ad un negozio di stoffe. "In questo negozietto vendono delle stoffe bellissime. Mi aspetti un attimo? Vedo se trovo qualcosa di carino per la mia locanda." Joxer seguì la sua donna con lo sguardo mentre lei entrava nella bottega. Nell'attesa passeggiò avanti e indietro presso l'entrata.Improvvisamente si ritrovò circondato da alcuni guerrieri dall'aria minacciosa. Cercò di allontanarsi, facendo finta di nulla, ma fu immobilizzato e trascinato via con la forza. All'interno
della bottega Mag allungò la mano verso il commerciante per
pagare una stoffa appena comprata, dopodiché si girò
e si diresse verso la porta. Appena uscita si guardò intorno
alla ricerca di Joxer, senza però riuscire a trovarlo. Il suo
sguardo fu poi attirato da degli schiamazzi, si voltò e riuscì
appena ad intravedere due guerrieri, grandi e grossi che portavano
via Joxer tenendolo sollevato per le
Il sole splendeva alto nel cielo, era una bellissima giornata primaverile e Gabrielle se ne stava seduta, beata ed allegra, sulla sponda di un laghetto, nei pressi di Tebe. La possente armatura di Xena giaceva a terra. La superficie del lago era calma e serena, quando, improvvisamente, delle bollicine d'ossigeno precedettero la burrascosa apparizione della Principessa Guerriera. L'immagine era buffa: Xena, con in mano un enorme pesce, sorrideva felice e compiaciuta dell'impresa riuscita, mentre Gabrielle la guardava con aria interrogativa. <<Guarda che esemplare! E'enorme>> Esclamò Xena sorridendo. Gabrielle
si trovava serena sulla spiaggia a prendere il sole, quando vide all'improvviso
xena uscire dalle acque con in mano un viscido ed enorme pesce. Dopo
un primo momento di ribrezzo la guardò e disse: <oh un ottimo
ehm pesce..> Xena, con sguardo minaccioso sventolò il pesce davanti al volto di Gabrielle <<Guarda che bel pescione, lo vuoi?>> <Xena
smettila!> urlò Gabrielle alquanto stizzita dal comportamento
infantile della sua compagna. <Ti ho detto di piantarla!basta Xena!finirò
col puzzare come un pesce anche io!!!>. <<Come sei permalosa, era solo uno scherzetto innocente...Comunque per me non ci sarebbero problemi... >> la Principessa Guerriera porse una mano a Gabrielle per aiutarla ad uscire dall'acqua. <<Arrabbiata?>> le chiese con sguardo innocentemente seducente. Gabrielle
alzando un sopracciglio rispose <no..e come faccio ad essere arrabbiata
con te?..> Xena assunse un'espressione più seria per poi rispondere a Gabrielle <<Sì, prossima meta: Tebe!>> Mentre
Xena e Gabrielle stavano decidendo la loro prossima meta vennero interrotte
da una voce <<Calmati, Meg, respira. Cos'è successo?>> Disse Xena, in tono rassicurante a Meg. Seguendo
il consiglio della principessa guerriera, Meg tirò un profondo
respiro e poi iniziò a raccontare: "Oggi ero in giro con
Joxer, quando ad un certo punto ho visto un adorabile negozio di tessuti
ed ho pensato di entrare a vedere se per caso ci fosse qualche stoffa
carina per la mia locanda" disse Meg, perdendo per un attimo
l'obiettivo della conversazione. Poi riscuotendosi disse "Joxer
ha deciso di aspettarmi fuori, ma quando sono uscita lui non era più
lì! Mi sono guardata intorno stupita. E in lontananza ho visto
due guerrieri grandi e grossi che trascinavano via il <Meg,
non preoccuparti, troveremo noi Joxer!davvero!> disse Gabrielle
in tono preoccupato. 3.direzione: Tebe Le tre donne s'avviarano verso Tebe, mentre Meg, preoccupata, continuava a parlare in maniera confusa ed agitata. Appena arrivate a Tebe, Xena prese in mano la situazione. <<Dobbiamo informarci su chi fossere quegli uomini, voi andate pure a ristorarvi -disse Xena indicando la piccola taverna di fronte a loro- tornerò non appena avrò scoperto qualcosa>> <D'accordo Xena, sono affamata.. vieni Meg, coraggio, cerca di rilassarti e mangia qualcosa.. intanto xena metterà avanti le indagini..> "Come
potrei mangiare sapendo Joxer in pericolo?"disse Meg in tono
melodrammatico.
<<Salve Xena>> disse Jett <<Ti presento mio figlio, Judah; ma passiamo alle cose serie. Ho saputo che Joxer è stato rapito e immagino che tu stia cercando di capirne il motivo. Beh il vero bersaglio dei rapitori non era Joxer bensì mio figlio che come vedi è tale e quale a suo zio. I rapitori sono stati mandati da Theodosius una specie di signore della guerra locale, anche se la guerra non è il suo unico interesse: è immischiato in un giro di prostituzione.>> <<Numi del cielo -disse Xena dopo aver salutato Judah con il capo- certa gente non ha devvero alcun scopo nella propria vita. Ma dimmi, perché questo Theodosius dovrebbe avercela con tuo figlio? Mi sembra innocuo.>> Judah
sorrise ironicamente a Xena. <<Io, innocuo? Di certo non hai
mai sentito parlare di Judah il terribile! Povera guerriera! E pensare
che le mie gesta riecheggiano di città in città e perfino
i muri hanno paura di me!>> 5.Judah=Joxer... Numi del cielo! Xena
trattenne a stento una risata ma non riuscì a mascherare un
sorriso, un misto tra divertimento e disperazione per aver ritrovato
in Judah, almeno apparentemente, l'esatta compia del suo vecchio amico
Joxer. Judah
seguì Jett e Xena in una taverna. Si avvicinarono, con passo
<Judah il terribile hai detto?> disse Gabrielle sorridendo al ragazzo. <Temo di non averlo mai sentito nominare, ma del resto può anche essere, in fondo io e Xena non siamo di Tebe...> continuò la poetessa ammiccando a Xena. <Ebbene Judah, cosa ti porta in questo luogo? sei nel mezzo di una delle tue scorribande?> << Scorribande? No, nella mia vita ne ho fatte talmente tante qui in Grecia che ho deciso di prendermi una pausa. Sai, non si può mietere vittime ogni giorno. Altrimenti si rischia di stufarsi di questo lavoro E tu, invece fanciulla?>> fissandola, timidamente. <Io
mi chiamo Gabrielle, e combatto con Xena, tutti i giorni per salvare
vittime innocenti dai soprusi e dalle violenze.> Disse la poetessa
con tenacia al ragazzo timido, ma mantenendo un tono dolce perché
aveva capito le buone intenzioni del giovane. Judah rimase colpito dalle parole di Gabrielle e non seppe spiegarsene il motivo ma si sentì uno sciocco in quel momento. Preferì rimanere in silenzio piuttosto che continuare quella conversazione. Guardò Xena, Jett e Meg nell'attesa che dicessero qualcosa e cambiassero discorso.
Fu Xena a prendere la parola, dopo aver sorriso con affetto a Gabrielle. << Rimandiamo l'approfondimento della sconoscenza ad un altro momento, Joxer è stato catturato e per l'ennesima volta, dobbiamo fare qualcosa per salvarlo. Ditemi, Theodosius gestisce un bordello, non è così?>> Jett rispose: <<Si, esatto gestisce un bordello, il più grande di tutta la Grecia, il migliore della Grecia. Qui a Tebe Theodosius è molto potente, è quasi un re. E' ben protetto ma per incontrarlo potreste travestirvi da prostitute.>> Gabrielle spalancò gli occhi incredula <Come?travestirci da meretrici?> Poi rivolse lo sguardo verso Xena che a sua volta la guardava con un'espressione divertita <Bè ecco ovviamente se serve per il piano...lo faremo..ehy, ma che nessuno provi a richiedere certe prestazioni!> Xena
tirò un profondo sospiro per poi annunciare <<Mi sembra
l'unica soluzione intelligente. Dobbiamo organizzarci: Meg, va con
Jett ad acquistare degli abiti adatti all'occasione, mentre tu, Judah,
verrai con noi. A quanto pare Tebe non è sicura per te.>> Judah
disse, allegramente alle due donne, mentre giocherellava con la spada
:<< Guardate qui! Questa si che è classe! Eh! Eh! Ditemi
guerriere, sapete fare questo? E questo? Non per vantarmi ma uso la
spada fin da quando ho imparato a ragionare.>> <Allora temo che dovrai aspettare ancora parecchio per iniziare ad usare la spada..> disse Gabrielle ridendo. Poi schivando la spada che era stata lanciata maldestramente dal ragazzo continuò <che cosa ne diresti di stare un pò tranquillo?> <<Oh!
Certo... Scusa! Sai, è colpa dell'impugnatura...>> rispose,
impacciato Judah, guardando imbarazzato Gabrielle. Gabrielle si avvicinò a Xena e le disse <D'accordo, forse vestirci da meretrici non è fra i miei desideri più vivaci, ma credo che il piano possa funzionare..Hai pensato a un qualche espediente nel caso ci scoprissero?> <dovremmo riuscire a infilarci nel palazzo e ingannare almeno le autorità di esso..per il resto non dovremmo preoccuparci più di quel tanto..> << La mia idea è un'altra. Entreremo semplicemente nel locale, chiedendo di parlare con il famigerato Theodosius. Una volta incontratolo, ci presenteremo a lui come due delle concubine preferite di Ares, che, avendo cambiato gusti sessuali... -Xena s'interruppe un attimo, sfoderando un ghigno divertito sul volto per poi continuare- ... ci ha dato il "benservito". Chiederemo a questo grand'uomo di farci lavorare per lui. Sono sicura che non potrà dirci di no. Geniale, non trovi?>> concluse poi la Principessa Guerriera con un pizzico di forzata superbia, soddisfatta per il suo piano ed i divertenti risvolti di esso. Gabrielle
sorrise pensando all'idea e disse <Perfetto Xena!del resto quando
tu pensi a qualcosa..> e finita la frase abbracciò la sua
compagna. <<Sì! Non male!>> esclamò Judah <<Io però ho un'altra idea! Perché non rendiamo inoffensive le guardie del palazzo cavando loro gli occhi, liberiamo Joxer e poi strappiamo il cuore dal petto di Theodosius e glielo mettiamo sotto gli occhi mentre è ancora palpitante?>> accompagnando la proposta con una formidabile pantomima che le due guerriere non mancarono di ammirare. Xena alzò gli occhi al cielo mentre Gabrielle sorrideva divertita. In quell'istante bussarono alla porta. <Uh
uh..> disse Gabrielle alzando un sopracciglio <sicuro...cavare
gli occhi alle guardie..ehm, senti Judah, tu rimani qui a riposare
ok?io e Xena andiamo ad aspettare Meg..>
Appena le fu aperta la porta Meg entrò, affiancata da Jett che aveva tra le braccia i vestiti che lo coprivano fin sopra gli occhi. "Ecco fatto. Siamo stati rapidi vero?" disse Meg senza nemmeno aspettare risposta sfilò uno dei vestiti dalle braccia di Jett e lo passò a Xena, poi prese l'altro e lo porse a Gabrielle. "Questi dovrebbero andarvi alla perfezione." e guardò le due donne con aria soddisfatta. <Sono perfetti Meg> disse Gabrielle con un ghigno. <con questi abiti è impossibile che non ci scambino per delle meretrici > continuò a dire mentre guardava la scollatura del vestito che avrebbe dovuto indossare, poi girò lo sguardo verso l'abito di Xena che aveva due enormi spacchi laterali e ridendo <vedo che non ti è andata meglio!>. <credo che a Corilo piaceranno molto questi vestiti..>. Judah,
disse meditabondo, fissando Gabrielle :<<Mmm
appetitose
pollastrelle!>>. Xena guardò Gabrielle ed emise un evidentemente e volutamente falso sorriso che lasciava intendere,senza il minimo dubbio, quanto il vestito fosse di suo gradimento. Mettendo da parte i propri gusti in fatto di abbigliamento, rivolta a Gabrielle, esclamò <<Andiamo a vestirci, il sole sta calando e dobbiamo essere al bordello di Theodosius entro l'inizio della sera.>> L'amazzone annuì con il capo mentre Meg, Jett e Judah, s'apprestarono a lasciare la camera, incitati da un rude "Sho" della Principessa Guerriera, lievemente spazientita dalla situazione. Una volta che i tre se ne furono andati, le due guerriere cominciarono a vestirsi. <<Questo corpetto e troppo stretto -si lamentò Xena- se respiro troppo profondamente, mi schizza fuori tutto!>> <Devo forse farti notare che il mio posteriore è completamente fuori??> disse Gabrielle girandosi per far vedere l'enorme spacco che lasciava praticamente scoperti i glutei della poetessa. Poi si allontanò brontolando <E' per la missione Gabrielle, solo per la missione...su, puoi farcela...> alla fine indirizzandosi a Xena <io ho finito qui..> <<Sei bellissima con questo,come con tutti gli altri abiti.>> disse Xena prendendo tra le sue una mano di Gabrielle. <Grazie
Xena..anche quel vestito..ti sta molto bene..> disse Gabrielle
abbassando lo sguardo dagli occhi di Xena perché sentiva le
gote arrossarsi. Poi rialzò gli occhi e vide che la guerriera
la stava ancora guardando e le teneva ancora la mano. 8.bacio Xena accarezzò con l'altra mano il volto di Gabrielle, per poi abbassarsi lievemente per baciare la poetessa sulla labbra. Gabrielle chiuse gli occhi mentre sentiva il suo viso avvicinarsi, e istintivamente alzò la testa per incontrare le labbra di Xena. Una scarica di emozioni la invase quando le mani di Xena le contornarono il volto per chiuderla a sè. Quel
bacio sembrava durare in eterno. Le due donne amavano ogni singola
parte dell'altra e tutte le emozioni che scaturivano da queste semplici
e piccole effusioni, ne erano una delle tante prove. Ricordandosi
della missione, Xena si staccò da Gabrielle. Gabrielle sembrò svegliarsi da un sogno quando riaprì gli occhi. Ritemprata e con un sorriso radioso si rivolse a Xena e le disse < ora possiamo andare>.. Xena
e Gabrielle uscirono dalla stanza, vestite ed agghindate da vere
<D'accordo Judah, ma vedi di non cacciarti nei guai..> disse rivolta a Xena e a Judah. <tanto ci avrebbe seguito comunque > disse alla guerriera quando alzò il sopracciglio. Xena
alzò gl'occhi al cielo, rassegna all'idea che quella giornata
non avrebbe portato a molto di buono. 10. Il palazzo di Theodosius Theodosius stava riposandosi sul suo trono quando i suoi uomini gli dissero che finalmente erano riusciti a catturare Judah e glielo portarono. Così incominciò ad interrogarlo: <<E così ci rincontriamo eh? Ti ricordi di me? Mi hai offeso e io non permetto a nessuno di offendermi.>> poi sentendo il finto Judah lamentarsi come un bambino urlò: <<Smettila di frignare! Comportati da uomo! Oltretutto io sono molto clemente, non ti ucciderò... per adesso.>> E infine ordinò ai suoi uomini:<<Torturatelo e non disturbatemi più, ho intenzione di passare la notte con le mie "bambine". Ci siamo intesi?>> Ma aveva appena finito di dire ciò quando arrivò una guardia che gli annunciò che c'erano due donne interessate a lavorare per lui, << Sono sempre disponibile per le belle donne. Falle entrare! >>. <<Salve -esclamò Xena con tono sensuale, entrando nella stanza, seguita da Gabrielle- Il mio nome e Laila e lei è Kaltica. Forse hai già sentito parlare di noi, eravamo concubine di Ares, il Dio della Guerra ma... -s'interruppe un istante, per lanciare un'occhiata d'intesa alla compagna - ...ha cambiato gusti sessuali e noi ora siamo senza lavoro. Così, conoscendo la tua fama, abbiamo pensato di venirti a chiedere la possibilità di lavorare per te, grande Theodosius.>> Theodosius <<Uhm.. Concubine di Ares, interessante. Al momento non avrei bisogno di nessuno però visto che siete così ben messe.. va bene. Guardie! conducetele dalle altre.>> poi però aggiunse <<Anzi no! Lasciatele qua, voglio svagarmi un po', lasciateci soli e non disturbateci per nessun motivo!>> <Mio signore, se permetti vorremmo farti dono di una speciale danza.. si chiama la danza dell'amore e l'abbiamo creata apposta per il dio della guerra. Se hai la possibilità di avere musica in sottofondo ti allieteremo volentieri.> disse Gabrielle ammiccando sensualmente a Xena. <<Musica? Ma certo!>> Così si alzò apri la porta della sala e disse qualcosa ad una guardia. Poco dopo arrivarono le suonatrici praticamente nude. <<Ecco la musica, ora iniziate la vostra danza. Sono sicuro che mi piacerà.>> Gabrielle fece un inchino a Theodosius e non appena la musica iniziò lei si accinse a danzare. Con agilità fece un salto e si avvicinò all'uomo che fremeva nel vedere il bellissimo corpo della poetessa. Con grazia e leggerezza iniziò a piegarsi all'indietro mostrando a Theodosius il suo seno non completamente coperto e seguendo il ritmo della danza gli si avvicinò iniziando a strusciarsi contro la sua gamba. Non appena vide il desiderio nei suoi occhi Gabrielle fece alcuni passi indietro per raggiungere la sua amica e dandole la mano iniziò a danzarle intorno facendo roteare la testa in abbandono. Xena seguì con lo sguardo i movimenti di Gabrielle e quando quest'ultima si trovò dietro d'ella, anche la Principessa Guerriera iniziò a muovere il bacino sensualmente, strusciando le natiche contro la poetessa. Theodosius assisteva alla danza estasiato... Gabrielle sorrise con seduzione e buttò la testa all'indietro quando iniziò a muoversi sopra il corpo di Xena.. poi sempre seguendo il ritmo della danza prese il viso tra le sue mani e lo avvicinò al suo, ma un attimo prima che le sue labbra incontrassero quelle della guerriera Gabrielle si ritirò spingendo avanti il suo bacino incontrando quello di Xena e con occhi molto maliziosi guardò Theodosius. <<Nostro signore, ti ringraziamo della tua bonarietà -esordì Xena, intenta ed evitare, qualsiasi contatto con l'uomo - Per allietare la tua serata, dovremmo prepararci. Siamo concubine d'alta classe, ti preghiamo di rispettare le nostre usanze...>> <<Certo, certo. Neanche a me piacciono le cose fatte in fretta; ma ora andate, le mie guardie vi mostreranno le vostre stanze e il vostro...hm... posto di lavoro.>> detto ciò chiamò le guardie che portarono via Xena ed Olimpia. Tre ragazze vestite in maniera succinta, entrarono nella stanza e, su comando di Theodosius, accompagnarono Xena e Gabrielle verso le stanze a loro assegnate. <<Da oggi in poi saremo colleghe! - esordisce Xena, con tono frivolo. Non ottenendo alcuna risposta, improvvisa un altro discorso.- Il vostro signore sembra molto magnanimo, si vive bene, qui, vero? Quando lavoravamo sull'Olimpo, era un continuo susseguirsi di litigi, guerre, un continuo spavento!>> <Avete
sentito ragazze...si vive bene. tsé..Ma dove credi di essere
capitata? nel paese del ben godi??Siamo meretrici non lo vedi? credi
che ci piaccia questo lavoro? certo forse a voi campagnole facilone
può piacere..> disse una delle concubine. Gabrielle stava
per parlare quando la interruppe un'altra ragazza <Leila non voleva
essere così scorbutica, non è vero leila? solo...qualche
volta ci si stanca di fare questo lavoro.. vorremmo avere una vita
tutta nostra...magari un uomo tutto nostro...ma Theodosius non ci
tratta male, ci fa avere qualunque cosa noi desideriamo ..cibo, vestiti..ed
è sempre gentile con noi. in un certo senso potremmo considerarci
fortunate...anche se la nostra una prigione...dorata, ma pur sempre
prigione..> Gabrielle si sentì vicina a queste ragazze per
l'esperienza passata dalla sua nipotina, disse <so bene cosa intendete,
la mia amica non voleva dire che il nostro lavoro è semplice..comunque
lasciateci introdurre, io vengo da Cirro e..> non riuscì
a finire la frase perchè fu bloccata da una ragazza che iniziò
<Cirro?? veramente?anche io vengo da Cirro!oh la mia amata città!> Xena
e Gabrielle si chiusero nella loro stanza e Xena si siedette di peso,
sul letto. <Lo sai Xena...io mi comprometto solo con te> disse Gabrielle ridendo mentre si slacciava il corpetto. <per tutti gli dei questo corpetto mi sta uccidendo, non riesco quasi a respirare tanto è stretto! e mi fa male la schiena....Xe..mi faresti un massaggino? stasera non credo riuscirei a ballare altrimenti ..e ho intenzione di ballare...in questo modo quel porco terrà le mani a posto ..almeno spero..> <<Ogni tuo desiderio è un'ordine... Sbaglio o ho ancora un favore da schiava romana da renderti?>> Rispose Xena, inginocchiandosi sul letto ed iniziando a massaggiare le spalle di Gabrielle. <Uh?come...oh si lì!uhm...dicevi?il favore della schiava romana?si....si.....va bene...> disse Gabrielle in estasi per il massaggio proprio nel punto che le doleva. <oh caspita xena..come fai ad essere così brava..dovresti farti pagare per queste prestazioni..> poi vedendo che xena si era fermata e aveva fatto una faccia strana aggiunse <cioè volevo dire che potrebbero essere curative....eheh...> <<Le riservo esclusivamente a te queste mie doti ed accetto pure un compenso. Scegli tu, come retribuirmi.>> Rispose Xena, rafforzando il tocco. Judah, dopo parecchio tempo che attendeva nascosto tra nel giardino del palazzo, vide le guardie allontanarsi. Colse l'occasione per avvicinarsi alla costruzione. Si accostò a una finestra e rimase stupito vedendo due ragazze mezze nude che stavano scambiandosi massaggi. Quando scoprì che erano Xena e Gabrielle, decise di continuare a osservare la scena senza intervenire, perché sicuramente ciò che le guerriere stavano facendo, era parte del piano. Gabrielle era completamente rilassata, poi ruotò la testa a sinistra per permettere a xena di massaggiare meglio la parte che le doleva. LA poetessa assorta nel massaggio non era ben attenta a quello che aveva davanti, ma quando mise a fuoco la stanza vide Judah che le stava guardando attraverso la finestra. con uno scatto saltò in ginocchio sul letto cercando qualcosa per coprirsi e non trovandolo si nascose dietro Xena che non capiva la motivazione del suo scatto sebbene si fosse accorta di Judah. <oh per tutti gli dei ma dove è finito il mio corpetto??> disse Gabrielle che abbracciò Xena perchè Judah continuava a cambiare angolazione per vedere meglio la poetessa. <Judah!dammi un secondo!vengo ad aprirti!>urlò Gabrielle al ragazzo. Judah fu introdotto nella stanza dalle due guerriere, ancora mezze nude. Imbarazzato, il giovane, non poté fare a meno di abbassare lo sguardo. Chiese, confuso :<< Va tutto bene ? Spero non abbiate corso rischi inutili.>> <<L'unico che correva rischi eri tu, se continuavi a guardare.>> Gabrielle
prese la maglietta che le porse Xena ringraziandola e dandole un bacio
sulla guancia accompagnato con un sorriso. <<Bene ! Ora che ci siamo tutti sarete d'accordo con me che dobbiamo passare all'azione !>> affermò Judah riuscendo ad attirare l'interesse delle due guerriere <<Ricordo che alcuni anni fa mi sono ritrovato in una situazione molto simile. Solo che non mi trovato in un palazzo ma in una prigione. E non dovevo liberare una persona ma ucciderla. E non collaboravo con due guerriere ma agivo da solo. Anzi non ero neanche io : era mio padre. Ma a parte questo era tutto uguale, vi assicuro !>> <Già! Praticamente una situazione perfettamente uguale...> disse Gabrielle ammiccando a Xena che sorrideva. <e dimmi come era riuscito a portare a termine questa missione?> <<E' semplice! Per non sbagliare, ha ucciso tutti.>> rispose Judah, brandendo significativamente la spada. Xena guardò Judah con aria interrogativa. <<Poggia il fondoschiena e lascia il vero lavoro a chi lo sa fare.>> - Esclamò, infine, per poi alzarsi e sistemarsi il vestito. - << Il piano resta quello di prima, Gabrielle.>> <<Ehi,
Xena ! Stai sottovalutando il vero talento ! Tutti conoscono la mia
canzone :>> rispose indignato il giovane e cantò, cercando
di impressionare alle due fanciulle :<< Xena ascoltò Judah, fissandolo con occhi sbarrati. Una volta che il giovane ebbe finito, la Principessa Guerriera s'alzò di scatto e si diresse verso la porta d'uscita. <<Sto zitta che è meglio. - Quindi aprì la porta e si rivolse a Gabrielle e Judah. - E'tutto come stabilito.>> Quindi, senza attendere risposta, uscì. Gabrielle
rimase quindi sola con Judah e in un certo senso si trovò in
imbarazzo perchè il ragazzo continuava a fissarla quasi senza
notare che Gabrielle se n'era accorta. Judah, riprese, guardando negli occhi la poetessa :<< Sai, Gabrielle, io mi sono innamorato di te, perdutamente...>> disse, impacciato, diventando gradualmente rosso di vergogna <<se riusciamo a salvare Joxer, vorresti diventare la mia sposa ?>> <La
tua sposa??> chiese Gabrielle completamente presa di sorpresa,
<ma Judah, tu sei solo un ragazzo! Devi pensare a crescere, a diventare
una brava persona nella vita, io sono già grande, devi trovare
una brava ragazza della tua età..>. Le
parole di Gabrielle attenuarono il dolore che Judah provava per essere
stato rifiutato. Il giovane preferì cambiare discorso e le
disse, guardandola in modo intrepido :<<Vedrai, Gabrielle, riusciremo
a salvare Joxer !>>
<<Sulla difensiva, ci hanno scoperto!>> Esclamò Xena, senza dare a Gabrielle e Judah, tempo di capacitarsi della situazione. In quell'istante, otto guardie armate, comparvero nel corridoio, attaccando i tre intrusi. Judah non si era mai trovato in una situazione del genere, anche se si vantava sempre di chissà quali avventure. Si accorse che invece Xena e Gabrielle erano due vere guerriere dal sangue freddo. Avevano già cominciato a combattere contro gli uomini di Theodosius. Judah vide che uno di loro stava per sferrare un colpo alle spalle di Gabrielle. Subito, Judah scattò. Gridò per farsi forza e il suo urlo avvertì l'avversario del suo arrivo. Cosicché fu il nemico a trapassare Judah con la spada. Il giovane cadde a terra, con gli occhi ormai spenti. <NO!>
urlò Gabrielle che troppo tardi si era resa conto dell'azione
del giovane. Subito si chinò sopra Judah che era a terra, amorevolmente
gli tirò su la testa e cercò di risvegliarlo, come non
volesse credere alla morte che ormai lo aveva portato inesorabilmente
via da lei e Xena. <No!> disse con voce spezzata dalle lacrime,
scuotendo il corpo inerme tra le sue braccia. <No..> disse un'ultima
volta <non doveva andare così! Dovevi trovare la tua compagna,
dovevi crescere! No...> disse Gabrielle senza riuscire a trattenere
le lacrime Xena mise a tappeto gl'ultimi due uomini che li avevano attaccati, per poi inginocchiarsi accanto a Gabrielle. <<Gabrielle...>> La chiamò, mettendole una mano sulla spalla. Gabrielle
guardò negli occhi Xena, con sconforto e desolazione. Mentre le due guerriere guardavano il corpo senza vita di Judah arrivò Theodosius <<Bene, a quanto pare non siete quello che dite di essere! Tu - disse indicando Xena - devi essere Xena, la Principessa Guerriera; vedo che hai sconfitto tutti i miei uomini ma vediamo come te la cavi con me.>> Detto ciò sguainò una grande spada dall'elsa d'oro, gettò a terra il suo mantello color porpora, sotto il quale c'era una bellissima armatura decorata con scene di guerra, e incominciò ad avanzare verso Xena. Xena, alzandosi, sfoderò la propria spada e la puntò verso Theodosius. <<Vediamo come te la cavi>> Gli disse, accettando, di buon grado, la sfida. *Infatti - pensò, Xena. - Ora tocca a me, attaccare.* Con decisione e violenza, tentò di colpire Theodosius che, a sua volta, schivò, il primo attacco, balzando all'indietro, per evitare che la lama della spada, lo toccasse. Di conseguenza, la Principessa Guerriera, balzò in aria, colpendo l'uomo, alla testa, con un calcio. Theodisius cadde a terra e Xena allungo la spada verso lui. "Dov'è l'uomo che hai catturato, colui che credevi fosse Judah?" <<Non te lo dirò neanche sotto tortura!>> disse Theodosius. Ma poi vedendo il pugno minaccioso di Xena ci ripensò e le disse <<E' nelle segrete del mio palazzo, nella camera delle torture. A quest'ora probabilmente sarà già mezzo morto. Ah ah ah. Vedi Xena, non puoi fare niente contro di me! Io sono Theodosius!>> detto ciò prese un pugnale nascosto nello stivale e con estrema precisione lo lanciò contro Gabrielle... Gabrielle
era ancora ferma immobile davanti al corpo di Judah. Xena
fece un veloce balzo all'indietro, riuscendo, così, prontamente,
ad afferrare il pugnale, prima che potesse arrivare a Gabrielle. Il pugnale si andò proprio a conficcare nella gamba di Theodosius che fece un urlo di dolore e cadde, poi disse: << Brutta bastarda! Ti insegno io a combattere! >> e così si rialzò ma ricadde subito a terra svenuto. Xena scosse la testa, quindi si rivolse a Gabrielle. <<Andiamo a cercare Joxer...>> Disse, con tono cauto, vedendo che, la poetessa, era scossa da un gran senso di colpa, nei confronti di Judah. <Si> disse Gabrielle ancora un pò scossa. <Andiamo..> continuò senza alzare la testa.
Joxer era nelle segrete del palazzo, stanco e ferito, tenuto prigioniero dalle catene. I suoi carnefici preparavano gli altri strumenti. D'un tratto udì qualcuno sbattere la porta. Si voltò nella direzione da cui era venuto il rumore e vide, con sorpresa, entrare Xena e Gabrielle. <<Avete due possibilità - Esclamò, con tono aggressivo, Xena, rivolta alle due guardie. - O non opponete resistenza e ve la cavate oppure dovrete cercarvi un buon guaritore>> <<Correremo il rischio>> disse una delle guardie ruotando la spada e ponendosi davanti a Xena. <<Chissà magari potresti essere tu ad avere bisogno di qualche cura dopo>> e scoppiò in una risata fragorosa. Xena, senza proferire parola, entro pochi istanti, mise le due guardie a tappeto. Afferrate, poi, le chiavi della cella, insieme a Gabrielle corse a liberare Joxer. <<Grandi!>> disse Joxer, con ammirazione. <<Mi avete soltanto preceduto! Mi stavo infatti liberando dalle catene e avrei aggredito subito aggredito le guardie. Ma non sarei stato buono come te, Xena! Li avrei uccisi e poi spaccato loro la testa!>> <Naturalmente
Joxer, lo sappiamo..> disse Gabrielle sorridendo all'amico ritrovato
e correndogli incontro per abbracciarlo. Joxer ricambiò, commosso, l'abbraccio di Gabrielle. In quel momento capì di essere tornato un uomo libero. <<Anche voi mi siete mancate.>> rispose. <<Andiamocene da quì - Esclamò, Xena. - Tuo fratello e Meg t'aspettano.>> Nel
corridoio, Joxer vide il corpo di Judah. Esclamò, afflitto
:<<Dei dell'Olimpo !>> Gabrielle
si avvicinò a Joxer, comprendendo il suo dispiacere, che per
altro anche lei condivideva. Joxer
ricambiò lo sguardo di Gabrielle. I
tre uscirono da palazzo e raggiunsero Meg e Jett che li aspettavano
13. La fine dell'ennesima avventura Più tardi Joxer rivide Meg, che l'abbracciò e Jett, che ancora non sapeva della fine di Judah. Joxer, quindi, insieme a Xena e Gabrielle gli rivelarono gli ultimi dolorosi avvenimenti. Dopodiché Joxer salutò le amiche che erano in partenza. Anche Xena e Gabrielle uscirono dalla Taverna, dopo aver cercato di consolare il povero Jett dal cuore di padre distrutto. <<Com'è assurda la vita, sono poche le volte che qualcosa sembra avere un senso...>> Pensa, ad alta voce, la Principessa Guerriera, incamminatasi con Gabrielle. <Hey Xena, > disse Gabrielle prendendosi una pausa <abbiamo affrontato tante difficili e ardue imprese durante questi anni..questo non possiamo negarlo..eppure ad ogni singola avventura riesco ad imparare sempre qualcosa di nuovo.. Non credo mi abituerò mai alla morte, ma talvolta è come se la morte stessa prendesse un senso vista nella logica dell'universo e di un possibile aldilà.. Riabbracceremo Judah un giorno lontano ed allora tutto ci sarà chiaro..La vita è un'incredibile maestra e sembra che non voglia mai smettere di insegnarci..> concluse Gabrielle che continuava a camminare di fianco a Xena. All'improvviso un fulmine colpì il terreno, dove da poco erano passate le due donne, producendo una nuvola di denso fumo, che, qualche istante dopo, rivelò il corpo di Callisto. La regina guerriera stiracchiò le sue membra intorpidite e osservò Xena e Gabrielle che si allontanavano <Bene, Bene, finalmente sono a casa> quindi sorride diabolicamente. |
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