"Il
mio incontro con Xena"
di Robyn
Xena nacque prima di me, di circa due anni. Nel 1995 iniziava la
serie della mitica Principessa Guerriera, nel '97 la mia vita.
Fin da piccola ho sempre amato leggere, ho imparato a tre anni e non
ho mai smesso. Ogni sera, prima di andare a letto, mio padre mi leggeva
una storia da un grande libro che io ho impresso nella memoria.
Ricordo perfettamente il colore della copertina, marrone grigiastro,
e quello delle pagine che sembravano macchiate di caffè, scricchiolanti
sotto le mani ferme del mio genitore. L'odore della carta impregnava
sempre le mie narici, ed io lo amavo. Sono sempre stata una bimba
fissata con gli odori, e il profumo di quel libro prometteva avventure
ed emozioni.
Il libro, che si chiamava “Il tuo migliore amico”, era una raccolta
di miti greci, che io adoravo tanto sentir narrare da mio padre, così
bravo nel recitare, come un aedo.
La scintilla - Come tutto cominciò
Quand'ero piccina non guardavo molta televisione, ma ogni tanto mi
capitava di fermarmi sul divano e lasciarmi rapire dalla “scatola”. Un
bel giorno fui attratta, mentre disegnavo, da una musica intrigante e
dei versi.
Al tempo degli Dei dell'Olimpo...
“Cosa? Olimpo... Dei...”
...Dei signori della guerra...
“Guerra! Azione! Che cos'è?”
...E dei re, che spadroneggiavano su una terra in tumulto...
La mia curiosità cresceva assieme alla melodia e il mio cuore
iniziava a darne il tempo.
...Il genere umano invocava il soccorso di un eroe, per riconquistare
la libertà...
“Eroi, Dei, re e signori della guerra. Questo è ciò che fa per me!”
Mi voltai verso lo schermo appena in tempo per vederla.
...E finalmente arrivò Xena, l'invincibile Principessa Guerriera
forgiata dal fuoco di mille battaglie...
I miei occhi si spalancarono alla vista di quella donna. I capelli
color della notte senza stelle, neri come l'oscurità, erano in
contrasto con gli occhi di gemma, cerulei e cristallini. I tratti
marcati e gli zigomi alti. Il corpo robusto e intrigante, il portamento
fiero, lo sguardo di ghiaccio e fuoco assieme.
Rimasi ipnotizzata, mentre la sigla continuava, attraendomi senza
scampo in un mondo fantastico.
...Le lotte per il potere, le sfrenate passioni, gli intrighi, i
tradimenti, furono affrontati con indomito coraggio da colei che sola
poteva salvare il mondo.
E le ultime arcate di violini lontani segnarono l'inizio di una
passione.
Ero ancora piccola, avrò avuto sì e no quattro anni, e la serie era
ormai avanzata alla terza stagione. Non capivo molto, ma adoravo
guardare le avventure di Xena e di Olimpia, la sua amica.
Devo dire che, nonostante la mia tenera età, avevo già i miei dubbi e
le mie perplessità sull'amore fisico. Appresi dopo qualche anno di
essere bisessuale, ma già allora sentivo qualcosa che avrebbe dovuto
farmi capire -se non fosse stato appunto per i miei soli quattro anni
di esistenza- che totalmente “normale” non ero. Infatti, nonostante le
stupide censure italiane e le mie tante lacune in fatto di amore -credo
di saperne sempre meno man mano che avanzo con l'età, ma questo è un
altro discorso...-, ho sempre sostenuto che ci fosse qualcosa di più
che semplice amicizia ad unire le anime delle due protagoniste.
Purtroppo, mancando di ben tre serie (era il 2001 e Xena fu mandata
per la prima volta in Italia nel '98), non compresi mai appieno la
meraviglia della saga.
Come tutte le cose belle, anche Xena finì: andò fuori
programmazione.
Per anni non la rividi, mi passò quasi di mente, ma ormai ero
segnata. Non mi dimenticai mai totalmente della Principessa, di Olimpia
l'aedo -Gabrielle, nella versione originale-, di Corilo il Magnifico -o
Joxer the Mighty-, degli Dei e della grandezza della serie. Credo che X:
WP abbia seriamente influito sulla mia personalità.
La riscoperta – ritorno alle origini dopo tanto, troppo tempo
2009. Quanti anni erano passati? Otto? Non pensavo a Xena da
un'eternità. Ero seduta sul divano, telecomando alla mano, intenta a
fare zapping su Sky. Per puro caso un'immagine attirò la mia
attenzione. Due occhi cerulei, profondi come l'oceano e belli mille
volte tanto, si fissarono nei miei per un secondo che mi parve un anno.
Arrivai giusto in tempo per l'inquadratura finale prima dei titoli di
coda. Uno sfondo nero e dei caratteri bianchi che scorrevano veloci mi
fecero ritornare all'età di cinque anni, quando armata della mia spada
di legno dall'elsa rotonda mi facevo valere contro nemici invisibili a
tutti tranne che a me nel giardino di casa mia, sotto l'attento
controllo delle mie gatte, imitando l'urlo della Principessa
Guerriera.
Una lacrimuccia mi scese solitaria sulla guancia. Nonostante fossero
passati solo pochi anni, la nostalgia mi attanagliava il cuore. Tante
cose erano cambiate.
Quell'incontro mi fece sorridere, e nel mio cuore si riaccese la
fiamma che per tanti anni si era assopita, la fiamma che da piccola mi
rendeva la vivace bimba che ero, la fiamma che da piccola potevo
sentire ardere, e che potei sentire di nuovo.
Pochi giorni dopo
Ma il Fato non aveva ancora finito con me. Non passarono che pochi
giorni prima che la Principessa tornasse a bussare alla porta della mia
mente.
In uno dei miei tanti momenti di inattività, mi ero messa a guardare
il mio profilo su Facebook, pensando ad una ragazza che non sentivo da
qualche tempo.
Una notifica mi fece alzare lo sguardo, una mia amica a cui avevo
raccontato il mio “incontro” mi aveva taggato in un post.
Incuriosita, andai a vedere di cosa si trattasse e rimasi fulminata.
I miei occhi scorrevano sulle parole mentre la mia mente faceva
affiorare vecchi ricordi.
Di quando avevo sei anni, e dalla nonna guardavo Xena sul vecchio
televisore.
Un giorno, mentre i miei nonni stavano chiacchierando con i miei
genitori in cucina, mi alzai fieramente dal divano e con uno sguardo
orgoglioso mi diressi verso il gruppo di adulti, iniziando a recitare a
memoria la sigla di Xena.
“Erika, ti adoro!” Fu il mio commento verbale. Quello scritto invece
fu più discreto, un “che nostalgia. Grazie.” ed una faccina
sorridente.
Lo interpretai come un segno del Destino, e mi dissi che era ora di
ritrovare la Principessa Guerriera.
Su Sky, però, erano già alla quarta serie ed io avevo bisogno di
rivedere le precedenti, di cui avevo vago ricordo, anche perché le
vedevo a sbalzi e molte puntate me le ero perse.
Iniziai la mia ricerca sul web, scaricai puntate, le guardai in
streaming, lessi fanfiction.
Il mondo di Xena si era riaperto sotto ai miei occhi.
La consapevolezza – poter finalmente comprendere appieno la serie e
tutte le sfumature
Da piccola erano molte le cose che non comprendevo della serie Xena:
Principessa Guerriera. Non avevo idea di come fosse rivoluzionaria sia
nei temi trattati che nel modo di trattarli.
Si sa, all'età di quattro-cinque anni solitamente si è più
interessati dalla superficie delle cose, e non si scava in profondità.
I bimbi sono superficiali per molti aspetti, ed io guardavo Xena
principalmente per l'azione, per la bella storia d'amicizia, perché mi
impersonavo ora in Xena ora in Corilo, perché sentivo che c'era
qualcosa di speciale in quello show.
Oggi, invece, posso analizzare meglio le puntate, anche perché riesco
a seguirle con un ordine logico, cosa che tempo fa non potevo fare.
Finalmente posso godermi appieno la serie e -tra un urletto da
fangirl e l'altro- capire i messaggi che X:WP vuole far passare (e
rallegrarmi con il mio amato subtext).
Devo dire che anche il sito Xandrella è stato una piacevole scoperta,
mi ha aiutato molto a comprendere meglio la serie, quindi sono molto
grata a tutti coloro che ci hanno lavorato e che ancora oggi lo
seguono.
In conclusione...
Posso dire che Xena mi ha forgiata. Come Gabrielle, come Callisto...
sono anch'io una creazione di Xena, parzialmente. Mi ha insegnato molto
e non posso che inchinarmi davanti alle menti geniali che l'hanno
creata, nonché davanti ai talenti che ne hanno impersonato i personaggi
(scusatemi il gioco di parole, ma sono le due di notte...).
Spesso ho sognato di vestire i panni di Xena, o di Gabby. Talvolta
persino del povero Joxer! Molte volte mi ritrovo a fantasticare su come
potrebbe essere bello combattere accanto ai miei amati personaggi.
X:WP mi ha anche aiutato a superare qualche momento difficile,
consolandomi o infondendomi coraggio, e io ringrazio per questo.
Molti, sentendomi parlare della serie (o forse anche chi sta
leggendo) mi prendono per un'esaltata che vive in un mondo di finzione.
Vorrei precisare che non è così. So riconoscere bene la realtà dalla
fantasia, ma penso che quest'ultima sia un grande dono e mi piace
tuffarmici ogni qualvolta sia possibile, e quale mondo migliore dello
Xenaverse per immaginare avventure ed amori? Non prendetemi per pazza,
o fanatica, ma per appassionata.
Grazie a Xena, Gabrielle, Joxer, Ares, Afrodite, tutti gli Dei
dell'Olimpo e... perché no? Callisto. Grazie ad ogni personaggio, ad
ogni attore e attrice, a tutto lo staff, dai produttori a costumisti.
Grazie a tutti coloro che nonostante i 10 anni passati dalla fine
della serie continuano a pensare a Xena: Warrior Princess, che
continuano a riguardare le puntate, a visitare i siti e a scrivere
fanfiction alimentando il mondo dello Xenaverse.
Ed ovviamente, un grazie a tutti coloro che ancora creano, seguono,
aggiornano i siti sulla nostra Principessa Guerriera, la sua amica del
cuore e le sue avventure mozzafiato.
Un bacio, Robyn.