CORSA
AL CHAKRAM
del
Gruppo Yahoo Xandrella
Questo
racconto è stato scritto da alcuni partecipanti del gruppo_Xandrella
(Claudia, Darkamy, Krono, Lisa, Max, Roberta, Xandrella).
Per commenti scrivete al gruppo.
Inoltre vi invitaimo a partecipare alla nostre prossime iniziative.
CAPITOLO
16 - di LISA
Quella
stessa sera, Xandrella, a casa sua, siede sul grande divano damascato,
vestita con l’elegante tailleur da lavoro.
Per rilassarsi, ha messo su un cd di musica classica che ascolta,
gustando del vino rosso.
Amy esce dalla sala adibita a palestra con indosso una tuta nera,
seguita dal fedele e scodinzolante cane Ares.
“Uff” esclama l’agente scelto “Che fatica!”
Xandrella posa il bicchiere sul tavolino posto davanti al divano e
rivolge un amorevole sorriso alla collega ed amica.
“Non riesci mai a stare tranquilla, eh?” esclama quindi.
“No, mai!” replica la mora, zittendosi, però, immediatamente.
Quindi lancia un’occhiata veloce all’imprenditrice.
Sì, entrambe hanno sentito dei rumori.
Xandrella si alza e si dirigere verso la cucina, dove v’è
l’entrata del retro, da dove ha sentito provenire i rumori.
Amy attende un attimo.
“Sarà qualche gattaccio” pensa, non udendo più
alcun che di sospetto.
“Amy cara!” esordisce una terza voce femminile.
L’agente scelto si volta di scatto, ma la sua mente è
più veloce e fa in tempo a collegare quel modo di parlare,
quel tono, con la persona che in quel momento meno vorrebbe vedere:
Lisa.
Amy, vedendola realmente, sbarra gli occhi.
La criminale si fa scudo con il corpo di Xandrella, che tiene stretta
davanti a sè, puntandole un pistolone metallizzato al cervello.
Prima di proferire qualsiasi parola, Darkamy cerca con lo sguardo
quello di Xandrella; la conosce bene, sa quanto è fisicamente,
atleticamente preparata allo scontro. Per quanto anche Lisa lo sia,
Xandrella potrebbe liberarsi.
Ma l’imprenditrice sa che non è facile come sembra.
“È imbottita d’esplosivo” esclama Xandrella,
riferendosi a Lisa, improvvisatasi una possibile kamikaze.
In fondo, la criminale non ha nulla da perdere. La morte non la spaventa
e, pur d’ottenere i propri scopi, sarebbe disposta a tutto,
anche poi al rischio della propria esistenza terrena, addolcita dal
poter portare con sè nell’oltretomba le due nemesi benefattrici
e, più o meno, altre cinquanta persone del vicinato.
“Bene, occhioni verdi” riprende la parola Lisa, rivolgendosi
ad Amy con quel tono canzonatorio, enfatizzato, come lo sguardo provocatorio
e penetrante che la caratterizza “Opzione numero uno: mi dici
dove si trova il chakram. Perché all’agenzia non è:
no, no… troppo scontato. Opzione numero due: saltiamo tutte
in aria!”
Il suo tono iracondo sfocia in un’isterica risata che neanche
ella stessa capisce.
Darkamy, orgogliosa e fiera, non abbassa di certo lo sguardo, sottomettendolo
a quello di Lisa. Scruta invece l’intera donna nella sua figura:
gli anfibi, i pantaloni di pelle, la maglietta nera, i lunghi capelli
corvini…
Un pensiero balena nella mente di Amy. Chissà cos’era,
chi era Lisa, prima di diventare la spietata criminale che è
ora. Chissà se era sempre stata così fredda, folle e
senza scrupoli o se qualcosa l’aveva resa tale.
Quel fulmineo pensiero svanisce subito. Una sola cosa conta: risolvere
quella situazione.
“Hai bisogno di questi sotterfugi per vincere, Lisa? È
tutta qui la tua abilità di guerriera? E tu vorresti il chakram?”
esclama Amy, cercando di sbloccare la situazione, puntando sulla psiche
instabile della criminale.
“Siamo nel vostro territorio, voi siete in due contro di me,
spaesata e sola. Il vantaggino che mi sono presa, è lecito”
“Amy…” esordisce Xandrella, che fino a quel momento
s’era tenuta buona, da bravo ostaggio, per non correre rischi
inutili. “Dille dov’è il chakram”
“Che cosa?!” replica, incredula di ciò che ha appena
sentito, Amy.
“Cazzo, la volete smettere di ciarlare?! Ditemi dov’è
questo fottutissimo chakram o mi faccio saltare in aria!!” sbraita
Lisa, cominciando a perdere le staffe.
“Manchester Street, 59” risponde finalmente Amy, rivelando
però un indirizzo sbagliato.
“Broadchast road, 31” esclama Xandrella, dando il giusto
indirizzo, al che Darkamy sbarra gli occhi, sorpresa, incredula, non
aspettandosi affatto quella mossa da parte dell’amica e non
capendo dove questa volesse arrivare.
Sul volto di Lisa compare un sorriso soddisfatto.
La donna molla Xandrella e, con la tranquillità di chi si sente
a casa, s’avvicina al tavolino, afferra il bicchiere appoggiatovi
e ne beve il contenuto.
Sa benissimo che le due sono troppo oneste, altruiste, corrette ed
affezionate, per mettere a repentaglio l’una la vita dell’altra
e del vicinato a rischio.
“Buono. Grazie signore, è un piacere trattare così
civilmente con voi. Buon proseguimento”
Quindi esegue un breve inchino ed esce dalla casa delle due.
“Cazzo, cazzo, cazzo!!!” urla Amy, tirando un pugno contro
il muro “Dio mio!”
“Sta calma” replica Xandrella, che ha mantenuto più
sangue freddo.
“Non c’è da stare calmi, affatto! Potevamo seguirla,
fermarla! Ed ora sta andando dal chakram!”
“Aveva chili d’esplosivo addosso! Non potevamo rischiare…
Ed ora che Lisa si sta avvicinando al suo obiettivo, ora che è
vicina alla vittoria… che motivo avrebbe di rischiare di saltare
in aria?”
Amy cominciava a capire. Xandrella era stata proprio furba.
“Si toglierà l’esplosivo di dosso…”
dice quindi l’agente scelto.
“Esatto. Siamo noi i pezzi grossi, degli altri se ne frega altamente.
Non li teme minimamente”
“Andiamo!” esclama Amy, ricaricata.
Xandrella ed Amy corrono fuori di casa tutte spedite, portando con
loro una pistola a testa.
Intanto il Mercedes nero di Lisa è partito a tutto gas, diretto
verso il luogo dov’è custodito il tanto ambito chakram.
Le prime due fanno per partire all’inseguimento della criminale
ma s’accorgono che quest’ultima è stata furba,
non ha lasciato loro campo facile: le ruote di davanti della macchina
di Xandrella ed Amy, sono state bucate da Lisa.
“Porca troia!” esclama iraconda Darkamy, accortasi di
quel che è successo.
Ma nè lei, nè l’amica hanno intenzione di perdersi
d’animo e, usando un po’di forza bruta e d’ingegno
da provetta scassinatrice, Amy riesce a far funzionare un’auto
parcheggiata là vicino alla propria, così le due riescono
a partire all’inseguimento della loro nemica.
La macchina di Lisa, sembra svanita nel nulla, così veloce
da sembrare volante, ma neanche ciò basta a far desistere le
due “buone” che, motivate, corrono anch’esse all’impazzata,
cercando di raggiungere la criminale.
E ci riescono.
La vedono imboccare il grande ponte che unisce una parte della città
con l’altra.
Questo ponte è molto trafficato e la Mercedes di Lisa vi scorazza
impertinente, sfiorando molteplici incidenti, compiendo manovre scorrette
e accelerando sempre più, seguita all’impazzata dalla
Lancia guidata da Darkamy.
Finito di percorre il ponte, Lisa guarda nello specchietto.
I suoi scuri occhi scrutano ciò che sta dietro di lei: le nemiche
si stanno avvicinando. Sono un osso duro, deve ammetterlo.
Ma ella non teme rivali, troppo tiene al proprio obiettivo che risulta
sempre più vicino, ormai quasi palpabile, come il potere che
sente accrescere in lei, sempre più, ogni secondo che la divide
dal chakram.
Lisa afferra la propria pistola e apre il finestrino vicino a lei.
Davanti a sè, la strada è dritta per un tratto…
perfetto.
La criminale esce col busto dal finestrino e, senza esitare, grazie
alla propria buona mira, spara più colpi verso l’auto
di Xandrella e Darkamy, riuscendo a colpirla in pieno.
Il finestrino dell’auto nemica s’infrange, la vettura
sbanda.
“Noooooo!” urla Darkamy, mentre l’auto con lei e
Xandrella dentro, ruota più volte su se stessa, finendo poi
dritta contro dei bidoni della spazzatura posti ai lati della strada.
“Bingo!” esclama Lisa, soddisfatta di se stessa, mentre
un ghigno gasato si dipinge sul suo volto.
Neanche dieci minuti dopo, Lisa arriva all’indirizzo fornitole
da Xandrella.
Comodamente, scende dalla propria vettura e, ancor più comodamente
e pacatamente, suona alla porta della casa al numero 31.
“Chi è?” chiede una voce maschile dall’interno.
“Visite” risponde Lisa.
Ma Max è stato avvisato: non può aprire a nessuno che,
alla domanda “chi è?” non gli risponda con la parola
chiave.
L’uomo, intimorito, fa qualche passo indietro. Vuole chiamare
l’agenzia per far venire immediatamente qualcuno lì da
lui!
Ma, anche se chiamasse immediatamente, nessuno farebbe in tempo ad
arrivare a soccorrerlo, infatti Lisa spara due colpi alla serratura
della porta che crolla all’istante.
La criminale entra nell’appartamento, trovandosi di fronte l’ex
collaboratore che però l’ha tradita.
Neanche troppo sorpresa di vederlo là, gli rivolge un sorrisetto
parente quasi (quasi!) amichevole.
“Lisa! Andate via! Altrimenti…” esclama l’uomo,
cercando di fare lo spavaldo.
“Altrimenti?” lo incalza Lisa.
Ma l’uomo non risponde e quindi la donna gli si avvicina al
punto da trovarsi praticamente faccia a faccia con lui.
Nella stanza cala il silenzio.
“Buh!” esclama Lisa, al che Max si lascia scappare un
gridolino spaventato, seguito dalla fragorosa risata della criminale.
“Se ne vada” ritenta Max, sfoderando orgoglio e coraggio
che Lisa, però, interpreta come stoltezza.
Mettersi contro di lei… quale stupidità per uno come
il suo ex collaboratore.
“Max caro, chiuderò un occhio riguardo alla tua insubordinazione.
Ma ora dimmi, dov’è nascosto il chakram?”
Nessuna risposta.
Lisa sospira, stufa di quei comportamenti sciocchi, tanto inutili.
Utili solo a farle perdere tempo.
“Vaffanculo!” esclama quindi la donna, per poi colpire
Max in testa con il calcio della pistola.
Niente gliene importa di ucciderlo.
Mezz’ora
dopo, Xandrella ed Amy arrivano all’appartamento di Max.
La porta è aperta, l’uomo è disteso a terra e
la casa messa sottosopra.
Di Lisa neanche l’ombra.
Amy si dà subito alla ricerca del chakram, cercando di aggrapparsi
alla speranza del fatto che la criminale possa non aver trovato il
desiderato oggetto.
Intanto Xandrella prende dell’acqua dalla cucina e la lancia
in faccia a Max, facendolo rinvenire.
L’imprenditrice s’inginocchia vicino all’uomo e,
saltando i convenevoli, diretta gli chiede: “L’ha preso??”
“Ehm… Lady Lisa… il chakram… mio Dio! L’ha
preso!!!” risponde, con un tono che va dal preoccupato all’affranto.
Xandrella ed Amy si guardano negli occhi: quel che tanto temevano
è avvenuto.
Una perfetta pazza sadica e capace, ha l’oggetto del potere
nelle proprie mani.
Cosa succederà adesso?