CORSA
AL CHAKRAM
del
Gruppo Yahoo Xandrella
Questo
racconto è stato scritto da alcuni partecipanti del gruppo_Xandrella
(Claudia, Darkamy, Krono, Lisa, Max, Roberta, Xandrella).
Per commenti scrivete al gruppo.
Inoltre vi invitaimo a partecipare alla nostre prossime iniziative.
CAPITOLO
9 - di MAX
Max
girò la chiave nella toppa nella serratura ed entrò
nella cella dove era prigioniera Darkamy.
«Che cazzo volete ora? Portarmi in una sala e farmi torturare?
Lacerarmi la carne? Inserire spilli sotto le mie unghie? Strapparmi
le pupille dagli occhi?»
«Ma no! Accidenti! Niente di tutto questo! Oltre ad essere un
soldato sono anche un gentiluomo… Eh eh! Certo! Meglio sarebbe
per me se fossi ufficiale e gentiluomo ma Lady Lisa non mi ha mai
promosso né io lo esigetti mai poiché penso che il valore
di un soldato non si misura dai gradi!»
«Insomma che cavolo vuoi?»
«Credo di aver fatto un piccolo errore di valutazione riguardo
Lady Lisa! Comincio a sospettare che non sia una persona del tutto
buona…»
«Come dici? Ma…»
«Sì… già e nonostante tu abbia tentato di
rubare i soldi che Lady Lisa ha raccolto per gli orfanelli, ho deciso
di liberarti»
«Ma quali soldi di quali orfanelli…?»
Il soldato liberò Darkamy dalle catene che la tenevano prigioniera.
«Ah! Grazie!» disse lei, stendendo con un pugno il suo
salvatore «Scusa ma non ho tempo di spiegarti, soldato! Bye
Bye!»
Con aria attenta, Darkamy lasciò la cella e, silenziosamente,
si aggirò per la costruzione in cerca di un’uscita.
«Mmm… vediamo… non c’è nessuno! Benissimo!»
disse tra sé la ragazza, avanzando con attenzione.
«Ehi, Darkamy! Aspetta!» gridò Max, giungendo all’improvviso
e mostrando un evidente occhio nero.
«Cazzo!» esclamò la ragazza, sobbalzando e preparandosi
a contrattaccare l’attacco dell’uomo.
«Volevo dirti che non potrai fuggire da sola! Questa base è
piena di trabocchetti peggio di un castello antico! Li ho preparati
io stesso! Bisogna essere vigili, usare attenzione! Il massimo dell’attenzione!»
Darkamy osservò il soldato, chiedendosi dove volesse arrivare.
Max superò Darkamy nel corridoio e disse: «Sai, bisogna
stare attenti perché ho sistemato delle cellule fotoelettriche
da queste parti collegate a una micidiale trappola… ma dove
saranno, accidenti!»
Il soldato continuò a camminare, finché dal soffitto
non partì un enorme martello che lo sfiorò facendogli,
per fortuna, prendere solo paura.
«Ehm… tutto bene?» chiese alla ragazza, ancora confuso.
Darkamy lo guardò a bocca aperta.
Si decise a parlare: «Ma come può uno come te lavorare
per una come Lady Lisa?»
«Beh, hai ragione, forse il mio talento di soldato è
sprecato… ma quando ho saputo che Lady Lisa si prodigava per
Greenpeace e per salvare le specie animali in via di estinzione, non
ho potuto esimermi dall’unirmi a lei!»
«Ma tu guarda che mi doveva capitare!» esclamò
Darkamy tra sé, scotendo la testa, e aggiunse «Senti,
io devo uscire di qui! Mi aiuti o no?»
«Ma certo! Come dicevo prima sono un gentiluomo oltre ad essere
un soldato! Ci penserò io a tirarti fuori di qui senza correre
alcun rischio e in modo del tutto tranquillo!»
Il rumore della trappola aveva richiamato l’attenzione di quattro
soldati e Max e Darkamy si trovarono subito circondati.
«Ehi! Voi!» disse Max ai suoi colleghi «Lasciateci
passare! Vi ricordo che sono cintura nera di karatè e non vi
permetterò di fare del male a una povera ragazza indifesa!
Eh?»
Nel frattempo, Darkamy, con pochi e decisi colpi aveva steso i quattro
soldati. Questa volta fu Max a rimanere a bocca aperta.
«Vieni! Scappiamo! Tra poco ci saranno tutti addosso!»
esclamò la ragazza, facendo segno al soldato di seguirla.
«Aspetta! Vado avanti io! Conosco benissimo la strada!»
«Speriamo bene!»
Intanto il soldato aveva la spiacevole sensazione di essersi perduto
ma non disse nulla per non perdere la faccia davanti alla ragazza
che si era dimostrata fino a quel momento veramente molto in gamba.
«Ecco! È sicuramente questa l’uscita!» disse
Max, sorridendo a Amy.
Aprì la porta e si trovò davanti un uomo ferito e dallo
sguardo omicida.
«Tu! Maledetto idiota! Fermati!» gridò il tizio
zoppicando verso Max.
«Scusi del disturbo, Lord Krono!» disse Max richiudendo
la porta.
Si voltò verso Amy e affermò: «Forse non è
questa!»
«Ah! Ora basta! Ci penso io!» rispose Darkamy, spazientita
«Seguimi!»
Nuovamente, i due si ritrovarono circondati da un gruppo di soldati,
questa volta erano più numerosi.
Fece la sua comparsa Lady Lisa.
«E io che ti credevo un mio fedelissimo! Solo per questo ti
ho lasciato vivere!» disse la donna a Max.
«Ma io sono un suo fedelissimo, mia signora! Stavo portando
la prigioniera… verso… ehm… la sala torture!»
rispose Max, indicando una porta a caso.
«Ma se quella è l’uscita!» rispose Lady Lisa,
fissandolo con sdegno.
«Ah! Visto che eravamo quasi arrivati?» chiese, con soddisfazione,
il soldato a Darkamy.
La ragazza gli lanciò uno sguardo indecifrabile.
Lady Lisa disse, furiosa: «Ma visto che ci tieni, ti farò
portare in sala torture con la tua nuova amica. Uomini, portateli
via e fate in modo che soffrano molto!»
Quattro soldati presero i due e li portarono via, lungo il territorio.
«Non preoccuparti, Amy! Riuscirò a farti uscire da questa
situazione!» disse Max, preoccupato, alla ragazza.
«Ne sono sicura!» rispose ironicamente Darkamy.
D’improvviso un soldato cadde a terra. Qualcuno, molto veloce
lo aveva colpito.
Gli altri tre soldati si fermarono stupiti e fece la sua comparsa
una nuova ragazza che ne colpì un altro. Darkamy e Max stesero
gli altri due.
«Roberta!» disse Amy abbracciando la nuova arrivata.
«Amy!» rispose l’altra ricambiando l’abbraccio.
«Ti presento Max, il mio salvatore!» disse Darkamy a Roberta.
«Molto piacere!»
«Piacere mio!»
I tre lasciarono la base senza molti altri ostacoli.
Il soldato disse alle due fanciulle: «Bene! Ora che siamo fuori
dalla base, vorrei che mi facciate una promessa!»
«Che cosa?» chiesero le due, incuriosite.
«Non tentate più di rubare i soldi per gli orfanelli!
Non mi pare una cosa carina da fare!»