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| Cupido/Eros 
 Cupido, 
          dio dell'amore, era considerato nella mitologia romana il figlio di 
          Venere e Vulcano. :::::::::::::::::::::::::: Cupido di Max Cupido è il dio dell’amore nella mitologia romana. Il dio è figlio di Venere e si identifica con Eros della mitologia greca di cui viene considerato un’immagine sbiadita mentre per i greci è la personificazione dell’istinto materno. Veniva spesso rappresentato come un bel giovane armato di arco e frecce. Psiche di Max Psiche 
          è una figura della mitologia romana, il cui nome significa “anima”. 
          Era la protagonista dell’ Asino d’Oro di Apuleio. Psiche 
          era una fanciulla bellissima di cui la dea Venere era gelosa. La divinità 
          si rivolse a Cupido, chiedendogli di far innamorare Psiche dell’uomo 
          più brutto che esistesse ma fu proprio il dio dell’amore 
          ad innamorarsi della ragazza. Le sorelle di Psiche si erano già 
          sposate, ma lei, nonostante la sua bellezza ancora no. Il padre si recò 
          ad un oracolo per chiederne il motivo. La risposta fu spaventosa: Psiche 
          era destinata ad unirsi in matrimonio con un mostruoso serpente alato 
          e, per questo motivo, la fanciulla doveva essere portata in cima ad 
          una montagna e lì abbandonata. La ragazza rimase sola nell’oscurità 
          ma ben presto si ritrovò in una bellissima valle dove era presente 
          un magnifico palazzo. Psiche, entrata nel palazzo, fu introdotta da 
          ancelle invisibili in una camera dove queste l’aiutarono a prepararsi 
          per incontrare il suo sposo e passare con lui la prima notte di nozze. 
          Il marito non volle rivelare il suo nome e proibì a Psiche di 
          guardarlo. Un giorno le sorelle andarono a farle visita e la spinsero 
          a rompere il giuramento. La notte successiva, Psiche illuminò 
          lo sposo con una lampada e rimase favorevolmente sorpresa di scoprire 
          che era Cupido. Tremante di felicità lasciò cadere una 
          goccia di olio bollente sulla spalla di Cupido, il quale si svegliò 
          e la rimproverò per la sua curiosità. Il dio dell'amore 
          l’abbandonò per recarsi da Venere. La ragazza cercò 
          il marito ovunque ma senza successo. Mercurio la portò da Venere, 
          la quale si accorse che la ragazza era incinta. Furiosa, alla nascita 
          del bambino lo rinchiuse mentre di Psiche fece una sua schiava. Le diede 
          i lavori più ingrati. Una volta le ordinò di dividere 
          un mucchio di perle in base alle dimensioni. Le formiche, nel vederla, 
          ebbero pietà di lei e l’aiutarono, facendo gran parte del 
          lavoro. Un’altra volta la incaricò di portarle il vello 
          d’oro dei montoni selvaggi. Le canne che crescevano lungo il fiume 
          le dissero che i montoni di notte dormivano poiché estenuati 
          dal calore della giornata e che quindi era più facile avvicinarli. 
          Così Psiche riuscì anche in questa missione. | 
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