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Destino segnato di Andrea /---/ /---/ /---/ /---/ /---/ /---/ /---/ /---/
/---/ /---/ /---/ /---/ /---/ /---/ /---/ /---/ /---/ /-- "Gli Occhi del Mostro" fan fiction
scritta da Andrea Paroli Trama : Una ragazza in fuga arriva al villaggio
amazzone dove si trova anche Xena E quando la Principessa Guerriera,
scoprirà il motivo per cui un Generale Romano vuole catturarla
ormai
si troverà coinvolta in una millenaria guerra segreta tra due
gruppi rivali
NOTA (1): Il personaggio di Orfeo l'ho, senza mezzi termini, preso dall'episodio dei "Cavalieri dello Zodiaco": "La Dea della Discordia" NOTA (2): Qualunque riferimento alla Cacciatrice (The Vampire Slayer) è voluto ma come è ovvio, questo tipo di personaggio è di proprietà di Joss Whedon, di David GreenWalt, della 20th Century Fox Television Production e della Warner Brothers Questo tipo di personaggio è stato utilizzato senza il consenso degli autori, ma non a fini di lucro NOTA (3): Il resto dei personaggi sono di mia invenzione e utilizzati in seguito per FF ambientate nell'universo di "Buffy the Vampire Slayer". NOTA (4): Quest'avventura di Xena, si svolge nella quinta serie. NOTA (5): Nella storia ci sono(abbondanti) scene di violenza se ritenete che questo possa turbarvi,siete pregati di non continuate la lettura
urla disperate con gli occhi pieni di lacrime e la paura che le ha afferrato l'anima con artigli gelidi, la ragazza si volta di nuovo e riprende a correre più forte che può 2. il Generale si limita a fissarli senza dire niente e i tre soldati sono sul punto di girarsi e mettersi a correre < ecco > riprende sempre lo stesso uomo < deve deve essere fuggita > <Fuggita ? > domanda il Generale con tono quasi curioso, come se non si aspettasse una risposta del genere < si si fu fuggita > balbetta il secondo il volto del Generale si distorce in una smorfia crudele e dentro di sé, sente crescere la rabbia, come non succedeva da secoli <Ho impiegato duecento anni per arrivare a scoprire a prevedere, dove avrei potuto trovare una di loro vi ho dato il compito di catturarla e avete miseramente fallito > i tre si bloccano all'istante, mentre le mani si serrano a pugno in previsione di quello che sta per accadere è un lampo niente di più la corta daga d'argento viene estratta dal fodero, fatta calare con forza e poi rinfoderata tale è stata la velocità, e la destrezza del Generale nel maneggiarla, che nessuno si potrebbe essere accorto che abbia sguainata la sua arma se non ci come testimone di questa abilità, a terra, la testa mozzata di uno dei tre i due compagni rialzano di scatto gli occhi verso il loro Generale le bocche sono aperte, ma senza minaccia, come in previsione di un urlo che non riesce ad essere formulato, tanto è il terrore che li domina le bocche aperte e urlanti, come in previsione della loro stessa morte ma il Generale, tira le redini al suo cavallo e si volge ad osservare, con i suoi neri occhi, il villaggio in fiamme e i cadaveri degli abitanti, sparsi nelle strade, mentre i loro fratelli, ne fanno scempio, banchettando con i loro corpi <Avete fallito > ripete nuovamente il Generale con voce calma, mentre la sua bocca si storce in una smorfia < per punizione non vi ucciderò ben di peggio stasera non vi nutrirete > detto questo, sprona il cavallo e questi, a passo calmo si incammina lungo le via principale della strada < che tu sia maledetto Zano > esclama con rabbia uno dei due vampiri, mentre i suoi occhi, fissano bramosi i compagni che si ingozzano di sangue < STA ZITTO > sibila l'amico vicino a lui, ancora impietrito dalla paura < se ci sente, faremo la stessa fine di nostro fratello > 3. poi la figura si volta e con le lacrime agli occhi si allontana in mezzo agli alberi fino a svanire nel buio 4. Due giorni dopo ma, d'improvviso, il cervo rialza la testa, fissando un punto in mezzo al bosco vicino a lui le sue orecchie si drizzano per percepire un rumore sempre più crescente le due Amazzoni, trattengono il fiato, con il cuore che gli martella nel petto come se potessero scongiurare l'inevitabile ma senza risultato con uno scatto, il cervo si piega sulle zampe e a rapidi balzi, rientra nella foresta sparendo alla vista delle due guerriere < dannazione > impreca a bassa voce una delle due, rialzandosi in piedi, e osservando con rabbia l'ansa del fiume, mentre stringe nel pugno chiuso con forza, l'arco e la freccia < ci ha sentiti > < non credo > esclama la compagna, prendendo a fissare la fitta boscaglia e d'improvviso una figura ne emerge fuori, barcollando vistosamente la ragazza dai lunghi capelli neri, con il volto sporco e la veste macchiata e stracciata, si ferma di colpo alla vista delle due Amazzoni, che prese alla sprovvista, hanno già estratto le loro spade, lanciandosi a vicenda occhiate stupite la ragazza tende una mano tremante e apre la bocca per parlare poi il braccio le ricade e ormai vinta dalla fatica, si accascia a terra con un gemito 5. la guerriera si volge e incontra lo sguardo di Xena che continua a guardarla fissa a braccia conserte, mentre stinge la piccola Eve che emette una serie di risolini divertiti ma lo sguardo di Xena non aiuta la donna lo assurdo dell'amica è tale da dirle "sei tu la regina ascolta e decidi tu " Gabrielle, annuisce impercettibilmente, e si volge di nuovo alle sue compagne Amazzoni, riunite vicino a lei, al centro del piccolo villaggio poi punta lo sguardo sulla Sciamana che si sta asciugando le mani bagnate su uno straccio dall'aspetto lurido < come sta ? > domanda e la donna fissa lo sguardo dagli occhi sorridenti, sulla sua regina < è stremata tutto qui nessuna ferita o malattia > <Ha detto qualcosa ? > <Dice di chiamarsi Reala e di venire dal villaggio di Rafane il resto > e la Sciamana si interrompe, non riuscendo a trovare le parole per proseguire, ma Gabrielle, fa nascere sul volto uno sguardo gelido, che continua a fissarla < ecco mia regina credo che la stanchezza, e la fame, gli abbiano sconvolto la mente > <Spiegati > <Prima di svenire un'ennesima volta ha fatto in tempo a parlarmi di demoni > <DEMONI ? > domanda stupita una delle guerriere, prima di voltarsi verso la regina e rendersi conto di aver troncato uno dei suoi discorsi < perdonatemi mia regina > mormora impacciata < demoni appunto > riprende la Sciamana < demoni comandati da un generale Romano Reala, ha detto che questi "demoni" hanno attaccato il suo villaggio, uccidendo tutti e nutrendosi del loro sangue e lei è fuggita, mentre tre di questi "demoni" la inseguivano e ha vagato per qualche tempo nel bosco fino ad incontrare le nostre compagne sicuramente la morte dei suoi compaesani deve averla sconvolta > termina la donna ma con un brivido improvviso che la scuote da capo a piedi <Sarà il caso di andare a vedere > esclama Xena, avvicinandosi al gruppo delle Amazzoni, e attirando il loro sguardo < anche se la ragazza si è immaginata di vedere questi demoni ha comunque detto, che c'erano dei Romani > <Puoi andare a controllare ? > domanda Gabrielle, con voce più neutra che le sia possibile Xena, annuisce e si volta facendo un gesto verso Joxer, che poco lontano, osserva il gruppetto, mentre porta a cavalcioni la figlia di Xena subito l'uomo si rialza e deposta la bimba in una grossa cesta si affretta a raggiungere la Principessa Guerriera <Vengo con te Xena io io so dov'è Rafane > esclama una delle Amazzoni, dai lunghi capelli castani, lanciando per primo un'occhiata alla sua regina e Gabrielle, annuisce bonariamente 6. 7. < niente ordini ? > sussurra una voce cattiva, quando una figura nascosta in un angolo buio della tenda, si rialza in piedi e lascia cadere a terra il pesante mantello con il quale si era intabarrata <Niente ordini ? > domanda Zano con il volto serio, mentre fissa il volto del vampiro che avanza verso di lui, stringendo in mano un plico, su cui spicca una grossa macchia di cera rossa < no, mio padrone > commenta il vampiro, srotolando la pergamena e porgendola al Generale <Quanti erano ? > domanda quest'ultimo, mentre legge gli ordini che gli intimano di ritornare indietro < sei ma eravamo troppi a dividerceli non ci è scappato neppure un pranzo a testa > risponde il vampiro, sorridendo crudelmente Zano annuisce con le labbra contratte <È già la terza volta in sette giorni > commenta il vampiro < che mandano dei portaordini scortati che non fanno mai ritorno ormai stanno per perdere la pazienza > <Quanto tempo credi che abbiamo ? > domanda Zano avvicinando la pergamena ad una torcia lì vicino < forse mio padrone solo un paio di giorni poi invieranno un intero esercito per sapere cosa succede > la pergamena prende subito fuoco e Zano si fissa ad osservare le fiamme gialle e rosse < solo due giorni > ripete a bassa voce, più a se stesso che per altro poi si volta di scatto < li faremo bastare > esclama sorridendo poi si volge di scatto verso il vampiro < IO VOGLIO LA RAGAZZA VIVA > < si, mio padrone la nostra esistenza è per voi > Zano fissa il vampiro, mentre questi si inchina <ORA E SEMPRE > esclama con voce dura 8. Senato di Roma
tempo prima
e finalmente, stretto tra due ali di Pretoriani, una specie di straccione il volto sporco, i capelli sudici e chiazzati di grigio e la veste strappata, barcolla avanti gettando occhiate del tutto disinteressate intorno a sé < ecco "l'uomo" che volevate Senatore Magnus > esclama con una smorfia schifata il comandante, mettendosi a lato del Senatore, mentre osserva l'uomo con evidente disgusto < e come avete ORDINATO lo abbiamo solo pregato di seguirci e da quanto ha biascicato credo che abbia accettato di sua volontà > esclama infine con una smorfia male simulata <Comandante > riprende con voce fredda il Senatore < vi ho chiesto di pregarlo di seguirvi per il semplice motivo che se aveste usato la forza a quest'ora, voi e i vostri uomini sareste già morti > il comandante si volta stupito e cerca di trovare una traccia di umanità nel volto dello straccione poi scuote le spalle, con la mente sommersa dai dubbi sulla sanità di mente del Senatore Magnus infine, il gruppo di Pretoriani, si ferma a pochi metri dai due uomini gli otto soldati si allontanano di un passo lo straccione, volge lentamente la testa di lato, osservando con occhi spenti l'interno della sala <Janos > esclama il Senatore < non dirmi che non riesci più ad orientarti nel Senato ??? > l'uomo volge la testa < eh ? scu scusate ma io che volete ? > domanda l'uomo con voce impastata, mentre sul volto di alcuni dei soldati, nasce un sorriso divertito ma il Senatore Magnus, fissa duramente l'ubriaco <PIANTALA JANOS > esclama con rabbia < puoi anche far finta di essere istupidito ma i tuoi occhi continuano a tradirti > di colpo, l'uomo prende ad annuire con un sorriso tirato sulle labbra il suo busto si rialza si colpo, facendo ergere totalmente la sua figura alta e muscolosa < MAGNUS > esclama l'uomo con voce fredda e dura i soldati lì intorno, stringono con più forza le else delle spade < che cosa vuoi ? > domanda l'uomo con lo sguardo improvvisamente gelido <Roma chiede ancora di te > risponde il Senatore, chiedendosi se è già giunta la sua ora se fra poco, l'ira dell'ex-generale si abbatterà su di lui e verrà ucciso insieme ai soldati <A Roma > risponde l'uomo < all'Impero ho dato la mia assoluta fedeltà per anni solo per venire tradito da esso e allora, ti ripeto CHE COSA VUOI ? > <Rivederti a cavallo in testa ad un'armata > <Non mi interessa > <Hai altri progetti ? > domanda il Senatore, indicando la veste lurida <Si > esclamo l'uomo < perdere me stesso se mi riesce > detto questo l'atteggiamento di sfida dell'uomo, svanisce di colpo mentre le sue spalle ripiombano in basso il Senatore aggrotta le ciglia di fronte a quella strana risposta continuando a fissare il volto sudicio dell'uomo, mentre i suoi ricordi, tornano ad una decina di anni addietro, quando lo vide per la prima volta con l'armatura lucente che cavalcava impettito alla testa di un esercito poi Magnus si volge <Lasciateci soli > ordina al comandante, che continua a fissare il volto dello straccione, con aria stupita < ma > balbetta <ORA > ordina il Senatore il comandante annuisce e fa un cenno i soldati rinfoderano le loro spade e si volgono di scatto, camminando in fila dietro il loro capo e poco dopo escono dalla sala, lasciando soli i due uomini <Se non ti interessa > riprende il Senatore < perché sei qui ? di fronte a me ? > <Avevo scelta ? > <La pattuglia era solo di nove pretoriani potevi anche ucciderli non sei così malridotto da non poterci riuscire > <Sul momento non ci ho pensato > <Credi che sia solo per puro caso, che volendoti cercare, sono riuscito a trovati ? > domanda il Senatore, osservando lo sguardo sicuro del suo interlocutore uno sguardo tale che fa disinteressare completamente alle vesti che indossa e al suo aspetto trasandato <No > risponde Magnus alla sua stessa domanda < non è un caso io ho, quasi, sempre saputo dove ti trovavi in un taverna di Roma quale, non ha importanza ma bene o male, il tempo in questi anni lo hai sempre passato sempre in una taverna > <Cerco di perdermi Magnus ogni giorno, cerco di perdere me stesso e alle volte, il vino aiuta anche solo per poche ore così non penso e non ricordo > < perché ? > domanda il Senatore realmente incuriosito ma l'uomo non risponde e si limita a fissarlo < è troppo lungo da spiegare > replica brevemente l'uomo 9. 10. 11. l'amazzone fissa l'uomo, con la mano stretta sull'impugnatura della spada e con l'idea fissa, di procurare un bello spavento al boscaiolo, che ha osato entrare nel territorio della sua tribù <ALLORA ? > domanda la ragazza, da sotto la maschera che le copre il viso, mentre osserva il volto sporco dell'uomo < questo è il nostro territorio che ci fai qui ??? UOMO > il boscaiolo, rialza le spalle, lasciando cadere la legna a terra < tu sei Lissa ? > domanda l'uomo, con voce fin troppo calma e seria e per qualche istante la ragazza, sente una morsa gelida che le attanaglia il cuore poi lentamente, quasi con paura, si toglie la maschera, mettendo a nudo un volto stupefatto < chi chi > balbetta incapace di dire altro, mentre il volto, anche se invecchiato e volutamente sporcato di fango, inizia a diventarle sempre più familiare <Anche se sono quasi dieci anni che non ci incontriamo spero che tu mi riconosca figlia > l'amazzone di scatto si getta con un ginocchio a terra <Padre mio > esclama tutta d'un fiato < alfine ti rivedo > <La tua missione era diventare regina della Amazzoni ci sei riuscita ? > domanda l'uomo con voce gelida e tono autoritario ma la ragazza non risponde e serra pugni, con la consapevolezza di essere stata una delusione per i propri genitori < no padre mio non ci sono riuscita ho ho fallito > esclama con la voce rotta dall'emozione <Anche se la meriteresti > prosegue il padre < non sono qui per darti la giusta punizione, di averci disonorato agli occhi degli altri membri del gruppo > la ragazza rialza lo sguardo verso l'uomo <Una nuova ragazza è arrivata nel villaggio non è vero ? > domanda il padre della guerriera < si, padre mio ieri mattina l' hanno trovata due delle mie compagne > risponde Lissa a bassa voce <La ragazza è un'anima perduta agisci di conseguenza salva il tuo e il nostro onore > l'amazzone rialza lo sguardo, con un'espressione dei sorpresa dipinta sul viso < io > è tutto quello che dice, prima di inchinare di nuovo lo sguardo a terra, mentre serra con più forza i pugni, al pensiero di tradire le sue compagne <So ciò che ti turba > esclama l'uomo dopo alcuni minuti di silenzio < anch'io, a suo tempo, durante una feroce battaglia, ho tradito i miei compagni di lotta, condannandoli a morte ma questo era ciò il gruppo aveva ordinato e io ho obbedito le Amazzoni ti sono amiche ? quasi sorelle ? > domanda d'improvviso l'uomo < si sono buone compagne e mi hanno cresciuto loro > <Capisco la tua reticenza, allora ma è necessario > esclama l'uomo con tono duro che non ammette repliche < ricorda, che io, tua madre, i tuoi fratelli e sorelle TU e tutti altri nostri compagni, abbiamo giurato eterna fedeltà al gruppo e la nostra devozione, deve sovrastare qualunque cosa anche la lealtà alle tue compagne Amazzoni e alla tua Regina > <Lo so, Padre mio ma è così così > <I Tre stanno arrivando > esclama l'uomo interrompendo la ragazza, come se decretasse una condanna a morte la guerriera rialza lo sguardo con un guizzo di paura negli occhi < i i Tre ? > balbetta scioccata, mentre le storie che gli raccontavano i genitori quando lei era piccola, sul gruppo dei Tre e le loro imprese, gli fanno turbinare la mente di foschi e temibili pensieri <Non è stato possibile evitarlo Lorn in persona ha richiesto la loro presenza perciò, figlia mia, se tieni alla vita delle tue compagne agisci in fretta > < ma ma deve esserci un un'altra soluzione > balbetta la ragazza, scioccata per questa rivelazione <Da quando è stato creato il gruppo non esiste altra soluzione di fronte ad un'anima perduta e ben di peggio anche Zano, sotto le spoglie di un Generale Romano sta cercando la ragazza e dopo lui, forse arriverà Elkelyos Malenki o i gemelli Kroona eliminarla, quindi, è diventata una questione più che vitale non possiamo permettere che la ragazza venga presa da loro che venga presa viva > conclude l'uomo, continuando a fissare la figlia con occhi duri e volto severo ma che si addolcisce, qualche istante dopo, con una smorfia triste <Lissa capisco quello che provi > esclama l'uomo, con un tono triste, sentendo il dolore della guerriera < quello che ti costa doverlo fare io e tua madre avremmo voluto essere noi a crescerti ma purtroppo siamo solo semplici esseri umani e la nostra vita i nostri bisogni ciò che vogliamo tutto questo deve essere sacrificato al solo scopo di servire il gruppo così come hanno fatto i tuoi antenati prima di te e così come faranno i figli dei tuoi fratelli e sorelle addio figlia mia > detto questo l'uomo si volta e raccoglie le legne da terra e dopo essersele rimesse in spalla si allontana tra la boscaglia < addio padre mio > esclama la ragazza con un filo di voce, prima di rialzare lo sguardo e vedere, per un'ultima volta, il padre che scompare, sommerso da un mare verde < non ti deluderò di nuovo > conclude infine, continuando a essere inginocchiata, mentre il volto è rigato di lacrime al pensiero di quello che sarà costretta a fare e ben peggiore, di quello che succederà se non lo farà 12. ma nessuno risponde i pugni della guerriera si serrano con rabbia, mentre fissa i resti anneriti di una casa poi si volta avvertendo una presenza e incontra lo sguardo di Xena, in piedi accanto a lei < era > esclama la guerriera con un filo di voce, mentre indica i tronchi neri < mio padre e mio fratello si erano trasferiti qui quando avevano saputo, in quale villaggio di Amazzoni vivevo > la guerriera scuote la testa tristemente, e Xena, dietro di lei, non sa cosa dire per consolarla ma poi il suo sguardo, viene attirata da una grossa casa dalla parte opposta del villaggio e apparentemente non saccheggiata <Andiamo forse c'è qualcuno vivo > esclama e l'amazzone rialza gli occhi, seguendo lo sguardo della Principessa Guerriera e osservando anch'ella, la costruzione ancora intatta e sentendo rinascere dentro di sé, una flebile speranza 13. 14. MOVIMENTO qualcosa, nel buio si è appena spostato lo sguardo di Xena, si fissa sull'ombra informe che si muove vicino ad un tavolo capovolto < MARES > urla l'amazzone passando davanti alla Principessa Guerriera ed entrando nella casa < MARES FRATELLO > urla la donna piazzandosi al centro della sala < Leta ??? > domanda una voce incerta e un'ombra esce dal buio, prendendo la forma di un giovane uomo, che fissa la donna con il volto sporco di sangue e con occhi febbricitanti la guerriera < mares ??? sei ancora vivo ??? > domanda la donna, al culmine della gioia per aver ritrovato il fratello l'uomo sorride debolmente e tende le braccia verso di lei dapprima incerta per l'emozione, l'amazzone rinfodera l'arma e si slancia per abbracciare il fratello, facendo affondare il suo volto negli abiti sporchi di fuliggine dell'uomo < NO sorella mia non più > esclama Mares, rispondendo alla domanda della donna e serrando con forza le braccia, in una morsa che mozza il fiato della guerriera, facendola gemere per il dolore Xena si avventa verso l'uomo ma uno dei vampiri, da dietro la porta, spinge la porta, che viene sbattuta con forza e l'ambiente ripiomba nell'oscurità in cui, però, Xena, non può non vedere le svariate ombre oscure che si muovono verso di lei 15.
il giorno prima
< GLIELA FARÒ VEDERE IO > ripete a bassa voce, più a se stesso che a beneficio dei presenti, mentre pensa ai tre messaggeri e alle loro scorte, che sono spariti senza lasciare traccia < colpa delle Amazzoni > urla con rabbia, svicolando dai soldati che ancora stavano chiudendogli l'armatura < Amazzoni maledette > inveisce con rabbia e gli occhi rossi <Comandante > esclama un centurione appena entrato nella stanza <CHE C'È ??? > urla con rabbia l'uomo, afferrando un grosso otre e versando il rosso liquido dentro il bicchiere ormai vuoto < c'è c'è > balbetta a disagio il soldato < CHE C'È ??? > ripete con gli occhi quasi fuori dalle orbite < c'è qualcuno che vuole parlarvi > <PER L'AVERNO MANDALO VIA HO ALTRO DA FARE > < ecco Comandante è si tratta > una figura vestita di un lungo mantello nero, entra all'improvviso nella stanza e senza neppure fermarsi continua ad avanzare verso il comandante ubriaco, che continua a fissare lo sconosciuto con rabbia < Comandante Renio ??? ritiene di essere abbastanza sobrio, da comprendere quello che dico ??? > domanda sarcasticamente la figura intabarrata, di cui si può vedere solo lo sguardo duro e gelido gli occhi gonfi del Comandante mandano lampi di odio, mentre la rabbia monta ancora di più in lui < ma chi credi di essere ??? > sibila inferocito, mentre afferra un lembo del mantello ma una mano esce di scatto da esso e afferra il polso del Comandante, bloccandolo in una presa d'acciaio, e spingendo lentamente via il braccio, nonostante gli sforzi dell'uomo i soldati presenti, si lanciano occhiate stupite, indecisi se intervenire o meno poi di colpo, il mantello si apre e cade a terra rivelando la figura in pettorale dorato, di un uomo alto e dai capelli chiazzati di grigio <Io sono il Generale Janos > esclama lo sconosciuto, lasciando la presa il Comandante, comunque, non riesce a reprimere una smorfia di rabbia e si massaggia il polso < allora ? > chiede in un sussurro dal tono cattivo <Sto cercando il Generale Zano > <Anch'io > replica il comandante < ma temo che le Amazzoni lo abbiano ucciso > <Voi dite ??? > chiede l'uomo con una nota di scetticismo nella voce <Temo di si sono giorni che cerco di mettermi in contatto con lui per trasmettergli gli ordini dell'Imperatore ma tutti i portaordini che ho inviato e le loro scorte non sono più tornati ormai sono sicuro che le Amazzoni abbiano massacrato lui e i suoi uomini > <Sapete dirmi, dove pensiate si trovi il Generale ? > la faccia rubiconda dell'uomo si contrae in una posa concentrata che cerca di penetrare la sua ubriacatura < credo credo vicino al villaggio di Rafane era sua intenzione accamparsi lì con i suoi eserciti > <ESERCITI ? > <I soldati della guarnigione più un gruppo di > <ALLORA ? > <Credo mercenari o che so io il Generale Zano se li era portati dietro dalle province Luteziane > il volto del Generale Janos di scurisce per qualche istante, mentre tutti i pensieri, sono rivolti ai misteriosi "mercenari" <Il Generale Zano > riprende < ha tradito l'Impero > < CO COSA ??? > sbotta scioccato il comandante <È così > sentenzia Janos < probabilmente è lui stesso a far eliminare i portaordini > <MA IO NON POSSO CREDERE > <Quello che potete o non potete credere a me non interessa > ribatte freddamente il Generale < mi servono degli uomini per dargli la caccia > il volto del Comandante si contrae in una smorfia < ecco non posso separarmi da molti uomini > <Me ne bastano una dozzina > <UNA DOZZINA ? > chiede il Comandante stupito <Certo solo una dozzina di uomini sono sicuro che in prigione, nelle celle, avete ben disponibile un numero simile > <Nelle celle ??? > <Comandante > esclama il Generale con voce dura < spero che non ripetiate tutte le mie parole, solo perché il vino vi ha oramai rincretinito ??? > <No certo che no > replica con stizza il Comandante < ma ecco io non capisco che cosa centrano le celle > <Andare a catturare Zano è probabilmente una missione senza ritorno quindi non credo che vi preoccupi affidarmi dodici soldati di cui non vi interessano le sorti e se fra dieci giorni, non avrete mie notizie l'incarico > e qui la voce del Generale si abbassa, mentre il volto diviene sorridente < e i futuri onori > esclama in un sussurro, per poi riprendere la conversazione in un tono normale < di catturare il Generale Zano saranno vostri > gli occhi rossi del Comandante si accendono di colpo, mentre già si vede cavalcare la via Appia alla testa delle sue truppe, tra due ali di folla esultante e sul suo capo una corona d'alloro < Si > esclama qualche minuto dopo < penso che ripulire la prigione da qualche soldato sia un'ottima idea > < molto bene > esclama il Generale Janos con lo sguardo di nuovo duro mentre i suoi pensieri, tornano di nuovo ai misteriosi "mercenari" del Generale Zano 16. < ma res > balbetta la guerriera mentre il vampiro ha già affondato i denti nel collo della sua vittima e succhia il sangue con ingordigia ma il suo passo è sbarrato da altri due vampiri che gli si gettano addosso la Principessa guerriera fa calare la sua arma e il braccio di uno dei due cade a terra in uno schizzo di sangue cremisi < MALEDETTA > urla questi con il volto distorto dalla rabbia il compagno parte con un pugno che centra la donna alla spalla e per l'impatto la manda a sbattere contro il muro della casa Xena stringe i denti e si prepara ad attaccare, quando lo stesso vampiro gli afferra le spalle e la preme contro la parete la guerriera, con le braccia bloccate, fa partire una ginocchiata che centra il petto del non-morto, ma questi, oltre a fare una smorfia, non si muove < adesso mi prendo uno dei tuoi bracci > esclama quello monco, avvicinandosi alla Principessa Guerriera, con la bocca spalancata Xena colpisce con una testata il vampiro che la blocca e questi barcolla via con la mani che si premono sulla fronte e sulla ferita sanguinante 17. 18. la porta cede di schianto di colpo la luce del sole, invade la casa, e su alcuni vampiri, investiti in pieno, iniziano a levarsi delle scie di fumo subito arretrano di scatto ritirandosi nell'ombra quando d'improvviso un'ombra si para sulla porta i quattro che stringono d'assedio Xena, si guardano l'un l'altro, indecisi sul da fare ma è la Principessa Guerriera a rompere lo stallo con un balzo avanti si proietta davanti a loro, iniziando a mulinellare la spada e facendo innalzare spruzzi di sangue e urla di dolore la figura, osserva la scena, impietrito, e le sue braccia ricadono inerte lungo i fianchi poi rialza di scatto la testa ed entra nella casa, immergendosi nella zona d'ombra uno dei vampiri salta subito fuori con le braccia protese lo sconosciuto, fa un balzo indietro e la sua mano destra, chiusa a pugno, si alza di scatto e colpisce la mandibola dell'avversario si ode uno schianto di ossa un mugolo di dolore e alcuni oggetti che escono di colpo dalle labbra del vampiro che cade a terra di schianto, continuando a mugolare con forza, con le mani premute sulla bocca una bocca, ormai, dalla forma assurda, dato che la mandibola si è incassata nella mascella superiore altri due vampiri, si fanno sotto ma di scatto l'uomo estrae una corta daga dal fodero che porta al fianco e fendendo l'aria con forza e subito le teste dei due cadono a terra polverizzandosi un istante dopo 19. una goccia di sangue scivola sul mento del vampiro mentre questi fissa la vena giugulare della guerriera < ora tocca a te > esclama con un sorriso malvagio che scompare un istante dopo, quando si volta di colpo a fissare lo sconosciuto, con la spada ancora in mano < ma ma tu > balbetta con il volto incredulo ma il guerriero non gli da il tempo di aggiungere altro e gli balza addosso, menando un fendente che gli spacca il cranio in verticale il vampiro piroetta su se stesso e poi cade sul pavimento, diventando polvere prima ancora di toccarlo < Andiamocene > esclama lo sconosciuto a Xena, gettandosi sul corpo inerte dell'amazzone e sollevandolo con entrambe le braccia quando all'improvviso, dall'ombra, esce un nuovo vampiro con un in mano un lungo forcone il guerriero si gira di scatto e per qualche istante sembra che il tempo congeli lo sconosciuto si limita a fissare l'avversario, mentre questi avanza verso di lui con le aguzze punte metalliche, dirette verso la sua faccia ma il guerriero, con l'amazzone tra le braccia, non accenna nessun gesto di reazione e rimane impassibile a fissare la morte imminente, senza nemmeno tentare di reagire poi d'improvviso, qualcosa irrompe nella scena un sibilo lacera l'aria e il vampiro viene colpito in pieno volto dal disco rotante il Chakram rimbalza contro una parete della casa e ritorna docilmente in mano a Xena lo sconosciuto si gira verso di lei, con il volto contratto in una smorfia, come se l'intervento di Xena lo avesse danneggiato < ANDIAMO > esclama con rabbia, avviandosi a lunghi passi verso la porta della casa, mentre, tutt'intorno, altre ombre escono dal buio innaturale Xena getta un'ultima occhiata e poi segue lo sconosciuto 20. poi si ricorda dell'amazzone e si volta verso il guerriero ma è a quel punto, in mezzo alla strada, ai lati di Joxer e del suo cavallo, un'altra decina di cavalli con in sella i loro cavalieri tutti soldati Romani 21. < e che ti piaccia oppure no credo proprio che adesso noi due saremo alleati > conclude Janos con un sorriso sprezzante sul volto dietro di loro giungono improvvisa grida di rabbia e Xena si ricorda dei demoni appena combattuti si volta di scatto ma dalla porta aperta non esce nessuno < temono il sole > esclama pacatamente Janos, fissano il buio oltre l'uscio poi volta lo sguardo verso il cielo e il sole che raggiunto il suo massimo limite nel cielo, prende lentamente a tramontare < preparate un paio di torce > urla ai soldati li vicino, mentre un sorriso cattivo nasce sul volto e si volta di nuovo ad osservare il tetto e le pareti della casa di legno e paglia 22. < PADRE > urla di colpo la figura sul letto, volgendosi di scatto, mentre le mani salgono di colpo verso l'alto poi senza più forze, ricadono di peso Lissa getta uno sguardo alla Sciamana e questa scuote la testa < è molto provata > esclama la donna, prima di voltarsi per andare ad assistere Reala e la guerriera ne approfitta all'istante in pochi passi è già dietro alla Sciamana, e quando questa si accorge di cosa sta per accadere, è già tardi un pugno cala con forza sul cranio della donna e questa stramazza a terra con un gemito Lissa rimane a fissare il corpo inerte per qualche secondo, osservando la sua mano, ancora stretta a pugno e in lei, si fa strada l'orribile certezza che ormai ha imboccato una strada senza ritorno, tradendo la fiducia delle sue compagne l'amazzone sospira tristemente, poi riporta lo sguardo sulla figura sul letto velocemente si avvicina alla ragazza, sfoderando la sua spada 23. <Sei fortunata > esclama Janos ripetendo ciò che aveva già detto < di solito, chi lo incontra muore > Xena fa una smorfia di superiorità, di fronte a questa affermazione ma il Generale si volta a guardarla <Ho visto in azione il tuo disco rotante > commenta l'uomo < e conosco le tue imprese Principessa Guerriera ma non ha importanza per quanto tu sia abile e forte non hai speranze contro Zano > <E tu invece pensi di vincerlo ??? > domanda con stizza la donna <Chi ti ha mai detto che voglio vincere ? > chiede con tono triste l'uomo < quei demoni > riprende Xena, facendo riferimento alle creature che l' hanno attaccata <Sono i servi di Zano > commenta Janos continuando a fissare la strada con sguardo duro <DEMONI ??? AL SERVIZIO DI UN GENERALE ROMANO ??? > chiede stupita la guerriera <Zano, ho sentito dire, che si diletti in arti proibite, apprese anni prima in alcune delle province una cosa del genere, a Roma, condannerebbe chiunque a morte ma Zano è un valente guerriero e un grande stratega e finché, questo suo "passatempo" non interferiva con i suoi doveri, l'imperatore stesso, ha soprasseduto > <Parli al passato > osserva Xena <Infatti la corrente, in animo al Senato, è cambiata ma Zano non poteva essere destituito senza ripercussioni e così gli è stato affidata un'armata e una missione di conquista > <Con la speranza che morisse > esclama Xena sorridendo Janos sorride a sua volta, annuendo <Si ma si è rivelato un guerriero, anche migliore di quello che si credeva e ancora non è morto > <E tu sei qui per questo > <Quasi per questo ora è la morte di Zano è una richiesta ufficiale Zano doveva essere richiamato a Roma, per rendere conto, di questo suo "passatempo" ma tutti i messi mandati sono svaniti > Janos si interrompe e continua a fissare la strada, lasciando in sospeso il resto del discorso <E come pensi di destituirlo con soli dodici uomini ? > domanda Xena, anche se ha già in mente la risposta <Mi aiuterai tu e le Amazzoni > <Chiaramente > commenta con sarcasmo la Principessa Guerriera <O morirete > esclama il Generale, volgendosi verso di lei <Zano la sua attività principale, come Generale non è la conquista ma il puro e semplice sterminio si diletta solo se sente odore di cadaveri hai visto ciò che ha fatto agli abitanti di Rafane ??? il villaggio amazzone, seguirà la stessa sorte > Xena non risponde e si limita a fissare lo sguardo duro dell'uomo uno sguardo che neppure lei riesce a comprendere, giacché vede una luce in quei occhi una luce di profonda tristezza poi Janos si volta di scatto e riprende a fissare la strada lasciando alla Principessa Guerriera i suoi dubbi 24. < mi ha mi hanno detto che ero io la Prescelta ma perché ? perché a me ? io non volevo io PADRE MADRE > urla d'improvviso Reala, con il busto che si contrae di colpo < sono DEMONI DEMONI mia sorella MIA SORELLA > la ragazza si volge verso Lissa, guardandola con occhi sconvolti, senza realmente vederla poi il corpo si rilassa e il respiro riprende regolare e lo sguardo che fissa l'amazzone, sembra comprendere ciò che sta succedendo e quando parla la voce è un sussurro triste < perché ? > chiede Reala < dimmi almeno il perché ? > Lissa apre nuovamente la bocca per rispondere con occhi che fissano il dolore profondo nello sguardo dell'altra ragazza < perché > inizia Lissa ma poi si interrompe non sapendo neppure cosa rispondere e capendo in quel momento, che neppure lei sa il vero motivo tranne che questo è il suo dovere l'amazzone posa delicatamente la mano libera sugli occhi della ragazza e queste emette un breve sospiro, mentre qualcosa di umido inizia a bagnare il palmo della mano di Lissa la mano armata si alza lentamente sulla verticale del collo < perché ? > chiede Reala per l'ennesima volta, mentre le lacrime gli scendono copiose e bagnano le guance la mano sull'elsa si serra più forte e poi fa calare con violenza l'arma la carne viene trafitta e si apre al contatto della punta acuminata e sangue caldo sgorga all'istante 25. Qualche giorno prima il contadino si volge ancora per osservare il lavoro fatto poi si mette la zappa in spalla e si blocca di colpo d'improvviso, attorno a lui, si è formato un leggero strato di nebbia che però, via via diventa sempre più consistente e impenetrabile e arriva al punto che l'uomo non riesce più a vedere niente attorno a sé tranne tranne tre improvvise ombre che gli si parano davanti, e si ingrandiscono a vista d'occhio finché, dalla fitta nebbia emergono tre individui, che si fermano ad un metro di distanza dallo sconcertato contadino i tre si potrebbero descrivere in molti modi ma in nessuno di questi, entrerebbe la parola "normale" il più alto del gruppo, almeno due metri, è nudo fino alla cintola, con il cranio lucido, il volto coperto da una maschera di metallo con due fori solo per gli occhi e il corpo talmente magro da potergli contare le ossa il secondo, probabilmente una donna, è totalmente avvolta in un mantello grigio che lascia scoperti solo gli occhi di un azzurro intenso e dalla sua testa, parte una cascata di capelli così bianchi, che sembrano confondersi nella nebbia stessa e infine, il terzo del gruppo, dai corti capelli neri e vestito di una leggera tunica bianca, imbraccia tra le sua mani dall'aspetto delicato, una semplice lira che gentilmente continua ad accarezzarla come fosse un gattino, bisognoso di cure e affetto, facendo vibrare le sue corde simili alle fusa di un gatto poi come un sol'uomo, i tre si gettano con un ginocchio a terra e chinano il capo in segno di rispetto al contadino <Mio Signore > esclama l'uomo dalla tunica bianca < i Tre si dispongono ai tuoi ordini concedici di presentarci > <Parla > ordina Lorn con voce dura <Io sono Orfeo, musico della Lira > esclama il primo <Io sono Lama del vento > dice il più alto < io sono Samara delle ombre siamo qui per servirti > sussurra a bassa voce la figura intabarrata <Molto bene > esclama il contadino, rialzandosi in tutta la sua statura, mentre nei suoi occhi, appare di colpo, una luce diversa molto diversa dagli occhi scherzosi di quando, nella taverna del paese, beve insieme agli amici e racconta battute divertenti una luce di assoluta comprensione, incastonata in uno sguardo gelido e serio uno sguardo che fissa i tre demoni <Sapete perché vi ho mandato a chiamare ? > <PERCHÉ > tuona d'improvviso quello più alto, con la voce distorta dalla maschera ma si interrompe di colpo < perché > riprende a voce più bassa, come se aver parlato ad alta voce, potesse offendere il contadino < perché c'è un'anima perduta > <Probabilmente l'addestramento non ha dato i risultati sperati e i rapporti dei controllori di zona, su di lei, sono deludenti ma stavolta non possiamo rischiare di vedere se diventerà o meno un'anima perduta abbiamo già messo in moto i nostri controllori di zona ma dobbiamo DOBBIAMO essere sicuri della sua morte QUINDI ANDATE ED ELIMINATELA non fatevi fermare da nessuno e uccidete chiunque vi ostacoli > <Ma perdonateci l'ardire Signore > esclama il Musico, facendosi portavoce del gruppo < ma l'eliminazione di questa ragazza cosa ha di così diverso dalle altre volte ? di così immensamente urgente ? il nostro compito è uccidere solo l'anima perduta e se questa ragazza ancora non è considerata tale ecco > <Perché vi ho mandato a chiamare ? > domanda Lorn, terminando la frase di Orfeo mentre sul volto del contadino compare una smorfia irata, al solo pensiero che uno dei suoi sottoposti, ha osato chiedere il "perché" di qualcosa senza limitarsi ad obbedire e basta poi l'uomo fa un profondo respiro e si calma la missione esige che sappiano tutto, per essere compiuta in fretta < Zano il Generale Zano alla testa del suo esercito sta raggiungendo il villaggio di Rafane e forse anche il resto dell'artiglio di sangue > esclama infine, come se spiegasse tutto <La ragazza morirà presto > sussurra Samara delle ombre poi si alza di scatto prendendo a girare su se stessa, sempre più velocemente la nebbia prende ad agitarsi a vibrare come una cosa viva si condensa si raggruppa si solidifica velocemente attorno ai Tre e poi svanisce d'incanto insieme a loro < LORN > urla una voce femminile, poco lontano il contadino, riassume lo sguardo placido e tranquillo di sempre, e si gira verso la moglie < eccomi > esclama sorridendo, di fronte al volto spaventato della donna < che che cosa è successo ? > balbetta lei, stringendo con paura il colletto della sua veste < chi può dirlo, moglie mia > esclama l'uomo, prendendo ad osservare il cielo, come in cerca di una spiegazione < forse forse uno scherzo degli Dei > <Speriamo speriamo che vada tutto bene > commenta la donna, prendendo ella stessa ad osservare il cielo azzurro e limpido <Si, moglie mia > esclama Lorn < andrà bene tutto bene > 26. Xena lo nota subito, nell'agitazione di alcune Amazzoni, e quando finalmente, riesce a scorgere l'amica Gabrielle, sul suo volto vede dipinto lo sgomento la Principessa Guerriera, sprona Argo verso l'amica, lasciando indietro il resto del gruppo, i cui occhi dei soldati si fissano sul loro Generale, che immobile, continua semplicemente a osservare il villaggio <Generale > chiama il soldato dal cranio lucido e Janos si volge verso di lui < io io ecco ecco cioè > balbetta l'uomo, finché, con un cenno della testa, indica l'amazzone ancora svenuta che sostiene tra le sue braccia tese Janos annuisce e sprona avanti il cavallo, subito seguito dal resto degli uomini 27. 28. Zano si volta per osservare il dito dell'uomo, che è puntato su una vasta macchia verdastra < allora è lì > commenta il Generale <Si Generale > annuisce sorridendo l'uomo < molto bene > esclama Zano, anch'egli sorridendo mentre il suo sguardo è fisso sulla macchia verde si odono dei colpi alla porta e subito questa si apre e fa il suo ingresso un soldato Romano, con una lunga tunica che gli copre la divisa, e uno sfregio che sfigura il volto subito prende a fissare il Generale, senza proferire parola, alla vista degli altri due uomini <PARLA > intima Zano con voce dura < notizie notizie dal forte > <ALLORA ? > <Roma ha inviato un Generale per per catturavi > <Un SOLO Generale ?????? alla testa di quanti uomini > < dodici > <DODICI ??? DODICI ??? > chiede Zano stupito, mentre un sorriso divertito gli illumina il volto <Forse a Roma, pensano che alla vista di quest'imponente esercito mi butterò a terra a implorare pietà ??? > chiede a nessuno in particolare, mentre continua a ridere di cuore <E chi è il pazzo che comanda questo gruppetto ??? > <Janos Generale Janos > il sorriso dal volto di Zano svanisce all'instante e un secondo dopo, le sue mani afferrano le spalle del soldato, sbattendolo con forza contro la parete di legno <MISERABILE RIFIUTO CHE COSA HAI DETTO ?????? > < io io Generale Zano io > <RIPETI QUEL NOME > < J Ja Janos > balbetta terrorizzato il soldato le mani di Zano si staccano dalla presa e il corpo dell'uomo scivola a terra tremante e ora sul volto del Generale, non c'è più traccia di alcun sorriso < lui sa lui può capire forse è qui proprio per questo > commenta a bassa voce, più a se stesso che per i presenti poi si volta di scatto verso uno dei due uomini vestiti di pelle < Banga > esclama verso quello più vicino e questi si irrigidisce di colpo < non pensavo di dovervi usare così presto ma a questo punto riunisci un gruppo dei tuoi fratelli, avete una missione da compiere e un vecchio conto da saldare > <Si Generale > esclama l'uomo estraendo dal fodero che porta al cintura, un lungo coltello lucente < E NON DELUTEMI > esclama Zano a voce dura 29. < lissa > ripete di nuovo la donna e di scatto la ragazza apre gli occhi fissando con sguardo delirante i presenti < ho fallito HO FALLITO PERDONAMI PADRE > urla prendendo a dimenarsi, finché qualcosa di scuro inizia a macchiare le bende di colpo Gabrielle si sente tirata via, mentre la Sciamana passa avanti e inizia a trafficare sulle bende insanguinate < I TRE I TRE > urla Lissa con voce stridula prima di iniziare a gemere dal dolore Xena si volge di scatto, dopo aver avvertito una presenza e subito incontra lo sguardo di Janos questi non dice una parola con gli occhi puntati su Lissa poi di colpo, sembra riprendersi e fissa la Principessa Guerriera < la tua compagna > esclama l'uomo indicando con un cenno della testa, il soldato calvo che con l'amazzone ancora svenuta in braccio, varca la soglia della stanza la Sciamana, prende subito in mano la situazione e fa appoggiare la ferita sopra il tavolo < ha perso molto sangue > commenta la donna vedendo il pallore dell'amazzone <"Perso" non è l'espressione esatta > commenta Janos, poi senza aggiungere altro, si volta di scatto ed esce dalla porta mentre nella sua mente, continua a ripetersi la parola "tre" 30. < ci accampiamo fuori dal villaggio > ordina la voce dura di Janos e i soldati si volgono di scatto ed spronano i loro cavalli < vi "accampate" ??? > domanda la voce di Gabrielle, dietro Janos e questi si volta <Chi vi da il permesso di farlo ??? > domanda la donna con tutta la sua autorità di Regina <Nessuno > risponde placidamente Janos < ma noi siamo soldati Romani e quello che vogliamo lo prendiamo nient'altro > il volto di Gabrielle diventa furente, mentre fissa lo sguardo ironico dell'uomo ma questi, non sta realmente osservando lei, ma Xena che si è avvicinata a loro due Gabrielle si volta di scatto percependo l'amica avvicinarsi e subito getta uno sguardo implorante a lei, sperando che l'aiuti a risolvere questa situazione <Concedigli il permesso di restare > esclama la Principessa Guerriera con voce dura, mentre osserva lo sguardo dell'uomo <D'accordo > esclama infine Gabrielle < vi ringrazio Regina > esclama Janos prima di voltarsi e seguire i suoi uomini <Xena vorresti spiegarmi ??? > domanda Gabrielle la guerriera non risponde subito, ma continua ad osservare il Generale Janos che si allontana < c'è un pericolo in arrivo > esclama la guerriera con lo sguardo fisso sul Generale, la cui figura ormai si confonde con l'ombra degli alberi < c'è un pericolo in arrivo Gabrielle ma ancora non so da che parte può venire > conclude la donna con voce tetra 31. Janos si volta di scatto lo sguardo è triste mentre prende a fissare le ombre buie in mezzo agli alti alberi poi si volta di nuovo qualcosa lo turba profondamente qualcosa che e poi c'è qualcosa qualcosa che ha già visto qualcosa che ha già fatto ma come sempre, rammentare cercare di riafferrare uno dei suoi ricordi, ormai, dopo anni di vino e bevute, gli è diventato difficile c'è un odore ECCO SI !!! un odore un odore di di qualcosa di antico che lui ma ecco che il labile ricordo è già fuggito come un ladro nella notte e nella gola riarsa di Janos, brucia la voglia di cibo e vino il Generale sospira sconsolato, cercando di capire il vero motivo per cui ha accettato l'incarico di destituire Zano non il motivo detto al Senatore quello era solo per toglierselo dai piedi solo per dire qualcosa che non fosse "FAMMI TORNARE A BERE" ma il VERO motivo che lo ha spinto il motivo per cui ha ripreso in mano una spada Janos sorride, alzando la mano al volto e osservando il pugno chiuso gli ultimi anni, passati nelle taverne, a bere fino a stordirsi a bere fino a cadere a terra incosciente a bere semplicemente sembrano solo un sogno nebuloso ma oggi OGGI per la prima volta da tempo si è sentito di nuovo vivo ha affrontato un avversario, sia pure un comune vampiro ma ha combattuto e questa sensazione, lo ha fatto sentire di colpo bene HA COMBATTUTO e poi c'è Xena Janos annuisce sorridendo XENA la Principessa Guerriera seppure tra le nebbie indistinte del vino, anche lui ha sentito parlare di lei e delle sue imprese e forse adesso il pensiero gli è di nuovo sfuggito ma una volta, un paio di anni prima, mentre era disteso sul pavimento di una taverna, con la tunica che puzzava di vino e corpo non lavato non ha desiderato, combattere con lei ??? scontrarsi con una vera guerriera un'altra volta una sola altra volta, provare l'esaltazione della battaglia ??? e poi riecco quell'odore non è qualcosa di definito ma di vago qualcosa che il vento gli porta a suo capriccio l'odore è qualcosa di animale ma NO non è esatto qualcosa qualcosa LA VALLE IMMERSA NELLA NOTTE LA LUNA ALTA NEL CIELO LUI E RAVEN E POI LI VEDE SONO di colpo Janos si vede insieme al suo vecchio amico Raven entrambi spada alla mano spalla contro spalla per per ACCIDENTI Janos serra i denti per la rabbia la risposta ad una domanda senza nome, era sulla punta della lingua ma è già svanita di nuovo lo sguardo si volta verso i suoi soldati seduti attorno al fuoco perché ha voluto con sé dei soldati ??? un'altra domanda a cui non sa dare la risposta NO è un menzogna lui sa la risposta a questa domanda Janos sorride tristemente e si incammina verso il villaggio amazzone LUI CONOSCE LA RISPOSTA A QUESTA DOMANDA il suo orgoglio era così semplice così maledettamente semplice anche nel suo desiderio di autodistruzione voleva desiderava che qualcuno assistesse alla sua ultima battaglia qualcuno CHIUNQUE anche un gruppo di avanzi di galera cosicché il ricordo di lui e delle sue imprese non sarebbe andato perso e anche la prima domanda, il vero motivo per cui ha accettato quest'incarico, adesso ha una risposta < morire > esclama in un sussurro a cui solo le ombre notturne sono testimoni ma alcune di queste, si animano di colpo, e prendono ad agitarsi convulsamente, mentre seguono l'ignaro Janos 32. < lo sgozzo e mi mangio il cuore > esclama estraendo il suo lungo coltello e passandoselo davanti al volto come per osservare la lama ancora sporca del sangue degli abitanti di Rafane < lo sgozzo > conclude infine, con voce divertita < no > sussurra il fratello guardandolo in faccia, mentre il Generale Romano continua a camminare con passo tranquillo < lo sgozzo > esclama di nuovo Maras < dopo > gli risponde Nara, mentre anche la sua mano, scende al fodero del coltello 33. poi Xena sospira tristemente, cercando di ricavare, dai pochi elementi raccolti, una storia che spieghi tutto questo due Generali Romani apparentemente un contro l'altro un'amazzone che tenta di uccidersi e infine demoni che si nutrono di sangue poi lo sguardo di Xena, cade su Reala che si muove pigramente sotto le coperte ancora non ha ripreso conoscenza, ma la Sciamana gli ha detto che non è più in pericolo e per forza di cosa, la guerriera, conviene che tutto questo, ha avuto inizio da quando la ragazza è arrivata nel villaggio amazzone lentamente la donna si avvicina al giaciglio di Reala e prende ad osservarla < e tu che segreti hai ? > sussurra Xena, fissando il volto tranquillo della ragazza 34. Poco prima qualcosa atterra pesantemente dietro di lei e prima che faccia in tempo a voltarsi, qualcosa di gelido, le entra in gola e le esce pochi istanti dopo presa all'improvviso da un torpore di cui non conosce l'origine, la donna lascia andare l'arma e si accascia a terra, lottando per rimanere sveglia ma poi un buio innaturale, prende il sopravvento e lei si sente scivolare nell'incoscienza del sonno ma si ripromette di dormire solo pochissimo perché deve ancora finire il suo turno di guardia 35. 36. Xena, si inginocchia al capezzale della ragazza, mentre questa prende a balbettare con il volto rigato dalle lacrime < TRE > sussurra la giovane amazzone con uno sforzo tremendo < Lissa Lissa > la chiama dolcemente la Principessa Guerriera < che significa ??? che vuoi dire ??? TRE TRE COSA ??? > <TRE T T TRE > ripete lei, con il volto contratto dal dolore poi apre di nuovo la bocca per parlare ma alla fine è costretta a fare solo un cenno verso il corpo di Reala < via via TRE > balbetta di nuovo prima di cadere di nuovo nell'incoscienza Xena apre la bocca per parlare ma la chiude subito dopo, rendendosi conto che ormai la ragazza non la può più sentire scotendo la testa la guerriera si rialza da terra fissando il corpo di Reala e per un qualche sesto senso, si rende conto di un pericolo incombente 37. i suoi fratelli, dietro di lui, sorridono divertiti mettendo in mostra due file di denti limati e a punta poi prendono ad avanzare in fila, cercando di oltrepassare la fitta boscaglia finché, fortunatamente, riescono a sbucare in una piccola radura Rano alza il volto verso il cielo e riprende ad annusare ma poi si gira di scatto, quando un odore estraneo, si intromette un odore che non sa di umano un urlo strozzato, nasce in fondo alla fila e gli sguardi degli altri si voltano di scatto vestito con un armatura da Generale Romano e un lungo mantello rosso che incornicia la sua figura possente, un uomo con lunghi e fluenti capelli neri, ha afferrato il collo dell'ultimo della fila e lo sta stringendo con una mano mentre il disgraziato manda rantoli di agonia < CHE STAI FACENDO SERVO DI ZANO ??? > urla Rano alla vista di quello che crede uno dei soldati del Generale < io non sono servo di nessuno > replica l'altro con voce calma < io sono così superiore a voi da dover essere considerato un Dio > commenta lo sconosciuto, alzando di scatto il corpo senza vita del D'shin, tenendolo sollevato con la sola forza di un braccio per poi scagliarlo verso terra con forza < e voi siete solo cibo > esclama allargando le braccia di scatto e mettendo in mostra i suoi canini lucenti 38. Janos ride dentro di sé era quello che voleva non quasi mai provato rispetto o ammirazione, per Re o Regine e si è sempre domandato per quale motivo molti uomini si mettano al servizio di un uomo solo, che sia Re o Imperatore, e facciano ciò che dice lui, anziché pensare con la propria testa e il suo modo di trattare con sufficienza tali persone, fosse anche una Regina amazzone, rispecchia il suo modo di considerarli alla stregua di rifiuti viventi e i suoi ricordi, tornano ai suoi saluti militari perfetti, che eseguiva di fronte al vecchio Imperatore Romano subito si rivede impettito, con il braccio fermo come roccia, rendere omaggio all'uomo anziano con barba e tunica bianca ma quella era un'altra storia il vecchio imperatore, è stato una delle poche persone che lui ha considerato degno di ricevere i suoi servigi una delle poche che hanno meritato il suo rispetto e poi la morte di quel piccolo uomo e la corruzione che spuntava subito dopo tra i Senatori e il sogno dell'unico Impero, si sgretolava velocemente < ma dove sei amico mio ? dove sono i tuoi sogni ? > si domanda tristemente Janos ricordando l'amico Imperatore 39. < d dove > balbetta, stringendo le pelli che la coprono <Tra amiche > esclama Xena avvicinandosi a lei, e sorridendo per calmarla < devo devo andare ora ora devo > prende a balbettare la ragazza, cercando di rialzarsi, ma la presa di Xena le impedisce di muoversi < DEVO ANDARE > urla Reala < la mia famiglia la mia famiglia > grida disperatamente, mentre ricordi di zanne acuminate e sangue le balzano improvvisamente in mente < LA MIA FAMIGLIA È IN PERICOLO > urla la ragazza, afferrando con forza le braccia della Guerriera aggrappandosi con una forza tale, quasi da far perdere la presa a Xena, che, superata la sorpresa iniziale, riafferra e con tutte le sue forze le spalle della ragazza, per cercare di metterla nuovamente distesa mentre uno sguardo serio compare nei suoi occhi < devo devo andare dalla dalla mia > balbetta Reala già con le lacrime agli occhi e con lo sguardo fisso sugli occhi di Xena occhi che parlano occhi intrisi di dolore, che parlano senza parole e Reala comprende < io > è l'unica cosa che la ragazza dice, prima che le forze le vengano meno poi silenziosamente, piange di dolore < è tutta colpa mia MIA > esclama tra un singhiozzo e l'altro <No > esclama Xena, cercando di calmarla < erano demoni non potevi > < solo mia solo mia > ripete Reala senza neppure prestare ascolto alla guerriera con un dolore profondo che le stinge in cuore Xena sospira tristemente poi si rimette in piedi, fissando la Sciamana che si volta di scatto e riprende a osservare le condizioni delle due Amazzoni ferite la porta si apre ed una figura alta e muscolosa entra all'interno della capanna non dice niente, e si limita ad osservare la scena con sguardo severo <Janos > esclama Xena voltandosi verso di lui < che vuoi ? > chiede con astio vedendo il pettorale dorato del Generale ma Reala, di colpo, scalcia via le pelli e si con le spalle contro il muro, emettendo urla inarticolate, mentre si copre la bocca con le mani < demoni demoni > prende ad urlare istericamente, fissando Janos, che a sua volta la guarda a bocca aperta e lievemente stupito < Zano > esclama Janos, avendo finalmente capito tutto comprese le manovre del suo rivale e quelle del Senatore Magnus ma i suoi pensieri sono interrotti da un odore pungente che tutt'ad un tratto è diventato più forte e sembra sbucare da ogni parete lo stesso odore che ha percepito prima ma ora, è ancora più forte come quello di una belva acquattata vicino alla propria preda e pronta al balzo 40. Da "Tenebre" di Jacob, Asia Minore
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Raven ha ragione 41. nello stesso istante in cui la porta viene abbattuta e cade a terra, sollevando un nugolo di polvere che però non riesce a nascondere le figure fuori dall'uscio il corpo dello sconosciuto, piombato dal tetto, è coperto di pelli animali nelle sue mani, un coltello ricurvo e lucente il suo volto, una maschera di rabbia, con gli occhi rossi e infuocati dalla gola dell'intruso, nasce un ringhio animale e un istante dopo si scatena l'inferno 42. gli bastano solo pochi istanti per capire che è proprio quello che succede 43. <VOGLIONO LA RAGAZZA > urla Janos alzando lo sguardo verso lo squarcio sul tetto e vedendo altre due figure pronte a gettarsi di sotto ma qualcosa offusca subito la sua vista si ode un potente sibilo e il disco rotante di Xena, sale verso il buco nel tetto Janos si scansa di colpo e due corpi sanguinanti e senza vita, piombano a terra e uno di loro, ancora infisso nel cranio, ha il Chakram Xena sfodera la sua spada e si getta verso l'uscio della porta, menando un colpo contro un nuovo intruso appena entrato questi lancia un grido e cade a terra immobile Janos, fissa i due cadaveri, sanguinanti come paralizzato gli occhi del Generale si chiudono di colpo, lasciando fuori il mondo intero e solo i pochi colpi metallici, di spada contro spada, giungono alle sue orecchie FAME ARIA gli serve aria d'improvviso sembra non essercene più, dentro la capanna il mantello viene slacciato quasi con furia e cade a terra svolazzando un'ultima volta ma non è caldo Janos apre gli occhi, guardando come ipnotizzato le grosse chiazze di sangue allargarsi sul pavimento della capanna la bocca di Janos si apre, mentre un nome, prende a rimbalzargli in mente la sua lingua, accarezza le labbra aride, in cerca in cerca IN CERCA FAME il nome che si prende a ripetere nella sua mente non è Janos il Generale Romano non è Kona il mercante non è Farik il mercenario non è una delle mille e mille identità che ha assunto nel corso dei secoli è il suo vero nome è JACOB il respiro del vampiro accelera di colpo, mentre apre la bocca mettendo in mostra i suoi canini poi il suo sguardo si blocca sulla sconvolta Reala, che lo osserva con il volto rigato di lacrime, mentre trema convulsamente < ZANOOOO > urla Jacob con rabbia, volgendosi di scatto per raggiungere Xena la Sciamana, poco lontano, osserva con il volto contratto la trasformazione del generale mentre i ricordi della sua infanzia, irrompono brutali nella sua mente e subito capisce chi si trova davanti 44. ma "uomo" non è la parola esatta per descriverlo la presa della guerriera sulla spada, cede per un istante, mentre vede il volto dei demoni affrontati il giorno prima sul volto del Generale Romano voci improvvise giungono dal villaggio molte luci si accendono all'improvviso dietro le imposte delle capanne i quattro aggressori, prendono ad arretrare lentamente ma Maras si ferma di scatto osservando il volto del vampiro < ti sgozzo ti sgozzo ti sgozzo > continua a ripetere, portando avanti il suo coltello Xena, indietreggia di un passo, così da poter tenere sottocchio i quattro aggressori sia il Generale Janos ma questi, non degna di uno sguardo la donna, fissando nei suoi occhi giallastri i D'Shin < TI SGOOOOZZOOOOO > urla Maras, facendo un balzo avanti con la sua arma puntata davanti a sé ma Jacob è già pronto il braccio viene afferrato al volo un pugno potente si abbatte sull' interno del gomito di Maras il braccio armato si flette di scatto il pugno che stringe l'arma, viene ruotato a forza e il pugnale gli si infila in gola per tutta la sua lunghezza il corpo del D'Shin scivola a terra, mentre dalla sua bocca gorgogliano parole insanguinate Jacob fissa i tre rimasti e questi si voltano di scatto prendendo a correre verso la foresta Jacob esita qualche istante poi si volta verso Xena, che si limita ad osservarlo con la spada ancora puntata davanti a lei il vampiro apre la bocca per dire qualcosa ma la chiude di scatto con aria sconsolata poi, si getta sulle tracce dei fuggitivi 45. <XENA > urla Gabrielle, con le armi già in mano, mentre lancia occhiate ai corpi a terra < proteggete Reala > esclama la Principessa Guerriera alle guerriere Amazzoni che velocemente hanno fatto campanello attorno alla loro Regina poi la guerriera si getta sulle tracce di Janos 46. Da "Tenebre" di Jacob, Gallia,
vent'anni prima
< è finita > esclama Marco sorridendo con il volto sporco di sangue e fuliggine, mentre si toglie l'elmetto di metallo io non fisso lui ma il campo di battaglia mi sembra mi sembra di ricordare che il terreno era, certamente scuro, prima che iniziasse la battaglia ma ora ORA ha cambiato colore è diventato di un rosso intenso e dentro di me, sorrido sarcastico anche la terra, come me e i miei vecchi compagni, si nutre di sangue lo fa raramente ma quando capita è sempre in grande stile <Quante perdite ??? > la mia voce è ferma chiara ma dentro di me io li conoscevo lì, poco lontano vedo il corpo di Massimo (???) è caduto con una punta di lancia che gli spunta dal petto un po' più lontano c'è adesso il nome mi sfugge ma era uno era uno adesso non ricordo troppi volti molti dei quali, rivolti verso il cielo un cielo di un azzurro sporco, mentre volute di fumo si innalzano verso di esso mi volto verso Marco che ancora non ha risposto ma non c'è bisogno che lo faccia mi basta solo guardarlo in faccia < almeno > esclamo riprendendo a fissare il campo di battaglia < abbiamo vinto ? > <SI SI GENERALE JANOS > esclama con enfasi e felicità ABBIAMO VINTO !!! ABBIAMO VINTO !!! mi domando, perché non mi metto a danzare dalla gioia ??? forse perché, se lanciassi un sasso, non importa con quanta forza,e a quale distanza colpirei comunque un corpo senza vita sono partito alla testa di un esercito e tornerò a Roma, insieme ad una minima parte di quei uomini mentre gli altri, resteranno a riposare sotto un cielo non loro lontano da casa e dalle loro famiglie mi viene da chiedermi, se Raven aveva ragione, quando mi disse che ero un pazzo a considerare gli esseri umani, più che semplice cibo 47. ben decisa a farsi dire da Janos, chi o cosa è veramente ma la guerriera si blocca di colpo, e subito fa un balzo indietro, quando qualcosa di grosso, e pesante cade davanti a lei, dopo essersi lasciato cadere da uno dei rami di un albero <TI AMMAZZO > urla un uomo alto almeno due metri, vestito anch'egli di pelli e con braccia nude e poderose come tronchi che subito inizia a usare, cercando di afferrare la guerriera in una stretta micidiale ma Xena si abbassa in ginocchio di colpo e le due braccia si serrano nell'aria sopra di lei la mente ottusa del bestione, non ha ancora compreso di non aver afferrato la sua preda che subito un poderoso pugno colpisce il suo stomaco l'aria esce di colpo dalla sua bocca e questi inizia a indietreggiare, barcollando vistosamente < ti amma z zo > balbetta l'uomo con il volto stravolto dal dolore ma subito Xena, gli si avvicina e lo colpisce con un calcio al volto che lo manda disteso a terra poi la Principessa Guerriera si volge intorno, cercando tracce del passaggio di Janos e subito la sua vista acuta, individua due serie di impronte ancora con la spada in mano, il cuore che batte all'impazzata, e la mente piena di domande, non perde tempo a controllare meglio, quali potrebbero essere quelle del Generale dopo un istante di indecisione, né sceglie una e si getta di corsa a seguirle 48. e subito dal folto degli alberi, davanti a lui, due grosse creature, si gettano a terra atterrando sulle loro quattro possenti zampe il volto è quasi umano, anche se allungato e simile a quello di un cane il corpo è ricoperto da due pelli, una propria della creatura, e l'altra simile ad un veste stracciata < che peccato > esclama Janos fissando i due D'Shin < avete perso il vostro aspetto umano comunque ne avete guadagnato in bellezza > < JAAACOOOB > ringhia quello a destra, mettendo in mostra i suoi denti acuminati la bocca si apre mandando fuori un fiato pestilenziale misto a imprecazioni < JACOB > sibila lo D'Shin < da secoli il tuo nome maledetto si tramanda nel branco e io e i miei fratelli, nasciamo, viviamo e cacciamo, con il solo scopo di trovarti > <Bene mi avete trovato > commenta Jacob, fissando il volto non più umano di Baga < e ora ? > <TI STRAPPIAMO IL CUORE > esclama il demone, piegando le zampe posteriore e spiccando all'istante un potente balzo verso di lui, mentre gli arti anteriori, vengono protesi avanti, con gli artigli già estratti 49. alcuni di questi, sono simili agli uomini che hanno attaccato il villaggio altri, sembrano grossi cani mostruosi le mani della guerriera si serrano sull'elsa della spada, mentre osserva la carneficina e i petti squarciati e dilaniati chiedendosi, il motivo per cui Janos si è tanto accanito su di loro MOVIMENTO qualcosa, di grosso e veloce, dietro un albero, si appena mosso poco distante dalla guerriera Xena senza perdere tempo corre dietro alla sua preda 50. il fratello ferito è accasciato ad un albero, fissa con occhi rabbiosi Jacob, che si gira ad osservarlo a sua volta < puoi anche uccidere me > ringhia il demone, ormai avendo perso del tutto l'aspetto umano < ma un giorno i miei fratelli ti faranno a pezzi > promette con rabbia Jacob non risponde e si limita a fissarlo < ho smesso di uccidere per divertimento > replica il vampiro, prima di voltarsi e incamminarsi tranquillamente < non tornare da Zano > esclama il non-morto, quasi inghiottito dalla foresta < non sopporta chi fallisce > esclama infine, quando anche la sua figura è sparita nel folto della foresta 51. la spada di Xena, scatta verso il petto del non-morto ma questi è più veloce con una morsa d'acciaio afferra il polso del braccio armato e lo storce di colpo con una forza tremenda Xena stringe i denti con un imprecazione che non riesce a formulare ma prima che possa fare qualcosa, un pugno dell'avversario la centra in pieno petto il pugno che la colpisce, possiede una forza tale, che il fiato esce di colpo dai polmoni, e il corpo viene sbalzato all'indietro la presa sul braccio armato, svanisce e il corpo della donna retrocede di alcuni passi il vampiro esegue una piroetta su se stesso e un calcio centra Xena in pieno volto per la potenza dell'impatto, il corpo della donna, compie una piroetta sgraziata la presa sulla spada viene meno e la sua arma cade a terra ma prima che la Principessa Guerriera, possa capire quello che succede qualcosa la colpisce con forza alle ginocchia Xena ha di colpo l'impressione che il suo corpo sia diventato leggero come se stesso volando ma all'improvviso la sua faccia sbatte duramente sul terreno annaspando faticosamente, la donna punta le mani a terra per cercare di rialzarsi quando un nuovo calcio, la colpisce in pieno con più forza e rabbia dei precedenti il corpo di Xena vola sul serio questa volta e dopo alcuni metri, la sua schiena colpisce la dura corteccia di un albero dentro Xena, un dolore compare all'improvviso e prende a tormentarla la guerriera scuote con forza la testa, mentre cerca di rimettere a fuoco la scena ma d'improvviso, qualcosa le afferra con forza i capelli e gli getta violentemente la testa indietro, mettendo a nudo la gola indifesa
ma di colpo, la presa svanisce e la testa di Xena, ripiomba giù, come quella di una marionetta dai fili tagliati qualcosa, come una folata di vento, passa davanti a lei, senza che i suoi occhi fuori fuoco possano vederla e Xena si ritrova di colpo sola 52. Jacob lo capisce, e si gira di scatto, osservando i cespugli davanti a lui, come se i suoi occhi giallastri, potessero penetrarli con lo sguardo poi prende a correre come un indemoniato, seguendo la scia dell'odore e appena oltrepassato alcuni alberi, trova il corpo inerme di Xena, mentre, qualcosa di alto e veloce, fugge poco più lontano ma senza bisogno di vederlo, capisce che si tratta di uno dei suoi compagni uno dell'artiglio di sangue di ZANO 53. < una volta > esclama Jacob, più a se stesso che per altro 54. Da "Tenebre" di Jacob, Egitto 2132
A C
il volto è macchiato di lacrime e sangue il sangue dei suoi genitori < non hai appetito ? > mi domanda Raven, lasciando cadere a terra il corpo dissanguato di un ragazzo non rispondo mi limito sola a fissare gli occhi terrorizzati della ragazza poi lascio la presa e lei cade a terra, iniziando a gemere dalla paura < vattene > esclamo, mentre Raven aggrotta le ciglia fissandomi probabilmente pensa che stia scherzando < VATTENE > ripeto con voce più dura ma la ragazza non si muove mentre continua a fissarmi con sguardo terrorizzato <VATTENE > urlo con ringhio di rabbia la ragazza, si gira di scatto e inizia a correre a carponi, con una tale paura che non riesce nemmeno a rimettersi in piedi un gruppo di miei servi la vede arrivare nella loro direzione e si blocca davanti per sbarrarle il passo < che spreco dare un tale bocconcino ai servi > commenta Raven con un sorriso divertito < LASCIATELA ANDARE > urlo in direzione dei servi e questi mi lanciano occhiate stupite ma subito si scansano, mentre la ragazza, finalmente dopo essersi rimessa in piedi, corre a perdifiato, gettando occhiate attorno a lei ma riesce solo a vedere i cadaveri sparsi a terra io rimango fermo a guardarla finché non vedo la sua figura salire sopra una breve collina e poi sparire dietro di essa < se non fosse impossibile > esclama Raven dietro di me < direi che ti sei fatto commuovere dal tuo pranzo > nuovamente non rispondo ma fisso i corpi stesi a terra erano esseri viventi, fino a poco prima erano esseri viventi con pensieri e sentimenti e emozioni e < noi non siamo questo > replico abbassando lo sguardo a terra Raven aggrotta lo sguardo e sorride <È possibile > esclama con voce allegra < che anche le pecore abbiano lo stesso sguardo implorante, quando vengono macellate ma non per questo, vengono risparmiate > < cosa siamo ? > domando al mio amico il sorriso svanisce dal suo volto, mentre si posa la spada insanguinata sulla spada < DEI ADESSO SIAMO DEI > risponde con la massima serietà alzo le mani aperte sono sporche sono coperte sono lorde di sangue ancora fresco < noi noi non siamo questo > <LO SIAMO guardali > esclama Raven indicando con un cenno della testa i corpi a terra < loro nascono conoscono il decadimento della vecchiaia e poi muoiono e fanno da pasto ai vermi MA NOI > e qui si ferma non c'è bisogno che aggiunga altro poi fa un cenno ai servi e questi, felici, si gettano sulle tracce della ragazza < noi non siamo questo > esclamo di nuovo non so cos'altro dire, se non cercare di smentire me stesso le mie stesse azioni ciò che sono un lavoro che so bene, inutile ormai non c'è più traccia di umanità in noi siamo assassini siamo mostri siamo demoni NOI SIAMO QUESTO 55. spade e fiaccole, si agitano in aria, in cerca di vendetta e Gabrielle fatica non poco a placare gli animi degli altri senza riuscire nel suo intento con il suo, da quando Xena è sparita nel folto del bosco inseguendo il Generale Janos ma ecco che gli occhi della donna, vedono due figure uscire dalla boscaglia alcune Amazzoni gli rivolgono la parola, chiedendo consiglio, ma Gabrielle nemmeno le sente mentre le due figure, diventano sempre più familiari e infine, le riconosce <XENA > urla Gabrielle scattando verso l'amica, sotto lo sguardo stupito delle presenti, che ancora non si sono rese conto del ritorno della Principessa Guerriera 56. Lissa che si agita in un sonno abitato di incubi l'amazzone Leta che ancora non ha ripreso conoscenza e Reala che da quando ha ripreso conoscenza si è rannicchiata in un angolo e trema convulsamente continuando a farneticare parole senza senso la donna sospira e torna a pestare la polvere, per renderla ancora più fina lei sola sembra aver capito E DEVE FARE IN FRETTA IN FRETTA qualcuno entra nella capanna, ma lei non getta neppure un'occhiata < otte > esclama qualcuno al termine di un discorso di cui non ha capito neppure una parola, tanta è la sua concentrazione alza una mano e indica il suo letto c'è del tramestio e un gemito di dolore, soffocato la Sciamana fissa la finissima polvere bianca, e continua a fissarla anche quando la stessa voce riprende a parlare < ROTTE > esclama la Sciamana lascia il pestello e osserva con un sorriso la ciotola piena di polvere poi si volta e poco lontano vede il pericolo che tanto teme e anche Janos la fissa 57. LEI SA conservare l'aspetto umano, non serve, quando si è vicino a una di loro avrebbe dovuto capirlo subito avrebbe dovuto riconoscerla all'istante, come loro possono riconoscere quelli come lui perché è nella loro natura scoprire e combattere i demoni è per questo che nascono è per questo che esistono è per questo che una volta le combatteva è per questo che gli è stato dato il soprannome di Predatore perché come loro cacciavano i vampiri lui uccideva loro le Cacciatrici 58. ma poi la donna si immobilizza fissando il Generale Janos con uno scatto di velocità che sorprende persino Xena, che la fissa con una smorfia di dolore, la ciotola viene lanciata verso l'uomo e questi per qualche istante, rimane bloccato, troppo stupito per reagire poi la polvere bianca lo colpisce avvolgendolo in una specie di nebbia per qualche istante non accade niente poi 59. Da "Tenebre" di Jacob, "il
confronto
" ed è terribile è come se il gelo di tutto il mondo, fosse di colpo venuto ad abitare nel mio corpo i muscoli si contraggono da soli apro e chiudo spasmodicamente le mani, mordendo l'aria con i miei canini non riesco nemmeno a parlare o a formulare un semplice fiato cado a terra come una statua bloccato immobilizzato congelato in una posa statuaria < che che succede ??? > domanda sconvolta la Regina delle Amazzoni, mentre divide il suo sguardo tra me e la Sciamana ma la donna non risponde, e si getta a raccogliere la ciotola caduta a terra c'è ancora un po' di polvere e me la getta addosso sono bianco sono bianco come una statua di marmo e mi sento come lei non riesco a muovere un solo dito la mia bocca ancora scioccamente aperta come il muso di una belva caduta morta riesco a muovere la lingua questo è un po' poco per difendermi ma questo mi avrebbe preoccupato, qualche secolo fa adesso non mi interessa in fondo è per questo che sono andato alla ricerca di Zano solo per morire solo per essere ucciso e a questo punto, che sia lui o un altro, non mi interessa purché si sbrighi 60. Zano, seduto su una pesante scranno di legno intarsiato, non dice niente e si limita a fissare con sguardo disgustato, la miserabile creatura che si prostra ai suoi piedi < abbiamo tentato > esclama di nuovo lo D'Shin, rialzando il volto spaventato verso di lui un volto, che ormai sta perdendo ogni traccia di umanità, e si riduce all'incrocio tra la faccia di un uomo e il muso di un cane < abbiamo > riprende ad esclamare <ERA LUI ? > domanda con voce dura Zano, fissando la creatura con sguardo duro < s si si, mio signore > <Ne sei sicuro ??? > domanda con voce calma < si certamente in insieme a Xena > <La Principessa Guerriera ? > domanda con voce stupita Zano e lo D'Shin si limita ad annuire poi volge lo sguardo verso una candela accesa, sopra un pesante baule, vicino ad una delle pareti di legno < molto bene > esclama infine, levandosi in piedi È UN ISTANTE la mano ad artiglio di Zano, si infila nel collo della creatura, con un gesto fulmineo questi lancia un grido strozzato, che muore sul nascere, mentre dalla sua bocca fa capolino una schiuma rossastra i piedi iniziano a tamburellare un ritmo assurdo e dopo pochi secondi si fermano la mano, viene sfilata di colpo dal collo e il corpo dello D'Shin, cade con il volto a terra Zano alza la mano verso il volto, per osservare le gocce di sangue che la striano in disegni complicati poi si volge verso un gruppo di persone, che finora si sono tenute nell'ombra e che ora sono bloccate, irrigidite in una posa glaciale <La vostra vita > esclama Zano al gruppo < è un mio semplice capriccio > poi fa un gesto e subito dall'ombra, due vampiri con le tuniche di soldati, escono fuori e caricano in spalla il cadavere <ORA LASCIATEMI SOLO > ordina il Generale con voce dura e subito una porta di legno viene aperta e i presenti, velocemente si allontano < venticinque D'Shin > commenta Zano, ripensando alle perdite sostenute in quella sera poi sul volto del vampiro nasce un sorriso < sei sempre stato il migliore tra noi > esclama Zano, fissando di nuovo il baule chiuso < e ti giuro che ti strapperò dalla fronte la tua corona d'alloro per farla mia > 61. la spada cala di colpo ma si ferma a pochi centimetri dal volto del vampiro che sposta subito lo sguardo per fissare la mano che ha bloccato il polso della Sciamana < XENA > esclama Jacob con rabbia < ma perché non ti fai gli affari tuoi ??? > la Principessa Guerriera non risponde, ma si limita a fissare il volto adirato del vampiro la Sciamana stringe i denti e cerca di forzare la presa al polso, ma senza riuscirci < è un demone un mostro senz'anima dobbiamo ucciderlo > esclama con rabbia <Dai retta al suo consiglio > commenta nuovamente Jacob, con il volto di nuovo tornato umano ma con gli occhi che mandano lampi di rabbia < quanto rimarrà bloccato ? > domanda Xena la Sciamana si volge verso di lei, e poi riporta lo sguardo verso il vampiro < dobbiamo dobbiamo ucciderlo > <QUANTO RIMARRA' BLOCCATO ? > < ancora per poco > risponde Jacob stesso < questi trucchetti possono funzionare sui nostri sui miei servi inferiori ma non su di me non su di noi > <NON SULL'ARTIGLIO DI SANGUE > commenta la Sciamana con il volto rosso di rabbia < pare che non ci sia più un segreto al mondo > replica Jacob, sotto lo sguardo stupito di Xena e Gabrielle 62. Zano si volge ad osservare il centro della valle, dove un cerchio, dipinto approssimativamente con sangue di capra, gli porta in mente i ricordi del suo antichissimo passato <Ben trovato Zano > esclama una voce alle sue palle ed egli si volta, incontrando la faccia coperta di fitta barba rossa, che incornicia lo sguardo cattivo, di un uomo a torso nudo, con una pelosa pancia a barile e un profondo sfregio che gli parte dalla fronte e scompare dentro i suoi corti pantaloni < Sa-bark-Nak !!! > esclama il Generale, osservando il sorriso maligno dell'altro < palla di grasso di balena sei ancora vivo ??? > <NO amico mio > replica l'altro, tranquillamente < come non lo è nessuno di noi da parecchio tempo > conclude il barbuto mettendo in mostra i suoi canini di vampiro <Riformulerò la domanda sei ancora in giro ? > <SI il grande Sollor, Dio delle acque, non mi ha ancora voluto a banchettare nel suo tempio > <Adesso > esclama Zano interrompendo l'altro < c'è un Dio di nome Nettuno, che governa i mari > <DAVVERO ??? > domanda l'altro in tono falsamente stupito < e da quanto tempo ? > <Sarà qualche millennio > <Dovrei decidermi a scendere a terra ogni tanto e magari informarmi sulle novità > <NON MI DIRE CHE > <ESATTO ZANO in questo momento, come sempre, sono ancora in mezzo al mio adorato mare ma torniamo a noi volevi qualcosa ??? > <Cercavo Raven o Malenki anche i gemelli Kroona andrebbero bene > <Di loro non so più niente da un pezzo Raven saranno almeno dieci lustri che non lo vedo per quanto riguarda Malenki se ti capita di tornare spesso in questo > esclama Sa-bark-Nak, allargando le braccia come per indicare la valle di roccia < lo puoi anche trovare si diletta un mondo, a raccontare come ha ucciso OH, SCUSAMI come direbbe lui "come ha creato" altre sue vittime > d'improvviso, l'uomo barbuto si volge verso il muro di roccia, come ascoltasse qualcosa <Mi chiamano sul ponte > riprende, poi si volta di nuovo verso Zano < amico mio non posso dire che rivederti, mi abbia fatto piacere > <Neppure a me > <Comunque imbarcati da qualche parte e prendi a girare per i mari magari ci possiamo incontrare anche fisicamente > <Preferisco un rapporto di questo tipo parlarci solamente, senza mai incontrarsi di persona è meglio così, tra di noi tra quelli che ancora sono in giro > il vampiro barbuto, sorride divertito, di fronte alla battuta <Stancante non è vero ? > chiede qualche istante dopo, che il sorriso divertito ha lasciato il posto ad uno sguardo di superiorità <Abbastanza > replica Zano con un sorriso cattivo sul volto < spero, comunque, che un giorno inventino qualcosa che permetta di vederci e sentirci, senza dover ritornare in questo posto > <In questa illusione > precisa Sa-bark-Nak < già > annuisce Zano pensieroso poi il corpo del vampiro barbuto, si dissolve all'improvviso senza lasciare traccia il Generale si disinteressa a lui e rivolge altrove i suoi passi, fino ad avvicinarsi al cerchio di sangue ma, per qualche strana paura, preferisce non entrarci dentro Zano, annuisce sorridendo tristemente con i ricordi che riaffiorano dallo sconfinato mare dei suoi ricordi fino al giorno, in cui, lui e gli altri novantanove, si incontrarono davvero in quel luogo poi il Generale scuote la testa e si volta di scatto attorno a lui, l'illusione della valle, svanisce all'improvviso, e tutto viene sostituito da un nero profondo che dura solo pochi istanti Zano sbatte vigorosamente le palpebre e alla fine riesce a mettere a fuoco l'ambiente familiare dell'interno del suo carro lentamente, con addosso una fatica che ucciderebbe un comune essere umano, si rialza in piedi, barcollando vistosamente e lentamente si trascina fino al suo giaciglio, dove si accascia sfinito, mormorando imprecazioni contro quel sogno così stancante subito dopo afferra una coppa vicino a lui, e beve avidamente il sangue in esso contenuto poi, allontana il calice da lui, prendendo ad osservarlo come incuriosito e osservando il sangue che ristagna sul fondo e chiedendosi di sapore sarà quello di Xena 63. Lama del vento allarga le braccia come per afferrare tutto il paese < benvenuti a Rafane > esclama con tono disgustato mentre osserva i cadaveri sparsi per strada <Zano è passato di qui > replica con voce calma Orfeo, mentre con la sua Lira intona una musica triste e dolcissima < siamo arrivati tardi ? > domanda in un sussurro Samara <Non credo > replica il Musico non abbiamo incontrato nessuno facendo questa strada segno che Zano e il suo esercito sono andati avanti > <O forse non esistono più > esclama Lama voltandosi verso i due compagni < uccisi dalla Cacciatrice > ma questo suo ultimo commento, non convince nessuno degli altri, né egli stesso < e ora ? > domanda Samara il Musico non risponde e prende a pizzicare le corde della sua lira, mentre serra con forza gli occhi < FUGGIRE FUGGIRE > esclama di colpo ad alta voce, mentre le sensazioni provate da Reala, e ancora presenti nel villaggio, lo assalgono di colpo < FUGGIRE > urla di nuovo, voltandosi di scatto e aprendo gli occhi dalla nera pupilla < da quella parte > esclama puntando una delle sue dita aggraziate Samara fissa il complicato intrico di alberi e rami, poi si volge verso lama < facci strada > Lama sogghigna sotto la maschera ed alza le mani al volto < come desiderate > esclama ad alta voce ed in un tono pomposo poi si scaglia velocemente verso la fitta vegetazione 64. subito imitato dagli altri e Claudio, restato solo, rimane a fissare i compagni che svaniscono oltre una bassa collina, mentre il sole nascente sorge per illuminare un nuovo giorno 65. e infine, l'inizio e la fine della grossa catena metallica, viene saldata < ho posseduto vesti migliori > esclama la voce di Jacob, la cui testa è l'unica cosa che sbuca dal pesante intrico metallico le Amazzoni attorno a lui, non replicano alla sua battuta e lui si limita solo a fissarle divertito poi l'arrivo della Regina, scuote il gruppo molte teste si girano al suo passaggio e infine Gabrielle, si ritrova faccia a faccia con il vampiro < AHH SIETE VOI REGINA > commenta sarcastico il non-morto poi gira la testa da destra a sinistra come in cerca di qualcosa < spero mi perdonerete > riprende < se non mi inchino di fronte a voi ma al momento, sono impedito a farlo ma se mi poteste liberare > Gabrielle si limita a fissare gli occhi gialli di Jacob, e il sorriso sarcastico di lui < lasciateci > esclama alle Amazzoni e queste, dopo qualche secondo, decidono di obbedire e velocemente abbandonano la stanza, lasciando soli Jacob e Gabrielle < chi sei ? > domanda la donna <Il Generale Janos > risponde Jacob divertito < in quest'epoca e prima Faras il commediante e prima ancora mi sembra Sanve il capitano di una nave e prima prima adesso non ricordo il nome che avevo ma ero un contadino ma in ogni caso in ogni nuova identità, non ho mai perduto di mente la cosa più importate il mio nome il mio vero nome > <Davvero ? e dice cosa sei ? ti descrive ? > domanda la donna con disgusto <CERTO > annuisce Jacob con una certa difficoltà, dovuta dalle catene < ma il mio nome è un nome segreto che voglio però rivelarvi avvicinate il vostro orecchio e ve lo sussurrerò > esclama il vampiro con un sorriso che mette allo scoperto i canini Gabrielle fissa per qualche istante i canini appuntiti con la mente fissa al pensiero che lei è una Regina Amazzone e che non si può certo sottrarre a questa prova poi si getta a terra avvicinando la testa alla bocca di Jacob < io mi chiamo Jacob > sussurra al suo orecchio il vampiro, stupito per il coraggio della donna poi la testa scatta avanti e i canini pungono il lobo dell'orecchio Gabrielle deglutisce a vuoto, ma non si ritrae < JACOB IL PREDATORE > esclama il vampiro, ritraendo la testa e appoggiandosi all'indietro verso la parete 66. poco lontano la Sciamana, continua a mischiare alcune erbe medicinale, colpendole con forza e rabbia con un pestello di legno < che cosa sta succedendo ? > domanda la Principessa guerriera, senza neppure voltarsi verso la donna e questa, lascia il pestello e si accascia a sedere su uno sgabello < c'era c'era fuoco e fiamme e urla e poi loro > esclama la Sciamana con voce triste <Loro ? > domanda Xena <Loro i demoni che hai affrontato attaccarono il mio villaggio all'inizio, non capii cosa stava succedendo ricordo solo il volto spaventato di mia madre e mio padre e i miei due fratelli maggiori che uscivano di casa armati solo di bastoni mi aggrappai alle vesti di mia madre, mentre le urla si facevano ancora più terribili poi cessarono del tutto c'era silenzio un silenzio così orribile che avrei voluto mettermi a gridare dalla paura e durò per quello che a me sembrò un'eternità poi LUI entrò in casa > Xena si volge verso la porta, come potesse osservare il Generale Janos, incatenato in una delle casa < non non Jacob > esclama la Sciamana, come se avesse intuito < si si chiamava Malenki che fosse il suo vero nome o no era come Jacob un altro demone come lui io io ricordo Malenki alto e grande immensamente alto ma forse, sono solo i miei ricordi di infanzia ma la cosa, che non dimenticherò mai erano i suoi occhi vuoti freddi e senza senza calore > la Sciamana sospira tristemente, mentre fissa le mani tremanti < Malenki non mi uccise non so perché ma forse fu peggio uccise mia madre lì dove si trovava e io rimasi sua prigioniera cinque anni, prima di riuscire a fuggire, e forse ancora me lo chiedo non mi fermò, solo perché ormai si era annoiato anche di me ma ti posso dire solo una cosa di quell'esperienza > la donna si volge verso Xena, fissandola con occhi duri < io sono sicura che quando morirò andrò nel paradiso della Amazzoni perché io l'Ade, l' ho già vissuto su questa terra > il silenzio tra le due si protrae per qualche tempo e infine è Xena a romperlo <Hai hai parlato dell'Artiglio di sangue che cos'è ? > < sono loro > <I i demoni > <Non quelli che hai combattuto quelli sono solo i loro servi patetiche ombre di ciò che erano in vita io mi riferisco a LORO non conosco i nomi di tutti sol alcuni Malenki Ranga Elkelyos Raven > la Sciamana si interrompe annuendo verso la porta < e Jacob il predatore > poi la donna si volge verso Xena < Malenki > ma poi la Sciamana si interrompe di colpo, mentre le mani riprendono a tremare < non non riesco a ripensare a quel demonio senza prendere a tremare come un'infante > c'è di nuovo silenzio, rotto solo dal fruscio delle coperte, quando Lissa si gira verso le due donne e osserva in silenzio e ascolta senza interesse, ciò che sa già < le creature che hai combattuto, e che hanno ferito Leta, sono solo le ombre di ciò che erano in vita anche se ora possiedono grande forza e possono affrontare senza pericolo le lame di una spada ma LORO LORO sono diversi già grandi e forti guerrieri, molto prima del tempo che conosciamo forse ancora prima degli Dei LORO non temono né il sole né i simboli sacri, che tuttavia possono ferire o uccidere i servi LORO come spesso mi ripeteva Malenki, sono stati creati dal potere originale ma Xena, non chiedermi cosa sia, Xena, perché non né ho idea ma questo potere, permette solo a LORO di vivere in entrambi i mondi > < giorno e notte > esclama Xena <Si loro Jacob può vivere sia nel mondo della luce che in quello delle tenebre così come Zano > < anche anche lui > <Lui e Jacob, erano compagni di lotta amici una volta ma poi Xena se tra noi esseri umani, qualche decennio, può incrinare un'amicizia cosa pensi che possano fare qualche centinaio di anni tra due demoni come loro ??? > nella mente di Xena si presentano mille domande diverse ma in nessuna, può dare una risposta < perché ? > esclama infine, incapace di chiedere qualcosa di diverso 67. Jacob abbassa gli occhi a terra e prende a fissare le catene che lo avvolgono < mi dispiace > esclama con una nota di dolore nella voce < ma non sarà l'ultima a morire > < il Generale Zano è lui che > <Non solo lui in questo "GIOCO" ci sono anche altri oltre a lui e a me altri, a cui una manciata di vite, come quelle di un villaggio di Amazzoni non interessa minimamente solo la ragazza solo lei è importante e uccideranno chiunque si metterà di mezzo > 68. poi la donna si rialza dallo sgabello, e si avvicina all'uscio aperto, osservando il cielo plumbeo < forse pioverà > commenta con voce triste, poi si volta verso l'interdetta guerriera < per ogni generazione, c'è una ragazza Prescelta che si erge contro i vampiri, i demoni e tutte le oscure forze delle tenebre lei è la Cacciatrice > esclama la Sciamana con voce piatta, come se stesse recitando qualcosa che ormai conosce a memoria <Quindi quindi Reala > esclama Xena, voltandosi verso la ragazza ancora immersa nei suoi incubi > <SI > conferma la Sciamana < per questo la cercano per ucciderla > 69. ma Jacob si limita a sogghignare divertito < sbagliato > esclama infine, poi volge lo sguardo verso un lato del muro, come se potesse vederci attraverso < a me non interessa la vita di quella ragazza io sono qui per miei motivi personali Zano agisce per conto suo ma NON per uccidere la ragazza se fosse stato così, non avrebbe mandato un solo gruppo di suoi servi ma tutti quanti tutto il suo esercito e vi avrebbe travolti in un'ondata si sangue ZANO LA VUOLE VIVA ecco la semplice verità > <E e allora chi ??? > <Chi la vuole morta ? > domanda il non-morto, con il volto improvvisamente serio < questo non posso dirtelo li conosco ovviamente, ma se ti dicessi chi sono, la tua vita e quelle di queste Amazzoni non varrebbero più niente sareste annientate > 70. Senato di Roma
tempo prima
71. < I TRE > esclama infine Jacob < loro la vogliono morta > <Dobbiamo dobbiamo difenderci da da questi TRE > < per la verità sarebbe meglio se la ragazza morisse > <Non non riesco più a capire > <Sottile e complicato non è vero ? Zano è un demone come me quindi lui sarebbe il "male" ma il suo scopo, è catturare viva e illesa la ragazza per il semplice fatto, di farla vivere il più a lungo possibile per contro, ci sono i Tre e loro, in un certo qual modo, sono il "bene" ma il loro compito è eliminare la ragazza > <PERCHÈ ??? > domanda Gabrielle esasperata <Nell'istante in cui la ragazza morisse un'altra Prescelta un'altra futura Cacciatrice ne prenderebbe il posto e Zano non vuole questo per tutto il tempo in cui la terrà in vita nessun altra Cacciatrice, potrà prendere il suo posto per difendere gli innocenti da da quelli come noi > conclude Jacob con una nota di dolore nella voce <E questi questi Tre chi sono ??? anche loro sono demoni ??? > <Una volta erano umani poi hanno sacrificato se stessi la loro umanità hanno fatto un patto con le forze oscure per acquisire poteri sovrannaturali > <Però non sono dalla parte di Zano ? > <O NO assolutamente no loro combattono per > e qui Jacob si ferma < ti ho già detto troppo se LORO sapessero che ti ho anche solo accennato al > <LORO CHI ? > domanda spazientita Gabrielle < se la ragazza, non fosse stata un'anima perduta > commenta Jacob, senza rispondere alla domanda <CHE SIGNIFICA ??? > < è il modo con cui LORO chiamano le Cacciatrici che ritengono inutili Cacciatrici che si rifiutano di seguire il loro destino e fuggono di fronte ad esso se la ragazza, avesse affrontato Zano e fosse morta, il che è più che probabile, allora i Tre non sarebbero stati inviati ad eliminarla e tutta questa storia non avrebbe avuto inizio > <Che che dobbiamo fare ??? > Jacob rialza lo sguardo verso la donna <A te sta la decisione > <Quale ? > <È più importante la vita di quella ragazza o quella di tutte le persone che abitano questo villaggio ??? > detto questo il vampiro si riaccomoda verso il muro < appena hai deciso fammi sapere sono curioso di sapere come andrà a finire > Gabrielle, stordita da tutte queste scoperte, si volta e si avvia verso la porta per cercare Xena e comunicargliele < decidi in fretta > esclama Jacob dall'ombra, prima di chiudere gli occhi e fissare il buio dietro le sue palpebre 72. Da "Tenebre" di Jacob, India due
secoli prima
ma lui continua a fissarmi come se niente fosse <Non puoi entrare perché qui non c'è quello che cerchi > risponde lui fissandomi con il dolore negli occhi e io sono tentato di afferrargli la testa e strappargliela dal collo COME OSA PROVARE PIETA' PER ME ??? COME OSA, CONSIDERARMI DEGNO DI RICEVERE LA SUA PIETA'" ??? < cosa ne sai di ciò che cerco ??? > domando con rabbia < che cosa cerchi ? > chiede apro la bocca per rispondere poi la chiudo, non sapendo cosa dire e rendendomi conto, che neppure io ho capito il motivo per cui sono qui riapro nuovamente la bocca, mentre un pensiero ossessivo continua a rimbalzarmi in mente chino lo sguardo a terra < perdono > esclamo in un filo di voce < da parte di chi ? > domanda lui, con tono di colpo duro e lui ora mi fa ancora più rabbia, perché non prova più pietà per me < da parte delle mie vittime > esclama in un sussurro < cerchi il perdono dei morti ? > domanda con fare impietoso alzo lo sguardo verso di lui e questo è già di per se una risposta < qui ci sono solo viventi > esclama lui < quindi qui non c'è ciò che cerchi > serro i pugni con rabbia RABBIA poi riapro le mani, e le porto al volto, cercando di ricordare, quante volte ho strappato la vita agli altri agli innocenti < io > e poi taccio, non sapendo cos'altro dire <Jacob > mi chiama lui < in nessun posto dei viventi, potrai mai trovare il perdono dei morti > quello che dice è una condanna niente di più niente di meno < non potrai mai avere il loro perdono > ripete di nuovo fissandomi < cerca, allora, il perdono dei vivi > detto questo si volta e seguito dai suoi accoliti rientra nel portone e questo viene chiuso lentamente e poi c'è un tonfo finale, quando le due ante sbattono l'una contro l'altra 73. < non lo so Gabrielle > replica con voce stanca la guerriera, fissando il sole appena sorto < non lo so > 74. qualche ora dopo
poco lontano
i suoi otto fratelli, lanciano occhiate spaventate all'alto uomo dal petto nudo e con il volto coperto da una maschera ma nessuno di loro si azzarda a fare una mossa dopo che hanno visto la fine degli altri dieci fratelli <ALLORA ??? > domanda l'uomo mascherato ma i D'Shin, lentamente prendono ad arretrare la testa mascherata, prende ad annuire contrariata poi il membro dei Tre, scatta di colpo dura tutto pochi secondi pochi colpi precisi e mortali e alla fine anche i sopravvissuti cadono a terra con profonde ferite che solcano i loro corpi < molto divertente > commenta Orfeo, con voce annoiata, mentre appoggiato al tronco di un albero, delicatamente le corde della sua lira < nemmeno uno > commenta Lama del vento, scotendo la testa < nemmeno uno al mio livello > <Pazienza amico mio forse incontrerai Zano in persona > esclama Orfeo, volgendosi per osservare un punto indistinto, verso l'orizzonte < non vedo l'ora > replica il guerriero < se i suoi guerrieri sono a questo livello > e qui termina la sua frase, lasciando in sospeso le parole ma Orfeo riprende a parlare e la sua voce è carica di preoccupazione < lui sa che stiamo arrivando i suoi servi sono qui solo per rallentarci solo per non farci arrivare in tempo ma non ti illudere che contro di lui, un tuo scontro si risolva in una semplice vittoria > Lama serra i pugni e non risponde <Samara > esclama Orfeo volgendosi verso la donna che finora è rimasta in disparte < tocca a te > la testa dai lunghi capelli bianchi, si inchina e subito una fitta nebbia si sprigiona dal suo corpo, avvolgendo gli altri due compagni Orfeo chiude di nuovo gli occhi, pizzicando le corde della sua Lira < DI LA' > esclama qualche secondo dopo e i Tre si rimettono in marcia all'insaputa di dirigersi verso un villaggio amazzone 75. < FA NIENTE > tuona il Generale, dopo qualche secondo di posa assorta < dobbiamo far vedere a quelle donne che gli eserciti di Roma I SOLDATI DI ROMA non hanno paura di niente e di nessuno fai preparare gli uomini poi torna qui da me > <Si Generale > esclama il giovane, voltandosi di scatto e uscendo dalla testa " poi torna qui " le parole appena dette, gli ribalzano in mente "POI TORNA QUI" Zano sorride e annuisce è meglio fare uno spuntino prima della battaglia e poi dopo, l'ovvio, massacro dei soldati umani farà scendere in campo i suoi VERI soldati il suo vero esercito < tenetevi pronti > esclama e dall'ombra del carro, qualcosa si muove < si, padrone > esclama una voce bassa e gelida 76. qualche ora dopo ad un tratto, c'è un tramestio, quando due guerriere, irrompono di corsa nel villaggio e subito altre compagne fanno campanello attorno a loro ma il gruppo compatto, si apre all'arrivo di una donna dai corti capelli biondi 77. 78. < Zano > esclama Jacob con voce tranquilla <Sta arrivando il suo esercito > replica la guerriera < duecento uomini > <Esattamente > esclama il vampiro < solo uomini solo esseri umani > poi lo sguardo del vampiro si fissa su quello di Xena <Credo che tu ormai abbia capito non è vero Xena ? > <Li manderà al massacro > risponde la Principessa Guerriera <Certo > risponde Jacob annuendo < a lui non interessa la vita dei suoi soldati umani e sa bene che anche in duecento, non riusciranno a sconfiggere un intero villaggio di Amazzoni ma vi sfiancheranno abbastanza, da non poter affrontare il suo VERO esercito quello che probabilmente lo ha seguito di nascosto dal sole e dallo sguardo degli uomini e vi travolgerà > <Cosa dovremmo fare ? > domanda la guerriera con rabbia <Zano vuole la ragazza VIVA questo è quanto uccidetela non lasciate che la catturi > Xena non replica e si limita a fissare il non-morto e lo sguardo d'odio che si accende nei suoi occhi < MA NON CAPISCI > urla d'improvviso lui < se Zano la cattura per tutto gli anni in cui la terrà in vita verranno massacrati innumerevoli innocenti e nessuno si potrà opporre a lui LA RAGAZZA DEVE MORIRE > <Noi non siamo come te > <DEMONI ? > <Si > esclama con voce dura la donna < per quanto tu possa atteggiarti ad umano sei come i compagni che tu sembri disprezzare un mostro > commenta Xena, con una smorfia cattiva sul volto < SI sono un mostro > replica Jacob, mentre il volto si indurisce dalla rabbia < ma sai cosa mi da realmente fastidio ? che sia tu a dirmelo che SIA TU a giudicarmi TU, XENA LA PRINCIPESSA GUERRIERA > grida il vampiro con rabbia < TU MI GIUDICHI ??? MA COME OSI FARLO > il volto di Jacob si contrae in una smorfia, mentre i canini emergono dalla bocca < XENA hai lasciato dietro di te, villaggi bruciati e innocenti trucidati e tu mi giudichi ??? puoi anche uccidermi, se vuoi ma non ti permetto di giudicarmi QUESTO NO !!! non sei all'altezza per farlo > il volto di Xena si indurisce in una smorfia, mentre fissa il corpo legato di Jacob poi di colpo la tensione abbandona quest'ultimo che si rilassa contro la parete < la forza l'immortalità LA POTENZA ci avevano talmente inebriato noi noi i cento guerrieri per secoli, abbiamo creduto di poterci paragonare agli Dei e di poter decidere le vite delle persone come i Numi poter dare la vita e toglierla a nostro piacimento non solo per nutrirci di loro ma anche solo per nostro diletto > < perché Jacob ??? tutto tutto questo ??? > domanda Xena allargano le braccia come per poter afferrare tutti gli avvenimenti degli ultimi giorni <Ero ero stanco > risponde Jacob < stanco di vivere come un parassita stanco di uccidere poveri innocenti, che avevano solo avuto la sventura di incontrarmi stanco di vedere lo sguardo terrorizzato di quelle persone, negli ultimi istanti delle loro vite > < Janos > esclama la Principessa Guerriera <Volevo > riprende il non-morto < era un'idea sciocca ma volevo fare qualcosa di buono qualcosa che almeno in parte, potesse ripagare il male fatto > <Generale Romano ? > < Si, Xena Generale Romano immagina ci sono centinaia migliaia di regni continuamente in lotta l'uno con l'altro e in questo mondo, c'è bisogno di pace di genitori che possano crescere i propri figli e non di orfani e vedove allora mi sono aggregato all'Impero Romano e ho combattuto per esso perché potesse conquistare il mondo > Jacob rialza lo sguardo verso la guerriera < può sembrare folle non è vero ? > poi lo sguardo viene posato di nuovo a terra < ho pensato che se nel mondo, ci fosse stato UN SOLO IMPERO a governare allora, dopo un po' di tempo forse qualche secolo la violenza sarebbe stata mitigata lo schiavismo abolito e il mondo avrebbe vissuto la pace, sotto la guida di un unico Impero, guidato da un solo uomo > <Jacob questo è > esclama la donna, bloccandosi incapace di aggiungere altro < lo so Xena è folle ma io io volevo disperatamente, fare qualcosa di buono qualunque cosa forse sono stato davvero pazzo a pensare questo ma ero troppo inebriato dall'idea, di essermi dato uno scopo un motivo per esistere non come un mostro non come un assassino di innocenti e così combattuto ho ucciso ho conquistato sempre con il germe di un dubbio sempre con l'idea che stavo di nuovo sbagliando che non stavo facendo nulla si buono ma ormai ormai avevo iniziato avevo preso una strada e dovevo percorrerla e poi sono stato tradito e me ne sono reso conto, solo troppo tardi avevo dato la mia fiducia ad uomini, che con il tempo > il vampiro si interrompe come concentrato a fissare il terreno e quando riprende a parlare, si può sentire il dolore nelle sue parole < la verità, Xena è che qualunque cosa sia fatta dall'uomo, non dura per sempre cosi come le opere, anche le intenzioni, possono mutare con il tempo e alla fine, mi sono ritrovato a servire persone, forse peggiori di quanto sia mai stato io così così mi sono reso conto, di aver sbagliato nuovamente che anche questa volta, non ero niente di più di un mostro un assassino di innocenti avevo creduto nell'Impero Romano, come una salvezza di un mondo in eterna guerra ero stato ingannato da coloro che servivo e da me stesso perché avevo chiuso gli occhi di fronte alla semplice verità che da un massacro, non potrà mai nascere qualcosa di buono e quando ho capito questo quando ho capito di avere molto altro per cui chiedere un perdono, che non sarebbe mai venuto ho lasciato tutto ma non tutto ha lasciato me > Jacob rialza lo sguardo verso la guerriera e la fissa intensamente < le senti non è vero ? > domanda il non-morto con un tono triste nella voce e Xena si irrigidisce di colpo sperando solo che la domanda non riguardi ciò che davvero crede che sia < quando oltrepassi il sonno e i sogni > prosegue Jacob < le senti non è vero ? > domanda di nuovo le spalle di Xena si abbassano di colpo, come se fossero gravate da un peso insostenibile tutte le sue speranze sono svanite la domanda che gli ha fatto Jacob, era proprio quelle che temeva < Si > esclama infine la donna < le sento Jacob le urla degli innocenti che ho ucciso continuo a sentirle notte dopo notte > Jacob chiude gli occhi e china il capo verso terra, come se non avesse più la forza di sostenere il discorso <Anch'io Xena anch'io sento quelle voci ma a differenza tua io non ho bisogno di dover aspettare un sonno che non possiedo io le sento ogni istante della mia vita ogni volta che chiudo gli occhi che fisso il buio dentro di me e quelle quelle urla, sono diventate un peso talmente insostenibile ho preso a frequentare le taverne e ho trovato un po' di pace bere fino a stordirmi bere fino a cadere a terra bere bere soltanto e in questo modo, non sentivo più le voci NON SPARIVANO questo, no ma venivano relegate ai confini della mia mente e non urlavano più erano semplici sussurri nient'altro e quando di nuovo, aumentavano d'intensità allora riprendevo a bere > <Perché sei qui ? perché hai accettato quest'incarico ??? > Jacob rialza lo sguardo su Xena e in questa, quando la comprensione si fa strada, non può evitare di spalancare la bocca dalla sorpresa < sei qui solo per morire > <Devo espiare Xena devo espiare tante di quelle colpe che forse la morte non mi basterà per tutte > esclama Jacob come unico commento < e non esiste altro modo al mondo non deve più esistere uno come me liberami allora e lascia che trovi la morte in battaglia fammi affrontare Zano e lascia che sia lui a uccidermi, perché non sopporterei nessuna fine che mi sia data da uno dei suoi servi > <NO > <XENA > sibila il vampiro con rabbia < nella mia esistenza, anche quando ero ancora umano non ho mai pregato né uomini né Dei e non inizierò certo con te QUINDI, LIBERAMI > <NO > due sguardi duri si fissano per diverso tempo < giacché cerchi la morte > esclama Xena < non saresti di certo utile in questa battaglia ma solo d'impaccio > la Principessa Guerriera si volta di scatto e si incammina verso la porta < si sono messe in movimento > esclama Jacob, e la donna si blocca all'istante < si sono messe in movimento delle forze che non puoi comprendere forze opposte che si combatteranno qui e adesso ma a nessuna delle due importa la vita tua e delle Amazzoni e quindi combatteranno uccideranno annienteranno tutto ciò che gli si trova davanti pur di avere quella ragazza portala via se vuoi salvarla, portala via lontano da qui forse lei, è l'unica innocente in tutto questo è l'unica vittima di cose più grandi di lei è la vittima di un fato maledetto > < quello delle Cacciatrici ? > domanda Xena ma Jacob non risponde, mentre nella sua mentre si scatena un caos di ricordi 79. Da "Tenebre" di Jacob, Africa Orientale
2496 A C serra le labbra per non urlare le gambe ritornano a terra ma subito si vede la sua caviglia piegata in modo innaturale e la parte di lucente osso bianco, che esce dalla pelle di un nero profondo, salta subito all'occhio < sei pazza > esclama sorridendo in fondo è stato uno scontro interessante non impegnativo, ma meglio che niente lei non risponde e mi fissa con rabbia poi scatta avanti con il braccio levato in alto, e con il paletto ben stretto in mano gli afferro la mano al volo e sfrutto questa presa per scagliarla a terra il suo corpo rotola alcune volte, prima di fermarsi lentamente, quasi arrancando, posa le mani a terra e cerca di rialzarsi ORMAI HA PERSO !!! È CHIARO !!! È LAMPANTE !!! È OVVIO !!! e allora perché vuole andare avanti ??? perché insiste ??? perché vuole continuare a soffrire ??? < lo sapevi non è vero ??? > domando mentre si rialza a fatica e barcolla vistosamente verso di me < LO SAPEVI ??? > domando senza aspettarmi davvero una risposta la sua mano, con il paletto ancora serrato nel pugno, scatta avanti ma stavolta è più facile di prima gli afferro di nuovo il polso e parto con una ginocchiata che la colpisce in pieno petto l'aria gli fugge all'istante dai polmoni stringo la presa al polso, finché le sue dita si aprono delicatamente il paletto di legno cade sulla terra rossastra, sollevando un velo di polvere attiro il suo corpo al mio < lo sapevi ??? sapevi che non potevi battermi ??? > domando quasi stupito, fissando il suo volto e i suoi occhi tristi < Si > esclama lei con un filo di voce < ma questo è il mio destino > con una mano gli piego la testa e la mordo selvaggiamente al collo riempiendomi la bocca con il suo sangue Cacciatrici chi può capire cosa gli passa per la testa ??? 80. ombre dalle quali sembra di essere inghiottiti d'improvviso ogni frinire d'insetto, potrebbe essere un'amazzone che sta lanciando un segnale alle compagne ogni ramo che si muove potrebbe non essere il vento ma una guerriera pronta a spiccare un balzo su di loro, con una lama affilata in mano e poi ? e poi il duro e tagliente metallo che penetra nella gola o nel petto e poi un dolore lancinante e poi cadere a terra, mentre si lotta per rimanere svegli e poi il buio 81. verso il loro villaggio 82. Xena apre la bocca per obbiettare ma poi la richiude fissando lo sguardo deciso di Gabrielle e di scatto le getta le braccia al collo < stanno arrivando > esclama la Principessa Guerriera < lo so > esclama con voce tranquilla la Regina < stanno arrivando per portare la morte ed è mio dovere proteggere la vita delle mie sorelle è mio dovere restare qui a combattere sono la loro Regina > Xena getta un'occhiata a Reala poi si volta verso l'amica apre la bocca per parlare ma Gabrielle la previene < devi proteggere Eve e se è vero quello che ha detto Janos, o Jacob che sia la vita della ragazza, vale molto di più di quella di tutte noi e tu sola puoi proteggere entrambe > < ECCOMI ARRIVO > esclama una voce all'improvviso e Joxer, con una dozzina di lance in mano, irrompe nel centro del villaggio ma inciampa malamente e cade a terra Gabrielle si volta verso Xena e riprende a fissare seriamente Xena, mentre una muta richiesta compare negli occhi della Regina < d'accordo > esclama infine la Principessa Guerriera <Xena > esclama Joxer trafelato, dopo essersi rialzato < eccomi pronto alla lotta > la guerriera non risponde e gli passa di lato, dirigendosi verso Reala <Joxer > lo chiama la voce tranquilla di Gabrielle < vai con Xena gli servirà aiuto, in caso di pericolo > esclama la Regina ma lo sguardo di Joxer diviene triste, mentre china la testa < mi vuoi fuori dai piedi ? non sono sarei solo d'impaccio non è vero ??? > Gabrielle gli si avvicina e lo abbraccia con forza < non possiamo fermarli e non credo che abbiamo speranze di farlo > < posso posso se non combatto posso portarvi le lance o le faretre o > d'improvviso Gabrielle lo abbraccia, stringendolo con quanta forza possiede <Addio Joxer a Xena servirà aiuto proteggila > esclama con voce triste la donna, prima di staccarsi da lui e spintonarlo indietro a forza e poi voltarsi di scatto senza lanciare neanche un'ultima occhiata l'uomo rimane interdetto, poi si volta verso Xena, ma questa non lo guarda e in unico slancio monta in groppa al suo cavallo e poi lo sprona avanti, seguita da una spaventata Reala che continua a gettare occhiate da tutte le parti 83. < non > riprende a parlare la Sciamana < non sarei mai riuscita a vendicarmi di Malenki per per quello che mi ha che mi ha fatto > e di nuovo la donna si interrompe, mentre un brivido improvviso la scuote < mai avrei potuto vendicarmi di lui ma pensavo, che almeno, sarei riuscita a sfogarmi su di te togliere un demone come te, dal mondo > <QUESTA È LA TUA OCCASIONE > urla il non-morto con rabbia < AVANTI CHE ASPETTI ??? > <Tu vuoi morire non è vero ? sei qui solo per questo ??? > <Si come ho già detto a Xena > esclama con voce dura il vampiro <E e pensi che tutto il male fatto verrà cancellato dalla tua morte ??? pensi pensi che così pareggerai i conti con gli innocenti che hai ucciso ??? > <Ho altra scelta ? > domanda Jacob con voce dura la donna riabbassa la spada e si volta verso l'uscio < mi fai più pena che orrore sei un niente sei patetico Jacob > la rabbia del vampiro esplode improvvisa, in un urlo da ghiacciare il sangue il suo corpo si tende allo spasimo, mentre allarga le braccia e il torace per spezzare le catene che però resistono bene al suo tentativo e infine, qualche minuto dopo, è costretto a rinunciare ai suoi sforzi abbattendosi sconfitto contro la parete e lanciando occhiate cariche d'odio verso la donna che ancora non si è mossa e per qualche istante Jacob, desidera con tutto se stesso di poter piangere piangere per l'umanità a cui ha rinunciato millenni addietro piangere per il male fatto piangere per gli innocenti uccisi e infine, piangere per se stesso 84. i due compagni si accorgono di quello che succede e si fermano anche loro < lui è qui ZANO È QUI > esclama il Musico < insieme a Jacob e c'è c'è anche > ma poi Orfeo si blocca una sensazione troppo rapida per essere captata, passa e si perde < sono qui > esclama infine poi il musico si volta fissando i due compagni < dobbiamo dividerci > esclama con parole piene di dolore < nell'unità è la forza del Tre > replica Samara < questa volta dobbiamo farlo > esclama con tono triste Orfeo, voltandosi di scatto < Samara occupati di Zano cerca di rallentarlo > esclama il Musico, indicando una direzione ben sapendo che le possibilità che la compagna riesca sono nulle < va bene > esclama Samara, accettando il suo destino < Lama tu vai da quella parte ti lascio Jacob > esclama Orfeo, indicando una nuova direzione < io penserò all'anima perduta > detto questo Orfeo si incammina, mentre la sua figura inizia a confondersi con la nebbia < addio amici miei > esclama il Musico, prima di svanire del tutto 85. < ne stanno arrivando altri > esclama una del gruppo, indicando una serie di ombre che avanzano verso di loro 86. questi si volta verso il buio e le ombre che vi si agitano in mezzo, mentre un freddo gelido gli afferra la mente la sua testa inizia a scuotersi da una parte all'altra, mentre gli occhi sono fissi sulla fitta vegetazione è solo una sua impressione, o veramente qualcosa là in mezzo si muove ??? e anche lui getta a terra le armi e inizia a correre 87. 88. 89. < stanno fuggendo > esclama con gioia una delle guerriere, togliendosi la maschera sotto la quale risplende un sorriso radioso < la maggior parte di loro sta fuggendo > ripete di nuovo e Gabrielle si permette un breve sorriso, mentre le parole dette gli rimbalzano in mente ma subito i suoi pensieri tornano ad essere foschi la maggior parte di loro sta fuggendo forse è vero la maggior parte ma non TUTTI le sue mani si serrano sulle sue due corte lame mai prima d'ora, sente di dover fare completo affidamento su di loro 90. ma poi si bloccano di colpo, quando vedono l'amico tornare indietro E IL SUO VOLTO un volto stravolto occhi quasi fuori dalle orbite occhi che sembrano aver visto l'orrore più assoluto poi il corpo cade a terra di peso e gli altri, quelli dietro l'albero, si fanno avanti, sorridendo con i loro canini lucenti < questa è la nostra notte di caccia > esclama uno dei vampiri < il padrone lo ha promesso e voi > il sorriso svanisce, mentre, dal buio, altre forme escono fuori e si avvicinano al gruppo di soldati < VOI > ripete il non-morto con voce più cattiva < siete solo cibo > e poi si scatena il massacro 91. ed è subito battaglia armi contro scudi spade contro spade lame contro carne alte urla risuonano nell'aria, mentre i soldati Romani e le Amazzoni si scontrano selvaggiamente, in un caos di sangue e morte 92. il soldato è a terra morto ma nessuno lo ha colpito nessuna arma è spuntata dalla fitta nebbia che li circonda Zano abbassa lo sguardo a terra e sogghigna questa messinscena lo diverte, e dentro di sé, sente l'inebriante sapore della lotta imminente uno dei suoi comandanti, poco lontano, lancia un alto urlo poi compie una piroetta e sulla sua schiena si può vedere un profondo taglio che ha inciso anche l'armatura poi l'uomo cade a terra sotto lo sguardo attonito dei presenti < de demoni > urla un altro, sfoderando all'improvviso la sua spada e prendendo a piroettare su se stesso, come per tagliare la nebbia che lo avvolge e dopo qualche istante, come per magia, un profondo taglio compare sulla sua gola questi emette una serie di urli strozzati e cade a terra di perso < NUMI PROTEGGETECI > urla un altro degli uomini, vista la fine del compagno poi getta la spada a terra e prende a correre velocemente subito imitato dai suoi compagni solo Zano, rimane fermo e impassibile, come se fosse del tutto assorto ad osservare il terreno sotto i suoi piedi <Tu dovresti essere Samara delle ombre > commenta il vampiro sogghignando ma dalla nebbia non giunge risposta < sei capitata a proposito > aggiunge il non-morto < mi stavo giusto annoiando > 93. Karan si ferma di scatto, prendendo ad annusare l'aria qualcosa, è comparso all'improvviso non ha l'odore di umano ma quasi è come come altri suoi fratelli si affrettano ad imitarlo, alzando i volti e i musi al cielo, mentre le loro narici si allargano per ricevere questo strano odore poi giunge il suono è un suono lieve e delicato, come di corde appena sfiorate ma da lontano che era, ora continua ad avvicinarsi sempre di più e infine, dal folto del bosco, alla loro destra, esce a passo tranquillo un uomo vestito solo di una bianca veste leggera e che stringe tra le mani una semplice Lira alla vista dei D'Shin, non si spaventa, né cerca scampo ma si limita a camminare verso di loro, semplicemente accarezzando le corde del suo strumento parecchi di loro, mettono allo scoperto le loro mascelle irte di denti e si affrettano a circondare lo sconosciuto prendendo subito dopo a ringhiare contro di lui in maniera spropositata ma Orfeo si limita a sorridere, e d'improvviso, prende a suonare con più vigore il suo strumento 94. più avanti si sentono dei rumori per ora non si capisce cosa sia, ma lui, prende a correre verso di essi e velocemente i rumori ovattati crescono d'intensità e diventano le grida e le urla di una battaglia in corso 95. un mare di domande gli invade la mente, chiedendosi cosa sta succedendo ma poi gli ritorna in mente il motivo per cui si trova ancora acquattato TROVARE IL SUO GENERALE con una disperazione crescente, getta occhiate in tutto il villaggio, cercandolo la sua figura alta in mezzo alla baraonda di spade e soldati ma dell'uomo che lo ha tirato fuori dalla galera dell'unico uomo che ha avuto fiducia in lui neanche la più piccola traccia 96. 97. una luce che brilla non molto lontano, e che filtra tra i rami degli alberi e dà lì, continuano ad arrivare sempre più forti, urla e grida 98. Samara ha di se stessa una visione distorta, come se potesse vedere tutto il terreno in cui si è dispersa ma al tempo stesso come se non fosse presente in nessun luogo e anche "vedere" è un termine che persino lei stessa non riesce a definire in pieno, giacché si limita a raccogliere le sensazioni che il suo corpo le invia ma anche lei ha un punto debole ma è ben poca cosa UN NIENTE UN NULLA ma ogni volta che attacca ogni volta, che è costretta a far tornare solido una parte del suo corpo, per colpire l'avversario c'è una paura profonda che si agita in lei MA È SOLO UN ISTANTE o poco più solo un'instante in cui lei non è invulnerabile lentamente, sposta la nebbia che compone il suo braccio, verso Zano gli occhi della donna sono sotto il volto del vampiro e le labbra di questo sono piegate in un sorriso divertito come se sapesse qualcosa come se fosse in grado di percepire la sua presenza LENTAMENTE LENTAMENTE le varie parti di nebbia e aria si addensano dietro le spalle di Zano ancora evanescenti e impalpabili, a Samara occorre solo un secondo per farle tornare solide SOLO UN SECONDO SOLO UN MISERO E INSIGNIFICANTE SECONDO ma dopo di questo il suo braccio tornerà di nuovo solido SOLIDO e le sue dita lunghe e affilate, come una lama d'acciaio < allora ??? > esclama Zano ad alta voce < sarei anche stufo di aspettarti > 99. 100. l'uomo non aggiunge una parola ma c'è una chiara richiesta nei suoi occhi la donna sospira stringendo con rabbia i pugni dentro di lei, nel suo cuore, qualcosa prende ad urlare di dolore non può non può non può abbandonare Gabrielle Reala alza lo sguardo verso di lei, tenendo stretta il fagottino con la piccola Eve, ormai addormentata e la ragazza continua a gettare occhiate spaventate tutt'intorno la sola idea di fermarsi di sapere che quei demoni sono ancora sulle sue tracce, la terrorizza fin nel profondo < Joxer > chiama la guerriera con la voce, stranamente calma < occupati DIFENDI TU, EVE E REALA > esclama facendo voltare Argo < finché non torno > aggiunge qualche istante dopo, per rassicurare l'uomo che la fissa ma prima che la donna sproni il suo cavallo arriva il suono un suono triste e dolcissimo il suono di una Lira 101. la scontro è ancora nel vivo corpi in lotta armi che si colpiscono a vicenda corpi senza vita stesi a terra ma la battaglia sta lentamente calando, mentre le guerriere Amazzoni, fanno strage dei soldati, che ormai combattono senza più rinforzi è un istante Claudio si alza in piedi e si getta verso la capanna, sorpassando una gruppo in lotta un'amazzone gli sbarra d'improvviso la strada ma lui si getta di lato e la spada della donna colpisce l'aria la guerriera sta per inseguirlo, ma due altri soldati Romani, come sbucati dal nulla si gettano su di lei 102. E POI COLPIRE COLPIRE CON FORZA le dita che attraversano la debole corazza metallica le dita che affondano nella carne non più viva del vampiro sentire il suo urlo strozzato e vederlo cadere a terra e poi la nebbia ha un tremito improvviso si condensa e si solidifica come una acqua in una tempesta di neve e affonda con forza nel mantello, squarciandolo con rabbia
ma Zano si è già spostato, piroettando su se stesso lo stupore per tale velocità è tale, che Samare non pensa a far tornare di nebbia il suo braccio una mano le afferra il polso e poi il DOLORE DOLORE TREMENDO quando un pugno, con la potenza di un maglio, si abbatte lungo il braccio spezzando ossa, dilaniando carne e mozzandolo di netto la nebbia ha un tremito visibile come un'onda che parte dal moncone di braccio e che si ripercuote in tutta l'estensione grigia, del corpo disperso di Samara la concentrazione della donna viene meno e la nebbia inizia a restringersi a condensarsi nuovamente, in un punto centrale raggruppandosi fino ad assumere una forma visibile e definita Zano sorride divertito, fissando la forma a terra ormai ben poco evanescente e molto più in carne < che stupidi voi tre > esclama il vampiro con disprezzo < COSA CREDETE ??? > urla con rabbia, avvicinandosi a grandi passi, verso la donna che, con la mano sana, stringe il moncone sanguinante del braccio una mano ad artiglio di Zano, la afferra per il collo e la solleva di peso < noi non siamo le vostre patetiche vittime NOI SIAMO L'ARTIGLIO DI SANGUE > esclama il non-morto, con il volto distorto dalla rabbia Samara non risponde e si limita a fissare il vampiro questi sorride divertito, sentendo dentro di sé l'estasi della battaglia < morirai > sussurra la donna con voce gelida il sorriso di Zano svanisce all'istante < prima le signore > esclama alzando di scatto una mano con le punte delle dita unite e dritte come lance abbattendole con forza nel petto di Samara le dita affondano con ferocia nella carne dilaniandola in uno zampillo di sangue il corpo di Samara ha uno spasmo e in pochi secondi si dissolve in nebbia, che scompare velocemente nel fresco della notte < jacob > esclama Zano voltandosi di nuovo verso il bosco e iniziando a incamminarsi velocemente verso di esso 103. Xena osserva l'uomo, con la spada già in mano < sei uno dei Tre ??? > domanda, già pronta a scattare verso di lui l'uomo non replica ma sorride tristemente < come fai a sapere di noi ? > domanda infine, mentre imbraccia meglio il suo strumento < è stata l'amazzone a dirtelo ? > chiede lui con una punta di curiosità nella voce < l' amazzone ?? > domanda a sua volta la Principessa Guerriera ma poi i suoi pensieri, vanno subito alla ragazza a < LISSA !!! > esclama la donna stupita <Quanto sono sciocco > ribatte Orfeo, scotendo la testa < adesso sai anche il nome di uno di noi e sono stato io a dirtelo è un peccato ora devo uccidervi tutti > Xena serra la labbra con rabbia < VATTENE SE NON VUOI MORIRE > Orfeo si limita a sogghignare mentre prende lentamente ad avanzare < mi spiace per te XENA > esclama il Musico con una punta d'orgoglio, per aver riconosciuto subito la Principessa Guerriera < ma non sarò io a morire IO NOI SIAMO IL TRE e nessuno può opporsi a noi accetta il tuo destino e lascia che uccida la ragazza te e il "guerriero" > esclama indicando con un cenno del capo, Joxer che stringe nervosamente in mano la sua spada < accetta serenamente questo e lascerò in vita la bambina > Orfeo chiude gli occhi di scatto piegando la testa < sento sento un grande potere in lei sarà accudita e crescerà e infine servirà il gruppo > Xena lancia il suo grido di battaglia e si lancia a terra da Argo sfoderando di scatto anche il Chakram Orfeo non si muove e si limita a sogghignare < cosa pensi di fare ? > domanda con tono incuriosito < UCCIDERTI > esclama la Guerriera serrando i denti in un ringhio di rabbia < IO SONO ORFEO > esclama il membro dei Tre presentandosi < ORFEO MUSICO DELLA LIRA > <Anche se ti sei preso il nome del vero Orfeo dubito che tu possa uccidermi con una Lira > <IO NON HO PRESO NESSUN NOME > ribatte il Musico con rabbia < ORFEO è sempre stato il mio nome un nome simile a quello del musico di cui si parla questo è vero ma a lui, io sono infinitamente superiore > Xena avanza di un passo verso il musico, con gli occhi che saettano sulle sue mani, pronta a cogliere qualunque movimento < io > riprende il Musico < io non ho né spade né asce né forza né eserciti al mio fianco ma possiedo un'arma, mille volte più letale > < tirare la tua Lira in testa agli avversari ? > domanda Xena avanzando di nuovo di un passo il Musico sogghigna < no Xena la mia arma è la musica stessa null'altro che musica > Orfeo rialza lo sguardo verso la Principessa Guerriera fissandola con occhi talmente gelidi che impressionano anche lei < MUSICA SI ma di bellezza fatale > e detto questo le mani del Musico iniziano a danzare sulle corde della Lira, emettendo una musica dolcissima 104. ma non è questo, quello che attira lo sguardo della donna non è questo che la paralizza non è questo per cui il cuore prende a battere furiosamente sono i loro volti volti non più umani volti con occhi gialli e zanne che escono dalle bocche contratte 105. ma nessuno risponde si sente solo qualcosa di metallico che tintinna < GENERALE JANOS ??? > chiama il soldato, già con la figura in mente del suo Generale, morto a terra < chi sei ? > chiede una voce gelida ma che è inconfondibilmente quella di Janos < sono sono Claudio Massino Decimo > esclama il soldato ma non si sente altra voce che risponde FERITO TORTURATO ecco quello che succede per Claudio è la spiegazione più ovvia < state tranquillo Generale sono qui per salvarvi > <Dubito che persino gli Dei ci possano riuscire non con me > esclama la voce nell'ombra STA DELIRANDO le Amazzoni lo hanno torturato e ormai è in preda al delirio < non temete > esclama Claudio per rassicurarlo poi si getta a terra e si avvicina a tentoni finché le sue mani, non toccano qualcosa di gelido e subito si ritraggono d'istinto ma poi tornano a toccare quelli che sembrano anelli di una catena < sie siete legato ??? > < al mio destino > replica Janos dopo qualche secondo di silenzio e Claudio si morde le labbra, indeciso sul da farsi è chiaro che ormai il suo Generale, è arrivato al limite della follia ma non può certo abbandonarlo alle Amazzoni non dopo tutto quello che gli avranno fatto 106. ma sono i loro volti I LORO VOLTI 107. i combattimenti nel villaggio, cessano di colpo, quando anche gli ultimi soldati e le Amazzoni si voltano per osservare i nuovi arrivati il soldato, continua ad urlare, ma ormai due vampiri, gli hanno afferrato le gambe e lo trascinano nel bosco, nonostante i suoi disperati tentativi di aggrapparsi a qualcosa e sul terreno umido le sue mani tracciano due lunghi solchi potesse allo, è costretta a voltarsi, quando il terzetto scompare, inghiottito dalla folta vegetazione le urla aumentano ancora d'intensità e poi cessano di colpo, nel bel mezzo di un nuovo grido < BUONASERA > esclama uno dei demoni, avanzando verso il centro del villaggio < BUONASERA > ripete di nuovo, allargando le braccia come per salutare tutti i presenti < BUONASERA BOCCONCINI PRELIBATI > esclama con un sorriso che svanisce in fretta, mentre alcuni dei suoi compagni corrono avanti per attaccare le Amazzoni 108. ma se Claudio potesse penetrare con lo sguardo il buio della capanna non vedrebbe il volto di un uomo 109. Orfeo si limita a suonare e nient'altro la presa sulla spada, cala un istante e con rabbia la Principessa Guerriera la serra di nuovo e la musica prosegue più dolce e più lieve di una ninna nanna < sento il tuo dolore > esclama Orfeo, continuando a suonare < CHE VAI CIANCIANDO ? > urla con rabbia la donna < è un dolore così profondo > ripete il Musico come se non sentisse le parole della guerriera < così orribile così tremendo che che ho deciso di toglierti questo peso dal cuore > la musica sale di nuovo d'intensità il rumore di ferraglia dietro Xena, la costringe a voltarsi di scatto ma solo per rendersi conto che Joxer è di nuovo a terra faticosamente l'uomo tenta di puntare le mani a terra ma farlo sembra costargli una sforzo tremendo < Xe Xena > balbetta Reala poco lontano, mentre si appoggia faticosamente ad un tronco e sembra sul punto di cadere a terra e e la guerriera socchiude gli occhi cercando di mettere fuoco la ragazza ma Reala sembra ridotta solo ad un'ombra, dai colori confusi faticosamente si volge verso il Musico che continua a suonare tranquillamente la presa sulla spada cede di nuovo e stavolta l'arma cade a terra prima che la Principessa Guerriera faccia in tempo a stringere l'impugnatura E POI XENA COMPRENDE lancia un grido di rabbia, per uscire dall'intorpidimento della musica e con tutte le sue forza scaglia il Chakram verso Orfeo il disco sibila minaccioso e vola diretto verso il suo bersaglio, che apparentemente ignaro di tutto continua a pizzicare le note del suo strumento il respiro di Xena è affannoso come dopo un'estenuante corsa ma un sorriso cattivo gli compare sul volto mentre vede il suo disco rotante a poca distanza dal volto di Orfeo MA POI SUCCEDE il disco, come colpito da una forza invisibile, prende a vibrare all'improvviso l'arma rotante cambia la sua direzione passa innocuo a pochi centimetri dal volto del Musico e va a colpire un albero, producendo un grosso taglio poi, senza più controllo, il Chakram cade a terra, rimbalzando alcune volte, prima di fermarsi immobile come una bestia morta e sul volto di Orfeo, nonostante l'offuscamento dei suoi occhi, Xena vede un sorriso divertito < come pensavi > esclama il Musico con voce tranquilla < di potermi veramente colpire ??? se non lo hai ancora capito il tuo disco viaggia nell'aria così come la mia musica e questa forma attorno a me una barriera impenetrabile, per qualunque oggetto che mi viene scagliato contro una barriera che devia qualunque oggetto > Xena cade a terra d'improvviso e prende ad urlare con forza URLARE CON TUTTA LA SUA RABBIA pur di restare sveglia ma la musica di Orfeo continua implacabile a raggiungerla la sua mano, a tentoni, afferra la spada e barcollando vistosamente si rialza in piedi e corre verso l'avversario, ma non avendo neppure più la forza di alzare l'arma, e trascinandola dietro di sé come un bastone che traccia un solco 110. e la spada si abbatte di nuovo, provocando un mare di scintille 111. 112. < voi voi siete il mio Generale > balbetta il soldato non sapendo cos'altro poter dire una figura compare all'improvviso all'imbocco della capanna la mano di Claudio, ancora serrata sulla spada, è già pronta a scattare ma una mano gli si posa sulla spalla, premendo con forza e decisione < lascia stare > esclama Janos dall'ombra poi qualcosa passa avanti a lei e si avvicina alle due figure < non so nemmeno il tuo nome > chiede Jacob alla Sciamana che tiene sollevata una delle sue sorelle, con una vistosa ferita al petto < Cleotra > esclama la donna con tono strano quasi stupita che il vampiro non gli sia saltato addosso per ucciderla <Stanno combattendo i servi di Zano ? > domanda Jacob < si e stanno vincendo > Jacob non risponde e passa avanti alla donna < almeno fatti ammazzare > esclama questa con astio < è ciò che intendo fare > replica il non-morto con la massima serietà < difendile > esclama il vampiro nei confronti di Claudio e questi si irrigidisce al tono duro usato dal Generale 113. < ho deciso di darti la pace Xena la pace che il tuo animo anela da tempo non meriti di morire per difendere una simile vigliacca > < Cr CREPA > urla la guerriera, infine, riuscendo a sollevare la spada e a farla calare sul Musico la lama attraversa il corpo di Orfeo ma nessuna goccia di sangue ne esce e la figura dell'avversario, svanisce come d'incanto solo per riapparire poco lontano una gamba di Xena si piega all'improvviso, come se non fosse più in grado di reggere il suo peso i piedi sembrano di metallo tanto sono diventati pesanti la Guerriera scivola a terra lottando contro un torpore malefico mentre i suoi occhi continuano a fissare con rabbia il Musico < sei straordinaria > commenta Orfeo con voce atona < ben pochi hanno resistito così tanto alla mia musica ma è ora che riposi > e d'improvviso la figura del Musico svanisce ma subito riappare con la schiena appoggiata ad un albero e poi ne appare un altro un altro Orfeo che seduto sul ramo di un albero, continua a suonare e poi un altro che in piedi poco lontano da lei, pizzica delicatamente le corde della sua Lira e poi un altro e un altro ancora e LA MUSICA musica che sembra provenire da tutti loro musica dolce e soave che sembra impregnare tutto quel luogo e scaturire da ogni dove <Avrai la pace Xena > esclama la voce di Orfeo, che sembra giungere da ogni luogo < avrai la pace che cerchi nell'oblio L'OBLIO XENA l'oblio che non è né morte né vita l'oblio che è dimenticanza l'oblio che è solo silenzio > e la musica continua la avvolge come un mantello le blocca il respiro in gola la immobilizza come una morsa d'acciaio gli occhi della guerriera si rovesciano mostrando il bianco della pupilla la testa batte sul terreno ma nonostante il doloroso colpo, a Xena non arriva nessuna sensazione attorno a lei, solo poche ombre sempre più indistinte e confuse poche ombre che diventano sempre più scure sempre più buie 114. ma senza successo e in quei ultimi istanti, la donna rivolge il suo ultimo pensiero a Xena 115. e poi il guerriero si volge di scatto nessuno sembra essersene accorto ma si sente un suono un suono dolce e soave mordendosi un labbro per l'indecisione, il membro dei Tre, prende la sua decisione LA MISSIONE È IMPORTANTE null'altro sospirando per aver rinunciato a combattere Jacob, che deve da qualche parte nel villaggio, il guerriero, velocemente si getta sulla scia della musica, per raggiungere il compagno 116. PURO E SEMPLICE SILENZIO, IN UN BUIO PERFETTO < sono morta ? > domanda una voce all'improvviso < si e no > risponde un'altra voce, simile alla prima, dopo quelli che sembrano innumerevoli eoni di attesa < dove sono allora ? > chiede di nuovo la prima voce < nell'oblio, Xena > replica la seconda voce con calma <Chi chi sei ? > domanda la donna da qualche parte nell'oscurità <IO ??? ma Xena, ancora non lo hai capito ??? IO SONO LA TUA COSCIENZA quella vocina piccola piccola, che parla continuamente in fondo al tuo cuore, ma che raramente viene ascoltata > < quanto da quanto sono qui ??? > <Da un milione di lustri e solo da un istante nell'oblio il tempo non ha un gran significato > < io non voglio essere qui io devo andare da Eve e da Gabrielle > <Allora esci dall'oblio > <Come come posso farlo ? > <Basta solo volerlo per uscire dall'abisso devi solo volerlo > il tempo passa, ma il buio non si muta in luce e il silenzio si protrae immutato < non ci riesco > esclama la Principessa Guerriera con una nota di dolore nella voce < solo perché non vuoi riuscirci > <QUESTO NON > <Questa è la verità > ribatte la coscienza < TU STAI BENE QUI l'oblio è per chi vuole perdere se stesso Orfeo se ne è reso conto solo ascoltando il tuo cuore lo senti ??? > chiede la coscienza < cosa ? > <Il silenzio > e solo ora Xena si rende conto che oltre la sua voce, c'è solo la voce della sua coscienza < non è magnifico Xena un silenzio perfetto non è quello che hai sempre cercato PURO E SEMPLICE SILENZIO non più voci che urlano non più quelle voci che ascolti notte dopo notte non più quelle voci che alle volte ti fanno svegliare all'improvviso e tu che rimani immobile, fingendo di dormire, solo per non far preoccupare Gabrielle della tua veglia quelle voci che non riesci a far uscire dalla tua mente quelle voci che continuano ad urlare e implorare anche quando hai perso il sonno quelle voci che ti supplicano ma ora non ci sono più qui non possono arrivare e non devi più combattere ne lottare per avere il loro perdono > < il "loro" perdono ??? > < Xena, non fingere di non capire non puoi fingere con me non è questo che cerchi in ogni nuova battaglia ??? non è per questo che combatti ogni volta ??? non è per questo che cerchi di salvare ogni vita che vedi in pericolo ??? solo per avere il perdono degli innocenti che hai ucciso combatti e rischi la vita ogni giorno per avere il perdono anche solo di una tua vittima ma ora tutto ciò è passato qui puoi avere un silenzio perfetto che non verrà mai turbato > <IO NON VOGLIO ESSERE QUI > < basta solo volerlo, per uscirne > ma il buio continua a rimanere tale 117. una bocca tremenda, giacché una mano ne spunta fuori una mano grossa e insanguinata una mano che sicuramente è il pasto del demone ma poi ORRIBILE le dita della mano si piegano verso l'alto e in un secondo il corpo del vampiro svanisce trascinato via di peso < jacob > esclama la Regina fissando la figura in piedi davanti a lei il Generale non replica e si limita a fissarla, mentre in una mano infilzata da dietro il collo, sostiene il corpo del vampiro che continua a contorcersi i due compagni che tengono bloccata la donna a terra, si gettano un'occhiata spaventata poi si ritraggono di scatto 118. 119. Reala apre la bocca ma riesce solo a balbettare fiato che non compone parole il Musico la guarda con disprezzo poi si passa sottobraccio la Lira e si avvicina al corpo disteso di Joxer, sfilandogli la spada < mi piacerebbe tormentarti con la mia musica ma non posso per quanto desideri farlo, essa non ha un grande effetto su quelle come te sulle Cacciatrici > poi il Musico alza la lama al volto, per osservare il filo affilato e lucente < ma posso sempre usare questa > e d'improvviso la piccola Eve si sveglia prendendo a piangere disperatamente 120. < io voglio Zano voi sparite > esclama il Predatore con voce calma, non osservando nessuno in particolare uno dei vampiri scopre i denti in atteggiamento di sfida < MUORI > urla di rabbia, lanciandosi subito all'attacco il non-morto, si ferma davanti a Jacob e parte con un destro verso il suo volto ma questi alza di scatto un braccio, colpendo il braccio avversario e deviando il colpo e pochi istanti dopo il palmo aperto della mano, colpisce con tutta la forza il naso del servo di Zano si ode un rumore che risuona in tutto il villaggio nel cranio del vampiro, una pioggia di schegge d'osso, perforano il suo cervello, crivellandolo e questi cade a terra contorcendosi, per alcuni secondi prima di svanire in una nube di polvere un gruppo di vampiri, sul limitare del villaggio, prende lentamente a retrocedere ma all'improvviso, uno di loro, si scontra contro qualcosa di immobile subito si volta di scatto, pensando di aver colpito un albero ma dietro di lui, non si trova la dura corteccia di un pianta ma il Generale Zano che lo fissa con occhi duri < stavate fuggendo ? > chiede questi con voce gelida il vampiro cade a terra in ginocchio con la bocca aperta ma senza che un solo suono ne esca < stavate fuggendo ? > domanda di nuovo Zano < io io Padrone io > continua a balbettare il vampiro e Zano lo interrompe all'istante, sfoderando la sua corta daga e facendola calare con forza sul cranio spaccandolo con un solo colpo preciso < STAVATE FUGGENDO ??? > urla Zano incapace di trattenere oltre la sua rabbia e la sua lama saetta di nuovo e altri due vampiri esplodono in polvere < dovevi aspettartelo dai servi > replica la voce calma di Jacob < JACOB > esclama Zano fingendo sorpresa poi si avvia a grandi passi all'interno del villaggio fermandosi ad una decina di metri di distanza dal suo vecchio compagno la testa di Zano si gira da sinistra a destra come in cerca di qualcosa < strano > esclama perplesso < non sapevo che in un villaggio amazzone ci fossero anche le taverne ma deve essere per forza così altrimenti, perché saresti qui > Jacob non replica e si limita a fissare Zano < uno ne ho sistemato io e gli altri due ? > chiede Zano incuriosito e Jacob comprende < REGINA > esclama lui, voltandosi verso la donna < la tua amica è in pericolo > il cuore di Gabrielle, inizia a battere impazzito mentre i suoi pensieri vanno a Xena < non preoccupatevi > esclama una voce dietro di lei una della Amazzoni, con una vistosa ferita alla spalla, e puntellandosi con una spada, si sforza di sorridere < questi rifiuti non sono un problema voi pensate alla Principessa Guerriera > Gabrielle sposta lo sguardo dalla guerriera alla fitta foresta, quasi sperando ne possa uscire Xena < ANDATE > grida l'amazzone, gettando un urlo di battaglia e scagliandosi verso un gruppo di vampiri 121. e Xena urla di dolore e rabbia, mentre una nuova determinazione prende possesso di lei perché ha riconosciuto la piccola voce ha riconosciuto il pianto di sua figlia < IO VOGLIO TORNARE > urla la guerriera all'oscurità e questa svanisce nell'istante stesso che ha pronunciato l'ultima parola e il buio si muta in un marrone terra, screziato di erba verde 122. il compagno di questi si volta verso l'avversario ma non riesce a dare un passo una lama cala dalla sua spalla fino a metà del petto questi lancia un grido e si dissolva in polvere Gabrielle stringe le sue armi, ancora indecisa sul da farsi ma poi il pensiero di Xena in pericolo ha il sopravvento su di lei e velocemente si getta dietro alle tracce di Argo 123. il capo della ragazza si china di colpo mentre grosse lacrime piovono sul volto della piccola Eve la presa su di lei, scioglie lentamente e e il grido di battaglia di Xena Orfeo si volta di scatto, ben sapendo che ormai è troppo tardi un doppio calcio lo colpisce e lo scaglia lontano, disarmandolo per la forza dell'impatto il corpo del Musico rotola per alcuni metri, insozzando la tunica fino ad allora di un bianco immacolato 124. poi Jacob si distrae qualche istante per osservare la battaglia < combattiamo Zano > esclama dopo aver ripreso a fissare l'avversario < combattiamo come allora come quel giorno di un eternità fa combattiamo Zano come se fossimo ancora guerrieri come se non fossimo i mostri che siamo ora > sul volto di Zano compare una smorfia di rabbia < tu mi odi Jacob mi disprezzi provi orrore per me e tutti i nostri vecchi compagni e io ti odio ancora di più per questo perché provi ribrezzo di ciò che hai fatto, e pensi che aver smesso di uccidere, ti renda migliore di noi perché hai rinnegato ciò che siamo ora > <Cosa ? > domanda Jacob con disprezzo, mentre un soldato Romano cade davanti a lui < SIAMO DEI > < siamo patetici Zano ombre di ciò che eravamo che uccidono solo per dimostrare che ancora esistono ombre che cercano di essere qualcosa mentre, stiamo ancora negando la verità, che non siamo più niente > il volto di Zano si deforma dalla rabbia mentre i canini emergono dalle sue labbra < E SIA JACOB LOTTIAMO E MORIAMO > < e moriamo > ripete Jacob facendo spuntare anche lui i suoi canini poi entrambi si gettano di corsa l'uno contro l'altro 125. < come come hai COME HAI FATTO ? > urla il Musico < mi dispiace Orfeo > replica la guerriera con un tono di voce che conferma le sue parole, mentre si china a terra per recuperare la sua spada < ma non posso accettare il tuo dono l'Oblio non mi si addice ho ancora troppe colpe da espiare e non posso farlo, semplicemente dimenticandomene > < come desideri > commenta il Musico rimettendosi in piedi < allora morirai con la spada in mano, come ti si addice > < non contarci troppo > replica Xena, pronta alla lotta Orfeo tende di scatto la mano e la Lira, posata vicino ad un albero, prende a vibrare di colpo fino a staccarsi da terra e volare diritta verso di lui ma Xena non perde tempo e lancia di nuovo il suo grido di battaglia, correndo in direzione del Musico 126. i due vampiri fermi, immobili come statue, in uno sforzo terribile, si fronteggiano l'un con l'altro, fissandosi con sguardi opposti Calmo quello di Jacob Rabbia in quello del suo avversario < perché ? > chiede di nuovo Zano < se mi batti > esclama Jacob ignorando la domanda < cosa succederà ? > <Dovresti saperlo > replica Zano <Ero qui > esclama Jacob rispondendo alla domanda del suo avversario < per cercare la morte perché fossi tu ad uccidermi > <Hai cambiato idea ? > < devo fare qualcosa di giusto in questa mia inutile esistenza > replica Jacob 127. MA POI LI VEDE CORPI CORPI DILANIATI sono almeno una ventina, sparsi in mezzo alla vegetazione alcuni accasciati sui rami degli alberi volti alle volte umani alle volte somiglianti a cani e c'è qualcosa qualcosa che Gabrielle non sa definire ma è come un sesto senso qualcosa la sta osservando in mezzo al massacro e d'improvviso un grosso ramo si spezza e cade a terra una creatura, simile ad un grosso cane, con una vistosa ferita sul petto, barcolla a terra dal ramo fuori dal fitto fogliame la sua bocca si apre mettendo in mostra due poderose file di denti acuminati e il ringhio che segue fa preannunciare subito le intenzioni dell'essere Gabrielle si porta i pugni al volto, con la presa ben salda sulle sue lame e subito si scaglia sulla creatura 128. anche stavolta la musica è soave ma tutt'altro che dolce e quello che alla guerriera, sembra solo un'impressione si rivela subito per ciò che sta davvero succedendo le corde della Lira, si staccano dallo strumento, e si allungano a terra, iniziando ad agitarsi come serpenti impazziti, mentre, la musica, continua a proseguire come se niente fosse 129. i due avversari balzano indietro di un paio di passi poi si immobilizzano di nuovo fissandosi con occhi duri ma non con rancore semplicemente fissandosi per trovare un possibile punto debole e poi ripartono all'attacco una gamba si alza verso il volto ma viene parata da un'altra gamba che si scontra a mezz'aria e che si colpiscono con forza 130. la Principessa Guerriera si rimette in piedi osservando la tranquilla figura di Orfeo, attorniata dalle corde del suo strumento, che allungandosi, hanno formato attorno a lui, una specie di barriera, mentre la musica continua a scaturire da una Lira senza corde < addio Xena > esclama con voce triste il Musico, non fissando la donna ma soltanto il suo strumento e d'improvviso le corde si allargano a ventaglio prendendo ad ondeggiare come mosse da mille venti diversi e subito dopo, si scagliano ondeggiando verso la guerriera 131. una delle lame della guerriera, si infilzano nel petto della creatura e questa lancia un nuovo ringhio di rabbia una delle sue grosse zampe afferra con forza il braccio armato di Gabrielle e con forza lo tira indietro, sollevando e scagliano anche il corpo di Gabrielle verso un albero la donna batte il capo contro la dura corteccia e cade a terra Gabrielle scuote la testa, mentre nelle sue orecchie, sembra andato a vivere uno sciame di zanzare, tanto è il ronzare che la rintrona una figura avanza barcollando verso di lei stupendosi di avere ancora stretta in mano una delle sue lame, la guerriera si volge verso lo D'Shin questi lancia un nuovo ringhio, mentre nel suo petto che si contrae per lo sforzo, è ben visibile l'elsa dell'altra lama la guerriera tenta di rimettersi in piedi, ma appena ci prova, un'ondata di vertigini la investe, ributtandola a terra e impotente, vede la creatura arrivare dinnanzi a lei ringhiare nuovamente con il pelo del petto, ormai di un colore rosso acceso poi l'essere si getta sopra di lei l'impatto è terribile e già Gabrielle si aspetta di sentire le mascelle della creatura che si serrano sul suo corpo, dilaniandolo ma questi, oltre a bloccarla sotto di sé non si muove e se la donna potesse vedere il suo muso, con gli occhi sbarrati e la bocca contratta in un ultimo ringhio capirebbe che ormai non ha più niente da temere da un cadavere 132. Zano retrocede di alcuni passi fissando l'avversario < lasciarti vivere lasciarti andare sapere che ti rotoli sul pavimento di una taverna, considerandoti poco più che una larva > < addio Jacob > esclama il vampiro voltandosi di scatto e avanzando tranquillamente nel centro del villaggio, mentre la battaglia continua ad infuriare d'improvviso un'ombra gli si getta contro con una spada levata in alto ma la lama non arriva mai al suo bersaglio viene fermata a mezz'aria dalla forte stretta della mano di Zano l'uomo che stringe la spada, alto e calvo, sbuffa dallo sforzo ma non riesce a muovere la sua arma < non sei uno dei miei soldati ??? > domanda vagamente incuriosito Zano poi la mano libera, a dita dritte come lance, si scaglia con forza nel petto di Claudio le dita perforano l'armatura penetrando nel petto dell'uomo questi emette un grido strozzato mentre il suo corpo ha uno spasmo e il soldato si accascia a terra, pochi istanti dopo 133. un'altra corda, la colpisce ad un polpaccio e subito nasce una nuova ferita < deponi le armi > esclama con calma Orfeo < non puoi attaccarmi puoi solo morire ma sarà una cosa molto lenta se smetti di combattere, sarà più veloce > <Se la morte mi vuole mi deve venire a prendere lei in persona > Orfeo sogghigna, mentre le corde si raggruppano attorno a lui, circondandolo < quello che si racconta sul tuo coraggio, Xena, non è affatto esagerato > poi lo sguardo del Musico si rialza sulla donna < ma è ora di concludere > la musica riprende con più vigore e le corde si agitano come impazzite Xena retrocede velocemente con le spalle contro un albero, mentre tiene puntata davanti a se la sua spada da tempo ormai ha accettato di morire di scontrarsi contro un avversario più forte e perdere è inevitabile ma lo potrebbe accettare solo se il suo avversario l'affrontasse lealmente, spada alla mano e non tenendosi a distanza e colpendola con delle fruste di metallo e tutto quello la Principessa Guerriera, chiede ora al destino è di poter almeno colpire una volta il Musico di avere solo un'occasione una maledetta occasione SOLO UNA 134. e poi la sua rabbia la rabbia del "Predatore" esplode nonostante il fragore della battaglia, una voce improvvisa, sovrasta il tutto < ZAAANOOOO > urla il vampiro gettandosi in piedi e correndo verso il suo avversario, con il volto stravolto dal furore 135. è è un rumore strano come NON È UN RUMORE ma un suono come il suono di una Lira il guerriero, si costringe, con fatica, ad aprire gli occhi alcune ombre confuse, diventano velocemente qualcosa di chiaro poco lontano da lei, la ragazza chiamata Reala è a inginocchiata a terra, mentre trema, stringendo un piccolo fagotto più in là, vede Xena con le spalle contro un albero, mentre dal suo corpo, decine di piccoli tagli, fanno colare sangue, dipingendo su di lei una serie di strani arabeschi e poco lontano, un uomo, dai capelli neri, sta suonando una Lira una Lira molto strana, secondo Joxer perché le corde, non sono attaccate allo strumento ma pendono a terra, agitandosi come serpenti poi, all'improvviso, alcune di queste, si alzano di scatto la spada si Xena ne colpisce alcune, respingendole indietro ma sono semplicemente troppe per evitarle tutte e alcune riescono comunque a colpire la guerriera e d'improvviso altri due tagli, compaiono di scatto lungo uno dei suoi bracci la Principessa Guerriera emette un ringhio di rabbia, mentre altre gocce di sangue iniziano a screziare la sua pelle in lunghe strisce 136. che viene trafitto in pieno, spruzzando in giro delle gocce di sangue ma nonostante il dolore, Jacob ruota di colpo il braccio, storcendo anche quello di Zano e poi un pugno del Predatore un pugno che contiene tutte le sue forze un pugno che contiene tutta la sua FURIA una smorfia compare sul volto di Zano e anche lui alza la mano libera, per parare il colpo e quando le due mani si incontrano si scontrano e l'impatto, produce un rumore simile ad un pezzo di carne colpito da un maglio il volto di Zano si contrae di colpo, mentre il rumore delle ossa che si schiantano, fanno da sottofondo la bocca del vampiro si apre per un urlo che non riesce ad essere formulato e il suo braccio il braccio che fino a pochi istanti prima , possedeva una mano aperta ma che ora termina con un polso dalle ossa frantumate, e da uno zampillo di sangue rosso rubino il pugno di Jacob retrocede di nuovo e scatta avanti colpendo con forza la mascella dell' avversario colpendola con una rabbia tale che si sente un rumore di rami spezzati e la testa si sposta di colpo verso un lato, mentre le ossa scheggiate perforano la carne viva la mano di Jacob scende verso l'elsa della daga di Zano, sfoderandola con un solo gesto e passandola con forza sul suo petto stavolta c'è il rumore di metallo contorto il corpo di Zano ha uno spasmo improvviso, mentre dalla sua armatura tagliata, inizia a sgorgare sangue copioso e la spada tenuta sopra di lui tenuta sopra di lui per un maligno istante perché lui capisca capisca che non ha scampo la bocca di Zano si apre con una certa difficoltà .<..tdi i tti ma le d dico Ja .c o > bofonchia il vampiro con una schiuma rossastra sulle labbra e la lama d'argento si abbatte sul suo cranio spaccandolo di netto il corpo del vampiro è percorso da una serie di spasmi sempre più atroci e poi d'improvviso esplode in una nuvola di polvere e in piedi, in mezzo a lei, il corpo di Jacob, che fissa quasi stupito la sua mano aperta e il grosso foro su di essa < è morto > urla, qualche istante dopo, una voce quasi isterica < il padrone è morto > urla una nuova voce < ONFITTO > urla una terza voce alla fine di una frase a cui Jacob ha prestato per niente interesse parecchie figure passano di corsa accanto a lui un paio gli sbattono contro e si allontanano ma il vampiro non gli presta attenzione e prende a fissare la spada insanguinata come incuriosito da essa < mi chiamo Zano e sto per batterti > disse una volta, un giovane guerriero, mettendosi davanti a lui erano entrambi in un grossolano cerchio disegnato con sangue di pecora il giovane aveva un aspetto fiero e forte, occhi sicuri di sé lui aveva in mano la sua spada il giovane era senza armi così lui gli disse che non combatteva contro avversari disarmati < le mie mani sono le mie armi > ribatté Zano, sorridendo divertito
erano guerrieri allora
ma in tutto quel lugubre mormorio, è chiara una cosa, per i sopravvissuti
l'esercito di Zano ha abbandonato il villaggio
in tutta fretta
questi, senza neppure voltarsi, come se non gli interessasse, fissa la sua Lira di scatto una decina di corde, si allungano verso Joxer colpendo in pieno la sua grossolana armatura e producendo un frastuono terribile quando questa viene spaccata in più punti un frastuono ancora più tremendo, quando per l'impatto l'uomo cade a terra rotolando e gemendo un frastuono tale che disturba persino le delicate note della Lira di Orfeo le corde prendono ad agitarsi spasmodicamente, quasi senza controllo, allargandosi attorno al musico e questi le fissa stupito e interdetto per qualche istante mai gli era capitato di perdere il controllo della sua arma dura qualche secondo nient'altro solo un misera manciata di secondi, in cui la concentrazione del Musico sulla Lira, viene meno ma è l'occasione che Xena aspettava di scatto la donna solleva la spada sopra la testa e l'istante successivo, con un grido di rabbia, la scaglia verso Orfeo l'affilata lama, rotea nell'aria alcune volte e si pianta nel petto del Musico con una forza tale da scagliare il suo corpo ad alcuni metri di distanza la tunica di Orfeo inizia a tingersi di rosso intenso, mentre il suo corpo rotola ancora alcuni metri poi si ferma 138. < JOXER > esclama la donna con un tono spaventato nella voce già aspettandosi di vedere una ferita mortale nel petto dell'amico questi si agita steso sulla schiena come una tartaruga rovesciata e infine, mentre arriva Xena, riesce finalmente a volgersi < che che volo > esclama con voce sofferente, mentre tenta debolmente di sorridere e sulla sua armatura, sono visibili i tagli prodotti dalle corde < o or orfeo ??? > domanda una voce, con tono incuriosito ..e Xena si volge di scatto vedendo una nuova figura, uscita in quell'istante dal folto degli alberi la figura è quella di un uomo alto e nudo fino alla cintola e con il volto coperto da una maschera metallica < orfeo ? > domanda l'uomo inginocchiandosi vicino al corpo del Musico ma questi non risponde E POI L'URLO un urlo terribile un urlo tremendo come di una belva in agonia un urlo distorto che nasce da dietro la maschera, mentre l'uomo che la indossa, rivolge il viso al cielo, continuando quel lugubre urlo E URLA urla una rabbia tale che non riesce a esprimerla a parole poi il grido cessa e il volto mascherato si volge verso Xena e questa osserva sgomenta, le due sottili strisce di lacrime che escono dai fori della maschera una delle mani si alza di scatto l'indice ossuto indica la Principessa Guerriera < TUUU > grida Lama incapace di aggiungere altro, tanto è l'odio che gli offusca la mente poi lentamente il guerriero si rialza il suo corpo si contrae mentre aspira l'aria a grosse boccate i suoi pugni si serrano di scatto e tre sottili lame escono fuori dalle nocche di ogni mano, e arrivano per lunghezza a sfiorare il terreno 139. le mani di Xena premono con forza sull'armatura di Joxer e di scatto danno uno strattone tale da permettere alla donna di rimettersi in piedi e fanno rotolare via l'uomo, che va goffamente a sbattere contro un albero Lama allarga di scatto le braccia, alzandole e formando una specie di "Y" con il suo corpo e per qualche secondo, alla guerriera, sembra di vedere in quella forma, un falco con le ali aperte in caduta libera e pronto a ghermire la sua preda e d'improvviso Lama prende a correre verso di lei le braccia si riabbassano e puntano diritte verso il corpo della donna 140. Reala si volge verso il padre e apre la bocca per dire qualcosa ma non riesce a formulare nessun fiato l'uomo crede che si tratti di emozione di felicità DI ORGOGLIO e si limita ad annuire con un sorriso ma quello che la ragazza avrebbe voluto dire sarebbe stato solo un urlo nient'altro solo un lungo grido di rabbia e dolore PERCHÈ A LEI ? PERCHÉ PROPRIO A LEI ??? la sua famiglia è stata fiera di sapere che la figlia sarebbe diventata una Cacciatrice ma lei ??? qualcuno ha mai chiesto il suo parere ??? "Questo è il tuo destino" gli ha detto il giorno prima un uomo dai capelli grigi che si fa chiamare Osservatore MA LEI ??? qualcuno gli ha chiesto cosa vuole veramente ??? NESSUNO questo è il tuo destino punto e basta e le parole risuonano come una condanna a morte il giovane Mares quando lei lo vede il suo cuore prende a battere all'impazzata ma per lui, così alto e forte e sicuro di sé la giovane Reala nemmeno esiste questo è il tuo destino MA PERCHÉ PROPRIO A LEI ??? LEI SA SA COSA SUCCEDE A QUELLE COME LEI ALLE CACCIATRICI anni passati a combattere rischiare la vita continuamente ogni giorno giorno dopo giorno senza mai un attimo di sosta senza mai poter dire "adesso basta" mai fidarsi di nessuno mai abbassare la guardia un solo istante sempre guardarsi le spalle questo è il tuo destino non innamorarsi non avere amici perché le creature della notte, potrebbero prendersela con loro, se non riuscissero a colpire lei SOLITUDINE unica e sola compagna e poi alla fine inevitabile la morte NIENT'ALTRO solo la morte una fine orribile e dolorosa per mano di qualche demoniaco essere SOLITUDINE E MORTE questo è il tuo destino l'ultimo respiro che fugge via via da una vita che non ha mai potuto essere vissuta veramente via da una vita che lei avrebbe voluto disperatamente vivere ma una vita normale amici, la famiglia, la propria casa e qualcuno nel suo cuore questo è il tuo destino 141. la Principessa Guerriera ha lanciato il suo grido di battaglia ed è già saltata sopra l'avversario con una capriola Lama alza di scatto gli artigli ma riesce solo a ghermire l'aria e appena la guerriera tocca terra, si rimette un piedi con una capriola mentre, dietro di lei, Lama scatta avanti con le scatta pochi con i suoi lunghi artigli puntati contro di lei 142. Reala si volge attorno PERCHÈ A LEI ? adesso morirà cadrà a terra e quei demoni la faranno a pezzi PERCHÉ PROPRIO A LEI ??? lei non vuole questo vuole vivere VIVERE VIVERE ma ora morirà ringhi e urla e fiaccole che corrono verso di lei corrono velocemente spostandosi nel buio della vallata scendendo dal colle ringhi e urla è notte buia e infinita il suo respiro diventa affannoso, come dopo una corsa PERCHÈ IL BUIO ??? perché non può morire alla luce del sole ??? perché non sotto i caldi e luminosi raggi del sole ??? ringhi e urla e poi escono dall'oscurità alcuni sembrano solo barbari, vestiti di pelli animali altri sono simili a grossi cani ma altri ALTRI occhi gialli e canini lucenti che risplendono sotto le fiaccole < coraggio Reala > esclama una voce dietro di lei, che non riconosce forse è suo padre forse Mares o forse l'Osservatore non sa di chi sia non l' ha riconosciuta ma non riesce a girarsi dalla paura ringhi e urla 143. gli occhi di Xena sono fissi sull'elsa della sua arma, che spunta dal petto del Musico ma dietro di lei, sente benissimo una sorta di sibilo lo stesso rumore di una lama che si muove nel vento il suo braccio si allunga e la sua mano scatta avanti con il palmo aperto ancora poco POCHISSIMO l'elsa è lì poco lontano a poca distanza la mano si contrae come un artiglio pronto a ghermire la sua preda il sibilo dietro di lei è costante le gambe di Xena cedono un istante, piegandosi poi spiccano un potente balzo verso l'alto il corpo della Principessa Guerriera volteggia nell'aria volteggia sopra il corpo morto del Musico la mano della donna si serra sopra l'elsa e l'arma viene estratta al volo gli artigli di Lama sibilano nell'aria, per colpire almeno il braccio della donna ma Xena si ritrova in piedi con la sua arma in mano o quello che ne resta la parte superiore della lama, sembra svanita nel nulla il respiro della donna esce di colpo dai suoi polmoni, mentre il suo sguardo si rialza verso l'avversario, fermo a poca distanza da lei < cerchi questa ? > domanda lui con voce gelida, mostrando i suoi artigli nei quali è incastrata una mezza lama 144. Lama piega le gambe di colpo e spicca un balzo verso l'alto, prendendo a roteare nell'aria i suoi artigli metallici escono all'istante verso Xena questa alza di scatto la sua spada e il metallo si scontra con altro metallo c'è una cascata di scintille sopra il volto della donna e la sua spada non possiede più che un palmo di lama qualcosa atterra pesantemente dietro di lei ma la guerriera non perde tempo a voltarsi e si getta avanti con una capriola, mentre gli artigli di Lama ghermiscono l'aria IL CHAKRAM questo è il solo pensiero della guerriera RECUPERARE IL CHAKRAM ed eccolo lì per terra poco lontano lì a portata di mano che sembra dire "prendimi, prendimi" la Principessa Guerriera si rimette in piedi e corre verso il suo disco rotante 145. dov'è la sua amica Samara ??? MORTA dov'è il suo amico Orfeo ??? MORTO ANCH' EGLI e ora lui, è solo DISPERATAMENTE SOLO può anche vincere questa battaglia e poi ? ricominciare tutto daccapo nuovi compagni e nuovi battaglie BASTA, BASTA, BASTA è così tremendamente, immensamente stanco di andare avanti così stanco di vivere una delle mani del guerriero si alza verso la figura della donna che corre poco lontano si sente uno schiocco, dall'interno della mano e gli artigli vengono espulsi all'istante, come tre lunghe e mortali frecce d'acciaio 146. IL SUO VISO non più una faccia ma solo rosso ROSSO ROSSO l'essere che lo ha ucciso, è lì davanti a lei grande vestito di pelle animale uno sguardo maligno negli occhi l'aggressore alza lentamente il pugnale, portandolo alla bocca e leccando la lama affilata dentro Reala qualcosa si rompe all'improvviso la mano che stringe il paletto, cede all'istante e l'arma cade a terra l'aggressore le si scaglia contro e lei, più per disperazione che per altro, alza un braccio a pugno chiuso, colpendolo l'impatto manda il D'Shin a terra ma la ragazza è immobile, fissando il massacro attorno a lei SANGUE SANGUE E CORPI DILANIATI "questo è il tuo destino" risuonano ancora una volta le parole dell'Osservatore e lei non riesce più a resistere si volta all'istante e prende a correre CORRERE correre con un foga tale che in pochi secondi è già fuori dal villaggio CORRERE FUGGIRE scappare via da quell'orrore CORRERE CORRERE questo è l'unico pensiero che domina la mente della ragazza dai lunghi capelli neri, mentre fugge nel fitto della foresta dietro di lei, sempre più lontane e indistinte le urla dei moribondi la ragazza, si volta di scatto e i suoi occhi neri, saettano un istante verso il bagliore lontano delle fiamme, che si alzano nel cielo poi sente di nuovo le urla urla angosciose urla disperate con gli occhi pieni di lacrime e la paura che le ha afferrato l'anima con artigli gelidi, la ragazza si volta di nuovo e riprende a correre più forte che può 147. Xena lancia il suo grido di battaglia e all'istante fa un capriola in aria e mentre lei volteggia, sotto il suo corpo, i tre lunghi artigli, passano innocui e si piantano con forza nel tronco di un albero ma appena i piedi della guerriera toccano di nuovo terra lei si volta e lo vede poco lontano, l'avversario in ginocchio a terra, la fissa entrambi i pugni chiusi sono sollevati verso di lei ma anche sull'altra mano mancano gli artigli qualcosa si muove sul terreno, verso di lei come un'onda che fende il terreno come una piccola talpa, ma incredibilmente veloce come uno squalo che solchi l'acqua per aggredire la sua preda d'improvviso, qualcosa squarcia il terreno e prima che lei riesca a muoversi DOLORE DOLORE due lunghi artigli, gli trapassano la gamba sinistra e vi restano infissi e il terzo artiglio gli si infilza poco sopra il ginocchio della gamba destra 148. continuare ad andare avanti senza mai fermarsi senza mai un attimo di sosta, anche quando i muscoli delle gambe si mettono ad urlare dalla stanchezza avanti sempre avanti e poi, all'improvviso, ritrovarsi fuori dalla boscaglia due creature sbucano fuori da un cespuglio con strane maschere a forma di animale sul volto e alla fine, il dolore e la stanchezza hanno la meglio cadere a terra investiti dal torpore e la mente che piomba nell'incoscienza e finalmente, nel riposo 149. stringendo i denti, la donna si volta e osserva l'avversario, barcollare verso di lei, cercando di correre senza cadere a terra 150. ma è inutile lui sa bene cosa sta succedendo non deve alzare le mani al volto, per vedere le nocche da cui sgorga sangue copioso come le api, quando perdono il loro pungiglione così lui, rinunciando ai suoi artigli, sta morendo per emorragia interna è finita semplicemente lui respira pensa il cuore continua a battere ma ormai è praticamente morto solo poco ancora poco lo dividono dal freddo abbraccio della morte ma ora ORA ora che è riuscito a bloccare Xena ora può vendicarsi di lei all'Averno la ragazza è Xena che ha ucciso Orfeo dell'anima perduta se ne occuperà qualcun altro non gli interessa più sono cose che non lo riguardano 151. il Chakram lì poco lontano lì a terra la mano ferita si sporge avanti e affonda nella terra umida, come un artiglio l'altra mano segue il suo esempio e anch'essa si incunea sotto il terreno i due bracci vengono piegati e il corpo viene tirato avanti, lasciando dietro di sé tre piccoli e sottili solchi, in corrispondenza degli artigli di Lama 152. la chiamano vigliacca e hanno ragione gli dicono che sarebbe dovuta restare nel suo villaggio a morire se era necessario e come può rispondere ??? come può controbattere quello che è la verità ??? e poi, di nuovo, la morte la sfiora arriva così vicino da accarezzarla e si allontana un'ennesima volta Xena la Principessa guerriera, ha sconfitto uno dei demoni e lei la "Cacciatrice" è di nuovo salva gli occhi di Reala si chiudono di nuovo e grosse lacrime ne escono fuori e ora ? E ORA ? E ORA ? la guerriera che l' ha salvata, sta per morire e lei ??? ferma ed immobile ad assistere alla sua fine " TU UNA VIGLIACCA SIMILE " gli ha detto quello che si chiamava Orfeo ma perché ? PERCHÉ ??? lei non voleva questo suo destino voleva voleva solo una vita da vivere il fagottino che contiene Eve, viene posato a terra e Reala si alza di scatto "questo è il tuo destino" 152. è così semplice per tutte le persone del mondo, tranne che per lui Lama oscilla pericolosamente e rimane in piedi per puro caso il suo respiro si è fatto incerto e ormai la Principessa Guerriera è solo un'ombra oscura che affoga nella notte ma ancora, lui la vede vede l'ombra oscura la vede strisciare avanti come in cerca di qualcosa 153. solo uno 154. forse una spada o un'arma qualunque non importa entrambi le mani strette a pugno, vengono alzate verso la forma oscura di Xena l'ultima carta che lui può giocare l'ultima mortale carta la presa delle dita strette a pugno, aumentano ancora le poche forze rimaste vengono messe all'interno dei due bracci tesi e dritti per un ultimo sforzo 155. la guerriera stringe i denti e con un ultimo sforzo scaglia in disco rotante verso la figura barcollante del suo avversario che come in risposta, punta verso di lei i suoi bracci disarmati 156. e poi l'impatto un impatto che gli mozza il fiato già corto un impatto che lo fa roteare su se stesso un impatto che d'improvviso gli fa esplodere nel petto qualcosa di simile ad un incendio le sue gambe toccano qualcosa di freddo e umido e solo dopo qualche istante, Lama si accorge di essere in ginocchio a terra non c'è più nessun buio nella sua mente il dolore lo ha di colpo risvegliato faticosamente, la sue mani salgono al petto c'è qualcosa di strano, infisso nel suo torace ..qualcosa che sembra metallo qualcosa che sembra circolare e provando a tirarlo via non riesce a toglierlo ma questo non è importante deve ancora fare una cosa il guerriero si volge barcollando verso Xena, che a terra, lo fissa sbalordita, nel vederlo ancora vivo < ancora per poco per entrambi > sussurra lui in un fiato non udibile le sue braccia si rialzano di colpo i pugni si chiudono di scatto .il cuore prende a pompare il sangue rimasto con una furia inaudita e il sangue inizia a raggrupparsi lungo i bracci, deformandoli, gonfiandoli di colpo come un vulcano che sta per esplodere 157. ma forse è l'ultima 158. una delle statue è a terra con le mani alzate di scatto come per fermare qualcosa l'altra statua, con entrambe le braccia e le mani chiuse a pugno, verso la prima poi l'istante passa qualcosa di orribilmente doloroso, esplode nella mente di Lama, mentre le ossa dei suoi bracci si frammentano in una miriade di schegge e i pugni chiusi esplodono in due rose rosso sangue, spruzzando in giro il prezioso liquido e d'improvviso, le due rose liquide, vengono attraversate da una pioggia di schegge d'osso, che viaggiano verso il corpo di Xena che fissa la mortale pioggia con gli ultimi pensieri rivolti a Eve e Gabrielle, mentre si prepara all'impatto mortale 159. qualcosa che si è messo di mezzo qualcosa che volge le spalle alla donna e in piedi davanti a lei, allarga le braccia come per fermare < reala > riesce a sussurrare Xena nel momento stesso in cui, uno spasmo improvviso coglie la ragazza il suo corpo ha un fremito e una serie di piccoli oggetti bianchi, escono di colpo dalla sua schiena espulsi dal suo corpo in mille sbuffi rosso sangue 160. ma all'improvviso, come un danzatore che dopo aver concluso una sua danza bloccato in posa come una statua le braccia della ragazza ripiombano verso il basso, senza più forze che le sostengano il corpo di Reala compie una sorta di piroetta sgraziata < no > sussurra con voce scioccata la Principessa Guerriera, vedendo le decine di macchie rosse che puntellano gli abiti della ragazza macchie rosse che continuano ad allargarsi allargarsi sempre di più, impregnando il vestito della ragazza di sangue caldo < era i il mi mio de des tino > balbetta Reala in un sussurro poi il suo corpo si affloscia e cade a terra scompostamente 161. Lama, come se non gli importasse più di morire, si limita a fissare il corpo a terra della ragazza < missione compiuta > esclama con un sussurro, mentre agli angoli della sua maschera, inizia a filtrare del sangue, che prende a gocciolare stancamente verso terra il suo volto si rialza lentamente ma in fondo alla radura è strano prima non lo aveva notato ma ora ora ci sono due figure una di esse gli fa dei cenni LUI CONOSCE QUEI DUE ma ora ora non ricorda bene LI CONOSCE ma ora ..ora i loro nomi gli sfuggono lentamente sposta un passo avanti le due braccia si alzano verso il cielo stirando le ossa doloranti però questo è bizzarro Lama alza verso il volto i suoi pugni chiusi, prendendo ad osservarli STRANO era convinto di non avere più le mani che pensiero assurdo e bizzarro è ovvio che ha ancora le mani è come svegliarsi da un brutto incubo solo che i suoi pensieri vengono interrotti, quando il suo sguardo viene di nuovo attirato dalle due figure in lontananza che continuano a fargli dei cenni e uno dei due, alza verso la sua tunica bianca, uno strumento E ACCIDENTI Lama scuote la testa irritato adesso Orfeo tirerà fuori un'altra delle sue lagne musicali ma che piacciono così tanto a Samara, che alle volte l'amica si appoggia con la testa contro qualunque oggetto e si lascia cullare dal suono di quelle note a lui non piacciono VA BENE sono suoni carini ma lui preferisce il fragore della battaglia E VA BENE !! bisogna sopportare Orfeo e le sue lagne musicali in fondo sono amici da secoli sospirando pesantemente, Lama alza un braccio in segno di saluto, mentre attorno a lui, la foresta inizia a vibrare, come scossa da un forte vento il guerriero accelera il passo e finalmente raggiunge i due compagni e d'improvviso le tre figure svaniscono 162. ma Lama non emette un gemito né ora né mai più 163. < xe xena ??? > balbetta una voce da qualche parte più avanti e si tratta di quella di Joxer la Regina delle Amazzoni, con una preoccupazione crescente, aumenta l'andatura e finalmente sbuca sulla radura e li vede 164. < xena ? > domanda con voce spaventata Joxer, che dopo essersi finalmente rialzato, si è avvicinato alla guerriera ma Xena non risponde le sue braccia si serrano ancora di più sul corpo esanime della ragazza < non era una vigliacca > esclama lei, con voce rotta dall'emozione < non lo era > 165. il dolore al petto, di colpo, si è attenuato e ora non è più forte come prima è stato così all'improvviso e poi, alla fine, lei comprende capisce cosa è successo capisce che la ragazza è morta capisce che adesso c'è una nuova Cacciatrice e dentro la sua mente, esplode di colpo un urlo, che non riesce ad essere formulato 166. ma poi si bloccano di colpo, quando vedono l'amico tornare indietro E IL SUO VOLTO un volto stravolto occhi quasi fuori dalle orbite occhi che sembrano aver visto l'orrore più assoluto poi il corpo cade a terra di peso esplodendo in una nuvola di polvere prima ancora di toccare terra e subito dopo, da dietro l'albero, esce tranquillamente la figura di un generale Romano con una daga in mano
lunghi capelli neri e occhi dello stesso
colore
ma che d'improvviso diventano giallastri e lunghi
canini escono dalla sua bocca
< Zano è morto ? > domanda di nuovo < come te > esclama uno del gruppo scagliandosi verso di lui ma arrivato a poco meno di due metri, il vampiro cade a terra di schianto due lunghi dardi gli spuntano dalla schiena i compagni, intuito cosa sta per succedere, si volgono di scatto e prendono a correre via ma fatti pochi passi, una pioggia di frecce che sembra venire da ogni lato, li falcia tutti, trapassando i loro petti con lunghi dardi di legno e riducendoli in polvere qualche istante dopo < tu tu > balbetta uno dei non-morti, l'unico sopravvissuto, cercando di mettersi in piedi, mentre uno dei suoi bracci penzola inerte, infilzato da parte a parte .< io io ti conosco > esclama con occhi folli di terrore <Il vostro Padrone è morto > replica il vampiro dai capelli neri < e voi fuggite ? FUGGITE ??? fuggite, anziché rimanere al suo fianco ??? avreste dovuto morire insieme a lui > < no no ti ti prego io io > inizia a balbettare l'altro spaurito <Le tue suppliche mi disgustano servo > e detto questo, un nugolo di frecce trapassa il vampiro ferito, da parte a parte, facendolo esplodere in una nuvola di polvere una figura esce all'improvviso da dietro l'albero e si avvicina al vampiro dai capelli neri questi si volta tranquillamente e la figura si inchina <Padron Raven > esclama il nuovo vampiro in tono ossequioso < noi siamo pronti desiderate attaccare il villaggio amazzone ? > <NO > replica all'istante l'altro con voce dura e la figura si inchina di nuovo e prende a retrocedere il vampiro dai capelli neri, si volta come se il suo sguardo potesse penetrare gli alberi e arrivare al villaggio < non sono qui per questo > detto ciò, il non-morto, rinfodera la sua daga d'argento e si allontana tranquillamente 167. ma poi, avvicinandosi, le voci salgono di'intensità sino a divenire gemiti e urla di dolore e infine Xena arriva nel villaggio CORPI CORPI SENZA VITA a dozzine sparsi per terra alcuni corpi sono di Amazzoni altri soldati Romani figure insanguinate camminano nel villaggio senza una meta precisa altri cercano, inutilmente, di far alzare da terra i propri compagni vicino a lei, un'amazzone ferita, viene trasportata a spalla da una compagna poco più avanti, la Sciamana, in ginocchio, vicino al corpo di un'altra guerriera scuote la testa sconsolata e si alza da terra un soldato Romano, a terra, grida di dolore, mentre si tiene premute sul petto, entrambi le mani insanguinate un altro arranca a terra, con il volto stravolto dalla follia, mentre ride istericamente e poco più avanti e Xena lo vede Jacob, avanza lentamente, barcollando il petto insanguinato mentre sorregge il corpo senza vita di un soldato Romano alto e calvo "la battaglia è finita la battaglia è finita " pensa Xena fissando lo scenario di distruzione e allora perché non si mette a danzare dalla gioia ??? poi la donna si volta ma non per osservare Joxer e Gabrielle ma solo per fissare con tristezza il corpo senza vita, trasportato sopra la sella di Argo quello è il motivo quello e tutte le vite perse in una sola notte 168. Lissa si volta e vede entrare all'interno della capanna la Principessa Guerriera, che si dirige velocemente verso di lei, con occhi carichi di rabbia il corpo della guerriera è di un rosso intenso, mentre decine di piccoli tagli, fanno bella mostra sulle braccia e sulle gambe arrivata di fronte a lei, Xena, si immobilizza, fissandola con sguardo rabbioso, senza dire niente non c'è bisogno che lo faccia e Lissa fissa la guerriera senza rispondere alle sue mute domande non c'è bisogno che lo faccia la mano di Xena saetta verso il collo della ragazza e questa sente un colpo improvviso < adesso non puoi più respirare parla, se vuoi vivere > < perdi tempo > esclama una voce alle spalle di Xena e questa senza nemmeno voltarsi, ha riconosciuto Jacob il corpo di Lissa ha uno spasmo e crolla a terra, mentre i suoi polmoni sembrano bruciare <PARLA > urla la guerriera afferrano i capelli della ragazza e tirando indietro la testa per fissarla negli occhi la bocca di Lissa si apre all'improvviso < per do natemi > esclama con il poco fiato rimasto, prima che gli occhi si rovescino di colpo, mostrando il bianco della pupilla Xena serra la labbra e colpisce di nuovo la ragazza, permettendogli di tornare a respirare e subito si volge verso Jacob vendendo, con stupore, che il vampiro, tra le braccia, stringe ancora il corpo senza vita del soldato < hai visto che mostro che sono ? > chiede lui con voce triste < riesco a uccidere chiunque mi sta intorno senza neppure sfiorarlo > detto questo, adagia il corpo di Claudio sopra il tavolo e raccolto il suo mantello da terra, lo mette sopra di lui Xena gli si avventa contro, afferrandolo per l'armatura, e sbattendolo con forza contro una delle pareti ma il vampiro si limita a fissarla senza reagire 169. < Reala è morta > esclama la guerriera con voce triste, allentando la presa <Non è colpa tua neppure Tu potevi salvarla non avresti potuto vegliare su di lei per sempre prima o poi, l'avrebbero comunque colpita > ma le parole non calmano l'animo di Xena Jacob può leggere un odio terribile in quei occhi azzurri <Se ti dico quello che vuoi morirai > Xena non risponde ma non c'è bisogno che lo faccia la testa di Jacob si avvicina al suo orecchio e vi bisbiglia un nome e un luogo
c'è uno scalpiccio improvviso e la guerriera si volta giusto in tempo per vedere una figura che esce di corsa dalla capanna Lissa non è più a terra Jacob spalanca di colpo gli occhi <DOBBIAMO PRENDERLA PRIMA CHE TROVI I SUOI COMPAGNI > urla con foga, correndo oltre la guerriera 170. due giorni dopo un odore che la Principessa Guerriera ha sentito a volte su innumerevoli campi di battaglia ma mai si è abituato ad esso è l'odore della carne che brucia è l'odore della morte i suoi occhi severi osservano le pile funerarie, che ardono nella notte, mentre le fiamme si innalzano verso il cielo, portando con loro le guerriere morte e in mezzo a loro, anche il corpo di una ragazza che amazzone non era ma che alla fine della sua vita, ha dimostrato più coraggio di quanto gliene sia mai stato chiesto la guerriera si volge e vicino a lei vede Gabrielle anch'ella fissa i grossi falò, con le labbra contratte e gli occhi lucidi vorrebbe piangere vorrebbe gridare il suo dolore per la morte delle compagne, delle sue sorelle Amazzoni ma lei è LA REGINA e non può abbandonarsi a scene del genere poco lontano, davanti ad un rogo funerario, isolato, la donna vede un'unica figura solitaria, alta e con un elmo sul capo, mentre osserva immobile le fiamme che avviluppano il corpo avvolto in una coperta la Principessa Guerriera distoglie lo sguardo da Jacob e fissa un'altra figura niente più di un'ombra che si muove ai confini della foresta un'ombra inquieta che continua a spostarsi, come se non trovasse pace dopo aver lasciato la capanna, lui e Jacob hanno inseguito la ragazza nel bosco ma lei, seppur ferita, li ha distanziati arrivati ad un bivio, hanno trovato due serie di impronte si sono divisi e ognuno ha seguito una strada e e Xena dopo parecchio ha trovato solo il corpo un soldato Romano, morto da poco è tornata indietro e all'alba, ha raggiunto di nuovo il bivio ...e qui, c'era Jacob e Lissa nessuno dei due ha detto una parola cosa sia successo in quel lasso di tempo, la guerriera ha compreso che era meglio non saperlo ma ormai, qualcosa in Lissa era cambiato come se una parte di lei fosse morta, e una nuova Lissa fosse nata lo ha visto nello sguardo della ragazza una Lissa con uno scopo nella vita uno scopo che non era né servire il fantomatico gruppo né essere un'amazzone e del resto il villaggio non era più il suo posto anche se niente, del vero motivo dell'attacco di Zano, è stato detto alle Amazzoni in qualche modo, le guerriere, devono averlo almeno intuito e al ritorno di loro tre, nel villaggio, parecchi sguardi delle guerriere che si voltavano a fissare la ragazza, erano tutt'altro che amichevoli < lei viene con me > ha detto Jacob quella stessa mattina, con un sorriso triste <Buffo > ha esclamato in seguito < sono millenni che ho passato il tempo a uccidere Cacciatici ma è la prima volta che devo prendermi cura di una di loro > detto questo, il giorno dopo il rogo funerario, se ne sono andati entrambi, sparendo nella foresta e Xena si è stupita a fissare gli alberi e i cespugli quasi aspettando quasi aspettando, qualcosa che non riesce neppure lei a definire <Dovevano andare insieme perché stanno entrambi cercando la stessa cosa > gli ha detto la Sciamana, qualche giorno dopo <Cosa ? > ha chiesto lei <Il perdono dei vivi > ha risposto la Sciamana poi non ha aggiunto altro ed è tornata a curare le guerriere ancora ferite 171. Un mese dopo ma l'uomo subito nota il cavaliere non si tratta di un uomo ma di una donna dai capelli neri e alle spalle di questa si vede spuntare l'elsa di una spada l'uomo sospira annoiato ..lo spettacolo lo ha emozionato per qualche istante e non di più gli sembra strano di vedere un'amazzone da queste parti ma del resto non sono affari che lo riguardano una manica della veste dell'uomo passa sopra la fronte per asciugare il sudore e quando il braccio si riabbassalo l'amazzone a cavallo, è ferma davanti a lui l'uomo getta uno sguardo stupito alla donna e questa gli risponde con due gelidi occhi azzurri l'uomo si scansa di colpo per far passare la guerriera ma questa sprona il cavallo per mettersi davanti al contadino < perdonatemi guerriera > esordisce l'uomo con voce spaventata buttandosi di nuovo di lato, convinto di intralciare il cammino alla donna ma questa per tutta risposta, sprona il cavallo e si rimette di nuovo davanti a lui, per bloccargli la strada < io io non non possiedo denaro non uccidetemi > esclama con voce balbettante, mentre retrocede lentamente, come spaventato <Jacob mi ha parlato di te dovresti essere Lorn > esclama Xena gli occhi terrorizzati dell'uomo, svaniscono di colpo e il loro posto viene preso da uno sguardo gelido <La Principessa Guerriera > esclama Lorn con voce divertita < abbiamo molto su di te ma è la prima volta che ti incontro faccia a faccia > con un balzo Xena si getta a terra e sfodera la sua spada e pochi istanti dopo la lama preme sul collo dell'uomo < cos'è ? non vuoi più colpire ? > domanda Lorn con voce calma, fronteggiando lo sguardo di rabbia della donna <Ho capito > replica lui, con voce tranquilla < ti serve aiuto > e la testa dell'uomo scatta all'indietro e subito una striscia di sangue compare sul suo collo < visto solo carne e sangue non ci vuole niente ad uccidermi > esclama Lorn <Voi VOI SIETE PAZZI > urla Xena con rabbia nella voce <NOI SIAMO VOTATI > urla con rabbia Lorn < siamo votati Xena votati ad un bene più grande un bene molto superiore alle nostre semplici vite e siamo pronti a sacrificare chiunque a questo anche noi stessi se necessario e ora ? > domanda Lorn con un sorriso cattivo < se vuoi uccidermi, basta che ti sbrighi sono in ritardo per il pranzo e mia moglie potrebbe preoccuparsi > la spada di Xena avanza di nuovo, arrivando a sfiorare il collo dell'uomo < ho sconfitto il vostro Tre > esclama la Guerriera <Pensi che non lo sappia ? > chiede Lorn con voce calma < è sempre una tragedia quando qualcuno di così fedele al gruppo muore ma è solo un problema momentaneo perché nel momento stesso in cui hai ucciso Lama del vento già un altro Tre era pronto a prendere il posto dei caduti quindi, come vedi, il tuo è stato uno sforzo inutile > <Io vi batterò > esclama a denti stretti Xena, mentre stringe con forza l'elsa della spada Lorn sorride divertito <Battere ??? CHI ??? > chiede l'uomo con un falso sguardo stupito < noi, Xena, non abbiamo uno stendardo sotto il quale viviamo noi siamo tutti e nessuno noi siamo dovunque e da nessuna parte noi siamo l'oste che ti porta il cibo sulla tavola la vecchietta che sorride mentre gli passi vicino il giovinetto che, nelle locande, si prende cura del tuo cavallo ma siamo anche più di questo siamo i tuoi amici di infanzia siamo stati i tuoi compagni nelle battaglie siamo i tuoi fratelli e sorelle e forse, alle volte, siamo anche i tuoi stessi genitori XENA sappi questo le persone muoiono i regni crollano gli imperi si disgregano gli Dei stessi, cadono e vengono dimenticati ma noi NOI siamo stati, siamo E SAREMO SEMPRE > detto questo, Lorn si limita a fissare divertito lo sguardo furioso della Principessa Guerriera < come sta la piccola Eve ? > domanda d'improvviso l'uomo e il cuore di Xena ha un sobbalzo improvviso la lama preme ancora di più sul collo dell'uomo, ma questo si limita a fissare la donna <Jacob è un avversario pericoloso > commenta lui < non tanto perché è più forte o abile di te ma solo perché lui, a differenza tua non ha niente da perdere e volendo combattere contro di noi, può anche danneggiarci > la spada viene alzata di scatto verso il cielo, e la lama punta sulla testa dell'uomo < uccidimi se vuoi > replica lui, con voce tranquilla < io vivo solo per servire il gruppo alla mia morte, un altro più degno, prenderà il mio posto ma ricorda questo > esclama Lorn con voce tetra < NOI non possiamo permettere che qualcuno, anche soltanto, pensi che noi esistiamo quindi dobbiamo eliminare il nostro nemico e chiunque gli stia vicino e possa sapere qualcosa come per esempio la tua amica Gabrielle quell'inetto di Joner ??? o è Joxer ??? non importa il nome poi, ovviamente c'è tua madre e infine tua figlia e non ha la minima importanza, quanti di noi, potrai uccidere c'è né sarà sempre un altro e dovrai sempre guardarti le spalle e non fidarti mai di nessuno, perché, anche se un giorno, cercassi rifugio da un tuo vecchio amico lui potrebbe essere uno di noi > la guerriera deglutisce pesantemente fissando gli occhi gelidi dell'uomo e d'improvviso lo sguardo del contadino ritorna ebete < accidenti > esclama lui facendo un fischio, mentre gira la testa per osservare il sole < quanto è tardi chissà come sarà adirata mia moglie mi aveva detto di fare presto e adesso ??? dovrò portargli un mazzo di fiori > detto questo Lorn, riprende a camminare, passando alla Principessa Guerriera che ancora con la spada sollevato, lo osserva come pietrificata < dimenticati di noi > esclama Lorn ancora una volta con voce dura, che tradisce di nuovo il suo aspetto mite < e noi ci scorderemo di te > Xena si limita a fissare il vuoto davanti a lei e il braccio, come senza più forze, ricade verso il basso la lama fende l'aria sibilando e colpisce il terreno, incidendolo Lorn si allontana fischiettando, mentre con una manica si premi il lato del collo dal quale continua ad uscire ancora del sangue LA ZAPPA !!! ecco è chiaro GIUSTO !!! con un gesto goffo si è tolto la zappa dalla spalla e il lato affilato lo ha tagliato ecco quello che racconterà alla moglie ma se lei non ci dovesse credere la stessa minaccia proferita a Xena è valida anche per lui nessuno deve sospettare l'esistenza del gruppo e chiunque lo fa deve essere eliminato l'uomo sospira riprendendo a fissare il cielo e ancora una volta, spera che tutta la sua vita, vissuta finora, sia solo un lungo brutto sogno come vorrebbe, e non è la prima volta che lo desidera, essere veramente e semplicemente un contadino di nome Lorn UN CONTADINO niente di più ma questa sua vita, a capo del gruppo è il suo destino Epilogo. Senato di Roma, qualche tempo dopo < magnus > sussurra una voce dietro di lui e il Senatore si volta di scatto una figura emerge dal una delle colonne, alle sue spalle, piazzandosi al centro del corridoio e prendendo ad avanzare tranquillamente verso l'uomo alto, con indosso un'armatura da generale, lunghi capelli neri e penetranti occhi dello stesso colore <Allora ? > domanda Raven <Tutto a posto > esclama il Senatore il volto del vampiro diviene di colpo sorridente <Ci sono stati problemi ? > <No padron Raven solo qualche strascico come un gruppo di soldati, tornati indietro a riferire di demoni che erano agli ordini del defunto Generale Zano, che li comandava ovviamente, quei uomini sono dei pazzi visionari > <Ovviamente > commenta il vampiro con tono falsamente serio < e ora > prosegue il Senatore < sono al posto che gli compete il circo come pranzo per i leoni > <Molto bene ..c'è altro ? qualcosa che è andato storto ? > <NO assolutamente NO Jacob credeva che Zano, fosse un mio errore e il gruppo pensa Jacob sia tornato a combattere e abbia ucciso Zano, solo per prendere i suoi territori di caccia > <Ottimo > <Padron Raven permettete permettete una domanda ? > chiede timidamente Magnus <No > risponde il vampiro con voce tranquilla il Senatore si morde un labbro e lascia cadere il discorso <Voglio farti IO, una domanda > esclama Raven < a chi è la tua fedeltà ? al gruppo ? o all'Impero ??? > <Solo a voi padron Raven > esclama Magnus con un sorriso <A me personalmente ? o al mio denaro ? > <Essere fedeli a Roma o al gruppo non mi garantisce una vita lussuosa > risponde il Senatore con un lampo d'avidità negli occhi <Mi piacciono le persone avide > commenta il vampiro con un sorriso, alzando di scatto una mano e lanciando un sacchetto al Senatore che si affretta a prenderlo al volo < sono le più affidabili > <Finché vengono pagate > replica l'uomo Raven sorride divertito, mostrando i lunghi canini lucenti tutto il suo piano è andato a buon fine c'è solo un ultimo particolare da definire Magnus slaccia il sacchetto di pelle, facendo cadere sulle mani il denaro in esso contenuto e quando rialza lo sguardo verso il vampiro lo vede a meno di un metro da lui, che lo sovrasta di almeno venti centimetri d'altezza ma lo sguardo dell'uomo è fisso, non sul sorriso crudele del non-morto ma sulla mano che stringe un pugnale, all'altezza del suo cuore un solo colpo preciso la lama affonda nella carne Magnus emette un grido strozzato e cade a terra, mentre le monete rimbalzano sul pavimento, creando un sottofondo musicale alla sua morte Raven si piega e pulisce la lama sulla tunica dell'uomo certamente ci saranno molte domande sul perché sia stato eliminato un Senatore come Magnus ma resteranno domande senza risposta e il non-morto non se ne preoccupa a parte Magnus stesso, nessuno, nemmeno il gruppo, sapeva della sua presenza e delle sue manovre nella battaglia di Jacob contro Zano Raven si rialza e fissa qualche secondo il corpo senza vita dell'uomo e poi scuote la testa con un sorriso, mentre rinfodera l'arma è vero quello che aveva appena detto a Magnus gli piacciono le persone avide oltre a essere affidabili sono anche molto prevedibili e ora anche l'ultimo particolare è sistemato e il suo piano può dirsi perfettamente riuscito FINE |
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