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XENA
E I TORMENTI DELL’ AMORE (Seconda parte)
La porta si apre e Xena viene spinta dentro. La porta si chiude dietro di lei. Per un momento, Xena resta al centro della stanza con gli occhi chiusi e totalmente immobile. Poi, riapre gli occhi e con un ruggito si scatena, riducendo in pezzi il mobile piu’ vicino. Quindi si strappa il collare e il guinzaglio, li appallottola e si dirige alla finestra, scagliandoli fuori con violenza. Volteggiando in aria come il chakram, il guinzaglio si arrotola intorno al collo di due uomini nella piazza sottostante, riunendoli in un abbraccio che li fa precipitare nella fontana, causando un effetto domino caotico per finire con una folla di persone fradice e inferocite. XENA: Questo si chiama focalizzare. Xena sogghigna e di umore migliore si aggira per la stanza ed apre una porta interna. Oltre si vede una stanza molto piu’ bella. Xena entra, sbattendo la porta dietro di se. EST. UNA CANOA SUL FIUME – POMERIGGIO Saffo e’ distesa di traverso sulla prua dell’imbarcazione che appare sovraccarica dell’attrezzatura necessaria per un lungo viaggio. Morai sta remando in maniera inesperta. MORAI:
Stavo pensando. Un’ape ronza intorno alla testa di Morai che la scaccia. SAFFO:
Non e’ questo il punto. Vuoi farmi fare una brutta figura? Dillo,
Morai. Saffo si distende in una posa concentrata. L’ape diviene piu’ insistente. Morai comincia ad agitarsi scompostamente. SAFFO: Mi sento molto piu’ rilassata. Forse la vecchia Venere aveva ragione a suggerici di prenderci una vacanza. Morai scaccia l’ape con il remo con tanta forza che sbilancia la canoa e la fa rovesciare, facendo cadere nell’acqua Saffo, lei stessa e tutta l’attrezzatura. INT. CAMERA DA LETTO DI SAFFO – POMERIGGIO Olimpia entra e richiude con difficolta’ la porta in faccia a molte persone vocianti intente a seguirla. Si gira e scorge Xena placidamente a mollo nell’enorme vasca a forma di cuore nel centro dell’appartamento di Saffo. OLIMPIA: Ehi, vedo che ti sei messa a tuo agio. Xena la guarda di traverso. Olimpia si avvicina e comincia a massaggiarle il collo. OLIMPIA:
Mi dispiace, Xena. Non credo che intendessero ferirti. E’ solo
il loro modo di comportarsi. Olimpia, continuando a parlare, si spoglia. OLIMPIA:
Senti, lo so che per te e’ dura recitare un ruolo secondario… Olimpia s’immerge nella vasca e nuota lentamente verso Xena. Ha l’aria divertita. OLIMPIA:
La grande Principessa Guerriera nel ruolo di una serva? C’entra
eccome, Xena. Ti conosco da troppo tempo. Xena esita, avvertendo una sfumatura di serieta’ nel tono di Olimpia. Prima che possa rispondere, Venere appare nel bel mezzo della vasca, spruzzando acqua su entrambe. Tutt’intorno bolle rosa galleggiano nell’aria. VENERE:
Questa si’ che e’ classe. Voi ragazze vi state comportando
alla grande. Xena rotea gli occhi esasperata. VENERE:
Oooh… siamo irritabili? Olimpia comincia a ridere all’espressione di Xena. XENA: L’orgoglio non c’entra affatto. Olimpia le accarezza affettuosamente il viso. XENA: Olimpia… Olimpia e Venere ridono. Xena le inonda d’acqua. EST. GIARDINO DI SAFFO – NOTTE Saffo e Morai attraversano il giardino bagnate fradice. MORAI:
Davvero… Non volevo farlo. INT. SALA DEL BANCHETTO – NOTTE Olimpia e’ seduta sulla grande poltrona regale di Saffo. Xena e’ su una pila di cuscini accanto a lei. C’e’ un grande ricevimento in corso:danzatrici, danzatori, musici. Senhel e Avain siedono vicini a loro. SENHEL: Tu scrivi della bellezza dell’amore. Ti comprendo, Saffo, solo che non capisco cosa c’entri con tutto questo. Senhel indica il sensuale dimenarsi di corpi intorno a loro. OLIMPIA:
L’amore ha molte differenti facce. Xena ha continuato ad osservare i danzatori bersagliandoli con chicchi d’uva. Ora ascolta mentre Olimpia inizia a spiegare. OLIMPIA:
Ma non e’ questo l’amore. L’amore e’ qualcosa
che puo’ ferirti davvero e richiede molto duro lavoro e sacrificio
mantenerlo vivo. Lo sguardo di Olimpia si posa su Xena che la guarda a sua volta. Senhel le osserva molto pensieroso. SENHEL: E’ un concetto interessante. Ci dovro’ riflettere. Il direttore di scena si siede su un fianco del trono di Saffo, scostando il braccio di Xena. DIRETTORE(a
Xena): Non vorrai rovinare il tessuto. Xena stringe gli occhi. OLIMPIA(al
direttore): Credimi, e’ meglio se lasci stare. Xena sta per rispondere. Olimpia le infila velocemente un dolcetto in bocca. Xena serra i denti sulle sue dita. OLIMPIA: Ahi! Morde eccome e senza avviso. Xena lascia la mano di Olimpia. DIRETTORE:
Forse dovresti ordinarle una museruola. Xena si alza e si spolvera gli abiti. XENA: Vado a cercarmi un osso. Divertitevi. Xena esce infuriata. Olimpia la guarda andarsene. INT. STUDIO DI SAFFO – NOTTE Olimpia entra. Morai e’ seduta allo scrittoio. Olimpia la scambia per Xena. OLIMPIA:
Dovevi proprio farlo? Olimpia capisce che c’e’ qualcosa che non va. INT. CAMERA DA LETTO – NOTTE Xena entra, vestita dei suoi abiti di pelle. Saffo e’ dentro, indossa biancheria molto sexy e si sta spazzolando i capelli allo specchio. XENA:
Ehi… XENA:
Come? Saffo si gira e fissa Xena. Poi, con un dito, l’invita a d avvicinarsi. SAFFO: Ooooh… pelle. Sei definitivamente perdonata. E’ il mio compleanno? Avvicinati. Xena capisce che c’e’ qualche cosa che non va. INT. STUDIO DI SAFFO – STESSO MOMENTO OLIMPIA:
Che stai facendo? Olimpia mette una mano sulla bocca di Morai e si inginocchia accanto a lei. OLIMPIA: Va bene. Dove hai trovato il giusquiamo e quanto ne hai preso? INT. CAMERA DA LETTO DI SAFFO – STESSO MOMENTO Xena retrocede lentamente nella stanza incalzata da Saffo. XENA:
Aspetta un momento… Saffo si lancia verso Xena che la scansa e fugge fuori dalla porta, totalmente confusa. INT. STUDIO DI SAFFO – STESSO MOMENTO MORAI:
Perche’ mi credi ubriaca? INT. CORRIDOIO – ATTIMI DOPO Morai entra nel corridoio inseguita da una confusa Olimpia. Xena entra nel corridoio inseguita da una vogliosa Saffo. Girano tutte all’angolo e si scontrano letteralmente le une contro le altre, atterrando sui loro didietro in una grande ammucchiata. Poi si fissano tra loro esterrefatte. DISSOLVENZA - FINE PRIMO ATTO SECONDO ATTO L’immagine si apre su: INT. STANZA DA LETTO DI SAFFO – TARDA NOTTE Xena e Olimpia sono in piedi di fronte a Saffo e Morai. Saffo le osserva affascinata. Si avvicina ad Olimpia e la scruta. SAFFO:
Pazzesco. Assolutamente pazzesco. Non posso credere ai miei occhi. Chi
hai detto di essere? Saffo passa oltre ed esamina Xena. SAFFO:
Di passaggio. Uhm, uhm… E tu come ti chiami, bellezza? Xena e Olimpia escono. Saffo le guarda uscire, molto intrigata. SAFFO:
Non e’ emozionante, Morai? Morai sembra turbata. INT. STUDIO DI SAFFO – NOTTE – DI SEGUITO Xena e Olimpia entrano. Stanno entrambe pensando alle loro sosia. OLIMPIA:
Che cosa strana. Olimpia osserva il mobile in pezzi. OLIMPIA:
Che sara’ successo? Olimpia resta a guardare il macello, poi lancia uno sguardo di sottecchi a Xena e sorride. Xena alza le spalle imbarazzata. Poi gettano le loro coperte sul grande e lussuoso scrittoio di Saffo e si adagiano una accanto all’altra. OLIMPIA:
Ho capito subito che non eri tu. Rimangono in silenzio per un po’. OLIMPIA:
E tu come hai capito che non ero io? Olimpia la guarda. Xena da’ una scrollata di spalle. OLIMPIA:
Immagino che ci conosciamo troppo bene, eh? Ancora qualche attimo di silenzio. OLIMPIA: E’ bello, no? Xena guarda Olimpia e sorride. XENA: Si’. INT. TEATRO DI SAFFO – PALCOSCENICO – MATTINO Saffo sta scrivendo. Scrive, poi cancella e riscrive. Alla fine accartoccia la pergamena e la getta via. Venere, apparendo, l’afferra al volo. VENERE:
Ehi, piccola! Come va? Venere svanisce. Saffo sembra depressa. SAFFO: Si’, ho bisogno di qualcosa.
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