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IL FESTIVAL DI MELODIA

di BARD AND WARRIOR

-Struttura: Racconto Musical.
- Ambientazione: In un tempo non definito, dopo la VI serie. Il racconto comunque, è un po’ il continuo dell’episodio “Xena e la lira di Tersicore” della V stagione.
- Disclaimer: I personaggi di Xena e Gabrielle, Evi Marte, Afrodite e Virgilio appartengono alla MCA/Universal Renassiance Pictures. Tutti gli altri sono di mia invenzione. Ogni riferimento a persone, luoghi o cose è puramente casuale! Mentre i motivi delle canzoni che cantano i personaggi, sono tratti da brani di vari artisti italiani e riadattati talvolta per la situazione.
- Rating: subtext
- Dedication: A tutti quelli che credono che aldilà di ogni silenzio e di ogni parola, quando sembra che non ci sia più niente da dire, solo una canzone, possa essere paradossalmente lo specchio dei propri stati d’animo. Solo una canzone possa esprimere frasi e pensieri altrimenti incomprensibili.
- Nota: Tutti sanno come tristemente sia finita la VI stagione di Xena, che ha visto il suo epilogo con la morte dell’eroina, e il passaggio della sua eredità materiale ma soprattutto spirituale alla sua amata Gabrielle. Ebbene, immaginiamo che in un qualche modo (che non mi dilungherò a narrare in questo racconto), la tenace Gabrielle sia riuscita a riportare la sua amica in vita. Xena e Gabrielle, sono dunque di nuovo insieme ora, pronte per altre 1.000, o forse 10.000 avventure fianco a fianco. Eccone una simpatica e divertente…

La giornata comincia tranquilla per Xena e Gabrielle. Il sole appena sorto, illumina i loro giacigli nella fitta boscaglia; Xena è la prima a svegliarsi, guarda la sua compagna che dorme ancora, vicino a lei: sembra ancora più bella quando dorme; si incanta per un momento a guardarla, e mille pensieri le si affollano in testa. Rendendosi poi conto, che probabilmente ha assunto un’espressione da idiota, nel fissarla in quel modo, senza far rumore, per paura di svegliare anche Gabrielle, si alza e si rimette l’armatura. Mentre sistema un po’ di cose, ripensa a tutto ciò che è accaduto ultimamente: dalla sua morte, alle fatiche compiute da Gabrielle (che non riusciva praticamente più a vivere senza di lei),per riaverla al proprio, fianco in carne ed ossa. Il pensiero di essere scampata alla morte anche stavolta, la rende felice, infatti comincia a canticchiare allegramente

Xena: - “Quando una volta, tornai dell’aldilà, quando ho rivisto Gabrielle, e nessuno via me la porterà…Quando il mondo mi sembra migliore, anche solo per un attimo; quando so che ce la posso fare sento che, sento che: Per ogni giorno, ogni istante ogni attimo, che sto vivendo, GRAZIE MILLE, per ogni istante ogni giorno ogni attimo che mi è stato dato, Grazie mille…”-

La Principessa Guerriera, non si è accorta però, che il suo canto, l’ ha trasportata forse un po’ troppo, al punto di svegliare l’amica che ora alzatasi, fissa Xena negli occhi, salutandola con un dolcissimo “buongiorno”, e scatta a sistemare le sue cose.

Xena si scusa per averla svegliata, ma la barda, sembra aver apprezzato il suo risveglio con quel melodico canto. Poi qualche minuto di silenzio.

- Le fatiche affrontate ultimamente sono state molto pesanti, senza contare le emozioni forti, che abbiamo avuto. Non si può andare sempre in giro, a destra e sinistra a salvare il mondo, e poi chi salva noi da un esaurimento nervoso? Forse è meglio prenderci un paio di giorni di riposo, dopotutto è più che meritato! Per due giorni, non crollerà sicuramente il Mondo! Potremmo ritornare a Melodia, dove lasciammo la Lira di Tersicore, dopo la battaglia musicale contro Draco; so che da allora, ogni anno in onore di questo evento, si fa un festival, con la partecipazione di ospiti d’onore tra cui i cantori più in voga del momento: Laurus, Pausinius, Eros Ramazzottus, Maxus Pezzalus, e altri… A Gabrielle piacerà sicuramente, è una seguace di questi musici, e magari potrei risvegliare la sua vena artistica tra un passo di blues e uno di twist! Senza contare che, domani sarà il suo compleanno, quale sorpresa più gradita di questa? - Pensa Xena. Senza esitazione si rivolge poi a Gabrielle che nel frattempo ha cominciato a cantare a bassa voce

Gabrielle: - Non arriveranno i nostri non arriveranno mai, se non sanno dove siamo, non sappiamo se abbracciarci o se difenderci oramai, ma io sento il tuo richiamo, uh uh uh sento forte il tuo richiamo…-

Xena: - Siamo allegre oggi!?! Sai, pensavo: Non ci riposiamo da quando, in occasione del tuo compleanno,andammo a Tebe alla lettura dei versi di Saffo…-

Gabrielle: - Perché, quella volta a Tebe la sentimmo declamare Saffo? Ti ricordo che tu, cara la mia saputella principessa guerriera, sbagliasti il giorno!!! -

Xena: - Ehm, è vero! Però mi sembra anche di essermi fatta perdonare con quel regalo poi! -

Gabrielle: - Si, fu apprezzabile il fatto che Saffo mi dedicò una poesia, ma avrei preferito che la scrivessi tu di tuo pugno… Oh, scusami dimenticavo, non sai maneggiare una penna così abilmente come faresti con la tua spada! Giusto? -

Xena: - Ehi, Saffo l’ ha scritta, è vero, ma i sentimenti al suo interno erano i miei! Io sono una donna d’azione, non una poetessa, quella sei tu. Non cominciamo col voler scambiarci i ruoli! E poi sai che a me non piace scrivere…Sei incontentabile! -

Gabrielle: - Si, si, eccome se non lo so! Sono tanti anni che siamo insieme, e mai ti ho visto prendere penna e pergamena in mano; Xena, mi sorge un dubbio: ma sai scrivere? -

Xena: - Certo che so farlo! So scrivere e so fare anche le tabelline, sennò come farei a fare le mie tattiche? Mica viaggi con una Principessa Guerriera ignorante tu! -

Gabrielle: - Meglio che non risponda, o finiremo col litigare perché “Sei peggio di una bimba capricciosa, la vuoi sempre vinta tu, ma c’è di buono che al momento giusto tu sai diventare un’altra, in un attimo tu: Sei grande, grande, grande come te, sei grande solamente tu!”-

Xena: - Hai visto? Che ti dicevo, sei tu l’artista! Comunque ti stavo dicendo che vorrei prendermi un paio di giorni di riposo. Dai, mettiamoci in viaggio, pensavo di ritornare a Melodia, ti ricordi di quella città, vero? -

Gabrielle: - Certo eccome se me la ricordo,quel “porco” di Draco ha reso quei giorni indelebili in me! Ci siamo state per la lira di Tersicore! Ok, ci sto andiamoci, potremmo seguire il festival! -

Attimi di silenzio, e poi succede all’improvviso una cosa che le lascia interdette: Le due si guardano negli occhi, si scambiano cenni di intesa e d’amore, finché Xena, contenta di aver avuto l’approvazione dell’amica, fa il primo passo: le si avvicina e la stringe in un lungo interminabile abbraccio; era la prima volta che lo faceva, da quando era riuscita a tornare sulla terra come mortale; tante altre volte, si erano abbracciate, ma ora sentivano un qualcosa di inspiegabilmente nuovo ed emozionante in questo abbraccio, qualcosa di molto diverso…

Durante il loro viaggio abbastanza lungo, per ingannare il tempo, duettano insieme passando da una melodia all’altra. La calma mattinata, però sembra ad un tratto destinata a mutarsi in una delle solite risse, quando le due donne, si imbattono in un gruppo di guerrieri. Senza sapere praticamente nulla gli uni degli altri, i guerrieri iniziano ad attaccare Xena e Gabrielle, che sono costrette a difendersi. I cavalli delle due, abilmente ammaestrati, vanno a nascondersi nel bosco. Inizia lo scontro: Tra un destro ed un gancio, tra un colpo di spada ed uno di sais, in un turbinio di mosse dallo stile inconfondibile e vincente delle due guerriere, quelli uomini vengono messi K.O abbastanza velocemente. A questo punto, per Xena, è giunto il momento di usare il suo pinch su uno di loro, quello che sembra essere il meno intontito dalla scazzottata:

Xena: - Ti ho paralizzato con il mio tocco, morirai presto se non mi dici perché ci avete attaccate, e chi vi ha mandato -

Guerriero: - Voi siete Xena e Gabrielle, vero? Siamo uomini di Tarcos, lui sa che state andando a Melodia e ci ha ordinato di attaccarvi per impedirvi di raggiungerla… -

Xena: - Non è possibile che una cosa del genere diventi di portata mondiale, sono solo due giorni! Guarda che a Melodia andiamo per un festival, non stiamo cercando guai, stavolta! Che pericolo potremmo rappresentare? Quali guai? E poi chi è questo Tarcos? -

Gabrielle: - Incredibile, lo avrai mica urlato ai quattro venti che avresti voluto portarmi a Melodia? Comunque Xena, la maggior parte delle volte non cerchiamo noi i guai, ma poi sono sempre loro che trovano noi! -

Guerriero: - Per piacere, potete rimandare la vostra conversazione amabilmente filosofica a più tardi? Non riesco a respirare! Ti dico tutto, ma non lasciarmi morire. Tarcos è il nipote di Draco; il suo avo, gli ha raccontato tutto; sai, nella sua vecchiaia Draco era diventato così patetico… solo buono a raccontare le storie delle sue passate imprese. Tra queste, c’è anche quella volta in cui vi scontraste a Melodia per conquistarvi la lira di Tersicore. Suo nipote sa che ogni anno in questa città si tiene un festival per festeggiare l’avvenimento. Nel festival si “sfidano a suon di canzoni” tante persone, anche diverse armate rivali. E’ una volta tanto, un modo pacifico per risolvere le questioni. -

Xena: - Grazie per l’introduzione, ma arriva al punto, o non ti rimarrà abbastanza fiato nei polmoni per finire il discorso! -

Guerriero: - Tarcos, vuole distruggere questa usanza che va ormai avanti da più di 50 anni. Vuole vendicarsi, e riprendersi la lira di Tersicore, perché crede che sarebbe sempre dovuta essere data a suo nonno e non a te. Perciò ci ha ordinato di fermarvi a tutti i costi! -

Xena ascolta, poi libera l’uomo dal tocco paralizzante, che sembra sentirsi molto meglio, si gira verso di lui e gli chiede di portare un messaggio a Tarcos

Xena: - Dici a Tarcos, che se sta cercando beghe le ha trovate. Il festival di Melodia, si farà come ogni anno. Lui non fermerà nessuno. Poi se davvero vuol vendicare suo nonno, si presenti al villaggio, deve prendersela solo con me, non con povera gente, che ha la sola colpa di andare là in cerca di gloria effimera; come dissi già in passato a suo nonno, faremo una “battaglia musicale”! Comunque, detto fra noi, non so se quel che rovinasse Draco fosse di più la sua superbia o la sua voce. Ecco perché non ha vinto! Ora va . -

I guerrieri, sgomberano la “piazza” in due secondi, lasciando sole le due donne, con aria affranta, e il pensiero che nemmeno questa volta ci sarà per loro, una breve vacanza tanto sospirata.

Guardandosi negli occhi le due intonano un motivetto ironico:

Xena e Gabrielle: -“Soffro lo stress, io soffro lo stress, sono stanca e fuori forma, sono una guerriera sono una guerriera, mi manca un po’ di santa pace…”-

Non c’è tempo da perdere per Xena e Gabrielle, che dopo il breve momento canoro, richiamano i cavalli.

Gabrielle: - Un altro compleanno che passerò combattendo, vero Xena? -

Xena: - Mi dispiace credimi, avrei voluto fosse tutto diverso questa volta. Avrei voluto portarti là esclusivamente per farti divertire, per stare insieme… ma non come guerriere, come due persone normali, che una volta ogni tanto hanno diritto di godersi la loro vita! -

Gabrielle: - Non fartene una colpa, in fondo è la nostra vita battersi per i più deboli, e poi, anche se lo facciamo da guerriere, abbiamo la fortuna di passare tutta la vita insieme. Adesso più che mai! Però, ne sono successe di cose ultimamente, eh? -

Xena guarda Gabrielle che si è manifestata in quel momento, e con quelle parole, in tutta la sua maturità, ma anche in tutta la sua fragilità. Sono trascorsi anni, da quando si sono incontrate la prima volta, e Gabrielle è cresciuta molto: da fanciulla, è diventata prima poetessa, e poi finalmente guerriera autosufficiente; di questo Xena sembra accorgersene perfettamente; ma nell’angolo più recondito del suo cuore, Gabrielle rimarrà per sempre la dolce ed ingenua fanciulla strappata ai genitori a Potidea.

Dopo quelle battute, le due montano a cavallo e partono. Tra loro cade il silenzio, perché Gabrielle, sembra assorta nei suoi pensieri.

Solo dopo qualche ora, i suoi pensieri vengono spezzati dalla voce di Xena

Xena: - Gabrielle guarda, siamo arrivate finalmente! Sono anni che non mettevo più piede nei paraggi. -

Gabrielle: - Si, è trascorso molto tempo, mi ricordo ancora quando c’erano con noi Amoria, le altre amazzoni e Corilo! -

Appena arrivate a Melodia, trovano la città totalmente diversa da com’era anni prima. Le persone,di allora, ovviamente, non ci sono più. Ma le famiglie del villaggio sono quasi tutte discendenti di quei fortunati che hanno avuto modo di vedere la prima storica sfida musicale. Camminando per le vie del mercato, Xena e Gabrielle notano la solita allegria di sempre, tutti i mercanti intonano un ritornello molto andante. Tendendo poi l’orecchio, le due sentono meglio e riescono a capirne anche le parole, riconoscendo in quelle, il testo della canzone “PEOPLE GOT TO BE FREE” cantata anni prima da loro due, Corilo e il fratello Giacinto, & C.O, dopo aver vinto la Lira. Non molto più tardi, capiranno che quel canto è diventato per tutti i cittadini di quel villaggio, quasi un segno di riconoscimento. Proseguono in silenzio. Finalmente, qualcuno sembra accorgersi del loro arrivo:

Popolana # 1: - E’ Xena! E’ Xena! E con lei c’è anche Gabrielle!! -

Tutto il mercato sembra paralizzarsi per un attimo, tutti, commercianti e compratori, lasciano i bancali e si affollano davanti alle due beniamine che credevano morte:

Mercante # 1: - Siete vive! Com’è possibile? I nostri antenati, che ci hanno trasmesso la leggenda della Lira di Tersicore, ci hanno anche raccontato della vostra morte in croce, per mano dei romani! Si sbagliavano allora? -

Mercante # 2: - Ehi, ma siete sempre due giovani e affascinanti donne, come mai il tempo non ha scalfito il vostro volto con i suoi segni? -

Xena li guarda attonita, si gira verso Gabrielle e le bisbiglia con un filo di voce:

Xena: - Parla di rughe e roba simile?

Gabrielle, annuisce con il capo e risponde:

Gabrielle: - All’incirca, credo. -

Popolana # 1: - Che sciocchi, avete dimenticato che loro sono Xena e Gabrielle? Oh ragazze, venite, tra poco comincerà il festival annuale di Melodia. Coraggio, come fondatrici sarete le ospiti d’onore! Vi presentiamo agli organizzatori del festival. -

Xena: - Comunque è tutto vero quello che avete sentito su di noi! Ma un attimo, non è il momento di raccontarvi questa storia, perché è troppo lunga; ne il momento di ciondolarsi, perché devo darvi una brutta notizia: C’è un malvagio che vuole a tutti i costi impedire lo svolgimento del festival. Non ne avete mai sentito parlare, ma se conoscete la leggenda della Lira, saprete sicuramente chi è Draco… -

Gabrielle: -… Ebbene il vostro nemico stavolta è Tarcos, il nipote di Draco, che vuole vendicarsi per rendere giustizia al nonno defunto! -

Popolana # 2: - E’ un bel guaio, non vorremo noie, da 50 anni si è svolto sempre molto pacificamente questo festival, e per noi abitanti di Melodia, significa molto! -

Mercante # 3: - Non è che…Potreste aiutarci? -

Xena: - Certo! Siamo qui per questo. Ci sarà una nuova sfida musicale! -

Popolana # 1: - Bene, venite a dirlo anche agli addetti al festival, vi presento all’organizzatore: Pipus Baudius; sarà fiero di conoscervi! -

Gabrielle: - Pipus che…? -

Nel frattempo il soldato scampato a Xena, arriva da Tarcos, e recapita il messaggio; l’uomo sembra aver però, già capito di cosa si tratta. E’ molto turbato dal contenuto di quel messaggio, riferitogli parola per parola; non sa cosa Xena abbia in mente, fatto sta, che è stato sfidato da lei e non può tirarsi indietro. Ma adesso l’ idea di cimentarsi con il canto, essere sottoposto al giudizio di una giuria, e soprattutto fare ogni cosa senza trasgredire le regole, non lo alletta per niente. Egli avrebbe preferito un combattimento con la spada. Poi, vuole saperne di più dal soldato:

Tarcos: - C’era solo Xena, o anche la donna di nome Gabrielle con lei? -

Guerriero: - Signore, sai che quelle due viaggiano sempre insieme… -

Tarcos: - Bene erano insieme, quindi a Melodia troverò anche bionda! Così potrò vendicare mio nonno anche per la faccenda amorosa che ha lasciato in sospeso con quella Gabrielle. Io non so come abbia fatto un guerriero del calibro di Draco a innamorarsi di una comunissima biondina che sculetta un po’, e che gioca a fare la “piccola guerriera”! -

Guerriero: - Mio Signore, si dice che egli fosse sotto l’influsso di un incantesimo lanciatogli dal Figlio di Cupido. -

Tarcos: - Sciocchezze! Comunque incantesimo o no, decido di accettare questa sfida; poi una volta avuta la lira, penserò anche a sistemare la bionda! -

Guerriero: - Tarcos, ti ricordo che tu non hai mai cantato. Mio Signore, che possibilità avrai di vincere? -

Tarcos: - Forse non sai che circa 7 lustri fa, ho partecipato ad un concorso canoro per bambini, Come si chiama!?! Ehm…certo, lo Zecchinium Aurum! Arrivai ultimo, è vero, ma l’importante è esserci stato! Ora sparisci! -

Tarcos, viene abbandonato da quell’uomo, che sebbene molto incredulo, e privo di speranza, che lui possa arrivare a prendere un posto decente nella classifica, non osa contrariarlo.

Ora è solo e si esercita con un paio di vocalizi, poi intona qualcosa:

Tarcos: - “Far girare il mondo attorno a me, arriverò a natale anche in Gallia. Nelle idi di agosto tutta Roma sarà mia. E nel tempo che verrà, la mia armata vi sorprenderà. Yheo - na na Yheo” Si sono pronto per questo festival! Xena preparati: prima di schiacciarti, ti farò ballare “il valzer del moscerino” con “44 gatti” ! -

Intanto nel villaggio di Melodia, le due guerriere sono state portate al cospetto di Pipus Baudius.

Popolana: - Pipus, guarda chi è venuto a trovarci: Xena e Gabrielle, in carne ed ossa. Non sono mai morte! Queste guerriere sono riuscite a vincere tutte le leggende sulle loro presunte morti; persino quella sulla morte di Xena in Giappone! -

A quelle parole, Gabrielle si sofferma a pensare, sembra imbambolata, profondamente scossa; scavata dal dolore di quelle parole che suonano quanto mai superficiali. Xena la chiama ripetutamente, ma ella sembra non accorgersene; dopo di ciò, Xena prende la parola con Pipus:

Pipus: - Xena, ti ho inventata io, ti ho! Qual buon vento ti porta di nuovo a Melodia, in cui sei e sarai sempre benvenuta? -

Xena: - Salute Pipus, so che sei il pronipote di Alemus, l’uomo che ci aiutò a preparare la prima famigerata sfida canora, qua a Melodia, vero? Vedo che siete molto impegnati nei preparativi, e non voglio farvi perder tempo, ma credo sia giusto informarti che si sta per compiere una battaglia canora, sullo stampo di quella leggendaria con Draco. Sai, suo nipote, Tarcos, è intenzionato a tutti i costi a riprendersi la lira, e se non potrà averla temo che la ruberà. Conoscendo la mentalità retrograda, e la cortezza di ragionamento che da sempre ha caratterizzato la famiglia di Draco, se Tarcos non avrà ciò che vuole, può anche mettere in pericolo la vita di moltissime persone. Per cui dobbiamo impedirlo, senza tuttavia compromettere il festival! Collaboreremo vero? -

Pipus: - Certamente! Ci fidiamo di te e della tua compagna; siete le uniche che potrete salvare i cittadini di Melodia, e il festival. Ma dobbiamo sbrigarci, tra non molto saranno qui anche i giurati e gli ospiti d’onore; non vorrei che sapessero ciò, potrebbero decidere di non venire sentendosi in pericolo. Fate tutto quello che potete, avrete per qualsiasi cosa, il nostro appoggio. Melodia vi è grata, e una volta sistemata questa faccenda sarete le ospiti d’onore al festival ! -

Dopo quel dibattito, Xena e Gabrielle lasciano Pipus che torna a compiere i suoi lavori di direzione e selezione dei cantanti. Si sta facendo tardi, così le due, si affrettano a trovare una taverna nella quale passare la notte. Vengono dunque condotte da un popolano nella sua taverna, poiché è ben felice di ospitarle. Le due guerriere, sono sedute al tavolo, e stanno cenando. Xena non può fare a meno di notare che Gabrielle, non dice una parola dal pomeriggio, in cui sono arrivate. Il suo comportamento le pare così strano, dato che solitamente Gabrielle è un’adorabile chiacchierona; spesso è lei ad intrattenere Xena durante le loro cene, ma stavolta è tutto diverso e la principessa guerriera si domanda perché. Ora Gabrielle, sembra ancora più immersa nei suoi pensieri. Xena la guarda fissa nei suoi meravigliosi occhi verdi, quegli occhi che anche in passato l’avevano rapita dalla realtà e portata in una dimensione in cui si sentiva totalmente libera di amare Gabrielle; non che ora non lo sia, anzi…Ma non può fare a meno di notare che quegli stessi occhi in grado di emozionarla così tanto, stasera sono così spenti ed inespressivi, fissi a guardare chissà quale angolo della taverna. Presa da un nodo in gola, Xena le rivolge la parola:

Xena: - Ehi, tutto bene? Non dici una parola da oggi pomeriggio, come mai? -

Gabrielle pensa, ma la voce in sottofondo dell’amica la deconcentra, pur non avendo sentito ciò che Xena le ha detto. Scotendo il capo, si limita a dirle:

Gabrielle: - Eh? -

Xena: - Ti ho chiesto come mai sei così silenziosa stasera. Di solito parliamo sempre tanto, davanti a squisite vivande… Qualcosa non va? -

Gabrielle, con aria leggermente turbata le risponde:

Gabrielle: - Ehm, N..no! -

Xena non fa nemmeno in tempo a controbatterla, per tirarle dalla bocca qualche parola in più, che subito sente un richiamo a lei molto, molto familiare.E’ il richiamo di Marte, che vorrebbe parlarle circa “una questione abbastanza delicata”. La principessa guerriera, si alza dal tavolo, dicendo a Gabrielle che tornerà presto, intanto lei, può cominciare ad andare in camera. La raggiungerà poco dopo.

Xena: - Cosa c’è Marte, perché vieni sempre in momenti poco opportuni? Ah, Afrodite, ci sei anche tu? Cos’è una riunione familiare? Qualche altra divinità minaccia il vostro posto sull’Olimpo? -

Marte: - Ehi, ci lasci parlare un momento senza fare troppe domande? Non siamo qui per chiederti chissà quale immane fatica! Non perdi mai il vizio di aggredire la gente tu, vero? -

Afrodite: - Finitela! Scusaci se abbiamo disturbato, ho notato che la piccola Gabrielle è un po’ giù stasera, vero? Stalle molto vicina. -

Marte: - Sarò breve: per favore, fa in modo che anche io e mia sorella possiamo partecipare come concorrenti al Festival di Melodia. Mi sono stufato di fare il prepotente, per una volta voglio rapportarmi agli altri mettendo in gioco, solo le mie abilità canore non indifferenti! -

Afrodite: - Me se sei uno stonato cronico!-

Xena: - Credo che possiate partecipare senza problemi! Ah, preparate qualcosa di decente Dei! -

Dopo la breve chiacchierata, Xena sale le scale e va nella stanza da Gabrielle, pensando a ciò che ha detto Afrodite, anche la Dea, seppur non sempre a stretto contatto con Gabrielle, aveva notato qualcosa di strano in lei. - Gab, doveva essere abbastanza sconvolta - pensò Xena, che arrivata in camera, trova la sua amica, gia addormentata nel suo giaciglio. Le va vicino, si sofferma a guardarla per un po’, carezzandole il viso, poi la copre con una coperta. E subito, si distende nel suo giaciglio, così vicino a quello di Gabrielle, cercando di stringerle la mano. Mille pensieri cominciano a volteggiare nella mente di Xena, finché esausta, non cede al sonno e lascia la mano della compagna.

Le prime luci del mattino, entrano dalla finestra, nella stanza di Xena e Gabrielle, le due si svegliano, come sempre si salutano e si affrettano a scendere: sarà una giornata di intensa fatica, bisogna preparare tutto perché quella stessa sera ci sarà il grande evento. Mentre escono dalla taverna, Xena racconta a Gabrielle la chiacchierata che ha fatto la sera prima con Marte e Afrodite:

Xena: - …E poi mi hanno chiesto di partecipare anche loro al festival come concorrenti, Non è buffa la cosa? -

Gabrielle: - Oh, lo è molto. E cosa canteranno? -

Xena: - Qualunque cosa canteranno, credo proprio che ci divertiremo! -

Xena poi, lascia Gabrielle per un po’, per andare ad iscrivere Marte e Afrodite al festival.

Gabrielle gira a zonzo per le strade piene di vita di Melodia, finché non sente un rumore assordante di cavalli, che sembrano correre in direzione della città.

In me che non si dica, Gabrielle si trova da sola nella piazza principale, sfodera i suoi sais e cerca di capire cosa stia succedendo. Improvvisamente, si vedono all’orizzonte quattro cavalieri. Appena arrivati così vicini, uno di loro scende da cavallo, va verso Gabrielle, e la guarda negli occhi, con aria altezzosa di sfida. Gabrielle, un po’ intimorita da quello sguardo, e da quel portamento così arrogante, chiede:

Gabrielle: - Chi sei? Perché sei qui, armato fino ai denti? E perché mi guardi in quel modo? -

Tarcos: - Vuoi sapere chi sono? Ti dice niente la lira di Tersicore? E Draco? -

Gabrielle: - No, non può essere, tu… tu sei Tarcos? Accidenti, somigli proprio a tuo nonno! -

Tarcos: - Allora non ti era del tutto indifferente, vedo con piacere che ti ricordi ancora di lui. Comunque sono proprio Tarcos. E tu devi essere Gabrielle, la cagnolina di Xena? -

Gabrielle: - Maledetto! Se mi ricordo di lui, non è certamente perché ne ero innamorata. E’ rimasto nei miei incubi per molto tempo, lui e il suo alito cattivo… -

Tarcos: - Come osi, stupida donna, non permetterti di offendere mio nonno! Comunque facendo altri discorsi, sono venuto per… -

Gabrielle: - ...La lira? Non l’avrai mai! Dovrai vedertela prima con me. -

A quelle parole, Tarcos sfodera la sua spada e si mette in posa da combattimento, anche Gabrielle si posiziona e lui le dice:

Tarcos: - Me la pagherai, sgualdrina. Riuscirò a riprendermi la lira e vendicherò la pena d’amore di mio nonno. -

Gabrielle: - Quale pena? Draco era sotto un sortilegio, vuoi capirlo o no? Sei anche tu stupido come lui? -

Quelle parole irritano così tanto Tarcos, che sferra un fendente, poi ancora un altro, facendo indietreggiare Gabrielle che si chiude in posizione di difesa. Il guerriero colpisce senza sosta, molto abilmente; Gabrielle comincia a perdere colpi. Cerca di passare all’attacco, lanciando in direzione dell’uomo un rovescio col sai, si crea un varco, e comincia a percuoterlo finalmente. Tutto finisce ben presto però, quando Tarcos la disarma e la fa cadere. Lui le punta la spada alla gola; Gabrielle già se la sente tagliata, trattiene il respiro, ma con occhi fieri e pieni di orgoglio guarda negli occhi il suo avversario. Quello sguardo ferisce Tarcos al cuore, molto più di qualsiasi arma. Lui allenta la pressione con la spada e le dice:

Tarcos: - Tutto ciò che mi aveva raccontato Draco sulla tua bellezza era falso; non ti rendeva giustizia. Sei molto affascinante, hai degli occhi verdi così penetranti e fieri, che taglierebbero il cuore di un uomo più di ogni lama ben affilata. Sprizzi passione e coraggio; emani una strana energia. Non so cos’è, ma è molto eccitante! Potresti unirti a me se solo lo volessi; diventeresti la mia donna e anche la regina del mondo intero che conquisterò! E col passare del tempo potrei addirittura innamorarmi di te! -

Gabrielle lo guarda, trattiene il fiato e poi scoppia a ridergli in faccia; con tono ironico dice:

Gabrielle: - Ci risiamo! Perché certe cose non cambiano mai? Ehi,mica sei sotto l’incantesimo di Cupido anche tu? Il problema è sempre quello: Tuo nonno, come te d’altronde, non mi interessava neanche un po’. Era un lurido “porco”, e come vedo buon sangue non mente! Scordatelo! -

Tarcos: - Sei una vipera, alla quale mozzerò la testa! -

Xena che nel frattempo ha finito le faccende da sbrigare, e si rende conto della strana quiete in quel luogo, che fino a poco fa, pullulava di vita. Si reca nella piazza principale, appena in tempo per aiutare l’amica. Xena lancia il suo chackram e disarma Tarcos, che si allontana da Gabrielle.

Xena: - Yaaaaaah! Salve, tu devi essere Tarcos! Lascia stare Gabrielle, ti ho sfidato io, non con la spada, ma a suon di canzoni. Sei così vile e spaventato da rifiutare la sfida e prendertela con lei? -

Tarcos: - Xena, non sei l’unica a dover pagare; anche la tua amica fece uno sgarro a mio nonno. Non sono tanto malvagio, le ho proposto di risparmiarle la vita se solo si fosse unita a me! -

Xena: - E lei cos’ ha risposto? -

Tarcos: - Cosa vuoi che abbia risposto: No!! -

Xena: - Logicamente!! Va via, e torna stasera quando, ci sfideremo. Sarà meglio per te presentare una canzone accettabile, valla a scrivere! Ah, un consiglio: Se davvero ti piace Gabrielle sappi che detesta gli uomini prepotenti, piuttosto che con la spada, la si potrebbe conquistare con la poesia! -

Tarcos: - Me ne vado, per adesso, ma stasera vincerò e Gabrielle sarà mia! -

Tarcos monta a cavallo, ma prima di andarsene si rivolge a Gabrielle e intonando un canto le dice:

Tarcos: - “Ti pretendo, in nome dell’amore se c’è! Io non ti voglio, ti pretendo, è l’unico diritto, l’unico diritto che ho!”-

Poi, con i suoi uomini va via, facendo riprendere tutte le frenetiche attività commerciali, ed i preparativi del festival. Xena e Gabrielle sono di nuovo insieme, e la bionda donna, ringrazia l’amica per il suo intervento.

Tra un preparativo e l’altro, le due, si recano nel teatro in cui Pipus ed i suoi uomini stanno ora allestendo le scene; si soffermano così a guardare per un po’; ecco giungere intanto in città, delle persone decise a partecipare al festival di Melodia. Queste due persone, corrono ad iscriversi, prima dello scadere del termine. Pipus si occupa personalmente della loro iscrizione, e poi li porta sulla scena, per farli rendere conto su quale sfondo si esibiranno quella sera. I due vanno sotto al palco; notano quindi le due guerriere, che sentendosi osservate, si girano a loro volta. I quattro si incrociano con gli sguardi, e del tutto increduli, si vanno incontro abbracciandosi.

Xena: - Evi! Figlia mia, cosa ci fai anche tu qua a Melodia? Ehi, Virgilio, da quanto tempo non ci vediamo? Come stai?

Evi: - Madre, è una gioia infinita averti rincontrato qua! Voglio portare il messaggio di Bhelur, in questo paese cantandolo, quindi parteciperò al Festival! -

Virgilio: - Xena! Gabrielle! Io sto molto bene, sono anch’io qui per concorrere al festival, ho incontrato Evi per strada e siamo venuti insieme! E voi che ci fate qui? -

Evi: - Fatemi indovinare? Tira aria di guai vero? -

Gabrielle: - Niente che tua madre ed io non abbiamo sotto controllo; diciamo che è solo una piccola noia, nient’altro! -

Virgilio: - Bhe, vogliate scusarmi, sono molto stanco e devo riposare un po’; ho camminato molto e vorrei essere in forma per stasera. A più tardi! -

Evi: - Si Madre, credo che anch’io seguirò l’esempio di Virgilio. A stasera -

Gabrielle: - Ora siamo veramente al completo: Tarcos, Marte, Afrodite, Evi, Virgilio. Non manca nessun altro!?! Iscriviti anche tu! -

Xena: - No, non mi va! Non sono in vena! -

Gabrielle: - E la sfida con Tarcos? -

Xena e Gabrielle escono dal teatro e si separano nuovamente. Gabrielle torna nella sua stanza. Sta quasi per tramontare il sole, e la mente la riporta qualche tempo addietro; i ricordi si fanno strada in lei, dando sfogo a tutto ciò che aveva accumulato finora:

Gabrielle: - Ricordo la morte di Xena in Giappone come fosse ieri! Ora è con me, ma ogni volta che combatte ho paura di perderla di nuovo! Le parole dette da quella donna ieri sera, mi lasciarono interdetta. Xena è morta davvero, e chissà per quale miracolo adesso è di nuovo qui! Non si può spiegare quale inferno ha travolto il mio cuore quando pensavo di averla persa sul serio; quando in quel tramonto mi lasciò da sola… Su quella nave che mi portava in Egitto credetti di odiarla per avermi lasciato! E quella canzone che mi ripetevo sempre in mente per farmi forza… -

Xena che intanto sta cercando Gabrielle, viene a sapere che è in camera, decide così di andare da lei, per parlarle circa la sera prima. Mentre Gabrielle, comincia ad esprimere ad alta voce tutto quel suo pensiero, Xena apre la porta, e sentendola parlare da sola, le scivola felinamente dietro, senza che Gabrielle se ne accorga, e ascolta tutto il discorso in silenzio. Gabrielle fa per ricordarsi il canto e comincia a cantarlo, con tono sempre più disperato, finche le lacrime non rigano il suo volto.

Gabrielle: - …Come faceva quella canzone? Ah “ Se adesso te ne vai, e fai crollare il mondo su di me , ti giuro d’ora in poi, io non so più chi sei! Trascina via con te, le tue incertezze e la tua ipocrisia, ma il male che mi fai, non puoi portarlo via… Diventerà uno scudo col quale mi difenderò da te, e adesso sbatti forte quella porta via da me; e maledico il giorno che ci ha unito, e quello che ti vede andare via… Non mi rimane che un saluto: abbasserò la testa e così sia…” -

Xena rimane colpita da tutto quel discorso, ma ancor più da quel canto disperato, che l’amica esegue singhiozzando; ora ha capito quali cupi pensieri affollavano la testa della sua compagna la sera prima. E’ arrivato il momento che le due si sfoghino un po’. Xena esordisce parlando tra i singhiozzi di Gabrielle:

Xena: - Gab… -

Gabrielle si volta verso Xena asciugandosi in fretta le lacrime col braccio, per non farle capire che ha pianto. Poi Xena continua:

Xena: - Gabby! Piccola mia! Non è necessario che mi nasconda le tue lacrime,i tuoi stati d’animo. Non avevo capito quali terribili angosce portavi nel tuo cuore, quali pene serbavi in silenzio. Perché non ti sei mai confidata? -

Gabrielle risponde con una scrollata di spalle. E Xena porgendole un fazzoletto:

Xena: - Tesoro, non piangere più, asciuga quelle lacrime, sennò ti verranno davvero le rughe! Ascoltami: ho sentito tutto.. Credimi se ti dico che non mi perderai più; se ti dico che quel tempo passato senza te non era degno di essere vissuto. So di averti fatto molto soffrire, e ti chiedo scusa, ma non pensavo di poter essere odiata da te, per questo. Credevo fosse il mio destino…Perdonami, ho sbagliato ancora! -

Gabrielle: - Lo ammetto: per un attimo ti ho odiato; perché il mio bene più prezioso se ne era andato via, senza lasciarmi il tempo di dire nulla, di parlargli dei miei veri sentimenti, senza farmi tentare l’impossibile per riscattarlo. Ma poi l’odio si è tramutato in rassegnazione, allora quel canto ha dato il posto ad un altro canto, ben diverso… -

Xena: - E qual’era? Ti va di farmelo sentire? Dai, può darsi che ti liberi! -

Prima che Gabrielle cominci a cantare, le due si siedono su un giaciglio, si tengono per mano; Gabrielle sembra a pezzi, e Xena le cinge la vita con le braccia, la stringe così tanto a se, che riesce ad avvertire tutte le sue emozioni, lo stato d’animo di Gabrielle, si trasmette inspiegabilmente anche alla guerriera. Stretta dalle forti braccia di Xena, Gabrielle le posa la testa sul petto, in corrispondenza del cuore, che ha cominciato a battere all’impazzata, e comincia a cantare...

Gabrielle: - “Te l’avevo detto che, capitava anche a noi, dicon che la morte sia, a volte inevitabile;

sembra faccia male sai, ma serve a far riflettere; con te io ci riproverei, ma è tardi per decidere...

E ora cosa siamo noi, voci urlate al vento, e mentre ti parlo qui, accanto a me ti immagino. A volte non so più chi sei, ne che lineamenti hai, chi può dire come andrà; ho già chiesto al cuore e non lo sa: Come si fa a dirsi addio, se proprio adesso amica mia, io penso a te, tu pensi a me che fine strana è questa qua. Come si fa a dare il via a questa lunga anestesia, che ci addormenta insieme ma da sole, poi ci sveglierà…

Ed ora cosa siamo dentro noi, solo un fiume di malinconia, quanto amore ancora ti darei, ma quanto amore abbiam buttato via; io per non soffrire più, lancio il tuo chackram via…Che è finita dillo tu, ma il coraggio in fondo chi ce l’ ha:

Come si fa a dirsi addio, e a ritornare ognuna sua, dopo che insieme abbiam vissuto solo di felicità. Come si fa, non dire “si”, per poi spaccarsi in due così; io qua e tu là, davanti a due tramonti, in mezzo a due realtà diverse noi…

Come si fa… amore mio?

Ah non dirmi come si fa a dirsi addio, ora lo so amore mio, io perdo te, tu perdi me, perché mi lasci qui da sola…

Te l’avevo detto che, capitava anche a noi un amore immenso che, se anche un giorno ci si lascia non finisce mai!!” -

Gabrielle, che trattiene il pianto fino alla fine della canzone, si trova a guardare adesso la Principessa Guerriera che irrompe a sua volta in un inaspettato ma vistoso pianto;

Xena: - Gabrielle: è tristissima questa canzone, ma allo stesso tempo molto bella. Devi aver sofferto molto! -

Gabrielle: - E’ così infatti! Perché ne dubitavi? Il fatto che mi faceva più male, è che ti eri arresa come una principiante, non avevi lottato a pieno, perché influenzata da Akemi… Sai, è una delle prime volte che ti vedo piangere come una bambina…-

Xena: - Mi sono commossa, pensando all’affetto infinito che nutre per me, una persona così nobile d’animo come te. Tante volte, anche ieri sera, mi sono domandata se i miei modi di fare ti inducevano a soffrire, ora so che è realmente così. Scusami!! Prima di arrendermi, la prossima volta penserò diecimila volte a cercare una “strada alternativa”. Credo di dovertelo, almeno questo! A proposito… oggi è un giorno speciale, vero? Tantissimi auguri Gabrielle; scusa se non te l’ ho detto prima, ma volevo farti fremere un po’… -

La principessa guerriera, vuole continuare quella frase, ma poi si ferma a pensare un secondo: avrebbe voluto in quel momento, dichiararle finalmente tutto il suo amore, dirle una volta e per sempre quali sentimenti prova nei suoi riguardi; ma come cominciare il discorso? Quali parole usare? E soprattutto quale sarebbe stata la reazione dell’amica? Si accorge che se non prova almeno a dire qualcosa, rischia di spezzare la magia creatasi in quel momento, sprecando un’altra possibilità di aprire il suo cuore a Gabrielle. Senza troppi indugi, occorre solo dirle quelle due parole che aveva da sempre in testa. Con una certa ansia, e un’ ancor più evidente emozione, continua la frase di prima:

Xena: - …E un’altra cosa: Ti amo!! -

Quelle due semplici parole pronunciate da Xena, hanno un potere di sublime devastazione in Gabrielle, che sente confluire il sangue nelle arterie come un mare in tempesta, ed il cuore battergli all’impazzata, come un cavallo imbizzarrito che non vuole mai finire la sua corsa. Sensazioni così stranamente forti ma belle, allora non sapendo cosa dire, le stringe la mano e fissandola negli occhi le dice:

Gabrielle: - Io di più! -

Gabrielle e Xena si abbracciano contente di essersi chiarite, ma l’abbraccio sfocia poi in un timido e tenerissimo bacio: le labbra della guerriera e quelle della barda, si incontrano contemporaneamente. Quel bacio sembra essere il risultato di una attesa troppo lunga da parte di entrambe; e Xena, così forte, aggressiva e fiera,si trova e sfiorare ora, le labbra di Gabrielle con molta delicatezza; Gabrielle dal canto suo, non può fare a meno che ricambiare. Tutti i loro dubbi, le loro incertezze, si sono dissolte in quel bacio, nel tiepido tramonto che illumina d’arancio i loro volti; poi Xena si rende conto che gli è rimasta un’ultima cosa da fare. Gabrielle le fa notare che il festival sta per cominciare. Xena le dice di avviarsi; la raggiungerà appena può. C’è ancora una cosa che Gabrielle però non ha capito: come fa Xena, a dare battaglia a Tarcos, se non si è nemmeno iscritta al festival? Come può vincerlo? Presa da questo dubbio, si avvia al teatro con Virgilio e Evi, che intanto sono passati a chiamarla.

Evi : - Gab, mia Madre dov’è? E’ corsa poco fa in camera mia a prendere della pergamena. Ora? -

Gabrielle: - Non lo so! Ha detto che doveva sbrigare un’ultima cosa prima del festival. Forse, credo che abbia a che fare con la sua sfida con Tarcos. -

Virgilio: - Sai cosa canta? -

Gabrielle: - Veramente non so nemmeno se canta, ma ormai la conosciamo, non preoccupiamoci! Vi auguro buona fortuna! -

Giunti al teatro, Virgilio ed Evi vanno a prepararsi, mentre ecco sbucare dal nulla Marte e Afrodite tutti in ghingheri per l’occasione. I due sfilano davanti agli occhi divertiti di Gabrielle:

Gabrielle: - Wow, che eleganza amici! Siete pronti? -

Marte: - Mai stato così pronto! La mia canzone l’ ho dedicata a Xena -

Gabrielle: - E come poteva essere altrimenti? Sei un irriducibile! Ma spero che ti piazzi bene. -

Afrodite: - Ti vedo più distesa, è successo qualcosa di particolare con Xena? Comunque io, ho dedicato la canzone alla Dea più bella e vanitosa dell’Olimpo! -

Gabrielle: - Xena…? Non essere indiscreta! Sono faccende private… come se tu, Afrodite, la Dea dell’amore già non lo sapessi poi! La Dea più bella e vanitosa dell’Olimpo? E chi è? Aspetta fammi indovinare: si chiama per caso Afrodite? Ma non vale! La dedichi a te stessa? -

Afrodite: - Certo che si! C’è donna più bella e vanitosa di me al mondo? -

Gabrielle: - Devo rispondere di no? Dai, preparatevi, sta per iniziare. -

Pochi attimi dopo, il sipario si alza, tutti applaudono fragorosamente, ma di Xena nemmeno l’ombra. Esce dalle quinte Pipus che fa partire il balletto iniziale con la sigla:

Cantanti: - “ …Che vita! Ah, puoi dirlo, sento sopra il peso, di un controllo appeso al collo. Che vita! Si direbbe fuori dal contesto, su nell’universo, nello spazio…”

Pochi attimi dopo la conclusione della canzone, Pipus riprende nuovamente parola, e comincia a presentare i concorrenti. Senza fare rumore, entra intanto Xena, che si va a sedere tra gli ospiti, proprio nella sedia vuota accanto a Gabrielle. L’amica le sussurra qualcosa:

Gabrielle: - Dov’eri finita? Ricorda che tra poco dovrai sfidare Tarcos. Hai un piano almeno? -

Xena: - Ho visto che è già arrivato…Tranquilla! Ho tutto sotto controllo. Basterà aspettare il momento buono. Fidati! Ora seguiamo il festival! -

Pipus: - Gentile pubblico di Melodia, ecco la nostra 50esima edizione del Festival. Vi assicuro che ci saranno sorprese a non finire, ma prima di tutto, facciamo un applauso alla nostra giuria, ed ai nostri ospiti d’onore, fra i quali vi sono anche le due ispiratrici e iniziatrici di questo evento canoro: Xena e Gabrielle!! -

Gli applausi del pubblico scrosciano, a tal punto che Pipus, fa poi alzare le due donne, in evidente imbarazzo. Poi prosegue:

Pipus: - Il primo concorrente di stasera, è nientepopodimeno che il Dio Marte in persona, che canterà una canzone dedicata a Xena. Prego! -

Xena rivolgendosi a Gabrielle: - A me? -

Marte: - “ Eri bellissima, lasciamelo dire, anche questa volta so che non mi crederai. Eri d’avanti a me, davanti agli occhi del bambino; gli occhi del bambino quelli non li danno proprio indietro mai… Ma adesso dimmi come è andata, com’è stato il viaggio di una vita insieme a te; io spero solo tutto bene, tutto come, progettavate voi da piccole. Stai bene lì con te, Stai bene lì con te…” -

Xena: - Non era malaccio quella sua canzone, non è vero? Per essere stonato se l’è cavata piuttosto bene! -

Gabrielle: - Xena, tu credi che la canzone non sia malaccio, perché l’ ha dedicata a te! Comunque mi aspettavo un flop ad essere sincera, invece… -

Pipus: - Niente male la voce roca di Marte, ha portato una ventata di rock! Si prepari ora una concorrente speciale: Evi, la figlia di Xena e Messaggera di Bhelur, che ci vuole portare cantando il suo annuncio. Eccola, applaudiamola! -

Evi: - Grazie a tutti del calore. Non sono qui per vincere, ma spero di aprire i vostri cuori. “Non siamo Angeli, in volo venuti dal cielo; ma gente comune che ama davvero. Gente che vuole un mondo più vero, la gente che insieme lo cambierà. Proverà… L’amore ci riuscirà… Cambierà… Gente che cambierà!” -

Gabrielle: - Ehi, bello il messaggio di Bhelur in chiave canora! Xena, Evi ha ereditato da te la sua stupenda voce -

Xena: - Modestamente, mia figlia è una delle poche cose della mia vita, di cui mi vanto! -

Pipus: - Il messaggio d’amore di Evi, ha dato vigore ai nostri cuori, e ci ha ridato la speranza. Che vinca o no, lei ha comunque già avuto la soddisfazione di portarci in maniera diversa, il messaggio di Bhelur. In bocca al lupo Evi. -

Per quasi due ore, il festival si svolge in maniera molto calma, ricco di buona musica, e di personaggi buffi, o famosi, che si susseguono cantando i più svariati ritornelli. Così sta per giungere alla sua fine. Mancano ora, gli ultimi tre concorrenti.

Pipus: - Ed ecco a voi, pubblico, una cantante d’ eccezione; la cui bellezza, spero eguagli la musicalità della sua canzone. La cosa che mi incuriosisce di più, è che si è autodedicata la sua canzone; Signori e Signore ecco a voi…. -

Gabrielle anticipa Pipus con un’aria decisamente non meravigliata:

Gabrielle: - Afrodite! –

Pipus: - …Afroditeeee!!! -

Xena guarda sconcertata l’amica dicendole:

Xena: - Come sapevi che avrebbe annunciato Afrodite? -

Gabrielle: - Xena, sono rimasti solo tre che devono esibirsi. Pipus ha detto autodedicato; non credo che Virgilio sia il tipo da autodedicarsi una canzone. Dalla superbia avrei potuto dedurre che fosse Tarcos; ma Pipus ha presentato al femminile…Per farla breve: Me l’ ha detto Afrodite prima dello spettacolo! -

Xena: - Peccato, hai sfatalizzato tutto! Mi era quasi piaciuto quel ragionamento d’intuito! -

Afrodite: - Buonasera! C’è una Dea più bella, simpatica, carina ed intelligente di me sull’ Olimpo? No!! Ecco perché mi sono dedicata la canzone:“ Bella, come una mattina, l’acqua cristallina, come una finestra che ti illumina il cuscino. Bella come l’aria, bella come il mare…Bella più il sole che mi ha fatto bella! Son la più bella del mondo uhoooo, ti faccio impazzire. Yeah…” Grazie !!! -

Pipus: - Facciamo gli auguri anche a questa gasatissima Afrodite, che ha eseguito con molta grinta, perfettamente il suo brano! E ora è la volta di Tarcos, il malvagio nipote di Draco che vuole riavere la Lira. Ma Xena lo fermerà! -

Xena: - Ora si ride! -

Tarcos: - Gabrielle, amore mio, questa canzone la dedico a te! Se ti unirai a me la potremmo cantare sempre insieme! “ La notte sembra perfetta, per consumare la vita io e te, siamo fuoco nel fuoco, ma…bruciamo in fretta. E’ un emozione diretta se vuoi ma non sarà infinita perché siamo fuoco nel fuoco, ma bruciamo in fretta…noi. Siamo fuoco nel fuoco noi!” Gabrielle, I love you; Je taime, Te quiero; Ti amo! -

Gabrielle si sente molto in imbarazzo ma poi parla:

Gabrielle: - Non poteva limitarsi a cantare solo la canzone? Quel cretino mi ha fatto fare un figuraccia. -

Xena: - Ehi biondina, ma che gli fai a questa famiglia! -

Gabrielle: - Non ti ci mettere anche tu per favore! -

Pipus: - Ah, l’amore! Può rendere il criminale più sporco, l’anima più pura. Per amore di Gabrielle, Tarcos non sta trasgredendo nessuna regola di civiltà! Ma ora veniamo all’ultimo concorrente: Virgilio! -

Virgilio: - Buonasera. Io non concorro, per un motivo particolare, ma sono un aedo e mi piace declamare le poesie cantandole! Questa l’ ho composta quando ho viaggiato con Xena e Gabrielle rendendomi conto della loro vita; di ciò che facevano e degli ideali in cui credevano. “ E so, che non è una fantasia, non è stata una follia, quella stella, la vedi anche tu…perciò, io la seguo e adesso so, che io la raggiungerò, perché al mondo: Ci sono anch’io. Perché al mondo ci sono anch’io…Ci sono anch’io!” Grazie. -

Tutti i concorrenti si sono esibiti. Ora sta alla giuria espletare il suo lavoro. Ma un momento, e la sfida di Xena? La principessa guerriera corre dietro alle quinte del palco, e poi chiede a Pipus di poter cantare anche lei una canzone, naturalmente la giuria, non sarà tenuta a votarla, ma lei sembra tenerci molto. E’ un omaggio a tutti i cittadini di Melodia, ma più in particolare è dedicata a...

Gabrielle: - Perché quella scappa sempre nei momenti culminanti? Dove sarà finita adesso? Xena principessa fantasma la dovrebbero ribattezzare! -

Pipus risale sul palco e annuncia che anche Xena si esibirà, per tutti i presenti. Naturalmente la giuria può anche non votare per questa canzone fuori programma.

Xena: - Scusate per l’intrusione. Ma questa è una sfida contro Tarcos. Gli ho promesso che ci saremmo sfidati, ed io mantengo sempre le promesse. E visto che finora si è comportato correttamente, anche io voglio farlo, chiedendovi il permesso di interpretare una canzone. Ovviamente, la giuria può anche non prendermi in considerazione, come concorrente; tutto a sua discrezione! -

Xena: - La mia canzone la dedico ad una persona molto speciale, che è entrata nella mia vita come il primo raggio di sole primaverile dopo il gelido inverno: “Dico sempre che non cerco amore, che preferisco badare a me; ma questa non è la verità, vieni a vedere perché.

Mi vedono sempre ridere, ma questa non è la realtà; piango ogni notte, sempre per lei, vieni a vedere perché dico sempre che odio l’amore, che non mi serve a niente però, prego perché il Signore lo sa, che prima o poi lo troverò…

Voglio che tutto intorno, tu sia solo la vita per me. Voglio te, notte e giorno; devo convincerti che: Capirai che il cielo è bello perché, in fondo fa da tetto a un mondo pieno di paure e lacrime. E piangerai, oh altroché, ma dopo un po’ la vita ti sembrerà più facile; e così fragile: ricomincerai…

C’è chi rinuncia all’amore solo perché non ne ha avuto mai; eccomi qua, dammene e poi; ora capisci perché dico sempre che odio l’ amore; che non mi serve a niente però, ringrazio, perché, il Signore lo sa, che io il mio l’ ho trovato già…

Voglio che tutto intorno, ci sia solo la vita per me. Voglio te, fino e in fondo; devo convincerti che:

Capirai che il cielo è bello perché, in fondo fa da tetto a un mondo pieno di paure e lacrime. E piangerai, oh altroché, ma dopo un po’ la vita ti sembrerà più facile; e così fragile: tornerai a vivere… Dico sempre che non cerco amore,che preferisco badare a me, ma questa non è la verità, vieni a vedere perché.” -

In breve tempo la giuria vota unanime. Tutti i concorrenti sono sul palco, nella speranza di sentir pronunciare il loro nome, come il nome del vincitore. C’è tensione; ma Tarcos prende la parola, e inaspettatamente, sotto gli occhi increduli di tutti, si scusa per gli atteggiamenti avuti. La vendetta non gli interessa più: Quelle canzoni così toccanti, lo hanno risvegliato dal malvagio torpore di rancore in cui era addormentato. Indipendentemente dal fatto che avesse vinto o no, è intenzionato a non sottrarre la lira a Melodia. In quanto a Gabrielle non avrebbe subito la sua collera, poiché l’uomo si è davvero innamorato. Dopo questa notizia sconvolgente, il finale più atteso:

Pipus: - Pubblico di Melodia, il vincitore è…Xena! Complimenti, la giuria ha deciso di valutarti come concorrente, e hai avuto l’approvazione di tutti gli ospiti d’onore. Hai vinto anche stavolta!! -

Xena prende parola in un mare di applausi: - Grazie a tutti! Grazie di cuore, anche a questi altri preziosi concorrenti, che sono stati tutti fantastici! Viva il festival di Melodia!! -

Più tardi, finito il banchetto in onore del festival, tutti vanno a riposare nelle loro stanze. Anche Xena e Gabrielle, sono in stanza, ora:

Gabrielle: - Incredibile, mi sorprendi sempre! Pensavo che non avresti cantato, ed invece non solo lo hai fatto, ma hai anche vinto!! -

Xena: - E’ stata solo questione di fortuna! La giuria avrebbe anche potuto decidere di non valutarmi come concorrente. In tal caso Tarcos avrebbe “vinto a tavolino” -

Gabrielle: - E come sapevi che invece l’avrebbero fatto? -

Xena: - Perché la canzone era molto bella! -

Gabrielle: -Già! Forza, dimmi stavolta chi te l’ ha scritta! Ma soprattutto dimmi a chi era rivolta! -

Xena: - Possibile che non l’ hai capito? Era rivolta alla persona più importante della mia vita. A colei che mi ha insegnato ad amare, e che mi ha fatto sentire amata! Colei che si è donata tutta, senza riserve a me: Tu! -

Gabrielle: - Io…ecco… non immaginavo che potesse essere rivolta a me! Ma chi te l’ ha scritta? -

Xena: - Perché pensi che me l’abbiano scritta? -

Gabrielle: - Perché sei una donna d’azione, e non perdi tempo in simili sciocchezze! -

Xena: - Ah, se la pensi così, allora non potrò darti il mio regalo di compleanno… -

Gabrielle: - Xena, se mi stai prendendo in giro, non mi sto divertendo! Sputa il rospo! -

Xena fa chiudere gli occhi a Gabrielle, la fa aspettare un attimo, poi le mette sul suo giaciglio la pergamena contenente la canzone cantata poco prima: è una pergamena di finissima qualità, orlata da bordi purpurei, e scritta con calligrafia amabilmente accurata e precisa, poi le va vicino:

Xena: - Apri gli occhi! -

Gabrielle esegue, e subito nota quel pezzo di pergamena sul suo giaciglio. Corre a prenderlo, nota tutto nei particolari: dalla qualità del foglio alla calligrafia. Azzarda qualche ipotesi, “chi potrebbe averlo scritto mai?” Da un’analisi più attenta Gabrielle ne deduce:

Gabrielle: - Xena… hai scritto davvero tu queste stupende parole? -

Xena: - E’ un’ora che cerco di convincerti che l’ ho scritta io! O credi che non sia capace di provare questi sentimenti così forti per una persona? -

Gabrielle: - Io credo… solo di essere fortunata ad avere nella mia vita una persona così complicata ed intrigante come te. Una persona che mi ha reso quella che sono. Non finirò mai di esserti grata! Ti voglio bene!! -

Xena: - E io che dovrei dire allora sulla gratitudine? Gab, anche io ti voglio un mondo di bene! Tu non puoi sapere quanto! Il mio carattere è forte, e lo lascia trapelare ben poco. Ma ti prego di credermi! Ti voglio bene…anche se adesso questa parola mi sta un po’ stretta addosso… –

Gabrielle: - Che vuoi dire? –

Xena: - Credevo fossero cambiate alcune cose nel nostro rapporto ora…Ti prego, dimmi che non è stato un sogno quello di oggi pomeriggio -

Gabrielle: - Non sono una Dea: niente preghiere! Comunque mia Principessa Guerriera non è stato affatto un sogno! E sai che ti dico? Ti amo alla follia!-

Quelle parole hanno un certo effetto su Xena…, che senza troppi indugi stavolta, prende le mani di Gabrielle, e le stringe intorno a se, pochi sguardi e di nuovo un lunghissimo ed intenso bacio tra le due, meno timido e molto più passionale di quello di prima… Che le coinvolge a tal punto da farle credere di essere in paradiso. Qualche minuto dopo le due sembrano tornare alla realtà:

Xena: - E’ tardissimo!Corichiamoci e dormiamo, che da domani torneremo in “veste ufficiale di guerriere”, alla ricerca di guai da sanare e cattivi da fermare! Buona notte mia piccola Gabby -

Gabrielle: - Buona notte Xena. –

FINE





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