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La figlia perduta

By Imma

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Questo racconto è collocato nella terza serie di Xena,tre lune dopo la morte di Seleuco!!!

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CAPITOLO II

Critemna condusse Xena e Olimpia nella sua casa, era una semplice casetta,piccola e modesta,con un piccolo focolare acceso per riscaldare quella piccola dimora…
XENA : <Non è per niente cambiata dall’ultima volta che ci sono stata, è rimasta la stessa, conserva sempre il suo calore..>
Critemna sorrise,poi disse: < Venite,che vi mostro la vostra stanza >, entrarono in una piccola stanza con un letto abbastanza ampio..
CRITEMNA:< Beh,non è un gran che ma sempre meglio di stare sdraiate su un ruvido terreno >
OLIMPIA : < Ti ringraziamo Critemna ! >
Critemna le sorrise dolcemente dopodiché rivolta a Xena disse : < Ci aiuterai a sconfiggere Sirmionus,vero? >
Xena annuì col capo : < Sta tranquilla >
CRITEMNA : Beh,avete fame? Posso prepararvi qualcosa
OLIMPIA : < Oh grazie Critemna,purtroppo non abbiamo potuto finire di mangiare ciò che avevamo preso alla locanda e adesso muoio di fame più di prima >- disse Olimpia sorridendo..e Critemna le rispose con lo stesso sorriso anche divertito da ciò che la giovane bardo aveva detto!

La notte era ormai arrivata sul villaggio,la gente era ormai chiusa nelle loro case,ma Aurora,la giovanissima sorella di Critemna non era ancora rincasata, Critemna cominciò a preoccuparsi, temeva che l’odio per Sirmionus aveva spinto la sua adorata sorellina ad andare al suo accampamento..
Un terribile tuono spense le luci della casa,che era così rimasta al buio,ma quando Critemna aiutata da Olimpia riaccese le luci, vide d’improvviso la porta della sua casa spalancarsi…era Aurora,che era finalmente rincasata
CRITEMNA :< Dove sei stata? Sono stata così in pensiero? Sei tutta bagnata…Hai ancora il braccio ferito,lascia che te lo medichi >
Aurora sembrava non ascoltare ciò che la sorella le stesse dicendo, senza degnarle di uno sguardo fece per andare nella sua stanza quando Critemna le urlò : < Non puoi continuare a comportarti così,cosa credi di ottenere! >
Aurora si girò verso sua sorella : < Non dirmi ciò che è giusto o sbagliato, non continuare a dirmi ciò che devo o non devo fare! Questa è la mia vita Critemna,non sono più una bambina e so badare a me stessa meglio di quanto immagini! > detto ciò Aurora andò nella sua camera lasciando sua sorella dinnanzi l’uscio della porta,non si era mai rivolta a lei così,ormai il suo animo non era più quello di quella dolce fanciulla che correva tra i prati e che raccoglieva i fiori per regalarli alla sorella maggiore e questo rattristava molto il cuore ormai amareggiato della giovane Critemna,che per sua sorella avrebbe dato anche la sua stessa vita…
Olimpia : < Ma perché si comporta così ? >
CRITEMNA : < Da quando sono morti i nostri genitori Aurora non è più quella di un tempo! >
XENA :< Com’era prima..? >
CRITEMNA: < Aurora è sempre stata una fanciulla solare,piena di vita,con tante..storie da raccontare,portava felicità ovunque si trovava,sempre con il sorriso sulle labbra, era disposta a tutto pur di far valere i suoi ideali! Era amata da tutti,tutto il villaggio l’adorava..lei aveva..aveva …>
XENA : < Una luce!?>
Critemna guardò Xena, i suoi occhi erano tristi,tristi per un qualcosa o meglio dire per un qualcuno che le stava molto a cuore..
CRITEMNA : <..si,lei aveva una luce…>
Olimpia osservò la scena in silenzio, poi disse : < I vostri genitori sono stati uccisi da Sirmionus? >
Critemna abbassò lo sguardo e disse : < SI >….una piccola pausa rese quell’atmosfera ancora più cupe e silenziosa….
CRITEMNA :< Sirmionus ha cominciato ad attaccare il nostro villaggio due anni fa, noi possediamo una sorgente da cui si può ricavare una preziosa sostanza di cui Sirmionus vuole a tutti i costi entrare in possesso >
OLIMPIA :< Cos’ha di così speciale questa sostanza..da essere tanto desiderata da Sirmionus ?>
CRITEMNA :< Un uso eccessivo rafforza gli oggetti, Sirmionus vuole usarla per rafforzare la sua armata, ma nessuno di noi gli ha mai rivelato il luogo in cui si trova questa sorgente, è un luogo conosciuto solo da noi del villaggio, un luogo
che nessuno..nemmeno Sirmionus può trovare…>
XENA :< Quando sono morti i tuoi genitori? >
CRITEMNA : < Lo scorso inverno! Mio padre era andato da Sirmionus per chiedere una tregua, ma non è più tornato, l’abbiamo cercato ovunque…fino a che un giorno mia madre si recò all’accampamento di Sirmionus , ci promise che sarebbe tornata ma….questa sua promessa fu in vana..perché lei non tornò più…> - scoppiò a piangere e dopo qualche minuto disse- < Aurora ed io andammo all’accampamento di Sirmionus, non riuscivamo a darci pace..dovevamo..dovevamo sapere che ne era stato dei nostri genitori..ma quando arrivammo lì…oh…vedemmo ciò che non avremmo mai voluto vedere…>
OLIMPIA:< Cosa?..cosa vedeste? >
CRITEMNA: < (in lacrime) Le teste dei nostri genitori appese come trofei, e i lupi che ancora avevano tra i denti… la loro carne…>
XENA :< mi..mi dispiace…,mi dispiace tanto>
CRITEMNA:< Da quel giorno Aurora ha promesso a se stessa che non avrà pace fin quando non avrà vendicato la morte dei nostri genitori. Ormai mia sorella non è più quella di un tempo, ha perso quella luce…si..l’oscurità ha preso il posto di quella luce, il suo cuore ora è pieno di odio e vendetta….la sorella che conoscevo ormai non esiste più,la sto perdendo ogni giorno di più…>
XENA : < No Critemna, non la perderai!! >
CRITEMNA :< Beh, magari se sapesse la verità sarebbe tutto più semplice per lei….>
OLIMPIA :< Di che verità parli Critemna? >
CRITEMNA : < Non gliel’hai detto? >
Xena abbassò lo sguardo..
OLIMPIA : < Cosa?..cosa avrebbe dovuto dirmi? Xena? >
XENA : < Olimpia… >
Il volto di Xena impallidì,non sapeva come dirglielo…come dire ad Olimpia..quella verità….una verità che si era portata nel cuore da sempre…
OLIMPIA :< Xena…allora? >
CRITEMNA : < Forse è meglio che vada a dormire, si è fatto tardi…>- disse Critemna, consapevole di aver commesso , forse, un grande errore- < Buonanotte Xena, Buona notte Olimpia. >
OLIMPIA :< Buona notte Critemna >
XENA : < Buona notte >
Xena e Olimpia così rimasero sole…sole davanti ad un focolare acceso che riscaldava quella modesta casa…le due amiche rimasero in silenzio, ma un nuovo tuono interruppe quel cupe silenzio …
XENA : < Tanti anni fa, quando ero ancora una fanciulla, ero promessa sposa ad un uomo del mio villaggio Marius ma poi Codro attaccò il mio villaggio , mio fratello Linceo morì e assieme a lui tante altre persone fra cui anche Marius, ed io rimasi da sola…con un forte desiderio di vendetta nel profondo del mio cuore,viaggiai a lungo alla ricerca di Codro, fino a che non scoprii di essere incinta.. >
OLIMPIA :< Cosa? >- chiese un incredula Olimpia
XENA : < Già, io e Marius avremmo dovuto sposarci subito dopo il solstizio d’estate, ci amavamo molto, spesso aiutava mia madre alla locanda, era un uomo eccezionale.. >
Olimpia ascoltava in silenzio,incredula a quello che la principessa guerriera le stava raccontando..
XENA : < Io e i miei uomini stavamo marciando verso questo villaggio quando sopraggiunsero i dolori…questa gente si prese cura di me e mi aiutò a partorire, quella notte..la ricordo bene, c’era un forte temporale e i genitori di Critemna mi accolsero qui..in questa casa, sua madre era una levatrice e lei fece nascere la mia bambina..AURORA.. >
OLIMPIA : < Aurora?…Aurora è tua figlia? >
XENA : < Si Olimpia, quando nacque era l’alba,la pioggia era ormai finita, ricordo che la tenevo fra le braccia,era così bella…in vita mia non avevo mai visto una creatura così piccola, così indifesa…in quel momento avrei potuto anche morire, lei era la cosa più bella che mi era mai capitata…>
OLIMPIA : < Perché non l’ hai tenuta con te? >
XENA : < Ero così giovane, avevo 17 anni, non ero ancora pronta a prendermi cura di una bambina..e poi avevo ancora tanto desiderio di vendetta, dovevo distruggere Codro in nome del mio caro fratello e di Marius…, così decisi di affidare Aurora ai genitori di Critemna, loro erano brava gente, non le avrebbero mai fatto del male!! Ricordo come fosse ieri che la tenevo fra le braccia,prima di partire, e le promisi che un giorno sarei tornata da lei…ma poi il tempo è passato…e non ho più trovato il coraggio di tornare da lei! Sapevo che mi avrebbe odiata per averla abbandonata ed io questo non potevo permetterlo, capisci Olimpia? Il suo ricordo è sempre stato dentro di me, ad ogni alba mi sveglio per vedere l’aurora del mattino…per poter sentire ancora quell’immensa gioia che provai quando la strinsi a me per la prima volta!! Aurora ha continuato a crescere dentro di me ogni giorno..sempre di più,non posso dimenticarla e non posso certo ignorarla,lei è parte di me,ma non posso reclamare ora…qualcosa che ho abbandonato molto tempo fa >
OLIMPIA: < Io..io non so che dire Xena..>
XENA : < Non puoi dir nulla…>
OLIMPIA :< Perché non me ne hai mai parlato? >
XENA :< Perché…eh, perché me ne vergognavo, avevo abbandonato anche Seleuco e non volevo che sapessi che avevo già fatto la stessa cosa tempo addietro..>
OLIMPIA : < Temevi un mio giudizio? Xena io non ti giudico, non potrei mai farlo >
XENA : < Ti ringazio >
OLIMPIA :< Cosa intendi fare ora? >
XENA : < Non lo so, quando siamo arrivate in questo villaggio Olimpia, io sentivo che lei era qui e quando l’ ho vista…ho detto “E’ Lei”, il suo coraggio, la sua determinazione, vedere la bellissima ragazza che è diventata..mi hanno dato una gioia che dopo la morte di Seleuco non credevo di poter provare ancora…>
OLIMPIA : < E’ molto bella..>
XENA : <Già!!>
OLIMPIA : <Devi dirle la verità Xena>
XENA :< Non posso Olimpia>
OLIMPIA :< Perché? >
XENA: <Mi odierebbe e non potrei sopportarlo! Devo già vivere con il rimorso della morte di Seleuco e non riuscirei a portare sulla coscienza anche il suo odio >
OLIMPIA : < Non commettere lo stesso errore che hai commesso con Seleuco Xena, non farlo ti supplico >
XENA : < L’unica cosa che so Olimpia è che adesso devo aiutare mia figlia, hai visto quant’è piena di odio, potrebbe arrivare a commettere qualsiasi cosa ed io non posso permetterlo…, il dolore e l’odio ormai l’accecano…così come accecarono me quando Codro attaccò il mio villaggio…non posso permettere che mia figlia diventi com’ero io un tempo! >
Olimpia,prendendo la mano della sua amica le disse : < Ti sono vicina amica mia >, Xena le fece un sorriso e disse : < Come sempre >.





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