torna all'home page


Notizie e articoli sul pianeta Xena

13/09/06 I fans di Xena non sono molto daccordo con gli astronomi: il nuovo pianeta (ora stella nana) scoperto mesi fa si chiamerà "Eris" che significa Discordia. La fonte.

05/09/06 La situazione attuale è la seguente: Plutone è stato declassato a stella nana, dunque non è più un pianeta. Al nuovo astro chiamato Xena in via non ufficiale come per Plutone spetta il titolo di stella nana.

__________

Repubblica 25 agosto 2006

L’assemblea degli scienziati declassa il corpo celeste: “E’ troppo piccolo”. Otto i membri ufficiali del sistema solare

La bocciatura degli astronomi
Plutone non è più un pianeta

Luigi Bignami
ROMA – Abbiamo perso un compagno di viaggio attorno al Sole o meglio, esso continuerà a ruotare come tutti gli altri pianeti attorno alla nostra stella madre, ma non potremo più considerarlo un pianeta, nel vero senso del termine. Plutone, fino ad oggi il più lontano e freddo tra i pianeti del sistema solare, entra a far parte della famiglia di oggetti che abitano la Fascia di Kuiper, “ciambella” composta da migliaia di oggetti più grandi e più piccoli di Plutone, che ruota attorno al Sole. La sua definizione di pianeta è sempre stata ambigua perché rispetto agli altri pianeti del sistema solare è molto piccolo.
Così è stato deciso dai 424 astronomi che erano ancora radunati a Praga (dei 2.500 presenti nelle giornate iniziali) per l’assemblea generale dell’Unione astronomica internazionale, che è durata una settimana. Solo fino a pochi giorni fa, circolava la proposta di allargare il sistema solare a tutti gli oggetti che ruotano attorno al Sole e che possiedono un diametro superiore agli 800 chilometri. In tal caso si sarebbero dovuti chiamare pianeti 3 nuovi corpi del sistema solare, che possiedono tali caratteristiche e che sono, oltre a Plutone, l’asteroide Cerere, oggetto della Fascia di Kuiper, chiamato UB313, e Caronte, una luna di Plutone. Ma questo nuovo modo di definire i pianeti avrebbe prima o poi allargato il sistema solare portandolo forse a decine o centinaia di nuovi oggetti, in quanto aumentando la potenza dei telescopi si sarebbero trovati altri corpi nella Fascia di Kuiper con diametro superiore a 800 chilometri.
Perciò in molti hanno avuto un ripensamento e sono nate tre posizioni. La prima sosteneva l’ipotesi dell’allargamento; la seconda, lasciare tutto come era; la terza, una nuova definizione di pianeta. Secondo quest’ultima un pianeta è un oggetto che, tra le altre caratteristiche, deve possedere una massa sufficiente per essere sferico e non deve interferire con altri corpi lungo la sua orbita. Ciò avrebbe declassato Plutone, in quanto la sua traiettoria attorno al Sole interferisce con quella di Nettuno; è stata l’ipotesi vincente. Da oggi dunque, su tutti i libri di testo si dovrà scrivere che i pianeti del sistema solare sono 8, Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno. E Plutone? Esso entra a far parte di una nuova categoria di oggetti chiamati “pianeti nani”, che non sono satelliti di altri pianeti, ma che al contempo hanno un’orbita che è influenzata da altri oggetti. <<Nei prossimi anni troveremo centinaia di pianeti nani>>, spiega Mike Brown, astronomo del Caltech, Usa, il quale ha già scoperto una dozzina di oggetti che possono rientrare nella categoria “pianeti nani”.
Come è stata accolta questa nuova definizione dal mondo degli astronomi? <<Sono a disagio per l’astronomia in quanto tale, perché solo il 5% degli astronomi di tutto il mondo ha votato e ora la risoluzione deve valere per tutti. Una risoluzione alla quale io non sono d’accordo perché ci sono ancora molte ambiguità>>, spiega Alan Stern responsabile della missione New Horizon, la sonda della Nasa ora in viaggio verso Plutone, al quale vi arriverà nel 2015.

____________

Repubblica 17 agosto 2006

L’Unione astronomica internazionale nobilita 3 corpi celesti periferici. Plutone non è stato declassato. In futuro la lista potrebbe essere ampliata

Si è allargato il sistema solare

Gli esperti portano da 9 a 12 i pianeti. Ora il più lontano è Xena

Claudia di Giorgio
ROMA – Da 9 a 12 pianeti: il comitato di esperti incaricato dall’Unione astronomica internazionale (Iau) di definire una volta per tutte che cos’è un pianeta, ha tirato fuori l’equivalente scientifico di un coniglio dal cappello, presentando una nuova classificazione che rimescola la famiglia dei pianeti del nostro sistema solare, e la arricchisce di ben tre nuovi membri.
La scelta ha colto un po’ di sorpresa, perché ci si aspettava che i pianeti diventassero al massimo 10. Ma gli esperti, sei astronomi e storici di fama internazionale affiancati dall’autrice di best seller scientifici Dava Sobel, hanno preferito una definizione ampia, che tenesse conto della messe di osservazioni astronomiche ottenute negli ultimi anni dai telescopi terrestri e spaziali.
I “promossi” sono due corpi remotissimi, e cioè Caronte, finora definito come satellite di Plutone, e 2003 UB313, meglio noto al grande pubblico col nomignolo di Xena, che fin dalla sua scoperta era stato candidato al ruolo di decimo pianeta poiché è leggermente più grande di Plutone, pur trovandosi a una distanza doppia dal Sole. Il terzo “promosso” è invece assai più vicino a noi: si tratta di Cerere, il più grande dei corpi situati nella fascia degli asteroidi, tra Marte e Giove.
Ma i 7 esperti del comitato non si sono limitati ad allargare la famiglia: l’hanno anche divisa in due. Da una parte ci sono i pianeti “classici”, cioè quelli noti meno Plutone. E’ a loro che spetta in realtà la qualifica piena di “planets”, mentre Plutone, Caronte e 2003 UB313 sono dei “plutons”, o “plutoniani”: nome con cui d’ora in poi saranno chiamati tutti i pianeti che hanno un’orbita più lunga di 200 anni, e cioè tutti quelli che stanno oltre Nettuno. Infine, un po’ a metà strada, c’è Cerere, che è un “dwarf planet”, un pianeta nano, dato che è cinque volte più piccolo di Mercurio, il più piccolo dei pianeti “classici”.
Questa classificazione discende direttamente dai criteri stabiliti dal comitato per definire un pianeta. Per conquistare la qualifica, hanno spiegato ieri i sette a Praga, dove si sta svolgendo il 26° Congresso dell’Iau, un corpo celeste deve soddisfare due requisiti: avere una massa sufficientemente grande da far sì che la sua forza di gravità gli faccia assumere una forma più o meno rotonda; e orbitare intorno a una stella (senza essere né una stella né il satellite di un pianeta).
La proposta del comitato deve essere discussa e votata dai partecipanti al Congresso, che si concluderà il 24 agosto, ma ci sono pochi dubbi che bisognerà riscrivere libri di testo ed enciclopedie: per non parlare di come la prenderanno gli astrologi. Ma le recenti scoperte di corpi di grandi dimensioni nelle regioni più esterne del sistema solare non lasciavano altra scelta che ripensare il concetto stesso di pianeta, spostando così un po’ più in là i confini del sistema. E non è affatto escluso che in un futuro non troppo lontano i pianeti diventino 15 o addirittura 20, dato che ci sono già altri “plutoniani” in lista d’attesa, come Sedna e Qoaoar, e alcuni asteroidi, tra cui Vesta e Pallas.
Una nota a parte la merita la promozione di Cerere, che è stata un po’ una sorpresa, ma particolarmente piacevole per l’Italia. Un po’ perché a scoprirlo fu l’italiano Giuseppe Piazzi circa due secoli fa, e un po’ perché in Italia c’è una forte comunità scientifica specializzata nello studio dei corpi più piccoli, le cui caratteristiche, li rendono fondamentali per capire le origini del sistema solare. Non a caso, a bordo della sonda Dawn che la Nasa lancerà verso Cerere e Vesta nel 2007 c’è uno strumento “firmato” dall’Istituto nazionale di astrofisica e dall’Agenzia spaziale italiana: nel primo saluto dell’umanità al nuovo pianeta saremo, insomma, in primissima fila.

____________

http://www.corriere.it/ e http://imagoromae.blogosfere.it/

EsaPortal

Il giornale.it "Xena, il pianeta che può declassare Plutone"

(Link segnalato da Debby)

__________________

Series - "Xena e la sua luna Gabrielle"

Gennaio 2006 (trascrizione di Debby)

"Xena, il decimo pianeta del nostro sistema solare, ha una sua luna: un piccolo satellite chiamato Gabrielle. Dopo aver scoperto a luglio l'esistenza del pianeta 2003 UB313, soprannominato Xena in onore del serial televisivo, gli astronomi dell'osservatorio di Mauna Kea nelle Hawaii hanno annunciato la presenza di una sua luna orbitante intorno al Sole e vicino a Plutone. Come per il pianeta madre, gli astronomi si sono ispirati alle avventure della principessa guerriera e hanno chiamato la luna Gabrielle in onore dell'amica di Xena."

______________

Focus.it

Il "decimo" pianeta ha una luna. E un soprannome.

(trascrizione di Vale)

(Notizia aggiornata al 4 ottobre 2005)


Ai primi di agosto ne avevamo annunciato la scoperta. Si tratta di un oggetto più grande di Plutone che orbita alla periferia del sistema solare, nella cosiddetta fascia di Kuiper, e che potrebbe essere il decimo pianeta. Da allora sono state fatte ulteriori scoperte che aiuteranno gli astronomi a capire se 2003 UB313 (questo è il nome in codice) ha le carte per essere considerato un vero pianeta. Innanzitutto è stata misurata meglio la sua massa, che ora risulta essere del 20% più grande di Plutone. Anche la sua orbita è stata studiata meglio: si trova a circa 97 unità astronomiche (UA) dal Sole e questo rende 2003 UB313 il più lontano oggetto del sistema solare finora osservato. Teledipendente. Gli è stato infine dato un nome in codice, in attesa che l'Unione Astronomica Internazionale gli dia un nome ufficiale: si tratta di Xena, principessa-guerriera di una serie Tv molto in voga negli USA.
E recentemente si è scoperto che possiede anche una luna e questa sarebbe una prova in più a favore della tesi che considera Xena un pianeta a tutti gli effetti. Certo, non basta la presenza di un satellite per catalogarlo tra i pianeti: Mercurio e Venere, per esempio, non ne hanno. Ma la presenza del satellite ha anche aspetti positivi in generale: aiuterà a calcolare con precisione massa e velocità di entrambi.
Amiche per la pelle. La scoperta è stata fatta dal team di Mike Brown, lo stesso astronomo che ha scovato Xena. La luna - per il momento battezzata "Gabrielle", come la co-protagonista della fiction televisiva (nella foto, le due combattive figliole. Xena è quella a destra) - ha un diametro pari a un decimo di quello del pianeta.
I ricercatori hanno scoperto Gabrielle grazie al telescopio hawaiiano W.M. Keck utilizzando un sistema di controllo delle lenti
adattive all'avanguardia chiamato "a stella guida laser". Immagini come su Hubble. Le ottiche adattive sono una tecnica che rimuove gli effetti della turbolenza atmosferica, creando immagini nitide come potrebbero essere quelle riprese al di fuori
dell'atmosfera da telescopi spaziali. Normalmente si usano stelle reali, sufficientemente luminose, vicino all'oggetto come punto di
riferimento per le correzioni delle ottiche adattive . Ma nei dintorni "apparenti" di Xena non si trova nessuna stella luminosa e
l'osservazione ad alta risoluzione sarebbe risultata impossibile senza la nuova tecnica. Il sistema con stella guida laser consente infatti agli astronomi di creare una stella artificiale facendo rimbalzare un fascio laser su uno strato atmosferico a circa 120 km
di altezza, creando così un sistema di riferimento artificiale.

Maekoo ci segnala altri links sul nome del decimo pianeta...

http://www.ilgiardinodeilibri.it/speciali/decimo_pianeta.php
http://www.attivissimo.net/antibufala/decimo_pianeta/decimo_pianeta.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Decimo_pianeta
http://www.edicolaweb.net/atlan18a.htm





torna all'home page