GIRLS
JUST WANNA HAVE FUN 2
By
Patry
Prima
di leggere questo racconto, vorrei ricordarvi le solite cose e vale
a dire, che Xena e Gabrielle sono personaggi di proprietà della
MCA/Universal Picture e non è mia intenzione violare qualsiasi
sorta di copyright alla base di tutto c'è solo puro e semplice
divertimento nell'usare i miei personaggi preferiti. In questa storia
c'è un po'di violenza, ma soprattutto è presente l'amore
fra due donne perciò se la cosa vi da fastidio, non proseguite
con la lettura. Per qualsiasi cosa: Naike76@yahoo.it
G:
"Sei sicura che questo sentiero ci porterà al villaggio
di Gheilo?"
X: "Io non sbaglio mai!"
G: "Nemmeno tu, sei infallibile Xena."
X: "E allora, quello cos'è?"
Xena e Gab dopo aver percorso un ripido sentiero, arrivarono al villaggio.
X: "Silenzio, troppo silenzio. Tieni gli occhi aperti Gabrielle,
avverto la presenza di qualcuno."
G: "Sembra deserto, dove se ne saranno andati?"
X: "Non ne ho idea. So solo che lo hanno fatto con una certa fretta.
Guarda, quella porta!"
G: "Sembrano segni lasciati da un artiglio. Pensi che sia stato
un animale?"
X: "Può darsi, questo spiegherebbe perché all'interno
non è stato rubato niente. "
G: "Quale animale, potrebbe lasciare dei segni simili?"
X: "Non lo so, ma intendo scoprirlo. Prova a controllare se alla
locanda hanno qualche letto libero."
G: "Divertente! So che non cambierai idea, perciò andrò
a cercare anche qualcosa da mangiare."
X: "Ci vediamo tra mezz'ora alla locanda!"
Il sole era già tramontato e Gab, era indaffarata a cucinare
un coniglio e qualche verdura trovate nella dispensa, quando Xena entrò
nella locanda e accese il camino nell'ampio salone. Dopo aver mangiato
si misero a parlare degli strani eventi che avevano colpito il villaggio
e i suoi abitanti. Alla fine
stabilirono dei turni per la notte in modo da non farsi sorprendere,
dal ritorno dell'animale. L'idea di non saper contro di chi o che cosa
avrebbero combattuto, rendeva Gab irrequieta.
X: "Gabrielle, prova a dormire un po'."
G: "Xena sono nervosa!"
X: "Vieni qui."
La Principessa Guerriera era seduta vicino al camino e quando Gab si
avvicinò, la prese tra le sue braccia. Il fuoco disegnava strani
giochi d'ombre sulle pareti. Xena riuscì a tranquillizzare l'amica
accarezzandole dolcemente i capelli. Da parte sua Gab, rimase in silenzio
ad ascoltare soltanto il battito del suo cuore, fino a quando le dita
di Xena le sfiorarono la guancia.
X: "Qualcuno ci sta osservando!"
Dal piano di sopra, si sentirono dei forti rumori d'assi rotte ed un
insieme di passi, sempre più veloci e poi silenzio.
G: "Xena che sta succedendo?"
X: "Di sicuro non è opera di un animale. Avanti mostratevi
se avete coraggio!"
Fuori della locanda si sentì una voce: "Attenta Xena, hai
scelto di combattere un nemico troppo forte. Accetta un consiglio vattene!
Tu e la tua amica non potete fare niente per questo posto."
Si sentirono altri rumori, ma questa volta erano come dei piccoli colpi
contro il legno del pavimento, come gocce d'acqua durante un acquazzone
Ma non stava piovendo.
G: "Xena che sta succedendo? C'è qualche inspiegabile filtrazione
d'acqua?"
X: "Gabrielle, questa non è acqua
E' sangue!"
Xena guardò in alto e vide cinque corpi completamente legati
e appesi al soffitto che gocciolavano sangue. I cadaveri erano alcuni
degli abitanti scomparsi di Gheilo. Quello che rendeva le circostanze
ancora più macabre, era la presenza di fili legati alle estremità
dei corpi che qualcuno dal piano di sopra, si divertiva a tirare, come
se fossero stati delle marionette. Xena si voltò per cercare
una soluzione nello sguardo dell'amica, ma non l'ha trovò perché
Gab era misteriosamente sparita.
X: "Gabrielle!"
G: "Xena, aiutami!"
Voce: "Sotto la botola, alla tua destra Xena. E' lì, la
tua amica."
Xena aprì la botola e come una furia vi entrò. L'interno
era ben illuminato da torce attaccate alle pareti. Xena si trovava in
una specie di passaggio segreto fatto di cunicoli molto stretti. Ora
doveva capire se la strada presa, fosse giusta e sopratutto doveva trovare
Gab. La sua mente era affollata da numerosi pensieri e domande che riguardavano
la voce misteriosa che l'aveva guidata fin qui. Chi era? Aveva un ruolo
nel rapimento di Gab? Si doveva fidare? Finalmente arrivò ad
una specie di caverna e lì, trovò Gab, circondata da cinque
Baccanti.
G: "Xena!"
Le Baccanti si accorsero di Xena e due di loro si fecero avanti per
combattere, ovviamente Xena non si tirò indietro e sfoderò
la spada. I primi colpi andarono a vuoto, la velocità delle avversarie
era impressionante, ma Xena prese il Chakram e lo tirò con tutta
la forza possibile. Il cerchio rotante si divise in due e non deluse
la propria padrona, andando a conficcarsi nel petto delle avversarie,
che caddero a terra svenute. Le altre Baccanti lasciarono le braccia
di Gab e se n'andarono spaventate.
X: "Stai bene?"
G: "Sì, adesso che sei qui. Come mai se ne sono andate?"
X: "Forse avranno capito che sono più forte di loro!"
Voce: "O forse perché qualcuno le ha richiamate a sé."
X: "Ancora tu! Fatti vedere, credo che sia arrivato il momento
di dire cosa sta succedendo!"
Voce: "Il mio nome è Alex. Non pensi che bisogna togliere
di mezzo queste due, Xena?"
X: "Non ho con me delle ossa di Driadi, e non credo che ci siano
altri metodi per uccidere le Baccanti."
A: "Queste non sono le solite Baccanti. Saresti così gentile
da prestarmi la spada?"
X: "Perché no, illuminami!"
Alex, prese la spada di Xena e con rapidità si avvicinò
alla prima Baccante. Scagliò un fendente all'altezza della gola
che le permise di staccarle di netto la testa. Il sangue fuoriuscì
a zampilli, formando una piccola pozza sotto al collo. La ragazza restituì
la spada a Xena, avendo l'accortezza di ripulirla dal sangue, usando
i vestiti dell'altra Baccante, ancora immobile a terra.
G: "Perché quella la lasci vivere?"
A: "Non è mia intenzione farlo, solo che adesso serve a
me. Vi consiglio di aspettarmi fuori della caverna."
X: "Intendi farti dire dove si trova il loro covo?"
A: "No, lei è la mia cena!"
G: "Stai scherzando, vero?"
A: "No! Preferisci essere tu la mia preda, Gabrielle? Sai, non
mi dispiacerebbe."
X: "Andiamo! Fai quello che devi fare, ma poi ci dovrai delle spiegazioni,
altrimenti oggi la lama della mia spada si bagnerà d'altro sangue."
Alex tirò a se la Baccante e con forza premette i canini contro
il collo inerme della sua vittima. Dopo pochi secondi, dalla pelle lacerata
dai morsi, uscirono due rivoli di sangue, che Alex bevve con molta ingordigia.
Quando ebbe finito, le prese la testa fra le mani e con un colpo secco
le spezzò il collo. Prese il corpo con cui aveva banchettato,
insieme alla testa dell'altra Baccante e si diresse fuori della caverna.
Xena e Gab la stavano aspettando in prossimità del bosco.
A: "Magnifico è già giorno! Guardate, la luce del
sole le può uccidere."
Alex lasciò andare il corpo che lentamente, sotto i raggi del
sole, si stava dissolvendo. Pezzi di carne cominciarono a staccarsi
dallo scheletro, lasciando nell'aria un odore nauseante di carne bruciata.
Ben presto anche lo scheletro si sarebbe dissolto, senza lasciare alcuna
traccia.
G: "Non ho mai visto nulla di simile."
X: "Nemmeno io, Gabrielle
.Nemmeno io."
G: "Perché, queste non sono come le altre Baccanti?"
A: "Dopo che Xena uccise gran parte degli Dei, Bacco si vendicò
di Orfeo in modo definitivo. Credeva di poter governare sulla Terra,
ma alcune Baccanti lo uccisero. Così, rimasero senza una guida
e il caos prese il sopravvento."
X: "Ora, sono guidate da qualcuno, vero?"
A: "Sì, Lord Desmond. Viene dal nord dell'Europa, è
stato scacciato dal suo Clan perché amava fare degli esperimenti."
X: "Che genere di esperimenti?"
A: "Voleva che il suo discendente facesse parte di una nuova razza,
più forte e potente. Si divertiva a mischiare sangue umano con
quello animale, per poi iniettarlo nei bambini dopo che li aveva morsi."
G: "E' un mostro! Xena tutto questo è assurdo!"
A: "Purtroppo non lo è. Lui è un Cainita."
X: "Un cosa?"
G: "Un Vampiro! Xena ti ricordi leggenda di Brucolak il Vampiro
della Grecia?"
X: "Sì, me la ricordo, ma pensavo che fosse solo una leggenda
..E
invece
.."
G: "Alex, anche tu sei un Vampiro?"
A: "No, altrimenti sarei già morta, perché anche
i Vampiri muoiono alla luce del sole."
X: "Lord Desmond è mai riuscito nei suoi esperimenti?"
A: "Purtroppo sì!"
G: "Com'è la nuova razza che ha creato?"
A: "N'esiste un solo esemplare e l'avete davanti."
Xena e Gab si guardarono negli occhi stupite. Intanto Alex continuò
con la sua spiegazione. Lord Desmond aveva vampirizzato una Baccante,
incinta di un umano, un abitante del villaggio di Gheilo.
A: "Ho acquisito i poteri di un Vampiro insieme a quelli di una
Baccante. Non muoio come loro perché la mia parte umana mi protegge.
Ecco spiegato il motivo per cui non mi dissolvo alla luce del sole."
X: "Dove si trova questo Lord Desmond?"
A: "Il suo nascondiglio è alla fine del bosco. Perché
vuoi saperlo?"
X: "Perché, lo voglio uccidere!"
G: "Xena si sta facendo sera. Ci accampiamo qui?"
X: "No! E' meglio se proseguiamo, qui siamo troppo allo scoperto."
A: "Più avanti c'è una grotta, che ne dici?"
X: "Ok, andiamo!"
A: "E' meglio se tu e Gabrielle, ve n'andiate domani all'alba."
G: "Noi ti aiuteremo a sconfiggere quel mostro."
A: "Già, un mostro
.Anch'io lo sono."
G: "Tu non lo sei Alex. Altrimenti, non cercheresti di fermarlo."
Finalmente arrivarono alla grotta. Xena si mise ad ispezionare ogni
singola roccia, non trovò altre uscite e quindi lo considerò
un posto sicuro, almeno dall'interno. Intanto Gab ed Alex erano indaffarate
a raccogliere la legna per il fuoco.
A: "Gabrielle, è molto pericoloso per voi, rimanere da queste
parti."
G: "Bè, quando Xena si mette in testa qualcosa
."
A: "Le vuoi molto bene vero?"
G: "E' la persona più importante della mia vita. Io l'amo."
A: "E lei? Prova la stessa cosa per te?"
G: "Credo di sì."
A: "Non è una risposta valida, o sì o no Gabrielle."
G: "Non ne sono sicura. Alex, perché non me lo dici tu?"
A: "Io? Perché, io?"
G: "Se in parte sei un Vampiro, allora dovresti avere anche dei
poteri, o sbaglio?"
Le due ragazze entrarono nella grotta, consegnarono la legna a Xena
che accese il fuoco.
A: "Sì, ho qualche potere, ma non quello che serve a te
per sapere alcune cose
."
X: "Quali poteri, quali cose?"
G: "Niente, ero solo un po' curiosa, tutto qui."
A: "Posso entrare nella mente delle persone, per fargli fare quello
che voglio."
X: "Prova con me, vediamo cosa riesci a farmi fare."
A: "Farò di meglio Xena!"
Xena era seduta vicino al fuoco, nel frattempo Alex si era voltata per
guardare Gab, che si stava avvicinando alla ragazza. Ora Alex era in
piedi e Gab era sempre più vicina, finché la strinse in
un abbraccio. Le loro labbra erano sempre più vicine e con grande
stupore di Xena, Gab aveva incominciato a baciare Alex con molta passione.
X: "Va bene, ora basta Alex!"
A: "E' gelosia quella che leggo nei tuoi occhi, Xena?"
Xena prese il Chakram e l'appoggiò al collo di Alex.
X: "Se non la fai smettere, giuro che ti taglio la gola!"
In quello stesso momento Gab ritorno in sé, domandando a Xena
una spiegazione per il suo gesto.
A: "Non ti preoccupare Gabrielle, va tutto bene. Ho fatto solo
una prova."
Xena posò il Chakram e si rimise seduta. Ad un tratto Alex percepì
dei rumori, subito confermati dalla Principessa Guerriera, che nel frattempo
si era alzata in piedi.
A: "Stanno arrivando, farò un incantesimo per far apparire
vuota questa grotta. Non muovetevi!"
Mentre Alex eseguiva il suo incantesimo, l'attenzione di Xena fu catturata
da una presenza in fondo alla grotta. Gli occhi le si spalancarono di
colpo, quando mise a fuoco che la presenza era una ragazza, nuda, legata
mani e piedi da grosse catene.
Anche Gab se ne accorse e per lei fu un colpo al cuore, vedere quella
scena straziante. La ragazza era morta dissanguata, aveva piccole ferite
su tutto il corpo e quella fatale le era stata inflitta alla giugulare.
G: "Com'è possibile, prima non c'era nessuno!"
X: "Probabilmente Alex, facendo il suo incantesimo, ha spezzato
quello che nascondeva la ragazza ai nostri occhi."
Xena brandì la spada e iniziò a spezzare le catene, facendo
cadere a terra il corpo. Alex, sentì il rumore delle catene spezzate
e si girò di scatto.
A: "No, non può essere."
Con disperazione corse in direzione del corpo, si avvicinò e
di colpo si lasciò cadere sulle ginocchia. Le lacrime scesero
senza freno dai suoi occhi, mentre guardava il viso dell'amica morta.
G: "Vado a prendere qualcosa per coprirla."
X: "Chi è, questa ragazza?"
A: "Lei si chiama
. Si chiamava Yara"
X: "Sai chi è stato?"
A: "Credo di sì. L'ha fatto per punirmi. Oh, Xena lei, lei
era la mia Gabrielle, capisci?"
G: "C'è una scritta su quella roccia. Ciò che non
uccide il tuo corpo, divorerà la tua anima."
Alex uscì dalla grotta furiosa e addolorata, per aver visto il
corpo della sua amata, straziato in quel modo. Io ti ucciderò,
erano le sole parole che riusciva a dire. Prese il corpo di Yara e lo
avvolse nella coperta che le aveva portato Gabrielle. Quando arrivò
in cima ad una collinetta, iniziò a scavare.
Xena e Gab si offrirono di aiutarla, ma lei rifiutò.
G: "Il suo dolore lo capisco benissimo. Non posso far a meno di
pensare, che, un giorno potrei esserci io, al suo posto. Xena io non
so cosa farei senza di te. Perderei la parte più importante di
me."
X: "Lo so! Anche per me sarebbe lo stesso Gabrielle."
G: "Ritorneresti a essere quella di prima?"
Xena non rispose alla domanda, entrando nella grotta ancora illuminata
dal fuoco.
G: "Xena, sto aspettando!"
X: "Credo di sì, Gabrielle, sicuramente ne sarei tentata.
Cerca di dormire adesso, domani ci attenderà una lunga battaglia."
G: "Come al solito cerchi sempre di evitare questo argomento.!"
Gab indispettita dal comportamento di Xena, si sdraiò lontano
dall'amica, dall'altra parte del fuoco.
Xena continuò a pensare alle parole di Gab.
"Gabrielle, i miei sogni sono popolati da morti, sangue e distruzioni.
Li chiamano incubi!
Li battezzo così, solo per te, per farti credere che mi angosciano.
Però, non è così, devi sapere che non c'è
nulla di più eccitante che decidere della vita di un essere umano.
Chiamare la morte mentre sfoderi la spada, urlare in faccia al tuo nemico
che la sua ora è giunta ed in fine abbeverare la lama con il
suo sangue e affondare, affondare ancora e ancora, sempre di più.
Ma tu, non mi puoi capire, tutto questo non lo proverai mai. Nessun
uomo t'implorerà di risparmiarlo, nessuno ti guarderà
terrorizzato.
La tua mano, ha mai causato lacrime? Hai mai sterminato villaggi interi?
Hai mai visto l'odio in chi ti guarda?
No, certo che no!
Anche adesso che stai dormendo, se ti guardo, riesco a vergognarmi delle
mie azioni.
Sì, me ne vergogno, ma se dovessi ritornare indietro, rifarei
ogni cosa.
Oh, Gabrielle, nel mio sguardo trovano rifugio amore e bugie.
Il punto è che c'è un vuoto in me, ora ci sei tu a riempirlo
ma solo in parte.
Credo che questo sia il prezzo da pagare per stare con te, posso avere
l'amore solo annullando una parte di me.
E' così triste, io, devo rinunciare per avere? Se ti svegliassi
in questo momento mi vedresti sorridere. La Principessa Guerriera di
un tempo, avrebbe preso e basta, invece la Xena di adesso è molto
cambiata.
Chi l'avrebbe mai detto che una semplice fanciulla sarebbe riuscita,
lì, dove eserciti di guerrieri avevano fallito.
Cara Gabrielle, tu hai ucciso la Xena malvagia con il tuo amore.
Prima di incontrarti, credevo di conoscere il significato di quella
parola, ma mi sbagliavo.
Usavo l'amore per manipolare uomini stolti, bastava qualche attenzione
nei loro confronti per farli cadere ai miei piedi. Altri erano talmente
convinti di avermi, da sacrificarsi in battaglia.
Mentre tu, mi hai dimostrato che saresti pronta a farlo, senza pretendere
nulla in cambio.
Perché io, l'ho so che mi ami, anche se non me l'hai mai detto.
Certe cose si avvertono e anche tu hai capito i miei sentimenti nei
tuoi confronti.
Sì, io ti amo Gabrielle ed è questo il motivo del mio
cambiamento, come lo è per il tuo.
Mi ricordo ancora la prima volta che ti ho visto, eri solo una fanciulla.
Ora guardati! Sei una Regina Amazzone, una guerriera.
Entrambe siamo cresciute, imparando l'una dall'altra, accettando il
passato, migliorandoci per il presente e amandoci per il futuro.
Questo significa per me, la parola amore.
Senza di te, in me ci sarebbe il vuoto totale, vivrei nell'oblio, nulla
avrebbe un senso.
Per sentirmi viva avrei bisogno di ritornare a quella che ero un tempo,
una guerriera spietata, sanguinaria e priva d'amore. Ora sei arrabbiata,
ma domani tutto sarà passato e forse, domani, avrò il
coraggio di dirti questi miei pensieri."
Il sole era sorto da un pezzo, quando Alex entrò nella grotta.
G: "Stai bene?"
A: "Sì, sto bene."
X: "Coraggio, andiamo! Ora che la luce del sole c'è favorevole,
è meglio non perdere tempo."
Le ragazze s'incamminarono per raggiungere il castello di Lord Desmond.
Xena avrebbe voluto raccontare a Gab dei pensieri che l'avevano accompagnata
tutta la notte, ma rimase in silenzio. Dopo un paio d'ore di cammino,
arrivarono a destinazione. Il castello nonostante la luce del sole,
assumeva un'aria sinistra. Era una dimora antica, un tempo era sicuramente
motivo d'orgoglio, possederla. Oggi, sembrava solo un vecchio castello
in rovina.
G: "Come facciamo ad entrare?"
A: "Sul lato sinistro c'è un vecchio passaggio. Una volta
entrate, aspettativi di tutto!"
G: "Cosa ci dobbiamo aspettare, esattamente?"
X: "Contadini del villaggio di Gheilo, resi schiavi da Lord Desmond,
immagino!"
A: "Sì, ma non ce ne dovrebbero essere molti."
Alex, fece strada fino al passaggio, entrarono e dopo una serie di bui
cunicoli, sbucarono nei sotterranei del castello. C'erano varie stanze,
ognuna delle quali in passato era sicuramente servita a vari scopi,
a torturare, imprigionare e uccidere. Le ragazze salirono le scale ed
entrarono in un salone sorvegliato da un paio di uomini. Senza che i
due se ne accorgessero, si ritrovarono Xena alle spalle. Si udì
soltanto il rumore di una spada sfoderata e poi, il tonfo della caduta
a terra dei corpi.
A: "Dietro quella porta, ci dovrebbero essere le stanze di alcune
Baccanti!"
Gab aprì la porta, la stanza era completamente avvolta dall'oscurità.
C'era un'unica finestra coperta da pesanti tende nere. Al centro si
intravedevano le bare contenenti i corpi delle Baccanti. Xena prese
il Chakram e lo scagliò verso il tendone che ricopriva la finestra,
facendolo cadere a terra. In un attimo la stanza fu sommersa dalla luce.
Il rumore fece accorrere gli uomini che stavano di guardia, dall'altra
parte del corridoio.
X: "Aprite i coperchi, ci penso io a loro!"
Gab e Alex iniziarono ad aprire le bare uccidendone in pochi minuti
il contenuto. Xena lanciò contro il primo uomo il Chakram ferendolo
alla gola, mentre infilzò il secondo con la sua spada e dopo
averla estratta dal corpo insanguinato, la lanciò contro il terzo
uomo che stava scappando, trapassandolo da parte a parte.
G: "Xena il sole sta tramontando."
X: "Alex, non c'è più tempo, dobbiamo tornare indietro."
A: "Andate voi, io proseguirò finché non l'avrò
ucciso."
G: "Perché, vuoi correre un rischio inutile?"
A: "Perché voglio vendicare la morte di Yara!"
X: "Allora, io verrò con te, ti aiuterò a compiere
la tua vendetta."
G: "Xena, sarebbe più facile tornare qui domani, di giorno
e ucciderlo, no?"
X: "Non credo che dopo aver visto tutti i suoi uomini uccisi e
le Baccanti ridotte in polvere, Lord Desmon decida di rimanere qui."
A: "Gabrielle nessuno ti obbliga a restare."
G: "Il mio destino è di restare accanto a Xena. Non ho intenzione
di abbandonarla proprio adesso!"
Entrarono di stanza in stanza, senza trovare alcun segno di vita. Percorsero
un lungo salone e finalmente entrarono nella stanza che un tempo, ospitava
il trono del re che governava anni fa in questo paese. In fondo alla
stanza si distingueva benissimo la sagoma di una persona seduta sul
trono, che si alzò non appena Xena spalancò la porta.
Lord Desmond: "Vi stavo aspettando, entrate!"
A: "Sei pronto a morire?"
L. D.: "Tu credi? Alex, sei proprio un'ingenua! Vedo che ti sei
fatta delle nuove amichette, hai già dimenticato Yara?"
A: "Non osare pronunciare il suo nome!"
Alex si scagliò contro Lord Desmond che con un solo gesto della
mano, riuscì a respingerla. Xena lanciò il Chakram colpendolo
alla mano destra, causandogli una profonda ferita.
L.D.: "Non dovevi farlo, Xena, perché oltre a conoscere
il tuo nome, so anche qual è il tuo punto debole."
Lord Desmond con una velocità tale da risultare invisibile all'occhio
umano, si avvicinò a Gab e le mise le mani intorno al collo.
Senza compiere grandi sforzi, alzò le braccia sollevando anche
Gab ormai sempre più in balia della morsa che le stava infliggendo.
Xena e Alex stavano per attaccare, quando Lord Desmond si girò
di scatto, usando Gab come scudo.
L.D.: "Un altro passo e le spezzo il collo!"
X: "Lasciala andare!"
A: "Tu vuoi me, allora lasciala andare e farò ciò
che vorrai."
L.D.: "Tutto questo sentimentalismo, mi mette i brividi. Inginocchiatevi
e giuratemi obbedienza!"
Alex entrò nella mente di Xena per comunicarle il suo piano,
si scambiarono uno sguardo veloce e poi si avvicinarono. Gab si trovava
davanti a loro ancora prigioniera dalle braccia di Lord Desmond.
Alex si inginocchiò e giurò obbedienza.
L.D.: "Molto bene, ora suggelleremo il nostro patto con il sangue."
In quello stesso momento, allentò leggermente la presa su Gab
permettendo ad Alex di scagliarsi contro di lui. Colto di sorpresa Lord
Desmond lasciò andare Gab. Immediatamente Xena prese con sé
l'amica e la posò dolcemente a terra assicurandosi che stesse
bene.
L.D.: "Come hai fatto?"
A: "Ho usato il tuo stesso potere, per spostarmi ad una velocità
tale da risultare impercettibile ai tuoi occhi."
Alex avvicinò la bocca al collo di Lord Desmond e lo morsicò.
L.D.: "Non puoi farlo, le nostre leggi vietano che un Vampiro sia
ucciso da un suo simile!"
A: "Io non sono un Vampiro e nemmeno un tuo simile. L'hai detto
tu stesso quando mi hai creato, che avrei fatto parte di una nuova razza,
perciò le tue leggi non mi riguardano."
Iniziò a succhiargli il sangue, fino quasi all'ultima goccia.
A: "Ormai è quasi morto. Xena vuoi dargli tu il colpo di
grazia?"
X: "Con piacere!"
Alex mise in ginocchio Lord Desmond, mentre Xena si era avvicinata sfoderando
la spada e reggendola con due mani, quando fu vicina al suo bersaglio,
alzò le braccia e con forza le abbasso indirizzando la lama sul
collo di Lord Desmond che finì a terra decapitato.
Gab raggiunse Xena.
X: "Stai bene?"
G: "Sì, sto bene e tu Alex, cosa farai adesso?"
A: "Non lo so, ma credo che andrò in nord Europa, forse
incontrerò qualcuno come me che mi insegnerà ad usare
i miei poteri. Ho ancora molto da imparare."
G: "Forse ci incontreremo ancora."
A: "Lo spero. Grazie per il vostro aiuto, senza di voi non ce l'avrei
mai fatta."
X: "Buona fortuna Alex."
Xena e Gab s'incamminarono in silenzio fino a quando sorsero i primi
raggi dell'alba.
G: "Guarda Xena, che meraviglia."
X: "Gabrielle, ancora una volta ho rischiato di perderti. Non posso
permettere che succeda un'altra volta, senza che io ti dica quanto sei
importante per me."
G: "Questo lo so Xena, anche tu lo sei per me."
X: "Sì, ma quello che sto cercando di dirti è che
ti amo Gabrielle!"
G: "Xena, anche questo lo sapevo già. Io mi sono innamorata
di te la prima volta che ti ho vista. Ti ricordi quando ci siamo incontrate?
La prima volta che mi hai salvato la vita?
X: "Come potrei dimenticarmelo?"
G: "Fu da quel momento che decisi di abbandonare tutto per seguirti,
perché da quel momento, capii che la mia vita ti sarebbe appartenuta
per sempre."
Xena abbracciò Gab, il suo viso era illuminato dai primi raggi
di sole, i loro sguardi s'incrociarono per pochi secondi quando Gab
sfiorò le labbra di Xena, poi entrambe chiusero gli occhi e si
baciarono.
FINE
|