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Il chakram
Il Chakram di Xena Da
noi l'arma che contraddistingue Xena è meglio conosciuta come
"cerchio rotante". È implicitamente stato detto che
Marte ha offerto a Xena il primo chakram, il famoso "Chakram
dell'ombra". È l'arma prediletta dalla grande guerriera.
Non se ne separa mai e se ne serve in tutte le occasioni con un'efficacia
temibile. Sembra a volte che il chakram sia dotato di una vita propria,
poiché qualunque sia il posto in cui si nasconde il suo obiettivo
non lo manca mai, anche se per
Assume così una nuova forma: la lama, fino ad ora decorata con fregi d'oro e pietre preziose, diviene un unico anello si metallo liscio contornato da un impugnatura centrale che ricorda i margini del simbolo ying e yang. Ha come particolarità, il potere di sdoppiarsi in volo,diventando quindi, due volte più efficace.
Xena non è l'unico personaggio di fantasia che lo usa: nel manga 'One Piece', conosciuto anche come 'All'arrembaggio', esso viene usato da un pirata di nome Jango, che lo adopera anche per ipnotizzare i nemici. In più, nella serie 'Forgotten Realms', per la quale esistono numerosi romanzi e un gioco di ruolo, il chakram è l'arma preferita di Shar, la malvagia dea dell'oscurità. STORIA DEL CHAKRAM Il Chakram o Chakra, non è un'invenzione del telefilm ma un'arma efficace a tutti gli effetti che veniva usata dai Sikhs dell'India del nord e dagli spartani con piccole varianti. La sua forma era simile a quella che vediamo in Xena, cioè un anello piatto di metallo solitamente fatto di acciaio,a volte di ottone o di qualche altro metallo. Il lato esterno era affilato e il suo diametro variava dai 15,24 cm ai 30,32 cm. Quest'antica arma usata per centinaia di anni, era di solito liscia, anche se i pezzi più pregiati venivano intarsiati con decorazioni d'oro e d'argento e con iscrizioni in Sanskrit. A volte, alcuni degli anelli più elaborati, avevano impressi piccoli fori in modo da produrre dei suoni mentre tagliavano l'aria.
Il
charkam si teneva tra il pollice e l'indice e veniva lanciato come
un fresbee tenendolo all'altezza del collo (oppure si poteva lanciare
tenendolo sotto l'ascella); per dargli maggiore velocità in
aria si faceva girare velocemente intorno al dito indice. I Chakrams
erano armi letali ad una distanza di circa 50 yards e potevano causare
danni considerevoli intorno alle 100 yards. Se di buona fattura, potevano
librarsi in aria sopra la vittima per alcuni istanti prima di colpire.
I Sikhs portavano molti chakram con loro, di differenti misure, sulla
punta dei loro turbanti appuntiti oppure attorno al braccio sinistro
per poi essere lanciati con il destro. Per imparare ad usarlo correttamente
erano necessarie molte ore di pratica. |
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