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Il Torneo

capitolo II - " La sfida" -

Di Gualtiero

Due donne percorrevano la strada che da Thermos andava verso Calidone, pareva discutessero, soprattutto la bionda pareva contrariata < ma il messaggio che ci ha fatto recapitare Salmoneo non diceva il motivo per cui dobbiamo raggiungerlo a Calidone ? > < no, c’è solo scritto che dobbiamo raggiungerlo il piu presto possibile prima che la sua testa diventi un trofeo del re Istro >.

La rabbia di Olimpia, era motivata dal fatto che finalmente dopo tanto tempo erano riuscite a prendersi una vacanza sulle rive del lago vicino alla città di Thermos in Etolia.

Xena dava sfogo alla sua passione della pesca e lei si abbronzava, sdraiata sulla riva, al sole e la sera al buio con il solo rumore della natura…….si divertivano, nude.

Ma una mattina mentre Xena era diretta in città per far provviste, non potevano mangiare solo pesce, aveva trovato un commerciante di stoffe amico di sua madre e diretto ad Anfipoli che le aveva consegnato il messaggio di Salmoneo.

Calidone, la città era in fermento, banchi di merce di vario genere, per la gioia di Olimpia, capannelli di gente che applaudiva divertita i giochi di prestigio di abili saltimbanchi < guarda Xena che bello, forse alla fine ci divertiremo > disse Olimpia < già…….forse > rispose con poca convinzione Xena.

Scesero da cavallo e si avviarono in mezzo i banchi, Olimpia era nel suo mondo e i suoi occhi passavano da un banco di tessuti multi colori a uno di copricapi di fogge strane, ad in certo punto un uomo uscito dal palazzo del re cominciò a correre verso di loro agitando le mani, era Salmoneo che appena giunto vicino a loro < come sono felice di vedervi, grazie, grazie > e abbraccio con slancio Olimpia poi fece per abbracciare anche Xena che però lo prese per le braccia e lo tenne distante < anche noi siamo contente ma….non esagerare > < dicci piuttosto perché ci hai fatto venire qui, e perché re Istro dovrebbe usare la tua testa come un trofeo >.

S. < già, da dove comincio > X. < da dove vuoi basta che cominci, siamo stanche e affamate e vorremmo trovare un locale dove poterci riposare e mettere qualcosa sotto i denti > S. < o ma di questo non dovete preoccuparvi, siete ospiti assieme alle altr……> O. < assieme a chi ? > X. < Salmoneo cosa ci nascondi ? perche tu sei Salmoneo vero ? > e così dicendo Xena solleva da terra il poveretto sbatacchiandolo S. < ei….che ti prende, certo che sono Salmoneo, ti sembro forse Venere o Giunone….mettimi giù > X. < scusa, e che sono ancora nervosa per quello che……aaa…lascia perdere, finisci quello che stavi per dire, saremo ospiti del re assieme a chi ? > Salmoneo si tormentava le dita, guardava ora Olimpia ora Xena ma non si decideva…..X.< Salmoneo stò per arrabbiarmi e se mi arrabbio > e così dicendo alzò il braccio col pugno chiuso pronto a colpire il naso del poveretto.

S. < va bene…va bene…..accidenti se non parlo finisco sul caminetto del re e se lo faccio…..> X. < SALMONEOOOOOOO……> S. < calmati…..ora vi dico tutto, dunque voi sapete che il re Istro ha una figlia…> O. < si…Era > S. < esatto, ora Era ha un carattere un po’……diciamo…..esuberante e non sopporta la vita di corte, così suo padre le ha permesso di recarsi a Roma a trovare una sua amica…..altrettanto….diciamo…strana ? > Xena ascoltava con le braccia incrociate e cominciava ad innervosirsi e tamburellava le dita della mano destra sul braccio sinistro X. < e allora ? > S. < niente, con questa sua amica ha partecipato ad una…. festa e si è divertita molto e siccome fra due giorni è il suo compleanno ha chiesto a suo padre come regalo di poter organizzare una…..festa….identica… anche qui > O. > stupendo, cose un ballo ? ma non ho vestiti adatti, devo compr…..> S. < no…no…non è una festa da ballo…> O. < ho capito, c’è una bella piscina ci sono danzatrici nell’acqua…..> S. < nnnno….niente danzatrici…> X. < ora mi sono veramente stufata…..DICCI DI COSA SI TRATTA E SUBITOOO….> S. < be…be si tratta di una sfida….> O. < una sfidaaa….> S. < si una sfida divisa in cinque prove….> X. < in cosa consistono queste cinque….prove ? > S. < ooo…mammina….si tratta di una prova di corsa con i cavalli….una di corsa a piedi…. una di lancio del giavellotto…. una di tiro con l’arco…..e….e….> O. < eeee….> X. < non mi dirai che l’ultima e una prova di…..lotta ? > S. < si..> X. < non ho capito, dillo più forte…> S.< SI……SI….SI….> O. < vuoi dire che tu ci hai fatto venire qui per misurarci con una corsa di cavalli, una corsa a piedi, un lancio del giavellotto, una di tiro con l’arco e infine rotolarci su di un tappeto ? > S. < no..no.. tu non centri e Xena che deve farlo…> X. < COOOSA……IO DEVO FARLOOOO…..BRUTTO……LA TESTA TE LA STACCO IO PRIMA DEL RE HAI CAPITOOOO…..> urlava così tanto che tutti si erano girati a guardarla < BE….CHE AVETE DA GUARDARE PENSATE AI FATTI VOSTRI >.

Salmoneo era veramente terrorizzato non aveva mai visto Xena infuriata così….o forse si… O. < calmati….calmati…> X. < calmarmi….non è passato molto tempo da quello che ci ha fatto passare Antinea e ora questo….questo….qui mi propone di….di…aaaa al diavolo….> e si allontanò prendendo a calci delle pietre.

Xena era seduta su di un muretto e dondolava le gambe con aria pensierosa….Salmoneo e Olimpia si avvicinarono S. < Xena scusami se volevo coinvolgerti in questa storia ma non sapevo come fare io ho solo voi due….a parte Hercules e Iolao che però vestite da donne stanno veramente male…> a Xena scappo da ridere X. < scusami anche tu….e che con Olimpia poco tempo fa siamo state coinvolte in un torneo di lotta organizzato da Antinea la sciamana e ora sentirsi riproporre di nuovo di affrontare delle altre donne in prove di forza mi ha fatto perdere la calma…..comunque….spiegaci meglio il tutto >.

S. < il re mi ha fatto l’onore di affidarmi l’organizzazione di questa sfida che non consiste solo nelle prove ma anche nei vari divertimenti e commerci che avete visto arrivando, una vera fortuna per uno come me che ci sa fare….> O. < va bene…. va bene…ma continua > S. < si…si….scusate….dicevo che tutto andava per il meglio avevo trovato cinque ragazze, la sesta è la principessa …> X. < la principessa partecipa alla sfida ? ma così condiziona tutte chi si osa a sconfiggere la figlia del re ? > S. < voi conoscete la principessa ? > X. < no..> S. < solo voi la conoscerete, non le altre, vivrete tutte assieme, compresa Era in un ala del palazzo > O. < e perché il re ora vuole la tua testa ? > S. < ci sto arrivando, dovete sapere che il re aveva un consigliere un certo Democrito, giovane, ma molto bravo il re lo considerava quasi come un figlio che non aveva avuto poi Democrito penso che la sua bravura non era compensata bene e decise di truccare un po’ i conti, il re, non si sa come lo venne a sapere e invece di farlo arrestare e giustiziare decise di cacciarlo dalla città, Democrito si rifugiò ad Atene e da quel momento aspettò il momento giusto per vendicarsi di re Istro e il momento è arrivato con questa sfida, ha iscritto una sua donna che in realtà ha il compito di cercare il momento adatto per uccidere durante una delle gare la principessa, le spie di Istro lo sono venute a sapere e ora il re, che non vuole annullare le competizioni per non spaventare la figlia, minaccia di uccidermi se non scopro l’assassina, ecco perché ho bisogno che tu Xena ti iscriva, in questo modo potrai proteggere la principessa e nello stesso tempo scoprire l’assassina. > X. < chi sono le avversarie ? > S. < due romane Sabina e Elissa una etrusca Senia e tre greche la principessa Era, tu e un’altra anch’essa di Anfipoli > X. < di Anfipoli ? e come si chiama ? > S. < aspetta….Laelia mi pare….si….Laelia > X. < Laelia ?…> Xina socchiuse gli occhi storse le labbra in una smorfia O.< la conosci ? > X. < si molto bene, da piccole eravamo molto amiche poi un giorno prendemmo una cotta per lo stesso bambino che però scelse me, Laelia per vendicarsi andò a dire ai genitori di lui che io insistevo per fare l’amore con il loro figlio, ma eravamo piccoli non pensavamo a queste cose, comunque i genitori mi dissero di non farmi più vedere e quella…….si mise assieme al mio posto.

Un giorno eravamo al fiume a fare il bagno quando lei con i suoi fratelli ci portarono via i vestiti, per fortuna vicino al fiume c’èra un capanno dove i miei fratelli tenevano dei vestiti di ricambio per la caccia, quando tornammo in paese andammo a pescarli mentre sdraiati sotto delle piante ancora ridevano della bravata, ci picchiammo duramente poi un giorno lasciò Anfipoli e non la vidi più e oggi…..posso rifarmi…..va bene Salmoneo, accetto….> O. < ma come farai a riconoscerla ? > X. < gli occhi, la riconoscerò da quelli, non li ho mai dimenticati ….> S. < ora che ci penso, non solo voi conoscerete la principessa ma anche l’assassina, sicuramente Democrito l’avrà descritta a colei che ha mandato per ucciderla……aimè sono finito….> .

Salmoneo accompagnò Xena e Olimpia nel palazzo facendole entrare da una porta laterale, era bene che nessuno sapesse che erano due guerriere visto che lui l’aveva iscritta come la greca ma di origini romane Livia, cosa che provocò un nuovo scatto d’ira nella principessa guerriera, perché proprio il nome che portava sua figlia Evi in quel triste periodo, ma con calma e molte coccole Olimpia la calmò nuovamente.

Passando da un corridoio poco illuminato e facendo attenzione che nessuno vedesse aprì la porta di una stanza, ben arredata e luminosa con due letti un armadio di generose dimensioni un tavolo con quattro sedie e da un lato un tappeto con attrezzi vari per permettere a Xena di allenarsi.

S. < dentro quell’armadio troverete dei vestiti e delle scarpe cambiatevi e mettete i vostri in un nascondiglio sotto il piano, anche le armi, solo le guardie del re possono girare armate, fra un po’ vi manderò dei servitori con del cibo a più tardi e…..grazie >

Le due trovarono due belle vesti di un azzurro vivace per Xena e di un bel verde bosco per Olimpia entrambi con una cintura che cingeva i loro fianchi, ai piedi delle babbucce di tipo orientale di un colore simile al vestito.

Qualcuno bussò alla porta O. < avanti > entrarono due servitori che lasciarono sul tavolo due vassoi con carne e pesce arrostito della verdura, frutta e delle focacce salate e dolci e due bottiglie di vino aromatico, inutile dire che con la fame che avevano le due fecero festa a tutto e brindarono alla loro amicizia e…..amore.

Bussarono nuovamente X. < e aperto, avanti…. > sbucò la testa di Salmoneo S.< salve ragazze, vi sono piaciuti i vestiti e il cibo, buono vero ? > X. < abbiamo fatto fuori tutto con la fame che avevamo e i vestiti sono veramente belli…..ma per il torneo ? …..> S. < ti ho portato anche quello, sono uguali per tutte, provalo e meglio….> il vestito consisteva in una mini tunica di un azzurro pallido con una cintura da annodare, Xena prese il vestito poi si andò a cambiare nascosta tra l’armadio e il muro, quando tornò Salmoneo rimase a bocca aperta la figura alta e bella di Xena veniva accentuata da quella tunica che lasciava scoperta buona parte delle gambe mentre il seno era più coperto e protetto per ovvi motivi. S. < sei splendida Xena…. > X. < grazie…ma cosa sono quelle fasce che tieni in mano ? > S. < a…già dimenticavo….visto che dovrai gareggiare a piedi nudi, queste fasce ti serviranno a proteggerli nelle competizioni…..se vorrai, non è obbligatorio…ora rimettiti il vestito che il re vi aspetta…..ma prima vi farò vedere di nascosto la principessa…..>.

Rivestita Xena, Salmoneo aprì delicatamente la porta, mise fuori la testa e controllò a destra e a sinistra che nel corridoio non ci fosse nessuno poi fece cenno alle due di seguirlo, sempre guardandosi intorno arrivarono davanti ad una grande tenda dove da dietro si sentivano arrivare rumori vari, Salmoneo alzò leggermente un lato della tenda e indicò a Xena e Olimpia una ragazza bruna capelli lunghi ma raccolti in un nastro verde che era intenta a colpire con pugni un sacco appeso al soffitto, Xena notò che la principessa era fisicamente ben messa e che colpiva il sacco con sufficiente rabbia e forza, un’ avversaria di tutto rispetto poi casualmente in suo sguardo si spostò su di un’altra ragazza che distesa su di un tavola sollevava e abbassava una barra alle cui estremità erano attaccate due sacche probabilmente piene di sabbia, ad un certo punto la ragazza si sollevò alzando lo sguardo e Xena s’irrigidì gli occhi…..era lei Laelia.

La scena non sfuggì ad Olimpia < l’hai vista vero….ai visto Laelia ?> X. < si….>rispose Xena con quasi un sibilo, Salmoneo lascio cadere la tenda < andiamo….dal re > rifecero il corridoio sempre facendo attenzione a non essere visti poi Salmoneo bussò ad una porta che si aprì lentamente, dietro c’era un uomo alto come Xena di un età sui sessanta o poco più S. < maestà queste sono le due mie amiche che vi ho parlato Xena e Olimpia….> le due guerriere abbassarono la testa in segno di saluto < Vi conosco di fama….avete aiutato ma anche ucciso molta gente….non è così ? > disse il re O. < e vero, ma quelli che sono morti avevano fatto del male la loro vita, il male si era impossessato di loro e solo la morte poteva porre fine ai loro misfatti…..> il re < ora tutto questo non mi interessa, l’unica cosa che conta e trovare quell’assassina che cercherà di uccidere mia figlia, tu Xena dovrai impedirlo o ne tu ne lei ne quel chiacchierone uscirete vivi da questo palazzo….>

Xena cercando di mantenere la calma < re Istro non è con le minacce, che talaltro non ti consiglio di farci perché potrei dimenticare le buone maniere…..ma con la collaborazione tra me che sarò vicina a tua figlia e te che dovrai usare i tuoi collaboratori per darmi più prove possibili….e chiaro ? > < scusami e che non so cosa farei se succedesse qualcosa a quella ……testona > disse il re con gli occhi umidi.

Xena passava diverse ore nella sala assieme alle altre e facendo finta di niente le studiava, non poteva però fare a meno di osservare Laelia , non era cambiata poi molto da allora, i suoi occhi chiari e freddi e quel ondeggiare nel camminare, era diventata più robusta ed era certa che anche lei l’aveva riconosciuta….e se fosse lei quella mandata da Democrito per uccidere Era…?

Quel pomeriggio Xena e Olimpia volevano andare a fare un giro al mercato, uscirono assieme all’etrusca Senia una bruna simpatica e scherzosa, stavano percorrendo un vicolo che univa le due piazze quando una voce….< ciao… Xena o dovrei chiamarti Livia… la romana> e così dicendo rise sguaiatamente, la PW a sentire quella voce si blocco stringendo i pugni poi si voltò con calma, Laelia stava appoggiata ad un muro e mangiava con calma un frutto < cosa vuoi…se ai conti in sospeso fra poco potrai soddisfarli…..se ci riuscirai > e cosi dicendo Xena fece un sorriso di scherno < non hai dimenticato vero ? sai quel ragazzino quando diventò grande si arruolò nel tuo esercito, ma tu non lo sapevi, che ti importava se qualcuno moriva per seguire la grande Xena, che ti importava se morivano fratelli come il tuo….O COME IL MIO….BASTARDA > e così dicendo buttò sul viso della PW la rimanenza del frutto, Olimpia fece per scagliarsi su di lei ma Xena la prese per un braccio e la fermò, Laelia si allontanò.

Avrebbe dovuto sentirsi ferita dalle parole di Laelia, invece era lei che si sentiva ancora una volta in colpa per quello che era stata in passato, non voleva, inizialmente fare del male, solo difendere la sua città dall’invasione di un nemico poi le prime vittorie l’avevano cambiata, il fascino del potere l’avevano trasformata in una macchina spietata che tutto distruggeva senza pietà, non pensava ai giovani figli o mariti o amici o…..fratelli che erano caduti in battaglia per seguire lei e ora ovunque andava trovava qualcuno/a che l’odiava per il dolore provocato, anche con Laelia era in debito ora.

Xena stava appoggiata ad un muretto, le braccia conserte e lo sguardo fisso lontano, Olimpia le si avvicinò e le posò una mano sul braccio poi lentamente la fece girare verso di lei e le appoggio la testa sul seno abbracciandola, Xena appoggio una guancia sulla testa della barda e inizio silenziosamente a piangere e Olimpia con lei.

Domani iniziava la sfida, Salmoneo si prodigava perché tutto funzionasse a dovere, chiamò le sei ragazze < dunque, come sapete la sfida si disputa in cinque prove, non ci saranno eliminazioni ma vi verranno assegnati dei punteggi a secondo del vostro piazzamento nelle prime quattro prove : cinque alla prima, uno all’ultima, dopo la quarta prova le prime due si disputeranno la vittoria finale nella lotta, in caso di rinuncia di una delle prime due la finale la disputerà la terza. >

E’ una mattina di sole, Xena si è alzata presto per l’ultimo allenamento, piegamenti sia in piedi che a terra, Olimpia invece continua a dormire e continuerebbe a farlo se bussando alla porta Salmoneo non li avvisasse che devono recarsi sul campo di gara per la prima prova di corsa a cavallo, la PW indossa la minitunica si lega la cintura ai fianchi poi < Olimpia, mentre io controllerò durante le gare la principessa, non mi interessa la vittoria in questo torneo, ma solo che a Era non succeda niente, tu dovrai farlo da fuori, attenta a movimenti sospetti e vestiti in modo appropriato > < non preoccuparti ieri al mercato ho comprato questa giacca con pantaloni e anche….questi > e così dicendo mostrò due sais più piccoli dei suoi che si mise infilati nella cintura sotto la giacca < brava la mia piccola > disse Xena

Il percorso si snoda lungo il perimetro della città da ripetere tre volte, un percorso impegnativo con salite ripide e discese con curve strette, chi riesce a prendere la testa ha molte probabilità di vincere.

A Xena e stato sorteggiato un bel cavallo dal mantello nero molto nervoso e quindi difficile da dominare, nessuna sella solo una coperta quindi occorreva forza nelle gambe per rimanere in groppa senza il pericolo di rovinose cadute e solo i talloni dei piedi nudi per spronarli.

Salirono a cavallo, la PW si mise a fianco della principessa, alla sua destra Laelia che non la degnò di uno sguardo.

Salmoneo alzò un fazzoletto rosso poi lo abbassò dando il via alla corsa, subito la principessa si portò al comando e Xena fu costretta a usare anche i gomiti per non perdere di vista Era, dietro la PW, Laelia poi le due romane e a chiudere l’etrusca.

Era correva molto bene, sicuramente conosceva il percorso meglio delle altre , cosa non molto regolare a dire il vero, ma…..si sa…..era la padrona di casa.

Stavano per finire il secondo giro e le posizioni non erano cambiate, prima Era seconda a poca distanza Xena, terza Laelia, quarta Sabina, quinta Elissa e sesta Senia.

Iniziava l’ultimo giro, Xena cercò e trovò con lo sguardo Olimpia che le fece cenno che tutto era tranquillo, Laelia forzò il ritmo spronando il suo cavallo con colpi di tallone sui fianchi ma Xena chiudeva tutti gli spazzi e il sorpasso non riusciva, erano arrivate ad una curva molto difficile e pericolosa quando si sentì un sibilo e il cavallo della principessa emise un nitrito e fece uno scarto brusco, la principessa colta di sorpresa perse l’equilibrio e stava per cadere col rischio di sfracellarsi contro il muro, Xena con un violento colpo sui fianchi del suo cavallo riuscì ad affiancare la principessa prendendola per i fianchi e lasciandola scivolare lentamente a terra mentre fermava il suo cavallo X.< tutto a posto ? > E. < un accidente e a posto….non so che cosa gli è preso al quella bestiaccia e ora ho compromesso il torneo….a proposito…..grazie, come ti chiami ? > < Xe……Livia sono greca ma di origini…..ro…romane > poi scese da cavallo e si avvicino a quello della principessa che era tornato tranquillo, lo esaminò e ad un certo punto vide un piccola punta infilata in una coscia, qualcuno o meglio qualcuna lo aveva tirato con una cerbottana colpendo il cavallo e facendolo imbizzarrire, c’erano troppi alberi e cespugli per capire da dove era nascosta la tiratrice.

< ora che il tuo cavallo si è calmato torniamo a palazzo saranno in pensiero non vedendoci arrivare, infatti qualcuno stava arrivando verso di loro, era Olimpia.

< state bene ? che è successo ? > X. < il cavallo della pri…….di Era si è imbizzarrito e stava per disarcionarla….> poi Xena fece cenno ad Olimpia di avvicinarsi < guarda, una punta lanciata con una cerbottana, probabilmente, ha colpito il cavallo facendolo imbizzarrire….> O. < allora l’assassina non è tra quelle che gareggiano….accidenti la cosa si complica….> < chi è che ha vinto ? > chiese la principessa < Laelia, seconda Sabina, terza Elissa e quarta Senia….> rispose Olimpia E. < accidenti….come farò a ricuperare lo svantaggio ? anche tu Livia ……mi dispiace che non hai potuto portare a termine la corsa….> X. < non importa Era…..ci sono ancora tre gare per ricuperare….ora torniamo al palazzo >.

La classifica del primo giorno era : Laelia quattro punti, Sabina tre, Elissa due, Senia uno, Era e Livia zero.

Salmoneo e re Istro avvisati del fatto accaduto in corsa erano terrorizzati < non posso pensare che ci sono ancora tre prove il che vuol dire tre possibilità che quella assassina tenti di uccidere mia figlia……no…no…..Salmoneo inventa una scusa e annulla il torneo….> X. < non è una buona idea…..se fai annullare il torneo quell’assassina può colpire comunque….dobbiamo scoprirla e fermarla….>

Era l’alba del secondo giorno di gara, Xena era seduta al tavolo e mangiava con calma un frutto, pensava alla prova che si sarebbe svolta fra poco e ripercorreva con la mente il percorso, dove avrebbe potuto tentare quella….., dovevano trasferirsi sulla spiaggia dove era stato delimitato il tratto da correre tra il vecchio porto e il nuovo da fare anche questo tre volte.

Non c’erano piante o cespugli dove nascondersi ne costruzioni che davano direttamente sul percorso, si, c’era il vecchio deposito degli attrezzi da pesca ma re Istro aveva mandato delle guardie a presidiarlo, dunque apparentemente questa volta non dovrebbero esserci sorprese….apparentemente .

Le sei erano pronte sul punto di partenza, Salmoneo alzò il fazzoletto e….via, Laelia in testa dietro Era, Xena e poi tutte le altre, il ritmo non era sostenuto dovevano fare tre giri e poi correre sulla sabbia, lo sappiamo tutti non è il massimo, completarono il primo giro con Laelia, Era e Xena che si scambiavano il posto in testa, verso la fine del secondo giro, la principessa alzò il ritmo cercando di staccare le altre, prese un lieve margine su Laelia mentre Xena rimase sulla sua scia, Sabina cedette di schianto e nel cadere travolse anche Elissa che insultò per poi aggredire Sabina le due vennero separate e portate via da due giudici.

Eravamo a metà dell’ultimo giro e Xena già sperava che questa volta tutto sarebbe finito bene quando vide nell’acqua qualcosa che luccicava,intuì il pericolo accellerò superò la principessa che era in testa a fermò al volo un piccolo dardo che stava per colpire la principessa poi sempre correndo lo nascose nel seno, mentre nell’acqua una figura s’immerse scomparendo.

Percorse in testa l’ultimo pezzo finale poi vicino al traguardo rallentò quel che basta per farsi superare dalla principessa che con le braccia alzate superò il traguardo, lei seconda Laelia terza e Senia quarta.

Dopo aver preso fiato chiamò il re, Salmoneo e Olimpia e fece vedere il dardo, il re per poco non svenne e prese le mani di Xena e le strinse con calore anche perché si era accorto che aveva rallentato alla fine per far vincere sua figlia.

Alla fine del secondo giorno la classifica era : Laelia sei punti, Era quattro, Sabina e Livia tre e Senia e Elissa due.

Terzo giorno e terza prova, il giavellotto, campo di gara il parco interno al palazzo, come avrebbe potuto entrare e cercare di colpire l’assassina ? si chiese Xena, le guardie controllavano tutti quelli che entravano e quelli più sospetti perquisiti, eppure….quella donna era molto in gamba, sicuramente una professionista, Democrito aveva fatto una buona scelta.

Le sei concorrenti erano pronte ad iniziare la gara in due lanci, per evitare contatti non previsti le romane Sabina ed Elissa erano state sorteggiate una all’inizio e l’altra alla fine del turno, gli zigomi e le labbra tumefatte indicavano che le due si erano scontrate senza esclusioni di colpi.

Sabina si prepara impugna l’attrezzo inarca la schiena poi…..scivola e cadde a terra, si sentì una risata era Elissa, Sabina si rialzò rossa in viso e tenta di scagliarsi sulla rivale ma viene trattenuta da due guardie.

Tocca a Xena (Livia) scagliare, la PW allunga il braccio sinistro arretra il destro inclinandosi all’indietro poi con un urlo scaglia il giavellotto che vibrando resta molto in aria per poi cadere e conficcarsi nel terreno a una distanza considerevole e facendo esclamare un …..hoooooooooooooo……prolungato a chi assiste e delle smorfie di disappunto alle altre concorrenti.

Terza a lanciare Laelia, stessa procedura di Livia e lancio che finisce a cinque palmi da quello di Xena che allunga la mano ma l’avversaria invece la ignora voltandole le spalle.

Toccava ora a Era, la principessa guarda dove sono conficcati i due giavellotti, poi prende lo slancio urlo tiro e giavellotto che scalza quello di Laelia, stessa distanza per entrambe.

I lanci di Elissa e Senia, cadono distanti da quelli delle altre tre e inizia il secondo turno, Sabina impugna il giavellotto, lo fa girare nel palmo della mano destra poi inarca la schiena ed effettua un bel lancio che però finisce più indietro di quello delle prime tre.

Tocca a Livia o Xena come preferite, studia la distanza inarca la schiena e lancio perfetto un palmo piu lungo del primo, Olimpia non può fare a meno di saltare per la gioia e pestando il piede a quel poveretto che le sta vicino che comincia a saltellare con il suo piede in mano < scusa……brava Xe……Livia…..sei la migliore…..>

Tocca a Laelia che ha lo sguardo fisso sul giavellotto di Xena , si aggiusta un ciuffo di capelli soffiando dalle labbra all’insù, poi sposta il corpo e il braccio destro all’indietro e lancia, il giavellotto vibra in aria e poi ricade un palmo da quello di Xena < accidenti….accidenti…..un niente da quella……..>

Toccava a Era, la principessa è agitata, scuote le braccia e muove le gambe per scaldare i muscoli, Xena si guarda intorno per controllare quello che succede, lo stesso fa Olimpia ma pare che questa volta tutto sia tranquillo.

Era finalmente prende la posizione di lancio poi con un urlo scaglia, il giavellotto rimane in volo per un po’ poi cade…..subito davanti quello di Laelia che lancia un grido di disappunto.

Il lancio di Senia finisce dietro a le prime ma davanti a quello di Elissa.

Alla fine della terza prova la classifica è : Laelia dieci punti, Era e Livia nove, Sabina sei, Senia quattro e Elissa tre.

Quarto giorno, il tiro con l’arco, da questa competizione usciranno le due che si sfideranno sul tappeto per l’ultima prova : la lotta.

Il campo di gara è lo stesso di quello del giavellotto solo che in fondo è stato posto il bersaglio.

C’è molto nervosismo tra le atlete, perlomeno fra quelle che potrebbero arrivare allo scontro finale < spero che tu faccia un bel tiro, così poi ce la vediamo noi due sul tappeto….> dice Laelia con un sorriso cattivo rivolto a Xena che alza le spalle, infatti sono altri i pensieri che occupano la mente della guerriera, l’assassina deve colpire ora…..la principessa non è detto che arrivi in finale e sarebbe poi difficile trovare un altro momento per ucciderla.

Inizia la gara,che si svolge come quella precedente in due volte, prima è Laelia, che studia la distanza tende l’arco e scocca, la freccia sibilando…..coglie il centro preciso, la greca lancia un urlo di soddisfazione e poi si volta verso Xena e col pollice della mano mima un coltello che taglia la gola, Xena scuote la testa e si avvicina per il proprio tiro.

Xena controlla la tensione della corda poi lentamente alza l’arco e nello stesso istante tende…..e scocca…..la freccia si pianta nello stesso punto di quello di Laelia che con un sorriso di finto compiacimento applaude.

Era e sul punto di tiro, si è legata i capelli con un nastro per evitare che cadano sugl’occhi, tende l’arco….scocca e la freccia sibilando si pianta vicino a quella delle altre due, sono le migliori.

Poco tempo per dire che i tiri pur buoni di Senia ,Sabina e Elissa terminano più lontano.

Ultimo turno, Laelia , Livia o Era chi salirà sul tappeto per disputarsi la vittoria ?

Laelia spera Livia mentre per la principessa conta solo arrivare in finale , poi chissà, la sfida di Roma l’aveva vinta lei contro la sua amica.

Laelia si appresta a tirare, controllo della distanza controllo dell’arco e soprattutto controllo dei nervi…..scocca e la freccia si pianta nuovamente nel centro del bersaglio……non fa nessun gesto di gioia, si volta e invita Xena per il suo turno.

Xena vorrebbe sbagliare apposta per togliersi di mezzo e non per paura di affrontare la ex amica ma perché vorrebbe lasciare alla principessa l’onore della finale e anche perchè sa che l’assassina tenterà di finire il suo compito.

Xena si appresta a tirare, tiene più basso l’arco per sbagliare…..ma alla fine l’orgoglio della guerriera prevale e alza la mira scocca e la freccia spacca in due per la lunghezza quella di Laelia, la PW si volta e guarda la rivale che non può fare a meno di ridere.

Chi non ride è la principessa che deve imitare Xena se vuole sperare, guarda suo padre che gli strizza un occhio e poi tende l’arco e tira, la freccia sibila…….ma Xena sente un altro sibilo….. e si butta sulla principessa appena in tempo….un freccia si pianta in terra dove un attimo prima c’era lei……Xena sopra la principessa a proteggerla si gira verso il palazzo in tempo per vedere un figura fuggire rapidamente saltando dal tetto in un terrazzo sottostante….< Olimpia, là…..>urla la PW indicando la fuggitiva, la barda si sfila dalla cintura dei pantaloni i due piccoli sais e corre verso il palazzo < andate con lei, presto…..>dice il re a due guardie che subito sguainando le spade seguono Olimpia < chiudete le porte…..> ordina il re < noooo….un cavallo> Xena strappa le redini dalle mani di una guardia e salita veloce sprona verso l’uscita.

Intanto la donna, che dimostra di essere molto agile è arrivata al terrazzo sopra il giardino, e in procinto di avvicinarsi al muretto per poi calarsi giù quando Olimpia e le due guardie gli sbarrano la strada, la donna vestita tutta di nero e con una mascherina di velluto nero anch’esso, si blocca < arrenditi, non riuscirai a fuggire > le dice la barda, la donna che si è fermata con le gambe piegate e larghe e le braccia protese in avanti con un largo sorriso e una risatina sommessa si toglie l’arco che aveva a tracolla, la faretra con ancora due frecce, poi prende la rincorsa, Olimpia si pianta sulle gambe pensando che la donna voglia forzare la loro presenza, invece giunta a pochi passi punta i piedi fa una giravolta e passa sopra le loro teste atterrando alle spalle poi con una nuova risatina si butta oltre il muretto, Olimpia e convinta che si sia sfracellata, invece la donna e atterrata rotolando sul prato dove è rimasto il suo cavallo e parte al galoppo verso la strada per Delfi.

< maledizione…..la abbiamo persa > esclama Olimpia dando un pugno sul muretto, ma non e così perché vede Xena sbucare a cavallo all’inseguimento < forza Xena….prendila >, la donna si accorge della inseguitrice ma il cavallo della PW è piu veloce mentre si avvicina Xena sale con le ginocchia sulla groppa poi appena il suo cavallo si affianca si getta sulla donna ed entrambe rotolano nell’erba a fianco alla strada, Xena cerca di avventarsi sulla rivale ma questa e brava ad anticiparla rifilandogli un calcio nello stomaco poi cerca di riguadagnare la strada, Xena seppur dolorante si butta sulle sue gambe ritirandola in basso ma anche stavolta la donna si gira e rifila un primo calcio ad un ginocchio poi un secondo allo zigomo, poi riprova la fuga, Xena prende un tronchetto e lo lancia fra le gambe della donna che cade e stavolta le salta addosso la mette faccia a terra poi montando a cavallo della schiena si toglie la cintura della minitunica e le lega le braccia dietro la schiena nonostante questa si divincoli per liberarsi.

Il ginocchio gli fa male, ma stringendo i denti riporta la donna sulla strada la fa salire a cavallo a contrario cioè con la schiena verso la testa, così non c’è pericolo che fugga poi sale a cavallo anche lei e prendendo le briglie si dirige al palazzo.

Appena entrata con la prigioniera, due guardie si precipitano e la tirano giù da cavallo in modo piuttosto brusco < ei, fate piano, non sono mica un sacco di grano….> < no, infatti sei un sacco di letame > la ragazza si gira cercando di colpire con un calcio la guardia che sta per colpirla con un ceffone < fermo e portatela qui….> dice il re, la donna viene portata davanti al sovrano < toglietele la maschera….> una guardia esegue l’ordine e subito un esclamazione < no….non è possibile….> una ragazza si fa largo fra la gente è Senia l’etrusca, < tu la conosci…?> le dice il re, < si….è….mia sorella….>un brusio si alza dalla gente intorno < silenzio….> dice il re < questa donna che ha cercato più volte di uccidere mia figlia è tua sorella ?.....> < si…..abitavamo con nostra madre a Sutri, vivevamo di pastorizia e coltivavamo primizie che vendevamo al mercato, ma per mia sorella Vibia questa vita non andava bene, una mattina senza dire niente e partita lasciandoci sole >.

< come sta nostra madre ?.....> chiese Vibia, < vuoi sapere come sta nostra madre ?.......nostra madre è MORTA…..morta di crepacuore perché ci hai lasciate e non ti sei mai più degnata di dare tue notizie, ha passato gli ultimi giorni seduta su una sedia, fuori per vedere se ti vedeva arrivare, non mangiava più non dormiva più e morta li sulla sedia con lo sguardo verso la strada…..> detto questo Senia colpisce sua sorella con un ceffone poi girandosi scappa piangendo con il viso fra le mani.

Vibia è seduta sul muretto, le mani legate dietro la schiena , guardata a vista da due guardie, non ha più lo sguardo strafottente di prima , guarda per terra gli occhi lucidi è più alta della sorella e anche più robusta un viso ovale con pelle scura e due occhi chiari e leggermente allungati.

Ripensa a sua madre una donna severa che aveva allevato lei e sua sorella da sola dopo la morte in battaglia di suo marito, mercenario al soldo di Roma.

A lei quella vita non andava giù, alzarsi quando non era spuntato ancora il sole per caricare il carro per portare le primizie e qualche capra al mercato.

Lei non era come sua sorella, lei voleva divertirsi, mangiare e dormire in bei locali e non in quelle bettole sporche e maleodoranti.

Era riuscita a trovare lavoro come assistente, oggi si direbbe segretaria, di un ricco signore di Tarquinia, frequentava bella gente e bei posti, poi purtroppo un giorno, questi aveva cercato di metterle le mani addosso e lei lo aveva ucciso.

Da quel giorno la vita era cambiata, ricercata per omicidio, i soldi guadagnati stavano finendo e lei era stata costretta a nascondersi in quei tuguri che prima non voleva frequentare, per guadagnare qualcosa aveva fatto di tutto, la ladra, la lottatrice in locali dove si scommetteva, la truffatrice, finchè un giorno non incontra Democrito che non era caduto in una sua truffa ed invece di denunciarla la addestra ad un nuovo mestiere……l’assassina < hai già ucciso, ora io t’insegno a farlo meglio e a pagamento > le dice l’uomo.

Vibia impara bene e in fretta e i suoi incarichi li svolge con successo, poi un giorno la chiama e la incarica di uccidere per conto suo una principessa e che a compito eseguito l’ avrebbe resa molto ricca e procurato dei documenti falsi per fuggire dove nessuno l’avrebbe cercata mai, il resto e noto.

< Alzati……> la guardia prese per un braccio la prigioniera < ora andrai nella tua nuova dimora > e ridendo seguita da gli altri due spinse Vibia verso le celle di prigionia nel sottosuolo del palazzo, la ragazza sapeva che per un tentato omicidio della figlia di un re rischiava la testa o nel caso migliore una prigionia lunga e sofferta, ma ormai non le importava più nulla, sua madre era morta per colpa sua e sua sorella la odiava che senso aveva ormai il resto.

Il torneo interrotto così bruscamente doveva finire, ma prima la principessa Era volle prima parlare con le rimanenti concorrenti perché ora che era stata rivelata la sua identità non voleva favoritismi, ma tutte le dissero che lo sapevano dall’inizio chi era veramente, difficile non farlo visto che era costantemente seguita da guardie.

Era ringraziò anche Xena perché senza i suoi interventi la missione di Vibia sarebbe riuscita fin dalla prima prova.

Dunque toccava nuovamente alla principessa a tirare per la seconda prova con l’arco, aspirò profondamente poi tese la corda e scoccò, la freccia si piantò esattamente nello stesso punto di quello di Laella e di Xena….

I tiri di Sabina ed Elissa si conficcarono sotto il centro più vicino quello di Sabina, Senia si era ritirata.

Dunque la classifica che avrebbe deciso l’ultima prova era : Laelia quindici, Livia (Xena) quattordici, Era tredici, Sabina nove, Elissa cinque e Senia quattro.

La prova finale di lotta avrebbe visto di fronte Laelia e Livia…..a…basta Xena, ma quest’ultima rivolta a Salmoneo < non posso combattere, Vibia mi ha messo fuori uso il ginocchio, guarda com’è gonfio, rinuncio…..> in effetti il ginocchio di Xena era gonfio e bluastro e Olimpia la doveva sorreggere per camminare.

A questo punto toccava, come regolamento alla terza qualificata, a Era a sfidare sul tappeto Laelia.

Xena era distesa sul letto in reggiseno e slip neri, un cuscino sotto il ginocchio infortunato,un impacco di erbe per il gonfiore e la tumefazione, seduta vicino Olimpia X. < Lo sai che il re Istro mi ha ringraziata di essermi ritirata per permettere a sua figlia di disputare la finale, ma io questa volta non lo fatto per cortesia, ma perché a causa di questo ginocchio non potevo proprio farcela, questa finale l’avrei disputata per impartire una lezione a Laelia, non le posso perdonare quello che mi ha fatto quando eravamo piccole, io a Leocrito, era questo il suo nome, volevo bene, era il mio primo amore e quella vipera me la portato via con l’inganno e poi volevo il premio finale….> O. < cioè, in cosa consiste questo premio ?....> X. < in un bracciale d’oro formato da sette piastrine, su le prime cinque ci sono incisi i simboli delle gare disputate, su la sesta la data delle sfida infine sulla settima il nome e la provenienza delle vincitrice, ovviamente questo dopo la fine dell’ultima gara..> O. < cooosaaa…..e Salmoneo non mi ha iscritta ? con un premio così vi avrei sbaragliate tutte…..si….si….anche te…..> si guardarono negli occhi, poi si misero a ridere come matte e Olimpia si buttò nelle braccia di Xena stampandole un bacio…..sul seno.

Era notte, Xena dormiva con i braccio sinistro sul cuscino di Olimpia, quest’ultima invece aveva la testa appoggiata sul seno dell’amica, ad un tratto furono svegliate da un rumore di sedie smosse e di quello che pareva un litigio poi un lamento, un tonfo, X. < ma che diavolo sta succedendo….> e provò ad alzarsi ma Olimpia la fermò < non puoi alzarti, sforzeresti il ginocchio……vado io a vedere…..> X. < stai attenta…..accidenti a Vibia….> disse la PW dando un pugno sul letto.

Olimpia prese uno dei suoi sais, poi s’infilò i pantaloni, visto che anche lei era in reggiseno e slip e aprì lentamente la porta mettendo fuori la testa e guardando a destra e sinistra, ad un certo punto vide la porta della stanza di Elissa aprirsi e una figura avvolta in mantello col cappuccio alzato uscire e dirigersi velocemente dalla sua parte, Olimpia uscì parandosi davanti alla figura e ponendo il braccio armato del sai davanti a se per proteggersi < fermo, chi sei e cosa facevi in quella stanza ?....> la figura si fermò poi lentamente abbassò il cappuccio….. era Sabina.

< Sabina….cosa….sei andata a fare nella stanza di Elissa ?....> la romana invece di rispondere si mosse verso la barda con un sorriso cattivo e nella mano destra apparve un pugnale…..sporco di sangue, cercò di colpire Olimpia con un fendente al collo ma la barda parò con il sai il colpo ma non potè evitare un pugno alla bocca dello stomaco che la fece piegare in avanti per il dolore, la romana alzò il braccio armato per colpire…..ma una mano poderosa gli prese il polso stringendolo e torcendolo, Sabina si girò su se stessa mugolando per il dolore, quando gli arrivò un forte pugno fra mandibola e tempia che la fece cadere tramortita, era Xena che aiutandosi con una sedia era arrivata in tempo per evitare che Olimpia potesse essere uccisa, <schifosa bastarda di una romana …..>disse la PW sputando su Sabina.

Il trambusto attirò due guardie oltre al re a Salmoneo e Laelia ed Era, < che succede ?> chiese il re Istro, X.< questa donna ha cercato di uccidere la mia amica…..ma temo che sia riuscita nel suo vero intento…> così dicendo, aiutata da Olimpia si avvicino alla porta della stanza di Elissa, l’aprì e……per terra in un lago di sangue il cadavere della donna con una ferita al petto, il pugnale di Sabina le aveva, probabilmente spaccato il cuore.

Le due dovevano di nuovo aver litigato e stavolta non si erano limitate a picchiarsi questa volta l’una aveva ucciso l’altra.

Le due guardie portarono via l’assassina che nel frattempo si era ripresa, si seppe inseguito che Elissa aveva ucciso il figlio di Sabina travolgendolo con una biga a Roma, non furono accertate responsabilità da parte della donna ma per Sabina, Elissa che era ……amica di un senatore, era in realtà ubriaca.

Saputo che questa si era iscritta alla sfida, lo aveva fatto anche lei con la speranza di avere soddisfazione, ma gli era sempre mancato il coraggio, si erano insultate picchiate ma Sabina non riusciva a cogliere la vendetta in pieno, fino a quella notte quando recatosi nella stanza di Elissa, questa ubriaca l’aveva insultata dandogli della stracciona e prostituta poi aveva impugnato un coltello e assalita, lei si era difesa poi nella lotta era riuscita a disarmarla e furiosa l’aveva uccisa, a Olimpia non voleva fare del male, ma quando se le trovata davanti ha perso la testa.

Era arrivato il giorno dell’ultima gara : la lotta, nel salone dove venivano date feste e balli erano state messe sedie e una poltrona per il re, nel mezzo un certo numero di pelli che formavano un cerchio, Xena e Olimpia avevano preso posto alla destra di re Istro a sinistra Salmoneo.

Le due contendenti in un angolo finivano di scaldare i muscoli, si erano tolte la minitunica e indossato un due pezzi formato da una mutandina nera e un reggiseno dello stesso colore con rinforzi sulle coppe.

L’arbitro chiama le due ragazze al centro del tappeto, ricordando le regole cioè, niente prese per i capelli, niente morsi, unghiate, pugni, calci, le gambe possono essere usate per far perdere l’equilibrio o per prese a terra, per eventuali infrazioni vengono fatti due richiami, al terzo scatta la squalifica.

L’ arbitro chiede se sono pronte, dopo il loro assenso da il via, le due presa la posizione di guardia cominciano lentamente a girare in tondo nessuna delle due vuole prendere iniziative, Laelia invita Era a una presa di forza, ma la principessa rifiuta, < brava, è troppo presto…..falla innervosire….>dice Xena, infatti Laelia cominciava ad spazientirsi, si alzava poi si riabbassava e muoveva nervosamente le dita.

Laelia, decide di rompere gli indugi e fingendo un attacco al tronco, effettua invece una presa alla gamba destra di Era la solleva e poi cerca con la spalla di spingerla indietro per farla cadere, ma la principessa cintura la testa dell’avversaria sotto l’ascella poi si lascia cadere a terra sulla schiena imprigionando sempre la testa e ponendo le sue gambe attorno al tronco dell’avversaria che rimane chiusa in una presa doppia, un boato del pubblico e un < forza figlia mia…. > del re e un < brava, ottima mossa, chiudi la presa, rompigli il fiato….> di Xena

Laelia cerca di uscire da una posizione che la costringe in ginocchio con le gambe dell’avversaria che le stringono i fianchi togliendole appunto il fiato e la testa sotto il braccio della principessa che la costringe faccia a terra.

Ad un certo punto però Laelia con un ultimo sforzo riesce a liberare la testa e si alza in piedi, sempre con le gambe di Era attorno al tronco, poi afferrando le gambe della principessa fa pendolino all’indietro scaraventando l’avversaria alle sue spalle, Era rotola con una capriola rimettendosi subito in piedi, le due sono nuovamente nella posizione di partenza.

Entrambe sono lucide di sudore e ansimanti e rimangono a guardarsi prendendo fiato, poi si rimettono nuovamente in posizione e ricominciano la solita tiritera, sono della stessa forza e lo sanno Laelia e forse leggermente più alta ma nella lotta pura questo conta relativamente, entrambe sono due belle ragazze e gli spettatori maschi si godono queste due lottatrici che il sudore ha fatto aderire sul loro corpo ancor di più sia le mutandine che il reggipetto, Xena ha gia avvisato due giovanotti alle sue spalle di non spingere la sua sedia per …..vedere meglio ma senza esito allora all’ennesima spinta Xena alza le braccia con i pugni chiusi poi spingendole di colpo all’indietro colpisce sul naso i due che con un < oouucchh…..> ritornano a sedersi.

Nel frattempo Laelia è riuscita ad atterrare Era, ha il suo fianco sinistro sul petto dell’avversaria e le cintura il collo, Era pone il suo palmo della mano sotto il mento dell’avversaria poi facendo forza con la gamba sinistra riesce a girarsi di lato rovesciando l’avversaria le monta a cavallo del petto e cerca di bloccarle le braccia a terra ma Laelia innarcando la schiena e alzando la gamba sinistra all’indietro pone il suo piede sul petto dell’avversaria e poi facendo forza la spinge all’indietro rialzandosi prontamente. Le due sono veramente stanche, due ulteriori tentativi di schierarsi sono andati a vuoto e ora la fatica comincia ad appesantire braccia e gambe e la paura di un errore fatale le preoccupa.

Era decide il tutto per tutto, finge di rialzarsi e Laelia la imita, invece si butta a terra e facendo perno sul braccio sinistro colpisce con le sue gambe unite quella dell’avversaria che sorpresa cade all’indietro, subito Era fa una cravatta al collo di Laelia poi sposta il suo corpo sul fianco destro tirandosi dietro l’avversaria, in questo modo quest’ultima e costretta a fare ponte con la schiena sul fianco di Era, non può liberarsi perché gli manca un punto di appoggio e la presa al collo le toglie il fiato, cerca di liberarsi dalla presa di Era ma la principessa si gira sempre di più sul suo fianco destro e Laelia non respira più, la schiena le fa un male tremendo, non resiste più e batte tre volte il palmo della mano per terra, cede, l’incontro è finito, la principessa Era ha vinto la sfida.

Era allunga la mano a Laelia per aiutarla ad alzarsi poi saltando per la gioia corre ad abbracciare suo padre bagnandolo di lacrime e sudore, stringe la mano di Xena, Olimpia e Salmoneo che si complimentano per la bella vittoria.

La mattina e splendida, nel salone dove si è svolto l’incontro sta per avere inizio la cerimonia di premiazione, c’è molta gente, e qualcuno è costretto a arrampicarsi sulle colonne per vedere meglio, il re Istro, Salmoneo e le due guerriere siedono su di un palco, mentre Era sta in piedi davanti a loro, indossa una lunga veste di color salmone con una fascia azzurra scuro ha i capelli legati con un nastro rosso che termina con un fiocco sulla nuca.

Il re fa un cenno e Salmoneo alzandosi < sono lieto di premiare una splendida atleta che ha affrontato dure prove in modo……splendido, ringrazio anche le altre atlete che non sono riuscite a giungere alla prova finale…..> < veramente io ci sono arrivata…..se non era per quella…..> dice Xena toccando con il gomito il braccio di Olimpia a cui scappa un risolino.

Salmoneo si fa consegnare da un servitore un cofanetto di colore rosso < ora la premiazione…..Era,principessa di Calidone, come vincitrice della Sfida sono lieto di consegnarvi questo premio…> e così dicendo apre il cofanetto mostrando il contenuto…….ma un ooooohhhhhhh……lo interrompe < cosa c’è ? > dice con un aria stupita < c’è che il cofanetto è vuoto…….> dice Xena balzando in piedi seguita da Olimpia, la PW si guarda intorno e vede una vecchia signora che china e scuotendo la testa si allontana verso l’uscita, ma un particolare non gli sfugge, la …..donna ha gli stivali < là….Olimpia…..Autolico……razza di farabutto…..fermati….> Olimpia si getta giù dal palco saltando da una sedia a una poltrona ad un’altra sedia si getta sulla….donna atterrandola e montandole sul petto si appresta a mollarle un cazzotto….< ferma…. mi arrendo…..> Olimpia si alza tirando su il re dei ladri, nel frattempo sono accorse due guardie che afferrano il ladro < hei….andateci piano…….sono una signora…..> Olimpia lo fruga e in una tasca del grembiule trova il bracciale, scuotendo la testa ritorna da Xena e lo riconsegna ad Salmoneo che finalmente lo può dare alla principessa Era.

E ormai giunto il giorno della partenza, Xena, ormai guarita e Olimpia si apprestano a lasciare Calidone e ritornare in riva al lago per continuare il riposo interrotto, scendono le scale che portano dal primo piano dove erano alloggiate al piano terra, due guardie stanno trasferendo incatenate Sabina e Vibia al carro che le trasporterà ad Atene dove subiranno il processo e la condanna che potrebbe costare anche la loro testa, gli sguardi delle quattro s’incrociano e Sabina vorrebbe dire qualcosa, ma poi abbassa la testa e sale sul carro, una figura appoggiata al muro con un mantello che le copre parzialmente la testa assiste alla scena, le due guerriere riconoscono Senia che appena il carro si allontana si volta e piange.

Le due guerriere si avvicinano ai cavalli che due servitori tengono per le briglie, accanto re Istro, Era e Salmoneo, < non mi stancherò di ringraziarvi per aver evitato che quella assassina potesse far del male a mia figlia e anche per aver sventato il furto, quel ladro passerà nelle prigioni diverso tempo > dice il re, ma Xena Olimpia e Salmoneo si guardano sapendo che Autolico sarebbe evaso presto,< a proposito> disse ancora re Istro,< ad Atene hanno arrestato Democrito mentre stava per imbarcarsi per l’Egitto, ora dovrà subire un processo assieme alla sua complice.>

Era si avvicinò a Xena < anch’io ti ringrazio per quello che hai fatto e so che se non era per l’infortunio la finale era tua e sicuramente avresti vinto perché sei la più forte, Laelia lo sperava tanto, l’ho vista durante l’incontro guardare dalla tua parte e qualche volta ha pensato di combattere con te, in certi momenti,mentre lottavamo a terra, mi ha dato dei colpi cattivi non vista dal giudice.> < non l’ho più vista > dice Xena < dopo il combattimento mi ha detto che sarebbe partita subito per Anfipoli da sua madre e che si era iscritta perché sperava di incontrarti in finale sul tappeto, ma che tu avevi preferito fingere un infortunio per non misurarti con lei…..> < cooosa….io avrei fintoo….> disse Xena diventando rossa per la collera < lasciala perdere…..io so che non è così e che nessuna ti avrebbe superato ed è per questo vorrei che accettassi questo….> fece un cenno e un servitore che le diede un cofanetto che Era porse a Xena, la principessa guerriera lo aprì e rimase a bocca aperta, all’interno un bracciale simile a quello vinto alla sfida, formato da sette piastrine d’oro, sulle prime sei una lettera che formava la parola : GRAZIE, sulla settima : ERA.

Le due si abbracciarono, Xena con gli occhi umidi per l’emozione, anche Olimpia aveva gli occhi umidi ma…..per un altro motivo, la bellezza del bracciale.

Dopo averle salutate, il re e Era si allontanarono, Salmoneo si avvicinò e abbraccio sia Xena che Olimpia < non so cosa avrei fatto senza di voi, e bello sapere che puoi contare su amiche come voi e su Hercules e Iolao > < dove andrai adesso ? > le chiede Olimpia < c’è un ricco mercante a Tebe che ha bisogno di un aiutante, vado li per offrirgli la mia esperienza > < vedi di non cacciarti di nuovo nei guai….> disse Xena < non ti preoccupare……comunque so che Hercules si trova da quelle parti e…..> poi si guardarono in faccia e…..scoppiarono a ridere.

Salutato anche Salmoneo, le due salirono a cavallo e si diressero verso il lago di Thermos per continuare la vacanza interrotta, l’andatura dei cavalli tranquilla parlavano di quello che avevano vissuto nei giorni passati, la strada attraversava un bosco, ad un tratto entrambe fermarono i cavalli, guardandosi in faccia < c’è una donna appoggiata a quell’albero > dice Olimpia < già, e io credo di sapere chi è….>disse Xena < Laelia…..preparati e affrontami da donna a donna…..> disse ancora Xena scendendo da cavallo e incominciando a togliersi l’armatura, Laelia cominciò anche lei a togliersi la pettorina e poi la camicia infine i pantaloni e rimanendo con un corta veste, Xena anche lei era rimasta come la rivale.

Le due erano una di fronte all’altra, Olimpia prese delle coperte dai loro cavalli e le stese sull’erba < hai detto che io ho simulato un incidente per evitare di incontrarmi con te….be ora sono qui…. a tua disposizione…> Laelia non aprì bocca si limitò a un sorriso, Xena arretrò di un passo poi si mise in posizione……Laelia guardò la PW poi Olimpia e il tappeto formato di coperte……….poi allungò una mano verso Xena < non ti aspettavo per lottare con te ma per chiederti scusa…..> < chiedermi scusa ?....ma perché allora ti sei spogliata ? > < veramente sei tu che lo hai fatto per prima e se non accetti le scuse…..be allora lottiamo….> Xena scosse la testa < sei matta Laelia, lo sei sempre stata….> poi…..le porse la mano.

Rivestitesi si sedettero tutte e tre sulle coperte e mangiarono quello che avevano nelle loro selle, < la sfida mi ha aperto gli occhi, ti ho odiato Xena per la morte di mio fratello, ma anch’io ti ho fatto del male e vederti così generosa nel prenderti cura, nel caso della principessa, di sconosciute, mi faceva bollire di rabbia, avrei voluto che tu fossi rimasta la Xena sanguinaria di una volta così che io potessi odiarti con ragione…..> < io, grazie all’aiuto di Olimpia ho buttato alle spalle il passato, è stato ed è difficile farlo perché ogni tanto tenta di tornare a galla, anche tu devi farlo, dimentica anzi dimentichiamo quello che c’è stato di brutto fra noi e torniamo ad essere le amiche di una volta….vuoi ?.....> < si……si lo voglio Xena > e abbracciò la principessa guerriera e poi ……anche Olimpia che rimase stupita, con Xena che le guardava e rideva.

Chissà perché ma per Xena quella giornata nuvolosa che minacciava pioggia sembrava invece bellissima, Laelia era partita per Anfipoli, le aveva salutate finchè la strada non aveva fatto una curva nascondendola alla loro vista, Olimpia aveva ottenuto il permesso di portare per un po’ il bracciale in cambio di……una notte speciale e lei aveva ritrovato un’ amica che pensava perduta per sempre, la vita e bella a volte.

F I N E





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