Per il ciclo di interviste:
"Gli amici di Xena"

Xandrella intervista Ippolita

1. Ciao Ippolita, parlaci un pò di te e di come ti sei appassionata a Xena.

Salve, sono lieta intanto di salutare tutti i fans di Xena e di questo bellissimo sito! Io sono una signora, o meglio una ragazza "Antica" di cinquantaotto anni, esercito la professione d'insegnante, il mio lavoro mi piace, amo molto i miei alunni ma non mi pongo come mamma, bensì come una persona di cui si possono fidare. Adoro il mare, la lettura, lo yoga, fare lunghe passeggiate e la scrittura che è l'esercizio in cui più mi identifico, mi piace la quotidiana fatica del pensiero, infatti tutti i miei alunni hanno una specie di "marchio di fabbrica": riuscire a pensare con la propria testa. Mi sono appassionata a Xena nell'estate del 2003, non che prima non ne fossi attratta, anzi, ma quell'estate è successo qualcosa, è come se l'avessi vista dentro di me, non solo proiettata su uno schermo televiso. Da quel momento l'ho amata e ancora l'amo.

2. Serie, personaggio ed episodio preferito e perché?

E' strano ma non ho una serie preferita, credo che in ogni momento Xena si evolva fino ad andare incontro al suo esito fatale, tra i personaggi il mio preferito, oltre a Xena, è Gabrielle od Olimpia, perché? E' bellissima fuori e dentro, forte, sensibile, intelligente e terribilmente magnetica, tutto merito di Renèè che è una delle attrici più brave ed espressive che abbia mai visto. Il mio episodio preferito è l'ultimo della trilogia dell'oro del Reno: vedere Xena, più coraggiosa e bella che mai, chinarsi sulla dolcissima Olimpia e baciarla con tutta quello struggente e tenero amore, è per me un'emozione molto intensa.

3. Il telefilm ha trattato diversi argomenti nel corso della serie e ha lanciato molti messaggi. Puoi citare quelli che hai apprezzato di più e che hai sentito più vicino a te?

Per me Xena è il progressivo disvelarsi di un'identità femminile al di fuori di ogni stereotipo o solito luogo comune, lei è tutto, la coincidenza degli opposti, quasi al limite tra l'umano e il divino dove trionfa la vita in ogni aspetto della sua magnifica complessità; quindi la complessità della donna, poi l'altro grande tema è quello della libertà, non vuota ma vista come un dono per gli altri, un ideale di giustizia e di tolleranza che supera gli integralismi di qualsivoglia provenienza. Infine, l'amore, un sentimento incondizionato e trascendente che supera ogni ostacolo pur nella fragilità dell'esistenza umana.

4. Tra i personaggi secondari, quali ti hanno affascinato di più?

Il personaggio di Ares non è secondario ma lui ha un posto importante nel mio cuore, per me lui è l'aspetto maschile di Xena proiettato in un corpo (e che corpo!) virile, è un magnifico mascalzone, tenace, appassionato, forte ma anche tenero, capace di amare, seppure a modo suo. Un altro personaggio è Afrodite, svampita, irresistibile, affascinante. Infine, Callisto, ironica, malinconica, indimenticabile.

5. Cosa ne pensi in proposito ai tagli e alle censure che sono state apportate al telefilm in Italia?

"XENA" è stata una boccata d'osssigeno per chi come me desidera andare oltre i soliti schemi del pensiero dominante che vuole le donne esistenti solo in funzione dello sguardo maschile, ebbene, l'ipocrisia clericale che ancora opprime la cultura italiana, specialmente quella televisisa, non poteva sparire, e così ha infierito su Xena, troppo eversiva, troppo sconvolgente ed originale.

6. Di recente stai scrivendo un romanzo :"I giorni dell'amore e della gloria": Cosa ti ha spinto a scrivere fan-fiction?

Volevo continuare virtualmente la vita di Xena e di Olimpia, perpetuarle con la mia fantasia nel mio cuore e in quello degli e delle altri/e fans, divertirmi a immaginare questi grandi caratteri femminili in altre situazioni storiche altrettanto estreme perché la loro pecualiarità è proprio quella dell'eccesso e della tragedia.

7. Fatti una domanda e fatti una risposta.

Quanto c'è di Xena in me? La risposta è: non basta una vita per scoprirlo.