Per
il ciclo di interviste:
"Gli amici di Xena"
Darkamy
intervista Bard and Warrior
1. Ciao
Bard and Warrior, parlaci di te e di come è nata la tua passione
per Xena.
Salve a tutti! Non so dove cominciare per la verità, dato che
nessuno ha mai avuto il coraggio di intervistarmi (causa la mia mente
contorta!)
Dunque, mi chiamo Barbara, ho 21 anni e sono di Napoli. Frequento
la facoltà di conservazione dei beni culturali, e… non
so che altro dire sulla mia vita privata!
Come ho conosciuto Xena? Beh, penso che sia in un modo non dissimile
da quello di tanti altri fans: Guardavo Hercules… Poi un bel
giorno mi sono accorta che in TV passavano un nuovo telefilm: Xena,
ed avendo visto gli episodi di Herculess Armageddon Now I e II, capii
che questa serie era uno spin-off..
L’esordio di questa nuova serie, secondo me non fu dei più
felici per vari motivi, ma principalmente tanta gente, compresa me,
la consideravano più scadente come qualità di produzione,
rispetto all’altro film, pur avendo gli stessi produttori; in
effetti, all’inizio sembrava in verità, solo una copia
al femminile di Hercules, e ciò non rendeva le cose interessanti.
Col passar del tempo, però ho rivalutato il telefilm e ho cominciato
a seguirlo con più interesse e rimanevo avvinta da quelle storie
molto più intricate e complesse rispetto a quelle narrate più
banali e scontate di Hercules. Fu allora che cominciai a capire che
il telefilm era degno di essere guardato, e mi parve una serie molto
complessa e reale per i contenuti e le tematiche trattate, ma anche
per gli alti ideali trasmessici dalle protagoniste.
2. Serie, personaggio ed episodio preferito.
Per quanto riguarda il personaggio: in assoluto Olimpia, anche se
penso che se non ci fosse stata Xena, molto spesso, tanti atteggiamenti
del carattere e delle potenzialità di questo personaggio non
sarebbero emersi. Alla faccia di chi decise che all’inizio Olimpia
era solo una spalla destinata a rimanere pochi episodi!
Come serie sicuramente la VI che per un accanito sostenitore del subtext
come me, rappresenta una svolta essenziale per il rapporto delle due
(e tanti spunti creativi per le ff!) In questa stagione la parola
subtext è stata sostituita con maintext; cioè il palesamento
dei veri sentimenti dell’una verso l’altra, che fino alla
V stagione venivano fuori a fase alterna ed in maniera molto velata
con giochi di parole e allusioni nei comportamenti delle protagoniste.
Voglio dire, non è che una donna si dispera nell’apprendere
che l’altra amica è incinta e non sa neppure di chi!
(Animal Attraction/ Xena e il villaggio termale V stg)
Tutto però è spiegato se si guarda la loro amicizia
con gli occhi di un rapporto di coppia!
Inoltre due parole voglio spenderle per Venere: Dubito che la serie
poteva vantare un numero consistente di episodi esilaranti, se non
ci fosse stata questa stupenda spalla comica! Non c’è
dubbio, oltre alle protagoniste è sicuramente lei una tra i
miei attori del telefilm preferiti.
Episodio? Ce ne sono talmente tanti belli che non saprei dire quale
è il mio preferito in assoluto… Forse faccio più
presto a dirti quale detesto: A friend in need I e II! Ed anche gli
episodi in Cina della III stagione! Diciamo che non ho proprio un
buon rapporto con quella parte dell’Asia!
3. Tu sei nota come scrittrice di fan fiction. Come è
nata questa tua passione? Cos'è per te una stagione virtuale
e cosa rende piacevole partecipare a un tale progetto?
Quando Xena è finita, dopo un iniziale smarrimento ho scoperto
su alcuni siti un angolo dedicato ai fans, nel quale molti scrivevano
nuove avventure della principessa guerriera basandosi sul loro personale
punto di vista e sulla loro fantasia.
Prima di cimentarmi con la scrittura ne ho lette un bel po’,
ma un bel giorno mi sono detta: <Ora voglio provare a scrivere
qualcosa di mio…> Poi cominciai a pubblicare inviando i miei
racconti a qualche sito italiano, finché non fui chiamata a
prendere parte alla stagione virtuale proposta dal sito xandrella.com.
Una stagione virtuale, è un insieme di episodi, inventati sulla
falsa riga di quelli del telefilm, ma con maggiore fantasia e libertà
di espressione rispetto ai filoni ed alle tematiche principali trattate
in Xena.
Per il terzo punto, oltre che alla scontatissima risposta che mi piace
scrivere ed esibire le mie idee al pubblico, una delle cose che rende
più piacevole la mia partecipazione a questo progetto, è
la collaborazione che si è instaurata tra i vari membri dello
staff, che in qualche caso è diventata anche solida amicizia…
Non oso pensare a quale disastro sarebbero le mie fan fiction senza
la lettura e la correzione di queste, da parte della mia cara amica
Doriana, alla quale devo un ringraziamento speciale perché
è stata lei la mia prima lettrice, critica ed estimatrice.
4. La buona riuscita di una episodio viene influenzata dall'elaborazione
dell'autore della storia. Quali sono a tuo parere i punti di forza
o di debolezza che hai riscontato vedendo il telefilm ed approfondendo
in seguito le trame?
Ho sempre pensato che una buona storia contribuisse a fare un buon
film, e che quindi aldilà delle interpretazioni degli attori,
delle musiche, e degli effetti speciali, quello che è essenzialmente
importante in un episodio è la trama.
Il telefilm Xena nasce in un particolare ambiente: una società
fondata da Tapert, Campbell, Raimi, etc, chiamata Reinassance, che
studia le antiche culture europee sotto il profilo storico e mitologico.
(Il termine Reinassance significa infatti Rinascimento, e forse questo
è un ulteriore omaggio degli autori alla cultura europea, che
vede come protagonista nel 500 il movimento artistico del Rinascimento
che mirava al recupero dei valori e dell’estetica classica,
greca e romana; così come a modo loro i produttori, hanno cercato
tramite Hercules e Xena di riportare nel 2000, la conoscenza della
storia e della mitologia classica.).
Lo studio della storia e della mitologia classica da parte di queste
persone che l’hanno poi portata in scena, non è tuttavia
sempre attendibile e conforme alla fonte originale, infatti spesso
si sono rivelati durante il telefilm errori temporali o spaziali nella
trama, che spesso sviavano invece di educare al classico chi stava
vedendo il telefilm. Errori ed accostamenti molto azzardati (che hanno
suscitato anche forti polemiche tra gli attivisti religiosi) sono
stati anche la libera interpretazione della religiosità ebraica,
cristiana ed islamica nel corso delle sei stagioni.
Sono giunta a pensare ciò, approfondendo le trame, e confrontandole
con la realtà, che è spesso molto diversa; sinceramente
non so se il fatto di omettere o sbagliare da parte degli autori della
serie sia stato casuale, in ogni caso possiamo dire che se non è
casuale allora gli autori si sono divertiti a cambiare a loro piacimento
la storia e la mitologia europea riducendo il classicismo ad una sciocca
americanata fine solo a produrre soldi; nel caso in cui invece sia
del tutto casuale (e credo che sia questa l’ipotesi più
plausibile) pur avendo studiato tanto, non sono riusciti a cogliere
la vera essenza della storia e dei miti, ed in questo caso non si
può attribuirgli colpe perché in fondo abbiamo due culture
completamente diverse, ed è difficile per una cultura relativamente
giovane come quella americana di matrice diversa, immedesimarsi nella
millenaria cultura europea.
Alla luce di ciò, gli enormi sbalzi temporali nel telefilm
sono leggibili in queste due chiavi:
a) Gli enormi sbalzi temporali sono dovuti al fatto che seppure l’ambientazione
e le vicende sono più o meno storiche, resta sempre una saga
fantasy , nella quale proprio perché di genere fantastico tutto
fa brodo e tutto è permesso;
b) Gli sbalzi temporali sono frutto della lacunosa ricostruzione degli
autori, dovuta alle grandi divergenze culturali fra l’Europa
e l’America.
5. Cosa e come ti piace scrivere un racconto? Che cosa vuoi
esprimere in una fan fiction?
Anche se spesso mi sono cimentata a scrivere delle storie estremamente
fantastiche, ho sempre la tendenza a fondare le mie fan fiction su
un qualcosa di reale, perché trovo importante, come già
ho specificato prima, la ricostruzione fedele della realtà
se si parla di storia o di un mito. In tal senso, da scrittrice della
stagione virtuale quale sono, ho sempre cercato di riallacciare i
miei episodi sia al filone della serie, sia a quella che è
la vera realtà.
Per questo per me è importante anzitutto lo studio degli episodi
delle sei stagioni che forniscono gli spunti per un episodio ex novo,
e l’approfondimento delle tematiche storiche o mitologiche che
voglio trattare.
Se consideriamo ad esempio l’episodio L’ultimo canto di
Saffo, mi sono limitata soltanto a trascrivere in maniera più
o meno veritiera una parte della biografia della somma poetessa, inserendoci
da buona xenita quale sono, i miei personaggi preferiti.
L’ultimo dei geati, che si ispira alla trilogia dell’anello
della VI stagione, è gia un attimo più complicato, perché
gli autori ci hanno fatto erroneamente credere che quella fosse la
storia di Behawolf. In realtà non è così, infatti,
si sono limitati a prendere solo la prima parte di un poema scandinavo
del medioevo, Il Behawolf appunto, e la hanno elaborata liberamente;
affibiandoci poi come titoli, alcuni motivi delle composizioni musicali
di Richard Wagner (noto compositore dell’800 che soggiornò
anche per molto tempo in Italia) tra cui L’Oro del Reno, L’anello
del Nibelungo, Il ritorno della Valchiria. Nella mia fan fiction,
invece io ripropongo la vera storia del guerriero celtico Behawolf
che diventerà l’eroico re dei Geati (goti), ma perirà
a causa del mostro della palude dando la sua dote di re al suo scudiero
e parente Wiglaf.
Vendetta al baccanale invece, si ispira ai classici greci ossia alla
tragedia le Baccanti di Euripide.
Tutto ciò per dire che mi piace scrivere un racconto nel modo
più veritiero possibile, ed esprimere la realtà dei
fatti facendola conoscere ai lettori, anche se devo dire che amo molto
anche scrivere ff uber! Là la fantasia cavalca a briglia sciolta!
6. Quando stai riflettendo sulla stesura di una nuova fan fiction.
Quanto ti basi sulla fantasia e quanto sulla realtà?
Beh, in base a quel che ho detto prima se dovessi dare una percentuale
nelle mie ff della stagione virtuale mi baso sulla realtà dei
fatti all’80%.
Mentre se devo scrivere un racconto al di fuori della stagione virtuale
mi piace molto dilettarmi con le uber, nelle quali appunto come ho
detto prima posso spaziare liberamente con la fantasia.
In ogni caso, cerco di mettere in ogni fan fiction i risultati di
quel poco di cultura che ho…
Comunque non importa se scrivo la realtà, o la fantasia, importa
che scrivo e che finalmente posso condividere le mie idee e i miei
pensieri con gli altri, per renderli così partecipi della mia
visione del mondo, che può essere condivisa e perché
no, contestata..
7. Oltre che scrittrice, sei anche una buona lettrice. In
base alla tua esperienza che differenze riscontri tra le varie storie
pubblicate nei siti web?
Beh, ora mi metti in difficoltà! E’ una domanda molto
spinosa! Per poterti dare una risposta esaustiva dovrei implicare
un confronto e di conseguenza anche un giudizio tra tutte le fan fiction
che ho letto, e per correttezza nei riguardi altrui non lo farò!
Mi voglio soltanto limitare, a dare umilmente qualche piccolo consiglio
per chi scrive, premettendo che non sono ne Oriana Fallaci ne Elsa
Morante, e che quindi la scrittura per me è solo un hobby.
Questi consigli nascono esclusivamente dalla mia esperienza di scrittrice
di racconti.
Per prima cosa: se si scrive un racconto di fantasia non bisognerebbe
scrivere di getto, buttando sul foglio di word tutto quello che viene
in mente, ma crearsi prima della stesura definitiva, delle linee guida
con carta e penna, in modo tale che queste aiutino ad inquadrare tutta
la storia dall’inizio alla fine, senza il rischio di risultare
troppo dispersivi, o appesantire il racconto rendendolo privo di significato.
Se invece si scrive un racconto basandosi su fatti storici e/o mitologici,
bisognerebbe invece documentarsi e studiare l’argomento in questione,
in modo da renderlo proprio e da riuscire a calare quanto più
possibile i personaggi in quel contesto; ciò aiuta soprattutto
perché non essendo un racconto di fantasia, ma originato da
un evento reale, non si possano commettere (come è successo
invece nelle stagioni televisive di Xena), errori di tipo spaziale,
temporale o di qualsiasi altro genere.
Infine, anche se mi sembra superfluo dirlo, controllare più
volte la grammatica e l’ortografia del racconto; quando in un
periodo si ripetono eccessivamente dei sostantivi o degli aggettivi
usare qualche sinonimo; avere un tipo di scrittura il più possibile
dialogativa e meno descrittiva, perché la descrizione rende
statico e quindi noioso il racconto; cercare sempre qualche intermezzo
comico e/o più leggero per recuperare un eventuale calo di
attenzione del lettore durante la ff.
8. "Il ritorno della principessa" si caratterizza
per la decisione delle Tal Kyrte di introdurre il maintext. Perchè
avete scelto il maintext coltivando il rapporto tra Xena e Olimpia,
piuttosto che continuare il progetto iniziale basato sul subtext e
sull'ipotesi che potesse esistere un rapporto Xena/Marte più
profondo?
Anche se all’inizio l’idea di qualcuna delle Tal Kyrte
circa il rapporto tra Xena è Marte e Xena ed Olimpia era diversa,
alla fine abbiamo convenuto tutte, o quasi tutte sulla decisione di
utilizzare il maintext (ovvero il palesamento del rapporto amoroso
tra Xena ed Olimpia), piuttosto che il subtext
Ciò perché a differenza di tante altre stagioni virtuali,
c’eravamo riproposte di essere una stagione veritiera e seguita,
e per farlo dovevamo andare incontro alle esigenze della maggior parte
dei fans, perché…diciamoci la verità a loro piace
il maintext.
Per cercare di soddisfare il più possibile il desiderio dei
fans, dovevamo quindi utilizzare piena coerenza con quella che era
diventata la piega della sesta stagione, che ha sempre più
proteso verso la visione del rapporto tra Xena ed Olimpia come rapporto
di coppia, mentre ha sempre più marginalizzato l’attrazione
tra Xena e Marte, facendola spesso diventare anche diversivo comico.
Da questo ragionamento è derivato il nostro orientamento verso
il rapporto Xena/Olimpia. Noi abbiamo soltanto considerato il loro
rapporto alla stregua di un rapporto uomo – donna, una coppia
normale tanto per intenderci, con i suoi alti ed i suoi bassi…
Se ci pensi, giusto o sbagliato che sia, oggi non c’è
quasi più nessuno che considera il rapporto tra Xena ed Olimpia
un semplice amore platonico…
9. Da portavoce di tutto il gruppo delle Tal Kyrte: dai ai
fans qualche anticipazione sull'andamento futuro del progetto "il
ritorno della principessa".
Prima di dare una risposta più o meno soddisfacente (anche
se temo che sarà poco soddisfacente!) vorrei a nome di tutte
le Tal Kyrte ringraziare sentitamente tutti i fans che hanno letto,
commentato, criticato, votato e sostenuto la nostra stagione virtuale.
Anche se a tutt’oggi abbiamo in cantiere il progetto per la
realizzazione dell’ottava stagione virtuale, non posso svelarvi
nulla… non per cattiveria, ma perché non abbiamo ancora
in mano qualcosa di concreto.
Posso però dirvi di sicuro che vi terremo compagnia con la
settima stagione virtuale fino ad ottobre – novembre, poiché
cercheremo di concludere questa stagione (l’unica più
longeva in Italia!) a 22 episodi, l’equivalente cioè
di una vera e propria stagione del telefilm.
Tutto il resto lo saprete e lo sapremo noi insieme a voi a tempo debito!
Intanto se c’è qualcuno che sa scrivere, abbia già
scritto qualcosa, e vorrebbe unirsi alle Tal Kyrte anche in previsione
dell’ottava stagione, non ha che da contattare le webmistress!
10. Ciao e grazie.
Ciao a presto, e mi raccomando, continuate a seguirci sulla stagione
virtuale!