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Capitolo undicesimo: Debiti d’onore e d’affetto.

Dopo qualche giorno in cui Michelle ha cercato di convincere Alex a venire a una lezione di yoga, finalmente le due si presentano della scuola di buddismo di Zeno
Michelle è molto emozionata, l'idea di condividere con Alex ogni istante della sua vita è la cosa più bella. Vuol fare conoscere alla sua donna colui che l'ha in parte salvata dal buio baratro nel quale era finita. Le due donne entrano nella sala dove aleggia un forte profumo e una musica molto tranquilla. Subito va loro incontro un uomo alto con la barba e lunghi capelli, con indosso una lunga tunica colorata. "Michelle - sorride. - Che piacere rivederti". "Ciao Zeno, questa è Alexandra". Esordisce, Michelle.
"Salve, piacere di conoscerla." Esclama, Alex, stringendo la mano a Zeno.
"Vedo che hai seguito il mio consiglio di portare delle amiche... Vedrai che trarrai beneficio da questa lezione, il tuo spirito ti ringrazierà. Cominciamo tra poco" dice rivolgendo un nuovo sorriso a Michelle, per poi allontanarsi. Poi qualcuno arriva da dietro e pone sugli occhi di Michelle le mani "Chi sono?" chiede una voce di donna. La giovane sorride divertita "Non puoi essere che tu Nerissa. - La ragazza si volta e sorride alla donna che la abbraccia. - Lascia che ti presenti Alex". Dal volto di Nerissa scompare ogni sorriso "Alex? Vuoi dire...". Michelle annuisce "Sì.. è viva!".
"Già..." Si limita a dire, Alex.
"Alex, questa è una mia cara amica, Nerissa, mi ha molto aiutato nel periodo nero... e le ho raccontato molto di noi". Nerissa allunga la mano verso Alex "Piacere". Esclama.
Alex, appoggiata al muro e con le braccia incrociate sul petto, non accenna a voler ricambiare il saluto. "Che cuore generoso..." Dice, invece, con tono canzonatorio.
"Alex! - La rimprovera Michelle. Poi rivolta verso Nerissa - Scusala, è solo un po' nervosa per questa nuova situazione, sai non è da lei questo genere di cose... in realtà lo ha fatto solo per farmi piacere... non è un tesoro?" e abbraccia Alex regalandole un bacio poco distante delle labbra.
"Non sono nervosa, è lei che non mi piace. - Replica Alex, con tono freddo. - Siamo qui per ciarlare o per fare joga?"
Michelle corruga la fronte "Alex... - Cerca di sorridere. - Ma...".
"Lascia perdere Mich, ha solo detto la verità non possiamo stare simpatici a tutti no?" quindi Nerissa si allontana. "Andiamo a cambiarci" dice Michelle un po' irritata dal comportamento della sua donna. Michelle indossa dei pantaloncini stretti, a metà coscia di colore nero e una maglietta a maniche lunghe bianca, attillata che mette in risalto l'abbondanza delle sue forme. Alex invece indossa dei mini pantaloncini di colore nero con una canotta senza maniche azzurra.
Poco dopo le due compaiono nella sala. In quell'istante Zeno chiama tutti a raccolta. "Cominciamo pure. Ma prima vorrei dare il benvenuto ad Alexandra, un'amica di Michelle", i presenti applaudono la nuova arrivata e dopo ha inizio la lezione.
Alex alza una mano in segno di saluto. "Non mi sento proprio a mio agio..." Mugugna, la donna.
Michelle sorride divertita dalla buffa espressione della sua donna. "Lasciati andare, tesoro - le sussurra. - Ci sono io qui...".
"Credi che possa anche solo minimamente pensare alla joga mentre sei davanti a me, vestita in questo modo?" Replica, Alex mentre Zeno, incita il gruppo a mettersi in posizione per la meditazione iniziale.
"Dovrai impegnarti, liberare le tue emozioni... smettere di amare, di desiderare... rilassati" sussurra Michelle...
Michelle si pone in piedi dietro ad Alex che alza le mani verso l'alto. "Rilassati" sussurra la giovane. Poi fa scorrere le mani lungo le braccia della donna e dopo si pone davanti a lei e inginocchiandosi fa scivolare le sue mani lungo le gambe di Alex che è anch'essa in ginocchio. In quell’istante un telefono squilla nel silenzio rompendo l'atmosfera
"Merda... "esclama Alex, riconoscendo il suono del proprio cellulare e ricordandosi di non aver tolto il volume. Fatto ciò, s'alza ed afferra il cellulare, appoggiato su una piccola mensola e corre fuori dalla stanza, per parlare.
Michelle si fa rossa in volto "Scusatemi vi prego - dice la giovane. - Possibile che debba sempre finire così?" sussurra.
“Non fa niente! - replica Zeno battendo le mani per mantenere l’attenzione. - Continuiamo pure noi, tornate a rilassarvi”
Michelle si siede su una panca in legno posta in un angolo della stanza e osserva Alex, fuori dalla sala, che parla animatamente al telefono.
“Tutto bene?” chiede Nerissa sedendosi al suo fianco e indugiando sulla maglia della giovane che mette in risalto i seni.
Michelle osserva la ragazza e si fa rossa in volto accorgendosi dello sguardo di Nerissa su di lei, poi risponde “Sì, tutto bene è solo che non riusciamo mai a fare niente insieme…” e abbassa gli occhi.
“Non te la prendere dai… - replica la donna ponendo una mano sulla coscia della ragazza. - Tra poco ritorna”.
Nerissa aggrotta le ciglia notando l’espressione triste della giovane “Non è solo questo vero?” chiede.
Michelle fa spallucce “In realtà no, è che… - e torna a guardare Nerissa. - A volte non la capisco, a volte è così fredda e cupa e questo mi terrorizza perché mi ricorda i momenti più brutti della nostra storia, vorrei che fosse più sorridente e che scherzasse di più, almeno con me… Ma infondo non posso cambiarla, bisogna accettare le persone così come sono e poi io non dovrei neanche lamentarmi, l’ho riavuta dopo che pensavo di averla persa per sempre, dopo che pensavo di aver perso colei che amo di più al mondo”.
Nerissa guarda Michelle rattristandosi un po’ a quell’ultima frase “Credo che tu non stia pretendendo poi molto, se Alex ti amasse davvero lo farebbe, per te”.
“Ma lei mi ama…” Risponde la giovane.
“Ne sei sicura?” Replica Nerissa.
Michelle assume un’aria interrogativa.
“Non ti ho mai vista ridere con Alex e da quello che mi hai raccontato la tua vita con lei non è stata molto felice. Se io avessi al mio fianco una persona come te… la farei sempre sorridere, vorrei vederla sempre felice e farei di tutto per renderla tale. - Michelle a quelle parole regala un sorriso a Nerissa. - Ecco, così – Continua Nerissa, prendendole la mano. - Quando ridi sei molto più bella, lo sai? I tuoi occhi si illuminano di un bagliore immenso e il tuo volto cambia espressione e si fa più lucente”.
“Ti ringrazio…” risponde Michelle lasciando la mano di Nerissa.
“Dai vieni - la esorta poi l’amica. - Cosa fai qui, continuiamo noi l’esercizio”.
“No, preferisco aspettare Alex” Replica Michelle.
“Andiamo Mich non ti farai pregare vero?” quindi Nerissa afferra le mani di Michelle e la costringe ad andare al centro della sala.
“Bene ragazze - dice Zeno. - Voi che siete la mie allieve più brave, fate vedere l’esercizio che abbiamo provato due settimane fa”.
Nerissa guarda Michelle dritta negli occhi cercando con lo sguardo il suo consenso.
La giovane abbozza un sorriso e annuisce. Michelle si distende completamente sul materassino dando la spalle a Nerissa. La donna si siede sopra al sedere della ragazza e chiude gli occhi. Poi comincia ad accarezzare la schiena di Michelle con tocchi leggeri, spostandosi lungo i fianchi della ragazza e arrivando quasi al seno, poi ritorna verso il basso, mentre una scarica di emozioni inondano il suo cuore che comincia a battere forte.
Nerissa si distende sul corpo si Michelle e le afferra le mani, ponendo la sua testa da una parte e sussurrando nell’orecchio di Mich “Rilassati”, quella parola pronunciata in modo molto sensuale procura alla ragazza una serie di brividi lungo la schiena.
Le mani di Nerissa si congiungono con quelle di Michelle ma in quell’istante la ragazza sussurra “Basta! Per favore Nerissa scendi - La donna si alza immediatamente dal corpo di Michelle. - Non posso” ma quando si volta vede Alex che dalla finestra ha osservato tutto.
Michelle sente il cuore sobbalzarle nel petto, lancia un'occhiata molto preoccupata a Nerissa. "Esco un secondo - dice rivolta a Zeno e poi esce raggiungendo Alex. - Alex... era solo un esercizio... e io ho subito interrotto" cerca di giustificarsi Michelle sapendo bene di aver sbagliato.
"Non ti ho chiesto nulla. - Risponde, la donna. - Adesso devo andare perchè un fornitore rincoglionito ha fatto un casino." Detto ciò, s'avvia verso lo spogliatoio.
"Aspetta!" Michelle segue Alex nello spogliatoio. Una volta da sole la giovane afferra il braccio della donna "Alex, non pensare male... ti prego", sussurra mentre l'angoscia si fa strada dentro il suo cuore.
"Coda di paglia?" Chiede, Alex.
"No, è solo che non voglio che si creino incomprensioni tra di noi - Michelle guarda Alex negli occhi. - Ci siamo appena ritrovate e non voglio che una stupidaggine possa rovinare tutto".
Alex non risponde e, velocemente, inizia a rivestirsi.
Michelle scuote la testa, si siede accanto ad Alex e si veste pure lei. Poco dopo le due donne escono dalla scuola e prendono strade diverse, Michelle torna a casa ancora in colpa per essersi comportata in quel modo e per non aver ottenuto da Alex una risposta che le facesse capire che non era più arrabbiata e Alex dal fornitore.
Verso le sette, Alex rientra a casa. Con fare nervoso, si scalcia via gli stivali e lancia il cappotto sul divano.
Michelle non appena la sente entrare spegne la televisione che aveva accesso circa un'ora prima senza però far caso a cosa stesse guardando, quindi raggiunge Alex. "Ciao!" dice sentendo aleggiare nell'aria un'atmosfera di forte tensione.
"Quella testa di cazzo di fornitore mi ha davvero stufata! Ho dovuto usare tutto il mio autocontrollo per non gonfiarlo di botte!" Esclama, la donna, ancora incazzata.
Michelle le si avvicina "Ehy calma Alex, vuoi che ti faccia un massaggio? Ci hanno insegnato anche questo a scuola di yoga e non me la cavo tanto male" dice alzando le sopracciglia.
"No, grazie, vado a farmi una doccia." Risponde la donna, dirigendosi, verso il bagno. *Chissà a quell'arpia di Nerissa come sarà piaciuta quella lezione...* Pensa.
"Sei ancora arrabbiata con me è? Non so cosa..." dice Michelle mortificata ma in quell'istante il telefono di casa squilla. La giovane va a rispondere e dall'altro capo del telefono riconosce subito la voce di Nerissa. "Nerissa?" dice. *Questa non ci voleva* pensa lanciando un'occhiata ad Alex. "Ciao Michelle, mi chiedevo se ti andava di venire a fare un salto al locale, tra poco lo inauguro e mi faceva piacere sapere cosa ne pensavi tu". "Bè, non so..." indugia la ragazza. "Ti prego, tu hai dei gusti favolosi, un tuo consiglio sarebbe importante per me" Cerca di convincerla, Nerissa. "Dopo quello che è successo oggi, ancora non ho fatto pace con Alex" Spiega, Michelle.
Nerissa sorride diabolicamente "Oh, mi dispiace".
"Non mi devi mica chiedere il permesso." Dice, Alex, immaginando, la conversazione.
Michelle guarda Alex "Mi dispiace Nerissa, ma credo che non verrò" dice infine la giovane.
"Com'è che quando non avevi più Alex io per te ero tutto e adesso che lei è tornata per te non sono più nessuno?" dice Nerissa con voce rotta dal pianto. "Non è assolutamente vero! - Risponde Michelle mentre il suo cuore di stringe dal dispiacere. - Ma non puoi fare un simile paragone". "Io ti sono stata vicina quando ne avevi bisogno, adesso ho io bisogno di te..." Continua, Nerissa.
"Va bene, vengo, ma starò poco..." Esclama Michelle, intenerita dalla scenata della donna.
"Ti ringrazio" dice Nerissa e non appena riattaccata la cornette un sorriso diabolico compare sul suo volto.
"Sta pure quanto vuoi, non ho problemi." Esclama, Alex, ironicamente, per poi chiudersi in bagno.
Michelle alza gli occhi al cielo e sbuffa, poi raggiunge il bagno e bussa alla porta "Alex... senti farò prestissimo, è sono un'amica starò solo mezz'ora... - poi guarda l'orologio al polso. - Sono le sette? Il tempo di arrivare... alle otto e mezza sono di ritorno ok?".
"Aha. Divertiti." Risponde, Alex, per poi aprire l'acqua.
"Divertirmi? Come posso sapendoti così..." sussurra Michelle afferrando la borsa e uscendo di casa.


Più tardi, la giovane rientra in casa affaticata, sbattendo la porta "Mio Dio che casino! - dice ad alta voce. Michelle si guarda attorno visibilmente preoccupata e poi scorge Alex sul divano distesa con addosso una vestaglia di raso nera che fuma tranquillamente. - Ciao Alex! Che casino è successo" poi lancia un'occhiata all'orologio e storce la bocca *Le nove e mezza* pensa.
"Ah sì?" Chiede la donna, con aria disinteressata, espirando il fumo.
Michelle si toglie il cappotto e lancia la borsa sul tavolo del soggiorno, quindi si avvicina ad Alex e le sorride, poi fa per darle un bacio sulle labbra.
"Non sei ancora soddisfatta, per stasera?" Esclama, Alex, con tono duro, impedendo alla ragazza, di sfiorarla.
A quel gesto Michelle sente un colpo dritto al cuore "Che cosa? Soddisfatta che vuoi dire?" chiede sedendosi sul divano e aggrottando le ciglia
"Smettila con questa farsa, Michelle. Lo capisco se entro sei mesi hai avuto bisogno di qualcuno e se, anche ora, hai difficoltà a staccartene, però non dovevi mentire." Risponde, la donna.
"No! - Michelle si alza dal divano. - Tu invece non capisci. In questi sei mesi io non ho pensato che a te, Nerissa è solo un'amica e poi non ci sono neanche andata da lei perchè la macchina si è fermata a metà strada ed è per questo che sono tornata così tardi - la giovane scuote la testa. - Come puoi dubitare di me, dopo tutto quello che ti ho detto?"
"Quell'impronta di rossetto sulla guancia te l'ha lasciata un fantasma?" Replica, Alex, mentre il suo tono si fa accusatorio ed iracondo.
Michelle si sfiora la guancia ed osserva la mano, segnata di rossetto, poi osserva Alex e si rende conto che la risposta che sta per darle è la più stupida che ci possa essere, seppur veritiera e che lei, non ci crederà mai "Ho incontrato una mia amica dell'università mentre tornavo a casa e mi ha dato un passaggio e prima di scendere mi ha dato un bacio sulla guancia in segno di saluto" Esclama, poi, la bionda.
"Ed io sono il Dalai Lama. Perchè menti ancora? - Replica, Alex, alzando la voce. - Credi che potrei fare finire tutto per un tradimento? Lo accetterei, il tradimento, se tu volessi" Conclude, poi, pronunciando l'ultima frase, in maniera quasi impercettibile.
"Io non ti ho tradita Alex! - dice Michelle sentendo una profonda angoscia dentro il suo animo. - Non potrei mai farlo, ti amo troppo, ci sei solo tu, gli altri non sono niente per me, solo tu mi hai rapito il cuore, la mente, l'anima. - la giovane si inginocchia a fianco di Alex e la guarda negli occhi. - Devi credermi Alex se vuoi puoi telefonare a questa mia amica, lei ti confermerà tutto e la mia macchina è ferma in città andiamo insieme a prenderla..."
"Non voglio sentire nessuno... se tu dici che le cose stanno così, ti credo. Perdonami se ho dubitato di te..." Risponde Alex, guardando Michelle negli occhi e leggendovi una limpida trasparenza e sincerità.
La giovane sospira "Alex tu credi che sarei stata capace di buttare al vento tutto il tempo passato insieme per una come Nerissa? Non potrei mai né con lei, né con nessun altro - poi Michelle si distende sul divano tra le braccia di Alex. "Non c'è niente che mi farà smettere di amarti" sussurra.
Alex accarezza i capelli di Michelle e le pone un bacio sulla testa.
Un altro giorno è passato e con esso, altre esperienze ed emozioni. Nel burrascoso cammino della vita, Alex e Michelle, nonostante gl'innumerevoli problemi che si trovano costrette ad affrontare, sono fortunate e forti, perchè hanno, al loro fianco, l'altra.

Michelle esce dall'ospedale dove pratica il tirocinio, avvolta in un lungo cappotto grigio. Il freddo vento di metà gennaio, la fa rabbrividire, penetrandole, fin dentro alle ossa. *Si gela* Pensa, la ragazza, ma sul suo volto compare un sorriso, quando nota Alex, appoggiata alla propria macchina. "Ciao! - le urla Michelle, poi pone le sue mani sui fianchi della donna e le stampa un tenero bacio sulle labbra. - Sono contenta di vederti".
Anche Alex sorride, influenzata dal radioso bagliore che emana il suo angelo. Poi, però, s'incupisce. "Ricordi Massimiliano? - Esordisce. - Ha aperto un elegante locale, in Italia, dove è tornato a vivere ed ora, è ricattato da degli sfruttatori che minacciano d'ucciderlo, se non darà loro un'indecente somma di denaro... "
Il volto di Michelle assume un'espressione preoccupata "Cosa hai intenzione di fare?" chiede
"Devo, voglio, aiutarlo..." Risponde, Alex.
"Sta volta non ti metterò i bastoni tra le ruote, hai tutto il mio appoggio, è giusto lui ti ha salvato la vita e tu adesso lo vuoi aiutare... Va, io ti aspetterò qui" dice Michelle
In quell'istante, Alex estrae dalla tasca due biglietti aerei. "Veramente volevo chiederti di venire con me." Esclama.
Michelle resta a bocca aperta osservando i biglietti nella mano di Alex, poi alza il volto e sorride mentre i suoi occhi si illuminano di gioia "Veramente? - chiede e abbraccia Alex stringendola forte a sé. - E' bellissimo! - poi si stacca dalla sua donna e la guarda negli occhi. - Non sai quanto sono felice"
Alex ricambia il sorriso. "Infondo non è nulla di esageratamente pericoloso e l'Italia è un paese così bello e romantico che ti piacerà sicuramente... Sai dove andiamo? A Venezia." Spiega, la donna.
Michelle osserva Alex estasiata "Venezia? - la giovane non crede alle sue orecchie. - L'Italia, io adoro l'Italia, ho sempre voluto andarci... che bello sarà romantico”

Sono circa le otto di sera di quattro giorni dopo, in Italia, quando, in una meravigliosa villa situata nella provincia di Venezia, un maggiordomo, avvisa Massimiliano Liverotti, d'avere visite. L'uomo scende al piano terra e, immensamente stupito, sgrana gli occhi, facendo apparire sul suo volto, tutte le emozioni che prova. "Bonnie? Sei tu?" Chiede, rivolto ad Alex. La donna, dai modi e dal look, totalmente diverso da quello che la caratterizzava quando viveva con l'uomo, sorride, nel vederlo. Massimiliano squadra Alex da capo ai piedi, soffermandosi sugli aderenti pantaloni scuri e sulla scollatura dell'altrettanto aderente maglietta, notabili, grazie al lungo cappotto in pelle, aperto sul davanti. "Un po' diversa, ma sono io." Esclama, quindi, la donna, per poi abbracciare l'amico. "Quanto sei bella!" Dice, l’uomo.
Michelle osserva il tenero abbraccio tra i due e sente un pizzico di gelosia nel suo animo, soprattutto quando l'uomo squadra la donna dalla testa ai piedi e le dice che è davvero bella. La giovane cerca di attirare l'attenzione con un colpetto di tosse.
I due interrompono l'abbraccio. "Max, lei è la mia compagna, Michelle" Esclama, la donna dai lunghi capelli corvini.
Michelle osserva Alex riflettendo sul fatto che, da quando si conoscono, quella è stata la prima volta che una delle due ha presentato l'altra indicandola come "compagna". La giovane si perde per un attimo nei suoi pensieri e poi porge la mano all'uomo sorridendo "Piacere..." Esclama.
"Piacere. - Dice, a sua volta, Massimiliano, stringendo la mano a Michelle. - Prego, accomodatevi." L'uomo conduce Alex e Michelle nell’elegante salotto della sua abitazione, facendole accomodare. "Vi posso offrire qualcosa? Hanno già sistemato i vostri bagagli, vero? Per Dio, Bonnie, sei davvero cambiata!" Spara, a raffica, l'uomo. "Alex, il mio nome è Alex." Lo corregge, la donna.
"E' tutto così elegante, qui, sei un uomo molto ricco... - Dice Michelle guardandosi attorno. - E Venezia poi è favolosa, certo mi trovo un po' in difficoltà con l'italiano però... Ops ma sto divagando Alex dovrà parlare del suo piano credo" dice arrossendo e sedendosi a fianco della donna.
"Oh, no, non ho visite tutti i giorni, mi fa piacere chiacchierare! - Risponde l'uomo. - Alex mi ha spiegato, via cavo, il piano, raccontatemi qualcosa di voi! - Michelle e Alex si guardano e la giovane dà una leggera gomitata alla donna. - Siete tutte e due molto belle... ditemi ma voi due state insieme? Accidenti che disgrazia però..." continua, Massimiliano sorridendo.
"Ti ho raccontato un po' di me nella lettera, non saprei che altro dire..." Evita le domande, come suo solito, Alex.
"Ma siete tutte così prosperose, a New York?" Chiede, Max, emettendo una piccola risata, mentre Michelle si sta togliendo il cappotto.
La giovane lancia un'occhiata ad Alex e poi a Max "Bè no, noi due abbiamo l'esclusiva - dice scherzando e torna a sedersi accanto ad Alex, ponendo una mano sotto al tavolo e cercando quella della donna. - Perchè non ci porti a fare un giro di Venezia? - Chiede Michelle. - Mi piacerebbe vederla...".
"Sì, certo, che bello, vi farò vedere tutti i punti più nascosti di Venezia, le stradine, i sobborghi, i ristoranti, i locali, i bar..." Esclama, entusiasta, Max, mentre Alex, tira un occhiataccia a Michelle.
"E' stupendo! Sono così eccitata" Dice, la bionda ragazza, sorridendo.
"Datemi solo un minuto" dice Max allontanandosi.
"Cosa c'è? - sussurra Michelle, ad Alex "Perchè quell'occhiataccia?"
"Speravo in qualcosa di più...intimo... senza Max..." Spiega Alex, a bassa voce.
Michelle riflette un attimo "Oh cavoli! - dice portandosi una mano alla bocca. - Scusami Alex, io non ho neanche immaginato... è stata un'idea così improvvisa, mi dispiace... - Poi però avvicina la bocca all'orecchio di Alex e sussurra - Bè vorrà dire che cercheremo dei sotterfugi per stare un po' da sole" e strizza l'occhio alla sua donna.
In quell'istante, Max, ricompare, all'uscio della porta. "Che cosa confabulate, dolci donzelle?" Chiede, sorridendo.
"Oh assolutamente niente!" risponde Michelle. Alex si alza dalla sedia e lo stesso fa la giovane. L'uomo si volta per fare strada alle due e Michelle ne approfitta per dare una pacca sul sedere di Alex.
Alex sobbalza lievemente, colta di sorpresa. "Andremo per un pezzo in macchina, ci porterà Nicola, il mio maggiordomo, poi prenderemo una gondola, che ne dite? Venezia, di sera, è ancora più suggestiva e poi potrò un po' vantarmi di essere accompagnato da due bellezze come voi!" Esclama, Max, uscendo di casa.
"Venezia di notte - esclama Michelle entusiasta. - Col buio possiamo intrufolarci in qualche viuzza" Sussurra ad Alex prendendola da dietro per i fianchi. Le due seguono Max nell'ampio giardino dove si trova una lussuosissima macchina. Ad attenderli al posto di giuda un ometto magro e alto che saluta i tre, pochi istanti dopo la vettura parte.
Poco dopo, i tre, scendono dalla vettura e, dopo aver camminato per un po', giungono in prossimità della stazione di Venezia. Max s'avvicina alla laguna dove, un gondoliere, abbastanza alto e magro, con dei capelli biondo scuri e gli occhi nocciola, lo saluta con la mano. "Ciao, Alberto, grazie per avermi aspettato. Loro sono Bonnie e Michelle, due mie carissime amiche… Sono Americane!" Esclama, Max, rivolto all'amico gondoliere, mentre un sorriso gli si dipinge sul volto. "Alex..." Puntualizza, grugnendo, la tirata in causa.
I tre salgono sulla gondola, Michelle e Alex una accanto all'altra e Max davanti a loro. La giovane è estasiata da tutto il panorama "E' bellissimo - dice sorridendo. - Non è meraviglioso?" chiede ad Alex.
"Sì, lo è... - Risponde, Alex. - Ci sono già stata, a Venezia, ma con te è del tutto diverso." Sussurra, poi, all'orecchio di Michelle. "Scusatemi, Signorine, potrei avere il piacere di chiedervi d'uscire con me ed il mio amico Max, a cena, domani sera?" Chiede, il gondoliere, interrompendo i discorsi d'Alex e Michelle.
"Guarda amico che ti va male, loro stanno insieme... per noi poveretti non c'è alcuna speranza di averle!"
Michelle spalanca gli occhi mentre il suo volto si fa paonazzo, balbetta qualcosa in risposta ma poi ci rinuncia e lancia un'occhiata ad Alex.
"Oh, mi dispiace - sussurra il gondoliere alzando le sopracciglia. - Due donne così belle..."
Per l'esclamazione di Max, anche Alex s'è imbarazzata, portandosi indietro i capelli ed emettendo un colpetto di tosse. Tenta, però, di mascherare il più possibile il suo stato, riuscendoci, decisamente meglio, nel sentire la frase del gondoliere. "La bellezza fisica con il tempo svanisce, è la bellezza dell'animo che conta realmente. Si ama l'essenza d'una persona, non il sesso al quale questa appartiene" Spiega, la donna, con un sincero trasporto.
Michelle guarda Alex stupita da quello che ha appena detto, quindi le dà una leggera spallata e le sorride "Ottima risposta" poi si perde ad osservare il volto della donna e le sposta una ciocca di capelli. "Evviva! - urla Max. - Che brava la mia Bonnie che ha saputo replicare così bene! Guardate! Stiamo per passare sotto al Ponte di Rialto". Michelle osserva attentamente il paesaggio intorno e poi, ha un'idea, facendo finta di niente, la giovane s’avvicina ad Alex come se volesse sporgersi dalla sua parte per vedere chissà ché nell'acqua e, così facendo, poggia il suo seno sopra le mani della donna "Oh che bello!" dice trattenendo un sorriso beffardo.
Lo sguardo d'Alex cade su contatto tra le proprie mani ed il seno di Michelle mentre il suo istinto le urla "a fan culo gli altri!", ma il freddo invernale le fa mantenere un po' di buon senso, spingendola, così, a volgere, a suo volta, lo sguardo al panorama. "Fra un po' arriveremo a Santa Lucia e da li andremo a mangiare..." Esclama, Max, ignaro della situazione.
Michelle si risolleva lanciando un'occhiata divertita ad Alex "Hai superato la prima di una lunga serie di tentazioni - le sussurra. - Vedremo quanto sarai capace di resistere" dice strizzando l'occhio. Il sole sta ormai tramontando e Venezia assume un'aria magica e misteriosa, le strette viuzze corrono buie da entrambi i lati del canale, le luci dei negozi e dei lampioni si riflettono sull'acqua scura insieme alle fiaccole appese alle gondole. Il cielo diventa sempre più blu e fa il suo ingresso sul firmamento la prima stella della sera "Guarda! - sussurra Michelle ad Alex. - Quella stella lassù si chiama Vespro è la prima stella che compare nel cielo e l'ultima che scompare al mattino, vedi come brilla?"
"Mai quanto te..." Replica Alex.
Michelle stringe Alex a sé. Qualche istante dopo l'allegra combriccola scende dalla gondola e si reca in un lussuoso ristorante. La serata procede tranquilla, il duro lavoro arriverà domani quando avrà inizio la missione.

E' la sera del giorno dopo, quando, Alex e Michelle stanno per dare inizio alla missione. La ragazza è nella propria camera, si guarda intorno per poi sedersi sul letto. La giovane passa una mano sulla soffice stoffa rossa del copriletto. "E' tutto così bello" sussurra. Poi si alza e va allo specchio osservando il suo abito color salmone lungo, senza maniche. La giovane si volta e osserva il dietro del vestito *Mi serve l'aiuto di Alex, da sola non riesco a chiuderlo*. Michelle esce dalla propria stanza, poco distante si trova quella della sua donna, la giovane bussa due volte attendendo risposta.
La risposta non arriva e Michelle sta per bussare di nuovo, quando la porta le si spalanca mostrandole Alex, con i capelli raccolti ed un accappatoio bianco addosso.
Michelle osserva Alex squadrandola dalla testa ai piedi. "Sei ancora così? - dice la giovane entrando in camera. Michelle fa un giro osservando tutta la stanza - Bella è? - poi torna ad osservare la donna. - Senti potresti tirarmi su la lampo? Da sola non ci riesco. Poi se vuoi dopo posso aiutarti ad asciugarti" dice strizzando l'occhio.
"Ho vissuto in questo lusso, con Max, ma non fa per me - Risponde la donna, tirando su la lampo del vestito di Michelle. - Ho fatto...ora tocca a te." Dice, poi, maliziosamente.
Michelle si avvicina ad Alex e le slaccia il laccio dell'accappatoio, poi infila le mani accarezzandole i fianchi "Come siamo bagnate" dice senza staccare gli occhi da quelli di Alex. La giovane congiunge le sue labbra con quelle della donna, poi estrae le mani da dentro l'accappatoio e lo lascia cadere a terra. Per un lungo istante osserva Alex nuda davanti a lei, poi afferra un asciugamano e con quello comincia a massaggiare il corpo della donna
"Dobbiamo per forza andarcene?" Chiede Alex, totalmente presa da quello che Michelle ha le ha fatto. Nonostante sia per natura una donna forte e dominatrice, il potere che Michelle esercita su di lei, la fa impazzire, le manda in tilt i sensi, annebbiandole la razionale capacità di pensare, dando libero sfogo ai suoi istinti. Alex sa d'appartenere a Michelle come sa anche che quella bionda ninfa dagli occhi più lucenti dello smeraldo, appartiene a lei.
Michelle sorride regalando un altro bacio ad Alex. "Purtroppo temo di sì. - La giovane prende l'abito che la donna ha sul letto - E' molto sensuale, ti starà benissimo - quindi lo lascia cadere sul letto e si siede tranquillamente su una sedia - Bene puoi cominciare a vestirti..." Conclude, quindi sorride.
"Oh, sì - Risponde Alex, riprendendo possesso di se stessa. Entro breve indossa gl'indumenti per poi sedersi, pesantemente, sul letto. - Non voglio truccarmi anche l'altro occhio!" Esclama, con fare annoiato.
Michelle si alza dalla sedia e si avvicina al letto afferrando la sua donna per una mano e tirandola su, poi le prende le mani affinché Alex le cinga la vita. "Voglio stare un attimo così, tra le tue braccia" sussurra chiudendo gli occhi.
Alex sorride e la guarda maternamente. "C'è qualcosa che non va?" Le chiede, poi.
"Ho solo tanta voglia di stare un po' con te, abbracciata a te, o voglia di un po' di amore" dice per poi voltarsi verso Alex.
"Oh, che carina... - Esclama Alex, non riuscendo a non trovare quell'atteggiamento di Michelle terribilmente tenero. La donna dai capelli corvino, accarezza la testa della sua compagna, facendola appoggiare al proprio petto. - Resterei così per sempre, senza mangiare ne bere, solo abbracciata a te." Dice, poi, ben ricordando queste parole che Michelle le disse, molto tempo prima e delle quali, allora, non capiva l'importanza ed il reale e profondo significato.
A quelle parole, il cuore di Michelle sobbalza nel petto e, in un istante le ritorna alla mente il ricordo di quell’istante, poco prima che si recassero al lago. "Ti amo da morire" le sussurra la giovane per poi prendere il volto di Alex tra le mani e baciarla delicatamente.
Circa mezz'ora dopo, Alex e Michelle escono dalla camera e s’avviano verso il primo, dove le attende il loro amico Max, con tanto di smoking. Alex, scendendo le scale, s'appoggia a Michelle "Cazzo, i tacchi!" Sbotta.
Michelle lancia un'occhiata di rimprovero ad Alex. "Bellissime!" sussurra Max squadrando le due donne dall'alto in basso. Alex indossa un paio di pantaloni neri e una maglia dello stesso colore scollata che lascia visibile una spalla. "Grazie" replica Michelle regalando un sorriso all'uomo. Poco dopo i tre salgono sulla macchina e presto arrivano nei pressi del meraviglioso ed elegante locale gestito da Max, dove li attende Alberto, l'amico gondoliere dell’uomo.
L'allegra compagnia, s'accomoda ad un tavolo, riservato a Max, mentre Alex, comincia a guardarsi intorno, sospettosa. Stando alle minacce che i ricattatori hanno fatto a Max, la sera stessa, un qualcuno dovrebbe farsi vivo per chiedergli il denaro. L'attenzione della donna, viene però richiamata dalla voce del proprietario del locale "Preferisci il bianco o il rosso, Bonnie?" "Alex, mi chiamo Alex. Bianco." Replica la donna, spazientendosi.
"C'è qualcosa che non va?" sussurra Michelle ad Alex, mentre i suoi occhi cadono sulla spalla nuda della donna.
"Tutto bene, tengo alta la guardia." Risponde la donna, tornando a scrutare, attentamente, ciò che accade al locale.
Michelle alza lievemente il capo in segno di assenso e poi lentamente fa scendere la sua mano sotto il tavolo per porla sulla coscia della donna e cominciare lentamente ad accarezzarla partendo dal ginocchio fino all'interno coscia e poi di nuovo al ginocchio e poi di nuovo all'interno coscia.
Alex, incapace di trattenersi, si lascia sfuggire un mugugno. "Cosa?" Chiede Max. "Niente, niente" Replica la donna, ricomponendosi e versandosi un po' del vino che il cameriere ha appena portato al tavolo. Alberto riempie il bicchiere di Michelle, quello di Max ed il proprio "Un brindisi alle nostre signore" Esclama, alzando il calice.
Michelle cerca di trattenere una risata e alza il calice del vino verso Alex lanciandole un'occhiata divertita, poi beve il contenuto. “Stasera mi sento strana - sussurra ad Alex. - Sarà questo posto così lussuoso ma vorrei che fossi sole...".
"Non è il posto... è l'amore..." Sussurra, a sua volta, la donna dagli occhi cerulei.
Michelle sorride e porge il bicchiere ad Alberto che lo riempie una, due, tre volte sollecitato anche da Max che è convinto che la ragazza sia in grado di reggere l'alcool.
Alex non fa caso a ciò che sta accadendo al suo tavolo, è troppo impegnata ad osservare la situazione. I suoi pensieri sono volti al lavoro che sta compiendo, la sua professionalità è in grado d'isolarla dal resto del mondo, facendola concentrare solo su quello che vuole.
Dopo una decina di circa Michelle è completamente ubriaca. La ragazza afferra la bottiglia ormai vuote e vi guarda dentro "Accidenti - sussurra. - Chi ha bevuto tutto il vino... - poi gira la bottiglia. - Forse c'era un buco". Max ed Alberto si guardano con un'espressione divertita. La giovane si gira verso Alex e le pone una mano sulla spalla. - Ey amore... non è che hai bevuto tu tutto il vino!".
"Che cosa?" Chiede Alex, come ridestandosi.
"Non è che... Ah lascia perdere - dice la giovane, i suoi occhi si soffermano sulla sua donna per poi abbracciarla. - Dobbiamo restare qui ancora a lungo?" dice sbuffando.
"Sei ubriaca! - Esclama la donna, accorgendosi ora della situazione. Poi rivolge uno sguardo che lascia intendere poco di buono, a Max ed Alberto. - Complimenti." Dice, poi, rivolta ai due uomini.
"Io non sono ubriaca! - dice Michelle. - Se fossi ubriaca non riuscirei ad alzarmi - la giovane si alza dalla sedia ma subito la testa comincia a girare. - Adesso! - urla la ragazza. - Vi canterò le gesta di Michelle la bella! - in quell'istante tutto il locale si volge verso di lei. - Volto soave figura snella, perfetti capelli, lucente ogni sua ciocca, pelle di pesca, un frutto la sua bocca! - poi afferra Alex per un braccio. - Andiamo gnocca di una principessa guerriera mi sono rotta di stare qui voglio andare in camera!" urla.
Alex sgrana gli occhi, mentre si sente sprofondare dalla vergogna. L'inglese è una lingua conosciuta da tutti, ormai, non ha neanche il minimo dubbio del fatto che tutti abbino capito la frase di Michelle. "Mio Dio... - sussurra la donna. - Michelle, siediti!" Esclama, poi, afferrando per un braccio la brilla ragazza.
Michelle si siede "Va bene, va bene non c'è bisogno di urlare, ci sento benissimo - quindi comincia a baciare Alex sulla guancia. - Vorrà dire che comincerò qui... Principessa Guerriera... - quindi sorride divertita. - Che strano nome... chissà da dove l'ho preso".
"Stai ferma - Dice, Alex, staccandosi di dosso Michelle, mentre Max ed Alberto se la ridono, parlottando tra loro. - Cerca di riprenderti, sei sbronza!" Rimprovera, Michelle, la donna.
Michelle non curante delle parole di Alex si riattacca a lei come un polpo "Ey gnocca di una Principessa Guerriera perchè mi tratti così? Ho solo bisogno di un po' di affetto! Già come quella volta che tu mi hai lasciato per andare a salvare la tua amica Lao Ma... cosa aveva lei più di me?" dice con volto imbronciato.
"Lao chi? - Chiede Alex, scrollandosi di dosso Michelle per l'ennesima volta. - Stai delirando!" La donna dai capelli corvino cerca di organizzarsi mentalmente un piano per poter continuare a tenere d'occhio la situazione e risolvere il "problema" con Michelle, prima che la situazione si faccia davvero imbarazzante.
La giovane non si perde d'animo e infila una mano dentro la maglia di Alex all'altezza dello stomaco "Sì è vero io ho sbagliato ad arrivare prima di te da Ming Tien ma tu non sbagli mai? E'? OH certo che sbagli anche la grande guerriera sbaglia... e poi... - quindi comincia a sghignazzare e guarda Max e il suo amico. - Avete mai visto una guerriera forte, valorosa che si batte fino alla morte con i pidocchi!" quindi scoppia in una risata fragorosa.
"I pidocchi??? - Esclama Alex scandalizzata. - Non ho mai avuto i pidocchi! - continua, togliendosi di dosso, la mano di Michelle che, curiosa, frugava nella sua maglietta. - Non ascoltatela, è ubriaca marcia!" Si giustifica, poi, davanti a Max ed Alberto.
Michelle si avvicina ad Alex e comincia a frugare nei suoi capelli "Oh certo che li aveva e pure belli grossi" continua.
"Ehy, staccati dalla mia testa!" La rimprovera Alex, afferrandola, con vigore, per un polso.
"Ehy! - urla Michelle corrugando la fronte. - Cosa ci posso fare io, si vede che il nero attira di più - poi imbronciata si alza dal tavolo e comincia a vagare per la sala. Raggiunto un tavolo - scusate posso avere un po' del vostro vino?" dice a una coppia, poi senza aspettare risposta afferra la bottiglia di vino e se ne va, la giovane torna a sedersi al tavolo un po' barcollando e si versa da bere.
Alex sgrana gli occhi, non può credere a quello che sta vedendo, la sua Michelle, di solito così composta, dolce, un angelo, è ubriaca fradicia, come ella stessa non è da molto tempo. La donna afferra la bottiglia, strappandola dalle mani di Michelle. "Basta, mi hai stufato con questo attacco d'alcolismo!" Esclama, tra un misto di severità e stress. Prima che Michelle possa rispondere, Max, anch'egli un po'su di giri, s'alza dal tavolo, prendendo Alex per un polso. "Vieni, Bonnie, canta per noi! - Urla l'uomo, mentre la donna lotta con i propri impulsi omicidi che, irascibili, si fanno strada dentro d'ella. - Miei cari clienti - Continua l'uomo, trascinando Alex sul piccolo e grazioso palchetto lievemente sopraelevato, rivolto al pubblico. - la mia cara amica Bonnie, canterà per noi!"
Michelle sorride e batte la mani "E' la mia donna! - urla a tutti i presenti. - Fai vedere di cosa sei capace!" quindi alza il braccio ruotandolo nell'aria e poi si attacca di nuovo alla bottiglia.
Alex si mette una mano sulla fronte *Porca puttana, per tutti gli Dei, perchè proprio a me? Ok, respira... Calma...* Pensa la donna, cercando d'autocontrollarsi. In quell'istante, una leggera musica comincia a suonare. Ad Alex, da ragazza, piaceva cantare ma poi la vita di strada e le varie vicissitudini hanno spento le sue velleità artistiche. Il male è come un cancro, partendo da dentro, ti logora pian piano, rendendo putrido e marcio ogni buon sentimento.
Alex decide di cantare, ricordano il testo d'una canzone del secolo precedente, della quale, molto tempo addietro, aveva trovato le parole che le erano rimaste impresse, indelebili, segnanti ed arcane. Alex volge lo sguardo a Michelle che, allegra, traffica con la bottiglia, poi, la donna, inizia a cantare.
“Sono gocce di memoria
Queste lacrime nuove
Siamo anime in una storia
Incancellabile
- Non appena Alex comincia a cantare, Michelle lascia la bottiglia e si volta verso la sua donna osservandola attentamente e seguendo il testo come ipnotizzata. Quella voce le entra fin nel cuore procurandole mille brividi e mille emozioni. I suoi occhi sognanti brillano mentre estasiata guarda Alex, la sue labbra che si muovono, le sua mani strette intorno al microfono, il suo abito che si muove leggero...-

Le infinite volte che
Mi verrai a cercare nelle mie stanze vuote
Inestimabile
E’ inafferrabile la tua assenza che mi appartiene
Siamo indivisibili

- Alex cerca lo sguardo di Michelle, ed una volta trovatolo, fissa intensamente la ragazza negli occhi che, forse a causa dell'alcool o per l'emozione, luccicano ancora più del solito. Per Alex, ogni parola che pronuncia ha un profondo significato che, d'entro d'ella, inspiegabilmente, c'è sempre stato ma mai, prima d'ora ha avuto un reale e plausibile senso. Un senso senza senso che racchiude in se stesso, il significato d'ogni cosa. -

Siamo uguali e fragili
E siamo già così lontani
Con il gelo nella mente
Sto correndo verso te
Siamo nella stessa sorte
Che tagliente ci cambierà
Aspettiamo solo un segno
Un destino, un’eternità
E dimmi come posso fare per raggiungerti adesso
Per raggiungerti adesso, per raggiungere te
Siamo gocce di un passato
Che non può più tornare
Questo tempo ci ha tradito, è inafferrabile
Racconterò di te
Inventerò per te quello che non abbiamo
Le promesse sono infrante
Come pioggia su di noi
Le parole sono stanche, ma so che tu mi ascolterai
Aspettiamo un altro viaggio, un destino, una verità
E dimmi come posso fare per raggiungerti adesso
Per raggiungerti adesso, per raggiungere te

Finita la canzone, cala un silenzio surreale, Michelle si guarda intorno, si alza in piedi e comincia a battere le mani, in un istante tutti i presenti fanno lo stesso è un vero successo. Applausi, fischi di approvazione e una serie di "brava!" si diffondono nella sala. La giovane sorride senza distaccare gli occhi da Alex, poi però ha un capogiro, Michelle si appoggia al tavolo "Sta bene, signorina?" interviene un cameriere. "No, non molto" sussurra tenendosi la testa.
Alex, senza badare agli apprezzamenti del pubblico, corre da Michelle. "Tutto bene?" Le chiede, preoccupata. "Ha solo bevuto un po' troppo. - Esclama, Alberto. - Oltre ad essere bellissima, hai anche una splendida voce, che donna..."
Michelle si volta verso Alberto con aria cupa "Non ti permetto di dire queste cose! - urla avvicinandosi all'uomo così tanto da toccare il suo naso. - Solo io posso fare degli apprezzamenti alla mia donna! Tu no, capito!" quindi gli punta contro il dito.
"Scusa, scusa!" Replica, veloce, l'uomo, tirandosi indietro, con il busto. Alex sta per parlare a Michelle quando s'accorge che Max non è con loro. "Dov'è Max?" Chiede, preoccupata. "E' andato via qualche minuto fa, l'hanno chiamato." Risponde Alberto.
Alex s’alza dal tavolo “Bada a Michelle.” Esclama, rivolta ad Alberto, quindi s’allontana, alla ricerca di Massimiliano. Qualche minuto dopo, lo trova, fuori dallo splendido locale, a parlare con un robusto omaccione dall’aspetto rozzo. Alex s’avvicina ai due. La donna volge un’eloquente sguardo a Max, chiedendogli, conferma del fatto che quello è l’uomo che lo ricatta. Massimiliano annuisce e sbarra la strada all’uomo che, non capendo, storce il volto in un espressione da vero idiota. Alex, ricordandosi della mossa eseguita molto tempo prima su Gerard Jolie, colpisce il grosso uomo al collo, con entrambe le mani, usando solo l’indice ed il medio.
“Hai poco tempo per dirmi per chi lavori.” Esclama. L’uomo risponde immediatamente, senza esitare, spiegando ad Alex che lavora per un poco potente mafioso della zona.
Non ci vuole molto, ad Alex, per convincere l’uomo a sottoscrivere la denuncia nei confronti del proprio capo.
La situazione viene così, facilmente risolta.
Sollevato, Max torna al tavolo con Alex ed entro breve i due si congedano da Alberto, trascinando con loro Michelle.
Alex, sorreggendo Michelle ed entrando in casa, tenta di spiegarsi con Max. "Di solito non è così..." Si giustifica. "Ah, non fa niente... - replica l'uomo- Evviva l'allegria!" Alex sorride "La metto a nanna e poi, casomai, scendo a fare quattro chiacchiere, ok?" Continua la donna. "Perfetto!" Replica Massimiliano. Alex, quindi, trascina Michelle su per le scale. *Che peso morto* Pensa la donna.
Michelle si aggrappa ad Alex con tutta le sue forze poi però come rinvenendo da un letargo cerca di divincolarsi "No! - urla staccandosi dalla sua donna - Ce la faccio da sola". Quindi si concentra sui gradini delle scale e, dopo qualche secondo, per coordinare o movimenti comincia a salire.
"Ma che brava! - Esclama la donna dai capelli corvino, sorridendo. Michelle entra nella propria camera, seguita da Alex. - Tutto bene?" Le chiede, poi.
La giovane si guarda intorno "Hanno spostato delle cose qui? Dov'è il letto non lo vedo... Oh, mi gira tutto! - Poi si avvicina ad Alex e le si avvinghia come un koala - Dammi tanti bacini!". Sussurra per poi baciare Alex sul volto in ogni punto.
Alex si ritrae per poi spingere Michelle sul letto. "Mi sputazzi ovunque! - La rimprovera, la donna. - Su, mettiti a letto, poetessa."
Michelle con volto corrucciato osserva Alex e incrocia le braccia facendo no con la testa, poi come se avesse scoperto chissà cosa con volto sorpreso urla "Ma tu sei bellissima!".
Alex non sa se ridere o arrabbiarsi per lo stato nel quale si trova Michelle, in effetti, la ragazza, è decisamente buffa, sembra un bambino che ha scoperto la cioccolata. Con fare materno, la donna, sfila le scarpe e poi il vestito a Michelle.
"Ehy! - la giovane punta il dito verso Alex con volto arrabbiato. - Che fai non vorrai approfittare di me? - Poi sorride - Oh sì! - quindi si inginocchia e guarda la sua donna con fare felino - Vieni qui bella gattona... fatti accarezzare!"
"Volevo metterti il pigiama, tieni a freno gli ormoni, poetessa!" Replica la donna, decisa a non cedere alle avances di Michelle, vedendo lo stato precario della ragazza.
"Miao!" sussurra la giovane strizzando l'occhio ad Alex. Quindi senza esitazione pone le sue mani sui seni della donna.
"Porca!" La sgrida Alex, giocosamente, non riuscendo più a fare la sostenuta, di fronte a tali, persistenti azioni a sfondo sessuale, da parte della sua ninfa.
Michelle fa scendere le sue mani lungo i fianchi e avvicina la sua bocca a quella di Alex come per baciarla "Ti piace è?" sussurra e avvicina le sue labbra per baciarla ma invece le strizza i fianchi cominciando a farle il solletico.
“Colpo basso, adesso me la paghi!” Dice, Alex, iniziando, a sua volta, a solleticare Michelle.
Michelle comincia a ridere quasi senza più riuscire a respirare "Ok... ok - sussurra cercando di riprendere fiato. - Basta..." quindi salta addosso ad Alex cingendo il suo collo con le braccia, le due cadono giù dal letto, ma Mich senza esitazione continua nel suo intento e, sopra alla sua donna, comincia a baciarla sul collo ancora una volta.
"Michelle...non credi che non dovremmo..." Tenta di dire, la donna, ma Michelle, non le da retta e continua, nel suo intento. Alex rinuncia all'intento di farla stare buona e le porge una mano. Le due s'alzano ed Alex spinge Michelle sul letto, La ragazza si siede ed Alex monta a cavalcioni su Michelle, per poi sfilarsi la maglietta e baciarla con passione.
Michelle ricambia il bacio e poi guarda Alex dritta negli occhi, le afferra il volto tra le mani e poi passa la sua lingua sulla guancia della donna, quindi comincia a ridere e si distende sul letto portando le braccia all'indietro
Anche Alex scoppia a ridere, contagiata dall'allegria post alcolica di Michelle, pur non capendo il perchè delle risa della ragazza.
Michelle interrompe la sua risata e si fa seria "Quando ti sei tolta la maglietta? Ma com'è che ti vedo tre tette invece che due... - quindi la ragazza si solleva a metà busto, passa le mani dietro la schiena della donna e stacca il reggiseno, poi pone le sue mani sul seno della donna - No, sono due... strano".
Alex, a quest'affermazione, non riesce più a controllarsi a torna a ridere, ancora più intensamente di prima, rimanendo, però, inginocchiata sul letto.
"Adesso basta! - dice con aria imbronciata Michelle. Quindi afferra Alex per le spalle e butta Alex distesa sul letto, quindi vi monta sopra a cavalcioni - Ti ho catturata! Adesso sei mia e posso farti quello che voglio" quindi la giovane comincia ad accarezzare i seni della donna per poi baciarla sul collo e passare la sua lingua sull'orecchio.
Alex cerca di soffocare le risa, mordendosi il labbro inferiore. Alex capovolge la situazione, facendo sedere Michelle che, coperta solo dai propri rossi indumenti intimi, non distoglie l'attenzione dal seno della sua donna, continuando il sensuale massaggio mentre cerca e trova le morbide labbra della donna che compie lenti ed erotici movimenti lungo la pancia e la schiena di Michelle.
In quell'istante, la porta della camera si spalanca e Max entra nella stanza "Oh Flalalai! - urla coprendosi il volto con una mano ma lasciando un varco tra le dita per vedere la scena. - Ho interrotto qualcosa? - l'uomo si volta di spalle. – Sì, ho interrotto qualcosa"."
“Ehy! - urla Michelle. - Non sono cosa che un uomo dovrebbe vedere queste! - quindi la giovane si alza dal letto e corre davanti a Max in intimo, afferrandolo per un braccio e facendolo girare. - Scusami ma io e Alex stavamo dando libero sfogo ai nostri istinti, ai nostri desideri a... cioè facevamo sesso... non mi sembra carino entrare così! - La giovane osserva l'uomo sbalordito e interessato dall'aspetto della ragazza - Vai a fissare qualcun altro!" dice infine spingendo Max fuori dalla porta e chiudendola alle sua spalle. La giovane si volta verso Alex e si sfrega la mani "Dove eravamo rimaste? A noi due gattona.. Miao!" e si tuffa sul letto appolipandosi alla donna.
Alex non riesce a capacitarsi dell'intera situazione, l'unica cosa che riesce a fare è ridere, senza alcun freno. La donna ride a tal punto che ormai prova un leggero dolore alla milza ed alla mandibola. Cerca di parlare, ma la fragorosa risata glielo impedisce, tanto che, ormai, ha le lacrime agli occhi.
"Che c'è che ti fa ridere? - chiede Michelle che guarda Alex con un'espressione infantile. - Tu ridi di me?" dice quindi si stacca dalla donna e si accoccola su un lato del letto.
"Sì! - Risponde Alex, a stento. - Stai buona un attimo." Dice, poi, ricomponendosi ed infilandosi la maglia del completo. Quindi fa per uscire dalla stanza.
Michelle osserva Alex che si riveste "Dove vai? - dice drizzandosi in un istante, quindi con volto corrucciato si alza dal letto e salta addosso alla sua donna - No, non andare non mi lasciare sola in questo luogo..."
"Michelle, staccati, basta! - Le dice, Alex, tornando a ridere. - Aiuto, mi vuole scopare a tutti i costi!" Continua, fra le dolci lacrime dell'allegria.
"Nooo amore, non mi abbandonare, senza di te non posso stare! - quindi scoppia in un'ennesima risata e si lascia cadere sul letto. - Ho fatto la rima. Che poeta che sono. Va pure tesoro - dice alzando la mano. - Ti aspetto qui...".
*Questa sta male!* Pensa, Alex, uscendo dalla camera. La donna si reca da Max, per tentare di spiegare, in qualche modo, quell'imbarazzante situazione.
Dopo circa mezz'ora, Alex rientra in camera di Michelle, per controllare che la ragazza stia bene. Fortunatamente, la trova a letto, coperta fin quasi sopra la testa. Alex raccoglie da terra il proprio reggiseno per poi avvicinarsi a Michelle ed accarezzarle, dolcemente, i capelli. La donna pensa a quanto angelica appaia, la bionda ragazza, dormendo, con quel leggiadro sorriso stampato sul volto sereno. Così, un pensiero a lei ricorrente le affiora alla mente: si chiede se sia giusto aver portato sulla propria intricata e pericolosa strada, quella dolce e pulita creatura.
Michelle a quel tocco lieve si volta lentamente verso Alex. "Alex - sussurra nel sonno. - Dove sei? Ho bisogno di te... non lasciarmi sola... un bacio, un altro ancora..."
"Shhhh.... Dormi..." La rassicura, della sua presenza, la donna, quindi dolcemente bacia Michelle sulla fronte. La giovane sospira e passa lentamente le braccia attorno alla schiena di Alex, quindi spalanca gli occhi "Amore! - Urla. - Sei tornata! Adesso possiamo fare zuc zuc fino a prossima luna!! - Alex urla in preda a un attacco isterico e Michelle scoppia in una risata. - Ok, ok, basta è meglio dormire - Sussurra infine la ragazza. - Buonanotte" e bacia la sua donna sulle labbra.





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