Capitolo dodicesimo: Scherzi del cuore malandrino.
E' una splendida mattina di metà maggio,
i raggi del sole entrano nella chiesa dal portone in legno illuminando
il pavimento in marmo. Qualche voce sommessa si alza tra i presenti,
Tony cammina nervoso in attesa della sua sposa. Il ragazzo guarda
l'orologio, poi guarda Alex "Ancora non arriva!" dice
con voce stridula. Il parroco con il vangelo in mano alza le mani
verso il cielo e sbuffa. Della sposa neanche l'ombra.
Alex siede in prima fila, gambe accavallate, quella sinistra sopra
all destra, che dondola nervosamente. La donna scuote la testa in
risposta a Tony, mentre Angelina, nel suo grazioso vestito color
panna, giocherella con una bambolina. Alex indossa un tailleur gessato,
a base bianca con righe nere, avente i pantaloni lunghi e la giacchetta
con le maniche a tre quarti. I suoi capelli sono completamente raccolti.
Michelle siede al fianco d’Alex, indossa un vestito lungo
color lilla, con uno scollo davanti e uno dietro. "Che bello
Alex - le sussurra la giovane. - Come sono emozionata, sarebbe bello
se un giorno potessimo sposarci pure noi - quindi la giovane sospira.
- In cima ad una scogliera, con il sole che sta per tramontare..."
Ad Alex va di traverso la saliva al punto che inizia a tossire pesantemente.
"Che hai? - le dice Michelle guardandola con volto interrogativo.
- Tutto bene?" e le pone una mano sulla coscia.
"Sì, sì." Risponde, sbrigativa, la donna.
"Mamma, quando arriva Alison?" Chiede Angelina, stufa
dell'attesa, salvando Alex da un discorso troppo compromettente
e per lei arduo. "Presto." Risponde, la donna, sollevata
da quella domanda, da parte della propria figlia.
All'improvviso si sente la frenata di una macchina e il cherichetto
sulla porta urla "Arriva! Arriva!". Un sospiro di sollievo
si alza tra i presenti. "In piedi!" dice il parroco. Dall'organo
comincia a diffondersi la musica della marcia nuziale e sulla soglia
dell'entrata compare Alison in un meraviglioso vestito di pizzo
bianco con a fianco il padre. "Oh eccola!" urla Tony e
le corre incontro ma nella frenesia inciampa nel tappeto rosso e
rotola per terra.
Alex si copre il volto con le mani "Mio Dio, che sfigato!"
Sussurra ma Michelle la sente.
"Com'è che tuo fratello ne combina sempre una? - dice
cercando di trattenere una risata. - Questa cosa l'ha ereditata
solo lui..." Dice osservando Alison che cerca di aiutare il
suo uomo a rialzarsi.
Finalmente, Alison e Tony vanno all'altare, mentre le gote della
futura sposa tornano del loro colore naturale. Alex e Michelle,
testimoni, si posizionano ove devono stare e la cerimonia ha inizio.
Conclusa la cerimonia, dopo una pioggia di
riso, il gruppo si sposta in una villa lussuosa dove in una stanza
è allestito il rinfresco. A conclusione del pasto, tra fiumi
di vino, mille pietanze succulente e risate, arriva il momento della
torta. Una splendida torta a tre piani, ricoperta di panna.
“Tagliala tu.” Dice, Tony, porgendo il coltello ad Alison.
“No, fa tu, amore.” Replica la donna.
“No, tu, gattino mio.” Ribatte Tony.
“No, tu, papagallino adorato!” Risponde Alison.
I due si scambiano un tenero bacio mentre Alex alza gli occhi al
cielo, non riuscendo a credere a quello che i neo sposi si dicono.
Michelle, invece, sogna ad occhi aperti.
Tony afferra il coltello e s’accinge a tagliare la prima fetta
me, da bravo sbadato, inciampa e la fa volare addosso ad Alex.
Un silenzio di tomba scende nella stanza, si preannuncia una bufera.
Alex rimane di pietra per qualche istante, chiude gli occhi ed inspira
profondamente, cercando di trattenere l’ira che, pian piano,
le sale, dentro.
Dopo qualche secondo passato cercando di non esplodere, Alex afferra
la fetta di torta che le si era pigramente appoggiata sulla zona
seno e la lancia in faccia a Tony, con violenza.
“Sei un emerito pirla!” Lo insulta, mentre compie l’azione.
Michelle afferra Alex per un braccio. “Sta calma…”
Le dice.
“Oh, mio Dio, Alex, scusa, il mio amore ne fa sempre una!”
Giustifica Tony, la moglie.
Alex emette una specie di ringhio animalesco, mentre la cinquantina
d’invitati ricomincia a svolgere le attività lasciate
in sospeso causa del piccolo incidente.
Michelle fa sedere Alex e le pone un braccio
intorno alle spalle “Ho voglia di stare un po’ sola
con te…” Le sussurra, mentre le due osservano Angelina
correre da una parte all’altra della sala.
Alex cerca di sorridere a Michelle, mentre la piccola tira uno spintone
ad un bambino, figlio del fratello d’Alison.
Alex, nel vedere la scena, sorride divertita, apparendo orgogliosa
della figlia.
“Non c’è che dire, è proprio tutta sua
madre. – Dice, Michelle, lanciando un’occhiata di rimprovero
ad Angelina. – Come fai ad essere sempre cosi bella?”
Continua, poi, rivolta alla sua donna.
“Come fai ad essere sempre così radiosa?” Replica
la donna, ponendo a Michelle, a sua volta, una domanda. Poi stringe
ad una propria, una mano di Michelle.
“E’ merito tuo.” Risponde la ragazza.
Angelina, strofinandosi un occhio, assonnatamente, tende un braccio
verso la madre, chiedendole, a gesti, di prenderla in braccio. “Mamma,
ho sonno.” Le dice.
Alex sorride dolcemente, prendendo in braccio la sua bambina e facendola
appoggiare al proprio petto. “Tra non molto andiamo a casa,
oggi dormi con noi.” Spiega Alex, con una dolcezza e lei non
comune.
Michelle osserva la scena con sguardo adorante poi, vedendo Alison
da sola, dice ad Alex “Torno subito, non scappare.”
Quindi le fa l’occhiolino.
“Senza di te non vado da nessuna parte.” Risponde la
donna, regalando un sorriso dolce tanto quanto le parole dette ad
Angelina.
La giovane ricambia il sorriso e s’allontana, raggiungendo
l’amica che ora, regala sorrisi ed abbracci ai presenti.
“Alison!” La chiama Michelle.
“Mich!” La ragazza si volta ed abbraccia l’amica.
“Chi l’avrebbe mai detto che la mia insegnante di parte
avrebbe cambiato parte…” Esclama Michelle.
“Ora l’allieva ha superato la maestra.” La incalza
Alison.
Michelle sorride e si siede, con l’amica, al tavolo. “Entro
un anno, tutto, per noi, è cambiato…” Continua
la bionda.
“Noi siamo cambiate…” La interrompe Alison.
“Siamo felici.” Conclude Michelle.
“Molto felici.” Puntualizza la ragazza di colore per
poi abbracciare l’amica con immenso affetto.
Circa
due ore dopo, la porta di casa d’Alex si spalanca e fanno
il loro ingresso Michelle e Alex che tiene tra le braccia la piccola
Angelina addormentata. E' stata una giornata ricca d’emozioni
la loro, con il matrimonio d’Alison e di Tony. Il sole sta
tramontando e si preannuncia una notte davvero molto calda. Michelle
si getta, sfinita, sul divano del salotto "Che giornata, dopo
oggi mi è passata la voglia di sposarmi, ti è andata
bene Alex..." dice sorridendo alla sua donna.
"Eddai, Michelle, mi metti in imbarazzo!" Esclama Alex,
facendole l'occhiolino, per poi portare la piccola nella camera
che, un tempo, era di Tony. Qualche minuto dopo, la donna dai capelli
neri, torna nel salotto e si siede accanto a Michelle sul divano.
"Dorme." Esclama, riferendosi alla piccola.
Michelle poggia la testa sopra la spalla d’Alex cingendole
la vita con le braccia "Cosa ci riserverà il futuro?"
chiede.
Alex sospira profondamente. "Non ne ho idea." Risponde,
poi.
Michelle alza il volto incontrando gli occhi della donna "A
volte ho paura del futuro, ho paura che qualcosa ci possa dividere,
ho paura che questa nostra felicità si possa spezzare".
"Dobbiamo vivere il presente, proprio perchè non si
sa mai così ci riserverà il futuro." Replica
Alex, appoggiando la testa contro lo schienale del divano.
Michelle osserva i lineamenti del volto d’Alex, così
perfetti. La giovane si alza dal divano e si siede a cavalcioni
sulle gambe della donna quindi la abbraccia. "Sei la cosa più
importante della mia vita".
Alex sorride e le accarezza i capelli, per poi darle un bacio delicato
sulla profumata chioma.
La ragazza allora si stacca e torna a perdersi negli occhi della
sua donna "E' passato un anno da quando ci siamo conosciute,
Alex, e il mio amore per te non si è affievolito, anzi è
più forte come un fuoco che viene alimentato da una grande
energia"
"Sai anche tu d'essere infinitamente preziosa ed importante,
per me. - Dice Alex, per poi spostare Michelle in modo da potersi
alzare.- Vado a cambiarmi e poi mangio un pezzo di torta..."
Cambia, quindi discorso, dirigendosi nella propria camera. Qualche
minuto dopo, torna da Michelle che siede al tavolo della cucina,
bevendo un po' di tè. Alex, ora, indossa una larga maglietta
nera, a maniche corte, che le arriva fino a metà coscia.
La donna estrae dal frigo un pezzo di torta, portato a casa, dal
rinfresco del matrimonio. "Ne vuoi?” Chiede a Michelle.
Michelle scuote la testa in segno di no e torna a bere il suo tè
mentre con lo sguardo squadra la sua donna dalla testa ai piedi
soffermandosi sulle bellissime gambe d’Alex.
"Dai, un pezzettino!" Insiste Alex.
"No, grazie. Ho mangiato davvero troppo, non riuscirei a mandarne
giù neanche un boccone" risponde Michelle.
"Sono sicura che un altro po' ce la faresti..." Continua,
imperterrita, la donna.
Michelle si alza dalla sedia e si avvicina ad Alex, guarda la torta
e arriccia il naso "No, davvero il solo pensiero mi dà
la nausea - poi prende un po' di panna con un dito e la mette sulla
punta del naso della sua donna. - Che carina" dice sorridendo.
Alex, a sua volta, arriccia il naso, non contenta del nuovo accessorio
che si trova addosso, quindi, decisa, si sfila la maglietta, rivelandosi,
così, completamente nuda. Senza badare allo sguardo sorpreso
e perso di Michelle, Alex si siede sul tavolo e si mette un po'
della torta sul ventre. "Nausea?" Esclama, quindi, con
tono sensuale.
Michelle resta imbambolata con la bocca spalancata, dopo qualche
istante senza dire niente si avvicina ad Alex con sguardo diabolico,
e la guarda dritta negli occhi come per cercare di scoprire quale
piano abbia in mente. I suoi occhi scendono poi verso il basso,
la ragazza prende un po' di torta con un dito e lentamente lo lecca
muovendo la sua lingua lungo il dito in modo sensuale. "Credo
di aver cambiato idea" dice infine, quindi si avvicina al ventre
della donna e comincia a leccare via la torta.
Alex infila le mani tra i capelli di Michelle, massaggiandole sensualmente
la testa, scompigliandole così, il biondo caschetto.
Michelle non si ferma continuando a mordicchiare la torta e assieme
ad essa la pelle di Alex. Poi la giovane comincia a salire verso
l'altro per incontrare le labbra della donna, mentre le mani scivolano
lungo i fianchi per poi tastare i seni con dolci movimenti molto
sensuali.
Alex si lascia sfuggire di bocca un mugugno di piacere, mentre cerca
le mani di Michelle per poi stringerle alle sue. La donna dagli
occhi cerulei, fa correre le proprie mani lungo le braccia di Michelle,
fino ad arrivare a cingerla per le spalle ed a tirarla su, sul tavolo.
Senza aspettare reazione da parte della bionda, Alex le alza il
vestito, in modo da poter avere libero accesso alle gambe ed alle
sode natiche della propria compagna. Intanto, la mora, non cessa
il gioco della propria lingua, che, affamata e vogliosa, fruga nella
bocca di Michelle.
La giovane ricambia il bacio, mentre il suo respiro si fa più
intenso, poi Michelle si stacca dalla labbra di Alex, con delicatezza
sposta i lunghi capelli dalla spalla della donna liberando il collo
e poi comincia a baciarlo per poi mordicchiare e baciare la spalla.
Alex, afferrando saldamente, Michelle, per le cosce, la stringe
più vicina a se, tirandosela, praticamente, attaccata a se
stessa. La donna, quindi, fa salire, lentamente, le mani lungo il
corpo di Michelle, fino ad arrivare ad aprirle la lampo del vestito
ed ad infilarle dentro ad esso, stringendo la pelle della ragazza
e lasciandosi baciare.
Michelle cerca di far distendere Alex sul tavolo ponendosi sopra
di lei, mentre il suo cuore batte all'impazzata. La giovane si abbassa
andando a cercare con la lingua uno dei due capezzoli della sua
donna e comincia a mordicchiarlo, passandoci la lingua e succhiandolo
Alex richiama a se Michelle, afferrandole il volto tra le mani e
baciandola con passione, quindi abbassa il vestito di Michelle in
modo da scoprirla fino alla vita. La donna si risiede, facendo fare
lo stesso a Michelle che, però, le resta inginocchiata di
fronte. Alex guarda la sua compagna negli occhi, intensamente, per
poi baciarla di nuovo, con passione, cominciando ad accarezzarle
il busto per poi dedicarsi ai suoi seni perfetti. Nella mente d'Alex,
oltre al gran fuoco della passione che infiamma il suo spirito,
mandando in estasi i suoi sensi, arde anche l'immenso amore che
le culla, soave, l'anima.
Michelle cinge il collo di Alex con le braccia tornando a baciarla
con passione, facendo passare la sua lingua sulle labbra della donna
con un tocco lieve e sensuale, poi una delle due mani scende piano
accarezzando un seno per poi scendere fino al ventre per andare
ad accarezzare la parte che Michelle desidera di più.
In quell'istante, però, come un rito malefico che spesso
si ripete, il cellulare d'Alex squilla. La donna mugugna qualcosa,
stizzita e guarda il telefono malamente, fulminandolo, poi, noncurante,
torna a baciare Michelle sul collo, mentre il telefonino squilla
di nuovo. Improvvisamente, la donna, si ricorda che, nell'altra
stanza, Angelina dorme e, con il timore che possa essere svegliata
dal trillare del cellulare, scende, velocemente dal tavolo e risponde
alla chiamata, rimettendosi, contemporaneamente la maglietta.
"Che vuoi? - Esclama Alex, bruscamente, rispondendo al telefono.
- Che cosa? Non ci posso credere! - Pausa. - Cazzo, Tony, tutte
a te? - Pausa. - Va bene, arrivo. - Quindi chiude la telefonata
e si rivolge a Michelle. - La loro macchina non parte, devo accompagnarli
all’aeroporto." Esclama, annoiata.
Michelle si passa una mano tra i capelli e cercando di riprendere
fiato scende dal tavolo e si avvicina ad Alex, la afferra per i
fianchi a le sussurra "Ti aspetto qui - quindi sorride maliziosa.
- Non credere che al tuo ritorno mi sarò dimenticata di cosa
stavamo facendo..." Quindi la prende dietro alla nuca e la
avvicina a sé per poi baciarla.
"Come se io potessi dimenticarmene..." Sottolinea, la
donna, correndo, poi, a vestirsi. Più velocemente che può,
si rimette il bianco tailleur ed esce di casa, lasciando Michelle,
con la dormiente Angelina.
Michelle si siede sul divano sospirando e guardando un punto impreciso
della stanza *Sempre quel telefono, ogni volta, sul più bello
- quindi la giovane si passa una mano sulla fronte. - Che passione,
ho sentito come un fuoco passare da Alex a me, questa sera è
stato tutto diverso dal solito, non avevo mai provato niente del
genere, a dire la verità provo sempre qualcosa di diverso
quando sto con lei. La amo da impazzire.*
Dopo circa una mezz'ora, Michelle ode la serratura di casa aprirsi,
dopo di che, vede apparire sulla soglia della porta di camera sua,
Alex che, senza degnarla neanche di uno sguardo, traffica col lettore
cd, facendo partire, immediatamente, la caratteristica musica dello
streaptease. Alex alza un sopracciglio, facendo intendere a Michelle,
quello che ha intenzione di fare.
Michelle all'inizio non capisce cosa stia facendo, ma non appena
sente partire la musica, viene assalita da un calore enorme. La
giovane si avvicina ad Alex girandole intorno senza distogliere
il suo sguardo da quello della sua donna.
Alex spinge Michelle a sedere sul letto, cominciando a sbottonarsi
la giacchetta. Arrivata all'ultimo bottone si ferma un istante lasciando
il tutto in sospeso, con il chiaro intento d'eccitare Michelle maggiormente.
Continua però a muoversi sinuosamente, al ritmo della musica,
fino a quando non decide di sbottonarsi completamente per poi far
volteggiare la giacca in aria e lanciarla addosso a Michelle, rimanendo,
così, in reggiseno.
Michelle afferra la giacca di Alex e ne respira il profumo, chiudendo
gli occhi per un istante, poi la getta da una parte. La giovane
osserva la sua donna, ogni millimetro della sua pelle: il volto
con i suoi occhi splendidi, il seno, i fianchi, le gambe... "E'
un sogno" sussurra mentre il suo cuore batte forte e dentro
di se l'eccitazione sale ogni istante fin quasi a traboccare.
Alex le sorride, per poi mordersi il labbro inferiore ed aprirsi
la lampo laterale dei pantaloni che, pian piano, s'abbassa, roteando
il bacino.
Michelle afferra il lenzuolo e lo stringe forte come cercando di
trattenere una forza e un desiderio che vorrebbero spingerla verso
Alex. I suoi occhi si fanno grandi, si passa la lingua sulle labbra
cercando di inumidirle mentre il caldo si impossessa di lei, la
gola secca e la saliva è quasi inesistente.
Alex si volta di spalle e s'apre il reggiseno, per poi sfilarselo,
coprendosi però, le grazie superiori, con la mano. Si gira
verso Michelle e le s'avvicina con passo felpato, parendo una pantera.
Quindi, Alex, monta a cavalcioni sulla bionda poetessa, massaggiandole
lentamente, il collo e la zona sottostante.
Michelle tira un profondo respiro, poi accarezza le spalle della
donna, quindi fa scivolare le dita lungo il collo per poi passarle
sopra i seni e giocare con i capezzoli.
Alex fa distendere Michelle sul letto, continuando il suo gioco,
mai stanca di amare la propria luce, come nessun altro saprebbe
fare.
La giovane si lascia fare, come ipnotizzata dal tocco della sua
donna. Il suo corpo arde come un fuoco, la sua pelle brucia di passione
Ancora una volta i corpi delle due donne si uniscono in una lunga
danza sensuale, ma l'energia e la passione che le coinvolge questa
volta è ancora più potente come la fiamma della passione
che mai s’estingue, potente, sensuale e coinvolgente, alimentata
dal forte ed inscindibile amore.
Capitolo
tredicesimo: Sempre e per sempre.
Due
mesi sono ormai passati dal matrimonio di Tony ed Alison. A metà
luglio, quindi, New York, ribolle nel tepore estivo.
Nella casa che condivide con Alex, Michelle chiude l’acqua
della doccia ed esce completamente nuda, afferra il bianco accappatoio,
lo indossa quindi osserva per qualche istante, la propria immagine
riflessa nello specchio.
Il suo volto è lievemente arrossato dall’acqua calda,
i biondi capelli tirati all’indietro, gli occhi ancora più
verdi del solito, mentre gocce d’acqua cadono lungo il collo,
inserendosi tra i seni.
La giovane sospira ed esce dal bagno quindi fa per andare in cucina,
ma quando passa dal salotto, intravede, nella semi oscurità
della stanza, un’ombra seduta sul divano.
“Chi c’è?” Chiede, Michelle, impaurita,
tirandosi su il colletto dell’accappatoio.
“Te lo stavo per chiedere io” Replica la suadente voce
femminile. Una donna sui trentacinque anni, dai lunghi capelli castani
e mossi, indossante degli aderenti jeans ed una maglietta nera,
s’alza dal divano e s’avvicina a Michelle, squadrandola
con arroganza.
Quando la donna giunge vicino a Michelle, la ragazza nota che ha
dei penetranti occhi castani.
“Non credo siano affari tuoi – Replica con fare scortese,
Michelle. – Dal momento che tu sei in casa mia, le domande
le faccio io.” Quindi la ragazza accende la luce in modo da
poter vedere meglio la sconosciuta.
La donna misteriosa apostrofa Michelle con un fischio d’apprezzamento
“Mi chiamo Morgan” Si presenta, quindi, la mora.
“Non m’interessa il tuo nome – Replica Michelle
– Esci fuori da questa casa o chiamo la polizia!” Quindi
indietreggia, avvicinandosi al telefono.
“Oh, come sei scortese, pupattola! Michelle… Ti s’addice.
Belle tette, complimenti, cherie.” Esclama la donna, volenterosamente
provocante ed istigatrice.
“Come fai a conoscere il mio nome? – Chiede Michelle
mentre sente come mille occhi che le stanno addosso e che cercano
d’intrufolarsi dentro al suo accappatoio. – Simile apprezzamenti
non sono graditi.” Dice, infine.
“Eppure hai un bel corpicino… Perché non ti fai
vedere un po’? Non sei libertina come Alexandra..” Continua
la donna, imperterrita.
“Cosa centra Alex? Allora sei venuta per lei! – Dice,
inviperita, la ragazza. – Non ho alcuna intenzione d’ascoltare
ancora simili apprezzamenti su di me e sulla mia donna. Non so quali
siano stati i tuoi rapporti con Alex e non m’interessa, lei
è cambiata, adesso!”
“Stai dicendo tutto tu, bambola. – Replica, sicura di
se, Morgan. – E’ ancora meravigliosa come la ricordo?
Ce ne sono poche di donne belle come lei… Che Dea a letto,
eh? Mi faceva impazzire, l’Amazzone dallo sguardo di ghiaccio.”
Michelle sgrana gli occhi, sentendo le parole di Morgan, quindi
s’avvicina alla donna, puntandole il dito, contro. “T’avverto
che dietro questa mia faccia angelica, c’è un diavolo
che è pronto ad uscire quando qualcuno parla così
della mia donna! Prima che questa parte abbia il sopravvento su
di me, ti consiglio di uscire da qui e di non farti più vedere!”
“Pupattola, non essere gelosa, trovo eccitante anche te! –
Risponde Morgan, con un sorriso beffardo sul volto. – Oh,
come sei bagnata! Fai bagnare anche me?”
“Molto volentieri. – Replica Michelle. – Ho una
bottiglia d’acqua gelata nel frigo, se vuoi posso gettarti
addosso il contenuto, così raffredda i tuoi bollenti spiriti.”
Prima che Morgan possa replicare, la porta di casa s’apre
ed entra Alex, di ritorno dalla palestra, fasciata in degli aderenti
pantaloni neri ed un altrettanto aderente top, del medesimo colore.
“Morgan? Che cosa fai qui?” Chiede, diretta ed estremamente
stupita, Alex.
“Alexandra, è così che si saluta una vecchia
amica? – Chiede Morgan, avvicinandosi alla donna, con fare
sensuale. – Noto con piacere che sei in splendida forma.”
Conclude osservando i seni prosperosi d’Alex.
“Cosa vuoi?” Chiede, di nuovo, la donna dagli occhi
azzurri, con freddezza ed ira.
“Giusto! – Ribatte Michelle, con tono duro. –
Cosa vuoi dalla mia donna?”
“Sono molte le cose che voglio da te – Risponde Morgan,
rivolta ad Alex, passando lievemente, un dito, sul volto della donna.
– Ma non mi dispiace neanche la tua amichetta.”
La giovane fa un passo indietro, cercando di sfuggire lo sguardo
penetrante di Morgan.
La donna, però, non distoglie gli occhi da Michelle finché
una strana forza non avvolge la ragazza ed il nodo dell’accappatoio
si scioglie magicamente, lasciando Michelle completamente nuda ed
incapace di reagire.
“Però… niente male… Che corpicino sensuale.”
L’apostrofa Morgan, guardandola, con insistenza, dalla testa
ai piedi.
La giovane, riprendendosi, raccoglie l’accappatoio e lo indossa,
di nuovo, stringendo il laccio ancora più forte. “Che
sortilegio è mai questo?” Chiede la ragazza in un misto
tra l’impaurito e l’affascinato.
“E’ il mio potere che cresce ogni giorno. – Risponde
la misteriosa donna. Poi torna a dedicare la propria attenzione
ad Alex, afferrandola con violenza per il collo e sbattendola contro
il muro. La donna dai capelli neri, pone le proprie mani su quelle
di Morgan, cercando di liberarsi. – Seguimi, Alex, come ai
vecchi tempi. – Sussurra la malvagia, guardando la donna con
occhi diabolici. – Violenza, sesso, perversione… questa
era la nostra vita, questo t’eccitava. Torna con me, torna
nell’oscurità..”
Alex chiude gli occhi, come cadendo in uno stato di trans. Morgan
ha ed ha sempre avuto un grande potere su di lei ed ora, ce la sta
mettendo tutta per far riaffiorare quel lato oscuro che Alex ha
cercato di seppellire entro se stessa.
Michelle, vista la situazione, si getta contro Morgan per cercare
di liberare Alex ma, la malvagia, solo con il potere dello sguardo,
la lancia lontano, facendola atterrare sul pavimento.
“Voglio la forza del tuo spirito e la bellezza del tuo esterno.
– Continua Morgan. Quindi passa la propria lingua sulla guancia
della donna. – Nessuno fa vibrare il tuo corpo come sanno
fare le mie mani.”
“Vattene, Morgan. – Riesce, finalmente, a dire, la donna
dagli occhi cerulei, per poi colpire Morgan allo stomaco, facendole,
così, lasciare la presa. Alex, liberatasi, si massaggia il
collo, per poi aggiungere. – Ho chiuso con il passato.”
Michelle, ripresasi dall’attacco di Morgan, la afferra per
un braccio, strattonandola. “Non so quali diabolici poteri
tu abbia, ma io farò di tutto per evitare che tu possa anche
solo di nuovo sfiorare Alex. – Quindi la giovane torna a strattonare
la maga. – Esci di qui e non farti più vedere!”
Morgan sghignazza con fare canzonatorio, lasciandosi, tranquillamente,
buttare fuori casa. Dinanzi alla porta d’ingresso, si rivolge
di nuovo ad Alex. “Sai dove trovarmi.” Sentenzia Morgan,
per poi sparire ad una velocità al di fuori della norma.
Alex si lascia cadere a terra, continuando a tenersi il collo, con
una mano.
Michelle chiude la porta di casa e s'inginocchia di fronte ad Alex,
prendendole il volto tra le mani" Tutto bene? - chiede preoccupata
la giovane. - Ti ha fatto male?" quindi abbraccia la sua donna
baciandole i mori capelli.
Alex, per un istante, si lascia andare all'abbraccio ma poi, bruscamente,
si stacca da Michelle e s'alza, dirigendosi verso la finestra del
balcone. "Non è niente." Dice poi, guardando fuori.
"Alex!" dice Michelle sospirando. * Ci risiamo* pensa.
La giovane si alza per poi avvicinarsi alla sua donna, cingendole
la vita da dietro ed appoggiando il volto contro la schiena della
compagna. "Non ti chiederò niente se questo ti dà
fastidio..."
"Ti ringrazio" Risponde la donna, ponendo, dopo un attimo
d'incertezza, le proprie mani, su quelle di Michelle.
"Bene" la giovane si stacca da Alex e si allontana per
recarsi in cucina, scuotendo la testa come per allontanare una serie
di domande che le affollano la mente ma di cui non avrà risposta.
Alex segue Michelle in cucina ed appoggiandosi al frigo, osserva
la ragazza che inizia a prepararsi un caffè. "E' con
lei che sono diventata la spietata che ero..." Dice, la donna
dagli occhi cerulei, dopo un po’.
La giovane si ferma, smettendo ogni attività e solleva il
volto verso Alex, senza dire niente, abbraccia la sua donna. "Adesso
capisco... - Dice con volto schifato. - Non le permetterò
più di avvicinarsi a te, lei vorrebbe farti ritornare come
una volta, non è così?".
"A quanto pare..." Si limita a dire, Alex, mettendosi
una mano sulla fronte.
"Non ti devi preoccupare, io sono qui al tuo fianco e lei non
potrà fare nulla, anche se ho idea che sia una donna che
ha degli strani poteri, sono pronta anche a sacrificare la mia vita
per proteggerti!"
Alex sorride, commessa dalle parole di Michelle, ma poi, il suo
volto si fa serio. "Devi starle lontana. Morgan è una
donna pericolosa, non voglio abbia nulla a che fare, con te."
Esclama.
“Quella donna ha uno sguardo inquietante – Continua
Michelle. - quando mi guardava ho avuto la sensazione che riuscisse
a leggere dentro di me, mi sono sentita molto strana e poi... quando
ha fatto cadere il mio accappatoio... e quando mi ha praticamente
spostata, ancora con la sola forza dello sguardo….Com’è
possibile?"
"Ne è capace, usa la paura, il sangue della gente, per
darsi forza. Il suo potere è sovrannaturale, viene dall'interno.
Ascoltami, evitala in tutti i modi." Risponde Alex.
Michelle prende le mani d’Alex tra le sue e la guarda intensamente
negli occhi. “E’ davvero così perfida? Cosa c’è
stato tra voi?” Chiede.
“E’ più crudele di quanto tu possa immaginare
che sia. – Risponde la donna, per poi staccarsi da Michelle
ed andarsi a sedere al tavolo. – Sono stata con lei per più
d’un anno, l’anno più oscuro della mia vita…”
La giovane si siede accanto ad Alex. “Che cos’è
accaduto in quel periodo?” Chiede, mentre una sensazione d’angoscia
comincia ad insinuarsi nel suo cuore.
La donna dagli occhi di ghiaccio si volta verso la sua dolce compagna,
mentre una lacrima le riga il volto. “Ho ucciso… Ho
ucciso per avere la fama di sanguinaria. Truffavo, rubavo…”
Risponde, quindi.
Sul volto di Michelle cala un velo di tristezza ma, facendosi forza,
asciuga la lacrima d’Alex. “E’ passato, adesso
sei nel giusto… Come… Come vi siete conosciute?”
Chiede, inoltre.
Alex respira profondamente, per farsi forza ed inizia a raccontare
un pezzo della sua tormentata storia.
“Avevo ventitré anni quando, in una fredda sera autunnale,
ero intenta a divertirmi col ragazzo di turno, lungo le rive del
fiume, in uno dei quartieri più dimessi dell’intera
New York, quando, un tizio del gruppetto, formato da cinque sei
persone, che frequentavo, fischiò ad una donna che stava
passando.
Non feci caso all’accaduto finché non sentii un tonfo
ed alzando la testa, notai che il ragazzo era stato scaraventato
a terra, mentre la donna, era ferma ed impassibile, come prima.
Altri due ragazzi fecero, inspiegabilmente, lo stesso volo del primo,
finché, la strana donna, non si rivolse a me. <<Cosa
ci fa una bambolina come te in un postaccio così?>>
Mi andò il sangue alla testa. Il senno ribelle ed impulsivo
dell’epoca mi face scaraventare contro la misteriosa donna
che guardavo con tanta ammirazione e che aveva ferito il mio orgoglio
da grande guerriera, apostrofandomi in quella maniera.
Inutile dire che fu un attimo, per lei, vincere su di me, facendomi
piegare a terra, senza la possibilità di divincolarmi da
una morsa invisibile che mi obbligava ad assecondarla.
Mi s’avvicino e mi fissò negli occhi, a lungo. <<Il
tuo animo brucia di passione e di smania di potere, noi siamo uguali,
vieni con me, piegherò in mondo al tuo cospetto.>>
Mi disse poi.
Quelle parole suonarono alle mie orecchie, invitanti come l’odore
della cioccolata per un bambino. Lei mi porse la mano ed io, senza
indugiare, l’afferrai e me ne andai con lei.
Credeva d’avermi reso sua, ma non fu mai così, non
fui mai di nessuno, finché non arrivasti tu.”
Michelle s’alza e si mette dietro ad Alex abbracciandola e
le da un bacio sulla guancia. “E’ tutto finito…
Andiamo a letto, amore, hai ricordato abbastanza, per oggi.”
Le dice, con fare comprensivo ed estremamente dolce.
Le due donne, quindi, si recano a dormire.
Ormai è quasi mezzanotte quando Alex, distesa nel proprio
letto, non riesce a dormire. Il respiro di Michelle è regolare
e, nonostante gli ultimi avvenimenti, sembra sereno.
La donna dai lunghi capelli neri, pensa al suo passato. A quando,
era la folle puttana di Morgan.
Il
sole illuminava debolmente la camera in quel pomeriggio di metà
marzo quando Alex s’impegnava al fine di procurarsi piacere.
Il suo occasionale partner, stava sotto di lei, eccitato dalla selvaggia
passione della bella compagna, quando, la porta s’aprì
ed entrò Morgan che, riducendo gli occhi a fessura e guardando
intensamente l’uomo, lo scaraventò lontano da Alex.
“Tu, puttana traditrice!” Urlò, la maga, rivolta
alla sua donna. Alex, per tutta risposta, emise un folle ghigno
e s’avvicinò, strisciando a terra, all’uomo che,
spaventato, osservava la situazione. Senza esitare estrasse un pugnale
che teneva legato alla coscia, sotto all’ampia gonna e squartò
la gola dell’uomo da un lato all’altro. Non contenta,
Morgan, ancora una volta col solo potere dello sguardo, fece conficcare
il pugnale d’Alex nel petto dell’uomo.
Alex sbarrò gli occhi, rendendosi conto dell’accaduto
e spostò lo sguardo spaventato ed incredulo, dal cadavere
dell’uomo, a Morgan e di nuovo. La donna dai capelli castani
s’avvicinò al cadavere e passò il dito, lungo
la ferita sul collo dell’uomo per poi tingere, col sangue
del defunto, le carnose labbra d’Alex che, poi, baciò
con passione. La donna dagli occhi azzurri si lasciò fare
ma fu molto sorpresa nel trovarsi, improvvisamente, colpita da un
pugno, sul volto.
Alex guardò Morgan non capendo, finché, quest’ultima,
non si rivolse a lei “Sei solo una misera sgualdrina”
Le disse.
Alex alzò un sopracciglio ed alzò il capo, non lasciandosi
sottomettere. Morgan si gettò contro la sua donna, colpendola
di nuovo, al volto. Alex accusò il colpo ma, prontamente
replicò, calciando Morgan, allo stomaco. La maga cadde a
terra ed Alex montò su di lei, per colpirla in faccia con
due pugni consecutivi. Morgan urlò ed afferrò Alex
per i fianchi, che non reagì. La donna dai capelli neri si
piegò sulla compagna e le leccò via dalle labbra il
sangue che fuoriusciva dal taglio che le aveva procurato, colpendola.
Morgan spostò lo sguardo sul pugnale usato per uccidere l’uomo
e se lo fece arrivare tra le mani. Alex sorrise e Morgan s’alzò,
afferrando la compagna per un braccio. Alex si distese sul letto,
a pancia in giù e Morgan le montò addosso, a cavalcioni
e le strappò la maglietta, sulla schiena che accarezzò,
per qualche istante.
Poi, col pugnale, Morgan face un piccolo taglio nella parte bassa
della schiena, sotto ad altri tre piccoli tagli che Alex già
portava su di se. La donna dagli occhi chiari strinse con le mani,
il lenzuolo e si morse il labbro, per fronteggiare il dolore misto
ad eccitazione.
Alex
scuote la testa, cercando di scacciare i pensieri relativi al suo
burrascoso passato, dalla mente. Poi volge lo sguardo a Michelle,
trovandola profondamente addormentata.
Quindi la donna s’alza ed estrae dei vestiti dall’armadio.
Silenziosamente si veste ed esce di casa.
Dopo una ventina di minuti Alex, con la sua fedele moto, arriva
in prossimità del porto dove, un tempo, viveva con Morgan.
Il luogo, ora, appare un casolare abbandonato ed oscuro *Le s'addice*
Pensa, la donna, scendendo dalla moto ed avviandosi verso questo.
I lunghi capelli neri d’Alex, ondeggiano al vento, confondendosi
con l’oscurità della notte
Alex si avvicina all'entrata del vecchio edificio ed intravede un'alta
figura con la braccia incrociate, appoggiata alla porta. "Ti
aspettavo, Alex" sussurra e le porge la mano.
Alex pone la propria mano su quella di Morgan che l'afferra saldamente.
"Non è una visita di cortesia, la mia." Sottolinea,
la donna dagli occhi chiari.
"Oh! - sussurra Morgan tirandola a se e scrutandola con uno
sguardo ammaliante. - Non spezzare questo attimo così romantico
con simili parole, Alexandra - all'improvviso, dopo aver mosso la
mano, mille candele si accendono illuminando un ampio salone dove
sono posti qua e là alcuni mobili. - Sediamoci sul divano"
Continua
Alex si guarda in torno scrutando, sorpresa, ogni minimo dettaglio.
"Non t'avevano dato l'ergastolo?" Chiede, diretta.
"Bè... - Sussurra Morgan stringendosi il laccio della
nera vestaglia che indossa. - Diciamo che mi sono presa una lunga
licenza - quindi osserva Alex che indossa una canottiera ampiamente
scollata, aderente e nera, come i pantaloni. - La tua bellezza non
ti ha abbandonato, come il tuo lato oscuro del resto - Morgan si
avvicina alla donna e le prende il volto con una mano con fare violento.
- Lo vedo, lo sento, Alex torna con me e insieme conquisteremo il
mondo".
Alex si stacca da Morgan, allontanandosi di qualche passo. "Non
sono più quella di una volta." Risponde, Alex, cercando
d'inquadrare al dettaglio, la situazione.
"Come puoi saperlo? E' solo perchè quella Michelle ti
ha fatto il lavaggio del cervello, tu appartieni all'oscurità
come me, il male è parte di te, non puoi sfuggirlo"
Quindi Morgan sorride osservando la donna e una forte energia sensuale
comincia a sfiorare Alex toccando i suoi fianchi, le sue spalle,
i suoi seni, le sue labbra.
Alex gira la testa, come se qualcuno la stesse toccando realmente.
Pur non volendolo, si lascia sfuggire un mugugno di bocca, mentre
il potere di Morgan entra dentro la sua barriera difensiva.
Morgan sorride, divertita dal fatto che Alex non riesce a sfuggire
al suo potere, poi alza il volto e fa volare Alex sul divano mentre
una forza impedisce alla donna di muoversi. "Sì - sussurra,
quindi le monta a cavalcioni. Morgan pone le mani sui fianchi della
donna cominciando a ruotare il bacino simulando un atto sessuale
quindi fa scivolare le mani dietro la schiena di Alex per poi avvicinarsi
alla sua bocca. - Vediamo se ce l'hai ancora - sussurra facendo
scorrere le dita lungo i vecchi graffi che la maga le ha procurato
anni prima, sentendo con le dita che ancora ci sono, dopo aver sorriso
di piacere, Morgan affonda le sue unghie nella carne di Alex facendola
sanguinare.
Alex si morde il labbro, trattenendo ogni tipo di reazione che un
tale gesto potrebbe scatenarle. "Smettila, togliti." Sussurra,
poi, a Morgan.
“Cosa volevi dirmi? "Chiede, Morgan.
“Di sparire. Fatti una nuova vita, Morgan, puoi riuscirci!"
Tenta di convincerla, Alex.
Morgan osserva Alex incredula delle parole appena pronunciate dalla
donna, poi scoppia in un risata "Questa è bella! - quindi
si alza da sopra Alex - Tu che dai consigli ad una come me. Credi
di resistermi?" Quindi, con eleganza, si slaccia la vestaglia
e la fa cadere a terra restando completamente nuda.
Alex si mette le mani sulla testa, riuscendo, finalmente, a muoversi.
Dopo aver preso dei profondi respiri, guarda Morgan dritta negli
occhi, senza lasciare che il proprio sguardo cada altrove. "Vestiti,
non sono in vendita." Le dice, poi.
"Chi ti ha detto che sei tu quella in vendita? - quindi Morgan
si avvicina ad Alex girandole intorno. - Sono io che ti offro il
mio corpo – Sussurra, avvicinandosi al suo orecchio - Una
sola notte con me e ritroverai la vera voglia di vivere".
"Cosa ci guadagno? Torno ad essere la puttana che ero prima?
La folle ragazzina totalmente vuota e morta dentro? No, grazie,
la mia vita è splendida così com'è." Controbatte,
Alex, acquistando posizione.
"Ma guarda, guarda, quella ragazzina ti ha inculcato bene la
sua lezione nella testa se adesso riesci a resistere al mio corpo
- quindi comincia ad accarezzarsi. - Ma io sono più forte,
sono più potente e potrei decidere di usare altre vie per
farti tornare con me - Quindi sorride. - Potrei decidere di andare
a trovare il tuo angelo, quella ragazza ha molto potere, molta energia,
accumulata nel corso di vite passate e a me servirebbe".
Negli occhi d'Alex s'accende come un fuoco, in reazione alla frase
di Morgan. "Tu non la devi neanche sfiorare! - Urla, afferrando
la donna per la gola, quindi la sbatte contro il muro per poi afferrare
la vestaglia e gettargliela addosso. - Non sono più la tua
guerriera puttana." Esclama, infine.
"Non ti permetto di usare quel tono con me! - urla Morgan -
Potrei anche ucciderti se volessi, perchè tu puoi essere
solo mia - quindi con lo sguardo colpisce Alex in pieno volto facendola
cadere a terra. Nel mentre che Alex è a terra Morgan si decide
ad infilarsi la vestaglia. - Questo gioco mi ha stancato!"
urla.
"Ti chiedo scusa per quello che ti ho fatto in passato... Mi
dispiace..." Dice, Alex, con tono realmente dispiaciuto.
Morgan osserva Alex e per un istante sembra che le parole della
donna abbiano colpito dritto nel cuore della maga, ma poi la sanguinaria
regala un sorriso diabolico alla donna "Chiedere scusa per
cosa? Io non conosco il perdono Alex. Sei una sporca presuntuosa,
se pensi che io sia così per te... tu non vali niente e senza
di me, la tua vita è vuota".
"Ok, come vuoi. - Risponde la donna dai capelli corvini alzando
le mani al cielo, in segno di noncuranza. Poi, però, cambia
tono, diventando dura e decisa. - Non avvicinarti più a me
ed alla mia famiglia." Detto ciò, si dirige verso l'uscita.
"Sai che le minacce mi eccitano, Alexandra e le tue mille volte
di più - Quindi ride diabolicamente - A prestissimo tesoro,
le nostre strade s’incontreranno ancora, oh certo prima di
quanto tu possa immaginare!".
Alex si volta verso Morgan e la guarda dritta negli occhi. "Michelle
mi ha insegnato che a questo mondo ci sono delle cose belle, per
le quali vale la pena vivere, basta saperle cogliere. Cerca te stessa
e trova la tua strada, come io ho avuto un'altra possibilità,
la meriti anche tu. Attenta però a non fare nessun passo
falso o giuro che t'ammazzo." Detto ciò esce di casa,
sbattendosi la porta alle spalle.
*Conosco
tutto di te! Mentre tu te ne stai a dormire tranquilla e beata io
sono qui con Alex!*.
Michelle si sveglia di soprassalto, madida di sudore, si passa una
mano sulla fronte.
“Di chi era quella voce - Sussurra. - Era nella mia testa
o cosa…?”.
La giovane si volta verso l‘altro lato del letto e nota che
Alex non è lì al suo fianco.
“Alex!” chiama, ma non ottiene nessuna risposta.
*Ma dove sarà andata* si domanda, alzandosi da letto e andando
in salotto.
“Alex!”.
Michelle sente l’inquietudine farsi strada mentre un pensiero
le balena in mente “No, non è così” dice.
La giovane corre in bagno “Alex! - poi in cucina, poi torna
in camera e poi di nuovo in cucina, si appoggia al tavolo e urla
- Maledizione! E’ da Morgan, lo so!” urla di nuovo,
quindi trascina a terra le tazze che avevano usato lei e la sua
donna, poche ore prima.
Michelle osserva i cocci e poi s’inginocchia per raccoglierli,
ma le lacrime cominciano a cadere copiose, allora si alza e si siede
al tavolo cominciando a piangere senza freni.
“Dove sei! - urla alla stanza vuota. - Dove sei!”.
La ragazza singhiozza battendo il pungo sul tavolo.
*E’ da Morgan ! - risuona una voce nella sua mente. - Riesci
a sentire i gemiti? Le mani di Alex sul corpo di Morgan, la lingua
di Morgan dentro la bocca di Alex… la tua donna ti tradisce,
il male è dentro di lei… il male non la lascerà
mai e quel male risucchierà anche te, prima o poi !*
“NOOO!” urla Michelle cercando di tapparsi le orecchie.
Poi in silenzio torna in salotto e contempla dalla finestra il panorama,
le mille luci della città, e le ritorna alla mente quella
sera quando Alex aveva perduto la memoria e Michelle l’aveva
portata a quel magnifico ristorante, la giovane abbassa lo sguardo
e le lacrime tornano a bagnare i suoi occhi.
“Ti prego - sussurra alzando il volto al cielo dove miliardi
di stelle brillano. - Ti prego fa che non sia con Morgan…
E dove potrebbe essere a quest’ora della notte? - dice poi.
- Rifletti Michelle - sussurra cercando di calmarsi. - Magari non
è andata da lei, magari Tony ha avuto dei problemi e Alex
non ha voluto svegliarmi, magari è stata chiamata per una
missione improvvisa… ma chi voglio convincere… non c’è
altra spiegazione che quella, me lo sento, è da quella sanguinaria!”
La giovane stringe forte il pungo della mano, odio, rancore, impotenza,
amore si mescolano tutti insieme dentro il suo animo, si sente un’animale
in gabbia, vorrebbe spaccare tutto ciò che ha vicino, vorrebbe
mandare a fanculo il mondo interno, vorrebbe urlare il suo dolore
a tutti, a quella donna che adesso vede come una nemica, a quella
donna verso cui prova odio e indifferenza, a quella donna che però
ama con tutto il suo cuore.
“Oh Alex… - Michelle scuote la testa. - Perché
ogni volta c’è qualcosa che va storto, perché
non c’è concesso di essere felici… Sta volta
è la fine…” quella parola risuona nella sua mente
spaventandola da morire, l’idea di lasciarsi da Alex è
così lontana ma al tempo stesso così reale, sfinita
si getta sulla sedia e rimane in silenzio mentre le lancette dell’orologio
scandiscono il passare dei minuti che sembrano interminabili.
E'
l'alba quando, Alex, provata dall'incontro con Morgan, varca la
soglia di casa, cercando d'esercitare su se stessa tutto l'autocontrollo
del quale è capace, per reprimere il tumulto d'emozioni che
l'hanno invasa, confusa e poi chiarita, nelle ultime ore. Nella
semi oscurità del luogo, la donna, nota la figura di Michelle
seduta su una sedia, nel bel mezzo del salotto. "Michelle..."
Pronuncia il nome della compagna, Alex.
"Dove sei stata?" sussurra la giovane con voce fredda.
"Non è come credi." Risponde Alex, conoscendo già,
dove porterà quel discorso.
Michelle accende la luce della piccola bajoux che si trova vicino
a lei e osserva Alex senza dire niente, sul suo volto ancora rosso
per le lacrime, è dipinta un'espressione di ripugnanza. "Non
è come credo? - sussurra alzandosi dalla sedia. - Non è
come credo! - Alza la voce. - Cosa devo credere dal momento che
sei tornata alle sei del mattino e non mi hai detto niente, cosa
speravi di tornare a casa zitta, zitta e di rinfilarti sotto le
coperte facendo finta di niente? magari cingendomi la vita e baciandomi
i capelli? E’?!?".
Alex scuote la testa, vedendo l'iraconda reazione di Michelle e
non sapendo come reagirvi. "Sono andata da lei per dirle di
starci lontana." Opta di dire, dopo un attimo di riflessione.
"Oh certo! - alza la voce, quindi volge altrove lo sguardo
cercando di trattenere le lacrime che però cominciando a
cadere un istante dopo. - E perchè non me lo hai detto? Perchè
non lo hai fatto di giorno? Perchè hai fatto le cose così
di soppiatto come se ti dovessi nascondere da chissà che?
Non sono io quella che devi temere è Morgan ma a quanto pare
ti importa più di lei che di me... - La giovane s’asciuga
le lacrime - Dimmi Alex, prima di fare quello che hai fatto, hai
pensato alle conseguenze?"
"Io non..." Cerca di spiegarsi, la donna, ma le parole
le muoiono in bocca, impedendole di giustificarsi.
"Non hai niente da dire? Allora ho ragione... A quanto pare
non ti importa granché di mollare la tua donna, la tua compagna,
colei che dici essere la tua luce, di mollare colei che sarebbe
disposta anche a morire per te. Preferisci una sanguinaria, una
come Morgan... - la giovane alza le braccia al cielo, mentre il
suo cuore si stringe dal dolore. - Perfetto..." quindi volta
le spalle ad Alex e corre in camera.
"No! - Dice Alex, quasi urlando, per poi seguire Michelle in
camera. - Non è così, non è come credi... te
lo giuro."
Michelle apre l'armadio e ne estrae la valigia "Ti si leggeva
negli occhi - dice buttando la valigia sul letto e arraffando alcuni
abiti dai cassetti. - Fin da quando quella donna è entrata
in casa, ti si leggeva negli occhi che avevi voglia di tornare con
lei, ti si leggeva negli occhi che lei ti stava stregando... - quindi
tira su con il naso. - A quanto pare non sei cambiata per niente
Alex, torna da lei che aspetti? E io sciocca che mi sono fidata
di te!".
"No, Michelle, no... - Esclama la donna, con voce debole. -
Non ti ho tradita!" Dice, poi, con tono deciso.
"Non ti credo Alex... – Dice, sussurrando. - Non ti credo".
La giovane chiude la valigia e abbassa lo sguardo quindi si dirige
verso la porta di casa.
"Non puoi andartene. - Sentenzia Alex, con parole tremanti.
- Non puoi lasciarmi!" Continua, afferrando con forza la valigia
di Michelle e gettandola a terra.
"Lasciami andare! - urla e in un momento di stizza spintona
Alex. Poi Michelle spalanca gli occhi rendendosi conto di quello
che ha appena fatto. - Io... - Sussurra, mentre paura, rancore,
amore, odio si mescolano tutti insieme, la giovane abbassa gli occhi
e si volta verso la porta. - Scusami..." sussurra prima di
uscire e chiudersi la porta alle spalle.
Alex le corre dietro e, noncurante dei due vicini di casa che, sentendo
il gran vociare hanno aperto l'uscio della porta, urla a Michelle
"Michelle, io ti amo, non lasciarmi... ti prego"
Michelle comincia a singhiozzare accovacciandosi a terra, vicino
all'ascensore, e stringendo forte le sue ginocchia.
"Che cazzo avete da guardare, via dalle palle! - Esclama Alex,
con rabbia, rivolta ai vicini ficcanaso che osservano la situazione.
Questi, immediatamente, si ritirano nelle loro abitazioni, ben conoscendo
le reazioni della donna. Alex s'avvicina a Michelle e le si siede
accanto. "Michelle..." La chiama, per poi accarezzarle
dolcemente i capelli.
"Non mi toccare - sussurra Michelle, ma ugualmente si lascia
fare, lascia che la mano di Alex accarezzi i suoi capelli, lascia
che la voce di Alex le sussurri dolci parole, ma poi una voce dentro
di se le ricorda quello che ha fatto e l'odio torna a fare capolino.
- Lasciami!" urla alzandosi di scatto da terra e cercando di
allontanare Alex da se.
"Non ho fatto nulla, credimi! - Continua a giustificarsi, la
donna. - All'inizio sono stata tentata, lo ammetto, quel lato oscuro
non mi lascia, ha cercato di trascinarmi di nuovo in quel baratro
dal quale sono uscita... grazie a te... Mia dolce Michelle, come
potrei tradirti? Come potrei ferirti o lasciarti andare? Sei la
cosa più importante della mia vita."
Michelle si porta una mano alla bocca e continua a singhiozzare
“Non è giusto… - Sussurra – Riesci sempre
a farti amare… - Quindi abbraccia forte Alex ma, a quel gesto,
la maglia della donna si solleva e la giovane nota dei graffi ancora
rossi di sangue. Michelle sente l’aria mancare ed allontana
Alex da se. – Ti odio!” Urla.
“Cosa? – Chiede, Alex, incredula. – Perché
non mi credi? Cosa posso fare più che spiegarti e giurarti?”
“Mi hai mentito ancora! – Urla Michelle. – Quei
segni dietro alla schiena! Quei graffi ancora freschi, come te li
sei fatta? Lavandoti la schiena? Non voglio più ascoltarti!
– Dice infine, poi guarda Alex negli occhi alcuni istanti,
sentendo la rabbia crescere dentro di se e fa partire uno schiaffo
che colpisce la donna sulla guancia. – Mi hai già presa
abbastanza in giro!” Quindi s’allontana singhiozzando.
Alex non riesce più a reagire, guarda Michelle allontanarsi,
senza dire nulla.
Si lascia scivolare sugli scalini dove si siede, pesantemente, guardando
un punto fisso, nel vuoto. *Ho sbagliato tutto… - Pensa –
Ed ora l’ho persa per sempre. E’ tutta colpa mia, solo
mia.* Si colpevolizza, pensando all’indecisione avuta rincontrando
Morgan ed al passato, in generale. “Pagherò per l’eternità
gli errori del passato.” Sussurra, quindi, impedendo alle
lacrime di bagnarle le gote.
A
mezzogiorno, Alex siede nella finestra del salotto e guarda di fuori,
passivamente. Sembra essersi estraniata dal mondo che la circonda.
E’ il suono del telefono a riportarla alla realtà.
Alex: “Dimmi.” Esclama, alzando la cornetta.
Tony: “Alex, siediti, per favore.” Risponde, il fratello,
all’altro capo del telefono.
Alex: “Parla, cos’è successo?”
Tony: “Sono stati trovati una ventina di cadaveri… spogli…
e, su ognuno di questi, c’era inciso, da una lama, il tuo
nome.”
Alex: - dopo un istante di silenzio – Cosa? Non… non
ci posso credere…”
Tony: “Mi sai dare una spiegazione?”
Alex: “Ci penso io.”
Tony: “Alex, per favore, ascolt…”
La linea cade, Alexandra ha chiuso la telefonata.
Poco
dopo, Alex arriva alla piccola casa abbandonata dove era stata qualche
ora prima. Frena di colpo, producendo un forte stridio delle gomme
della moto. "Morgan! - Urla, scendendo, quindi si dirige verso
la porta di casa. - Morgan, vieni fuori!"
Morgan compare alle sue spalle e sorride divertita "Alex, di
nuovo da queste parti? Hai gradito il mio regalo per te?"
Sul volto d'Alex s'accentua l'espressione d'ira quindi, senza esitare,
colpisce la donna con un forte pugno, in pieno volto. Alzando le
braccia, sfida Morgan ad attaccarla.
Morgan accusa il colpo che non si aspettava di ricevere e si tocca
il labbro sanguinante "Bene, giochiamo pesante Alex, è?
Sai cosa? Solo per te non userò i miei poteri, facciamo un
combattimento alla pari..." quindi torna a sorridere digrignando
i denti per poi gettarsi su Alex.
La donna dagli occhi chiari para il primo attacco di Morgan, riuscendo
a colpirla, di nuovo, prima al volto e poi allo stomaco. "Perdi
colpi?" La sfotte deliberatamente.
"No, sto solo dandoti un po' di vantaggio" sogghigna,
quindi fa partire un destro che colpisce Alex al ventre.
"Cosa penseresti se ti dicessi che mentre tu perdi tempo a
lottare con me, una bomba piazzata in una fabbrica di medicinali
abbandonata sta per scoppiare distruggendo buona parte di New York,
un altro dei regali per te che però non apprezzi"
"E' una menzogna..." Cerca d’autoconvincersi, Alex.
"Credi così se ti fa piacere, ma domani mattina ricorda
di leggere i giornali ci sarà una notizia esplosiva!"
quindi scoppia in una risata diabolica.
"Quanto tempo resta? - Chiede, la donna dai capelli corvini,
cominciando a preoccuparsi ma cercando di mascherare il suo stato
d'agitazione. - Rispondimi, stronza!"
"Quanto sei carina quando fai questi dolci apprezzamenti sul
mio conto - sorride Morgan. - Hai tempo un'ora, un po' poco per
chiedere aiuto, un po' poco per raggiungere il posto che è
fuori New York, dubito che ce la farai".
"Ce la farò, stanne certa" Risponde Alex, facendo
partire un pugno in direzione di Morgan che, però, lo blocca.
"E' bene che tu sappia un'ultima cosa - sussurra Morgan storcendole
il polso. - Avvicinati, tesoro, ho sempre desiderato poter sentire
ancora il tuo corpo strofinarsi contro il mio.” Morgan con
forza avvicina Alex a se e le sussurra qualcosa all'orecchio per
poi morderglielo violentemente.
Per reazione, Alex, colpisce, di taglio, Morgan alla gola. "Uccidendoti
ti toglierò solo la pena di continuare a vivere da morta
perchè è questo che sei. Arida più del deserto."
Dice, poi.
"Lo sei stata anche tu... cara" sorride per poi colpirla
con violenza allo stomaco con il ginocchio
Alex si piega lievemente, per la potenza del colpo, dopo di ché,
riprendendosi, colpisce Morgan due volte di seguito, facendola cadere
a terra, quindi, guardandola con rabbia, la colpisce al collo con
l'indice ed il medio, usando quello strano colpo del quale ancora
non s'è data una spiegazione. Quindi monta a cavalcioni sulla
donna. "Che te ne pare?" Chiede, fiera di se.
"Sei molto potente, non c'è che dire" sussurra
Morgan sentendo che il respiro le comincia a mancare. A quel punto
usando la forza del pensiero fa volare Alex lontano facendola sbattere
contro una delle pareti del casolare.
Alex si rialza, appoggiandosi al muro. "Tu invece hai bisogno
dei poteri per combattermi... Voglio vedere come fai ora a liberarti."
Esclama, poi.
Morgan comincia a tossire "Sì è vero ho bisogno
di te per liberarmi, se lo fai ti rivelerò un segreto, qualcosa
che ti sconvolgerà e che ti riguarda da vicino, tu e la tua
Michelle".
"Chi mi assicura che tu non menta?" Chiede Alex, prevenuta,
restando sulla difensiva.
"Molto tempo fa tu eri Xena, una grande e forte Principessa
Guerriera dal passato oscuro e Michelle era Gabrielle, la persona
a te più cara al mondo colei che ti ha cambiata... se t’interessa
il resto, liberami e ti farò vedere il tuo passato"
sussurra Morgan mentre gocce di sangue scendono dal naso della maga.
"Che cosa? - Chiede Alex, incredula. - Mi prendi in giro, non
ti credo."
"Hai un solo modo per scoprirlo liberarmi... - dice Morgan
e sul suo volto si dipinge un sorriso diabolico. - Non hai molte
altre possibilità, o mi lasci morire e non saprai mai il
tuo passato o mi liberi e conoscerai molte cose".
Riavvicinandosi a Morgan, Alex le pratica la strana mossa sul collo,
mentre la donna, immediatamente, inizia a tossire. Conoscendo anche
fin troppo bene la falsità di Morgan, la donna dagli occhi
chiari estrae dagli anfibi un pugnale e, bloccandola a terra, le
monta a cavalcioni, puntando l'arma al collo della nemica. "Sentiamo."
Esclama, poi.
"Se ti siedi in questo modo su di me - Sussurra mentre cerca
di respirare. - Mi sarà difficile concentrarmi, sai quanto
mi ecciti - quindi sorride. - Per farti vedere il tuo passato devo
porre le mie mani sul tuo collo, ma non lo farò se non riponi
il tuo coltello"
Alex guarda, dubbiosa, Morgan per un istante, dopodiché,
ripone il pugnale nell'anfibio, scendendo, poi, dalla maga e rimanendo,
inginocchiata, accanto a lei. Senza bisogno d'usare le parole, indica
a Morgan di procedere.
"Bene..." sussurra Morgan quindi pone le sue mani sul
collo della donna. Una energia fortissima attraversa il corpo della
maga che cade in uno stato di trance e raggiunge Alex, in un istante
davanti agli occhi della donna si proiettano le immagini di un lontano
passato in cui lei era Xena, la Principessa Guerriera.
Nella mente d'Alex si susseguono centinaia di immagini, ambientate
in mondi antichi, migliaia d'anni or sono. Vede se stessa, coperta
da antiche vesti ma con lo stesso furore nello sguardo che sa d'avere
anche ora. Un villaggio brucia mentre lei, impettita, si guarda
intorno, fiera, uccidendo, senza alcuna pietà, coloro che
le s'avvicinavano. Saccheggi, omicidi, razzie... "La distruttrice"
Così, veniva chiamata da dei contadini che le imploravano
pietà. Vede l'immagine d'un uomo, alto, con lunghi capelli
scuri che amoreggia con lei. *Borias* Ricorda il suo nome. Poi vede
lei, Morgan. No, Alti, così si chiamava. La maga siede accanto
a lei, dinanzi ad un fuoco. Stanno parlando. Di cosa? Non riesce
a sentire. Sì, ora sente. Alti le vuole dare il potere, il
potere del male, che le piegherà il mondo ai piedi. Altre
immagini... Una meravigliosa donna orientale la bacia, sott'acqua...
Lao Ma... Colei che l'ha salvata quando ancora era una spietata
guerriera.... Il suo primo amore... Un bambino... Un neonato...
*Solan!* Il suo adorato bambino, figlio di Borias. Boris... muore
e lei è lì e non fa niente, lo vede morire e non dice
nulla. Un'altra giovane donna dai lineamenti orientali fa capolino
nei meandri della sua mente. Akemi, la piccola e dolce Akemi che
le spezzò il cuore. Cesare... Giulio Cesare, uno dei suoi
acerrimi nemici. Le fece spezzare le gambe. Ricorda il dolore, può
sentirlo. Ancora Cesare... e neve, molta neve. Un uomo con lunghi
capelli e barba. Un santone? No, Eli... Dolore, sangue... Gabrielle...
al suo fianco, sulla croce. La sua Gabrielle, Michelle... Ricorda
il loro primo incontro, a Potidea. "A volte è dura essere
soli." Disse, lei stessa. "Non sei sola" Le disse,
la giovane Gabrielle. Alex, ridestandosi, spinge via da se, Morgan.
"Mio Dio..." Sussurra.
"Ti ho mentito? Questo è il tuo passato Alex... o dovrei
dire... Xena! - quindi si alza da terra e si lascia scappare una
risata diabolica. - E questo è solo una parte c'è
ancora molto di te che potresti scoprire"
Alex cerca di riorganizzare dentro se stessa le idee poi, senza
alzarsi, si rivolge a Morgan "Le tue mani su di me, come prima..."
Morgan lancia un sorriso malizioso ad Alex "Se vuoi, posso
fare di più che usare solo le mie mani..." quindi si
passa la lingua sulle labbra e alza il sopracciglio.
"Sono passati più di duemila anni ma resta il fatto
che mi hai fatta crocifiggere. - Replica la donna. - Fammi vedere
il passato."
"Cominci a ricordare adesso, bè il merito più
che mio è stato di Cesare..." quindi pone le sua mani
attorno al collo di Alex e di nuovo un'energia ancora più
forte investe la maga e poi la donna.
In meno di qualche secondo, ogni ricordo, ogni minimo dettaglio
della sua vita da Xena, le ritorna alla mente. Finché non
è Morgan a staccarsi da lei, ricordando, ella stessa, ogni
cosa, ora.
"Tu hai distrutto il mio spirito - urla Morgan. - Adesso ricordo,
ricordo tutto" un fuoco incendia gli occhi della maga che si
getta contro Alex, colpendola in pieno volto.
Alex accusa il colpo ma, prontamente, si riprende "Si vede
che ho capito prima con chi avevo a che fare, Alti." Replica,
la donna, colpendo, a sua volta, l'avversaria, sul volto.
Poi, schivando un altro calcio da parte di Morgan, portandosi dietro
l'avversaria, la colpisce alla schiena con un forte calcio e, praticamente
in contemporanea, alla nuca con una gomitata.
La malvagia getta della terra in volto ad Alex e la colpisce alle
caviglie, facendola cadere a terra.
Morgan, allora, riesce a mettersi in ginocchio, torcendo le labbra
per il dolore alle costole e monta a cavalcioni su Alex per poi
colpirla in volto con un potente pugno. "Difenditi! - urla.
- Che cosa hai non hai più forze?" e la colpisce di
nuovo, quindi osserva il volto sanguinate di Alex mentre le sue
forze cominciano a venire meno.
Alex, allora, afferra, con entrambe le mani, la gola di Morgan.
Capovolge la donna, trovandosela, così, sotto. "Ho sempre
preferito stare sopra. - Esclama, per poi colpirla con forza. Un
scricchiolio di ossa indica che il colpo è andato perfettamente
a segno. - Ti ho rotto il naso? Oh, come mi dispiace." Quindi
tira un ennesimo pugno, mirando, sadicamente, il naso della donna.
"Non c'è che dire, hai un gran bel tocco" dice
Morgan digrignando i denti per il dolore, quindi cerca di infilare
le sue ginocchia tra lei e Alex e poi con forza spinge facendola
letteralmente volare via.
"Credo che questa battaglia debba volgere al termine. - Continua,
Alex, alzandosi da terra. Quindi lancia il suo ritrovato urlo di
guerra. - yayayayaya, shejaaaaaaaa! - Per poi scagliarsi contro
Morgan, colpirla allo stomaco, afferrarla per un braccio e storcerglielo
dietro alla schiena. - Game over." Conclude con voce profonda,
afferrandole il volto e girandolo, con brutalità, da un lato
all'altro. Morgan cade a terra, apparendo senza vita. Alex, si lecca
via dalle labbra un rivolo di sangue che le scende dalla testa e,
zoppicando lievemente, si dirige verso la propria moto.
Nel
caldo torrido di una mattina di fine luglio il corpo di Morgan giace
a terra inerme mentre tutto è silenzio, poi improvvisamente
ha uno spasmo e un istante dopo la mano della maga comincia a muoversi.
Morgan puntella le mani contro il terreno e, anche se a fatica si
rialza. Con il volto sporco di sangue e terra, la donna sorride
rivelando un ghigno ancora più spettrale del solito.
“Andiamo a fare visita alla piccola Michelle” sussurra.
Un istante dopo la donna parte muovendosi ad una velocità
non umana.
Michelle è seduta su una panca di legno, gli occhi fissi
nel vuoto, sul volto un velo di paura misto ad incredulità.
“Questo è il tuo passato Gabrielle” le dice una
voce di uomo alle sue spalle.
“E’ tutto così assurdo…” sussurra
la ragazza volgendo lo sguardo verso Zeno.
L’uomo si siede al fianco della giovane e le prende le mani
“Sarebbe troppo complicato da spiegare, devi solo accettarlo”.
“Così in una vita passata Alex ed io eravamo due personaggi
di una fama impensabile, lei una valorosa guerriera e io una giovane
poetessa… Ma tu come lo hai scoperto?”.
“Stavo meditando, qui nel silenzio della sala, quando mi sono
visto insieme a te, eravamo noi, ma avevamo abiti diversi e usavamo
un linguaggio diverso. Io ti stavo parlando e tu eri felice, intorno
a me c’era tanta gente, poi sono sbucati dal nulla degli uomini
in divisa capeggiati da un uomo con un’armatura grigia che
ti ha parlato e poi ci hanno condotti via…”
“Chi erano queste persone? Voglio dire le hai viste in questa
vita?”.
Zeno scuote le testa. “Ma non è finita qui, ho avuto
molte altre visioni, in cui c’era anche Alex, voi due siete
molto unite, siete una cosa sola, riesco a vedere e a sentire che
il vostro karma è legato in molte vite, ma c’è
una persona malvagia che vuole farvi del male, una persona che,
avete incontrato più volte, e che tu dovrai sconfiggere…”
In quell’istante la porta della sala della scuola di buddismo
si spalanca all’improvviso e sulla soglia compare Morgan.
“Ma bene! - dice Alti rivolta a Zeno. - Sono felice di fare
la tua conoscenza almeno in questa vita… Eli!” quindi
scoppia in una risata diabolica.
Michelle guarda Zeno con aria impaurita poi osserva la maga che
si avvicina a loro.
“Sta lontana” la intima la giovane.
“Oh, Michelle o dovrei dire Gabrielle, tempo ne è passato
ma no hai perduto il tuo coraggio ricordo perfettamente tutto, quando
hai cercato di difendere Xena in India. Se non fosse stato per te
in questa vita Xena sarebbe stata mia!”.
“Non hai capito niente Morgan, il tuo destino è quello
di essere sconfitta!”
“Ed il tuo di morire!” ribatte la maga.
“Vattene, te lo ordino in nome di Krisnha” urla Zeno.
“Intendi farmi paura?” ripete Alti e con il solo sguardo
fa volare Eli contro un tavolo facendogli perdere i sensi.
Michelle spalanca gli occhi
“A noi due!” urla Morgan e si scaglia contro Michelle.
La maga colpisce con una raffica di pugni la giovane sul volto che
indietreggia fino a sbattere contro il muro.
“Sai qual è la verità? - urla rivolta alla giovane.
- Alex non ti ha tradita”.
Michelle solleva il volto e osserva Morgan con aria interrogativa.
“Oh no! - e torna a colpirla. - Tu l’hai cambiata davvero
sai? Rendendola una giusta, una debole” e torna a colpirla
nuovamente.
*Non mi ha tradita? - pensa la giovane mentre i colpi la raggiungono
al volto e allo stomaco. - Le ho detto che la odiavo, le ho detto
che non era cambiata, ho visto l’angoscia nei suoi occhi,
la paura di perdermi ed io me ne sono andata… Io non mi sono
fidata di lei!*
“Non ti senti in colpa? - continua Morgan. - Sai dov’è
adesso? A disattivare una bomba, una bomba che esploderà
tra un’ora esatta e che è posta nella vecchia fabbrica
di medicinali fuori da New York!”.
*Una bomba? Mio Dio, Alex, no, non andare lascia che ti spieghi,
lascia che ti dica che ti amo, lascia che ti abbracci ancora una
volta. Perché sono stata così stupida, lei è
tutta la mia vita e io per la mia stupida gelosia l’ho persa…
devo correre da lei prima che sia troppo tardi!* pensa Michelle
mentre sente dentro di sé farsi strada una rabbia enorme
rivolta verso la perfida donna che ha di fronte.
“Che peccato, forse non riuscirai a salvarla” dice infine
sorridendo la maga.
“E’ colpa tua! Se solo tu non ti fossi intromessa tra
noi!” urla la giovane cercando di rialzarsi da terra con le
poche forze rimaste.
“Lo so, e ne sono felice se non posso averla io non potrai
neanche tu”.
Michelle sente un fuoco bruciare dentro di lei, la ragazza si scaglia
contro Morgan urlando e la colpisce con tutta la forza che ha, la
maga cade a terra e Michelle pone le sue mani sul collo della donna
cominciando a stringere.
“Uccidimi avanti, uccidimi, tanto so che non ne sarai capace”.
Michelle ha un attimo di esitazione e Morgan ne approfitta per utilizzare
i suo poteri, la ragazza viene catapultata lontano e sbatte contro
una vetrata al cui interno si trovano esposte alcune armi antiche.
Morgan ride diabolicamente “Che fine stupida, preferisco di
gran lunga quella sulla croce, vi fa più onore” dice
guardando il corpo immobile della ragazza.
Intanto Zeno sta riprendendo i sensi, la maga lo osserva “Eliminiamo
anche te…” sussurra voltando le spalle a Michelle e
avvicinandosi all’uomo.
Morgan s’inginocchia davanti a Zeno, ma in quell’istante
Michelle si avventa su di lei brandendo i sais custoditi all’interno
della vetrata e conficca con violenza l’arma nella schiena
della donna che resta immobile per un istante che pare interminabile,
poi si accascia a terra.
Michelle osserva il sangue sui sais e resta senza parole “Ho
ucciso ancora…” sussurra.
“Va da Alex! - le ordina Zeno. - Corri da lei, Gabrielle,
forse puoi riuscire a salvarla”.
Michelle annuisce, e anche se a fatica esce dalla scuola, sale in
macchina e parte a tutto gas.
Circa
venti minuti dopo, Michelle corre verso l'entrata della fabbrica,
nel suo cuore l'angoscia sale ad ogni centimetro che la divide da
Alex. *Sto arrivando – Pensa, come se Alex potesse sentirla,
poi riesce ad intravedere qualcosa muoversi, strisciare a fatica
sull'asfalto rovente. - Mio Dio!* esclama, mentalmente, continuando
a correre anche se il fiato le manca e le gambe le cedono. Un istante
dopo si getta sul corpo d’Alex disteso a terra ormai troppo
stanco e debole per continuare a muoversi. La giovane con mani tremanti
sfiora il colto d’Alex ma teme, teme che con il suo tocco
possa farle del male "Alex! - sussurra e il suo volto si contorce
cercando di trattenere le lacrime. - Sono qui - dice poi prendendola
tra le braccia e tirando a se il suo volto affinché lo appoggi
sui suoi seni. - Sono qui, non ti lascio, amore mio... amore mio".
"O sono già morta o sono impazzita... " Scherza
la donna, parlando a fatica.
Michelle cerca di sorridere ma dalle sue labbra esce fuori un singhiozzo.
"Alex, hai sempre voglia di scherzare tu è?" sussurra
baciando la sua donna sulla fronte.
La donna sorride debolmente. "Come mai sei qui?" Chiede
alla sua compagna
Michelle la stringe forte a se "Alex, mi dispiace, mi dispiace
per come mi sono comportata, per non aver avuto fiducia in te. Mi
odio da morire per averti trattata male, per averti dato quello
schiaffo, sei tutta la mia vita, non lasciarmi ti prego".
Alex cerca di trattenere le lacrime, consapevole del fatto che non
le resta molto tempo da trascorrere con la sua dolce poetessa. "Non
parliamone più, ora siamo insieme. - La rassicura. - Michelle,
ci sono delle cose che devi sapere riguardo al nostro passato..."
Inizierebbe a raccontare.
Michelle scuote al testa "So già tutto, Zeno me lo ha
rivelato, non mi importa del passato il presente sei tu, non voglio
parlare di quello che siamo state... - quindi per un istante che
sembra interminabile osserva gli occhi azzurri della donna. - Sei
tutto per me Alex, tutto..."
"Non piangere, mia dolce poetessa, il tuo sorriso è
così meraviglioso... - Cerca di consolare, la propria compagna,
Alex. - Sei tutto, per me: la mia amante, la mia più cara
amica, la mia faglia..."
"No, non piango è solo... - quindi sorride. - Il polline,
mi dà un fastidio - cerca di scherzare Michelle ma le lacrime
cominciano a scendere senza freno lungo le sue guance. - Sei la
cosa più bella che mi sia capitata, tu hai dato un senso
alla mia vita, prima di te non ero niente ma grazie a te posso dire
di aver vissuto davvero".
Alex tossisce, mentre la tossina emanata dalla bomba, le corrode
velocemente l’organismo.
La donna dai capelli corvini cerca d’attrarre più aria
possibile nei polmoni, per poter parlare, facendo un’immensa
fatica.
“Promettimi che ti prenderai cura d’Angelina…”
Riesce a dire, finalmente, la donna dall’animo guerriero.
Michelle non risponde, le insistenti ed amare lacrime le impediscono
di parlare.
Alex guarda la bionda e bellissima ragazza, pensando al crudele
fato che da sempre cerca di separarle l’un l’altra.
Ma come la notte ed il giorno s’alternano tra loro, così
diversi ma eternamente uniti, anche loro si ritroveranno e saranno
ancora felici, insieme.
“Te lo dissi già una volta. – Prende la parola,
Alex. – Sarò per sempre con te, nel tuo cuore.”
"Ed io ti terrò stretta nel mio cuore per sempre Alex,
vorrei dirti così tante cose ma nella mia testa risuona solo
una parola, ti amo, con tutto il mio cuore - quindi Michelle accarezza
dolcemente il volto d’Alex e poi la bacia sulle labbra. -
Abbiamo affrontato tanti momenti difficili, qualcosa ci ha sempre
ostacolato ma il nostro amore è più forte e finiamo
sempre per ricongiungerci succederà ancora vedrai, io non
permetterò che qualcuno ci divida, mai!"
Alex sente la vita che sta abbandonando il suo corpo terreno mentre
il suo spirito comincia a privarsi degli affanni, facendola sentire
leggere. "Sei la cosa migliore che mi sia mai capitata, hai
dato gioia e significato alla mia vita... sarai parte di me per
l'eternità, mia dolce Gabrielle." Esclama, la Principessa
Guerriera.
"Xena, non lasciarmi!” dice Michelle mentre le parole
sono soffocate dai singhiozzi, quindi la stringe forte a sé
come cercando di impedire alla sua anima di lasciare il corpo, ma
Michelle sente che tutto sta per finire e un senso di abbandono,
di impotenza si sta impadronendo di lei. *Non posso fare niente,
la mia donna sta morendo e io non posso salvarla* pensa.
Improvvisamente il peso del corpo che le braccia della bionda poetessa
stringe a se, si fa più pesante.
"No... - Sussurra, mentre il volto di Michelle si contorce
cercando di trattenere tutto il dolore che ha dentro di sé.
- No, Xena - quindi osserva il volto sereno della donna e piano,
piano ne accarezza i lineamenti. - Non lasciarmi... amore mio -
Michelle scuote il capo, asciugandosi le lacrime e poi s’avvicina
e bacia la sua donna, prima sulla fronte e poi sulle labbra. - Xena...
perchè? - in quell'istante Michelle viene assalita da una
marea di ricordi, belli e brutti, ricordi di momenti passati insieme
e un dolore immenso la colpisce al cuore, allora si rende veramente
conto che Alex non c'è più, allora capisce che è
morta, solo allora la realtà la colpisce dritta al cuore
ferendola. Michelle comincia a piangere senza freni - Xenaaa! -
urla alzando il volto verso il cielo. - Nooo... perchèèè!
– urla singhiozzando senza freni e stringendo a sé
il corpo senza vita della sua donna. - Noooo!!! Non voglio! - Continua
ad urlare. - Non posso accettare di separarmi da te, mio unico amore
- quindi si accascia sul corpo di Alex continuando a piangere. -
Abbiamo passato insieme solo un anno, ma per me è come una
vita intera, tutto quello che avevo sempre desiderato l'ho vissuto
con te, tutta la mia gioia, il mio sorriso, ciò che mi dava
la luce eri tu Xena, adesso non posso e non voglio tornare a vivere
senza di te. Il nostro destino è quello di essere unite,
io e te come un unico filo, io e te come due parti di una stessa
moneta.
Io ho bisogno di te, per me è giunto il momento di decidere...
“ Quindi cessa di singhiozzare e si asciuga le lacrime. *Lei
non vorrebbe vedermi così* pensa. "Se voglio continuare
a vivere senza la mia metà, e questo vuol dire tristezza
e dolore ogni giorno o se voglio continuare a vivere con lei....
- La giovane torna ad osservare il volto di Alex, poi lancia un'occhiata
al coltello che la donna teneva nel suo stivale. - Ho scelto Xena...
- Michelle afferra la mano d’Alex. - Con te per sempre, nel
bene e nel male, nella vita e nella morte e... oltre la morte -
quindi afferra il coltello, bacia dolcemente la mano della sua donna.
- Tra poco ci rivedremo, amore" quindi si colpisce in pieno
petto, cadendo poi sul corpo di Alex, mentre la sua mano piano,
piano allenta la presa.
The
end