La
Gabbia
di
Ira feat (Il Giullare)
Capitolo 3: L'incarico
<<Il fanatismo è l' eccesso di una
virtù,la passione:l' indifferenza, è il di più
di niente,è lo zero assoluto.>>
Vicino al J.F Kennedi Airport, vi era un grande prato incoltivato.Di
notte non era raro che ospitasse gruppi di giovani che muniti di jambè
e marjuana,davano vita a piccole festicciole osservando gli aerei sfrecciare
nel cielo,immaginando le ipotetiche destinazioni.
Quel pomeriggio avremmo dovuto trovarci con Morris,che arrivò
alle 16.30 perfettamente puntuale.Io e gli altri eravamo appostati lì
nei dintorni già da quarantacinque minuti per controllare che
tutto fosse in ordine,poi una volta assicuratoci che fosse solo e non
fosse stato seguito,gli andammo in contro a bordo della Cadillac di
Stan. Scesi dall' auto assieme a Loki e gli andammo incontro; Wolf uscì
e si sedette sul cofano mentre Stan stette al posto di guida,tenendo
sulle gambe la sua fedele Betty.
<<Allora chi dobbiamo trovare?>> domandai saltando inutili
convenevoli.
Morris estrasse un giornale dalla tasca, su cui era evidenziata una
notizia riguardante una rapina in banca:
<<Questa è la sesta in tre mesi.La polizia pensa che potrebbe
esserci un collegamento con William Stump-ci mostrò la fotografia
di un bel ragazzo con i capelli raccolti a coda di cavallo-ma lavora
con i guanti di velluto poichè il pargolo è il figlio
di Richard Stump>>
<<Il giudice?>> lo interruppe Loki.<<Si.Stump è
molto amico di un paio di senatori e questo spiega perchè la
polizia usi il maggior tatto possibile.>>
<<E questo dove ci porta?>>
<<Alcuni direttori delle banche vittime di rapina e altri che
temono un prossimo attacco,si sono riuniti e hanno deciso che vogliono
il responsabile.Il tuo compito sarebbe di trovarlo,accertarti che sia
effettivamente l' uomo che cerchiamo e consegnarlo vivo,possibilmente.Se
riesci a trovare anche i soldi,ci sarà un aumento nella paga.>>
<<Loki, tu ti senti motivato?>> domandai,sollevando un sopracciglio.
<<Mah, non lo so...>> rispose accennando un sorriso.
<<Qui c'è l' anticipo-aprì la valigetta che stava
appoggiata alla sua gamba,capendo benissimo a cosa alludevamo-duecentomila
ora e altri centomila alla consegna.Allora?>>
Io e Loki ci scambiammo uno sguardo:
<<Allora tieni i tuoi venticinquemila dollari.C'è altro
che devo sapere?>>
<<Trovi tutte le informazioni che ti servono nella valigia.>>
Cosi com'eravamo arrivati ce ne andammo,lasciando quei prati liberi
in attesa della prossima festa.
Arrivammo alla tana e ci sedemmo tutti a tavola per decidere il da farsi.
Wolf prese i soldi e li mise,come di consueto, nella cassa forte murata
e coperta dal divano: avevamo l' abitudine di spartire una volta avuti
tutti i soldi in mano.
Stan si sedette e piazzò in mezzo al tavolo quattro birre: la
riunione era iniziata.
<<Allora-cominciai leggendo il resoconto di Morris- William Stump,residente
al Greenwich Village,ha frequentato per un pò la New York University
ma poi ha mollato gli studi e ora è il padrone di un night club,che
a quanto pare è una vera e propria miniera d'oro...Non è
in buoni rapporti con il padre,che avrebbe preferito avesse seguito
le sue orme,ma è sempre pronto a proteggere il pargolo quando
si trova nei guai,cosa che è già accaduta in passato.>>
<<Cos' ha fatto?>> domandò Stan
<<Ha ricevuto una denuncia per molestie sessuali,ed è stato
arrestato una volta per detenzione di stupefacenti.>>
<<Certo!-insorse Loki-Questi damerini possono fare quello che
vogliono,tanto c'è sempre il papi pronto a coprirli,per evitare
lo scandalo...mi vien da vomitare!>> detto ciò diede un
sorso alla sua birra.
<<Direi che dovremmo iniziare a tenerlo d' occhio per un pò
e studiarne le abitudini prima di entrare in azione; tu che ne pensi
Stan?>> domandai.
<<Non c' è problema:domani mattina io e Wolf ci mettiamo
fuori da casa sua e gli staremo più attaccati di due sanguisughe.>>
<<Io e Loki daremo una occhiata al suo locale e più tardi
chiamo Cry e Bruce perchè facciano qualche controllo sul nostro
amico Willy.>>
<<Non serve,tanto stasera siamo tutti al Paradise.>>disse
Loki.
Wolf stava maneggiando la foto del giovane,poi la posò sul tavolo
e disse:
<<E' strano.>>
<<Cosa?>> domandò Stan.
<< Questo tipo è strano-detto ciò si alzò
e chiamò Ares con un fischio- lo porto a fare un giro.>>
spiegò prima di uscire.
Trascorsi il pomeriggio insieme a Loki, bisognava tenersi in forma e
dato che Stan continuava a lagnarsi del fatto che secondo lui eravamo
ingrassati,decidemmo di correre per un oretta e mezza,dopo di che iniziava
l' allenamento ginnico.
<<Io ingrassata....quello è folle!>> sbuffai,intenta
a carrere.
<<Già....qui se c'è uno che è fuori forma
è proprio il gran capo!>>
<<E' vero che ultimamante sono un pò pigra...ma è
questo caldo che mi leva la voglia di fare tutto...>>
<<Beh, spero che non te l' abbia tolta ieri sera la voglia di
fare!>> ghignò.
<<Non ci sperare fratello, non ho intenzione di raccontarti nulla.>>
risposi sorridendo.
<< Come?! Oh, andiamo Iena!Non puoi farmi questo...voglio dire,fra
me e te non ci sono segreti, e sai bene che ci muoio dietro a queste
cose-sfoderò un sorriso a trentaquattro denti- avanti, dimmi
qualcosa di ieri sera....>> esclamò correndo all' indietro,in
modo da guardarmi in faccia.
<<Questa volta è diverso.>>
Eravamo arrivati ad un piccolo parco in cui vi era una fontanella,mi
fermai a bere e decisi di rispondere,almeno in parte, a Loki:
<<Sa cosa faccio.>>
<<Cosa?>> evidentemente non capiva a cosa alludevo.
<<Ho detto a Michelle come mi guadagno il pane.>>
In tutta risposta, immerse la testa sotto il getto dell' acqua per poi
rialzarsi e dire:
<<Tu sei completamente andata!Come ti è venuto in mente
di dirle che vai in giro ad ammazzare la gente!?>>
<<Beh, la ragazza è scaltra e mi ha chiesto se tutti i
soldi che mi girano in tasca derivano dalla droga....ho preferito dirle
la verità.Com...>>
<<Sil- mi interruppe- tu...ti fidi di lei?>> i suoi occhi
erano seri,ma allo stesso tempo espirmevano preoccupazione.
<<Si,io....non so bene cos'è successo, ma sento che possiamo
fidarci di lei.>>
<<Bene;allora è tutto a posto.Mi fido del tuo istinto:
non ci ha mai traditi.>> rispose sorridendo.
Ero contenta di sapere che Loki l' aveva presa bene,e ripresi la corsa
mettendoci più energia.
Inutile dire che continuò a stressarmi chiedendo se me la fossi
portata a letto,con particolari compresi;inutile dire anche che non
gli dissi nulla.
Erano circa le 18.40 quando potei concedermi il lusso di una bella doccia
rinfrescante:i combattimenti con Loki diventavano sempre più
devastanti e,sapevo benissimo che la cosa stimolava entrambi.Eravamo
sempre alla ricerca della tecnica perfetta...non so come spiegarmi,ma
era come se combattere fosse una cosa radicata in profondità
all' interno dei nostri cuori....come se fosse un fattore genetico.
Optai per un abbigliamento sportivo: ua paio di jeans larghi che stavano
su solo grazie ad una vecchia cintura di pelle,un top sportivo nero
e scarpe da ginnastica.Trovai anche il basco che mi aveva regalato Wolf
e decisi che mi sarei messo anche quello.
Gettai un' occhiata al letto, e mi accorsi che era ancora disfatto.Stavo
tirando su le coperte quando fui invasa da un profumo famigliare....Dio,le
lenzuola sapevano di lei....Non vedevo l' ora di arrivare al Paradise
per vedere la mia donna.
Stavo scendendo le scale,quando mi cadde l' occhio sul coltello che
avevo sottratto all'ex di Michelle,e decisi di mettermelo in tasca dato
che era piccolo e poteva tornare comodo.
<<Wolf,vieni in là con me?>> domandai prima di uscire.
La sua risposta fu un cenno d' assenso.
Arrivammo al paradise verso le 20.00: a quell' ora non c'era molta gente,perchè
i gruppi attaccavano a suonare più tardi, ed era allora che il
locale si riempiva.
Quando entrammo Janet,una delle altre cameriere,ci informò che
Bruce e Cry erano già seduti al tavolo:
<<Ciao ragazzi.>>
<<Ciao Iena. Abbiamo ordinato anche per voi, dove sono gli altri?>>
domandò Bruce.
<<Adesso arrivano-mi guardai un attimo intorno-scusate un attimo,arrivo
subito.>>
La vidi al bancone,intenta a preparare due cocktail per un paio di studenti
che la stavano letteralmente spogliando con gli occhi.Raggiunsi uno
dei tanti sgabelli liberi e andai a sedermi al banco.Michelle mi dava
la schiena:
<<Mi fa una cola e rum?>>
Riconobbe subito la mia voce e si voltò sorridendo:
<<Ciao!- si sporse dal banco e mi diede un veloce bacio a labbra
chiuse- arrivo subito.>> tornò ai suoi cocktail, mentre
io mi girai verso i due mocciosi,che mi stavano guardando, e gli feci
l' occhiolino con un ghigno stampato in volto.
L' importante è mettere sempre in chiaro le cose....
I due sparirono fra i tavolini con i loro cocktail e la coda fra le
gambe.
<<Sei qui con i tuoi amici?>> mi domandò una volta
servite le bevande.
<<Si,siamo al solito tavolo.Se più tardi hai un attimo
di tempo vieni li che te li presento; dopotutto sei preparata: hai già
conosciuto Loki....>> risposi sorridendo.
<<Andiamo,non essere troppo severa con lui.>>
<<Aspetta di conoscerlo meglio,allora ne riparleremo.>>
Sentii un braccio circondarmi le spalle, e non ebbi nemmeno bisogno
di girarmi per dire,rivolta a Michelle:
<<Parli del diavolo...>> ella mi rispose con un sorriso.
<<Ehi Iena, è arrivato da mangiare vieni?>>
<<Si, arrivo.>>
Poi rivolto a Michelle disse una cosa,che mai mi sarei aspettata potesse
uscire da quella sua bocca:
<<Ah, Michelle, la nostra Iena non imparerà mai le buone
maniere- guardò un attimo l'orologio- ora, tu stacchi una mezz'
ora per mangiare, perchè non ti unisci a noi?>>
<<Beh, non vedo perchè no...>> rispose sorridendo,divertita
dal fatto che Loki mi aveva spiazzata.
Beh,quando fu Loki a presentare Michelle agli altri persi completamente
le parole....e mi domandai cosa avesse potuto essergli successo....forse
mi ero persa una parte della sua vita....
Comunque la mezz'ora di pausa volò fra una chiacchera e l' altra,e
fui contenta di vedere che Michelle si inseriva con facilità
nei discorsi, e soprattutto che riusciva a tener testa alle battute
di Loki dando vita ad un botta e risposta piuttosto divertente.
Quando se ne andò il commento di Bruce fu :
<<Non fartela scappare...>>
<<Beh,già il fatto che ce l' abbia presentata dice tutto
tesoro:non so te, ma per me le sue ex non sono altro che nomi...>>
rispose Cry,sorridendo.
<<Ok, ammetto che questa volta è diverso...volevo...volevo
che la conosceste.>>
Si iniziò a parlare,poi,di lavoro ed incaricai Bruce e Cry di
fare una ricerca su Stump,a partire dagli spostamenti di denaro.
Iniziava ad esserci gente,arrivarono i ragazzi che avrebbero animato
la serata,e il locale gremiva di rapper.
Wolf lasciò il tavolo e scomparì in mezzo alla folla,Loki
andò a cercarsi un pò di compagnia ed io,che stavo chiaccherando
con Michelle fra un ordinazione e l' altra,venni interrotta da Stan
che mi disse che doveva parlarmi un attimo,così mi congedai e
lo seguii fuori dal locale.
<<Allora?>> domandai
<<Volevo parlarti un attimo da solo.>>
<<Lo so,sei incazzato perchè ho detto a Michelle che...>>
<<No.Non sono in collera con te:anch' io quando ho incontrato
Eve gli ho detto la verità sulla vita che conducevo perchè
non volevo mentirle.Sai,Iena, non c'è cosa peggiore di mentire
ad una persona a cui tieni,perchè quando questa viene a conoscenza
della verità,cosa che prima o poi avviene inevitabilmente, ti
lascerà e niente sarà più come prima.>>
<<Stan,cosa c'è?>> iniziavo a preoccuparmi,e gli
misi una mano sulla spalla per spronarlo a parlare.
<<Non so bene da dove cominciare...>>
<<Dall' inizio?>>
<<Beh,l' altro giorno mi sono ritrovato a tirare le somme sulla
mia vita e mi sono un pò spaventato: ho 54 anni, e ho sempre
vissuto nell' illegalità col timore di poter finire morto in
missione,o peggio ancora, in galera...con un sacco di cose che avrei
voluto fare e non ho fatto....Ho molti soldi messi da parte,ma devo
ancora godermeli...io credo che me ne andrò Iena...dopo questa
missione,io prendo Eve e me ne vado a girare il mondo...Vado in Africa
e ti mando una bella foto di me in mezzo ad una branco di iene!>>
Stan aveva un'adorazione per quegli animali,ed era stato lui a darmi
il nome Iena.Suo nonno fece un un viaggio nell' Africa nera e tornò
a casa con un piccolo animale per il suo nipotino:l' aveva trovato in
un villaggio e pensò che quel cucciolotto fosse solamente un
povero cane denutrito...la vertà è che crescendo il piccolo
si rivelò tutt' altro che un cane ma si affezionò in maniera
viscerale a Stan proprio come un comune compagno a quattro zampe.Allora
Stan viveva in campagna e decise di tenersela...Kash,così l'
aveva chiamata,fu il suo primo vero amico.
<<Non mi sembri sorpresa...>> la sua voce,interruppe i miei
pensieri.
<<Ecco, io e Loki aveva notato che c'era qualcosa di strano...Comunque
credo che tu faccia bene.Insomma,se non fosse stato per te ed Eve,Loki
ora sarebbe in galera probabilmente con una condanna a morte sulle spalle;avete
tirato su me e Wolf come se fossimo figli vostri quando nulla vi impediva
di lascirci in mezzo alla strada,o di riportarci in orfanotrofio;ci
avete fatto studiare,ci avete nutrito,ci avete dato un tetto e soprattutto,Stan,ci
avete amato.Voi due siete riusciti a farci capire che ci si può
fidare della gente,anche se bisogna stare attenti....Secondo me,avete
fatto abbastanza:è giunto il momento che tu ed Eve andiate a
spassarvela.>>
<<Voi tre siete il mio orgoglio.>>
Rimasi spiazzata e,per la seconda volta nella serata persi le parole.
Stan continuò:
<<Pure Loki, anche se a volte mi verrebbe da sopprimerlo.>>
Questo mi fece ridere,pensando a tutti i litigi a cui avevo assistito.
Lo abbracciai e gli sussurrai:
<<Non aver paura di dirlo agli altri,sono sicura che capiranno.>>
<<Grazie,Sil.>>
Rompemmo quell' abbraccio proprio nel momento in cui la porta del Paradise
si spalancò e un ragazzo volò letteralmente a pochi passi
da noi.Una sotto specie di ringhio ci fece capire al volo chi poteva
esser stato:Wolf comparve sull' uscio ciondolando e con quel suo sguardo
strano in volto,seguito da Loki e Michelle.
Io e Stan ci guardammo per un secondo non capendo cosa stesse succedendo,poi
osservai meglio quel tipo e riconobbi quel....come si chiamava...Sean,
l' ex di Michelle.
Loki avanzò verso il ragazzo,ridacchiando:
<<Fratellino,quando una donna ti dice "mollami",significa
"ehi,brutto stronzo fuori dai coglioni se non vuoi finire male"
e tu dovresti ascoltarla: insomma, non si sa mai che questa frequenti
brutta gente....>>
Anche Wolf si stava avvicinando,ma lui ringhiava e ghignava senza emettere
una parola.
Decisi di andare da Michelle,tanto per farmi spiegare cosa stava succedendo:
<<Aveva ancora voglia di parlare.>> ironizzò.
<<Ti ha messo le mani addosso?>>
<<No,tuo fratello è sbucato fuori all' improvviso e l'
ha atterrato.Ma sembra strano,che co' ha?>> domandò riferendosi,ovviamente
al comportamento di Wolf.
<<Sarebbe lunga da spiegare,lo farò più tardi.>>
Affiancai Loki e gli sussurrai in un orecchio:
<<Adesso ci divertiamo...-poi rivolta al ragazzo- Ciao Sean.>>
<<Tu...tu...>>balbettò riconoscendomi subito.
<<Io,appunto.E tu cosa fai qui?>>
<<Io....Michelle...>>
Guardai Loki sollevando un sopracciglio,pensando che quel tipo doveva
essere terrorizzato,per non riuscire a formulare un discorso intero...
<<Ricordi cosa ti avevo consigliato?>> domandai abbassandomi,per
guardarlo negli occhi.
Lui fece un cenno d' assenso, ed io continuai:
<<Beh, forse dovremo fare in modo che tu segua i consigli degli
amici...Tu cosa ne dici Loki?>>
<<Mah, non lo so,potremmo lasciargli un ricordino indelebile...>>
suggerì,carezzandosi il pizzetto.
<<Cosa ne dici del lobo?-proposi estrendo il pugnale che gli avevo
sottratto,passandogli la lama sotto gli occhi e continuando- oh,lo riconosci?Quando
si dice il caso...>>
Sean tremava e sudava freddo,sembrava dovesse avere un attacco cardiaco
da un momento all'altro.
Con la coda dell' occhio vidi Michelle fortemente preoccupata,ma notai
che Stan era al suo fianco a rassicurarla sul fatto che si scherzava.
<<Potremmo togliergli un occhio,o amputargli il mignolo...>>
disse Loki.
<<No, fa troppo mafia...>>
<<Ho trovato!La punta della lingua:in questo modo ogni volta che
parlerà si ricorderà di te...>>
<<Perfetto.>>
Gli strisi le guance facendo fuori uscire la lingua rosastra,lui chiuse
gli occhi e fu allora che successe ciò che non ritenevo possibile:si
pisciò addosso,come un bambino.
Loki esplose a ridere,io fissai Sean negli occhi e dissi:
<<La prossima volta non scherzeremo,ora vedi di sparire.>>
La sua fuga fu più veloce della precedente.
<<E' mai morto nessuno per un vostro scherzo?>> domandò
Michelle comparendo fra me e Loki.
<<Non ancora,ma scommetto che se ci impegnamo lui potrebbe essere
il primo>> risposi.
<<Già,quel bamboccio non si azzarderà più
ad avvicinarsi a te,bella.- poi si voltò in direzione di Wolf
e disse- Eih, lupo hai voglia di andare a caccia?>>
Wolf, grugnì in segno di assenso e si allontanarono insieme dal
Pardise.
<<Che coppia...>> commentò Michelle sorridendo.
<<Devi proprio essergli simpatica: Loki è sempre pronto
ad attaccare rissa,ma è difficile che mio fratello intervenga
in qualcosa che non lo riguardi da vicino.>> commentai guardandola
negli occhi.
<<Invece si è proprio messo in mezzo,ha letteralmente sollevato
Sean e l' ha fatto volare....avrei voluto ringraziarlo.>>
<<Oh, potrai farlo in un altro momento; quando è così
non si rende conto di cosa gli accade intorno,e fa molta molta fatica
a seguire i discorsi.>>
Il resto della serata trascorse tranquillamente anche se mi stavo lacerando
a cronometrare quanto mancasse alla fine del turno di Michelle.Finalmente
arrivarono le due e potei uscire dal locale in dolce compagnia.
Fermai la macchina sotto casa sua, e le domandai:
<<Pensi che prima abbiamo esagerato?>>
<<Diciamo che penso sia meglio non subire mai un vostro scherzo...comunque
sapevo che non gli avresti fatto del male seriamente.>> rispose
sorridendo.
<<Beh,ammetto che la tentazione era forte,ma in fondo non è
un ragazzo pericoloso per questo l' ho spaventato e basta...credo che
questa volta abbia capito di girarti al largo.>>
<<Si, lo penso anch'io.>> rispose prendendomi una mano fra
le sue e tracciandomi,con un dito,disegni invisibili sul dorso.
<<Questa è la prima volta che mi succede.>>
<<Cosa?>> domandò non capendo a cosa alludessi.
<<Farmi prendere dalla gelosia...fondamentalmente,credo sia stato
per questo che sono stata così pesante.>>risposi come se
stessi riflettendo ad alta voce.
Michelle mi prese il volto fra le mani e prima di baciarmi sussurrò:
<<Non hai motivo d' esserlo.>>
<<Ti va di salire?>> mi domandò poi.
<<E tua madre?Non vorrei dar fastidio.>>
<<Non preoccuparti,è stata lei a dire che vorrebbe vedere
la persona che mi ha reso il sorriso.>> rispose facendomi l' occhiolino.
<<Beh,quand'è così...>>
La baciai nuovamente e poi la seguii all' interno del palazzo,pensando
a quanto strana fosse stata quella serata: Loki che si dimostra gentile,Wolf
che prende in simpatia al volo qualcuno,Stan che vuole andarsene,ed
io che stavo per incontrare la madre della mia ragazza....forse ero
entrata in un universo parallelo e non me ne ero resa conto.
Anche se da fuori non si prospettava un gran che,l' appartamento di
Michelle mi lasciò sorpresa per quanto carino fosse:era arredato
con gusto ed esprimeva tanto calore;pensai che la signora O' Connor
doveva essere ancora in salute quando si era dedicata alla sua casa,perchè
era venuta fuori proprio bene.
Michelle mi prese per mano e mi condusse nella stanza di sua madre,che
se ne stava al buio,stesa a letto con la testa rivolta verso la finestra
aperta,probabilmente a contemplare il cielo stellato.
<<Mamma?-la chiamò,e la donna in risposta si girò
verso di noi-Come ti senti?>>
<<Bene.Chi c'è con te?>>
La sua voce era bassa e leggermente rauca,ma pensai che questo era dovuto
al cancro che la stava consumando.
<<Buona sera signora- mi avvicinai e le tesi la mano- Ie...Silvya.>>
Me la strinse e rispose:
<<Oh,tu sei quella che ha salvato mi figlia da quel disgraziato?>>
Sentii la mano di Michelle stringersi alla mia:
<<Beh,salvato è una parola grossa,comunque si,sono io.>>
<<Allora puoi fare a meno di darmi della signora: mi fai sentire
più vecchia di quello che sono;chiamami Meg come fanno tutti.>>
<<Eve le porta i suoi saluti.>> dissi sapendo che ad Eve
faceva piacere quando incontravo qualcuno che conosceva e lo salutavo
da parte sua.
<<Ringraziala.Anche tu conosci Eve?Pensa che io e lei siamo cresciute
insieme.>>
<<E' una madre per me.>>
Parlammo ancora un pò di nulla in particolare,ma io fui assalita
dalla tristezza: non trovavo affatto giusto che un personaggio scaltro
come quella donna dovesse finire miseramente per colpa di uno sporco
male.
Michelle mi condusse in quello che sembrava uno studio,ma dentro vi
era un lettino di quelli da estetista,e appese alle pareti c'erano foto
di parecchi tatuaggi piuttosto belli.
<<Sono molto belli,li hai fatti tu?>>
<<Si- rispose arrossendo-alcuni amici si sono prestati a farmi
da cavie.>>
<<Mi sembra che i tuoi esperimenti abbiano avuto un esito più
che positivo; anzi, potresti marchiare anche me...>> le proposi
abbracciandole la vita da dietro e posando un bacio sul suo collo.
<<Hai già in mente cosa vuoi?>> domandò appoggiando
la testa alla mia spalla.
<<Pensavo di darti carta bianca.>>
<<Allora lasciami qualche giorno per pensarci-si voltò
verso di me,e guardandomi negli occhi continuò-se devo fare un
lavoro su di te voglio che venga perfetto.>>
<<Sono sicura che lo sarà.>>
Le dischiusi le labbra e feci in modo che la mia lingua potesse ricongiungersi
alla sua,per l' ennesimo lento danzato nelle nostre bocche,al ritmo
dei nostri cuori.
Mi cinse il collo con le braccia e sussurrò:
<<Sono a pezzi: il Venerdì sera è sempre traumatico.>>
<<Forse una bella doccia rilassante ti farebbe sentire meglio...>>suggerìì
baciandole il lato della bocca.
<<Mmm, non so:quando sono in tua compagnia rilassarmi è
l' ultima cosa che mi viene in mente.>> rispose ricambiando il
bacio.
Mi prese per mano e mi condusse fino al bagno e,una volta entrate,chiuse
a chiave la porta:
<<Che intenzioni ha signorina O'Connor?>>domandai mentre
Michelle apriva i rubinetti dell' acqua.
<<Tu cosa pensi?>> rispose sfilandosi la maglietta.
<<Penso che tu mi farai diventare matta.>> dissi mentre
mi veniva lanciato un reggiseno bianco in pizzo.
<<La cosa ti preoccupa?>> Aveva un sorriso predatorio in
volto,si sfilò pantaloni e slip insieme ed entrò nel box
facendomi l' occhiolino.
Credo di non essermi mai spogliata con tanta velocità in tutta
la mia vita:
<<No,non mi preoccupa affatto>> le risposi raggiungendola,e
assaporando ancora una volta quelle sue splendide labbra.
Sentivo l' acqua tiepida scorrere sulla mia pelle e la cosa mi piaceva
molto:
<<Sei stanca, lascia fare a me>> le dissi dopo aver baciato
e leccato il suo collo.
Le morsi una spalla e,dato che la sua bocca mi reclamava,la raggiunsi
lasciando che le miei mani le carezzassero i suoi seni per poi scendere
lungo i fianchi e quindi sulle coscie. Sentii i suoi capezzoli inturgidirsi
e il loro sfregarsi contro la mia pelle,fece indurire anche i miei:
sentivo la mia spina dorsale percossa dai brividi.
Mi inginocchiai di fronte a lei non spostando le mie mani dai suoi fianchi
e giocherellai un pò con il suo ombelico,cosa che la fece sorridere.
Sentivo le sue mani scorrere fra i miei capelli bagnati, per andare
ad accarezzare il retro delle mie orecchie.
Le sollevai una gamba e l' appoggiai sulla mia spalla: mi persi a baciarle
la caviglia e il polpaccio risalendo fino all' interno coscia. Sentii
il dolce profumo del suo miele che giunse al mio cervello sotto forma
di un richiamo arcano e ipnotico: potente e sconvolgente come una droga
di cui non riuscivo,e non volevo, più fare a meno.
Leccai e mordicchiai il suo clitoride facendola fremere ripetutamente,quindi
entrai in lei più e più volte,mentre le mie mani le accarezzavano
e palpavano le natiche: i suoi gemiti di piacere erano musica per le
mie orecchie.Sentii le sue mani chiudersi a pugno e strigere i miei
capelli nel momento in cui l' orgasmo la travolse,per poi lasciarli
mentre tornava in se.
<<Questa non è proprio l'idea di rilassante che avevo in
mente ma credo sia andata bene comunque.>> dissi sorridendo.
La sua risposta fu un dolce bacio che accolsi avidamente.
Già che c'eravamo decidemmo anche di farci una doccia seria,dopo
di che con asciugamani e accapatoi raggiungemmo la sua camera: ogni
cosa mi parlava di lei, e sapeva di lei.Si possono capire molte cose
dalla stanza di una persona, e la sua era semplice e calda arredata
con mobili in legno e alcuni soprammobili etnici: alle pareti vi erano
appese un paio di maschere tribali provenienti da luoghi lontani e la
sua piccola libreria conteneva alcuni romanzi, testi di filosofia,molte
raccolte di poesie di autori contemporanei e non.
Mi infilai i pantaloni e mi rimisi il reggiseno,dopo di che diedi un
occhiata ai titoli:
<<Hai letto anche la divina commedia?>> domandai afferrando
il volume dell' inferno.
<<Si.Ho anche altri libri di poeti italiani: trovo la letteratura
italiana molto affascinante.>> rispose sedendosi a gambe incrociate
sul letto,mentre si infilava il suo pigiama: una canotta da basket,che
le arrivava alle ginocchia.
Notai il diario che le avevo regalato appoggiato sul comodino,con una
cartolina inserita fra le pagine per tenere il segno: aveva iniziato
a scriverci sopra,e la tentazione di darci una sbirciatina fece capolino
nella mia mente, ma riuscii a reprimerla solo grazie ad un grande sforzo
di volontà.
La raggiunsi sul letto mi stesi al suo fianco,la sua testa era appoggiata
sul mio petto e un suo braccio mi circondava la vita, mentre il mio
braccio le avvolgeva le spalle e le accarezzavo i capelli.
Dopo venti minuti di chiacchere a bassa voce,e dolci baci sentii il
suo respiro farsi regolare e capii che si era addormentata: erano le
3.30 e pensai di godermi anch' io qualche ora di sonno.
Mi svegliai circa un'ora dopo a causa di alcuni rumori provenienti dalla
strada:il traffico non centrava dato che Michelle abitava in na via
chiusa e non molto trafficata, il fatto e che c'èra qualcuno
che faceva casino in strada.
Mi alzai,facendo attenzione a non svegliarla,e mi affacciai alla finestra:vidi
un ragazzo che girava a petto nudo e a quattro zampe vicino ad un bidone
della spazzatura rebaltato.
-Cosa cazzo ci fa qui Wolf?- pensai.
Sentii un fruscìo di lenzuola alle mie spalle, e vidi Michelle
che mi cercava con la mano al suo fianco;quando non mi trovò,aprì
gli occhi:
<<Cosa succede?>> mi domandò vedendomi alla finestra
intenta ad infilarmi le scarpe.
<<C'è mio fratello:non so cosa ci faccia qui giù
e mi sembra non stia nemmeno troppo bene.>> risposi con un tono
di urgenza nella voce.
<<Portalo su.>> mi rispose.
<<Stai scherzando?>>
<<Stà male- si sporse e lo vide- ed è mezzo nudo:
è meglio se lo porti in casa no?>>
<<Bene.Prepara una coperta.>>
Scesi utilizzando la scala anti incendio fuori dalla finestra e raggiunsi
Wolf,che mi guardava in modo vago, in due minuti:
-Questa me la paghi....- pensai.
<<Wolf, andiamo.>> gli dissi battendomi una mano su una
gamba e facendogli segno di seguirmi.
Proprio come un cane,capì il segnale e mi seguì fino all'
interno dell' appartamento.
Michelle mi diede una coperta che accomodai per terra: Wolf ci si piazzò
sopra e dopo un pò si addormentò in posizione fetale:in
quei momenti mi ricordava Ares.
Risposi alla sua domanda prima che me la formulasse:
<<Crede di essere un lupo mannaro: è diventato così
quando è uscito dal riformatorio.Lui non ha mai voluto parlare
di quel periodo, e noi non l' abbiamo mai forzato a farlo...>>
spiegai sedendomi sul letto,controllando mio fratello.
<<Perchè l'hanno messo dentro?>> domandò,mettendosi
accanto a me.
<<Furto:aveva rubato un automobile perchè era il mio compleanno
e voleva portarmi a fare un giro...>>
Alla fine mi addormentai strigendo Michelle fra le braccia,e Wolf se
ne stette buono e tranquillo per tutta la notte...o almeno,quello che
restava della notte calcolando che quando ci addormentammo tutti quanti
saranno state le 5.00...
Fui la prima ad svegliarmi e,a giudicare dal sole,doveva essere tarda
mattina.Michelle era nella stessa posizione della notte prima; era Wolf
ad essere diverso: nudo per l' esattezza.
Era un classico di Wolf spogliarsi nel sonno,sia da sano che da mannaro:
mi alzai dal letto e lo svegliai:
<<Hai intenzione di vestirti?>> domandai accarezzandogli
la testa.
<<Buon giorno anche a te-Sbadigliò e rispose semplicemente-Passami
i boxer.>>
<<Sei in grado di non combinare danni?Sai,giusto il tempo che
vada a prendere qualcosa da mangiare.>>
<<Non preoccuparti.>>rispose con un sorriso idiota stampato
in volto, e rimettendosi a dormire.
Andai a comprare qualche brioches ed un paio di ciambelle,di cui Wolf
era ghiotto,e mi affrettai ad utilizzare la scala anti incendio per
tornare all' appartamento:mio fratello,ora, indossava anche i pantaloni
e se ne stava supino a grattarsi la pancia ancora mezzo addormentato,mentre
Michelle non era a letto.
<<Stà preparando il caffè>> mi spiegò
Wolf,prima che potessi pronunciare la mia domanda.
<<Come ti senti?>> domandai avvicinandomi.
<<Bene grazie.Qundo dormo,stò sempre bene.>>
<<E Loki?>>
<<Boh, ci siamo persi di vista in un locale.>>
-Classico- pensai.
Raggiunsi Michelle in cucina mentre preparava quattro tazze per la colazione,le
strinsi la vita da dietro e le posai un bacio sulla spalla:
<<Buon giorno- mi rispose- abbiamo dormito bene?>>
<<Divinamente.>>
Le diedi il vassoio con le brioches,e andai a chiamare Wolf quando il
caffè cominciò a salire mentre Michelle andò a
svegliare sua madre.
<<Wolf vieni a mangiare.>>
<<Arrivo.>> rispose alzandosi.
<<A proposito,c'è anche la madre di Michelle.>> dissi
come sovrapensiero.
<<Scherzi?! Devi essere proprio presa male...>>
<<Che vuoi dire?>>
<<Oh,andiamo sorellina: già dubito che tu ti ricorda i
nomi di tutte le tue ex,ma sono certo che nessuna ti ha portata in visita
ai parenti...>>
Dovevo dargli ragione:
<<Lo so,ma questa signora è una tipa in gamba:sono sicura
che ti piacerà, in fondo è stata un' amica di Eve.>>
Quando raggiungemmo le altre in cucina,la signora O' Connor esclamò
sorpresa:
<<E questo giovanotto da dove salta fuori?>>
<<Beh...>>cominciai.
<<Wolf-gli tese la mano,che venne prontemente stretta-Sono suo
fratello.Ieri sera non mi sono sentito molto bene, ero qui nei dintorni
così Sylvia è venuta a prendermi.>> spiegò
con una naturalezza che certo non gli apparteneva.
<<Mio Dio,non mi dire che ti hanno fatto dormire per terra.>>
<<Non si preoccupi signora, ho dormito benissimo:sua figlia è
stata fin troppo gentile.>>
<<Bene,Wolf, non chiamarmi signora:mi fai sentire tua nonna.Meg.>>
Mi sembrava così strano che questa donna fosse pronta ad accogliere
tutti in quel modo:forse la sua malattia la portava a vedere le cose
in una maniera diversa e a considerare ogni giorno ed ogni esperienza
come un dono prezioso, oppure più semplicemente,come Eve,aveva
un gran cuore.
Fu un bel modo di iniziare la giornata.
Salutai Michelle con un bacio,e quando io e Wolf fummo in macchina,il
suo commento fu:
<<Avevi ragione:quella donna mi piace.>>
Ingranai la marcia e partimmo alla volta della Tana:avevamo del lavoro
da svolgere.
<<Sono
fili che ci reggono,
fili che ci strangolano,
come ragnatele corrono fra te e me,
sono fili che sottendono parole in equilibrio instabile,
come tante ballerine fra le nuvole,
fili elastici ci uniscono e più ci allontaniamo più ci
attraggono,
elettroni attorno ad un nucleo si incrociano soltanto per un attimo,
e con un fil di voce si sussurrano qualcosa e poi ripartono,
fili della tela di Penelope tessuti e poi disfatti io e te,
distanti come i capi di una corda che le nostre vite pizzica e vibra
come un organo di note silenziose ad ogni battito,
tic tac ,oscilliamo come un pendolo: burattini appesi a fili che le
nostre mani tirano,
che si annodano e a volte sfuggono,
fili d' erba calpestati che a fatica si rialzano....
Due gradi verso l' alto, due a sinistra in mezzo a fili troppo tesi,
fili di discorsi persi e poi ripresi senza mai venirne a capo,
fili rosso cupo che ricamano indecifrabili messaggi in codice,
fili che riunisci in trecce che io adoro scioglierti,
che legano i tuoi polsi docili a ricordi semplici,
fili d' oro tracciano parabole nel buio dell' estate dando ai desideri
un' anima,
e tu diventi musica, suoni in metrica armonia ipnotica,
stregato da te che sei la mela della favola,
perduti nello stesso dedalo facciamo su il gomitolo,
ma il filo che inseguiamo è il medesimo,
e un giorno taglieremo insieme il filo del traguardo e resteremo finalmente
senza fili fra di noi,
guinzagli di aquiloni insofferenti che strattonano,
per liberarsi e perdersi e rincorrersi nel vento.....>>
("Fili" by Frankie Hi-Nrg Mc)
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