La
Gabbia
di
Ira feat (Il Giullare)
Capitolo 5: La festa
I
giorni trascorrevano tranquillamente,la temperatura dell' aria si era
abbassata di qualche grado rendendo ancora più piacevole stare
all' aperto.
Stavo facendo una passeggiata con Ares che camminava fedelmente al mio
fianco;una folata di vento mi accarezzò il viso lasciando che
lunghi fili corvini danzassero nell' aria.Lanciai uno sguardo verso
il mio amico che mi osservava in una maniera curiosa:raccolsi un bastone,glielo
mostrai e lo lanciai lontano.Il suo sguardo divenne di sufficienza:credo
che Ares trovasse quel gioco piuttosto stupido....e come dargli torto?
Mi sedetti all' ombra di un giovane frassino e lui si sedette al mio
fianco,continuando a fissarmi: i suoi occhi avevano letto la pace che
aleggiava nei miei.Quell' ombra di malinconia che spesso si notava nel
mio sguardo era sparita e,sapevo di dover ringraziare Michelle per questo.
Il mio dono,il mio premio...chissà cosa mai avevo fatto di buono
per meritare la sua presenza al mio fianco.Non ero sicura di volerlo
sapere.
Mi piaceva quel luogo:l' avevo scoperto per caso tre anni prima mentre
facevo jogging e da allora,mi ritiravo li quando avevo voglia di starmene
per i fatti miei a riflettere.Solo Ares aveva il privilegio di condividerlo
con me.
I miei pensieri mi trasportarono indietro nel tempo,al giorno in cui
gli assistenti sociali vennero a casa mia per annunciare a me e mio
fratello che avremmo dovuto andare con loro:
<<Solo per qualche tempo,appena papà torna vi verrà
a prendere.>> aveva detto quella falsa carogna travestita da donna.
Avevo sei anni allora e Wolf uno in più,non ero ancora in grado
di leggere la menzogna negli occhi altrui.
Aspettammo....aspettammo a lungo il giorno in cui nostro padre sarebbe
venuto a prenderci....poi,un giorno capimmo che aspettare era solo una
perdita di energie e un inutile fonte di illusione e sofferenza che
non giovava a nessuno dei due.Smettemmo di aspettare.
Un abbaio mi ricatapultò nel presente:
<<Va bene,va bene.Tornaiamo a casa bello.>> e ci incamminammo
insieme verso la tana.
Dopo aver visto il mio tatuaggio,anche Loki e Wolf decisero di approfittare
del talento di Michelle:Loki si fece tatuare sul petto una guerriera
accovacciata che si sosteneva su una spada,intenta a guardare un ipotetico
orizzonte.Il suo aspetto era fiero,indomabile e di indescrivibile bellezza.
Quando la vidi,la mia attenzione fu attratta da un particolare:
<<Loki,cos'ha attaccato alla cintura?>>
<<Cosa?Quella specie di freesbee?>>
<<Si,quello.>>
<<Non lo so...sarà un' arma mitologica...>>azzardò.
<<Boh,comunque è curioso.>>commentai.
Rimasi,invece,quasi commossa della scelta di Wolf: oltre ad uno strano
tribale al bicipite decise di farsi tatuare il mio nome,in uno splendido
stile gotico,all' interno dell' avanbraccio.Non gli domandai il perchè;
non era necessario.
Gli allenamenti di Michelle procedevano bene,era migliorata molto e
vederla combattere con Loki era uno spettacolo per gli occhi: il suo
sguardo concentrato, i muscoli tesi e pronti a scattare,quel suo ventre
piatto che ondeggiava in maniera quasi ipnotica....a conti fatti,solo
il suo corpo era un' arma micidiale!
Cry le stava insegnando ad usare la pistola:non so ben dire cosa provavo
ogni volta che la vedevo centrare un bersaglio,da una parte ero veramente
orgogliosa dei suoi progressi ma dall' altra sentivo una strana morsa
allo stomaco,come se tutto ciò non fosse giusto.
Gurdai l' orologio,ero via da due ore così decisi di rientrare
e di andare a prendere Michelle che era passata nel suo appartamento
in caso sua madre avesse avuto bisogno di qualcosa.
Quando entrò in macchina,mi salutò con un bacio e mi informò
che la signora O' Connor stava bene.
<<Ho visto il tatuaggio che hai fatto a Loki,è molto bello.>>
<<Grazie.E' stato un vero lavoraccio...Ho impiegato un ora solo
per delineare lo sguardo della guerriera.>>
<<Ne è valsa comunque la pena. C'è una cosa,però,che
non riusciamo a capire.>>
<<L' arma della guerriera?>> indovinò.
<<Si.Che cos'è?>>domandai incuriosita.
<<Non lo so nemmeno io di preciso:è una cosa che ho sempre
avuto in mente fin da bambina quando, con le mie cugine, giocavamo ad
essere le paldine della legge....io fingevo sempre di avere,come arma,un
disco rotante.Mi è tornato in mente mentre tatuavo Loki così
ho deciso di inserirlo.>>mi spiegò,arrossendo come una
bambina.
Le accarezzai la guancia e approfittai di un semaforo rosso per posare
nuovamente le mie labbra sulle sue.
<<Il programma di stasera?>> mi domandò una volta
riprese le distanze.
<<Dunque,prima facciamo un pò di allenamento io e te,poi
ce ne andiamo a mangiare cinese in un ristorante che hanno appena aperto,quindi
torniamo a casa dove sarai la mia schiava del sesso.-la fissai aggiungendo-Ed
è tassativo attenersi al programma.>>
<<Tesoro ricorda che,fra noi due,sei tu quella che dovrà
portare il guinzaglio!>>rispose divertita,sapendo di avermi colpita
e affondata.
Non potei trattenere una risata.
Questa era una delle tante cose che amavo in lei:sapeva farmi ridere.Anche
quando mi sentivo abbattuta,il suo sguardo,la sua presenza accanto a
me,mi facevano nascere un sorriso.
Combattere con Michelle era,per me,una gran fatica poichè temevo
di farle del male.
I pugni vagavano comunque secchi e precisi,fendendo l' aria arrivando
a segno sulle protezioni:non sarei mai riuscita a mirarle il volto.
Fermai un calcio di Michelle,imprigionandole la caviglia con il braccio:
<<E adesso?>> le domandai provocandola deliberatamente.
La sua risposta fu un sorriso,seguito da un perfetto calcio circolare
eseguito con la gamba che la sosteneva,che riuscii ad evitare per un
puro colpo di fortuna.
Michelle era però riuscita nel suo intento,infatti mi aveva sbilanciata:liberatasi
dalla mia stretta si abbassò e provò a stendermi con un
calcio circolare basso che saltai via,una volta passato l' attimo di
smarrimento.Nel momento in cui lei si alzò,utilizzai la stessa
tecnica,che andò a buon fine:era a terra ed io,mi misi a cavalcioni
su di lei trionfante:
<<Diventa sempre più difficile tenerti testa...>>
commentai,con il fiatone.
<<Voglio confidarti una cosa: perdo apposta,per far in modo di
averti su di me.>>rispose con un sorriso malizioso,recuperando
fiato.
<<Per questo non devi far altro che chiedere.>> dissi sorridendole.
Mi chinai su di lei e le baciai la fronte,le guance,il mento e le labbra,mordendole
il labbro inferiore.
Sentii le sue mani che si infilavano sotto la mia maglietta:
<<Il programma prevedeva prima la cena....>>
<<Ma davvero?-si liberò del corpetto di protezione e si
sfilò il top-Sono sicura che non è poi così tassativo
seguirlo alla lettera....>>
Non le risposi nemmeno.Immersi la mia testa fra i suoi seni e iniziai
a giocherellare con i suoi capezzoli:mi piaceva sentirli eretti sotto
il tocco insistente della mia lingua.
Michelle aveva il potere di mandarmi in pappa il cervello:le bastava
poco per far si che i miei neuroni si prendessero una vacanza provvisoria,lasciando
i miei istinti animali liberi di esprimersi.Lei ne era perfettamente
consapevole e,la cosa,le piaceva.
Le sue braccia mi stringevano contro il suo corpo,come se avessero voluto
impedirmi di andarmene,cosa davvero impensabile.
La baciai nuovamente,gustando a fondo ogni contatto delle nostre lingue.Mi
sollevai un pò,e la guardai negli occhi,fu allora che mi fermai:in
quegli occhi che amavo tanto,albergavano delle lacrime che non riuscivano
ad essere trattenute.
<<Eih....stai bene?>>le domandai preoccupata,accarezzandole
i capelli.
<<Si...stò bene...>> rispose con voce tremula.
Al mio sguardo poco convinto,aggiunse:
<<Davvero,sto bene.E' solo che...>>
<<Solo che?>>
<<Non lo so Silvya.Quando stò con te mi sento così
bene e così in pace con me stessa che mi sembra troppo bello
perchè possa durare...-stavo per intervenire ma,Michelle,mi interruppe-non
ho mai provato nulla di simile per nessun altro...ciò che provo
per te è così profondo e così intenso che quasi
mi spaventa...>>
Le presi il volto fra le mani e appoggiai la mia fronte alla sua susurrandole:
<<Ti amo bambina.Tutto ciò durerà,te lo prometto:non
permetterò a nessuno di portarti via da me.>>
Il bacio che avvenne in seguito fu quanto di più dolce si possa
immaginare:erotico,passionale ed estremamente romantico.Se avessi dovuto
morire in quel momento,sarei morta con somma pace e soddisfazione.Avrei
potuto continuare quel bacio,per tutta la notte e per tutti giorni a
venire fino alla fine del mondo ma,il tutto venne interrotto bruscamente
da una voce famigliare che mi chiamava:
<<Iena!Iena!>>
Inutile dire che in quel momento avrei voluto sopprimere Loki.Contro
voglia,mi affacciai al cornicione del tetto:
<<Cosa c'è Loki?>>
<<Venite giù!Ci aspetta un pò di shopping!>>esclamò
con un ghigno che non prometteva nulla di buono.
<<Arriviamo.-E rivolta a Michelle dissi-Un tempismo perfetto,ti
pare?>>
<<Forse dovremmo raggiungerlo.>> rispose divertita.
<<Forse dovresti rivestirti.>>le suggerii.
<<Forse dai troppo peso alle sottigliezze...>>
<<Umm...forse...>>
Scoppiammo a ridere e,una volta che Michelle si fù rivestita,raggiungemmo
il mio compare.
Il tempo di una doccia veloce e di indossare qualcosa,ed eravamo nella
cadillac con Wolf e Loki a percorrere una destinazione che mi era ignota.
<<E' chiedere troppo sapere dove stiamo andando?>>
Come sempre,mio fratello non si sprecò ad emettere un suono:
<<Tesoro,la festicciola è dopo domani,dovremmo pur comprare
qualcosa di adatto all' occasione...>> rispose Loki parecchio
divertito.
<<Perchè mi viene già il mal di pancia?!>>
fu la mia risposta rassegnata.
<<Suvvia,questa sarà la prima volta che compreremo,da Phill,qualcosa
di legale.>>commentò Loki.
<<Phill?>> domandò Michelle,non sapendo a chi ci
stessimo rivolgendo.
<<E' un tipo che ha un negozio di abbigliamento....particolare,per
così dire....li ci trovi di tutto,dai reggiseni borchiati ai
frustini.Il fatto è che per arrotondare,vende armi di contrabbando.Ma
cosa vuoi,uno deve pur portare a casa la pagnotta.>> le illustrò
Loki.
<<Sapevo che frequentandovi avrei conosciuto tante cose nuove....>>
Non appena arrivammo di fronte al negozio o,per meglio dire,buco Phill
ci venne incontro con la sua andatura zoppa e un sigaro cubano che teneva
perennemente in mano:
<<Ragazzi,avevo detto che mi sarei fatto vivo io per...>>
<<Oggi siamo qui per fare shopping.>>lo interruppe Loki.
Phill ci squadrò tutti e quattro,poi guardandomi disse:
<<Eh eh,non credevo vi piacessero certi giochini...>>
<<Phill,per piacere....Non è proprio giornata!>>lo
sorpassai ed entrai nel negozio.
<<Ma che le è preso?>>domandò a rivolto a
Loki.
<<Mah...sarà uno sfogo uterino...>>
Questa risposta gli fece guadagnare una gomitata nlle costole,sia da
Michelle che da Wolf che mi raggiunsero all' interno.
<<Chissà perchè l' idea di vestirsi in pelle li
rende tutti irascibili.>>commentò Loki prima di entrare
insieme a Phill.
Una volta giunta all' interno dell' esercizio mi guardai un pò
intorno in un alternarsi di borchie maschere e frustini quasi nauseante:
<<Non posso credere che lo stiamo facendo per davvero...>>borbottai.
<<Iena?!>> da dietro il bancone spuntò Nora,la nipote
di Phill.
<<Eih Nora,è da un pò che non ci si vede!>>esclamò
Loki.
La ragazza uscì dal bancone e gli saltò al collo:
<<Mio Dio ragazzi,non riesco nemmeno a ricordare quanto tempo
è passato!-si staccò da Loki e si lanciò fre le
braccia di Wolf-Mi siete mancati!>>
Strinse la mano a Michelle calorosamente e si presentarono:il suo modo
di fare spesso mi ricordava un a vulcano in eruzione.
<<Tuo marito?>> domandai.
<<Ho lasciato lo stronzo a Baltimora.Avevi ragione,non era il
tipo giusto per me.>>
<<Cinque mesi.....un matrimonio record...>>commentai.
<<Già.Sono tornata quindici giorni fa...giusto per sentire
cosa avete combinato a Jarod...>>
<<Noi?!Tesoro,noi siamo innocenti come dei fanciulli!>>ghignò
Loki.
<<Non sempre i fanciulli sono innocenti....Si dice che il figlioccio
di Jarod stia mettendo insieme un pò di gente per darvi la caccia.>>ci
informò.
<<Aspetta,aspetta.....Steve, giusto?>>domandai.
<<Si,è lui.>>
<<Ma quel botolo avrà forse quindici anni.>> commentò
Loki,poco convinto.
<<Si, e molti di loro non arrivano a venti.Steve è nato
e cresciuto nella banda di Jarod,non vi conviene sottovaluatarlo.>>
<<Forse ad Harlem sarà qualcuno ma qui,a casa nostra,è
solo una seccatura in più.>>il mio tono era deciso.
<<Allora ti conviene eliminare la seccatura,prima che si trasformi
in un problema.-mi rispose.Poi si guardò intorno e domandò-Dove
sono finiti Wolf e la tua amica?>>
<<Non lo so.>>Mi guardai un pò attorno poi chiamai
mio fratello.
<<Siamo qui dietro!>> la voce di Michelle proveniva da dietro
un angolo dove c' era un camerino.
Andammo a vedere cosa succedeva e vedemmo Michelle intenta a passare
qualcosa attraverso la tenda del camerino.
<<Dimmi che non c'è mio fratello lì dentro.>>
La sua risposta fu un sorriso beffardo:
<<Dai Wolf,fammi vedere come stai.>>disse.
Uscì a testa alta,allargò le gambe mani sui fianchi e
petto in fuori:indossava una maschera,che poteva benissimo esser stata
rubata al Dottor Lecter in persona e un collare borchiato,ai polsi aveva
dei bracciali in pelle ai cui lati vi erano fissate delle lame,dei pantaloni
in pelle e un paio di anfibi ovviamente tempestati di borchie.
<<Fratellino sei il migliore!>>esclamò Loki,andandogli
incontro.
Sapevo che questo sarebbe stato l' inizio di un lungo pomeriggio di
shopping forzato....
<<Allora,come posso esservi utile ragazzuoli?>> Domandò
Nora fissandomi divertita.
<<Inizia a far sparire quel sorriso.>>gli risposi assai
priva di entusiasmo.
Loki le spiegò berevemente il tipo di festicciola per cui ci
stavamo preparando.
<<Bene,rimbocchiamoci le mani e al lavoro:vi farò diventare
i sadomasochisti più invidiati di New York!>>
<<Non vedo l' ora....>>dissi con lo stesso tono con cui
avrei annunciato un lutto.
Tre ore,trenta minuti e troppi dollari dopo,uscimmo da quello stramaledetto
negozio:giuro che mi sarei sentita meno stanca a fare due ore e mezza
di palestra.
Naturalmente Nora non potè impedirsi di farmi un piccolo appunto
prima che ce ne andassimo:
<<Iena,io in questo negozio ci sono praticamente cresciuta e ti
assicuro che di gente ne è passata parecchia:se vuoi passare
per una sottomessa inizia con l' abbassare lo sguardo....anche se te
ne andrai in giro con quel bel guinzaglio,non convincerai nessuno se
mantieni quel tuo sguardo da assassina.>>
Non riuscii davvero a trattenerlo....il mio terzo dito si sollevò
come spinto da volontà propria e la mandò affanculo,il
tutto condito con il mio solito ghigno strafottente.
La sua risposta fu un dollaro e ottantacinque di resto,che le avrei
tirato dietro,e un:
<<Ricorda tesoro:testa bassa.Lo faccio per il tuo bene!>>
doveva essere sempre lei ad avere l' ultima parola...ci mancava solo
che venisse li a stringermi la guancia fra quelle sue dita sotili,come
fanno i parenti con i nipotini che inermi devono subire, e avrei avuto
il movente perfetto per ucciderla.
<<Michelle...>>
<<Si?>>
<<La pistola!>>
<<Ci si vede Nora!>> esclamò Loki trascinandomi fuori
da quello stramaledetto posto.
<<Loki,dove stiamo andando?>>domandai dopo mezz'ora d' auto,notando
che non stavamo seguendo la strada che portava alla tana.
<<Andiamo a mangiare qualcosa.Sono le otto e mezza,non so voi
ma io ho veramente fame.Pensavo di andare a Little Italy,ti va una pizza?>>
Guardai Michelle,che mi osservò a sua volta trattenendo a fatica
una risata e risposi:
<<Perfetto.>>
Anche se i miei piani per la serata erano stati completamente sballati,non
potevo non ammettere che quella pizza era davvero squisita e che Loki
aveva scelto veramente un buon locale.
Wolf aveva divorato addirittura due pizze con salsiccia nel tempo che
io impiegai per mangiarne una.
Era circa mezza notte e mezza quando,finalmente,tornammo a casa:
<<Allora,avete fatto acquisti?>> domandò Stan,comodamente
stravaccato sul divano con Ares al suo fianco.
<<Era impossibile non trovare qualcosa di adatto in quel posto.>>
rispose Michelle.
<<Perchè non mi fate dare un' occhiata?>>
<<Domani.-Gli feci l' occhiolino e aggiunsi-Non sia mai,che ti
rovini la sorpresa.>>
La prima cosa che feci una volta raggiunta la mia camera,fu lanciare
senza troppa attenzione il sacchetto con il mio vestito in un angolo.
<<Coraggio,fammi vedere un bello sguardo sottomesso.>>
Mi voltai verso di lei con uno sguardo tutt' altro che sottomesso,l'
afferrai per i fianchi e la sollevai da terra:le sue braccia mi cingevano
il collo e le su gambe mi circondavano la vita.La misi con le spalle
appoggiate al muro e le dissi:
<<Se te lo facessi vedere dopo dovrei ucciderti.>>
<<Correrò il rischio...>>
Mi prese il volto fra le mani e mi morse il labbro superiore sorridendo,prima
di dar modo alla mia lingua di incontrare la sua.
<<Io non vedo gli occhi di una assassina...>>mi disse poi,con
una voce dolcissima.
<<E cosa vedi?>> le domandai posando le mie labbra sul suo
collo.
<<Leggo in essi,tutto l' amore che provo per te.>>
Quelle parole risultarono più potenti e devastanti di un proiettile
in pieno petto:Michelle mi dava modo ogni giorno di scoprire quale creatura
meravigliosa fosse e io,volevo far in modo di meritarmi tutta quella
dolcezza che riversava su di me.
<<Voglio portarti a vedere un posto.Ti va?>> le domandai,interrompendo
le mie effusioni.
<<Prima dovresti farmi scendere.>>fu la sua risposta condita
con uno splendido sorriso.
La mia giornata era iniziata ai piedi di quel giovane salice e decisi
di terminarla in quel luogo condividendolo,per la prima volta,con qualcuno
che non fosse Ares.
Michelle si sedette affianco a me e appoggiò la testa sulla mia
spalla:
<<Che cosa avevi oggi?>> mi domandò dopo qualche
minuto di silenzio.
<<Oggi?>>
<<Si,oggi.Non dirmi che tutta quella tua svogliatezza era dovuta
al lavoro che dobbiamo svolgere.>>
<<Oggi è il 22 Luglio e questo,per me, non è mai
un buon giorno.>> dissi fissando un punto immaginario di fronte
a me.
<<Magari se ne parli,riuscirai a sentirti meglio.>>mi incoraggiò.
<<Il 22 Luglio di vent' anni fa gli assistenti sociali vennero
a casa nostra e portarono me e Wolf in orfanotrofio.Mio padre se n'
era andato.Sparito.Volatilizzato,senza uno straccio di spiegazione.
Per tenerci buoni ci dissero che sarebbe tornato a prenderci e,ti assicuro
che non è affatto bello vivere credendo in qualcosa che non potrà
mai realizzarsi.Dall' alto dei miei sei anni,io ci credevo.Immaginavo
sempre di vedere papà che ci veniva a prendere in macchina con
un mucchio di regali per noi.>>
<<Eri una bambina,non è una cosa sciocca.>> intervenne
Michelle,prendendo la mia mano fra le sue.
<<Già...credo che il mio problema sia che non ho ancora
superato questa cosa dell' abbandono.Se solo potessi avere fra le mani
mio padre,per cinque minuti lo sbatterei al muro chiedendogli solo "perchè?">>
<<Hai mai pensato all' eventualità che tuo padre sia...>>
<<No,il bastardo non è morto.Dopo che Stan prese me e Wolf
sotto la sua ala protettrice,si mise a cercarlo e naturalmente lo trovò.Io
non volli sapere dove si trovasse e Stan mi disse che era vivo e aveva
messo su un' altra famiglia....suppongo sia questa la cosa che mi fa
più male.Insomma,cosa c' era in me e in mio fratello che non
andava?>>
<<Niente.-si inginocchiò davanti a me-Silvya,non eravate
voi a non andare,è evidente che quello con dei problemi fosse
lui.Comunque,guarda il lato positivo:se le cose non fossero andate così,per
quanto dolorose possano esser state,non avresti mai trovato delle persone
come Eve,Stan,Loki,Cry e Bruce....è vero che nelle vostre vene
scorre un sangue diverso,ma una famiglia vera non si limita solo all'
aspetto biologico....Loro ti amano e farebbero di tutto per proteggerti,come
tu faresti di tutto per proteggere loro...questa è la tua famiglia
e dubito che tu ne vorresti una diversa.>>
La feci sedere sulle mie gambe:
<<Anche tu ne fai parte.>>
Si abbassò su di me e mi baciò lentamente ed io,mi gustai
ogni attimo di quella dolce sensazione.
Le mie mani stavano già iniziando a spogliarla della maglietta
con foga,ansiose di tastare e palpare la sua pelle.
Michelle era seduta a cavalcioni sul mio addome,le mie mani le carezzavano
i fianchi,mi lanciò uno sguardo da gatta e si sfilò il
reggiseno giocherellandoci un pò per poi lasciarlo ricadere nell'
erba.
Le sue mani stavano sbottonando la mia camicia con calma e lentezza,sapendo
bene che l' attesa rappresentava per me una dolce agonia...Per ogni
bottone slacciato, sentivo le labbra di Michelle posare baci sulla pelle
che veniva mostrata....baci leggeri e soffici quanto il battito d' ali
d' una farfalla ma, allo stesso tempo incandescenti come se il mio corpo
fosse stato attraversato da un fiume di lava.
La sua lingua disegnava mille forme sulla mia pelle,le sue labbra cercarono
i miei capezzoli che si fecero trovare eretti al minimo contatto con
la sua lingua.
Sapevo che voleva soddisfarmi...sapevo che in quel momento,voleva più
che mai farmi capire quanto ci tenesse a me...e stava riuscendo perfettamente
nel suo intento...
Quando mi infilò una mano nei pantaloni trovò il mio clitoride
pulsante,ansioso del tocco delle sue dita.L' orgasmo mi colse rapidamente:Michelle
sapeva bene come portarmi all' apice del piacere...e mentre il mio corpo
veniva percorso da mille scariche elettriche che mi incendiavano all'
interno,ella mi fissava e,appoggiando la sua fronte contro la mia,sussurrò:
<<Ti amo,Silvya.>>
Il giorno dopo mi svegliai piena di energie,carica e pronta ad affrontare
il lavoro per il quale saremmo stati profumatamente pagati.
Loki era impegnato,insieme a Stan, ad affilare oltre modo ogni borchia
o lama che facesse parte del nostro vestiario in modo che anche questo
avrebbe potuto rivelarsi un arma inosservata e utile.
Wolf e Michelle,erano andati a fare un pò di jogging e miei due
Hacker erano impegnati nella codificazione dei documenti trovati nella
casa di Stump.
Non avevo nulla da fare,cosi presi le due katane che tenevo appese in
camera e andai sul tetto,dove trascorsi un paio d'ore abbondanti a combattere
da sola,utilizzando le spade con parecchia disinvoltura e precisione.Fendevo
l' aria con colpi secchi e decisi, i miei polsi erano sciolti e sapevano
alla perfezione come far muovere le armi.
Poi decisi di allenarmi un pò con i coltelli,anche se non ce
n'era affatto bisogno...misi il maichino che utilizzavo sempre in posizione
e mi distanziai di circa dieci metri:
<<Sei proprio ridotto male...mi sa che dopo oggi,te ne andrai
in pensione.>>
La prima lama gli si conficcò in fronte,seguita da una sul polso,
una in pieno cuore e una nell' inguine....
Sentii il mio cellulare vibrare nella tasca dei pantaloni,sul diplay
comparve il numero di Marcus W.:
<<Dimmi tutto Bruce.>>
<<E' sorta qualche difficoltà nella codificazione dei dati...te
lo dico in modo che tu possa regolarti:Stump ci serve assolutamente
vivo.>>
<<Morris ha detto "possibilmente" vivo....>> puntualizzai
in tono distaccato.
<<Queste uscite sono degne di Loki...vorrà dire che punterò
sulla tua sensibilità:se riusiciamo a scoprire dove ha nascosto
i soldi,aumenta anche la nostra paga...>>
<<Bruce,perchè devi essere così attaccato al vile
denaro?!Che poi dimmi la verità,lo vuoi vivo per sapere il modo
di leggere quel dannato minidisc...>>
<<Mi conosci bene,a quanto vedo.>>
<<E' già...a quanto pare non sono l' unica orgogliosa in
famiglia.>> dissi ridacchiando.
Quella sera andammo,come di consueto,a brindare al Paradise:un atto
propiziatorio,che fino ad ora aveva sempre funzionato.
Tornammo alla Tana che ormai erano le 21.45.
<<Bene ragazzi,andate a prepararvi:assistere ad una sfilata di
alta moda è sempre stato uno dei miei sogni nel cassetto!>>
esclamò Stan sedendosi sul divano,mentre sorseggiava una birra
scura.
<<Mi sa che allora hai sbagliato indirizzo...>> fu la mia
risposta.
Alla fine,Loki aveva scelto un vestitino uguale a quello di Wolf e,pure
quello che indossavo io,li ricordava molto:un paio di pantaloni in pelle
che mi fasciavano le gambe,accompagnati da un mini top che si allacciava
ad incrocio sulla schiena.
A differenza dei miei due ragazzoni,la mia maschera (rigorosamente di
pelle) mi copriva il capo come una bandana,le fessure per gli occhi
avevano un taglio felino decisamente provocante e,una cresta di borchie
estremamente affilate si erigevano sul capo.
Un paio di guanti lunghi fino al gomito,con la solita aggiunta di metallo,dava
un condimento al tutto.
Quando uscii dalla stanza erano tutti giù,compresi Bruce e Cry:
<<Cry,non una parola.>>
In certe situazioni è un vero peccato che gli occhi rivelino
molto più di quanto non possano fare le semplici parole.
<<Manca solo il nostro angelo-disse Loki e poi,rivolgendosi a
me-Tesoro,la pelle ti dona.>>
Non ho parole....
Anche Michelle fece il suo ingresso:era splendida.
Non aveva una borchia.....
Indossava un semplice vestito di seta bianco che le abbracciava i fianchi
scendendo in una gonna,che le metteva in risalto il sedere in una maniera
quasi dolorosa....Sarà stato il fatto che quel vestito era semi
trasparente e lasciava intravedere il completino intimo che indossava,sarà
stato il fatto che mentre scendeva le scale una spallina del vestito
scese con lenta naturalezza mostrando la sua soffice pelle,ma quando
si ritrovò davanti a noi e,tenendo tre guinzagli in mano disse:
<<Pronti alla passeggiata?>> le sarei saltata adosso li,davanti
a tutti senza problema alcuno.
Ma c'era del lavoro da fare e io sono una professionista.
<<Bruce,hai avuto davvero un colpo di genio.>>fu il semplice
commento di Loki.
Quando arrivammo di fronte al night,i due gorilla si fecero da parte
per lasciarci libero il passaggio proprio come aveva previsto Bruce.
Michelle ci guidò con passo sicuro all' interno del locale,come
se fosse abituata da sempre a portare uomini al guinzaglio.
<<Porca puttana!- esclamò Loki una volta entrati-Ti prego,voglio
anch' io una festa così per il mio compleanno!>>
Lo spettacolo a cui stavamo assistendo era veramente assurdo...altro
che night,quello era un vero e proprio bordello:dovunque si posava lo
sguardo si vedevano uomini e donne impegnati a dominare o essere dominati.
Sentii Loki chiamarmi con il gomito:
<<Guarda quella....>> le parole gli morirono quasi in gola,mentre
mi indicava una bionda inginocchiata ai piedi di un uomo.
<<Però,non male....>>era davvero una bella ragazza.
Non potei terminare il mio commento,poichè Michelle diede uno
strattone secco al mio guinzaglio:
<<Stai attenta tesoro,potrei diventare pericolosa...>>
Un ciccione lardoso,arrivò con passo spedito nella nostra direzione
e si mise a parlare con la nostra padrona:
<<Hai addirittura tre amanti?>>
<<Mi piace trattarmi bene...>>
<<Lo vedo- e mi lanciò un'occhiata che non mi piacque affatto-che
ne dici di uno scambio?>>propose mentre si pregustava già
l' orgasmo che gli avrei procurato.
<<Ovvero?>> domandò lei in tono distaccato.
<<La vedi quella rossa laggiù?>> indicò una
ragazza sui venticinque anni,seduta su un divanetto.
<<Però,non male...>> in quel momento l' avrei uccisa....proprio
il momento ideale per fare dello spirito.
<<La mia troia può soddisfare ogni tua voglia....mentre
mi sbatto la tua cagna...>>
<<Questo deve aver studiato ad Harvard...>>Bisbigliai a
Loki,per spezzare la tensione.Sapevo che se il ciccio si fosse fatto
troppo insistente avrebbe rischiato di non uscire vivo da quel maledetto
posto.
Il tipo non aspettò nessun tipo di approvazione per raggiungermi
e prendermi per la vita tirandomi a se,fu Michelle a staccarlo con rabbia:
<<Senti un pò stronzo,sia ben chiaro una cosa,lei è
mia.Qualsiasi cosa lei faccia è solo in funzione del mio piacere.E
avere la visione di lei che viene battuta da un pezzo di merda come
te è l' ultimo dei miei pensieri...quindi vedi di sparire prima
che ordini ai miei cani-disse circondando le spalle a Wolf e Loki-di
spassarsela con te.>>
L' uomo rimase interdetto per quelche istante.
<<Beh,sei ancora qui?>>
Bastarono due secondi,e il tipo si dileguò fra la folla.
<<Qusta ragazza è dimanite pura!>>ghignò Loki.
<<Una continua fonte di sorprese...>>risposi mentre la fissavo
negli occhi.
<<Dove sarà il festeggiato?>> domandò Michelle
dopo un' ora che giravamo senza una meta precisa.
<<Davanti a te.>> affermò Wolf....l' unica frase
da quando avevamo lasciato la tana.
Un ragazzo,con una folta coda di cavallo,avanzava verso di noi divorando
la mia ragazza con gli occhi.....
"Iena,sei una professionista....zitta,muta,non provocare e intervieni
solo in caso di necessità" nonostante questo pensiero,avrei
voluto ucciderlo senza troppi complimenti.
<<Questa è la prima volta che viene nel mio Night?>>
la sua voce era profonda e lievemente rauca.
<<In effetti si,come lo sa?>> domandò Michelle afferrando
un bicchiere di champagne che le veniva offerto da un cameriere.
<<Mi sarei ricordato di una ragazza tanto bella>>
<<Lei mi lusinga signor Stump >> sorseggiò il fissando
l' uomo negli occhi,sapendo bene che erano un' arma micidiale.
<<Qui c'è troppa confusione...le andrebbe di venire nella
mia stanza e...conoscerci meglio?>> quell' allusione,aveva lo
stesso peso di una affermazione.
<<Perchè no?>>
La stanza consisteva in un piccolo bagno e un grande letto sopra il
quale ci si poteva "conoscere" molto bene,con estrema facilità.
Come se si fosse accorto solo ora che Michelle non era sola,domandò:
<<Vuoi farli guardare?>> chiuse la porta e si infilò
la chiave in tasca.
<<Si.Mettetevi vicino alla porta.-poi si stese sul letto trascinandovi
per la cravatta anche Stump e,rivolgendosi a lui disse- voglio che vedano
mentre vengo completamente dominata da un altro...>>
<<Tu...>>
Il poveretto non potè finire di dire niente,perchè si
ritrovò all' improvviso sollevato da Michelle e scagliato per
terra da Loki:
<<Adesso frai quello che ti dico.>> e per rinforzare la
sua autorità,gli mollò un calcio nel costato.
Aspettammò che il poveretto riprendesse a respirare poi Wolf
pensò a perquisirlo e a toglierli la pistola che portava legata
al polpaccio.
Loki lo risollevò e lo fece sedere sul letto.
Presi una sedia e mi sedetti di fronte a lui:
<<Allora, signor Stump,mettiamo le cose in chiaro:i nostri clienti
ci hanno pagato trovarti e consegnarti...vivo o morto non fa differenza,per
noi si intende.E' tutto nelle tue mani,creami qualche problema e ti
taglio la gola nel bel mezzo dei tuoi festeggiamenti;sii docile come
un agnellino e domani vedrai sorgere il sole.Sono stata chiara?>>
<<S..si.>>
In quel momento Stump apparve ai miei occhi,per quello che era in realtà:un
ragazzino viziato che,per la prima volta nella sua vita,si ritrovava
ad affrontare da solo i propri guai.
Loki avvicinò il ciondolo della sua collana alla bocca e utilizzò
la radio trasmittente che si trovava all' interno per dire a Bruce di
venirci a prendere.
Come promesso,Willy si comportò come un bravo bambino:uscì
dal locale abbracciato a Michelle,mentre da dietro io lo tenevo sotto
il tiro della sua stessa pistola.
<<Allora ragazzi,vi siete divertiti?>>domandò Bruce
una volta sliti in macchina.
<<Un festa da urlo.>>
Stump arrivò bendato alla Tana,per non dargli modo di risalire
al nostro rifugio.
Quando riavette il dono della vista si trovava in cantina, seduto su
una sedia con i polsi legati e Ares di fronte a lui che ringhiava rabbiosamente.
Prima di iniziare il nostro interrogatorio, indossai i miei abiti:quando
arrivai da lui trovai solo Bruce e Cry,gli altri erano ancora impegnati
a cambiarsi.
<<Allora Stump,sei riuscito a renderci difficile il lavoro....come
si codificano i dati del mididisc?>>domandai con tono distaccato.
La stanza piombò nel silenzio assoluto.
<<Bruce,a quanto pare abbiamo incontrato un vero duro...>>
<<Fottiti.>> esclamò il giovane guardandomi con disprezzo.
Gli sorrisi,mi avvicinai a lui e gli accarezzai una guancia:
<<Adesso vediamo quanto sei duro,sig. Stump.>>
Mi misi affianco ad Ares,battei una mano sul polpaccio e dissi:
<<Attacca.>>
Stump urlò a squarcia gola,nel momento in cui le zanne del mio
cucciolotto gli penetrarono la carne entrando in profondità:
<<Le iene,sig. Stump, hanno delle mascelle così robuste
che sono in grado di spezzare il femore ad un cavallo con un morso...I
Pitt Bull magari non ce la fanno,ma l' unico modo per staccarli da un
braccio,o una gamba,umana è fargli saltare la testa.......oppure
dare al loro padrone le informazioni che chiede.>> la mia voce
era glaciale quanto i miei occhi.
<<Ares,vieni qui.>> Ubbidiente come sempre venne da me a
farsi carezzare la testa come premio.
Il sangue scorreva come un torrente dallo squarcio che Stump aveva sulla
gamba:
<<Cosa ne dice?Ci facciamo due chiacchere?O preferisce che indichi
al mio cane un braccio,una mano,o l' inguine?>>
<<D'a....d'a..d'accordo...-balbettò-ti dirò quello
che vuoi,ma tinielo lontano da me...>>
<<Perfetto.Stan,bendagli la gamba. E' tutto tuo Bruce.>>
Mi allontanai e mi accorsi della presenza di Loki:
<<Michelle e Wolf?>>
<<Michelle se n'è andata:ha ricevuto una telefonata da
sua madre,ed è scappata via di corsa.Ha detto che ti chiamerà.Wolf
l' ha accompagnata.>> mi spiegò.
<<Vado da lei.>>
Incrociai Wolf quando mancavano circa due isolati per arrivare all'
abitazione di Michelle.Sporse un braccio fuori dalla Cadillac e fece
segno di fermarmi.Quando mi si affiancò,la sua faccia non mi
piacque per niente:
<<Wolf,cos'è successo?>> domandai leggermente preoccupata.
<<Ecco....non so da che parte iniziare.>>
Scendemmo entrambi dalle auto e ci ritrovammo sul marciapiede uno di
fronte all' altra:
<<Ho....ho visto due macchine usate dai ragazzotti in borghese
di fronte a casa di Michelle....>>
<<E allora?>>
-Dimmi che non è quello che penso-
<<Senza farmi vedere ho preso le scale anti incendio e sono entrato
in casa....L'ho sentita parlare con Willmore.>>
Fred Willmore lavorava nell' unità crimini violenti....e il fatto
che avesse deciso di dedicarsi anima e corpo alla mia cattura,non mi
aiutava di certo.
Wolf mi aveva appena ucciso:
<<No,non può essere...>>
<<Sil,io non so se Michelle ci ha traditi perchè me la
sono filata al volo ma,sono pronto a giocarmi le palle sul fatto che
Willmore fosse in quell' appartamento.>>
Dissi a Wolf di tornare pure alla tana ma,di non dire niente agli altri....dovevo
sbrigarmela da sola.
Sentivo il bisogno di stare un pò per i fatti miei,cosi iniziai
a girovagare per la città senza una meta....mi sentivo stordita
e debole....il pensiero di averla persa aleggiava minaccioso.....e fu
allora che accadde: l' ira si impossessò di me.
Erano circa le 3.30 quando mi ritrovai di fronte alla finestra della
camera di Michelle.
Entrai con passo felino,andai verso la camera di sua madre e mi assicurai
che la porta fosse chiusa poi tornai da colei che,oltre ad avermi rubato
il cuore, mi doveva qualche spiegazione....
Dormiva profondamente con un aria innocente stampata in volto,quanto
quella di un bambino:le accarezzai la gote con calma,dandole modo di
svegliarsi e di capire chi si trovasse di fronte:
<<Sil....cosa....>> la sua voce era impastata dal sonno
ma,quando mi vide seduta sulla sedia della scrivania di fronte a lei,
si svegliò subito:era spaventata....e non era la pistola che
le stavo puntando addosso a terrorizzarla ma,ciò che aveva letto
nei miei occhi....
Ira: Mi dicono tutti di crescere e di mettere
la testa a posto.....
Giullare: E dunque....
Ira [spalanca le braccia e fa un giro su se stessa] :Che cosa vedi?
Giullare:Un imbecille....
Ira: Allora vedi la stessa cosa di quando avevo 16 anni....
Giullare:E questo a cosa ci porta?
Ira: A nulla.....è tutto perfetto....
Giullare:A te la filosofia non fa bene....
Ira:Il fatto è che io filosofo.....tu filofesseggi.....
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