MIRIAM
di
Comasia Pagano
(terza
parte)
cover
di xgabrocx
Voglio
informarvi che nella terza parte del mio racconto ci sono scene amorose
tra due persone dello stesso sesso; cmq niente di volgare ma se questo
dovesse darvi fastidio non proseguite nella lettura.
posto d’innanzi all’ingresso , c’era un ampio scalone
rivestito in marmo lucido. agli occhi dei due agenti , risulto’di
notevole effetto scenografico , osservare questa figura misteriosa
che scendeva regale. i tendaggi di colore rosso e la luce soffusa
che entrava dalle finestre , rendevano la visione ancora piu’
suggestiva. indossava una vestaglia in seta, color porpora che si
intonava all’ambiente circostante. come cintura, un piccolo
cordoncino nero era legato in vita. la sua acconciatura era molto
semplice. la chioma portata dietro la nuca era tenuta su da un fermaglio
in avorio bianco e due ciuffi di capelli ricadevano sulle guance.
una pomata speciale conferiva un colore vivo alle labbra, ma la parte
del viso a cui aveva dato maggior risalto , erano i suoi occhi azzurri.
sottolineati con una polvere scura, erano allungati incredibilmente
verso le tempie. ai lobi dell’orecchie due cerchietti in oro
di squisita fattura.
la sua mano scivolava dolcemente sul corrimano al lato della scala,
e lanciava sguardi maliziosi verso l’agente scully.
a ogni angolo della grande sala vi erano vasi in ceramica contenente
fiori di loto . l’aria era dolce e profumata. prima di avvicinarsi
ai due , si diresse verso il vaso di fiori che era in fondo alla struttura
in gradini, sulla sua destra. delicatamente raccolse il fiore con
una mano e lo avvicino’ al suo viso. allargo’ le narici
respirando profondamente il suo profumo e con voce languida disse
:<amo il loto, e’ il mio fiore preferito> e lo rimise
di nuovo nel vaso, poi con movimenti sinuosi ed eleganti si porse
ai due ospiti congedando il maggiordomo. l’omino con un certo
disappunto richiuse il portone alle sue spalle e ando’via brontolando
<vi chiedo scusa e’ fatto cosi’> <sono la dott.ssa
legaspi che cosa posso fare per voi?>. continuava a guardare scully
con insistenza, dana sembrava ipnotizzata non riusciva a staccarle
gli occhi di dosso. mulder si accorse dello stato di torpore della
sua compagna e con un colpo di tosse la richiamo’ all’ordine
:<uhhhh……uhhhh> <cosa c’e’?......ah…..si…>
dopo un attimo di turbamento si riprese del tutto :<siamo due agenti
dell’f.b.i. mi chiamo dana scully e il mio collega e’
fox mulder ,stiamo indagando sull’omicidio di due uomini e per
terra accanto ai loro corpi abbiamo rinvenuto questo ciondolo…..>
afferandolo con due dita lo mostro’ alla donna. alla vista dell’oggetto
non ebbe nessun cedimento, il suo viso non esprimeva alcuna emozione.<vi
prego non stiamo qui in piedi > e li invito’a seguirla in
uno dei salottini accanto .prima di iniziare la lunga serie di corridoi
che portavano alle altre stanze, sulla destra si apriva un balcone
d’inverno , chiuso da vetrate che davano sul parco. entrarono
in una sala ricca di divani e poltrone disposti a gruppi per la conversazione
e l’ascolto della musica. la stanza aveva le pareti affrescate
da scene mitologiche e sacre. quadri in stile neoclassico, un caminetto
,due grandi specchiere con consolle con cornici dipente in oro e un
ricchissimo fregio. sulle consolle alcuni vasi e all’interno
l’immancabile fiore di loto. al centro vi era uno dei lampadari
piu’ preziosi di tutta la villa, interamente realizzato in vetro
policromo. tre pianoforti meccanici a cilindro rotante e un pianoforte
verticale completavano l’arredamento. il tutto dava all’ambiente
un senso mistico di serenita’. ai due agenti sembro’ di
entrare in un’altra dimensione. erano piu’ rilassati e
si sedettero sul divano di fronte alla donna <che cosa stavamo
dicendo?....ah….si …….il ciondolo…….prego
continui pure agente scully> e accavallo’ le gambe, lasciando
intravedere la sua pelle bianca e liscia. tentava di provocarli e
ci riusciva benissimo. l’arte della seduzione non aveva segreti
per lei. scully con un po’ di imbarazzo’riprese la conversazione
:<abbiamo consultato il dott.re abbott, il direttore del california
palace, affinche’potesse darci delle spiegazioni su questa croce
egiziana> anche mulder prese parola<il dott.re non ci ha dato
precise indicazioni,…..ci disse solo che se avessimo voluto
sapere qualcosa di piu’, dovevamo metterci in contatto con lei
in quanto esperta di storia antica>.
la donna continuava a guardarli dritto negli occhi, per far capire
a chi aveva di fronte che era lei a condurre il gioco, cosi disse
altera <posso osservare il monile piu’ da vicino?> scully
allungo’ la sua mano per consegnare il pendant alla dott.ssa.
involontariamente sfioro’ le sue dita, i loro occhi tornarono
a incrociarsi e un brivido la pervase tutta.
dana capi’ che stava tentando di circuirla , non voleva cadere
nel suo tranello cosi abbozzo’ un sorriso e per non dargliela
vinta le chiese <lo sa che il dott.re e’ sparito nel nulla
con la sua auto mentre veniva qui?.... quando lo ha visto l’ultima
volta?> con espressione serafica rispose <il dott.re abbott….una
cara persona, l’ultima volta che l’ho visto…..mmmm……mi
ci faccia pensare…..ah….si e’stato venerdi scorso,
sono andata da lui per una donazione al suo splendido museo> <senta….>
disse mulder <il dott.re e ‘ convinto che questa croce egiziana
appartenga a lei e sostiene tra l’altro che sopra vi sia inciso
il suo nome….e’ molto preziosa….sa dirci il motivo
per cui l’ha smarrita?>. i due agenti avevano notato che
c’era qualcosa di strano e di pericoloso nel suo sguardo, come
un bagliore falso e ingannevole .erano molto coraggiosi e non si lasciavano
di certo intimorire <signori…..sono dolente di darvi una
delusione ma il ciondolo non e’ mio …..credo che il dott.re
questa volta abbia commesso un terribile errore > lentamente ,
con la mano destra scosto’ i due lembi della vestaglia e sottopose
all’attenzione dei due una piccola croce in oro che aveva intorno
al collo. <crede davvero che un oggetto di questo valore io lo
lascerei in giro cosi ?> <e che mi dice di quei piccoli ghirigori
sul retro del gioiello?......noi purtroppo non siamo riusciti a decifrare
il contenuto> .
la dott.ssa si tiro’ su dalla sua poltroncina e con passi lenti
e decisi ando’ verso il camino. sulla consolle vi erano poggiati
un accendino e un astuccio in oro che apri con molta cura tirando
fuori una sigaretta. la infilo’ nel bocchino e diede fuoco al
tabacco. con fare affettato , la porto’ alle labbra aspirando
il fumo , poi volse il suo sguardo verso l’agente. <l’incisione
e’ un disegno convenzionale e stilizzato nell’antica scrittura
egiziana…..> tiro’ altre due boccate e poi riprese
<…..c’e’ scritto che la croce e’ il simbolo
della vita eterna >. in un attimo calo’ il silenzio nella
stanza . gli agenti intuirono che forse in quella frase vi era racchiuso
il suo segreto. sebbene esercitassero su di lei una certa pressione
con tutte quelle domande, si respirava un’atmosfera garbata
e tranquilla ma ormai era stanca di trattenersi a discorrere ,cosi
ci mise un taglio :<vi chiedo umilmente scusa ma adesso dovrei
lasciarvi , ho un impegno urgente che devo portare a termine> <
si , ci scusi tanto del disturbo ……andiamo via subito>e
li accompagno’ alla porta. <spero di esservi stata d’aiuto
in qualche modo> mulder con un pizzico di delusione affermo’
<ad essere sinceri noi speravamo in qualche indizio in piu>
< ma lei e’ stata molto cordiale con noi e per questo la
ringrazio ma prima di andare volevo farle notare una cosa….forse
mi prendera’ per pazzo .>
<no ….dica pure> < io e la mia collega quando siamo
venuti qui la prima volta per cercare il dott.re abbott, non ci siamo
accorti della sua abitazione ……e’come se fosse saltata
fuori con un incantesimo……non crede che sia un po’
strano?> l’agente era davvero in gamba . quella domanda non
aveva bisogno di ulteriori commenti cosi lo saluto’ con un sorriso
furbesco <e’ stato un piacere conoscerla dott.ssa legaspi
> e dana protese la mano per accomiatarsi. il gesto cosi gentile
, piacque molto alla donna e prima di lasciarla andare disse :<
agente scully ….> <si…> fissandola negli occhi
:<lei e’ molto bella>.
attraversarono di nuovo il parco e richiusero il cancello :< non
mi convince ….mmmm…per me nasconde qualcosa…hai
notato quanto sia oscura e inesplicabile? non sembra neanche umana....>.
fu il commento dell’uomo <gia’…..mi vengono i
brividi se ci penso, non siamo riusciti a cavarne niente di buono>
< ma devo ammettere che ha molto fascino ….credo che ci stesse
provando con te dana…..te ne sei accorta?> <ma che dici??????.........>
<ti faceva gli occhi dolci > e scoppio’ in una risata.
scully si fermo’ bruscamente su i suoi passi schioccando le
dita , come se all’improvviso si fosse ricordata qualcosa di
importante :<accidenti!!!!!!!...abbiamo dimenticato di chiederle
il suo nome>
si voltarono un istante per osservare un’ultima volta la rimessa
e guardarono sbigottiti la scena che si presento’ davanti a
loro. la villa non c’era piu’.
tornarono in citta’ con la speranza di riuscire a trovare altri
indizi. una settima dopo la macchina del dott.re abbott fu ripescata
in fondo ad un canale nelle acque della baia.
il corpo dell’uomo non fu mai ritrovato.
gli agenti dana scully e fox mulder , in mancanza di prove attendibili,
non riuscirono a risolvere ne, il caso della sparizione del dott.re
ne, quello dei due uomini uccisi in un vicolo.
l’unica cosa certa per l’ f.b.i. e che i due avvenimenti
erano collegati tra di loro da una croce egiziana e alla dott.ssa
legaspi. l’agente mulder dichiaro’ ai suoi superiori che
quegli omicidi non erano riconducibili a nessun essere umano ma ad
un’entita’superiore , la quale avrebbe potuto benissimo
confondersi tra la gente. il caso fu archiviato come x-files.
un mese dopo quelle strane uccisioni , torno’ il sereno in citta’.
era un periodo tranquillo e anche sara sembrava aver ripreso il controllo
della sua vita. promise a se stessa che non avrebbe piu’ pensato
a quella donna e al loro primo incontro. era sicura che la signora
si fosse dimenticata di lei . decise di buttarsi a capofitto negli
studi superando brillantemente il suo esame .
per celebrare degnamente il buon esito della prova, i suoi amici la
portarono al “cleopatra” una discoteca che andava per
la maggiore . era diventata un luogo di divertimento per tanti vip.
era situata in collina , immersa nel verde . si specchiava in un fantastico
e azzurro mare dominando tutta la baia di san francisco, tra statue
di imperatori romani , bracieri accesi e le fantastiche colonne del
tempio. al locale si accedeva da una maestosa scalinata di cento gradini
in marmo bianco con ai lati quattordici statue di imperatori romani
alte tre metri. due obelischi di sette metri facevano da cornice alla
fontana dove troneggiava maestoso un bronzeo nettuno. sullo sfondo
sei incredibili colonne di quattordici metri costituivano la facciata
del tempio. all’interno l’atmosfera surreale non era da
meno, tra colonne ,troni e sfingi.
il complesso offriva al suo pubblico tre diversi tipi d’ambienti.
la sala katatumba ospitava musica hip hop e generi musicali alternativi
. in sala senato si ballava sulle sonorita’commerciali grazie
alla musica dei migliori dj del momento. gli appassionati dell’house
music dovevano spostarsi nella sala zodiaco. nella sala piscina si
poteva riscoprire la musica glamoor anni 70 rivisitata in chiave moderna
e per finire la terrazza dei cesari era dedicata alla musica etnica.
i ragazzi non facevano altro che spostarsi da una sala all’altra
,c’era tanto da vedere in cosi poco tempo. vichy e jenny adoravano
conversare con alcuni personaggi famosi <ei…..ma quello chi
e’?....si certo e’ lui!!!!....andiamo a conoscerlo dai!!!!!>
e prese abbraccetto l’amica.
sara era davvero molto graziosa con i suoi capelli biondi e leggermente
ondulati . portava una gonna leggera e svolaz
zante con un grintoso giubbottino in pelle.
il make-up era semplice quasi neutro , e’ metteva in risalto
il suo viso , <forza sara …andiamo a ballare!!!!> disse
brad.
la porto’ al centro della pista e cominciarono a dimenarsi seguendo
il ritmo della musica. ogni tanto il ragazzo tentava degli approcci
suscitando in sara un certo fastidio e puntual
mente con garbo lo allonatanava da se. anche vichy e jenny avevano
il loro bel da fare per tenere lontani i corteggiatori troppi insistenti.
nonostante questi piccoli inconvenienti, la serata era molto piacevole
,si divertivano come matte .
stanche e sudate si gettarono finalmente sulle poltroncine e brad
si offri di portar loro qualcosa da bere <torno subito> ….<ah…..sara….non
ti muovere da qui> <si ….tranquillo> le sue
amiche ,notando la sua insistenza , risero sotto i baffi <ma che
avete voi due….e piantatela!!!!> e le colpi’ con un
buffetto alla guancia.
era li ,allegra e spensierata con i suoi amici ,quando ad un tratto
scruto’ da lontano, una figura avvolta in una nuvola
di fumo, che lentamente si apriva un varco tra i ragazzi che erano
in pista.
man mano che avanzava, mise a fuoco l’immagine e riconobbe in
lei,quella splendida donna che incontro’ la prima volta nella
caffetteria. provo’ subito una forte emozione . la signora le
fece cenno di alzarsi e di seguirla <sara ma dove stai andando?>
.la ragazza era come in trance e non fece caso
alla domanda. <ma chi e’ quella donna?> chiese vichy a
jenny, <non lo so > commento’ l’altra facendo spallucce.
la signora stringeva le mani di sara tra le sue e cammina
va a ritroso accompagnandola fuori.
<sei bellissima stasera> le disse sottovoce. arrivate all’aper
to la porto’ nel punto piu’ panoramico della terrazza.
una leggera brezza si era da poco alzata , e’ spettino dolcemente
i capelli di sara.
lo
spettacolo che questo splendido balcone naturale, adorno
di busti marmorei, apri agli occhi increduli della ragazza, aveva
qualcosa di infinito.
il sole appena tramontato creava sul mare scintillante , gio
chi di luce e di ombre.
le accarezzo’delicatamente una guancia e con le sua dita affusolate
le rimise apposto un piccolo ciuffo che a
veva davanti agli occhi. <signora….lei qui….> disse
con voce tremante <non posso crederci…..io…> <pensavi
che mi fos
si dimenticata di te?> <ti avevo promesso che ci saremmo incontrate
di nuovo>.
la donna era l’icona della bellezza. indossava giacca e pantaloni
affusolati in velluto patine’color miele che si abbinavano perfettamente
alla raffinata lingerie interna, portata con arditezza. i capelli
erano sciolti e lunghi sulle spalle , ai suoi occhi aveva dato solo
un tocco di mascara , le labbra rosse e piu’seducenti che mai.
parti all’istante una musica dolce e romantica <vuoi ballare
con me?> la ragazza annui con un cenno del capo e molto timidamente
le disse <io non conosco ancora il suo nome > con lo sguardo
fisso su di lei le rispose < mi chiamo miriam> e la prese fra
le sue braccia. la teneva stretta a se e avvicino’il viso alle
sue tempie , poteva sentire il profumo dei suoi capelli ,<hai un
buon odore> . erano completamente immerse nella musica e danzavano
, danzavano……sembrava volteggiassero in aria e pian piano
come per magia, tutto si dissolse intorno a loro. lo scorrere del
tempo non le apparteneva piu’. furono catapultate in un grande
salone con enormi specchi che rivestivano quasi tutte le pareti ,
con pregevoli tendaggi: all’interno della sala un antico pianoforte
a coda.
adesso la donna , indossava un abito scuro in pelle, molto attilato
e chiuso sul davanti con dei piccoli bottoncini dello stesso colore
.sulle spalle ,legato da un piccolo cordoncino dorato, un lungo mantello
nero dall’ampio colletto che ricopriva interamente la nuca.
intorno al collo, il piccolo ciondolo raffigurante , la croce egiziana.
la sua pelle era come un gioiello.
all’improvviso miriam si fermo’ su se stessa arrestando
la danza. guardava in estasi quella magnifica creatura che aveva tra
le braccia e senti crescere dentro di se il desiderio di baciarla.
prima accarezzo’il suo viso con il dorso della mano e sara chiuse
gli occhi un istante respirando una pace immensa .poi si chino’
in avanti, sfiorando appena le sue labbra con le sue.
la ragazza non faceva alcuna nessuna resistenza , non aveva neanche
minimamente realizzato dove in effetti si trovasse in quel momento
, non era capace di esprimere a parole quello che stava provando .
era un sentimento in ineffabile .
miriam , intui che ormai era in suo potere cosi rafforzo’ il
contatto rendendo il bacio piu’ profondo. si stacco’un
‘attimo da lei , per farle riprendere fiato e si guardarono
negli occhi ancora un momento , <sei mia > le disse con voce
roca e suadente. la bionda piego’ leggermente il capo da un
lato , per appoggiare la sua guancia su quella della donna. questo
piccolo movimento del corpo non sfuggi allo sguardo attento di miriam
e poso’ la sua bocca sul collo di sara. bacio’ intensamente
la sua morbida e candida pelle . si eccitava sempre di piu’ma
il suo lato oscuro torno’ a galla ,
abbandonandosi ai propri impulsi.
<ah!!!!.....sara lancio’ un urlo e si libero ‘ del
suo abbraccio <che……che cosa mi hai fatto !!!!!>
senti un leggero bruciore sulla cute e si porto’una mano sul
collo per constatare con i con i suoi occhi quello che la donna le
aveva appena provocato. dalla piccola ferita , usciva del sangue <
sara ….io ….io non volevo > <chi sei tu!!!!!.......>
disse sconvolta <ascoltami ….tesoro vieni qui > era dispiaciuta
per quanto era successo , tentava di avvicinarla a se ma la ragazza
continuava a ripetere <chi sei tu!!!!!!........e dove mi trovo….cos’e’
questo posto?> si guardo’ attorno e non vide i suoi amici.
nel locale , intanto brad tornato con le bevande chiese alle amiche
<dov’e’ sara?> < non loso e’ andata via
con una donna 5 minuti fa> rispose vichy <le ho viste che andavano
verso la terrazza> <una donna ? ….sapete chi e’>
<no…..mai vista > < era un po’ strana quando
e’ andata via con lei , credo sia meglio andarla a cercare.>
intervenne jenny. e si mossero verso la terrazza.
<sara!!!!!……..miriam voleva porre rimedio ad una sua
mancanza , e allungo’ la mano cercando di ristabilire di nuovo
un contatto con lei . la ragazza con un movimento rapido e violento
l’allontano’ con un colpo netto <non toccarmi!!!!!.......sei
un mostro!!!!> .
miriam aveva un rigolo di sangue che le colava giu’ per il mento
e i suoi denti aguzzi erano leggermente protesi fuori dalla bocca.
era come se per tutto quel tempo, fosse stata sotto l’effetto
di un ‘allucinogeno e ora sembrava essere ritornata in se.
in quell’istante comprese esattamente, in tutta la sua portata,
cosa era successo. si sentiva perduta, tradita , indifesa e comincio’
a piangere.
<lascia che ti spieghi…..sara!!!!> ma lei si volto’
indietro e si mise a correre con tutto il fiato che aveva in gola
. apri un portone e in men che non si dica si ritrovo’ fuori
all’aperto. la testa le faceva un male pazzesco. non sapeva
cosa fare, era confusa .ebbe un capogiro e rovino’ per terra.
i ragazzi appena arrivati in terrazza, videro la loro amica distesa
sul pavimento . brad fu il primo a soccorrerla <su apri gli occhi
….coraggio piccola!!!!!> e la sollevo’ in braccio riportandola
dentro al caldo.
miriam era preoccupata e ripeteva a se stessa < che cosa ho fatto!!!!....che
cosa ho fatto!!!> e andava su e giu’nervosamente per la stanza
mettendosi le mani fra i capelli ma quello che non capiva era questo
nuovo sentimento che era appena sgorgato in lei e che non riusciva
a dargli un nome .
era combattuta .provava davvero qualcosa per quella ragazza? adesso
doveva fare i conti con il suo animo. una battaglia difficile da superare
. c’era forse un po’ di bonta’ nel suo cuore? afferro’
un ‘ampolla contenente del brandy e se ne verso’ un po’
nel bicchiere . ingurgito’ l’alcool in un attimo e se
ne verso’ ancora , chissa’ forse per dimenticare sara
ma ogni suo sforzo risultava vano; <no!!!!!!....non e’ possibile
che io….possa…..am…..noooooo!!!!!! e’ caccio
subito via quell’impulso ; con un gesto di stizza lancio’
il bicchiere sulla specchiera di fronte a lei, frantumandosi in mille
pezzi.
stanca e infuriata si sedette sulla sua poltroncina in velluto rosso
accanto al camino .poggio’ mollemente la testa sullo schienale
con la speranza di riposare ma ad un tratto la sua mente fu invasa
da ricordi tristi e lontani e comincio’ a vagare nei meandri
del passato.