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Dizionario di Mitologia Celtica

Albero - L'albero cosmico affonda le sue radici nel più profondo della terra e la cima raggiunge il cielo. E' dunque il tramite privilegiato del rapporto tra la terra e l'universo. Non appartiene a una specie in particolare e dà frutti di ogni tipo contemporaneamente. In Irlanda vi sono tanti alberi cosmici quante sono le province. Le lettere alfabetiche della scrittura ogamica sono associate al nome di un albero che comincia per quella lettera. A esso si associa anche il ciclo calendariale di tredici mesi e, analogamente, quello astrologico.

Aldilà - Se per noi comunemente l'Aldilà è il mondo dei morti, contrapposto a quello dei vivi, nelle lingue celtiche non esiste un vocabolo che indichi il concetto di Aldilà come regno dei defunti, in quanto i morti continuano a vivere in altra forma. E' piuttosto un "altrove", poiché non possiamo concretamente concepirlo; è l'Altro Mondo, il sìd dove si continua a vivere, ma in un altra dimensione, più felice e perfetta, dove il tempo non esiste. E' precluso ai viventi, ma gli eroi possono eccezionalmente accedervi e talvolta anche qualche mortale. E' il regno degli dèi e degli esseri fatati. Solo la notte di Samhain (1° novembre) si apre un canale di comunicazione con questo mondo, poiché quella notte è un periodo sospeso.

Andrasta - Dea della guerra, il cui nome significa "grande orsa", da ande="grande" e arta="orsa".

Anima - Nelle dottrine druidiche l'immortalità dell'anima è il fondamento di ogni credenza spirituale. Non si realizza comunque come metempsicosi o reincarnazione, ma con un'infinito succedersi di esistenze in dimensioni sempre diverse, di cui la nostra è solo una, così come quella nell'Altro Mondo. <<La morte è il punto centrale di una lunghissima vita>>.

Aobh - Prima moglie del re Ler (Lyr) nel racconto La morte dei quattro figli, una figlia e tre maschi, furono trasformati in cigni dalla loro matrigna Aoife. Dopo novecento anni san Mochaomhog li converte al cristianesimo e, dopo aver riacquistato le sembianze umane, essi vanno in Paradiso. Tuttavia conservarono il dono del canto e della parola.

Aran - Si tratta di tre isole al largo della baia di Galway. Inishmore, "l'Isola Grande", gode dell'appellativo di "Ara dei Santi" e se ne parla nel viaggio di San Brendano.

Arianrod - Nel Mabinogi di Math è il nome della madre del dio Llew. Significa "Ruota d'Argento" ed è il nome dato ad una costellazione.

Arpa - Strumento principale dell'arte musicale irlandese. Si usava nelle corti principesche nel Medioevo in Irlanda e in Galles, mentre la cornamusa e gli strumenti a percussione erano destinati a eccitare gli animi alla battaglia. I tipi di arpa usati erano cinque, dalla più grande in occasioni molto solenni, a quella portatile. L'arpista era un file, cioè un poeta, specializzato ed era pari ad un druida. Durante la loro fuga, i Fomori fecero prigioniero l'arpista del Dagda, il quale insieme a Lug e Ogma, li seguì. Essi entrarono nel campo dei Fomori e videro l'arpa appesa al muro. Il Dagda la chiamò e quella venne, uccidendo nove guerrieri sulla sua strada. Così il Dagda la invocò:

Vieni, sussuratrice dolce come le mele, / Vieni, cornice quadrangolare d'armonia, / Vieni Estate, vieni Inverno / Dalla bocca delle arpe e delle cornamuse e delle pipe.

Come il Dagda l'ebbe, vi suono << tre nobili arie>>, ogni grande arpista deve essere in grado di suonare e cioè l'Aria del Lamento, che muove al pianto, l'Aria dell'Allegria, che muove alla gioia e l'Aria del Sonno, che fa sprofondare in un sonno profondo. Queste arie sono collegate alle tre stagioni dell'anno celtico. L'arte della musica è la prerogativa dei Tuatha Dé Danann e fu la dea Brigit che la insegnò ai mortali.

Art - Significa "orso". E' il nome di un re supremo d'Irlanda e il suo simbolismo collega il nome alla Sovranità. Da qui deriva probabilmente il nome dell'Artù mitico e la suo connessione con l'animale-totem.

Arthr - Re mitico dei Britanni. Sulla sua figura si impernia un ciclo letterario vastissimo ed estremamente complesso, come è proprio di tutta la mitologia celtica. Tutti i testi sono di origine celtica insulare, ma hanno poi debordato nelle letterature medievali di tutta l'Europa. Fu per un certo periodo sovrapposto ad un Artù alleato dei Romani. La prima storia che lo riguarda compare nel manoscritto gallese Mabinogi, nel racconto di Kulwych e Olwen.

Avallon - L'Isola delle Mele. Nome dell'isola mitica dove Artù fu curato dalla sorellastra Morgana dopo la battaglia di Camlan. La mela è il frutto che procura sapienza e immortalità. E' anche il nome generico per l'Altro Mondo.

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Balor - E' il capo dei Fomori, nonno del dio Lug e gigante con un solo occhio che paralizza. Lug lo uccide tirandogli un sasso nell'unico occhio con la fionda.

Banba - Insieme a Fotla e Eriu, personifiva l'Irlanda nel triplice aspetto della Sovranità. E' anche una regina dei Tuatha Dé Danan e come tale simboleggia anche l'Irlanda. Il nome significa forse "porco", che era un animale sacro per gli Irlandesi

Bandrui, Banfaith, Banfile "Druidessa", "profetessa", "poetessa".

Bardo - Il bardo era in origine un poeta di corte e tale rimane in Galles per tutto il Medioevo. Componeva eulogie o biasimi, ma senza far uso della scrittura. In Irlanda invece, il bardo è stato poi sostituito dal file, al quale competeva anche la scrittura, in origine un "veggente", poi anche poeta. In antico comunque, i bardi appartenevano alla classe sacerdotale, come dimostra l'estrema complessità della metrica irlandese codificata. Vi erano "bardi liberi", soerbaird, e "bardi non liberi", doerbaird, e le due classi si ripartivano in otto livelli. Venivano ricompensato a seconda della lora bravura e della generosità di colui a cui il poema era rivolto, mentre i compensi dei filid erano fissati per legge.

Belenos - Epiteto dell'Apollo dei Galli. Il dio è collegato al fuoco come elemento trasformatore.

Belisama - E' la dea "molto brillante", epiteto dato alla Minerva gallica.

Beltaine - E' una delle quattro feste dell'anno celtico e si svolge il 1° maggio. Significa letteralmente "fuoco di Bel". In questo giorno giunsero i diversi invasori dell'Irlanda, secondo le cinque invasioni descritte nel Libro delle Conquiste. La festa è carica di simbolismi solari e ignei. In questo giorno venivano bruciati i fantocci antropomorfi in vimini pieni di vittime umane. Esso segna l'inizio del ciclo diurno e solare, il momento in cui il bestiame si avvia al pascolo. E' parimenti una festa sacerdotale della massima importanza, in cui il re supremo d'Irlanda riaccendeva il fuoco sacro insieme ai suoi druidi e che veniva festeggiata con giochi e banchetti. Chi avesse osato riaccendere il fuoco prima del re sarebbe morto immediatamente, cosa che san Patrizio fece impunemente, determinando così molti a convertirsi al cristianesimo.

Biancospino - Lo si usava in Irlanda a scopi magici e in particolare nel rito del glam dicin, la maledizione più potente che potesse essere scagliata su un essere vivente. E' considerato di malaugurio coglierlo e portarlo a casa.

Blodeuwedd - Il nome significa "viso fiorito". E' la fanciulla che, nel Mabinogi di Math viene creata da Math e Gwydion con i fiori. Viene data in sposa a Llew, ma essendosi dimostrata infedele, viene trasformata in gufo.

Boand - La "Mucca Bianca". E' uno dei nomi di Brigit (alias Danu), la dea-madre dei Tuatha Dea. E' anche il nome della moglie di Elcmar, che si unisce col Dagda, da cui ha un figlio, Oengus ("la sola scelta"), chiamato anche MacOc, cioè "il giovane figlio". Nella sua fuga verso il mare genera un fiume, il Boyne.

Badb - E' la dea "cornacchia" o "corvo da battaglia" il cui altro nome è Morrigan. Si aggira in genere sui campi di battaglia come dea guerriera.

Brendano - Il suo celeberrimo Viaggio ha ispirato moltissimi analoghi testi europei. E' il santo navigatore per eccellenza, sulla scia della tradizione celtica degli immrana, viaggi fantastici ai confini del mondo, o nell'Altro Mondo, alla ricerca della verità. Si tratta sempre comunque di viaggi per mare, tradizionale via di comunicazione con l'Altro Mondo.

Bres - Di origine fomora, governa come re ad interim i Tuatha Dé Danann, ma per la sua avarizia e avidità, difetti incompatibili con la regalità celtica, il poeta Coirpre lo costringe ad abdicare con una sua satira (componimento di invettiva magica, appannaggio dei filid). Per riconquistare il regno, raduna i Fomori nella seconda battaglia di Mag Tured contro i Tuatha Dea, che però li scacceranno definitivamente. Sua madre è Eriu, o Eriin, vale a dire l'Irlanda.

Brigit - Figlia del Dagda, è l'unica dea del pantheon celtico che si ritrova anche come Eithne, Etain e Boand. Con il padre genera tre dèi. Data la sua importanza, il cristianesimo l'ha più tardi assimilata a santa Brigitta, badessa di Kildare. Santa Brigitta è, insieme a san Patrizio, patrona d'Irlanda. Il nome significherebbe "alta" e per estensione "forte" e ricorre in toponimi come Brigantia, Bregenz, Briançon ecc. La dea ha anche la prerogativa della poesia e della profezia, che nel mondo celtico sono collegate. Dunque, da questo punto di vista è banrui, cioè druidessa.

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Calderone - E' uno degli attributi e oggetti magici propri del Dagda che portò con sé dalla mitica città di Murias, quando i Tuatha Dé Danann giunsero in Irlanda. Portò inoltre con sé la Pietra di Fail, o Pietra del Destino, la Spada Invincibile di Lug dalla città di Gorias e la Lancia Magica da Finias. Caratteristiche del Calderone del Dagda sono la capacità di donare l'immortalità o di riportare in vita coloro che vi vengono immersi, l'inesauribile nutrimento e il simbolo della regalità. E' il prototipo di molti altri Calderoni della Rinascita sui quali si innesta la leggenda del Santo Graal, che presenta le medesime caratteristiche.

Camlann - Nei testi continentali il nome è stato adattato in Camelot e indica la località in cui Artù venne colpito a morte, ma anche, nella tradizione più tarda, la sede della sua reggia. Trasportato all'isola di Avallon e curato da Morgana (il cui nome significa "fantasma bianco") tornerà per liberare i Britanni dal giogo sassone.

Cavallo - Per i Celti il cavallo è un animale sacro e simbolico per eccellenza, simbolo di regalità. Nelle cerimonie di insediamento del sovrano celtico esisteva un rito, del tutto analogo all'ashvameda indiano, in cui il re mimava una copula con una cavalla bianca, si bagnava poi nel suo brodo e ne mangiava le carni. Nelle lingue celtiche si designa con i due termini ekwos (irlandese ech) e markos (irlandese marc), da cui il nome del mitico re Marco nella storia di Tristano e Isotta. La storia del cavallo è inscindibile da quella della classe aristocratica tra i Celti, le cui imprese eroiche e guerresche si riverseranno nel ciclo arturiano. L'eroe Cuchulain possiede due cavalli di intelligenza umana, che appartengono all'Altro Mondo, dove fanno ritorno dopo la sua morte. Innumerevoli sono le rappresentazioni del cavallo nell'arte celtica. Analoga è la sua importanza presso i Paleoveneti, popolo di origine celtica e famosi allevatori di cavalli. Nel folklore il cavallo può assumere aspetti inquietanti, come il cavallo d'acqua, o kelpie, specie di demone pericolosissimo e dagli occhi stralunati.

Ceridwen - Strega o dea, madre del grande bardo gallese Taliesin, che distilla nel suo calderone magico pozioni che donano l'invisibilità e la veggenza.

Clan - Trascrizione del gaelico clann, corrispondente al gallese plant, nel significato di stirpe, discendenza, ma soprattutto nell'accezione animale e vegetale. E' passato poi a significare "tribù" o "nazione" e quella particolare istituzione sociale che lega gli individui, non necessariamente dello stesso sangue, con legami assai forti, sia socialmente che economicamente.

Conall Cernach Conall - "il Vittorioso" è fratello di latte di Cuchulainn e figlio del poeta Amorgen. La sua fama è legata a quella dell'eroe del Connaught, di cui però è infinitamente più agguerrito, dal momento che si narra come avesse ucciso più abitanti dell'Ulster di quanti fossero in vita. Ucciderà anche Lugaid, assassino di Cuchulainn.

Conn - delle Cento Battaglie Mitico re d'Irlanda, regnò con grande liberalità, giustizia e prosperità. Deve il suo attributo alle tante battaglie vinte per sottomettere i re delle province. Dà origine a una lunga stirpe di re supremi, tra cui il famoso re Cormac e riceve dalle stesse mani del dio Lug, in una sua visita all'Altro Mondo, la coppa, simbolo della regalità. Sposò purtroppo una donna ignobile e crudele, che mise fine alla prosperità del suo regno.

Cormac Mac Airt - E' il famoso re supremo d'Irlanda, la cui reggia si trovava a Tara. Il suo nome, Cormac figlio dell'orso (airt), ne indica la sovranità.

Cuchulainn Il nome significa "Cane di Culann" ed è figlio del dio Lug e della sua sposa Eithne. Suoi genitori terreni sono re Conchobar e sua sorella Deichtire. Il padre adottivo è Sualtam e il padre putativo è il bardo Amorgen. I suoi quattro padri lo rendono l'eroe delle quattro parti dell'Ulster. Il suo nome originale è Setanta, ("colui che è in cammino"), ma assunse il nome definitivo dopo l'uccisione del cane da guardia del fabbro Culann. E' caratterizzato da una straordinaria forza e bellezza. I suoi occhi hanno sette pupille ed egli può ritrarli nella testa o sporgerli. I capelli sono di tre colori, il corpo emana un calore che fa bollire l'acqua in cui si bagna, nessuna donna resiste al fascino del suo valore. Protagonista dell'epopea Tain Bo Cualnge, è l'eroe solare del ciclo dell'Ulster.

Curoi Re mitico che compare nel ciclo epico dell'Ulster. In un primo tempo è amico e compagno di Cuchulainn nelle sue imprese, ma poi, in seguito all'amore adulterino di sua moglie Blathnat con l'eroe, diventa suo nemico.

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Dagda - L'appellativo deriva da dago-devos, cioè il dio "buono" o il "molto divino". E' il dio dei druidi, domina gli elementi, è signore delle scienze e di ogni sapere, del tempo e del non-tempo, è anche un dio guerriero, pur non essendo il dio della guerra, e sua è la Sovranità. Suo altro nome è Eochaid Ollaithir, "Padre Potente". La sua dimora si trova nel palazzo del fiume Boyne, da cui viene spodestato da suo figlio Mac Oc. Il Dagda ha questo figlio dalla relazione con sua figlia Brigit, la grande dea del pantheon celtico. In un certo senso Dagda è lo Zeus celtico, lo Juppiter indicato dagli autori classici, grazie alla sua universalità. L'unione con Brigit è doppiamente incestuosa e adulterina, in quanto la dea è anche moglie di suo fratello Elcmar (o Ogme). Questa promiscuità dei rapporti amorosi tra gli dei celtici non indica, come gli scrittori cristiani potevano supporre, un perverso senso morale, bensì l'incessante mescolarsi e trasformarsi della realtà, l'assenza di vere separazioni all'interno della realtà fenomenica e il continuo trasmutarsi delle cose, in quanto l'uno e il molteplice sono la stessa cosa. Gli attributi del Dagda sono la mazza, che da una parte uccide e dall'altra dà la vita (da intendersi come la morte in questo mondo e la vita nell'Altro Mondo), il Calderone della Rinascita, dell'inesauribile nutrimento e dell'immortalità e la ruota cosmica, benché questo attributo lo si trovi collegato solamente ai due avatar del Dagda, cioè il gallico Taranis e il druida mitico Mog Ruith.

Dana - E' uno dei nomi con cui è indicata la grande Dea Madre dei Celti. Gli altri sono Ana, Anu, Boand ("Mucca Bianca"), Brigit, Etain. Gli dèi, cioè i Tuatha Dé Danann ("figli della dea Dana") la riconoscono tutti come madre, il che ha fatto ritenere che il più antico nucleo della religione celtica fosse di tipo matriarcale, considerando il ruolo particolarmente importante che le donne rivestivano all'interno della società, l'indicare spesso con il matronimico l'ascendenza e la libertà sessuale e giuridica di cui esse godevano. Il ruolo della grande divinità femminile nel patheon celtico, pur sotto i suoi diversi aspetti e con i suoi diversi nomi e funzioni, è un ruolo di comprimaria. Tutte le divinità femminili riconoscibili nei miti celti non sono che aspetti di Dana nelle sue molteplici facce.

Diancecht - E' il dio celtico della medicina. Non dio della guarigione come Lug, ma medico dei Tuatha Dé Danann. Nella battaglia di Mag Tured guarisce e resuscita i guerrieri immergendoli nella Fonte della Salute. Avendo Nuada una mano mozzata in seguito alla battaglia, egli la sostituisce con una protesi d'argento, ma il figlio di Diancecht, Miach, la riattacca. Questo scatena l'ira del dio, che uccide suo figlio.

Druida - Il termina indica in generale il sacerdote celtico, a qualunque classe appartenga e qualunque sia la sua specializzazione. Gli autori latini rendono il termine come druidae (attestato solo al plurale), tranne Cesare, che riporta druides (singolare druis), che corrisponde con straordinaria precisione all'irlandese medievale druí, druíd. I druidi costituiscono una classe con ripartizione interne secondo funzioni ben specifiche; sono indovini, giudici, medici, poeti, arpisti, veggenti, storici, gutuater ("invocatori di divinità"). Costituiscono la prima classe delle tre in cui è ripartita la società celtica, come tutte le società indoeuropee. Il loro ruolo accanto a quello del re è di primaria importanza, al punto che il re non prende nessuna decisione, nè pronunzia alcuna sentenza senza aver prima consultato il suo druida, o senza che questo abbia dato il suo assenso. Nel mondo celtico il potere detenuto dai druidi è enorme e di natura esclusivamente spirituale, ma appunto per questo, in una società dove la componente spirituale era essenziale, essi erano guida e asse portante di quella stessa società.

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Eithne - Altro nome della grande divinità femminile Brigit o Boand, che ricorre anche come Etain. In qualità di Eithne è madre di tutti gli dèi e moglie, oltre che madre, del dio Lug. E' inoltre la personificazione dell'Irlanda.

Elcmar - Fratello del Dagda, viene da questi allontanato mentre egli si unisce con sua moglie Boand. L'espediente che il Dagda usa è quello di sospendere il tempo. Il nome significa "molto geloso".

Emer - Moglie dell'eroe Cuchulainn. Il suo nome significa "ambrosia".

Etain - Altro aspetto della divinità femminile sovrana del pantheon celtico. In qualità di moglie del dio Midir regna sull'altro Mondo. La sua storia è narrata nel Corteggiamento di Etain, ma come figura evemerizzata è moglie di Eochaid (evemerizzazione del Dagda). Etain è anche Bé Finn, la "Bella Donna" o "Donna Bianca" (nelle lingue celtiche bianco e bello sono sinonimo, vedi il gallese gwen). Essa è sovrapponibile alla dea che Cesare indica come Minerva tra i Galli e a Brigit in Irlanda, le quali tutte sono maestre presso gli uomini dei principi delle tecniche e delle opere. Sono dunque patrone degli artisti e degli artigiani, oltre che dei guerrieri, essendo la guerra un arte. In Irlanda è protettrice dei poeti, dei filid e dei medici. Nella leggenda di Merlino Etain diviene Viviane, da cui a sua volta derivano la Dama Bianca e la Dama del Lago di Lancillotto.

Eulogia - Appannaggio e ruolo esclusivo di un bardo di corte, in Irlanda del fìle, consiste nel cantare in versi codificati e di estrema complessità tecnica le imprese e la grandezza del principe o del re.

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Fal - Nome della pietra magica che i Tuatha Dé Danann portarono con sè al loro arrivo in Irlanda e che designa la Sovranità con un grido ogniqualvolta un re di diritto vi si siede sopra. Era conservata a Tara, sede del Re Supremo e usata in tutte le cerimonie di incoronazione. Oggi è inglobata nel trono di Inghilterra, ma recentemente i nazionalisti scozzesi l'hanno reclamata alla regina Elisabetta perchè torni in Scozia, dove era la sua sede medievale.

Fand - E' la moglie del dio del mare Manannan, che si innamora di Cuchulainn, ma il loro idillio no dura più di un mese, essendo il ruolo di Cuchulainn quello di un eroe guerriero e non di un sovrano.

Fíle - (pl. fílid) è nel mondo irlandese, il "poeta", vale a dire il druida che riveste le funzioni intellettuali oltre a quelle di veggente e mago, nel senso più nobile del termine.

Firbolg - Nome della mitica gente che, nel Libro delle Conquiste, domina l'Irlanda prima dell'arrivo dei Tuatha Dè Danann e fu da essi sconfitta.

Fomori - E' una stirpe di giganti, rappresentanti le forze infernali e oscure. La mitologia irlandese li vuole giunti in Irlanda con lo stesso Partholan. Sono i nemici dichiarati dei luminosi Tuatha Dè Danann e sono innumerevoli, giganteschi e orribili a vedersi. Pur essendone nemici dichiarati, i Fomori mescolano spesso la loro stirpe con quella dei Tuatha. Essi sono il caos primordiale di contro all'ordine e alla regola della conoscenza, che i Tuatha Dè Danann rappresentano. Alcuni vi vedono gli equivalenti dei deva e degli asura.

Foresta - Luogo simbolico e sacro allo stesso tempo, nel quale gli autori antichi riferiscono svolgersi tutti i riti e le cerimonie magiche e sacre. In effetti non esistono templi edificati nel mondo celtico e sappiamo che il tempio era la natura stessa, in particolare ogni radura circolare nella foresta, in quanto simbolo del grande circolo "il cui centro è ovunque e la circonferenza in nessun luogo". Più che la grande foresta, tuttavia a essere sacro è il legno, in quanto corrispondente essenziale dell'albero, il tramite cosmico tra la terra e il cielo.

Fotla - Dea triplice, insime a Eriu e Banba e dea eponima dell'Irlanda insieme alle altre due, anche se nel nome, Erin, rimane solo il ricordo di Eriu.





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