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XENA PRINCIPESSA MARTORIATA

BARD AND WARRIOR

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Chi di noi non si è mai trovato a guardare la TV il pomeriggio, quando la Mediaset trasmette i programmi della fascia oraria per bambini? Credo che a tutti sia capitato almeno una volta di fermarsi a guardare i cartoni animati e anche il film che trasmettono alle 17:30. Tra i tanti telefilm che hanno trovato la loro collocazione in questo orario, ricordiamo Baywatch, Pacific Blue, Hercules, e ultimo, ma non meno importante, Xena.

E’ proprio di quest’ultima serie, che quest’articolo si propone di parlare, per chiarire alcuni punti rimasti ancora nell’ombra che forse non sono mai stati portati alla luce “volutamente”.

Le sei stagioni di cui è composta la serie Xena Warrior Princess, sono state costantemente trasmesse nel palinsesto della Mediset (Italia 1), in orario pomeridiano (17:35). La serie ha riscosso molto successo, forse ancora più di altre serie, assai più note, ma meno avvincenti; bel traguardo per un telefilm che sembrava nascere come spin-off di Hercules the Leggendary Journes: Col passar del tempo, in tanti si sono affezionati alle avventure della valorosa Xena, accompagnata dalla piccola Gabrielle; così quello che si rivelava essere all’inizio solo un telefilm, è diventato un “fenomeno cult”, nella maggior parte del mondo, dove ha raccolto migliaia di fans.

Tutti i teen-agers: americani, neozelandesi, australiani, europei, etc; conoscono le avventure di Xena: una guerriera da un passato molto turbolento, che ad un tratto decide di dare una svolta alla propria vita, capendo che la vita di razzie e battaglie,alimentava la sua sete d’odio, quando in realtà, ciò che cercava da sempre, era solo amore, che troverà, finalmente, nella sua amicizia con Gabrielle, una popolana di Potidea (il primo villaggio salvato da Xena), che decide di seguirla. Dopo iniziali contrasti, le due fanno amicizia, e Gabrielle diventerà per lei una sorta di “guida morale”. Non tutti però, conoscono alcune verità su questo telefilm, tenute di proposito nascoste dallo staff Mediset (psicologi, direttori, tecnici e programmatori) che sceglie, e talvolta censura, le serie prima di mandarle in onda. Il telefilm “Xena”, purtroppo, non è un eccezione, e prima di essere trasmesso, è passato sotto le forbici della censura. Ma vediamo come sia possibile affermare tutto ciò: La prima stagione del telefilm, approda in Italia nel 1996; in sostituzione, del telefilm “Hercules”, che è stato precursore di Xena non solo sullo schermo, ma anche nella fantasia dei creatori e dei produttori delle due serie, che sono infatti gli stessi.

La prima cosa che si può subito notare, confrontando la serie originale, con la versione italiana, è il cambiamento intenzionale dall’inglese all’italiano di alcuni nomi di personaggi; quasi come se si tendesse ad una sorta di “italianizzazione” del telefilm; così, l’inglese Joxer, corrisponde all’italiano Corilo; Eli prende il nome di Belhur; Eve viene rinominata Evi; Ephiny diventa Anfitea.. La stessa Gabrielle, personaggio principale nel telefilm, viene italianizzata con Olimpia, mentre per Hope ( la figlia di Gabrielle), vi è solo la traduzione del nome: Speranza. Questo cambiamento, non è mai buono, poiché rendendo più “maccheronico” il nome, spesso svanisce il suo significato, e il personaggio perde la propria identità, ad esempio: Olimpia, è il nome più adatto apparentemente, ad un personaggio che si muove nell’ambito dell’Antichità Classica; ma è una cosa normale vedere che le protagoniste vanno a fare la spesa nel supermercato (episodio Punch Lines), arredato e costruito esattamente come ai giorni nostri? Voglio dire, il telefilm ha matrice fantastica, e anche se l’ambientazione e le vicende storiche sono più o meno reali, rimane pur sempre di natura fantastica, con elementi moderni che trasportano col pensiero al giorno d’oggi; per cui perché non rimanere ad Olimpia il nome di Gabrielle?

Altro strafalcione, è stato quello di paragonare Xena e Hercules allo stesso genere, ciò forse, a causa dell’uguale manifattura; per questo motivo, sembrava il telefilm più adatto a sostituire Hercules.

Ben presto però, si sono resi conto che le due serie non potevano essere dello stesso genere, poiché Xena stava cominciando a rivelarsi molto più complessa e reale nei contenuti e nelle tematiche, rispetto ad Hercules. L’esempio balenante, è quello della trattazione della tematica sull’omosessualità; difatti, più il tempo passava, nell’ambito della serie, più l’amicizia tra Xena e Gabrielle, diventava forte ed intensa, a tal punto da sfociare in un amore profondo tra le due, mai chiaramente visibile, ma percettibile in molte scene (subtext). Il problema era: Come affrontare un argomento così delicato, come la possibile omosessualità delle protagoniste, in un programma selezionato per la fascia oraria dedicata ai bambini? Ecco spiegati i tagli e le censure di parti di film contenenti bagni condivisi, o abbracci tra le due, e addirittura un bacio ( II stagione episodio “Xena alla ricerca dell’Ambrosia”), per il quale si è mossa una dura polemica; poiché tagliato nel suddetto episodio, ma miracolosamente ricomparso nel teaser del giorno dopo in “Xena conto Velsinea”.

Altre scene censurate, oltre quelle del subtext, sono le scene ritenute dall’equipe di psicologi violente o scioccanti come uccisioni atroci, o visioni di resti umani dilaniati dalle lotte, etc.

Lo scempio della censura è durato circa quattro stagioni; poi, molti fans che hanno approfondito maggiormente le loro conoscenze “Xenitiche”, capendo che non era tutto come la televisione italiana voleva propinarci, si sono decisi ad ingaggiare una feroce protesta contro la Mediaset, chiedendo ovviamente, la trasmissione degli episodi privi di censura. Discreti risultati si sono ottenuti purtroppo, solo con la VI stagione, che per accontentare tutti, è stata trasmessa censurata alle 17:35, affiancata però, dalla replica in notturna senza censura. Altra cosa da sottolineare è il “giochetto” del bollino: quel cerchietto (VERDE x bambini; GIALLO consigliabile la presenza dei genitori; ROSSO vietato ai minori) che indica se un programma è idoneo oppure no, alla visione dei bambini. Ebbene, alle 17:35 Xena veniva trasmessa con bollino verde, mentre in notturna, con bollino giallo. Una domanda a questo punto: Non la si poteva trasmettere direttamente il pomeriggio senza censure e col bollino giallo? Oppure, non la si poteva trasmettere in seconda serata senza censure evitandone così del tutto la visione ai bambini? La domanda sorge perché, pur avendo ottenuto le repliche in notturna, ci si è accorti che non rispettavano mai gli orari per i quali venivano previste, cominciando sempre con circa 15-30 minuti di ritardo. Molti fans si sono sentiti presi in giro anche per questo motivo.

Dopo la fine della VI stagione, epilogo definitivo del telefilm (anche se Latrine Fugate, ci ha promesso che scriverà un bozza fantastica per la recente idea del film di Xena), conclusasi il 14 aprile tre anni fa, fu subito trasmessa nuovamente la I e la II stagione; anche qua ennesimo errore: Durante la messa in onda di questi episodi, ci siamo accorti che venivano mostrati al pubblico, fotogrammi che la prima volta che le due stagioni vennero trasmesse, non furono mai mandati in onda (probabilmente tagliati); ma il top è che i fotogrammi già visti, invece, quando ci fu la prima trasmissione delle serie, erano stati ora tagliati o censurati, e quindi non mandati in onda. A ciò, non si è saputo trovare spiegazione logica.

Avvicinatosi il periodo, Xena sarebbe “dovuta andare in vacanza” cedendo il posto a Pacific Blue; ma inspiegabilmente la Mediaset ritenne opportuno continuare la sua messa in onda nel palinsesto, facendo però cominciare la V stagione, anziché la III e la IV, e rompendo così, per chi avesse guardato per la prima volta quel programma, il filo logico della serie. Durante questa stagione, i tagli e le censure sballati, come quelli citati prima, si fecero sempre più evidenti. Finita la V stagione, si pensò davvero che la Mediaset mandasse Xena “al mare”, ma sorpresa ancora maggiore, cominciò la VI stagione senza censure, nella stessa fascia oraria e col bollino verde; di questa stagione, venne poi interrotta la trasmissione senza un apparente motivo, per riprendere poi, solo il sabato pomeriggio alle 17:35. Al suo posto, venne trasmesso il telefilm Sheena. Anche qua, non si è ben riusciti a capire il perché.

Sempre per quanto riguarda gli episodi, soprattutto per le ultime messe in onda della V e VI stagione, vi fu l’omissione (un taglio probabilmente) dei “teaser”, trasmessi prima della sigla con i titoli di testa; altra cosa negativa questa, poiché spesso su quei pezzetti, si incentrava poi l’intero episodio.

Bisogna inoltre ricordare che vi è stata anche l’omissione di trasmissione di episodi interi; è il caso di Girls just wanna to have fun (Xena e le baccanti) della II stagione, trasmesso poi nelle repliche post VI stagione.

Sorte diversa è toccato a Deja vu all over again (Xena rivive nel 2000) della IV stagione, e a You are there (Xena e intervista alla mitologia), della VI stagione; i quali sono stati trasmessi solo la prima messa in onda, e mai rivisti nelle repliche successive. Qua, l’unica spiegazione possibile è solo la forte presenza del subtext, il quale ha palesi allusioni nel primo, ed espliciti riferimenti nel secondo (difatti in questo episodio, il giornalista chiede esplicitamente a Xena e Gabrielle se le due sono amanti).

Finalmente dopo circa un anno di assenza dai teleschermi italiani, la Mediaset si è infine decisa a mandare in onda le repliche di Xena durante lo scorso anno nel periodo estivo. Il telefilm ha trovato la sua collocazione su Italia 1 alle 11:30 di mattina: ma la cosa eccezionale, è che veniva preceuto dal telefilm Hercules the leggendary journes trasmesso alle 10:30. Anche qua miriadi di critiche per la Mediaset: Il 9 giugno di un anno fa, Xena è ricominciata dalla primissima puntata (Sins of the past), ed è proceduta con tutta la I stagione in versione integrale. Fin qua nulla di strano…Ma lo scempio è avvenuto quando finita la I stagione, si sarebbe dovuta trasmettere logicamente la II; che sorpresa delle sorprese, è stata saltata in blocco, senza sapere perché. Al suo posto è stata trasmessa la III stagione, interrompendo così ancora una volta il filo logico della serie; difatti nella III stagione ricompare Callisto ormai diventata una semidea; ma come può capire il pubblico di come ha fatto a divenire immortale se non ha potuto vedere la II stagione? Dopo la terza serie, la Mediaset “colpisce ancora”: E’ stata saltata in blocco anche la IV stagione mandando in onda la V stagione. Ora vorrei capire come fanno quelli della Mediaset a spiegare come è ritornata Gabrielle se chi ha visto l’ ultima puntata della III serie per la prima volta, e non sa del telefilm, l’ ha vista cadere in un baratro con Speranza? La IV stagione oltretutto, aveva anche un’importanza notevole; aldilà del fatto che è il naturale epilogo delle vicende con Speranza (che culminano con “A family Affair”), introduce anche Antinea nello “Xenaverso”, personaggio principale che si ritroverà anche nella V e VI stagione; ma ai meno fortunati di noi, non è stato dato almeno per l’anno scorso di sapere cosa c’entrava con Xena la sciamana Antinea.

Inoltre, altro sproposito madornale è stato quello di trasmettere la stessa Xena di un anno fa (che era marchiata col bollino verde), classificandola adesso col bollino giallo; mentre Hercules, con bollino verde. Il “salto” di serie in blocco è comunque avvenuto anche per Hercules, che dalla primissima serie, si è visto trasportato alla IV stagione, quando alcuni episodi, lo accomunano a Xena; soprattutto qualche episodio in cui si cita o opera Dahak. L’unica cosa “buona” che ha fatto per noi la Mediaset in queste repliche, è stato di metterle per le due serie, sulla “stessa linea di avvenimenti”, nel senso che il pubblico vede in Xena come nasce e cresce Speranza ( puntate “The deliverer” e “Gabrielle’s Hope”); e successivamente come si allea con Callisto e come viene uccisa da Gabrielle (Puntata “Maternal insicts”); poi la vediamo ritornare anche in Hercules solo come Entità, e viene comunque aiutata da Callisto ( episodi “Armageddon Now” e “Armagweddon Now 2”); queste due puntate culminano con Callisto che viene imprigionata da Hercules in un vortice tridimensionale, e Speranza che vede dove Hercules nasconde il Pugnale bagnato col sangue di cerva. Argomenti questi ripresi nel “season finale” della III stagione di Xena (“Sacrifice” e “Sacrifice 2”).

Udite amici di Xena! Quest’ anno nello stesso periodo estivo dell’anno scorso, la Mediset ha fatto tornare al lavoro Xena, preceduta però alle 9.30 di mattina da Young Hercules, e sapete la novità? Trasmetteranno tutte e tre le stagioni pari: quindi la II, la IV e la VI! Che assurdità!

Volendo spendere a conclusione di tutto ciò, due parole sul subtext in Xena: Warrior Princess, è opportuno dire che questa situazione stata creata volutamente nella serie dal produttore Rob Tapert, per rendere la trama del telefilm meno lineare e banale; e bisogna dire che ha fatto proprio un buon lavoro. Egli quando con John Schulian ha ideato questo telefilm, sicuramente non l’avrebbe destinato ad un target di bambini o adolescenti, ma ad un pubblico più maturo; e non poteva neanche lontanamente pensare che giungendo in Italia, fosse stato invece trasformato in uno show di intrattenimento per i bambini che avevano appena finito i compiti, o peggio ancora, in un telefilm che doveva occupare le mattinate dei bambini e dei ragazzi che non andavano al mare!

Complimenti alla TV, un altro “miracolo italiano” è avvenuto.

- Xena Principessa Guerriera? In Italia avrebbero potuto ribattezzarla Xena Principessa Censurata -.





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