ottava
fatica: Il cavallo di Diomede
L'ottava
fatica imposta ad Eracle fu quella di catturare le terribili cavalle
del re della Tracia, Diomede.Si raccontava che chi avesse la sfortuna
di essere ospite di Diomede finiva inevitabilmente per diventare il
pasto delle sue cavalle. Con degli uomini coraggiosi Eracle veleggiò
alla volta della Tracia. Giunto alle stalle di Diomede, dopo aver ucciso
i guardiani, rubò le cavalle e le condusse sulle rive del mare,
inseguito dai Bistoni, il popolo governato da Diomede. Dopo aver affidato
le cavalle al suo amante Abdero, Eracle si rivolse indietro e si preparò
ad affrontare i Bistoni, che sbaragliò in un sol colpo, deviando
il corso di un fiume che allagò completamente la pianura. I Bistoni,
terrorizzati, si dettero alla fuga, l'eroe greco li raggiunse colpì
con la sua clava Diomede e lo trascinò ancora vivo fino alla
riva dove lo diede in pasto alle cavalle, che nel frattempo si erano
già divorate Abdero. Placata la fame delle terribili bestie,
Eracle riuscì facilmente ad aggiogarle al cocchio e trasportarle
fino a Micene dove Euristeo le dedicò ad Era e le rimise in libertà
sull'Olimpo.
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