:: Principessa
in catene ::
di Lady
Alexandra Borgia
Il
villaggio di Xena è stato razziato dalla furia dei barbari.
Donne, bambini, uomini, cadono davanti ai suoi piedi, simili a birilli
di carne immolati sulle spade. Il sangue corre lungo le lame, i neonati
piangono, i tetti bruciano. C'è tempesta e corrosione nell'aria,
mentre il fumo della morte sale direttamente dal centro del terreno.
Il cuore di Xena si stringe, gli occhi s'inumidiscono, le mani si
trasformano in pugni. Amore o Morte? E' questo l'interrogativo posto
dagli Dei. La fanciulla non ha scelta. Imbraccia le armi e giura vendetta.
Ma ricambiare la violenza con altra violenza non sempre rende più
sopportabile il dolore della perdita....
Qualcuno vorrebbe essere così gentile da aprirmi il suo fazzoletto
e raccogliere una per una le mie lacrime?
I miei abiti grondano troppa acqua e le mani trasudano fiele!
...
Oh notte...tenebroso inganno degli uomini
allarga in cielo il tuo mantello
ed urla alle birichine stelle affinché scappino via dal loro
letto!
Voglio restare sola con te.
Avvolta nelle tue braccia, nascosta all’interno della tua maschera.
Poi, cavami dal viso gli occhi ed usali come spilla
in modo che paralizzino la luna e le impediscano di tramontare!
Se un domani deve ancora venire, non desidero chicchi di sole sulle
mie guance!
Che tutti i fiori del giardino vengano sigillati dal tuo bacio, o
notte!
E che gli usignoli più graziosi diventino avvoltoi orrendi.
Trasforma il loro canto nel capitombolo d’un fulmine e scioglierai
in musica il mio orecchio!
...
Aiutami, o mostro nero.
Nascondimi nella torre delle tue ginocchia
e lascia che la lana grezza delle tenebre mi sfregi le labbra
o mi chiuda la gola.
Nessun curioso dovrà udirmi mentre grido.
Nessuna voce dovrà compiangere la mia prigionia.
Sono tua, o notte! Ogni millimetro del mio corpo è uncinato
alle tue catene.
Fa di me la tua Penelope muta.
E concedimi di ricamare ciò che resta dei miei giorni laddove
prende forma il tuo piede.
Cucirò in mezzo alle tue dita, piangerò fino a lavare
le tue unghia, disegnerò il mio sudario sulla tua carne.
E disferò la mia tela solo quando giungerà nel mondo
la voce di colui che è nato per rompere il silenzio della tua
campana!