"THE
BITER SUITE" - "LYRE LYRE HEARTS ON FIRE":
il musical secondo LoDuca
Breve
recensione dei cd 3 e 5 della colonna sonora di Xena:Warrior Princess
(di
Dori)
Riflettendo
sul lavoro che mi accingevo a fare, volendo affrontare una "critica"
ai cd delle due puntate musical di X:WP, sono giunta alla conclusione
che non si può giudicare un musical televisivo alla stessa
stregua di uno visto a teatro. Il musical "teatrale" è
a sé stante, vive da solo, si nutre di se stesso, della trama
che ha un'origine, uno sviluppo ed una fine nel giro di 2/3 ore. Non
dipende da storie pregresse, né deve dare necessariamente vita
a trame future.
Il contrario accade con i musical "televisivi" (rari, rarissimi,
per giunta: escludiamo di proposito i musical "passati in tv",
ma film e, quindi, aderenti alla concezione del musical stile Broadway
- da "Grease", "Tutti insieme appassionatamente",
fino ai recenti "Moulin Rouge" e "Chicago" - e,
per ciò stesso, facilmente trasportabili sul palcoscenico)
che, facendo parte di una Serie, devono necessariamente portare avanti
la trama, rifarsi a fatti accaduti in precedenza, creare o risolvere
problemi, trovare un finale definitivo oppure aperto.
Non darò, quindi, giudizi relativi alla trama, tanto meno alle
immagini (anche se la tentazione è forte perché, in
questo caso, il connubio tra sonoro e visivo è totale e, talvolta,
l'intervento del primo valorizza il secondo e viceversa), perché
non è questa la sede adatta. Anche per quanto riguarda i testi
delle canzoni che, per ovvi motivi, sostituiscono il recitativo, non
potrò sbilanciarmi granché: la versione originale è
decisamente migliore della traduzione italiana che però trova
la giustificazione dei propri limiti proprio nel fatto di essere solo
e soltanto "una traduzione". Peggio sarebbe stato se i responsabili
dello scempio linguistico avessero deciso di far "ricantare"
il tutto in italiano, un po' come succede con i film della Disney:
non avrei speso un centesimo per acquistare il cd (ammesso e non concesso
che qualcuno potesse arrivare a concepire di produrlo) e credo non
mi sarei neppure vista la puntata: passi la "ninna-nanna"
cantata dalla Cassioli, ma un'intera puntata...No, grazie! Dunque,
mi limiterò a recensire le musiche e le esecuzioni canore.
Detto questo, se avete voglia di seguirmi, ci addentriamo nei particolari.
I cd sono due, sempre editi da Varese Sarabande, come gli atri quattro.
Tra i due, quello di durata inferiore è "The Bitter Suite",
anche se si distanzia solo di pochi minuti rispetto all'altro. Ad
ogni modo, tra i 7 cd prodotti, questi due risultano essere i due
più brevi, fatto da imputare al contenuto, decisamente limitato
rispetto agli altri.
X:WP
VOL 3: THE BITTERSUITE - A musical Odyssey
Cronologicamente,
questo cd si pone al terzo posto, appartenendo la puntata omonima
alla Terza Stagione del tf. In realtà, della Terza Stagione
non vi è traccia: il cd (a differenza del V, come vedremo più
in là) contiene solo ed unicamente le tracce della colonna
sonora di una sola puntata (ecco perché, a differenza dell'altro,
dura meno: 43'02").
I
TESTI
I testi delle canzoni (di LoDuca, Pamela Phillips Oland e Dennis Spiegel)
funzionano decisamente bene (tranne alcuni scivoloni di stile), incastrandosi
perfettamente nelle trame pregresse del tf e sciogliendo nodi decisivi
nella storia personale delle due protagoniste. In ogni canzone i riferimenti
alla relazione tra le due portano a galla, di volta in volta, un nuovo
pezzo da aggiungere alla trama generale. Non è semplice condensare
due anni e mezzo di sentimenti più o meno espliciti in qualche
minuto di canzone, eppure i versi sembrano funzionare egregiamente.
I
BRANI
1) Il cd si apre con una triade di 4 minuti e mezzo: sono i brani
strumentali che aprono la puntata.
Riconoscibile sin dall'inizio è "The sweat hut":
i toni e i timbri usati sono quelli che ritornano spesso quando si
ha a che fare con il mondo amazzone. Quindi percussioni, voce (sconosciuto
il testo, urlato in modo impressionante da un - o una? - cantante
che, quasi certamente, dopo la registrazione, si dev'essere sottoposto
a gargarismi anticongestionanti ;P ): non è un pezzo che mi
fa impazzire, ma tiene bene la linea amazzone a cui LoDuca ci ha abituati.
Della serie "urlato" fa parte anche il brano seguente "Slapped
out of it", per intenderci il momento in cui Xena, in cima al
monte, grida la sua rabbia ed incontra Ares che fomenta il suo rancore.
Non fatico a credere che LL abbia dichiarato che l'aver girato X:WP
le abbia stroncato la voce: tra l'urlo di battaglia e le grida più
o meno disarticolate le sarebbero servite corde vocali d'acciaio.
;)
2)
Subito dopo troviamo un'altra triade, stavolta però iniziamo
ad addentrarci nel mondo di Illusia e, anche, nel musical vero e proprio.
Se "Horrible drag" e "On the edge" fanno ancora
parte della linea precedentemente illustrata (la puntata, fino alla
caduta dalla scogliera, sembra svolgersi "normalmente"),
con "Song of the fool" entriamo a pieno regime in un mondo
in cui, come ci suggerisce Callisto, si parla solo per rime. Quindi
si canta. Quindi è musical! This is Illusia! Per la prima volta
abbiamo la possibilità di ascoltare una delle due cantanti/attrici
scritturate per sostituire le attrici non propriamente portate per
il canto: Hudson Leick e Renee O'Connor. Sto parlando di Michelle
Nicastro che interpreta il ruolo di Callisto. Credo che la preparazione
di entrambe le attrici sia un punto a favore di questa puntata: la
sincronia delle labbra è impressionante e sembra realmente
che sia Hudson a cantare! Ad ogni modo, musicalmente parlando, la
voce di Michelle Nicastro ben si addice a Callisto e, anzi, si può
considerare perfettamente calata nella "follia" del personaggio,
tant'è che difficilmente si distingue il passaggio dalla voce
di Leick a quella della Nicastro (se non per il fatto che sappiamo
che a parlare è una e a cantare è l'altra).
3)
Il terzo gruppo di canzoni si apre con "What's still unwritten
(song of Illusia)":
l'impostazione
di questi brani, che si fondono uno dentro l'altro senza soluzione
di continuità, ricalca molto, soprattutto laddove troviamo
il coro degli animali, quello delle commedie musicali brillanti. In
particolar modo, proprio il pezzo che ho sopra citato sembra seguire
perfettamente il cliché del "Broadway - Style" anche
in modo piuttosto pedante in talune parti. Si potrà pensare
che questa caratteristica festosa sia poco confacente con il dramma
in corso, ma a mio parere il pezzo funziona e, anzi, aiuta a rendere
tutto più accettabile e realistico.
Il brano "Joxer The Mighty" è l'ennesimo reprise
dell'ormai conosciutissimo - e sfruttatissimo, oserei dire - pezzo
anche se, stavolta, non è cantato dal coro, bensì da
un Ted Raimi in gran forma. La voce baritonale è perfettamente
calibrata, molto pettinata e godibile. Da Joxer non ci si aspetterebbe
mai un'esecuzione del genere: si presume che il soldato fanfarone
non sappia fare nulla, neppure cantare! Eppure è una bella
sorpresa, ve l'assicuro. Rispetto al testo è da segnalare il
necessario cambiamento ed adeguamento alla trama della puntata.
4)
WAR AND PEACE
Eccoci calati nel musical vero e proprio. La prima coppia di canzoni
che si presenta sono conosciute come "Welcome home, Xena"
e "Welcome home, Gabrielle". Ambedue i pezzi sono fortemente
caraterizzati. Da una parte troviamo un esclusivo coro maschile, composto
da buone voci baritonali e bassi, che tendono a far acquisire al brano
un sapore virile, sottolineato dalle caratterizzazioni, talvolta al
limite della “macchietta”, dei diversi interpreti. Dall'altra
parte, con trilli di campanelli e armonie bucoliche (stile Gilbert
e Sullivan), che arrivano a sottolineare il cambiamento sostanziale
di paesaggio, ecco il pezzo dedicato a Potidea. La musica di LoDuca,
come già dichiarato precedentemente, è potente quando
rievocativa, ma in questo caso, a mio parere, risulta troppo spinta
nel tentativo di diversificare le due situazioni. Personalmente credo
che, a "salvare" i due pezzi, ambedue abbastanza "poveri",
sia il contrappunto finale (in questo caso LoDuca strizza l'occhio
a Sullivan: questo tipo di finale è un suo solito diversivo),
l'intreccio tra le due melodie che, a ben ascoltare, diventano quasi
simili, seppur giocate su tonalità diverse.
Un giudizio a parte merita il primo incontro con Kevin Smith. La voce
di Ares risulta sensuale e calda quanto basta ad incantare ed irretire
una seppur riluttante Xena e, sinceramente, non saprei darle torto:
al rimpianto attore neo zelandese va il merito d'aver trasformato
un pezzo non tra i migliori (e con un testo scialbo, rispetto ad altri
presenti nel cd) in un brano godibile all'ascolto.
5)
MELT INTO ME / LET GO
A mio parere uno dei pezzi migliori del cd: un tango con tutti i crismi
del genere, senza il pesante rallentamento che gli arrangiamenti destinati
alle sale da ballo solitamente apportano. La voce di Kevin Smith,
ancora una volta, spinge sulle corde più sensuali che l'attore
possa toccare: ne esce un mix coinvolgente, che (almeno nel mio caso)
porta a riascoltare più volte il pezzo. E, credetemi, ne vale
la pena.
6)
DEAD? / HEARTS ARE HURTING (part I)
Prima di parlare della musica, vorrei spendere qualche parola riguardo
al testo che, da quasto punto in poi, ci aiuta a delineare meglio
la situazione tra le due protagoniste, svelandoci l'origine della
rabbia che ha scatenato l'antefatto da cui è nata la puntata
(anche se, nel pezzo precedente, Callisto ci ha portati a focalizzare
l'attenzione sul fatto che sia stato proprio Ares a spingere Xena
al limite dell'ira, nella brevissima, ma significativa "Let go"...).
Sotto quest'ottica è interessante lo scambio di accuse tra
Xena e Gabrielle, dal "Se tu non mi avessi mai portata là"/"Se
tu avessi fatto come ti era stato detto" al "Sei tu quella
da incolpare"/"E tu dovresti vergognarti". Insomma,
tutto il rancore viene portato in superficie.
Veniamo alla musica. I toni del brano sono da subito cupi: è
il momento del confronto, la rabbia è ancora presente, non
potremmo aspettarci toni concilianti che, per altro, troveremo più
avanti. La tonalità in minore che caratterizza tutto il pezzo,
sottolinea costantemente l'aspetto di dialogo rancoroso tra le due.
Il finale, una sequenza di frasi urlate - nel vero senso della parola
- (da molti sono state definite "grida inconsulte", ma questa
la dice lunga sul loro grado di comprensione della situazione in sé),
è un felice contrappunto alla "part II", di cui parleremo
tra poco. L'escamotage delle grida (che NON sono affatto disarticolate)
permette di separate nettamente il carattere della "part I"
dalla II: nella prima sezione il confronto resta in sospeso e non
si risolve. C'è un senso di "non finito", accentuato
dalle urla delle due protagoniste che, in questo caso, non fondono
le loro voci (come nella parte II), bensì le sovrappongono.
Ad una lettura comportamentista, dunque, anche le urla servono a rendere
l'idea della situazione tutt'altro che conclusa.
7)
HATE IS THE STAR (SONG OF THE TORMENT) / HEARTS ARE HURTING (part
II)
Il primo brano, a mio parere, funziona. Non mi è dato di sapere
chi sia l'uomo che esegue il pezzo, ma mi sembra molto ben calato
nella parte del "cattivo". Ritorna sempre la caratteristica
di LoDuca di rendere quanto più evocativa la propria musica:
ebbene, pur non vedendo direttamente la puntata, solo ascoltando il
pezzo si può "respirare" l'aria tetra della scena.
E' un crescendo pari a certi effetti da film horror, in cui la musica
parte in sordina, per poi crescere ed occupare tutto lo "spazio
sonoro" a disposizione. In poche parole, riempie la scena, dandole
ancora più carattere.
Per quanto riguarda il secondo pezzo, invece, devo dichiarare che
è in definitiva il brano che preferisco. La melodia è
un reprise della parte I ma, al contrario della precedente, abbandona
presto la chiave minore, per concedersi un finale trionfalmente in
maggiore. La lettura trasversale del brano, inoltre, permette di capire
che la situazione tra le due si è sistemata: come detto in
precedenza, le voci si fondono (il duetto che ne esce è esaltante
e trascinante) in un crescendo di emozione.
8)
THE WAY OUT / THE LOVE OF YOUR LOVE / PASSING THROUGH
Lo stile è lo stesso di Andrew Lloyd Webber (quello di "Cats",
per intenderci), ma non all'altezza del confronto: il brano pecca
di alcune sdolcinature stilistiche, anche se in parte si salva, soprattutto
laddove si concede alla chiave minore, che rafforza il pathos della
melodia. Buona anche la gestione dell'orchestra, che fa degnamente
da supporto alla voce di LL. Strepitoso, a mio parere, il finale di
"Passing through", con la melodia ripresa dalla chitarra
classica: una nota di tranquillità che chiude definitivamente
la puntata e ristabilisce l'ordine delle cose.
LE
ESECUZIONI
E' doveroso trattare a parte le esecuzioni delle due protagoniste:
LL e SUSAN WOOD (Gabrielle).
A mio parere, LL regge perfettamente la parte: la sua voce è
calda, gestita discretamente, anche se, a tratti, le sue esecuzioni
risultano un po' troppo jazzistiche per lo stile generale del musical.
Ciò nonostante, i duetti con Susan Wood sono potenti e ben
sostenuti da abilità canore indubbie. Per quanto riguarda la
doppiatrice di ROC (vera e propria attrice, perché per cantare
in un musical si deve necessariamente saper recitare), ammiro la perfezione
stilistica, ma anche la capacità di mettersi "nei panni"
del personaggio: a mio parere SW ha ben compreso le problematiche
del personaggio di Gabrielle e le ha espresse magnificamente nelle
esecuzioni, con una vasta gamma di sfumature emotive.
X:WP
VOL 5: LYRE LYRE HEARTS ON FIRE
Lo
ammetto, come puntata non è mai stata tra le mie preferite,
ma il cd di "Lyre, lyre hearts on fire" è degno di
più di un'attenzione. Lo si potrebbe definire eclettico, anticonformista,
se paragonato a tutti quelli che lo precedono e ai due che lo seguono.
Anche nei confronti di "The Bitter Suite" che, pure, ne
è il precursore, il cd n°5 dimostra un piglio diverso nell'affrontare
il "musical". Per prima cosa, in questo cd troviamo condensati
più di uno stile musicale. Ve li elenco, in modo che vi possiate
fare un'idea di cosa vi potreste trovare davanti ascoltandolo: hard
rock, funk, disco, melodie in perfetto "Broadway-style",
pop, punk/grunge, hardcore rap, musica "Mediterranea" e
musica "Indiana"! Davvero, non mi stupirei se scoprissi
che è stato il cd più acquistato dai teenager, vista
la predominanza di elementi rock, funky e punk!
LL canta in ben cinque pezzi. Riguardo alla sua voce, comparata con
la performance di "The Bitter Suite", devo confessare d'averla
trovata meno "in forma", rispetto alle esecuzioni precedenti.
Diciamola meno allenata o meglio, meno addomesticata per gli stili
di musica che s'apprestava ad eseguire. Personalmente ritengo che
la sua miglior esecuzione in questo cd sia il pezzo pop "We can
work it out", dove duetta con Susan Wood (Gabrielle), mentre
la peggiore sia in "War" (ma anche in "Xena rap"
non è al top della forma, forse perché lo stile del
brano non le si addice: non tutti nascono rapper, d'altronde).
Il cd, oltre a presentare tutti i brani (cantati e strumentali) della
puntata omonima, a differenza di "The bitter suite", propone
anche 6 pezzi estratti da altre puntate. Forse proprio per questo
risulta di durata superiore al precedente, anche se solo di 5 minuti.
Veniamo ai pezzi.
A differenza di "The bitter suite", le canzoni sono reprise
di vecchi pezzi, per lo più riadattati nei testi per esigenze
di copione, ma in sostanza mantenuti fedeli all'originale musicale.
Laddove mi sarà possibile indicare gli autori li metterò
tra parentesi.
1.
SISTERS ARE DOING IT FOR THEMSELVES (di Stewart & Lennox) - Funk
Questo pezzo è stato reso famoso da Aretha Franklin e, se non
erro, da Annie Lennox. Rispetto all'originale, il pezzo risulta molto
più lento, con sonorità funky. LL controlla la voce
quasi perfettamente mentre duetta con Gillian Iliana Waters, che interpreta
la regina Amazzone. Una canzone molto godibile, trascinante, a mio
parere.
2.
DANCIN' IN THE MOONLIGHT (di Kelly) - Disco
A mio parere una buona versione dance del pezzo originario. Ted Raimi,
che interpreta personalmente il brano (come in tutte le canzoni del
cd ed i pezzi in "The bitter suite"), sembra trovarsi a
proprio agio e, in questa occasione, ha trasformato il proprio accento
modulandolo su uno pseudo anglo-spagnolo, come si addice al personaggio
di Jace (che, pur essendo greco parla spagnolo, chissà perché?
Forse nella mente di TPTB lo spagnolo ha un non so che d'esotico,
mah!).
3.
WE CAN WORK IT OUT (di Lennon & McCartney) - Pop
A mio parere il pezzo forte del cd (insieme a "Tara's dance",
che vedremo più in là). Purtroppo è l'unico pezzo
che non sia stato inserito nella puntata. Riguardo a questo vale la
pena fare una piccola digressione: i produttori di X:WP non fecero
in tempo ad assicurarsi i diritti di riproduzione della canzone in
modo da mandarla in onda con il telefilm, ma furono "puntuali"
per la pubblicazione del cd. Per fortuna! Mi chiedo in quale circostanza
avrebbero inserito questi meravigliosi 2'29''... In questo pezzo LL
duetta con Susan Wood (Gabrielle) e le due voci si fondono magnificamente.
La voce di LL risulta migliore anche rispetto a quella di Susan Wood
e si mette in risalto soprattutto nel ritornello, in cui esegue la
parte "alta", quella che, nell'originale, era cantata da
Lennon.
Riguardo a Susan Wood devo dire che, rispetto a "The bitter suite",
mi sembra meno "nella parte" nell'interpretare Gabrielle.
A dire il vero non le è stato dato molto spazio. Anzi, se paragonato
a quello che aveva nel musical precedente, sembra addirittura nullo.
4.
GETTIN' READY (di Strauss / adattamento Armis & Foster) - Showtune
Questo pezzo proviene direttamente dal musical "Bye Bye Birdie"
e, ascoltandolo anche superficialmente, si ha subito l'impressione
di essere capitati a Broadway: è perfetto "Broadway-Style",
appunto. Se siete mai andati a vedere un musical (anche non a Broadway,
s'intende) sapete di che parlo. I testi sono stati riadattati dai
parolieri Adam Armis e Nora Kay Foster, esclusivamente per il Tf.
LL e ROC cantano/parlano le proprie battute ma il pezzo risulta divertente
soprattutto per le caratterizzazioni dei cantanti (nel finale c'è
addirittura qualcuno che fa il verso a Elvis, incredibile!).
5.
NO TALENT TO FIND (di LoDuca) - :S (mamma mia...)
Non so attribuire questa canzone ad uno specifico stile musicale,
visto che mi sembra un'accozzaglia di rumori. Sinceramente, se anche
non l'avessero messa, il cd non ci avrebbe perso. I 53" più
difficili da sopportare (fortuna c'è il tasto per skippare
i pezzi!).
6.
SPURNED (di LoDuca) - Strumentale
Un interludio strumentale oscillante tra il rock e il blues.
7.
KICK OUT THE JAMS (di Smith, D. Smith, Kramer, Tomich, Dermier) -
Hard rock
Alzate le casse, ragazzi! Draco si dedica al rock, quello duro!;)
Jay Laga'aia interpreta personalmente il pezzo e ha una voce da vero
cantante rock, da metallo pesante. Non so se canti in una qualsiasi
band, ma è notevole. Si ha l'impressione che le casse sballino
da un momento all'altro: notevole, per potenza e anche per interpretazione.
8.
PEOPLE GOT TO BE FREE (di Brigati, Jr. & Cavaliere) - Disco
Divertente pezzo dance in cui quasi tutto il cast del musical partecipa.
L'originale (anni 60) era un pezzo rock, ma la versione disco regge
bene il confronto! La parte del leone la fanno Ted Raimi, LL e Jay
Laga'aia. Anche Susan Wood (Gabrielle) ha un piccolo cameo, ma non
granché.
9.
THROWING KISSES (di LoDuca) - Strumentale
Altro pezzo strumentale: un rhythm & blues lento, con richiami
al funky.
10.
ALWAYS SOMETHING THERE TO REMIND ME (di Bacharach & David) - Punk/grunge
Tanto di cappello al Sig. Jay Laga'aia! Se il personaggio di Draco
non mi ha mai fatta impazzire, il vocione di questo simpatico neo
zelandese ha qualcosa di magnetico! Credo che Bacharach non avesse
in testa una cosa del genere quando scrisse la canzone...ma non credo
neppure si lamenterebbe del trattamento riservatole! Seconda canzone
in grado di far saltare le casse, ma ne vale la pena, credetemi (soprattutto
se vi piace il genere).
11.
XENA FEEDS BACK (di LoDuca) - Strumentale
Beh, ve lo saresta mai aspettati? Il Main Title in versione rock,
con tanto di distorsione. Divertente!
12.
XENA RAP (di LoDuca) - Hardcore rap
Non impazzisco per questo genere di musica (mi spiace per tutti i
fans dei Prodigy e compagnia bella: nulla di personale, ragazzi),
ma reputo comunque che il pezzo sia ben fatto. Purtroppo non risulta
essere lo stile che meglio si addice alla voce di LL. A mio parere,
Lucy non rende giustizia al brano: non perché sia stonata (lungi
da me dirlo!), ma perché non incontra per nulla lo spirito
con cui lo si dovrebbe eseguire. Come ho già detto prima, non
tutti nascono rapper...
13.
AT LONG LAST LYRE (di LoDuca) - Strumentale
Ennesimo interludio che introduce il pezzo successivo. Stavolta si
tratta di un assolo di chitarra elettrica stile heavy. Potente.
14.
WAR (di Strong & Whitfield) - Funk
Versione estremamente pedante dell'originale anni 70, decisamente
migliore dell'adattamento di questo cd. Musicalmente non funziona
alla perfezione e, per essere sinceri, reputo possa essere giudicato
il brano meno riuscito di tutta la raccolta (tralasciando "No
talent to find", naturalmente). LL sembra spiazzata (non le si
può dare torto: il brano è quanto di più erratico
si trovi in giro) e, pur mettendocela tutta, da sola non risolleva
il pezzo.
Nelle note del cd si legge che ROC qui canta come background vocalist
e possiamo anche sentirla nella frase: "It ain't nothin' but
a heartbreaker". "War" è l'ultima canzone appartenente
al musical "Lyre lyre hearts on fire". Col prossimo pezzo
entriamo nell'universo sonoro a noi più noto: quello creato
da LoDuca per la Serie...
15.
TARA'S DANCE (di LoDuca) - Stile mediterraneo
E' un pezzo molto romantico, tratto dalla puntata TALE OF TWO MUSES.
Lo stile arabeggiante lo si ritroverà in tutte le produzioni
di LoDuca che si rifanno a situazioni di questo tipo (ad esempio,
per WHO'S GURKHAN o per HEART OF DARKNESS). Ad un ascoltatore attento
non possono sfuggire i richiami stilistici che legano questi pezzi.
La canzone è anche conosciuta col titolo di "Let the Spirit
Move Me" e, sebbene la si ascolti durante la scena del ballo
di Tara, il testo si addice molto più a Xena e Gabrielle...
;)
16.
CHEROMLIK DANCE PARTY (di LoDuca)
Le percussioni la fanno da padrone in questo pezzo tratto dalla puntata
LIFE BLOOD. Molto particolare, con effetti sonori a bizzeffe, molto
usata la distorsione da vinile "strisciato" tipica dell'hip
hop.
17.
GRIEVING DANCE (di LoDuca)
Musica composta per la puntata ENDGAME e, in particolare, per il funerale
di Ephiny. Non pensereste mai al suo utilizzo funebre ascoltandola
slegata dalle immagini del Tf. Personalmente la reputo evocativa,
oltre che molto bella: credo che, più che sottolineare un momento
drammatico (quale un funerale effettivamente è), enfatizzi
con forza uno dei momenti più teneri e carichi di pathos nella
storia di Xena e Gabrielle. Non esito a definirla trascinante (peccato
solo per il finale che sembra tronco...).
18.
MEDITATION (di LoDuca) - Stile indiano
Pezzo in puro stile indi, che tanto ricalca il "new age tune"
molto in voga negli anni 90.
19.
HONEY AND WINE (LoDuca) - Stile indiano
Ancora troviamo le armonie indi, se possibile molto più rilassanti
delle precedenti. Personalmente reputo questo brano migliore rispetto
a "Meditation", più carezzevole e sensuale. Forse
anche per l'utilizzo di una voce femminile sinuosa, che ben s'addice
al pezzo.
20.
AMAZON DANCE PARTY (di LoDuca)
Strano che, talvolta, i produttori dei cd di X:WP si siano incaponiti
ad inserire tra i brani pezzi già appasi in cd precedenti.
Così avviene con questo brano: possiamo trovarlo già
nel "X:WP cd1", salvo qualche piccola variazione del tutto
trascurabile. Avrei preferito trovare al posto suo qualsiasi altro
pezzo, magari uno di quelli dimenticati nelle stagioni precedenti
(ed esclusi anche dai "Bonus cues" dei due cd del cofanetto
n°6...). Ad esempio, "Carnival" di Natalie Merchant,
che abbiamo sentito tutti nella scena delle "fragole" tra
Xena/Cleopatra e Antonio... Perché no? Non era male, anche
se non c'entrava assolutamente nulla col Tf (altre storie, altri misteri...).
Bene,
il mio lavoro finisce qui. Non vi nascondo che termino questo articolo
con un po' di amarezza. Continuare a scrivere recensioni per la colonna
sonora di questo Tf avrebbe significato che non era ancora stata decretata
la sua fine e un po' mi spiace aver già terminato il mio compito.
Devo comunque ringraziare LoDuca e TPTB per aver ideato un così
perfetto apparato musicale determinante, a mio parere, anche per la
buona resa del Tf stesso.
Per
commenti scrivete a Doriana.