LE DONNE DI “XENA” PARLANO DELL’IMPATTO DELLO SHOW

Di Melanie McFarland
Critico televisivo del SEATTLE POST-INTELLICENCER

(tradotto da Scanto)

Anche se Lucy Lawless, la conosciutissima “Xena Principessa Guerriera” apparira` al 5th Avenue Theatre questo weekend nel ruolo dell’adorabile cantante da night Dorothy Shaw in “ Gli uomini preferiscono le bionde” , l’eredita`della regina della battaglia non e` mai troppo lontana.
Specialmente questo weekend. Mentre la simpatica Neo Zelandese fara` sfoggio del suo fascino nel Seattle Men’s Chorus al 5th Avenue Theatre, la sua buona amica e co-protagonista in “Xena”, Renee O’ Connor (Gabrielle) sara` presente ad una convention in onore delle donne forti del cinema e della televisione e, nello specifico, le donne forti che hanno fatto di “ Xena” , la rivoluzionaria serie sindacata che fu.
La Principessa Guerriera, in grado di attraversare le correnti del tempo, mori` nel finale della serie, trasmesso nel 2001, ma e` tutt’ora in circolazione in DVD. “ Credo proprio che Xena finira` per tornare “ ha detto la Lawless. “ Dubito che, a causa dei tempi, mi affideranno nuovamente il ruolo, ma il personaggio e` lungi dall’ essere dimenticato. Tuttavia la Lawless non crede che il pubblico abbia davvero capito che serie di rottura fosse“ Xena”.
Ognuna delle due attrici e` occupata in altri progetti: la maternità`, innanzitutto. La O’Connor ha un figlio, la Lawless tre.
La Lawless ha di recente fatto girare la testa nel suo ruolo da guest star in “ Two and a Half Men” ed e` apparsa come co- protagonista nel film per la TV della CBS “ Locusts”. Il progetto a cui tiene di piu` la O’ Connor e` il film indipendente “One Weekend a Month” che di recente ha avuto una menzione speciale al Sundance Film Festival. ( Ha anche partecipato alla serie “Alien Apocalypse” per SciFi Channel, ma non divaghiamo.)
Abbiamo chiesto alla Lawless dello show e dell’opinione corrente su cio` che costituisca una donna forte, durante una visita per le prove di “ Gli uomini preferiscono le bionde”, e chiacchierato con la O’Connor, che ha telefonato dalla sua casa a Los Angeles, quello stesso pomeriggio. A seguire una trascrizione di entrambe le conversazioni.

P-I (alla Lawless): Come sei arrivata a “Gli uomini preferiscono le bionde”?

LAWLESS: Erano anni che cercavano di convincermi a lavorare con loro. E tutte le volte io ero in maternità` avanzata! Hanno pensato “ Beh, non puo` stare per sempre in cinta!”, ma si sbagliavano, fino a quest’anno. E` grandioso poter lavorare con un coro famoso in tutto il mondo… E il valore di queste persone e` davvero incredibile. Mi chiedo se Seattle si renda conto di quello che ha con (il direttore artistico e produttore) David Armstrong e la compagnia 5th Avenue Theatre. Che stupendi luoghi comunque e che gente in gamba.

P-I: Parlando di “Xena’, lei ha detto che non crede che il grosso pubblico capisca quanto fosse dirompente lo show. Come mai?

LAWLESS: Perche` la gente vedeva qualche immagine di Xena, un mezzo episodio o un episodio e diceva “ Bello, ho capito di che si tratta”. Ma finche` non ne vedevi diversi, non potevi capire l’ampiezza e le dimensioni del genere di argomenti e cose di cui ci occupavamo… Eravamo sui canali sindacati. Se fossimo stati sui network, non avremmo mai realizzato le cose che abbiamo girato. Le trame erano incredibili. E non intendo in maniera sciocca, ma geniale. Ed ecco perche` abbiamo conquistato fans come (Steven) Spielberg e (Quentin) Tarantino che quando venivano intervistati dicevano cose bellissime, non tanto per il fenomeno ma per i contenuti… Io penso che ammirassero il coraggio di osare dello show. C’erano cose che non si farebbero mai con il protagonista di altri telefilm. Veniva esplorato davvero il lato oscuro dell’eroe.

P-I(alla O’Connor): E lei crede che la gente abbia capito quanto lo show fosse forte?

O’CONNOR: Si e no. Credo che ci fossero tante persone che si sono sentite incoraggiate ad uscire da relazioni violente. Ma certe persone dell’industria televisiva non hanno capito quanto formativi quei personaggi fossero in termini di cambiamento della vita per la gente… Noi interpretavamo due donne che erano assolutamente temerarie, che prendevano posizione e non chiedevano scusa per cio` che erano.

P-I: Quando la gente parla di una serie con forti caratteri femminili, trame intricate ed esplorazioni del lato oscuro dei suoi eroi, non parla di “Xena”, ma di “Buffy”. Voi come reagite a questo?

LAWLESS: Io non reagisco. Bisogna andare oltre. Perche` non abbiamo portato via niente a questa gente… E dobbiamo gia` essere molto grati per cio` che abbiamo avuto. E in termini di gloria con altri show, sei gia` fortunato se qualcuno si ricorda di te.

O”CONNOR: Cercavamo tutti di raggiungere lo stesso scopo. Ma avevamo anche uno stile diverso. Il nostro senso umoristico era piu` ammiccante e si accompagnava ad uno stile asiatico delle arti marziali che era davvero unico… Devo dire che, l’aver lavorato in “ Xena”, mi ha spinto a cercare modelli di comportamento migliori nella mia vita.
Credo di aver imparato di piu` guardando show come “Xena” o “Buffy”, che qualsiasi reality show di adesso. Adoro vedere donne coscienti della propria forza. E trovo triste quando scegliamo di diminuirci.

P-I: L’immagine televisiva della donna forte e` cambiata da quando veniva trasmesso “Xena”. Oggi le donne si relazionano di piu` e si sentono fortificate le une dalle altre, come in certe situazioni di “Disperate Housewives” e somili. Io credo che voi due foste nella posizione unica di indirizzare questa evoluzione, visto che avete interpretato queste due eroine e ora vivete i ruoli di supermamme.

LAWLESS: Interessante. Perche`?

P-I: Beh, per esempio, Felicity Huffman ha spiegato, molto diffusamente, che “Desperate” potrebbe essere la prima serie a comunicare davvero il concetto che la maternità` non e` sempre felicita`, sorrisi e torte di mele. Che a volte puo` farti impazzire.

LAWLESS: Un attimo. C’e` stato “Thirtysomething”. Ci sono stati un sacco di altri show che l’hanno detto. Ma (“Desperate”) gratifica l’occhio e ti da` un senso di benessere… OK, puo` essere una (parolaccia) a casa, e in certi momenti della giornata e` un caos. Ma dannazione, possiamo essere belle mentre lo facciamo. C’e` un elemento di fantasia, credo. Si. Fa sembrare l’aspetto mondano piu`eccitante. C’e` dell’iper-realismo in questo.

O”CONNOR: Ti trasporta fuori dalla tua normale esistenza in un altro mondo. Di “Desperate” l’unica cosa che posso pensare e` che non si prende molto sul serio. C’e` sicuramente qualche cosa di Xena e Gabrielle che erano come personaggi dei fumetti. In “Desperate Housewives” c’e` certamente molto umorismo, ma non saprei se i personaggi siano caricaturali o no.

P-I: Riuscite ancora a vedervi fare TV?

O’CONNOR: Mai dire mai. Ma di nuovo penso che la vita sia troppo breve ed io voglio interpretare ruoli che sento davvero. Voglio dire che devo sentirmi il personaggio e la storia addosso. Deve essere qualcosa che mi prenda davvero. Specialmente ora che ho una famiglia.

LAWLESS: Preferirei piu` ruoli da commedia, credo. Mi piace farli, per essere onesta. Preferirei lavorare a teatro. Adesso collaboro con alcuni incredibili talenti. Se Danny (il direttore artistico della Seattle Men’s Chorus, Dennis Coleman) dicesse che mi rivuole, gli risponderei “Prendimi, piccolo!”

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