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Seattle Times - Lawless is "Battlestar" reporter

9 settembre 2005

(tradotta e trascritta da Alice)

Stasera alle 10 in un episodio dell’opera spaziale “Battlestar Galactica” di Sci Fi Channel, i fans ascolteranno qualcosa da Lucy Lawless, star dell’antecedente “Xena: Warrior Princess”, che molti non hanno provato –il suo accento neo zelandese.
“Non lo hai ancora sentito, sai” dice la Lawless richiamata da New Orleans dal set del suo prossimo movie della CBS “Vampire bats” (lei e la troup sono evacuati in salvo prima dell’arrivo dell’uragano Katrina), sequel del genere di “Locusts”.
“Sembrano esserci una marea di cose che loro vogliono che io faccia [l’accento], ” dice. “Io ero davvero restia all’inizio…non so perché. Mi sentivo come se fosse una specie di montatura. Alla fine ho accettato.”
“In questo caso è interessante, perché il mio personaggio è una giornalista e gli australiani hanno la reputazione di essere una presenza importante nel mondo del giornalismo tabloid.”
In “final cut” scritto da Mark Verheiden (“Timecop”, “Smallville”) e diretto dal veterano dei documentari Robert M. Young (“Children of fate: life and death in a sicilian family”), la Lawless interpreta D’Anna Biers, una reporter per il Fleet Times News Service.
Grazie al personaggio che interpreta, la Lawless ha lavorato regolarmente con molti “Galattici” [gli attori che interpretano i personaggi di “Battlestar Galactica”, ndt].
“Gli ho intervistati tutti, così ho ottenuto davvero un buono sguardo sul gruppo. Adoro Edward James Olmos. Lui è così caro. Mary McDonnell…leggende. Alcuni dei giovani del gruppo sono di grande talento. Sono terribilmente carini.
“Sai chi è stata la più grossa sorpresa in tutto questo? Michael Hogan [che interpreta Saul Tigh]. Oh mio Dio, quel ragazzo è isterico. Non ne hai idea quando lo vedi sullo schermo ma è così stupido. Mi sono veramente innamorata di lui.”
La Lawless è stata anche felice di lavorare con Young. “ E’ una leggenda nei documentari. Lo ammiro tantissimo. Ha circa 80 anni. E’ stato un onore per me lavorare con lui. Complessivamente una fantastica esperienza.”
Aggiungendo un pizzico di cinéma vérité [corrente cinematografica nata in Francia, favorita dalle cineprese portatili, è un cinema “diretto” di interviste e di inchieste, ndt], i nuovi metraggi di D’Anna saranno incorporati nell’episodio.
“Stavo realmente raccontando, ” dice la Lawless. “Loro avrebbero utilizzato il metraggio che io e la mia spalla stavamo facendo. Certe volte lui era alla telecamera, altre volte c’ero io, ma stavamo veramente girando un video. Stavamo facendo un film dentro a un film.”




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