Il 4 settembre 1995, forse non passerà mai alla storia della
televisione, ma quel giorno sugli schermi televisivi americani accadde
un avvenimento che avrebbe segnato per sempre l’evoluzione della
fiction: nasce la serie TV “Xena Warrior Princess”. La
storia di questa bella e valorosa donna, in realtà, parte da
più lontano, e cioè da tre episodi di HERCULES, telefilm
di genere mitologico già in onda da un anno. Nella serie dedicata
al figlio di Giove, fa la sua apparizione una spietata guerriera che
cerca con tutti mezzi, compreso il suo notevolissimo fascino, di distruggere
l’eroe. Il piano fallirà, ma il successo ottenuto dal
personaggio incoraggia gli autori ad approfondirlo, fino a realizzare
una nuova serie tutta per lei. E così, una nuova Xena, pentita
del suo passato violento si instrada sul sentiero della redenzione.
Ed è così che la conoscono oltre due anni dopo anche
gli spettatori italiani, il 12 gennaio 1998, un lunedì pomeriggio
sulla rete Mediaset, Italia 1, ed anche nel nostro paese la solitaria
e malinconica guerriera trova un suo pubblico, ma la sua solitudine
non durerà a lungo, perché a pochi minuti dall’inizio
di quel primo episodio, Xena incontrerà una ragazza, poco più
che adolescente, Olimpia (Gabrielle nell’edizione originale,
ma il nome fu ritenuto poco “mitologico”) e subito si
capì che quell’incontro avrebbe rappresentato una svolta
nella vita della Principessa guerriera. Le due donne, infatti, si
legheranno in un unione che riserverà sviluppi imprevedibili
in quel momento, ma che aprirà a quel telefilm, nelle sue sei
stagioni, panorami fino ad allora insondati in televisione, facendone
una serie assolutamente unica a tutt’oggi. Nelle loro avventure
contro nemici e con alleati di ogni genere (il più caratteristico
dei quali è il Dio della Guerra, Marte, che passando di volta
in volta da uno schieramento all’altro, non rinuncia mai a cercare
di riconquistare a sé, Xena, riportandola ai suoi violenti
trascorsi), e nella vita che insieme divideranno, si incomincerà
ad intravedere, infatti, un rapporto sempre più saldo tra di
loro, e anche se per molto tempo si continuerà a parlare di
amicizia, per evidenti ragioni di censura (dopotutto il telefilm è
nato come una serie d’avventura per un pubblico di tutte le
età), il sospetto che qualcosa di più esista, si farà
rapidamente strada nella mente dei fans della serie, e gli autori
non faranno mai nulla per smentirlo, anzi di stagione in stagione
spingeranno sempre oltre l’asticella di questa sottintesa relazione
(il cosiddetto “sub-text”, sul quale, una consistente
fetta di fans, i “sub-texters” appunto, si concentreranno
e fulcro di questo studio), consegnando questa indissolubile coppia
(e vedremo quanto) al mito.