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"AMORE VERO - Uno studio sul subtext in XENA WARRIOR PRINCESS"

di A. Scaglioni

PRIMA STAGIONE (1995-1996)

(prima parte)

>>sezioni speciali>>Amore Vero


In apparenza per i fautori del sub-text, la prima stagione dovrebbe essere quella meno interessante, quella in cui sia più difficile trovare frasi e atteggiamenti che conducano a pensare che quella appena nata tra un’entusiasta Olimpia e una Xena un po’ più restia a mostrare i propri sentimenti, almeno all’inizio, possa essere destinata a diventare ben più di una semplice amicizia. Ma in realtà già consistenti indizi possono essere rintracciati anche in questi primi episodi. Tutto un intreccio di atteggiamenti, di sguardi, di parole dette e non dette. Insomma siamo ancora lontani dai sottintesi più espliciti delle stagioni successive, ma c’è già molto su cui meditare. Prima di iniziare, diciamo che il riferimento dei dialoghi che troverete in questa ricerca è relativo ai testi in inglese che ho provveduto a ritradurre, dato che quelli presenti nel doppiaggio sono spesso abbastanza arbitrari e poco fedeli (quando non volutamente censurati), mentre invece ho preferito mantenere i nomi dei personaggi della versione italiana, per non causare confusione tra i lettori che non conoscendo l’inglese, non hanno dimestichezza con la versione originale. Inoltre gli episodi che non troverete citati non contengono a mio giudizio elementi rilevanti per i sub-texters.

XENA E LA GIOVANE OLIMPIA

Xena in cerca di riscatto da un passato di spietata guerriera e conquistatrice che vuole lasciarsi alle spalle, sta sotterrando le sue armi, quando viene interrotta dall’arrivo di predoni che hanno appena rapito le donne di un villaggio vicino, Potidea. Xena riesce a liberarle, anche con l’aiuto di Olimpia, una ragazza del posto che appresa della sua identità, vorrebbe abbandonare la sua famiglia che l’ha destinata ad una vita tranquilla di sposa e madre, per seguire la Principessa guerriera.

OLIMPIA(a Xena): (...) Tu devi portarmi con te e insegnarmi tutto quello che sai. Non puoi lasciarmi qui.(...) Xena, io non sono tagliata per questa vita da contadina. Sono nata per fare molto di più.

Xena cerca di dissuadere la giovane, non volendo coinvolgerla nella sua vita rischiosa, ma questa non se ne dà per intesa e scappa di casa seguendola a sua insaputa.

OLIMPIA(alla sorella Leuca): Leuca, io sto andando a raggiungere Xena.
LEUCA(ridacchia, poi si accorge che Olimpia parla seriamente): Dici davvero?
OLIMPIA: Assolutamente. Diventerò una guerriera come lei.(...) Tu sai che io sono diversa da ogni altro in questo villaggio.
LEUCA: So che sei pazza.
OLIMPIA: Beh, chiamalo come vuoi. Il punto è... che questo non è il mio posto.(...) Devo farlo, Leuca.
(...)
LEUCA(l’abbraccia piangendo): Mi mancherai tanto.

E così, con un solo fagotto e tante speranze, Olimpia si appresta al suo viaggio. Dopo essere stata accolta male ad Amphipoli, la sua patria, una Xena depressa dall’incapacità di riuscire a far credere perfino a sua madre, la sua sincerità nel volersi emendare degli errori passati, viene addirittura salvata da Olimpia che l’ha raggiunta fin là con vari espedienti, e che grazie alla sua parlantina, convince una folla di concittadini esagitati che ritengono la Principessa guerriera, complice di Draco, il signore della guerra che li tiene sotto assedio, a lasciarla andare. Riuscite ad allontanarsi, la ragazza ne approfitta per persuadere Xena a prenderla con sé sul suo cavallo.

OLIMPIA: Potrei salire dietro di te.
XENA: Di che stai parlando?
OLIMPIA: Aspetta, non vorrai lasciarmi qui, vero? Ho fatto tutta questa strada per vederti.
XENA: Questo è un problema tuo.
OLIMPIA: Ehi, ti ho appena salvata la vita. (Xena riflette, poi tende il braccio e l’aiuta a salire dietro di lei.) Dove andiamo?
XENA: A vedere mio fratello.

Sulla tomba del fratello Linceo, della cui morte si porta dietro il rimorso, Xena ha un momento di sfogo.

XENA: Da quando sei morto, è come se avessi perso la mia strada. Ora l’ho ritrovata. E pensavo di poter ricominciare, ma non è così. Non si fidano di me… neanche nostra madre. Non posso biasimarla se non riesce a leggere nel mio cuore. Ma io credo che tu possa e vorrei che fossi qui. E’ brutto essere soli.
OLIMPIA: (sopraggiunta sulla soglia della cripta alle sue spalle) Tu non sei sola.

E qui lo sguardo sorridente di Olimpia e quello commosso (guardate bene, si vedono le lacrime pronte a scorrere) di Xena si incontrano. E’ un bel momento. Dopo aver sconfitto il signore della guerra ed essersi riconciliata con la madre, Xena bivacca fuori dalla città, quando viene avvicinata da Olimpia che non l’ha mai persa di vista e che ha anche contribuito attivamente al suo duello contro Draco.

OLIMPIA: Ti stavo seguendo, per vedere se non eri in qualche pasticcio. Ma è così freddo là fuori e non sono riuscita ad accendere un fuoco. E le zanzare sono grosse come aquile.
XENA: Lo sai che domattina ti rimanderò a casa tua.
OLIMPIA: Non ci voglio andare a casa. Non fa per me, Xena. Non sono la ragazzina che i miei genitori vorrebbero.(Rassegnata.) Tanto non capiresti.

Ma Xena invece capisce benissimo.

XENA: Non è facile dimostrare di essere diversi. (Le getta una coperta.) Puoi dormire là.

E Olimpia sorride felice. Sa di essersi conquistata la fiducia della sua nuova amica e al mattino dopo, Xena si allontana a cavallo seguita dall’ormai inseparabile Olimpia.

XENA: Sai, dove vado io, ci saranno problemi.
OLIMPIA: Lo so.
XENA: Allora, perché vuoi venire con me?
OLIMPIA: Perché è quello che fanno gli amici. Si spalleggiano l’un l’altro quando ci sono guai.
XENA: D’accordo… amica.

XENA E IL FIGLIO DEL GUERRIERO

In questo episodio (originariamente scritto per Hercules e poi frettolosamente adattato per Xena, ma soprattutto per questo primo periodo, non credo che sia l’unico caso), assistiamo ai primi giorni di vita insieme di Xena e Olimpia, con quest’ultima che si preoccupa sempre quando vede l’amica allontanarsi, nel timore che non torni più a prenderla.

OLIMPIA(gridando dietro a Xena che si allontana a cavallo): Non dimenticarti di me.
XENA(senza voltarsi): Non mi dimenticherò.

In realtà nella vicenda, che vede Xena battersi per difendere una piccola e pacifica comunità dall’ennesima banda di predatori, restando ferita e lasciandosi addirittura tentare dall’idea di sistemarsi finalmente e farsi una famiglia (ma naturalmente la cosa finirà in nulla), di sub-text, non c’è quasi niente, e bisogna attendere gli ultimi secondi per trovarne qualche traccia, ma ascoltate (o meglio, leggete).

XENA: Ti manca mai la tua famiglia?
OLIMPIA: A volte… ma non quando sono insieme a te.

XENA CONTRO MARTE

In questo bellissimo episodio, Xena condannata a morte per una strage commessa da Marte, che tenta con questo espediente di ricondurla a sé, è difesa a spada tratta da un’Olimpia più determinata che mai, e perfino quando Xena accecata dall’odio verso i suoi persecutori cederà e nella furia instillatale dal Dio della guerra, colpirà senza volere Olimpia, questa, nonostante che in un primo momento sconvolta dall’inattesa Xena davanti alla quale si è trovata, si rifugi a sfogare in pianto quel sordo dolore che prova (in una bellissima scena, purtroppo tagliata nel montaggio finale), non l’abbandonerà e cercherà di farla evadere.

XENA: Come mai sei tornata dopo quello che ti ho fatto?
OLIMPIA: Non sei stata tu a farlo, lo so.
(…)
XENA: Ho bisogno che tu mi lasci sola per un po’.
OLIMPIA (un po’ ferita): Va bene.
XENA: Non è come sembra. Sono felice che tu sia tornata.

Olimpia sorride allo sguardo addolorato di Xena che teme di averla offesa, riconfermandole la sua incondizionata fiducia, e nel finale, Xena le ribadisce il suo apprezzamento per quel gesto.

XENA: Vederti ritornare dopo ciò che ti avevo fatto, ha significato davvero molto per me.
OLIMPIA: Io ho fiducia in te. Non ho pensato neanche per un attimo che tu volessi farmi del male


XENA E IL RISVEGLIO DEI TITANI

Episodio interessante questo, ancorchè minore nell’economia della saga, poichè per la prima volta assistiamo a quella che potrebbe essere considerata una scena di gelosia. Mentre cerca un sistema per neutralizzare i Titani, giganti risvegliati involontariamente da Olimpia, Xena ha una discussione con l’amica che rifiuta di essere considerata ancora una bambina da proteggere. Il mattino dopo, quando si reca a svegliarla, Xena ha la sorpresa di scoprire che lei ha diviso il giaciglio con un giovane conosciuto da poco. Guardate bene la faccia di Xena. E’ tutta un programma.

OLIMPIA (con fare casuale): C’è qualcosa che non va?
XENA: Niente. Solo che…
OLIMPIA: Pensi che abbia fatto qualcosa di avventato?
XENA(con sguardo assente): Se l’hai fatto, non sono affari miei.
OLIMPIA: Esatto, non lo sono.

Il dialogo tra le due ricco di tensione e sottintesi, fa capire che forse i sentimenti che Xena prova per Olimpia, magari inconsapevolmente, stanno superando le barriere della pura amicizia, ma anche l’atteggiamento di Olimpia, che vuol far credere all’amica di aver perso la sua verginità, (e quando alla fine si scoprirà che non è così, il sollievo della Principessa guerriera è evidentissimo) non è quello di una semplice amica, ma fa pensare di più ad una ripicca tra innamorati. Comunque, state tranquilli, nel finale la riconciliazione è d’obbligo.

XENA: Perché hai rischiato la vita per andare da sola in quella caverna?
OLIMPIA: Volevo rimediare a quello che avevo fatto (risvegliare i Titani o essersi fatta trovare tra le braccia del ragazzo?) così che tu non mi odiassi.
XENA: Tanto perché tu lo sappia, non potrei mai odiarti. Il tuo cuore è sempre al posto giusto.

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