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"AMORE VERO - Uno studio sul subtext in XENA WARRIOR PRINCESS"

di A. Scaglioni

SECONDA STAGIONE(1996-1997)

(terza parte)

>>sezioni speciali>>Amore Vero

XENA E GIULIO CESARE

Bellissimo e complicatissimo episodio questo che si prefigge di cominciare a sollevare il velo sul passato di Xena. La storia parte in maniera abbastanza consueta con Xena e Olimpia che intervengono per salvare alcune ragazze cadute in mano a selvaggi che intendono evidentemente sacrificarle ad una loro divinità, ma volge all’improvviso al dramma, quando nel tentativo Xena resta gravemente ferita facendo da scudo ad una bambina. Quasi priva di coscienza, Xena riesce a dire ad Olimpia di voler essere portata sul Monte Nestus. Pur non comprendendone le ragioni, la spaventatissima Olimpia accondiscende ed appronta per l’amica ferita una lettiga per poterla trasportare. Nel corso del lungo viaggio la mente delirante di Xena vaga nel suo passato e ci porta a tempi lontanissimi, quando aveva appena intrapresa la carriera di pirata, dopo aver abbandonato Amphipoli, e solcava i mari intorno alla Grecia in cerca di prede appetibili. Durante un abbordaggio, i suoi uomini catturano un romano di evidenti nobili origini. La personalità del prigioniero affascina subito l’ancora tutto sommato ingenua Xena e da ostaggio, diviene suo amante e possibile alleato. Ma l’uomo che dice di chiamarsi Giulio Cesare, e che pur essendo il futuro re di Roma, è diversissimo da quello consegnatoci dalla storia ufficiale, ha piani diversi e una volta libero, tradisce Xena e la fa prigioniera insieme a tutto il suo equipaggio. Dopo averla condannata alla crocifissione, non contento Cesare le fa anche spezzare una gamba. Ma qui il destino interviene nei panni di Velia, una ex-schiava gallica, ma di origini egizie che Xena aveva raccolto come clandestina sulla sua nave. La ragazza esperta di arti marziali le aveva mostrato tra l’altro quella mossa segreta, la “presa”, che può paralizzare o uccidere con il semplice uso di due dita, e rimastale accanto si era affezionata alla sua nuova padrona. E’ lei a salvarla dalla crocifissione e a portarla fino al Monte Nestus, dove risiede un guaritore. L’uomo rimette in sesto Xena, ma i sicari romani che le hanno seguite fino là, le attaccano e nella lotta Velia muore per proteggerla. Sconvolta nel vedere una persona sacrificarsi per lei, e ancora ferita nello spirito per il tradimento di Cesare, Xena uccide senza pietà i sicari e giura a se stessa e al mondo che “una nuova Xena è nata stanotte, con un nuovo scopo nella vita. La morte.”. Mentre i ricordi si affievoliscono, Olimpia giunge sul Monte Nestus ed alla porta dello stesso guaritore che tanti anni prima aveva soccorso la futura Principessa guerriera, ma qui la ragazza scopre che per Xena ormai è finita. La sua compagna ha ceduto alle ferite ed alla grave perdita di sangue. La sua disperazione è struggente, ma vana. Xena non può più risponderle. E le parole che rivolge al suo spirito sono intense e commoventi.

OLIMPIA: Xena… so che puoi sentirmi…dovunque tu sia. Lo so che mi hai sempre detto di essere forte. Ma non ci riesco… non ora. Non puoi lasciarmi. So che non è la tua ora. Posso sentirlo nel mio cuore. Avverto questo vuoto che non ho mai conosciuto prima e mi spaventa. Xena… soprattutto…ricorda il tuo destino. Ricordalo e combatti. Combatti per tornare. Questo mondo ha bisogno di te. Io ho bisogno di te.

E Xena, in un limbo tra la vita e la morte (in cui ha trovato ad accoglierla lo spirito di Velia che la sprona a resistere alla morte ), rassegnata e forse desiderosa di porre fine per sempre ai tormentosi ricordi di un’esistenza da cui forse non riuscirà mai ad emendarsi, ascolta l’appello dell’amica, della compagna della sua vita e non può restare insensibile.

XENA: Devo tornare.

L’episodio si chiude con Olimpia piangente sul corpo di Xena ed è uno dei momenti più struggenti e penosi della saga.

XENA ALLA RICERCA DELL’AMBROSIA

L’episodio seguente, che esamineremo dettagliatamente, in quanto uno dei più importanti anche e soprattutto in chiave sub-text, si apre in maniera altrettanto commovente, mentre Olimpia al riparo da un temporale in una caverna, si sveglia di colpo e vediamo accanto a lei la bara che contiene il corpo di Xena.

OLIMPIA: Ogni notte lo vedo accadere. Ogni mattina vorrei che fosse un sogno(accarezzando il legno della bara). Xena…

Il senso della morte, del lutto e della perdita di una persona amata, in questa sequenza, è così forte da essere quasi intollerabile. Portando Xena verso Amphipoli per poterla seppellire accanto al fratello, Olimpia incontra sulla sua strada Iolao, l’amico di Hercules, ignaro di quanto è accaduto.

IOLAO: Non posso crederci.
OLIMPIA: Se n’è andata. Mi ha lasciata. Come ha potuto farlo? (Abbraccia Iolao piangendo.) Mi ha lasciata. Come vorrei odiarla per questo.
IOLAO: No…no, non farlo.
OLIMPIA: Ma mi manca. Ci sono così tante cose che avrei voluto dirle. Perché non l’ho fatto quando potevo?
IOLAO: Pensiamo sempre di avere tanto tempo. Sappiamo che le persone ci lasceranno, ma… non affrontiamo mai l’idea. Che cosa le avresti detto?
OLIMPIA: Le avrei detto… com’era vuota la mia vita prima che arrivasse lei… e tutto ciò che mi ha insegnato… e che l’amo.
IOLAO: Olimpia…glielo hai appena detto.

Che dire? Qualunque commento mi sembrerebbe inadeguato. Nel proseguire il suo viaggio, Olimpia incontra le Amazzoni (di cui, come ricorderete, nella prima stagione è divenuta principessa) che la invitano a restare per essere la loro regina e ad offrire a Xena un funerale amazzone con una pira funebre. Olimpia è restia, ma alla fine decide di accettare e dà l’addio a Xena.

OLIMPIA(da sola davanti alla bara): Xena… ti amerò per sempre… ma so che devo lasciarti andare. Ho sempre pensato a te come la mia casa e quando te ne sei andata… mi sono sentita così smarrita. Forse la mia nuova casa è qui.

Così, Olimpia decide di accettare la proposta delle Amazzoni. Lei diventerà regina, (anche per contrastare Velsinea, una donna pericolosa che punta ad assumere il potere sulla Amazzoni), e più tardi, a cerimonia avvenuta, Olimpia torna a “parlare” con l’amica morta.

OLIMPIA: Xena, guarda… Mi hanno fatta regina. Io… la ragazzina che hai trovato a Potidea. E’ ora che ti lasci andare. Vedi, io… io devo cercare la mia vita. Proprio come tu cercavi la tua. Sai, ci sono due tipi di lacrime… lacrime per coloro che ci lasciano e lacrime per coloro che non vogliamo lasciare andare. E io non ti dirò addio, Xena… perché saremo di nuovo insieme… un giorno.

Ancora è presto perché Olimpia si renda conto di quanto sia vero ciò che ha appena detto, ma più avanti scoprirà che il suo legame con Xena è davvero inscindibile. Mentre si appronta la pira funebre, Olimpia ha la sorpresa di scoprire Autolico, un simpatico furfante che lei e Xena hanno conosciuto in passato, che tenta di sottrarre il cadavere. Quello che Olimpia non immagina è che Autolico è posseduto dallo spirito di Xena che tenta di proteggere il proprio corpo in attesa di farlo rivivere con l’ambrosia, il nettare degli Dèi, di cui abbiamo già parlato nella stagione scorsa. Quando alla fine si convince che lo spirito di Xena è davvero in Autolico, insiste per vederla, e il colloquio tra le due donne con l’insperato epilogo è una scena gelosamente custodita nel cuore di ogni sub-texter.

AUTOLICO(parlando per Xena): Si, Olimpia, sono io. Voglio che tu faccia una cosa. Chiudi gli occhi. Chiudili strettamente e pensa a me.

Olimpia chiude gli occhi e il paesaggio cambia intorno a lei. Quando li riapre, Xena le è davanti, sorridendole dolcemente, e la ragazza non riesce a trattenere i singhiozzi.(E questi ancora una volta, secondo me, sono veri! Il livello d’identificazione tra le attrici e i personaggi in questi momenti è fortissimo, al punto da pensare che ne siano quasi “possedute”).

XENA: Olimpia. Olimpia. Sono io. Non sono morta.
OLIMPIA(piangendo): Xena.
XENA: Almeno non completamente.
OLIMPIA: Perché… perché te ne sei andata? Ci sono così tante cose che voglio dirti.
XENA: Olimpia… non devi dire una parola. Non abbiamo molto tempo. Devo trovare l’ambrosia, altrimenti sarò morta.
OLIMPIA: Xena, non posso perderti di nuovo.
XENA: Olimpia… io ci sarò sempre.

E Xena china il volto verso quello dell’amica e le loro labbra s’incontrano in un bacio che è già leggenda. E poco importa che nella realtà Xena si sia servita del corpo di Autolico. Il bacio c’è stato e il terreno del sub-text non è mai stato così solido. Alla fine, l’ambrosia sarà conquistata, anche grazie ad Olimpia che lascerà entrare in sé lo spirito di Xena in una specie di matrimonio spirituale e quando Xena, tornata in vita, e Olimpia si parleranno, sarà un colloquio degno del finale di un episodio indimenticabile.

OLIMPIA: Sai, per qualche momento ho provato cosa significa essere te. (…) C’era calore, partecipazione, amore…(…) Mi sentivo protetta. Il mondo ha bisogno di persone così.

XENA CONTRO IL GIGANTE

Dopo due episodi drammatici ed intensi come questi, (ed uno che qui non tratteremo ma che vede la vendetta di Velsinea, divenuta una dea, grazie ad un frammento di ambrosia, ed il ritorno di Callisto, che tornata dall’aldilà e resa immortale in un episodio di Hercules, viene “assoldata” da Xena per combatterla), ci voleva una storia leggera e tra le preferite dai fans, sub-texters e non, in cui ci è dato modo di esplorare un “giorno nella vita” di Xena e Olimpia, come titola l’originale, e scoprire così come le due donne passano il loro tempo a proporsi indovinelli, a litigare perché Xena ha distrutto l’unica padella che avevano usandola al posto del chakram, o nei tentativi di Olimpia di sorprendere l’amica con la guardia abbassata dimostrandole così i suoi miglioramenti nell’arte del combattimento. Raggiunte da un popolano, Timeo, che chiede loro di intervenire contro un gigante che minaccia il suo villaggio, le due si mettono in viaggio condotte dall’uomo che è rimasto affascinato da Xena. Sentite cosa chiede a Olimpia, e soprattutto cosa gli risponde lei.

TIMEO: Lascia che ti chieda una cosa, Olimpia. Xena ha mai pensato di sistemarsi e trovare marito?
OLIMPIA: No, a lei piace ciò che faccio io…(esitazione) Credo che le piaccia ciò che fa… No, non penso che sistemarsi faccia per Xena.

Niente male come lapsus, eh? Viene da chiedersi cosa sia quello che fa Olimpia che piace tanto a Xena. Più tardi, dopo essere giunte al villaggio, Xena e Olimpia fanno conoscenza con Minia, la donna di Timeo, grande ammiratrice di Xena, che organizza loro un bagno caldo e ristoratore (inutile dire che un sottile brivido percorre sempre queste scene), le due parlano dell’infatuazione evidente dell’uomo per Xena.

OLIMPIA(mentre le due donne si lavano reciprocamente la schiena): Sai, il suo ragazzo è innamorato di te. Penso che dovrò chiarire anche questo.
XENA: Perché tu?

Bella domanda. Si direbbe che Olimpia abbia preso tra le sue mani la vita sentimentale di Xena. Indispettita perché Xena ha usato una sua pergamena come carta igienica (“ma una su cui non c’era scritto quasi nulla” si giustifica l’amica), Olimpia scambia la sua frusta con un’altra padella con Minia, che tra parentesi ha cominciato ad annusare l’interesse di Timeo per la Principessa guerriera e non l’ammira più tanto. Sentite cosa risponde quando questa cerca di riprendersela.

MINIA(a Xena): No. Appartiene a me. Non afferri questo concetto molto bene, eh? La frusta è mia, la padella è tua. Timeo è mio (lanciando un’occhiata a Olimpia), lei è tua.

Direi che il parallelismo è evidente, non trovate? Alla fine,archiviato il gigante e l’insistente Timeo, Xena e Olimpia si concedono una notte di riposo sotto le stelle. Olimpia riuscirà a colpire a sorpresa Xena, ma ci sarà riuscita davvero, o Xena le ha semplicemente permesso di colpirla per farla contenta? Ma un bacio affettuoso dalla sua amica del cuore se lo è comunque meritato.

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