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"AMORE VERO - Uno studio sul subtext in XENA WARRIOR PRINCESS" di A. Scaglioni QUARTA
STAGIONE (1998-1999) >>sezioni speciali>>Amore Vero
XENA NEL REGNO DELLE OMBRE Un doppio indimenticabile episodio per l’esordio della nuova stagione. La storia ha un respiro epico davvero inusuale per un telefilm e probabilmente non avrebbe sfigurato sul grande schermo. Inconsolabile per la perdita di Olimpia, Xena ne cerca lo spirito nell’oltretomba per poterla rivedere. Dopo lunghe e infruttuose ricerche, ricordando che Olimpia era diventata una principessa amazzone, pensa di poterla ritrovare nell’aldilà riservato al loro popolo e intanto mentre viaggia attraverso montagne e lande sconfinate, la voce di Olimpia le arriva alle orecchie ed alla mente confusa nel vento. VOCE
DI OLIMPIA(sussurrando nel vento): Xena… Xena… E le sue memorie la riportano a quando anni prima percorreva quelle stesse strade accanto ad Aristarco, già incinta di Seleuco e il caso aveva portato nella loro tenda Antinea, una strega esiliata dalla sua tribù amazzone a causa dei suoi enormi poteri. La donna vuole vendicarsi e vede nella Xena, assetata di ricchezze e potere di allora, una potenziale alleata. Nonostante il parere negativo di Aristarco, Xena si fa soggiogare da Antinea, soprattutto quando la sciamana dimostra di sapere della sua gravidanza, di cui lei non aveva ancora parlato a nessuno. Ma l’interesse di Xena si appunta anche sulla giovane accompagnatrice di Antinea, Anisya. Fin dal primo momento in cui la vede, la Principessa guerriera sembra conquistata da lei, e quando più avanti, durante una battaglia, Anisya resta uccisa, Xena si rifiuta di separarsi dal suo corpo, mostrando forse per la prima volta sentimenti sinceri verso qualcuno. XENA(sorreggendo
tra le braccia il corpo senza vita della ragazza): Antinea! Chi è
stato? Qui, senza purtroppo poter approfondire questo inedito aspetto della Xena del passato, torniamo alla Xena attuale che tenta di varcare le soglie dell’oltretomba con un complicato rituale (e qui c’è un momento molto commovente in cui vediamo immagini di Olimpia, mentre Xena lancia il suo dolore in alti gemiti) che include il sacrificio di un essere vivente, in questo caso un cavallo che si è procurata per l’occasione, che le farà da porta per l’altro mondo e che permetterà al suo spirito di staccarsi dal corpo e compiere il balzo. In quel limbo a metà tra questo e l’altro mondo, Xena incontra per primo lo spirito di una giovane amazzone di cui ha celebrato le onoranze funebri poco prima. SPIRITO:
Se non sei morta, allora…perché sei qui? Allo spirito che le chiede come sappia tante cose sul mondo dei morti, Xena racconta di come anni prima condotta da Antinea, vi si era recata per incontrare ancora una volta Anisya. Ma lo spirito della ragazza si era rifiutata di vederla. ANISYA:
Stai lontana da me. Curiosa frase, che peraltro non sarà spiegata, visto che questo intrigante personaggio da ora in poi non ci verrà più mostrato, e credo sia un peccato. Comunque, il viaggio oltremondano, in quell’occasione, era stato bruscamente interrotto da Aristarco che aveva inutilmente cercato di sottrarre Xena all’influenza della maga che la sta soggiogando sempre più e le predice un avvenire da “distruttrice di nazioni”. Intanto, Xena e lo spirito dell’amazzone incontrano un gruppo di spiriti guidati da Melanippe (il nome è quello che per tradizione viene assegnato alla donna destinata a diventare regina) uccisa proprio da Xena quando era sotto il potere di Antinea. L’incontro non è caloroso. Melanippe non nasconde il suo odio per la donna che l’ha tradita e uccisa e quando sa lo scopo della sua venuta, le dice che Olimpia è già probabilmente oltre i cancelli dell’eternità, mentre loro sono relegate dal sortilegio della vendicativa Antinea a restare bloccate nella terra dei morti. La parola sacra per passare i cancelli, “coraggio”, non funziona e le blocca in quel luogo di transito tra questo e l’altro mondo. Xena fa per andarsene di fronte all’ostilità di Melanippe e proseguire la sua ricerca, quando ancora una volta nel vento le pare di sentire la voce di Olimpia, e lei si blocca. VOCE
DI OLIMPIA: Xena…Xena… Trattenendo a stento le lacrime, assistiamo alla decisione di Xena, ispiratale dal ricordo di Olimpia. Quella di neutralizzare il sortilegio di Antinea che tiene prigionieri gli spiriti delle amazzoni impedendo loro di accedere ai cancelli dell’eternità. Ciò che Olimpia le ha insegnato con il suo coraggio e la sua abnegazione in questi anni ha trovato terreno fertile nell’animo generoso della Principessa guerriera e l’unico modo che ha per far continuare a vivere la sua compagna nel cuore è quello che lei le chiederebbe, se le fosse ancora accanto. Nel frattempo, in questa dimensione, il corpo di Xena che giace immobile accanto al cavallo morto, viene prelevato da un gruppetto di amazzoni superstiti dalle scorrerie dei guerrieri di Antinea, guidato da Eteria e Yante che hanno assistito nascoste a tutto il rituale compiuto da Xena. Tornata in sé, Xena stabilisce un patto di collaborazione con loro e insieme si apprestano ad affrontare l’esercito nemico con a capo il Berseker, terribile guerriero inarrestabile dotato di una forza straordinaria fornitagli dai poteri magici di Antinea. La battaglia con questo essere quasi soprannaturale è tremenda. Tramite il Berseker, Antinea colpisce Xena facendole rivivere fisicamente tutte le peggiori batoste della sua vita (i colpi subiti durante l’attraversamento del “corridoio dei bastoni“ dai suoi stessi uomini che non la riconoscevano più come capo, al tempo del suo ravvedimento dopo l’incontro con Hercules, le battaglie con Callisto e non ultima, la gamba fattale spaccare da Giulio Cesare). Nonostante ciò, Xena sconfigge e uccide il Berseker, ma il corpo astrale di Antinea che si era rifugiato nel cavallo del suo avversario, fugge lasciando Xena frustrata e ancora dolorante. XENA E I CANCELLI DELL’ ETERNITA’ Dopo la battaglia contro i guerrieri di Antinea, Xena e le amazzoni si concedono un po’ di riposo e la Principessa guerriera racconta alla giovane Eteria di come ai tempi della sua alleanza con Aristarco lei avesse tentato di uccidere l’allora regina Melanippe, rischiando ancora una volta con la sua impulsività ed ambizione di mandare a monte l’ennesimo progetto politico di Aristarco che cercava una mediazione con il popolo amazzone. Ma Melanippe aveva facilmente rintuzzato il suo attacco mostrandole tecniche che lei ancora non conosceva. Astutamente, Xena aveva compreso il suo errore e deciso di mutare atteggiamento verso le Amazzoni nel tentativo di assimilare quelle sconosciute arti guerriere. Ora la nuova Xena prova una profonda vergogna per ciò che è stata un tempo e vuole cercare di rimediare, anche verso Eteria stessa che ancora bambina, si era trovata sulla sua strada e quasi era rimasta uccisa. Dopo aver nominato Yante nuovo sciamano della tribù, Xena comincia ad organizzarla per combattere i poteri di Antinea. Mentre continua il viaggio verso il rifugio della maga, sotto la minaccia continua di attacchi da parte sua, a stento rintuzzati, Xena continua il suo racconto su come avesse ingannato Melanippe inducendola a proporle di unirsi alle sue amazzoni. In realtà non sappiamo quanto le intenzioni di Xena nascondessero un astuto piano o forse, a sua stessa insaputa, un profondo desiderio di cambiare vita, ma è certo che ancora una volta le abili manovre psicologiche di Antinea la convincono a tradire la fiducia di Melanippe. Spinta dalla maligna influenza della maga, Xena finirà per uccidere tutte le amazzoni della tribù della cui energia Antinea si nutre. Quella notte, mentre Eteria, Yante e le altre riposano, lo spirito di Antinea attacca Xena mentalmente sotto la forma di un grosso ragno e avvertendo i suoi pensieri che ruotano sempre intorno al ricordo di Olimpia, Antinea viene presa da una furia assai sospetta. ANTINEA:
Dimmi chi è! Dimmi chi è la ragazza bionda! La visione del passato ispirata alla mente di Xena, le mostra come Antinea avesse maledetto suo figlio ancora nel suo grembo. Sconvolta dall’esperienza, Xena, il mattino dopo è ancora priva di coscienza, ma si riprende in tempo per avvertire un attacco di Antinea. I due corpi astrali si confrontano senza esclusione di colpi, mentre i due corpi fisici giacciono immoti a distanza di chilometri l’uno dall’altro. Con i suoi poteri Antinea invade la mente di Xena con immagini del futuro facendole vivere fisicamente colpi e dolori che l’attendono (e che noi vedremo in successivi episodi), ma commette un errore fatale. Le mostra anche immagini della sua morte per crocifissione ad opera dei Romani ed accanto a lei Xena vede Olimpia, una Olimpia diversa con i capelli corti, crocifissa a sua volta. XENA(mentre
i Romani si apprestano ad inchiodarla alla croce, volge il viso verso
Olimpia e ne incontra lo sguardo sereno nonostante tutto): Olimpia…
tu eri la cosa migliore della mia vita. La visione scompare e Xena si ritrova con la mano di Antinea stretta intorno alla sua gola. ANTINEA:
La tua amichetta sta morendo con te, Xena. Come ti fa sentire? Rinvigorita da questa certezza, Xena trafigge lo spirito di Antinea, uccidendone a distanza anche il corpo e risveglia le amazzoni. XENA: Eteria, Yante. (…) La nuova parola sacra che la sciamana deve dare alle amazzoni morte… è “amore”. L’ultima immagine di Olimpia e le sue parole hanno fatto capire a Xena che l’amore è la chiave per liberare gli spiriti prigionieri nel limbo e per distruggere le barriere del male. Così mentre nell’oltretomba le amazzoni morte possono finalmente incamminarsi verso i cancelli dell’eternità, e su questo piano esistenziale, la giovane tribù riprende la sua vita sotto la guida della sua nuova regina, Eteria, Xena col cuore reso più leggero dalla consapevolezza che la sua compagna è ancora viva, ritorna verso casa. ETERIA:
Dove stai andando? Che dire? Io trovo questo doppio episodio semplicemente stupendo. Il dolore per il male commesso, la nostalgia per Olimpia ( la sua assenza in questi due episodi è avvertita quasi fisicamente, con quei rapidi flashbacks che ce la rievocano con grande commozione) e al tempo stesso quella visione futura, che ora è un sollievo, ma che poi ci accompagnerà per tutta la stagione come una spada di Damocle, ne fanno secondo me un assoluto capolavoro ed una pietra miliare del sub-text. |
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