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"AMORE VERO - Uno studio sul subtext in XENA WARRIOR PRINCESS"

di A. Scaglioni

QUARTA STAGIONE (1998-1999)

(prima parte)

>>sezioni speciali>>Amore Vero


La quarta stagione, che per la prima volta eredita una situazione lasciata in sospeso da quella precedente e la risolve aprendone però un’altra che ne diventerà il motivo conduttore fino alla sconvolgente conclusione, è particolarmente da segnalare per l’evoluzione di Olimpia, il cui personaggio era già stato messo seriamente in discussione nella stagione precedente, ma che in questa dovrà prendere una decisione definitiva sul proprio destino. Dal lato sub-text, la serie tocca vertici mai raggiunti prima, attraverso episodi come “XENA E IL SEGRETO DI NERISSA”,”XENA E IL SUO KARMA” o il sorprendente “XENA RIVIVE NEL 2000”, e nonostante un persistente presagio di morte che percorrerà tutta la stagione, mai prima le due compagne avevano avuto una tale consapevolezza che i loro destini sono uniti aldilà del tempo e della morte stessa, consapevolezza che si ribadirà definitivamente all’inizio della prossima. Prima di andare avanti una piccola nota: narrare del rapporto tra Xena e Olimpia significa anche narrare l’evoluzione psicologica delle due compagne. Per questo spesso mi capita di indulgere in lunghe descrizioni di avvenimenti che poco o nulla sembrerebbero avere a che fare con il lato sub-text delle vicende, ma che magari sono importanti per comprendere i risvolti immediati o futuri dell’animo di Xena o di Olimpia e quindi per meglio afferrare lo speciale legame che le unisce.

XENA NEL REGNO DELLE OMBRE

Un doppio indimenticabile episodio per l’esordio della nuova stagione. La storia ha un respiro epico davvero inusuale per un telefilm e probabilmente non avrebbe sfigurato sul grande schermo. Inconsolabile per la perdita di Olimpia, Xena ne cerca lo spirito nell’oltretomba per poterla rivedere. Dopo lunghe e infruttuose ricerche, ricordando che Olimpia era diventata una principessa amazzone, pensa di poterla ritrovare nell’aldilà riservato al loro popolo e intanto mentre viaggia attraverso montagne e lande sconfinate, la voce di Olimpia le arriva alle orecchie ed alla mente confusa nel vento.

VOCE DI OLIMPIA(sussurrando nel vento): Xena… Xena…
XENA(pensando): Olimpia…sto per entrare in un mondo di tenebre in cui avevo promesso a me stessa che non sarei più tornata. Ma è il solo modo per poterti rivedere.
VOCE DI OLIMPIA: Xena…
XENA: Ti sento… o è il vento? Mentre viaggio lungo sentieri abbandonati molto tempo fa…sono invasa dai ricordi. Mi consumano.

E le sue memorie la riportano a quando anni prima percorreva quelle stesse strade accanto ad Aristarco, già incinta di Seleuco e il caso aveva portato nella loro tenda Antinea, una strega esiliata dalla sua tribù amazzone a causa dei suoi enormi poteri. La donna vuole vendicarsi e vede nella Xena, assetata di ricchezze e potere di allora, una potenziale alleata. Nonostante il parere negativo di Aristarco, Xena si fa soggiogare da Antinea, soprattutto quando la sciamana dimostra di sapere della sua gravidanza, di cui lei non aveva ancora parlato a nessuno. Ma l’interesse di Xena si appunta anche sulla giovane accompagnatrice di Antinea, Anisya. Fin dal primo momento in cui la vede, la Principessa guerriera sembra conquistata da lei, e quando più avanti, durante una battaglia, Anisya resta uccisa, Xena si rifiuta di separarsi dal suo corpo, mostrando forse per la prima volta sentimenti sinceri verso qualcuno.

XENA(sorreggendo tra le braccia il corpo senza vita della ragazza): Antinea! Chi è stato?
ARISTARCO(sopraggiungendo a cavallo): Xena, andiamo!
XENA: Io non me ne vado senza di lei.
ARISTARCO: E allora non farlo. Gettala su un cavallo e andiamocene. Questo è l’ultimo villaggio prima del territorio amazzone. Non voglio che le Amazzoni sospettino che stiamo muovendo su di loro.
XENA(disperata): Non m’importa del tuo piano. La mia amica è morta!
ARISTARCO: La conoscevi da meno di una luna. Che sortilegio hanno gettato su di te?

Qui, senza purtroppo poter approfondire questo inedito aspetto della Xena del passato, torniamo alla Xena attuale che tenta di varcare le soglie dell’oltretomba con un complicato rituale (e qui c’è un momento molto commovente in cui vediamo immagini di Olimpia, mentre Xena lancia il suo dolore in alti gemiti) che include il sacrificio di un essere vivente, in questo caso un cavallo che si è procurata per l’occasione, che le farà da porta per l’altro mondo e che permetterà al suo spirito di staccarsi dal corpo e compiere il balzo. In quel limbo a metà tra questo e l’altro mondo, Xena incontra per primo lo spirito di una giovane amazzone di cui ha celebrato le onoranze funebri poco prima.

SPIRITO: Se non sei morta, allora…perché sei qui?
XENA: Sto cercando un’amica. Dovrebbe aver attraversato i cancelli dell’eternità, ormai.
SPIRITO: Quindi, tu vuoi seguirla nell’eternità?
XENA: Esatto.
SPIRITO: E sarai in grado di tornare da laggiù?
XENA: Questo non lo so.
SPIRITO: Deve essere davvero una grande amica.
XENA: L’unica e sola.

Allo spirito che le chiede come sappia tante cose sul mondo dei morti, Xena racconta di come anni prima condotta da Antinea, vi si era recata per incontrare ancora una volta Anisya. Ma lo spirito della ragazza si era rifiutata di vederla.

ANISYA: Stai lontana da me.
XENA: Perché?
ANISYA: Hai avvelenato la mia anima. Non voglio avere niente a che fare con te.

Curiosa frase, che peraltro non sarà spiegata, visto che questo intrigante personaggio da ora in poi non ci verrà più mostrato, e credo sia un peccato. Comunque, il viaggio oltremondano, in quell’occasione, era stato bruscamente interrotto da Aristarco che aveva inutilmente cercato di sottrarre Xena all’influenza della maga che la sta soggiogando sempre più e le predice un avvenire da “distruttrice di nazioni”. Intanto, Xena e lo spirito dell’amazzone incontrano un gruppo di spiriti guidati da Melanippe (il nome è quello che per tradizione viene assegnato alla donna destinata a diventare regina) uccisa proprio da Xena quando era sotto il potere di Antinea. L’incontro non è caloroso. Melanippe non nasconde il suo odio per la donna che l’ha tradita e uccisa e quando sa lo scopo della sua venuta, le dice che Olimpia è già probabilmente oltre i cancelli dell’eternità, mentre loro sono relegate dal sortilegio della vendicativa Antinea a restare bloccate nella terra dei morti. La parola sacra per passare i cancelli, “coraggio”, non funziona e le blocca in quel luogo di transito tra questo e l’altro mondo. Xena fa per andarsene di fronte all’ostilità di Melanippe e proseguire la sua ricerca, quando ancora una volta nel vento le pare di sentire la voce di Olimpia, e lei si blocca.

VOCE DI OLIMPIA: Xena…Xena…
XENA: Non posso. Olimpia, non posso. Lo sai, niente mi renderebbe più felice di rivederti ancora. Tu eri la mia luce. Ma ho capito quello che tu mi hai donato…una luce tutta mia. C’è qualcosa che devo fare, qualcosa che tu vorresti che io faccia. Ti voglio bene.

Trattenendo a stento le lacrime, assistiamo alla decisione di Xena, ispiratale dal ricordo di Olimpia. Quella di neutralizzare il sortilegio di Antinea che tiene prigionieri gli spiriti delle amazzoni impedendo loro di accedere ai cancelli dell’eternità. Ciò che Olimpia le ha insegnato con il suo coraggio e la sua abnegazione in questi anni ha trovato terreno fertile nell’animo generoso della Principessa guerriera e l’unico modo che ha per far continuare a vivere la sua compagna nel cuore è quello che lei le chiederebbe, se le fosse ancora accanto. Nel frattempo, in questa dimensione, il corpo di Xena che giace immobile accanto al cavallo morto, viene prelevato da un gruppetto di amazzoni superstiti dalle scorrerie dei guerrieri di Antinea, guidato da Eteria e Yante che hanno assistito nascoste a tutto il rituale compiuto da Xena. Tornata in sé, Xena stabilisce un patto di collaborazione con loro e insieme si apprestano ad affrontare l’esercito nemico con a capo il Berseker, terribile guerriero inarrestabile dotato di una forza straordinaria fornitagli dai poteri magici di Antinea. La battaglia con questo essere quasi soprannaturale è tremenda. Tramite il Berseker, Antinea colpisce Xena facendole rivivere fisicamente tutte le peggiori batoste della sua vita (i colpi subiti durante l’attraversamento del “corridoio dei bastoni“ dai suoi stessi uomini che non la riconoscevano più come capo, al tempo del suo ravvedimento dopo l’incontro con Hercules, le battaglie con Callisto e non ultima, la gamba fattale spaccare da Giulio Cesare). Nonostante ciò, Xena sconfigge e uccide il Berseker, ma il corpo astrale di Antinea che si era rifugiato nel cavallo del suo avversario, fugge lasciando Xena frustrata e ancora dolorante.

XENA E I CANCELLI DELL’ ETERNITA’

Dopo la battaglia contro i guerrieri di Antinea, Xena e le amazzoni si concedono un po’ di riposo e la Principessa guerriera racconta alla giovane Eteria di come ai tempi della sua alleanza con Aristarco lei avesse tentato di uccidere l’allora regina Melanippe, rischiando ancora una volta con la sua impulsività ed ambizione di mandare a monte l’ennesimo progetto politico di Aristarco che cercava una mediazione con il popolo amazzone. Ma Melanippe aveva facilmente rintuzzato il suo attacco mostrandole tecniche che lei ancora non conosceva. Astutamente, Xena aveva compreso il suo errore e deciso di mutare atteggiamento verso le Amazzoni nel tentativo di assimilare quelle sconosciute arti guerriere. Ora la nuova Xena prova una profonda vergogna per ciò che è stata un tempo e vuole cercare di rimediare, anche verso Eteria stessa che ancora bambina, si era trovata sulla sua strada e quasi era rimasta uccisa. Dopo aver nominato Yante nuovo sciamano della tribù, Xena comincia ad organizzarla per combattere i poteri di Antinea. Mentre continua il viaggio verso il rifugio della maga, sotto la minaccia continua di attacchi da parte sua, a stento rintuzzati, Xena continua il suo racconto su come avesse ingannato Melanippe inducendola a proporle di unirsi alle sue amazzoni. In realtà non sappiamo quanto le intenzioni di Xena nascondessero un astuto piano o forse, a sua stessa insaputa, un profondo desiderio di cambiare vita, ma è certo che ancora una volta le abili manovre psicologiche di Antinea la convincono a tradire la fiducia di Melanippe. Spinta dalla maligna influenza della maga, Xena finirà per uccidere tutte le amazzoni della tribù della cui energia Antinea si nutre. Quella notte, mentre Eteria, Yante e le altre riposano, lo spirito di Antinea attacca Xena mentalmente sotto la forma di un grosso ragno e avvertendo i suoi pensieri che ruotano sempre intorno al ricordo di Olimpia, Antinea viene presa da una furia assai sospetta.

ANTINEA: Dimmi chi è! Dimmi chi è la ragazza bionda!
XENA: Lei è bontà ed innocenza, Antinea. E vivrà in me per sempre. Ti spaventa perché rappresenta ciò che può sconfiggerti.
ANTINEA: Non sottovalutarmi, Xena. Tu non sai di cosa sono capace. Ti riporterò al tuo passato per mostrarti qualcosa.

La visione del passato ispirata alla mente di Xena, le mostra come Antinea avesse maledetto suo figlio ancora nel suo grembo. Sconvolta dall’esperienza, Xena, il mattino dopo è ancora priva di coscienza, ma si riprende in tempo per avvertire un attacco di Antinea. I due corpi astrali si confrontano senza esclusione di colpi, mentre i due corpi fisici giacciono immoti a distanza di chilometri l’uno dall’altro. Con i suoi poteri Antinea invade la mente di Xena con immagini del futuro facendole vivere fisicamente colpi e dolori che l’attendono (e che noi vedremo in successivi episodi), ma commette un errore fatale. Le mostra anche immagini della sua morte per crocifissione ad opera dei Romani ed accanto a lei Xena vede Olimpia, una Olimpia diversa con i capelli corti, crocifissa a sua volta.

XENA(mentre i Romani si apprestano ad inchiodarla alla croce, volge il viso verso Olimpia e ne incontra lo sguardo sereno nonostante tutto): Olimpia… tu eri la cosa migliore della mia vita.
OLIMPIA: Ti amo, Xena.

La visione scompare e Xena si ritrova con la mano di Antinea stretta intorno alla sua gola.

ANTINEA: La tua amichetta sta morendo con te, Xena. Come ti fa sentire?
XENA: Bene.
ANTINEA(sorpresa): Bene?
XENA: Perché se sta morendo nel mio futuro, vuol dire che ora è viva!

Rinvigorita da questa certezza, Xena trafigge lo spirito di Antinea, uccidendone a distanza anche il corpo e risveglia le amazzoni.

XENA: Eteria, Yante. (…) La nuova parola sacra che la sciamana deve dare alle amazzoni morte… è “amore”.

L’ultima immagine di Olimpia e le sue parole hanno fatto capire a Xena che l’amore è la chiave per liberare gli spiriti prigionieri nel limbo e per distruggere le barriere del male. Così mentre nell’oltretomba le amazzoni morte possono finalmente incamminarsi verso i cancelli dell’eternità, e su questo piano esistenziale, la giovane tribù riprende la sua vita sotto la guida della sua nuova regina, Eteria, Xena col cuore reso più leggero dalla consapevolezza che la sua compagna è ancora viva, ritorna verso casa.

ETERIA: Dove stai andando?
XENA: A casa. Lei è viva.

Che dire? Io trovo questo doppio episodio semplicemente stupendo. Il dolore per il male commesso, la nostalgia per Olimpia ( la sua assenza in questi due episodi è avvertita quasi fisicamente, con quei rapidi flashbacks che ce la rievocano con grande commozione) e al tempo stesso quella visione futura, che ora è un sollievo, ma che poi ci accompagnerà per tutta la stagione come una spada di Damocle, ne fanno secondo me un assoluto capolavoro ed una pietra miliare del sub-text.

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