|
"AMORE VERO - Uno studio sul subtext in XENA WARRIOR PRINCESS" di A. Scaglioni QUINTA STAGIONE(1999-2000) (seconda parte) >>sezioni speciali>>Amore Vero XENA E L’EREDE DI MARTE Questo è un episodio francamente difficile da collocare. La mia impressione è che si tratti di un vecchio copione originariamente previsto per qualche stagione precedente e poi frettolosamente “attualizzato” e inserito in questa. E questa sensazione è avvalorata dal fatto di ritrovare una Xena ancora iperprotettiva nei confronti di Olimpia e restia a darle fiducia come guerriera. Questo cozza tremendamente con l’evoluzione del rapporto tra le due compagne negli episodi della quarta stagione, in cui Olimpia ha dimostrato ampiamente le sue capacità e Xena si è spesso affidata a lei. Quindi tornare indietro a rivedere un’Olimpia innervosita dall’atteggiamento della Principessa guerriera verso di lei, non può non lasciare perplessi. Credo proprio che l’assenza di Tapert e Stewart per i motivi già visti continui a far danni. Prescindendo dalla questione però, l’episodio non è male e esaminandolo isolatamente contiene elementi interessanti. Marzia, una giovane e ambiziosa guerriera, cerca di convincere Marte a rinunciare all’idea di riconquistare Xena e prendere invece in considerazione lei come sua nuova compagna e potenziale madre di un suo erede. Quando il Dio della guerra rifiuta, Marzia attacca direttamente Xena per ucciderla e dimostrare così il suo valore. Richiamato dal combattimento, Marte decide di sfruttare ai suoi fini i propositi bellicosi della donna e la spedisce insieme a Xena e Olimpia in un luogo isolato perché possano combattersi senza interferenze, ma stabilisce delle regole singolari per la partita: mentre Marzia potrà uccidere Xena senza problemi, questa non potrà invece eliminare la rivale pena la permanenza eterna in quel luogo ignoto. Appena arrivate, Olimpia si ritrova sola, mentre Xena rinchiusa in una specie di stanza buia la vede attraverso un’immagine fluttuante senza riuscire a comunicare con lei. Infatti un’altra difficoltà, cui però Marte non ha accennato, è che Xena e Olimpia si dovranno dividere lo stesso spazio fisico. Di giorno ci sarà Xena, mentre di notte Olimpia prenderà il suo posto. Dettaglio decisamente intrigante per il sub-text. Le due compagne che hanno sempre condiviso tutto nella vita insieme, ora si ritrovano a dividersi anche il corpo. Ogni ferita subita dall’una al momento del “cambio” si trasferirebbe all’altra e chiaramente la morte dell’una significherebbe automaticamente la morte anche dell’altra. Ma né Xena e Olimpia né Marzia hanno ancora compreso interamente il piano di Marte, e Marzia attacca Olimpia sperando di attirare Xena. MARZIA(a Olimpia, imprigionata): Se Xena ti vede morta potrebbe fare qualcosa di sensato. Ma all’alba, Olimpia scompare e al suo posto appare Xena che riesce a liberarsi. Esterrefatta Marzia comprende che se aspetterà nuovamente la notte potrà facilmente uccidere Olimpia, sbarazzandosi così anche di Xena. Intanto però Xena che ha capito il problema davanti a cui si trovano, ha anche compreso le vere intenzioni di Marte. XENA:
Lo fai per Olimpia. Tu non stai mettendo alla prova Marzia. Tu vuoi
Olimpia. Marte sa benissimo che per far perdere il lume della ragione a Xena, basta toccarle Olimpia, e quindi non so se il suo intento sia davvero quello, o non sia solo l’ennesimo trucco per ritrovare la Xena furiosa e impulsiva che lui rimpiange così tanto. Comincia così una battaglia di astuzie, con Xena, che in previsione dell’arrivo della notte, prepara tutta una serie di trappole di cui spera possa servirsi Olimpia per neutralizzare Marzia, senza però ucciderla o cadrebbe nelle grinfie del Dio della guerra. E a questo scopo le lascia un messaggio nascosto nella corteccia di un albero. VOCE DI XENA: Se leggi questo, sai che ci sono. Marte ci ha fuse nello stesso corpo. Ma nello stesso modo in cui il mondo condivide notte e giorno… non vedendole mai insieme. Marzia è un osso duro, ma possiamo sconfiggerla. Tuttavia molto dipende da te. Hai già capito parte dell’enigma di Marte, ma non ucciderla, Olimpia. Marte lo vorrebbe e ancora non so perché. Insieme possiamo farcela. Consapevole della situazione, Olimpia resiste ai tentativi di Marte di convincerla a seguire il suo piano e riesce a neutralizzare Marzia abbastanza a lungo da arrivare all’alba e quindi “ritrasformarsi” in Xena. Così la Principessa guerriera vincerà la sfida richiudendo la rivale in una caverna da cui non uscirà mai più e costringendo Marte a riportare lei ed Olimpia, ognuna di nuovo in possesso del proprio corpo, indietro.
XENA:
Allora ne sai più di me. Olimpia, io ti considero. Qualche
volta ho dei problemi ad affrontarlo, ma ti prometto che lo farò. Questo episodio è un chiaro omaggio al western. Xena, Olimpia e i loro amici arrivano in un villaggio dove l’abbigliamento e gli arredi rimandano con molta evidenza a quelli tipici del vecchio west, un west con spade e pugnali al posto di fucili e pistole, ma qui la trama è totalmente ininfluente sulle vicende della saga per cui non ce ne occuperemo affatto per concentrarci invece sui misteriosi malesseri di Xena, nausee, appetito innaturale, colpi di sonno che la colgono improvvisi anche mentre è in sella. Tutto questo la convince a dare ascolto ai consigli di Olimpia ed a consultare un guaritore. E seguiamo il divertente dialogo che segue. GUARITORE:
Molto bene. Beh… congratulazioni. Sei in eccellente salute,
sai? Considerando… Xena spalanca gli occhi e la sua reazione è immediata. Afferra l’uomo per la gola e lo solleva sbattendolo contro il muro. XENA(furiosa):
E’ impossibile! Non posso essere incinta! Se tu non fossi quel
ciarlatano che sei, sapresti che essere incinta richiede certe attività
fisiche che io non pratico da molto tempo, e intendo davvero molto
tempo. Nessuna, niente, niente di niente. Sono zona desessualizzata.
Di conseguenza è assolutamente impossibile che io possa essere
incinta. Allora, qual’ è la tua diagnosi, adesso? Aldilà dell’indubbia comicità della situazione, questa scena ci dice una cosa con assoluta chiarezza e fuori di ogni dubbio: Xena non fa sesso con uomini da molto tempo, e il fatto è reso evidente dalla sua totale e sincera incapacità di spiegarsi l’ipotesi di essere incinta, e apre l’interessante quesito seguente: essendo una donna giovane, sana e robusta, cui però la castità certo non si addice, che genere di attività sessuale può aver svolto che non dia in genere luogo ad imprevisti effetti collaterali? Intanto, però, (e anche questo è rivelatorio) la cosa che più la preoccupa è come comunicarlo a Olimpia. XENA(parlando tra sé): Olimpia darà i numeri. In un momento particolarmente concitato della storia, Xena rivela il suo stato agli amici ed è interessante notare come gli sguardi corrano tutti ad Olimpia, a scrutare una sua reazione alla notizia ed effettivamente il suo viso non è l’immagine della felicità. OLIMPIA:
Sei incinta? Come puoi essere incinta? Xena… cioè, quando
hai…? Chi…? Più tardi, Xena e un Olimpia che non riesce ancora ad accettare la cosa, continuano il loro colloquio. OLIMPIA:
Non ne hai la più pallida idea? In realtà, Olimpia non immagina quanto è andata vicina alla verità, come scopriremo nei prossimi episodi, ma quello che interessa noi è il suo atteggiamento verso Xena, e quello di Xena verso lei. L’una si sente tradita e non riesce a credere che la compagna ne sappia quanto lei, mentre l’ansia di Xena nel cercare di farle capire che non l’ha tradita affatto, dice, se ce ne fosse ancora bisogno, di un rapporto ormai difficilmente negabile. XENA CONTRO LO SPIRITO DANNATO Prosegue la gravidanza di Xena, sotto le attente cure di Olimpia che, convintasi che la sua compagna non le sta mentendo sul fatto di non capire come possa essere accaduto, accetta questa misteriosa maternità standole accanto premurosamente. OLIMPIA:
Tu sei felice, Xena. Ma questo momento idilliaco viene bruscamente infranto. Xena è assalita da forti dolori al ventre e Olimpia, spaventatissima, la porta da una guaritrice. Qui, sotto gli occhi esterrefatti delle tre donne, la pancia di Xena comincia a pulsare, squarciandosi ad un tratto, ed un minuscolo scheletro ne esce. Questa visione da incubo s’interrompe per mostrarci Xena distesa sul tavolo della guaritrice con accanto Olimpia. La visione è stata solo un sogno, ma Xena non è tranquilla. Quel sogno potrebbe nascondere una premonizione. Raggiunte da Andromeda, le due compagne partono per recarsi dalla tribù amazzone del nord. La sciamana Yante, che abbiamo già conosciuto all’inizio della stagione precedente, conferma i peggiori sospetti di Xena. Qualcuno dal mondo degli spiriti sta prosciugando il bambino delle sue forze vitali. Xena capisce immediatamente che l’entità ostile è Antinea, la crudele e potente maga il cui destino continua ad incrociare il suo. L’unico modo di combatterla è affrontarla nell’aldilà, ma Olimpia ha paura per Xena, che nel suo stato non è in grado di affrontare i poteri della sua nemica e così si offre al suo posto. XENA:
No… Ho visto Antinea strappare i cuori di persone che amavo.
Non voglio che capiti anche a te. Ancora poco convinta, ma sinceramente commossa della prova d’amore che le sta dando Olimpia, Xena accetta e istruisce la compagna sul complesso rituale per accedere all’altro mondo. Dopo aver ucciso un cervo con la freccia cerimoniale della sciamana, Olimpia ne raccoglie il sangue e lo scuoia, portando il tutto al campo delle amazzoni, dove Xena l’attende. Nella tenda il rito ha inizio, mentre all’esterno le amazzoni, guidate da Yante, l’accompagnano con canti e danze. XENA: Dammi la tua mano. Il sangue del cervo mischiato al tuo ti porterà dall’altra parte. Il mio sangue… mischiato al tuo sarà il tuo legame con il mondo fisico. Quando berrai, comincerai l’attraversamento. Porta il pugnale con te. Non separartene per nessuna ragione. E’ la sola nostra possibilità di uccidere Antinea nel mondo degli spiriti. Se la distruggeremo là, distruggeremo la sua anima. OLIMPIA:
Capisco. Xena è visibilmente spaventata dalla missione che Olimpia ha voluto assumersi, ma la lascia andare perché ha fiducia in lei. Questo conferma ciò che dicevo a proposito del precedente episodio, che ancor più adesso mi sembra fuori successione cronologica. Giunta spiritualmente nell’aldilà, Olimpia incontra subito Antinea che, vedendola, fa un commento poco carino, ma interessante. ANTINEA: La puttanella di Xena. Benvenuta all’inferno. A quanto pare le voci corrono anche nell’altro mondo sulla relazione tra Xena e Olimpia. Comunque, tornando alla storia, le cose volgono al peggio. Olimpia, pur volonterosa, è impreparata ad affrontare la maga che la sconfigge facilmente e la conduce quasi alla morte. Nel nostro mondo, Xena che veglia il corpo di Olimpia si rende conto del pericolo e reagisce prontamente con una respirazione bocca a bocca riportandola indietro. XENA(alternando le parole con la respirazione): Forza, Olimpia! No. Forza. No. Forza. (tirando un sospiro di sollievo nel vederla tornare in sé) Ti ho ripresa. Ti ho ripresa. Ti ho ripresa adesso. Non farlo mai più. Non devi farlo mai più. La scena non ripete l’intensità di quella mitica nel finale della prima stagione, ma è sempre d’effetto. Tuttavia il viaggio di Olimpia non è stato infruttuoso. Antinea si è lasciata sfuggire che il suo intento non è quello di nuocere al bambino, ma di servirsene per tornare nel nostro mondo. Xena crede di aver capito le intenzioni della maga: sostituire allo spirito di suo figlio, il proprio. Decide così di praticare il rito del seppellimento delle anime perdute che richiede di ricoprire i resti fisici di Antinea con dell’ambra che una volta indurita, ne imprigionerebbe per sempre l’anima. L’ambra è custodita nella grotta di una sacerdotessa amazzone, e Olimpia, accompagnata da Andromeda, vi si reca. Ma qui giunte, la sacerdotessa rifiuta la presenza di Andromeda, sostenendo che non è un’amazzone, mentre consegna senza problemi l’ambra ad Olimpia. Andromeda è così costretta a confessare di essersi finta amazzone per poter entrare a far parte di quel popolo che ammirava tanto. ANDROMEDA:
(…) Io volevo solo sentirmi parte di qualcosa. Intanto, la situazione precipita. Recatasi alla tomba di Antinea con Yante, Xena ha scoperto che le ossa sono state profanate e che Yante ne è la responsabile. Nel tentativo di ottenere i poteri della maga per fare del bene, la sciamana ha involontariamente aperto un varco, permettendole di influenzare il nostro mondo. Desolata di essere la causa dei guai di Xena, Yante compie il viaggio nell’altro mondo per rimediare, costringendo Xena a seguirla per salvarla. Ma il viaggio non adeguatamente preparato, mette Xena nelle mani di Antinea, che riesce a strapparle dal ventre lo spirito vitale del bambino, dicendo ancora una volta cose interessanti che aprono prospettive insondate sui loro trascorsi. ANTINEA(infilando
il braccio nel ventre di Xena per strapparle lo spirito del bambino):
Ho sempre desiderato essere dentro di te, Xena. E Antinea finalmente rivela a Xena il suo scopo. In cambio dello spirito di suo figlio, dovrà aiutarla a tornare nel nostro mondo con la collaborazione di tutte le amazzoni. Le loro energie unite saranno sufficienti. Stando così le cose, Xena non può più usare l’ambra finchè Antinea è in possesso dello spirito del bambino o rischierebbe di imprigionarlo insieme a lei. Decide quindi di accontentarla. Servendosi delle amazzoni, compie il rito di attraversamento e giunta da Antinea la trasporta fuori dal mondo degli spiriti, ma in realtà un’amara sorpresa attende la maga. Xena l’ha solo portata da un mondo di sogno ad un altro per combatterla con le sue stesse armi. E mentre Antinea rivitalizza il suo scheletro, Xena si “spoglia” del suo corpo, assumendo a sua volta l’aspetto di scheletro ed un incredibile scontro inizia tra le due. Nel frattempo, Olimpia e Yante sono in attesa di un segnale, vicino al corpo immobile di Xena. Nel momento in cui Xena abbatte lo scheletro di Antinea, nel suo ventre il bambino torna a muoversi. E’ il segnale. Olimpia versa l’ambra sui resti di Antinea, imprigionandone l’anima e un attimo dopo è di nuovo accanto alla sua compagna che si risveglia esausta, sanguinando per lo sforzo mentale, ma felice. XENA:
Olimpia. E così, mentre le due compagne se ne vanno, Andromeda, della cui confessione Olimpia non ha fatto parola a nessuno, rimane con la tribù del nord, stringendo in mano una collana lasciatale da Olimpia. Accanto alle pietre che designano ognuna delle sue sorelle amazzoni, ce n’è un’altra. Quella che Olimpia ha aggiunto proprio per lei. Un bellissimo episodio in cui possiamo ancora scaldarci al fuoco dell’abnegazione e dell’amore che Xena e Olimpia nutrono l’una per l’altra. Non capiterà spesso in questa stagione. |
|