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"AMORE
VERO - Uno studio sul subtext in XENA WARRIOR PRINCESS"
di A. Scaglioni SESTA STAGIONE(2000-2001) (quinta parte) >>sezioni speciali>>Amore Vero XENA E LA FATTORIA DI MARTE Ad interrompere questa lunga serie di episodi memorabili, eccoci con una delle rare commedie di questa sesta stagione. Una storiellina leggera e divertente con alcuni momenti sub-text niente male. Dopo aver volontariamente rinunciato alla sua immortalità nell’inaspettato atto di generosità di ridare vita a Evi e Olimpia, come ricorderete, nel caotico finale del Crepuscolo degli Dèi, Marte è diventato il bersaglio di ogni signore della guerra o cacciatore di taglie che veda in lui l’occasione di vendicarsi di torti subiti o di riscuotere una cospicua ricompensa. Decise a d aiutarlo, Xena e Olimpia lo convincono a fingersi contadino e a questo scopo lo conducono alla vecchia fattoria dove è cresciuta Xena. Il posto è cadente, ma riempie il cuore della Principessa guerriera di ricordi della sua infanzia felice e spensierata, risvegliandole nostalgie sopite. L’ex-Dio della guerra sembra in realtà assai meno entusiasta della casa e non si rassegna all’idea di doversi camuffare da contadino e svolgere lavori manuali per sopravvivere. Xena, intanto, prende contatto con Gramante, che è al comando dell’esercito di tagliagole che dà la caccia a Marte, e per portarlo fuori strada dichiara di volersi unire a loro. Nella fattoria i lavori di restauro proseguono, ma la situazione è peggiore del previsto. Il tetto perde e, in seguito ad un temporale, i tre sono costretti a trovare rifugio per la notte nella stanza che Xena occupava da piccola, il solo ambiente asciutto della casa e a condividere l’unico letto. Il che come prevedibile crea qualche contrattempo. Nel sonno, Olimpia posa la mano in mezzo alle gambe di Marte. Non appena se ne accorge, Xena si affretta a spostargliela, piuttosto infastidita dalla cosa. Così i giorni trascorrono, tra le riparazioni e gli eroici tentativi di Marte di adattarsi a questa nuova vita con l’aiuto di un simpatico cagnolino trovato sul posto e le visite assidue di una bella vicina, costringendolo anche a smussare gli angoli del suo carattere con la forzata coabitazione. MARTE(a Olimpia): Ma c’è qualcosa su cui io e te andiamo d’accordo? (Eloquente sguardo di Olimpia verso Xena.) Ah, sì, e a parte quello? Ma tutti i trucchi per sviare Gramante e i suoi rischiano di naufragare quando questo scopre il doppio gioco della sua “alleata” e quindi Xena e Olimpia decidono una mossa disperata e si recano separatamente al suo accampamento. GRAMANTE:
(…) Perché stai cercando di nascondere Marte, Xena? Consideriamo un attimo la situazione. Nella loro simulazione di un litigio, Xena e Olimpia parlano con la massima naturalezza del loro rapporto di coppia e la cosa più sorprendente è che il fatto non solleva la minima perplessità nel loro ascoltatore, disgustato invece dall’ipotesi che la Principessa guerriera possa farsela con il suo nemico. Ad ogni modo il trucco ha effetto. Convinto dalla finta scenata di gelosia di Olimpia verso la sua compagna, Gramante parte con i suoi uomini per il luogo indicatogli come nascondiglio di Marte (in realtà la tana di un ferocissimo mostro a otto teste). Così le due compagne possono tornare alla fattoria a rassicurare Marte che potrà restare lì in incognito e tranquillità. E l’ennesimo tentativo di Marte di baciarla, fallisce sotto lo sguardo soddisfatto di Olimpia, che ,allontanandosi dalla fattoria, nota l’espressione pensierosa della compagna. OLIMPIA:
Stai bene? XENA CONTRO CALIGOLA
Caligola, individuo meschino e lussurioso, e nuovo imperatore di Roma, è in qualche modo riuscito ad impadronirsi di Venere, l’unica divinità che dopo il Crepuscolo ha conservato i suoi poteri, e tenendola in uno stato di costante stordimento e deliquio, glieli sta lentamente succhiando per diventare a sua volta un immortale. La notizia giunge a Xena e Olimpia per tramite di Michele, l’ambiguo arcangelo che pare manovrare nell’ombra con metodi non sempre limpidissimi e di cui Xena non si fida. Nelle sfere celesti, c’è preoccupazione per questo nuovo pericolo, senza contare che Evi, il Messaggero di Belur, si trova proprio a Roma e per l’imperatore potrebbe costituire un bersaglio. Così le due compagne partono per la capitale dell’impero per eliminare Caligola e per sottrarre la figlia di Xena ad eventuali minacce. Qui, però incontrano a sorpresa Marte. In pena per la sorella, l’ex Dio della guerra le informa che lo stato quasi catatonico in cui lei vive è dovuto alla perdita dei suoi poteri: senza la guerra e l’odio, l’amore è privo di equilibrio. Inoltre uccidere Caligola significherebbe causare anche la morte di Venere stessa pochè le loro esistenze sono ora legate dall’oscuro potere che l’imperatore esercita sulla Dea. Xena decide così di agire d’astuzia e presentarsi a Caligola come Saba, un’auriga desiderosa di misurare la propria abilità nella corsa delle bighe con lui (e Olimpia la sua assistente). Sensibile all’adulazione, Caligola accetta la proposta e la sera stessa dà un grande banchetto in onore dell’ospite. Intanto, Evi è stata imprigionata come rappresentante dei Seguaci di Belur, per non aver riconosciuto la divinità dell’imperatore, e con lei Marte, ed entrambi sono in attesa dell’esecuzione. Nel corso della festa, Olimpia cerca di avvicinare Venere, ma questa non sembra riconoscerla e tutto il suo atteggiamento è improntato all’indolenza e alla lussuria. Ha già palpeggiato vistosamente suo fratello Marte creandogli non poco imbarazzo e non si tira indietro neanche con Olimpia. OLIMPIA:
Venere… Venere, ti senti bene? XENA: In una vita precedente, la mia assistente ed io eseguivamo un piccolo spettacolo a sorpresa che ci piacerebbe sottoporvi, in onore dei gusti esotici nell’intrattenimento del nostro imperatore. E davanti all’alquanto turbato Caligola, Xena e Olimpia cominciano ad accarezzare il corpo dell’ex-Dio della guerra, abbastanza scombussolato a sua volta. Quindi Xena si avvicina a Caligola e simulando un gioco erotico gli morsica un labbro a sangue. Questi alla vista del taglio appare sconvolto e fa incatenare all’istante la donna.. Poi rassicurato sul fatto di essere ancora immortale le chiede come abbia potuto riuscire a ferirlo e Xena gli risponde di non essere una semplice auriga, ma una Dea celtica con il potere di vita o di morte sugli altri Dèi, offrendogli la sua alleanza. Ancora una volta Caligola cade nella trappola, ma prima vuole suggere, “con un bacio d'addio”, gli ultimi scampoli di divinità da Venere. Nel frattempo, Michele sta ancora tessendo le sue trame e dopo essere apparso a Caligola convincendolo ad uccidere Evi, ora cerca di uccidere personalmente Venere per impedire all’imperatore di rubarle i poteri fino in fondo. Di fronte a quello che giudica un tradimento, Xena lo attacca. XENA(furiosa):
Michele! (Colpendolo duramente, mentre con la spada alzata sta per colpire
Venere e Olimpia) Hai cercato di far uccidere Evi da Caligola per forzarmi
la mano. E adesso te la prendi con le mie amiche. Ma Xena è troppo infuriata per ragionare e tenta di annegare Michele. In quell’attimo, una luce la colpisce e mentre l’arcangelo scompare, Xena comprende che il potere di uccidere gli Dèi le è stato tolto. Caligola, ignaro di tutto, bacia Venere, rubandole così il suo intero potere e diventando un dio a tutti gli effetti. Ora che non ha più la capacità di ucciderlo, Xena è ancora una volta costretta a giocare d’astuzia utilizzando la pazzia dell’imperatore contro lui stesso. Lo costringe così ad accettare la sua sfida alla corsa delle bighe, mettendo in palio l’esecuzione di Evi e dopo averlo battuto gli rivela la sua identità. Caligola, sapendo di essere davanti alla sterminatrice dell’Olimpo, crede alle sue parole, quando Xena gli dice che l’unico modo di assurgere all’immortalità è quello di suicidarsi davanti a tutti perché la sua leggenda resti nei secoli, anziché farsi uccidere vilmente, e si trafigge con la propria spada. Più tardi, mentre Venere sta faticosamente prendendo confidenza con il suo nuovo stato di semplice mortale, Xena può finalmente andarsene abbracciata ad Olimpia e ad Evi. EVI:
Non ti dispiace, madre? Aver perso il tuo più grande dono, la
capacità di uccidere gli Dèi? XENA E L’INTERVISTA ALLA MITOLOGIA In una serie che nelle sue sei stagioni non è mai stata avara di episodi bizzarri e sviluppi sorprendenti, eccoci forse al capitolo più strano e spiazzante di tutti. Questo episodio dalla trama quasi impossibile da raccontare, non è però una storia avulsa dagli avvenimenti della saga e porta a compimento alcuni punti lasciati in sospeso, oltre a costituire un piccolo gioiello di ironia e umorismo e ad occupare un posto speciale nel cuore dei sub-texters. Per entrare nel merito della vicenda, forse è meglio sbarazzarsi subito del filo narrativo più importante: il tentativo di Xena e Olimpia di riportare nel mondo l’amore, dopo che con la perdita dei suoi poteri, Venere non può più spanderlo intorno. A questo scopo, Xena sta cercando di giungere al Valhalla, dove Odino custodisce le mele d’oro, ormai l’unico sistema per fare di un mortale un Dio. Ma la missione è seriamente minacciata dalle continue intrusioni di un giornalista TV della nostra epoca arrivato, chissà come, a svolgere un’inchiesta sulla Principessa guerriera. La storia è anche un pretesto per dimostrare come l’invasività dei media possa distorcere per il solo gusto dello “scoop”, le migliori intenzioni, trasformandole in atteggiamenti ambigui, quando non totalmente criminali. Infatti il giornalista, convinto che Xena intenda rubare le mele per ridare i poteri a Marte e diventare lei stessa una divinità, regnando accanto a lui, continua a gettare ombre sul suo operato, anche attraverso interviste zeppe d’insinuazioni ad amici, nemici e semplici conoscenti, vivi o defunti, della Principessa guerriera. CALIGOLA: Xena? Tu vuoi chiedermi di Xena? Bene, ora ti rispondo. E’ una serpe. Una perfida ingannatrice come tutte quelle del suo sesso. Non voltarle mai le spalle. Lei e quella poetessa sua amica, sì, come se non sapessimo cosa c’è tra loro… Ecco un’altra frase, che difficilmente avremmo trovato nelle stagioni precedenti, ma proseguiamo. Nell’intento di trovare prove per la sua tesi, l’inviato non esita ad interrogare anche Evi, gettandole in faccia la sua “verità”. GIORNALISTA: Tu vuoi tua madre sull’Olimpo, eh? Tu vuoi rivedere il Dio della guerra sul suo trono, così tu, Xena e Marte potrete continuare il vostro “menàge à trois”. La furibonda reazione di Evi, che lo caccia a calci, non sentendo neanche lei più l’influsso dell’amore, non disarma il giornalista che decide di prendere di petto Olimpia, la quale nega che Xena agisca per scopi personali. GIORNALISTA:
Olimpia, è possibile che tu sia confusa dai tuoi sentimenti per
Xena? Wow. L’atmosfera della serie è proprio cambiata, non c’è che dire. La dichiarazione di Olimpia, qui, sarebbe inquietante, ma dobbiamo rammentare che la capacità di amare è scomparsa dal mondo e quindi la sua affermazione va interpretata esattamente all’opposto, grazie all’abilità degli autori che ancora una volta sono riusciti ad arrivare a rivelazioni inequivocabili giocando con la sceneggiatura. A proposito, avete notato che all’”accusa” di essere l’amante di Xena, Olimpia non ha negato? Ma il nostro prode inviato non demorde e parte all’attacco della stessa Xena, quando questa irrompe negli studi televisivi per riprendersi Olimpia. GIORNALISTA:
Xena, tu sei innamorata di Olimpia? Mentre notiamo come anche Xena, alla domanda diretta sull’essere innamorata di Olimpia, non abbia negato, dobbiamo purtroppo notare anche come la mancanza di amore influisca perfino sui rapporti di fiducia tra le due compagne. OLIMPIA:
Allora, qual è il piano? Giunte al Valhalla, mentre Xena ingaggia una battaglia furibonda con Odino, Olimpia viene raggiunta dal giornalista e Venere. Ora che l’uomo ha parlato con la ex-Dea dell’amore, sembra più convinto delle buone intenzioni di Xena. VENERE:
Olimpia, devo dire che sono felice di vedere che stai sempre insieme
a Xena. Temevo che senza di me, voi due non foste più così
vicine. Semplice ed eloquente, no? Xena vince la disputa e s’impadronisce delle mele, quindi dopo averne data una a Marte, rifiuta le insistenze del Dio delle guerra a unirsi a lui, e riequilibra l’universo dandone un’altra a Venere e riconsegnando le restanti ad Odino. Quando Venere morde la sua mela, recupera i suoi poteri e un’atmosfera incantata si spande intorno a loro. Gli sguardi di Xena e Olimpia, incontrandosi, si riaccendono e il loro sorriso indica chiaramente che l’amore è tornato. Ma l’impavido giornalista non è ancora soddisfatto. Dopotutto c’è ancora una domanda a cui non è stata data risposta.
XENA:
E allora? Ma con grande costernazione del nostro amico(e non solo), la batteria della telecamera si esaurisce proprio in quel momento e così il mondo non avrà la risposta che attendeva. Ma non credo che noi ne abbiamo bisogno, no? Certo che gli autori devono essersi divertiti moltissimo a scrivere questo episodio, se è vero che con il sub-text hanno cominciato a giocare fin dalla prima stagione. |
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