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"AMORE VERO - Uno studio sul subtext in XENA WARRIOR PRINCESS"

di A. Scaglioni

SESTA STAGIONE(2000-2001)

(sesta parte)

>>sezioni speciali>>Amore Vero

XENA E IL SENTIERO DELLA VENDETTA

Lo sviluppo della saga ci porta ora ad occuparci in due episodi consecutivi della sorte del popolo delle Amazzoni. Ormai ridotte ad un pugno di tribù, le guerriere hanno deciso di riunirsi in un unico gruppo, sotto il comando di Varia, che le vuole unite per combattere le truppe romane, colpevoli in passato di aver decimato e schiavizzato le loro sorelle. In realtà la situazione è cambiata a Roma e il nuovo imperatore sta cercando di riportare la pace e a questo scopo un drappello di soldati è inviato a scortare Evi, il Messaggero di Belur, nel suo viaggio nel territorio amazzone per portare le sue parole di riconciliazione. Ma le intenzioni sono equivocate e Varia e le sue guerriere non vedono in lei altro che Livia, una delle massime responsabili dello sterminio, già liberata dalla precedente regina Marga su intercessione di Xena. Questa volta la sete di vendetta di Varia, che ha visto anni prima la sua sorellina cadere sotto la spada della spietata condottiera, deve essere soddisfatta. Appresa della cattura della figlia, Xena e Olimpia si precipitano al villaggio delle Amazzoni e cercano vanamente di convincere il consiglio delle tribù delle buone intenzioni di Evi, ma presto comprendono che dietro la vendetta di Varia c’è dell’altro: Marte, il Dio della guerra, appena reintegrato nei suoi poteri, ha bisogno di un colpo di mano importante per riconquistare seguaci ed onori e sta cercando di provocare una guerra tra il popolo amazzone e Roma, irretendo la giovane e ancora ingenua Varia. Grazie al suo titolo di regina, Olimpia riesce ad entrare nel consiglio, ma davanti al voto unanime di colpevolezza, non può fare altro che uniformarsi per non perdere ascendente sulle altre Amazzoni. Ma Xena non sembra comprendere appieno le sue motivazioni.

OLIMPIA: Xena… Xena, non avevo scelta. Dovevo votare come loro. Se mi avessero espulso dal consiglio, avrebbero dichiarato Evi colpevole comunque. Era la sola cosa che potessi fare per salvarle la vita.
XENA: Condannandola a morte?
OLIMPIA: No, Xena. Così avrò una possibilità. Potrò parlare a favore di Evi quando emetteranno la sentenza, e cercare di far capire alle Amazzoni gli scopi di Marte.
XENA: Non riesco proprio a parlarti ora. (Si allontana furiosa.)
OLIMPIA: Xena!

Addolorata per il comportamento della compagna ad Olimpia non resta che dimostrarle con i fatti tutta la sua volontà di salvare la figlia, e al momento della sentenza, sfida pubblicamente Varia contestandole il comando. Mentre si appresta al combattimento, Xena va a parlarle.

XENA: Olimpia… Ascolta, non voglio che tu faccia questo. Lascia che sia io a combattere Varia.
OLIMPIA: Xena, non funziona così. Io ho sfidato Varia. E’ il mio combattimento. Promettimi che non interferirai. Da regina posso perdonare Evi e far rispettare la legge amazzone. Tu sai che è la cosa giusta. Promettimelo.
XENA(rassegnata davanti alla determinazione della compagna): D’accordo.

Ma le cose volgono al peggio. Pur combattendo valorosamente, Olimpia è sconfitta ed è una Xena sinceramente pentita di non aver avuto fiducia nella sua compagna che la raccoglie tra le braccia, pesta e sanguinante.

XENA: Olimpia…
OLIMPIA(riprendendo conoscenza): Xena, scusami…
XENA: No. No, scusami tu. Olimpia, tu hai fatto tutto quello che potevi per salvare Evi. Ora tocca a me.
OLIMPIA: Vai. Io sto bene.

Sul luogo dell’esecuzione, un pozzo di lava ribollente, Xena combatte Varia in un duello senza esclusione di colpi per la vita della figlia. Ma alla fine, riesce a far ragionare Varia che si rende conto della follia della sua condotta e capisce che seguire Marte porterà lei e le sue guerriere solo ad un definitivo sterminio. Perdonata definitivamente dal consiglio delle Amazzoni, Evi decide di partire immediatamente per portare il messaggio di Belur ad oriente e sotto lo sguardo addolorato di sua madre saluta Olimpia.

EVI: Grazie per proteggere mia madre e per tutta la felicità che le dai. Ti sarò sempre debitrice.
OLIMPIA: Evi…
EVI:Olimpia…
OLIMPIA(abbracciandola): Tu non mi devi nulla.

E così, mentre salutiamo definitivamente Evi, non possiamo esimerci dal considerare con quanta naturalezza e addirittura gratitudine(“grazie per tutta la felicità che le dai”) la ragazza accetti il rapporto che lega sua madre ad Olimpia.

XENA CONTRO BELLEROFONTE

Un altro doloroso capitolo sulla lunga strada della maturazione di Olimpia. In questi anni, l'abbiamo vista trasformarsi dalla spensierata ragazzina assetata di avventure, che era corsa dietro a Xena, in una donna responsabile e compassionevole, che tante volte ha contribuito alle imprese della sua compagna, dandole la spinta giusta per prendere una decisione difficile, fino a diventare una guerriera abile e decisa, pur senza mai rinunciare a quella “luce”, come la definisce Xena, che splende nel suo volto e che ha allontanato le tenebre anche dalla vita della Principessa guerriera. Ora, Olimpia dovrà confrontarsi con le responsabilità e le scelte, spesso dure e difficili, che competono ad un capo, guidando le Amazzoni in una missione estrema. Rimaste al villaggio amazzone per la cerimonia di investitura della nuova regina Varia, la presenza di Olimpia è richiesta dalla futura regina stessa a Xena.

VARIA: Xena, spero che non ti dispiaccia se la prendiamo a prestito per un po', ma... ehm, la cerimonia è...
XENA: Solo per le Amazzoni... come le altre. Sì, va bene. Io, ehm, preferisco dormire all'aperto nella foresta. (A Olimpia, sorridendole.) Beh, divertiti alla festa. E non fare nulla che io non farei.

Singolare raccomandazione in una cerimonia di sole donne. Ma la cerimonia è destinata a durare anche meno del previsto per l'improvvisa irruzione di un gruppo di uomini armati che aggrediscono le Amazzoni, lasciandone molte sul terreno, e rapiscono Varia. Ancora sotto shock per l'inatteso attacco, le guerriere scelgono Olimpia perché nella sua qualità di regina le guidi nella spedizione per ritrovare Varia. Da indizi lasciati sul posto, Xena capisce che gli aggressori vengono dalla fortezza di Elicone, una fortificazione sul mare, e Olimpia decide di attaccare proprio da quella parte, mentre Xena svolgerà una manovra diversiva per dare tempo alle Amazzoni di sbarcare. Ma le cose vanno storte. Xena scopre che il comandante della spedizione nemica è Bellerofonte, figlio semidivino della defunta Diana, una degli Dèi rimasti uccisi durante il Crepuscolo proprio per sua mano. Bellerofonte vuole vendicarsi delle Amazzoni perché ritiene che abbiano tradito sua madre avendola abbandonata nel momento del bisogno, pur essendo il loro popolo sempre stato protetto dalla Dèa della caccia. L'arrivo dell'imbarcazione su cui si trovano le Amazzoni viene accolto a colpi infuocati di catapulta e le donne riescono appena a toccare terra che una nuova gragniuola le bersaglia uccidendone a decine. E' l'inizio di una dura battaglia in cui Olimpia assiste impotente alla morte di molte sue sorelle e dove è costretta a prendere difficili decisioni. Come quella di mandare avanti una delle sue guerriere per distogliere il fuoco dal grosso del gruppo, ben sapendo di inviare quell'isolata amazzone a morte sicura. O più tardi, nella ritirata, quando dovrà decidere di sacrificare una guerriera in fin di vita per salvare le altre dall'attacco di uno squalo. E' una feroce autodisciplina quella a cui si sottopone Olimpia, per far tacere la sua coscienza e pensare solo a salvare quante più vite le sarà possibile, mentre Xena l'osserva preoccupata. Anche il tradimento di Varia, che Bellerofonte ha liberato con il patto di uccidere Olimpia, in cambio della vita sua e delle sue sorelle, è una dura prova da superare.

OLIMPIA(furiosa, a Varia): Tu hai cercato di uccidermi!
XENA: Lascia che me ne occupi io. Bellerofonte ha promesso di risparmiarvi tutte, se Varia avesse ucciso Olimpia. (Rivolta a Varia) E' così, no? La tua tribù per la mia sofferenza.

Bellerofonte sa che la morte di Olimpia sarebbe la peggiore delle punizioni per quella che ritiene l'assassina di sua madre, e si è servito di Varia per compiere il suo piano, ma Xena riesce a convincere Olimpia a non essere eccessivamente severa con la giovane amazzone, accontentandosi di privarla del titolo. Poi vedendola avvilita, le si avvicina premurosamente.

OLIMPIA(a Xena): Perchè mi guardi così?
XENA: E' solo che non sembri l'Olimpia che conosco.
OLIMPIA: E non lo sono, Xena. Io sono la regina delle Amazzoni. E' questo ciò che sono, che mi piaccia o no.

Ma per quanto provi a controllarsi, Olimpia soffre profondamente questa situazione e Xena cerca di starle vicina il più possibile.

XENA: Olimpia, lo vedo che stai male.
OLIMPIA(voltandosi verso di lei con le lacrime agli occhi): Xena, no. Non dire così. Non cercare di farmi sentire meglio. Metà della mia gente giace morta su quella spiaggia. Ora devo essere quanto più fredda e determinata sia possibile. Farò qualunque cosa devo per far sopravvivere queste donne.
XENA: Finiamola subito, allora. Tu sai quello che devi fare.

Recatasi alla fortezza, Xena riesce a farsi inseguire da Bellerofonte e dai suoi uomini, portandoli nel folto della foresta dove le Amazzoni combattono meglio ed a sconfiggere gli inseguitori. Ma dopo la morte di Bellerofonte, Xena assiste costernata alla caccia all'uomo che un'Olimpia, coperta di sangue e irriconoscibile nella furia omicida che pare averla travolta, sta scatenando. Rattristata da quello spettacolo, Xena la richiama prima che uccida degli uomini ormai inermi, ma nel suo sguardo si legge chiaramente la paura di aver perso forse per sempre l'Olimpia che ama.

XENA: Hai vinto.
OLIMPIA: Non credo. Ad ogni battaglia, perdo una parte di me.
XENA(sollevata nel vederla tornata in sé): La guerra è dura per tutti, Olimpia.
OLIMPIA(amaramente): Già. (Un amazzone le si avvicina.)
AMAZZONE: Regina Olimpia.
XENA: Il tuo popolo ha bisogno di te.

E dopo aver perdonato Varia ed essersi silenziosamente riconciliata con lei, ad Olimpia ed allo sparuto gruppetto superstite di quella che fu un'orgogliosa nazione guerriera non resta che onorare la memoria delle sorelle cadute.

XENA E OLIMPIA NEL FUTURO

I viaggi nel tempo non sono infrequenti in questa serie e ci hanno fatto conoscere nello scorrere delle stagioni le discendenti di Xena e Olimpia (“XENA E LE ANTICHE PERGAMENE”) nel 1942, in piena seconda guerra mondiale e le loro reincarnazioni prossime (“XENA E IL SUO KARMA”) e remote (“XENA RIVIVE NEL 2000”), e pensate che se il già citato episodio inedito”STICKS AND STONES” fosse stato realizzato, avremmo conosciuto anche le loro prime incarnazioni in età preistorica. (Detto così sembra un’idiozia, ma vi assicuro che la sceneggiatura era eccellente.) All’appello mancava solo l’espediente della clonazione e la lacuna viene appunto colmata in questa sesta stagione che non ha ancora smesso di stupirci. In questo episodio, inoltre, si utilizza con molta ironia il fanatismo degli appassionati della serie TV che spesso confina con la vera e propria mania (e credetemi, so di cosa parlo). Tre fans di Xena, che ne rappresentano un po’ i classici stereotipi: Polly, esaltata ammiratrice del messaggio femminista del telefilm, Mack, attratto dalla violenza e dalla morbosità, e Lea, romanticamente infatuata di Olimpia e della relazione che la lega a Xena, tutti specializzati in biologia o informatica, si uniscono alla scienziata Alexis per ricostruire geneticamente, partendo da un paio di capelli ritrovati in una tomba vecchia di 2000 anni, le Xena e Olimpia originali. L’esperimento all’apparenza riesce perfettamente e i quattro si ritrovano ad ammirare le copie perfette delle loro due eroine. Ma per ora sono solo involucri umani, privi di vita e di ricordi, e a questo scopo sono state preparati dei CD Rom, contenenti ognuno elementi del carattere e della storia dei due personaggi estrapolati da vari episodi della serie.

ALEXIS: I dischetti?
MACK: Oh, certo. Ma devo essere onesto con te. La fanatica di Olimpia, qui, l’ha riempito con un sacco di materiale su di lei.
POLLY: Già, tu pensi che stessero sempre a fare bagni e ad abbracciarsi nei bivacchi.
LEA: Ho incluso anche altre cose, ma penso seriamente che Olimpia sia la più importante relazione nella vita di Xena.
MACK: Se cominci a parlare di sub-text, mi metto a vomitare.

Già questo dialogo stabilisce gli insoliti parametri dell’episodio, ma i vari CD Rom inviati come immagini cerebrali ai due corpi immobili non sembrano avere effetto e Mack e Lea pensano a metodi alternativi.

MACK(avvicinandosi a Xena con atteggiamento lubrico): Forse stiamo usando un metodo sbagliato. Forse c’è bisogno di un approccio più normale…(tendendo le mani verso i seni di Xena) Cosa ne direste di un massaggio cardiaco?
LEA: Potrebbe aver ragione… (sporgendo le labbra verso quelle di Olimpia) Oppure, un bocca a bocca.

Tuttavia Alexis decide di rimandare il prosieguo dell’esperimento al giorno dopo e i quattro se ne vanno. Quella notte, un individuo misterioso dalle mani inguantate (nella migliore tradizione di Dario Argento) s’introduce nel laboratorio e immette nella memoria della sola Xena dati e immagini della sua fase malvagia. Il mattino dopo accortisi della manipolazione, Alexis e gli altri si rendono conto anche che i due soggetti danno segni di risveglio e corrono ai ripari inserendo a loro volta dati sulla relazione delle due compagne, per bilanciarne gli effetti negativi. D’improvviso, Xena si risveglia davanti ai loro sguardi sbalorditi e subito dopo anche Olimpia apre gli occhi. Vestite nelle loro tenute classiche, che Lea e Polly hanno procurato, le due donne si guardano intorno cercando di capire cosa succede. Gli scienziati si affannano a provare a spiegare loro come e perché le hanno riprodotte. Il loro scopo è ricostruire tanti eroi del passato per riportare ordine e giustizia nel mondo caotico di oggi. Ma se Olimpia sembra comprendere, Xena si comporta in maniera abbastanza diversa dall’originale: sembra poco entusiasta dell’idea e più incline ad abbuffarsi del cibo saporito e sconosciuto (ciambelle e pizza) che le offrono. Per convincerle meglio, i tre fans e la scienziata li fanno assistere ad una serie di episodi dello show, provocando varie reazioni da parte delle due compagne, mentre Polly calcola chi sia più forte tra Xena e Bruce Lee , Mack pensa di proporsi come primo loro uomo del ventunesimo secolo e Lea fa progetti su Olimpia.

LEA(lanciando sguardi adoranti su Olimpia): Gli altri hanno quasi rovinato tutto con i loro dischetti maschilisti. Ho deciso. Dopo che si saranno spenti i riflettori, mostrerò loro tutta una stagione di vecchi episodi di “Ellen”. (La prima serie americana a parlare esplicitamente di lesbismo in TV.)

Nel frattempo, Xena e Olimpia osservano interessate le performance delle attrici che le hanno interpretate in TV, e nelle scene dei baci Olimpia distoglie lo sguardo imbarazzata, mentre Xena sorride soddisfatta.

XENA: Mi piace quella che interpreta me. E’ piuttosto sexy (…) Ma cosa staranno cercando di dire sulla nostra relazione?
OLIMPIA: Chissà.

Abbiamo già visto come nella loro epoca, la relazione delle due compagne fosse vissuta da tutti con molta naturalezza. Evidentemente il clamore che suscita nella nostra, le lascia perplesse. Con la scusa dello strano comportamento di Xena, Alexis porta in disparte Olimpia e la consegna ad alcuni poliziotti che aveva chiamato in precedenza, denunciandola come una pericolosa esaltata. Poi corre in laboratorio e comunicando a Xena dell’arresto di Olimpia le consegna il chakram originale, che si era procurata segretamente, e la manda all’inseguimento della polizia. I tre fans sono stupiti dall’atteggiamento della scienziata, ma immediatamente capiscono: Alexis, in realtà, è Antinea, la millenaria maga nemica di Xena, che li ha aiutati a clonare le loro eroine solo per riavere Xena al suo fianco per la conquista del mondo ed è stata ovviamente lei ad immetterle i dati sulla Xena malvagia. Nel frattempo, la Principessa guerriera ha liberato Olimpia e si prepara a combattere gli inseguitori sotto gli occhi della compagna sempre più preoccupata dal suo comportamento. L’arrivo di Antinea fa precipitare la situazione. Questa vuole sbarazzarsi di Olimpia, richiamando alla memoria di Xena, i momenti peggiori della loro crisi. Ma Olimpia rammenta invece alla compagna, i loro momenti migliori trascorsi insieme e vince il duello mentale. Xena, attraverso il ricordo dell’amore per Olimpia, ritrova la sua identità e attacca Antinea, davanti ai tre fans sopraggiunti, affascinati e terrorizzati ad un tempo dallo spettacolo, e la sconfigge distruggendola. Ma un incendio, involontariamente causato inghiotte le due compagne, che sono appena riuscite a mettere in salvo i tre.

E mentre, Lea, Polly e Mack se ne vanno delusi dall’infrangersi dei loro sogni, non si accorgono di un taxi che si allontana nella direzione opposta con all’interno due figure familiari che brindano con champagne abbracciate l’una all’altra.

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