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"AMORE VERO - Uno studio sul subtext in XENA WARRIOR PRINCESS"

di A. Scaglioni

SESTA STAGIONE(2000-2001)

(settima parte)

>>sezioni speciali>>Amore Vero

XENA E IL CORSO DEL DESTINO

Dopo un altro episodio senza sub-text, incentrato sullo sterminio del popolo dei Centauri, in cui Xena fa la conoscenza con il figlio di Aristarco, il suo antico socio di scorrerie e amante e aiuta suo nipote a venire al mondo, giungiamo a questo capolavoro, altra punta di diamante con la “trilogia delle Valchirie” di questa stupenda sesta stagione. Non aggiungerò commenti personali, di cui la trama non ha bisogno, ma dirò solo che per stessa ammissione della sceneggiatrice, Katherine Fugate, che aveva chiesto espressamente alla produzione di scrivere un episodio per questa serie che amava molto, pur non avendovi mai collaborato prima, l'intera storia è stata scritta partendo dal presupposto che Xena e Olimpia fossero innamorate l'una dell'altra, condizione sempre sottintesa, ma mai dichiarata così esplicitamente prima da nessun autore. Dopo il caos che il Crepuscolo degli Dèi ha provocato nell’oltretomba, il defunto Giulio Cesare, chissà come, evade dagli inferi e prende prigioniere le tre Parche, le tessitrici dei destini del mondo. Il suo intento è quello di riportare indietro il tempo e prendere decisioni diverse in uno snodo importante della sua vita: il suo incontro con Xena. Nella realtà, egli aveva tradito la donna che, ai primordi della sua carriera di conquistatrice, gli aveva offerto la sua alleanza e il suo amore. Individuando in quel momento l’inizio della sua fine, Cesare vuole cambiare il suo destino accettando di condividerlo insieme a lei. Manipola quindi la trama delle Parche ed ecco che il mondo cambia. Lui è di nuovo imperatore e Xena è la sua sposa e imperatrice di Roma. In questa realtà parallela, essa non è mai stata la spietata Principessa guerriera prima e l’amorevole e compassionevole compagna di Olimpia poi, di cui ignora anche l’esistenza. Ma i fili del destino, per quanto ingarbugliati, tendono sempre ad intrecciarsi tra di loro e neanche un universo parallelo così differente può tenere separate per sempre due anime gemelle. Così alla corte imperiale, giunge la famosa poetessa greca Olimpia, con il suo ultimo dramma ”Angelo caduto” (in originale “Fallen Angel”, lo stesso titolo della versione inglese del primo episodio della quinta stagione, e non a caso le battute conclusive dello spettacolo richiamano alla memoria quelle che chiudevano l’episodio in questione). L’imperatrice Xena assiste rapita e commossa alla rappresentazione e quando l’autrice sale sul palcoscenico per raccogliere l’applauso del pubblico, le lancia una rosa e i loro sguardi s’incontrano per la prima volta. E’ come un colpo di fulmine che non sfugge allo sguardo preoccupato di Cesare, che è l’unico a mantenere le memorie dell’altra realtà, e a quello sospettoso di Antinea, la maga, antica nemica di Xena e qui Alta sacerdotessa di Roma. Al ricevimento che segue, Xena non ha occhi che per Olimpia e si trattiene a discutere con lei, a sua volta evidentemente affascinata dalla sua interlocutrice, della sua opera.

XENA: Da dove trai l’ispirazione?
OLIMPIA: E’ come se le parole venissero da altrove. Io mi limito a scriverle. Ma tu, Imperatrice, tutta Roma parla di te. Il paese prospera. Il popolo ti adora. Dicono che il tuo esercito ti seguirebbe anche oltre i cancelli dell’Ade. (Gli inferi. Non dimentichiamo che in questa realtà, Xena non ha ucciso gli Dèi e quindi l’Olimpo è rimasto immutato.)
XENA: Beh, tutto ha un prezzo, Olimpia.(…) Nel terzo atto, il tuo eroe si getta dalla scogliera senza timore della morte… tutto per lei. Credi davvero che un simile amore esista?
OLIMPIA: E’ quello che tutti sogniamo, no? Qualcuno che guardi così profondamente nella nostra anima da trovarvi qualcosa per cui valga la pena di morire.

A questo punto, Cesare interviene e allontana Xena con un pretesto. Quella sera, nelle loro stanze, Xena rimasta sola, dopo aver gentilmente ma fermamente respinto gli approcci del suo sposo, si affaccia alla terrazza e, ancora una volta, il suo sguardo incontra quello della poetessa che è alloggiata nel palazzo di fronte. E’ un momento molto suggestivo, interrotto bruscamente da una voce alle sue spalle.

ANTINEA: Ho potuto vedere cose molto interessanti stasera… su te e la poetessa.
XENA(voltandosi verso di lei, gelidamente): Ti prendi delle libertà, Antinea.
ANTINEA: Davvero?
XENA: L’Alta Sacerdotessa non ha ragioni di trovarsi nella mia camera.
ANTINEA:Beh, è anche la camera di Cesare. Ho visto il modo in cui la guardavi stasera durante lo spettacolo. Cesare darebbe qualunque cosa perché tu lo guardassi così.

Ma lo scopo della sinistra maga è quello di sbarazzarsi di Xena, poiché teme che possa essere d’intralcio ai suoi piani ambiziosi sull’impero. Antinea aggredisce Xena e l’afferra per la gola, colpendola mentalmente con immagini di dolore fisico del suo passato e inconsapevolmente apre la porta dell’altro universo. E Xena vede se stessa in azione nelle vesti della Principessa guerriera in luoghi e momenti che non ricorda di avere mai visto o vissuto. Ma l’intervento di Cesare blocca Antinea e la maga viene scortata alle prigioni. Tuttavia a Cesare non sfugge la vista di Olimpia richiamata dai rumori e dalle urla sul terrazzo di fronte. Rendendosi conto del pericolo rappresentato dalla giovane poetessa, Cesare decide di farla arrestare accusandola di complicità con Antinea. Appresa la notizia, Xena si reca nella cella dove la fanciulla è detenuta in attesa dell’esecuzione.

XENA: Cesare dice che tu sei un’assassina. E’ vero?
OLIMPIA: Un’assassina? Non ho mai fatto del male a nessuno in vita mia… Ma perché dovresti credere a me, invece che al tuo sposo?
XENA: Io ti credo.
OLIMPIA: Perché?
XENA: Tu pensi che valga la pena di morire per amore. Questo non si adatta proprio ad un’assassina.
OLIMPIA(udendo i rumori di martelli all’esterno): Stanno costruendo le croci.
XENA: Sì. Non ci possono essere crocifissioni senza croci… Perché Cesare ti vorrebbe morta?
OLIMPIA: Non lo so. Io sono una commediografa. Vivo tra i vigneti vicino al mare. Faccio una vita semplice. Che minaccia potrei mai essere per Cesare?

Ma Xena intende scoprirlo. A questo scopo si fa condurre nella cella di Antinea e facendosi nuovamente toccare da lei, lascia che altre immagini le affollino la mente. Questa volta di lei ed Olimpia e della loro vita insieme. Adesso Xena sa che questa non è la vera realtà. Che qualcosa ha alterato il corso del destino e minacciando Cesare di dedicare il resto della sua vita a rimettere le cose in ordine, lo costringe a far liberare Olimpia che sta per essere inchiodata alla croce.

XENA: Olimpia! (…) Stai bene?
OLIMPIA(piangendo): Grazie per avermi salvato la vita, Imperatrice. Sono in debito con te.
XENA(fissandola e costringendola ad alzare gli occhi per guardarla): Non sono la tua Imperatrice, sono la tua amica…(L’abbraccia con le lacrime agli occhi.) Torna al tuo vigneto sul mare, Olimpia. Sii felice. Scrivi tutte quelle magnifiche storie che hai dentro di te. (Fa per allontanarsi, ma la voce di Olimpia la richiama.)

OLIMPIA: Xena! Xena, quando pensavo di stare per morire, tutto mi è divenuto chiaro. La mia vita è vuota, malgrado il mio successo. Io scrivo dell’amore, ma non l’avevo mai provato… prima.
XENA(carezzandole il viso bagnato di lacrime): Roma non è sicura per te. Parti subito.
OLIMPIA: Non ti dimenticherò mai.

Ma Cesare non ha davvero intenzione di lasciare andare Olimpia e incarica Antinea, liberata da Xena, di seguirla e ucciderla. Raggiuntala, la maga la colpisce più volte con i suoi poteri mentali e anche Olimpia rivede immagini di un passato che in questo universo non è mai esistito. Rivede Xena e capisce che le loro vite sono legate. L’intervento di Xena, che aveva seguito Antinea, insospettita dalla sua partenza, la salva ancora una volta. La maga viene messa in fuga, ma i soldati di Cesare, giunti sul posto mentre Xena soccorre Olimpia sotto shock, l’arrestano e ferita e sanguinante la conducono in prigione. Cesare ha infatti deciso che non può più fidarsi di lei e l’ha condannata a morte. Uccide quindi anche il suo braccio destro, Bruto, che gli ha recato notizie dei malumori del popolo per l’arresto della loro amata sovrana, per evitare che in futuro possa compiere l’attentato alla sua vita. Questa volta è Olimpia che, con la complicità di un uomo fedele a Xena, la visita in carcere. La ragazza fissa addolorata quella donna, sconosciuta fino a poco tempo prima, che si è fatta quasi uccidere per lei.

OLIMPIA: Xena…
XENA(sollevandosi sanguinante a fatica dalla branda): Olimpia, non saresti dovuta venire.
OLIMPIA: Antinea mi ha mostrato qualcosa. Un altro mondo o tempo. (…) Xena, quando sono con te, il vuoto che ho sempre sentito per tutta la vita scompare. Tu devi dirmi cosa sta succedendo.
XENA: Cesare ha cambiato il nostro destino, dandoci questo mondo desolato.
OLIMPIA: Ci deve essere qualcosa che posso fare.
XENA: No. Tutto quello che puoi fare, è andartene di qua viva. Io devo sopportare questo da sola.
OLIMPIA: Non posso lasciarti morire.
XENA: Ci sono cose per cui vale la pena morire. Non è questo che diceva il tuo dramma? Essere pronti a sacrificare tutto per amore?
OLIMPIA(guardandola profondamente negli occhi): Per amore…
XENA: Nell’altro mondo, il mio destino era legato a Cesare e a quella croce, e li odiavo entrambi, ma ora capisco che tutto accade esattamente come dovrebbe… esattamente.
OLIMPIA: Xena…
XENA: Vai ora, Olimpia.
OLIMPIA (carezzandole il viso incapace di smettere o di allontanarsi da lei): Non posso.
XENA(sorridendole): Vai ora. Esci di qui.
OLIMPIA(continuando a carezzarla): No.
XENA: Vattene.
OLIMPIA: Non farlo.
XENA: Ti amerò per sempre.
OLIMPIA(mentre i soldati la trascinano via): Non toccatela!
XENA(sottovoce,al soldato che le è rimasto fedele): Portala fuori di qui, viva.

Così mentre Xena viene portata alla crocifissione, e Cesare incontra la morte sulla lama di un pugnale stretto nella mano di Antinea, dimostrando che comunque al destino non si può sfuggire, Olimpia, fuggita dalla città, corre al tempio delle Parche. Lo spettacolo che le si para davanti è tremendo. La tela delle Parche è ormai un inestricabile groviglio. Disperata, Olimpia, col pensiero rivolto alla sua amica morente, afferra una torcia e dà fuoco a tutto. Immediatamente lampi di luce partono dalla tela in fiamme e, nel momento in cui Xena muore sulla croce lanciano al cielo le sue ultime parole per Olimpia, (“Ti amo, Olimpia!”) questo universo parallelo si accartoccia su se stesso distruggendosi e distruggendo anche Antinea, e Olimpia si ritrova in una foresta fitta e nebbiosa. Stordita, si guarda intorno, poi ode gli zoccoli di un cavallo. Si volta e davanti a lei, c’è Xena, la Principessa guerriera che ha sempre amato.

XENA: Ci hai riportato nel nostro mondo.
OLIMPIA: Ne sono felice. Questo mi piace di più.
XENA: Anche se non sei una famosa poetessa?
OLIMPIA(aggrappandosi al suo braccio per montare a cavallo dietro di lei): Fama.. Chi ne ha bisogno? Ti piaceva davvero il mio dramma?

E le due compagne si allontanano verso il folto della foresta.

XENA E L’ELMO DI MERCURIO

Forse per alleggerirci, in attesa del finale di questa ultima stagione, ci vengono offerti due episodi molto divertenti che sollevano sicuramente dalla malinconia di una stagione bellissima, ma anche tristissima. Il primo ci porta ad un’atmosfera più tipica delle prime stagioni: un allegro viaggio di Xena e Olimpia verso Tebe, dove Xena medita di festeggiare il compleanno della compagna con una sorpresa per lei, e cioè farle dedicare da Saffo in persona, la poetessa greca famosa per le sue liriche dedicate all’amore tra donne (e qui il pensiero non può non andare con rimpianto a “THE LAST CHANCE”, l’episodio mai realizzato e che era incentrato proprio su di lei). La trama che coinvolge la Dea Venere, una simpatica ragazza fissata sul sacrificarsi vergine alle divinità, un signore della guerra più pasticcione che pericoloso e l’elmo di Mercurio, in grado di far volare chi lo indossa, pur movimentata, non ci interessa più di tanto, anche se vorrei segnalare un paio di momenti succulenti, abilmente camuffati come nella miglior tradizione delle prime stagioni. Proprio all’inizio, Olimpia sta cercando di strappare a Xena un indizio sul regalo che medita di farle, ma senza successo, forse… cercando inoltre di evitare di subire una delle solite burle che per tradizione l’attendono in questo particolare giorno.

OLIMPIA: Xena, tradizione o no, niente scherzi quest’anno, va bene? (picchiettandola con il dito sull’armatura all’altezza dei seni) Niente di niente. Ti prego? Per favore, eh?
XENA(rispondendole con voce roca e sguardi pieni di sottintesi): Oh, dovrai fare meglio di così…

Lo sguardo di risposta di Olimpia lascia intendere che ha afferrato perfettamente l’allusione. L’altro momento è successivo al salvataggio della fanciulla dedita al sacrificio, che trasportata al sicuro da Xena in volo grazie all’elmo di Mercurio, crede che lei sia una Dea. E ancora una volta coinvolge i seni di Xena.

GENIA: Oh, divina presenza, ora che ti sei manifestata, stringi la tua umile serva, Genìa, ai tuoi seni. (Fa per abbracciare Xena, poggiandole la testa “lì”, ma Xena l’allontana con fermezza.)
XENA: Ehi… questi sono già impegnati.

Niente male, eh? Ma ciò che deve attirare soprattutto la nostra attenzione, è la bellissima scena finale,(che difficilmente avremmo trovato in un episodio delle prime stagioni) in cui cambia l’atmosfera dell’avventura, e una Xena teneramente emozionata consegna il suo regalo alla compagna.

XENA: Adesso, chiudi gli occhi.
OLIMPIA(ridendo, credendo ad un altro scherzo): No!
XENA(quasi sottovoce): Fidati di me. Per favore.
OLIMPIA: No.
XENA(con uno strano tono, un po’ arrochito, nella voce): Chiudi gli occhi.

Olimpia si convince e Xena le posa in grembo una pergamena.

OLIMPIA: Che cos’è?
XENA: Aprila. (con la gola chiusa dall’emozione) Ho chiesto a Saffo di scrivere qualcosa per te.
OLIMPIA(sorridendo sorpresa): Una poesia? Saffo ha scritto una poesia per me? Non ci credo. Xena, avevi pianificato tutto fin dall’inizio, eh?

OLIMPIA(leggendo) “C’è un momento quando ti guardo, e non ho più parole, la mia lingua si blocca, poi un fuoco brucia sotto la mia pelle, e io tremo e impallidisco, perché sto morendo di tanto amore, o così mi appare.” (Posa la pergamena e guarda Xena, sorridendole felice.) E’ bellissima. Questo è il più bel regalo di compleanno che abbia mai ricevuto. (Abbraccia la compagna. Ma, accidenti! qui quanto ci sarebbe stato bene un bacio!)
XENA(indossando l’elmo e afferrando Olimpia): Naturalmente, non è ancora finita. (Le due compagne si sollevano in volo scomparendo verso lo splendido tramonto all’orizzonte.) Buon compleanno, Olimpia.

Ci sono dei momenti in cui anche una sola parola in più è di troppo, e questo mi sembra proprio uno di quelli, non credete?

XENA E IL SEGRETO DELLA PERGAMENA

Dopo il tuffo nelle atmosfere più allegre e spensierate delle scorse stagioni dell’episodio precedente, questo ci riporta direttamente alla quarta, riesumando avvenimenti mai completamente spiegati e ripescando i personaggi di “XENA RIVIVE NEL 2000”. In quel piccolo gioiello, come ricorderete, ci erano state presentate le moderne reincarnazioni di Xena, Olimpia e Corilo, rimescolando un po’ le carte, per il piacere di tutti i sub-texters, e concedendosi così delle licenze che all’epoca altrimenti non sarebbero state possibili. La storia riparte da quei presupposti, spingendo il gioco anche più in là, grazie alle più ampie vedute su cui questa sesta stagione può contare, e si snoda su due piani paralleli. In uno, gli archeologi del CHAKRAM ( acronimo, che ricorda la celebre arma di Xena, e che in italiano starebbe per “Centro di ricerche per l’accuratezza storica nell’antica mitologia”), ritrovano un’antica pergamena da cui risulta che Xena e Marte avrebbero contratto matrimonio! La scoperta attira l’attenzione, oltre che dei fans della serie TV e di numerosi studiosi e giornalisti, anche di Annie Day, reincarnazione di Corilo, che dopo aver dovuto accettare la dura realtà, sta cercando di ridare dignità alla figura del pavido pseudo-guerriero. Ma la cosa le riesce difficile visto che continua a sollevare la curiosità di alcune fans del mitico duo.

PRIMA FAN: Ehi, come hai superato l’orrore di scoprire che eri quell’idiota di Corilo?
ANNIE/CORILO: Ehi! Corilo non era un idiota. E’ il tizio che hanno preso per interpretarlo che è un babbeo, ecco tutto. E se volete saperla tutta, è il fratello del produttore.
SECONDA FAN: Almeno tu hai conosciuto Xena e Olimpia nella vita passata. Noi non possiamo reclamare niente di così figo. E parlando della Principessa guerriera e della poetessa, che è successo quando il tuo ragazzo, Harry, ha scoperto di essere stato Xena in una vita passata?
PRIMA FAN: E che la tua terapeuta regressiva non era altre che la sua amata compagna, Olimpia?
ANNIE/CORILO(con sguardo triste): Si sono sposati.
PRIMA FAN(entusiasta): Grande. Finalmente Xena e Olimpia sono una coppia.
SECONDA FAN: Aspetta che lo diciamo al resto dei fans.

Dopo questo abile riassunto dialogato degli avvenimenti di quell’episodio, riprendiamo il corso della narrazione. Dal manoscritto allegato al contratto di nozze e redatto proprio da Corilo, apprendiamo alcuni fatti collocabili dopo la scoperta da parte di Xena che Olimpia, caduta con Speranza nell’abisso infuocato, è ancora viva. Tornata in Grecia, Xena comunica la notizia ad un Corilo ubriaco dal dolore, che rifiuta di crederle, ma la segue comunque nella sua ricerca presso il tempio nel quale aveva avuto luogo il dramma. Ma nel corso del viaggio, mentre Xena in un momento di sconforto cerca di ritrovare la forza per proseguire, le appare Marte, che approfittando del suo stato, le fa una proposta incredibile: se lei accetterà di sposarlo, lui l’aiuterà a ritrovare Olimpia. Xena è esterrefatta e reagisce molto male alla richiesta, ma Marte afferma di volere che il matrimonio si celebri davanti alle Parche, il che oltre a renderlo indissolubile, costringerebbe ogni contraente a non tradire né arrecare danno alle persone care dell’altro. Appreso dell’offerta, Corilo non riesce a credere che Xena la stia considerando.

CORILO: Stai pensando seriamente di sposare Marte?!
XENA: Farei qualunque cosa per riavere Olimpia. Sì.

E queste stesse parole Xena le rivolge al Dio della Guerra nel momento in cui accetta la proposta, ma a patto che la cerimonia si svolga nel tempio dell’abisso.

MARTE(sorpreso): Dov’è morta Olimpia? Piuttosto morboso, non credi?
XENA: No, penso che sia appropriato. Vorrei essere il più vicina possibile all’unica persona al mondo con cui intendessi passare il resto della mia vita, mentre mi consegno alla sola altra che non avrei mai scelto.

Wow! Non riesco a non notare con un pizzico di soddisfazione (beh, un po’ più di un pizzico), la naturalezza assoluta con cui in questa stagione si dicono cose che solo l’anno prima sarebbero state impensabili. Intanto, Harry (Xena) e Mattie(Olimpia) ritornano alla loro casa da un viaggio in Grecia in cui hanno potuto rivedere i luoghi percorsi quando erano le due compagne.

MATTIE/OLIMPIA: Bella guida, caro. Oh, questa è stata la più favolosa vacanza dalla nostra luna di miele, e pensavo che niente potesse superarla. Non è stato affascinante come il ritorno in Grecia ci abbia riportato alle nostre vite di Xena e Olimpia?
HARRY/XENA: Già, eccetto che non avrei dovuto farmi quei due frullati di formaggio di capra.(Scorreggia.)
MATTIE/OLIMPIA(coccolandolo): Lo stomachino della mia piccola Principessa guerriera ha ancora la bua?

Ma l’idillio termina immediatamente quando tra la corrispondenza giacente, i due trovano l’invito alla conferenza stampa del CHAKRAM e capiscono che qualcosa sta per accadere. Precipitatisi alla sede del centro, si avvicinano ad Annie che non pare molto felice di rivederli.

ANNIE/CORILO(ironicamente): Harry e la sua mogliettina. Che ci fate alla conferenza? Mi piacerebbe vedere le vostre credenziali, se non vi dispiace.
HARRY/XENA: Annie, capisco che sei ancora un po’ sconvolta per quello che è accaduto tra noi, ma devi ascoltarmi o potremmo essere tutti in grave pericolo.

Il timore di Harry è che, sapendo del ritrovamento del contratto di nozze, Marte possa rifarsi vivo. Negli avvenimenti descritti nel manoscritto, intanto, Corilo fa visita a Xena che si prepara per le nozze, e visto inutile ogni tentativo di dissuaderla, rassegnato, le fa i doni tradizionali, tra cui…

CORILO: (…) Qualcosa di vecchio. (mettendole in mano un ciuffo di capelli biondi legato) E’ una ciocca di capelli di Olimpia. E’ strano, lo so. L’ho presa l’ultima volta che se li è tagliati e voglio che l’abbia tu.
XENA(commossa, stringendo tra le dita la ciocca): Non so cosa dire…

Ma il mattino dopo, nel momento culminante della cerimonia, una sorpresa attende lo sposo. Xena rifiuta il consenso e corre verso l’abisso.

XENA(sull’orlo del pozzo di lava): Sto arrivando, Olimpia.

E vi si getta , davanti allo sguardo costernato di Corilo e a quello furioso di Marte. Il Dio della guerra svanisce e riappare nel pozzo afferrandola al volo, e un attimo dopo entrambi sono sulla superficie all’esterno del tempio. Il piano di Xena ha avuto successo. Come spiega a Marte, lei aveva intuito che per essere così sicuro di poterle ridare Olimpia, Marte dovesse averla salvata mentre cadeva, proprio come aveva fatto con lei, così lo aveva costretto a tradirsi. Ormai scoperto, Marte offre un nuovo patto a Xena. Lui la lascerà vivere in pace con Olimpia e lei gli cederà il suo spirito nelle sue vite future. Xena accetta e firma il nuovo accordo, ma distraendo Marte gli sottrae il documento e, con l’aiuto di Corilo, lo nasconde in una profonda caverna in fondo al Mar Ionio, dove appunto il CHAKRAM l’ha ritrovato duemila anni dopo. I timori di Harry si realizzano e Marte appare impadronendosi della pergamena. Harry, Mattie e Annie, inutilmente cercano di fermarlo, ma a Marte l’idea di aver lo spirito di Xena nel corpo di un uomo, non sorride affatto e scambia spiriti e corpi tra Harry e Annie. Così, ora, in Harry c’è Corilo e in Annie, Xena e questo sembra soddisfarlo di più. Ma più contenta è anche Xena, che si sente molto più a suo agio come Annie e la battaglia riprende. Con un astuto colpo di mano, Annie costringe Marte a distruggere con i suoi globi di fuoco proprio la pergamena, annullando così il patto. Ancora una volta frustrato nei suoi piani, Marte scompare, e Olimpia può riabbracciare Xena nella sua nuova incarnazione.

MATTIE/OLIMPIA: Xena, per quanto faccia, Marte non è mai stato capace di separarci.
ANNIE/XENA(guardandola come se la rivedesse per la prima volta): E mai ci riuscirà, te lo prometto. (…) Ti preferivo bionda, ma mi piaci anche così.
MATTIE/OLIMPIA(sorridendole): Ti ringrazio.

Salutiamo così gli ultimi sorrisi di una stagione sull’orlo della fine e di una disperazione infinita.

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