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Sweet dream in my life

di Lady_ghiaccio

(seconda parte)


1.4 Verso la sua anima

Ero di fronte allo specchio e indossavo un vestitino azzurro molto aderente e scollato.
Xena la vide intenta ad acconciarsi i capelli,era molto attratta da quella bella ragazza e il fatto che fosse sbucata dal nulla la rendeva i suoi occhi ancora più attraente.


A:Per favore puoi aiutarmi a sistemare questo fermaglio?

Xena gentilmente mi aiutò.Era dietro di me e mi raccolse i capelli bloccandoli poi con quel fermaglio luccicante. Com’era delicato il suo tocco.

X:Che bei capelli morbidi che hai!

I suoi complimenti e le sue mani delicate sui capelli scatenarono in me una tempesta ormonale.Non so perché ma mi girai verso di lei.Adesso eravamo l’una di fronte all’altra.

A:Sei molto elegante sta sera!
X:Grazie.

Eravamo come incantate. Vicine,sempre più vicine fino a quando le nostre labbra non si sfiorarono lievemente.Le sue labbra erano morbide,calde,dolci. I nostri corpi vennero invasi da mille emozioni.Lentamente iniziammo a stringerci l’una all’altra mentre le nostre lingue si incontravano ed assieme si esibivano in una danza dolce e sensuale.Avremmo continuato cosi ed anche oltre,ma il richiamo della realtà ci costrinse a staccarci.Lei mi guardò subito negli occhi sorridendomi dolcemente,ed io feci lo stesso.

A:Baci bene.
X:Anche tu.

Adesso ero seduta in una delle poltroncine del Palatime:una stupenda discoteca che Xena aveva scelto per noi.Parlavo del più e del meno con Megan -mi trovavo bene con lei è una ragazza molto intelligente-
Quella sera nella mia mente due forze contrapposte si sfidavano in battaglia:da un lato ricordi vaghi e cupi mi provocavano un senso d’angoscia, dall’altro il dolce bacio scambiato con quella splendida creatura.Senza che me ne accorgessi il mio sguardo piombò nel vuoto.Sarei sicuramente caduta in un vortice di emozioni contrastanti dovute a quei pensieri se Xena non mi fosse venuta in contro.La vedevo avvicinarsi a me camminando molto sensualmente fra le luci scintillanti della pista.Non appena il suo angelico sguardo incrociò il mio le sue labbra mi sorrisero dolcemente.

X:Allora,che ne dici di farmi un pò di compagnia in pista?

Avrei mai potuto rifiutare l’invito fattomi dalla ragazza più bella della sala?

A:Con molto piacere.

Mentre ci facevamo spazio tra la folla per dirigerci al centro pista la musica house continuava a vibrarci dentro.Non appena iniziammo a ballare però l’ house terminò per dar spazio a un sensualissimo brano latino americano –Obsession degli Aventura-
Tutte le coppie in pista iniziarono a stringersi pronte a strusciarsi vicendevolmente.Xena mi guardò cercando di celare lo sguardo malizioso che d’altronde avevo anch’io.

X:Sai ballare questo pezzo?
A:Insomma
X:Segui i miei movimenti…

Non me lo feci ripetere un'altra volta!Era stupendo avere le sue mani sui miei fianchi,muovere sensualmente il mio corpo accompagnando il suo…ed ecco rinascere la magia!Le nostre labbra si toccarono di nuovo,gli strusciamenti divennero ancora più intensi,ancora più frequenti!Eravamo totalmente rapite l’una dall’altra,tanto da non renderci conto che stavamo dando spettacolo:la cosa non era poi così grave però,in quanto in questi luoghi la trasgressione è d’obbligo!
Quando ci staccammo l’una dall’altra erano già passate tre ore. L’orologio segnava le 4:30 il locale stava per chiudere ed era ora di andare a dormire-anche se capirete bene che non era proprio di dormire ciò di cui avevamo voglia-
Uscita dal locale percepivo l’aria gelida della notte e in preda ad un brivido di freddo mi strinsi a lei. Xena non rifiutò il mio gesto e mi strinse a se per riscaldarmi dolcemente,quasi volesse proteggermi.
Arrivammo a casa esauste di stare sui tacchi e a fatica salimmo la scala,poi entrammo in camera e la porta si chiuse alle nostre spalle.So che tutti avete voglia di sapere che sviluppi maturò la serata, dunque vi accontenterò con molto piacere.

Xena si sedette nel suo letto e si tolse le scarpe,io mi sedetti accanto a lei e feci lo stesso.

X:Mi sono molto rilassata questa sera,era tempo che non andavo a ballare.
A:E perché? mi è sembrato di capire che ballare è una tua passione
X:Infatti è cosi,ma in questo ultimo periodo non ho proprio avuto voglia di vivere.
A:Certo,ti capisco.Sono felice che almeno sta sera tu ti sia divertita.
X:Vedi…la depressione che mi ha colpita ha fatto in modo che tutte le mie iniziative si neutralizzassero, come conseguenza di ciò mi sono ritrovata a non aver voglia di fare le cose che prima invece amavo.Con te sta sera è stato come rinascere!

Che bella frase quella appena pronunciata da Xena!In qualche modo mi aveva fatta sentire importante,era come se fossi riuscita a liberarla da un angoscia che la attanagliava nel profondo.
La guardavo sciogliersi i capelli e togliere gli orecchini,com’era bella!Ogni suo movimento,ogni suo gesto anche il più semplice riusciva ad incantarmi.Xena per un interminabile istante mi fissò negli occhi molto dolcemente,ed io ebbi la sensazione che quei diamanti fossero riusciti a leggere i miei pensieri.Ci conoscevamo da poco,ma fra noi si era istaurata un intesa che ci permetteva di comunicare anche con gli sguardi.Il messaggio che ci eravamo appena inviate era inequivocabile!
Mi ritrovai fra le sue braccia,persa in un passionalissimo bacio con la lingua.Le mie mani iniziarono ad accarezzare il suo viso,poi il collo fino a scendere giù ed arrivare ai seni,in quel preciso istante Xena mi sdraio sul letto salendo delicatamente su di me. I suoi capelli profumati cadevano liberi sul mio viso,la sentivo cosi mia!Poi le sue mani iniziarono a sfilare le bretella del mio vestito,e lentamente le sentivo scendere fino a raggiungere posti proibiti. Anch’io avevo voglia di avventurarmi in lei,di regalarle le stesse emozioni che il mio corpo stava ricevendo sotto il suo tocco magico.
I vestiti giacevano sul pavimento ai piedi del letto,dalla finestra filtrava quel poco di luce necessaria a far si che i nostri occhi si fissassero a vicenda.Eravamo li su quel letto comodo senza indumenti ne coperte,avvolte solo dalla passione, consapevoli che il momento più intenso stava per arrivare…Xena mi strinse ancora più forte a se spingendo con tutte le forze il suo bacino verso il mio.Un piacere estremo ci pervase da cima a fondo le membra,era impossibile non urlare.
Fù tutto di una dolcezza estrema di una naturalezza sovrumana!Sentivo il mio angelo respirare ancora affannosamente sul mio seno,sapevo di non averle regalato solo piacere ma di essere riuscita a nutrirle l’anima di gioia: l’unica medicina atta a combattere l’angoscia data dalla depressione.
Quando si placo la tempesta ormonale e i nostri respiri tornarono regolari,Xena mi sfiorò delicatamente il volto per poi sussurrarmi vicino l’orecchio un semplice ma significativo “grazie”.

A:E’ stato bellissimo,potermi fondere con te
X:Anche per me,promettimi che potrò riassaporare la tua anima ed il tuo corpo.
A:Te lo prometto,perché è quello che desidero anch’io.

Ci addormentammo abbracciate senza niente addosso.Adesso il sole del mattino ci ricordava che un altro giorno attendeva di essere vissuto.Quando i miei occhi si aprirono mi ritrovai accanto una principessa addormentata che sembrava essere uscita da una favola meravigliosa,non resistetti alla tentazione di svegliarla con un bacio dolce e delicato sulle labbra,bacio che fù subito ricambiato.

A:Ben svegliata!
X:Allora non è stato soltanto un sogno!
A:No,è tutto vero.
X:Ti andrebbe di fare una doccia assieme a me?
A:Non chiedo altro.

1.5 Una situazione un po’ imbarazzante

Dopo esserci vicendevolmente insaponate per ben due volte,restammo strette sotto il delicato ed energico tocco dell’acqua calda.Tutto d’un tratto la porta del box doccia si apri. Istintivamente tirai giù la tovaglia e con un gesto fulmineo mi avvolsi in essa assieme a Xena.Avrei sperato che fosse stata Megan ad aprire la doccia ma non era lei e non era nemmeno Clarck.

P:Buon giorno Xena lei deve essere Alisea.Piacere io mi chiamo Patrick sono un amico di Xena
X:Patrick,potresti…
P:Ecco io non volevo aprire la doccia e che sono entrato in bagno…cioè io ho sentito l’acqua scorrere…però non volevo…
X:Patrick!
P:Quindi..cioè
X:Ti dispiace chiudere!
P:Si si certo scu..scusate ancora!

Un pò esterrefatta ed anche imbarazzata guardai Xena.

X:Lui è Patrick è un nostro amico,è specializzato in figuracce
A:Ah...ok non so sé è più imbarazzato lui oppure noi…em andiamoci a vestire che ne dici?
X:Si andiamo

Mentre ci stavamo vestendo mi resi conto che dovevo dire a Xena ciò che pensavo in quanto era molto importante .Mi avvicinai a lei e prendendo le sue mani fra le mie ci sedemmo sul letto.

A:Sento il bisogno di dirti una cosa importante,anche se è difficile da spiegare e non so come farlo.
X:Fallo solo con parole tue,spontaneamente.
A:Come sai io non ricordo niente del mio passato,e quando sono arrivata qui ricordavo soltanto il mio nome e la mia età.
X:Si certo
A:In queste ultime ore molti ricordi anche se vaghi e poco definiti sono tornati nella mia mente e pian piano vado ricordando alcune cose.
X:Questo è un bene,sta a significare che presto tornerà tutto a posto.
A:Lo spero,ma quello che con ciò ti voglio dire è che io prima di te non sono mai stata con nessuno.E’ difficile da spiegare:magari potresti pensare che io ho avuto un'altra relazione e non la ricordo,ma ti assicuro che non è cosi!
X:Ed io ti credo.
A:E come fai a credere ad una svampita che ha un caos tremendo in testa?
X:Perché l’ ho guardata negli occhi e ho letto la sua sincerità.
A:Grazie,è importante la tua fiducia per me.
X:Anche per me è importante la tua.Voglio essere fino in fondo sincera con te,dunque sappi che nel mio passato c’è solo una storiella abbastanza insignificante.Avevo 13 anni ed ero incuriosita da cosa si potesse provare nel baciare una ragazza,cosi mi sono imbattuta in una quindicenne senza cervello.La nostra storia ha avuto una vita effimera di sole due settimane,in quanto alla base c’era solo curiosità e nient’altro.Non credere però che tale curiosità mi abbia spinta oltre e ora più che mai sono felice di non essere andata fino in fondo:sai volevo che la mia prima volta fosse speciale e con te lo è stata!
A:Anche per me è stato un sogno!


Adesso ero felice!le avevo detto quello che pensavo per quanto complicato fosse.Con un estrema semplicità lei aveva capito.
Dopo aver finito di vestirci scendemmo giù.Erano già le 10 passate,la stanchezza dovuta alle poche ore di sonno era visibilmente dipinta sul viso di tutti -me e Xena in particolare!-
Non appena Patrick mi vide arrivare in soggiorno si scusò nuovamente.

P:Ciao,scusami ancora per quel piccolo incidente.
A:No,non fa niente,può capitare.
X:A lui capita sempre!

Io e Patrick ci sedemmo nel salotto del soggiorno a scambiare quattro chiacchiere, Xena invece si diresse in cucina dove si trovavano Clarck e Megan.

P:Clarck mi ha raccontato la tua storia, sei stata fortunata a finire qui.
A:Si lo so,avrei anche potuto imbattermi in gente malintenzionata.
P:Che magari avrebbe approfittato del tuo stato confusionale.
A:Tu sei canadese?
P:Si,ho una casa a Vancouver,anche se fino a due anni fa vivevo proprio qui di fronte.
A:Eravate vicini di casa allora!

Nel frattempo in cucina Xena parlava con i suoi fratelli…

M:Siamo allegre sta mattina!
C:Si direi molto allegre!
X:Ci state girando attorno o sbaglio?
C:No,no solo che…
X:Cosa?
M:Se vuoi un mio parere è una ragazza molto dolce e simpatica.
C:Si e poi è molto discreta,educata…
M:Gentile,ordinata e poi si vede che..
C:Sei felice da quando l’ hai incontrata.
M:Si e questo è molto importante!
X:E’ vero sono felice.Ormai mi ero rassegnata…credevo che il sorriso non sarebbe mai più potuto tornare sulle mie labbra,e invece all’improvviso piove dal cielo una fata che in pochi giorni riesce a liberarmi dalla mia sofferenza.
M:Se vuoi un mio consiglio approfondisci questa relazione.
X:A voi lei piace?
C:Si,lo dico sinceramente.
M:Lo stesso vale per me.
X:Anch’io la adoro.

1.6 La neve in mezzo ai nostri cuori

Era domenica mattina,fuori faceva molto freddo e il cielo si era coperto,ma non sembrava che volesse piovere.Mentre Patrick mi raccontava della sua passione per la pittura Xena ci propose di uscire

X:Vi andrebbe di pattinare sul ghiaccio?
A:Ci sono laghi ghiacciati da queste parti?
X:No c’è una pista artificiale allo Stanley Park,ti va di venire?
A:Si certo.


I rami spogli degli alberi,si vedevano strappare dal vento quelle poche foglie ingiallite rimaste.Sotto di essi la gente passeggiava indisturbata:alcuni portavano a spasso il cane,altri facevano jogging,altri ancora giocavano a frisbee.Nessuno poteva far a meno di fermarsi per un istante ad ammirare quell’immensa distesa di ghiaccio artificiale.
La mia Xena volteggiava libera nel ghiaccio. I suoi occhi cerulei erano messi in risalto dalla pelliccia bianca che rifiniva la sua giacca.Rimasi ancora un istante al bordo pista ad ammirarla incanta,poi lei mi venne incontro e mi prese per mano

A:Dove mi porti?
X:Via con me!

Pattinavamo su e giù per la pista tenendoci per mano.Poi Xena mi stinse forte e assieme iniziammo a girare abbracciate,in quel momento dal cielo vennero giù delicatamente i primi fiocchi di neve.Incantate da quello spettacolo suggestivo,smisimo di girare e continuando a tenerci strette l’una all’altra alzammo gli occhi al cielo. I nostri sguardi poi si incontrarono e ci persimo in un bacio tenero e romantico,mentre la neve continuava a venir giù costellando di puntini bianchi i nostri capelli.
Trascorsi una bella giornata con la mia Xena e gli altri,ogni tanto avevo paura che quell’uomo potesse nuovamente materializzarsi,ma per fortuna le mie paure non trovarono corrispondenza col reale.Erano le cinque del pomeriggio passate, Megan Clarck e Patrick tornarono a casa, Xena invece voleva portarmi in una piccola baita di montagna a pochi km da Vancouver.

X: Ragazzi noi andiamo,ci vediamo domani ok?
M:Certo!divertiti tesoro.
X:E’ tutto pronto lassù?
M:Si puoi star tranquilla.Mentre voi pattinavate,noi ci siamo dati da fare.Troverete tutto a puntino.
X:Non so come ringraziarvi!
M:Facendo in modo che quel sorriso non ti si cancelli mai più dal volto.

Xena e Megan si abbracciarono,poi Xena si diresse verso me e assieme salimmo in macchina pronte ad andare.

A:Allora dov’è questa baita?
X:Non molto lontano da qui,in un posticino di montagna isolato e tranquillo.
A:Qualcosa mi dice che hai cattive intenzioni tu!
X:Non sai nemmeno quanto…

Finalmente arrivammo a destinazione. A quell’altitudine la temperatura era decisamente più rigida.Scese dalla machina io e Xena restammo incantate da quel panorama mozzafiato che si estendeva in lungo e in largo all’interno del nostro campo visivo.Xena mi cinse delicatamente i fianchi con un braccio-percepivo in lei una pace interiore,sapevo che quel luogo le stava donando armonia.-Alla nostra destra si estendeva invece una piccola casetta a due piani interamente rivestita in legno.

A:Allora non vuoi presentarmi questa splendida baita?
X:Con molto piacere,seguimi!

Giunte sull’uscio…
X:Un momento,voglio che prima chiudi gli occhi.
A:Perché?
X:E’ necessario che tu lo faccia o vuoi passare la notte qua fuori?
A:Ah si!e tu mi faresti congelare tutta sola?
X:A pensarci bene,se tu congeli io mi annoierei tutta la notte senza compagnia,voglio dire: per certe cose bisogna essere in due no?
A:Ok chiudo gli occhi.
X:Brava!

Xena apri la porta,accese la luce e poi mi condusse dentro.

X:Adesso puoi aprirli.

Che meraviglia!!!altro che piccola casa a due piani,sembrava un grand hotel di Cortina!Il pavimento era cosparso di petali rossi,sui davanzali delle finestre vi erano accese candeline che emanavano essenze afrodisiache,dentro il camino ardeva il fuoco e accanto ad esso vi era un tappeto con tanti cuscini e coperte colorate,e per finire sul tavolo si trovava una bottiglia di champagne con due calici di cristallo.

A:Quando hai preparato tutto questo?
X:Non sono stata io,è stata Megan che si è fatta aiutare da Patrick e Clarck.
A:Che incanto!
X:Che ne dici di godercelo?
A:Iniziamo a brindare allora!

Ci avvicinammo al tavolo e prendendo i calici in mano ci versammo dentro lo champagne per poi sorseggiarne qualche goccia.Xena tolse la giacca adagiandola su una sedia,poi avvicinandosi a me tolse anche la mia.La tirai a me in preda a una voglia folle,naturalmente lei colse il mio messaggio e iniziò ad assaporare il mio collo.Le sue mani dolci e delicate iniziarono a sbottonare la mia camicia,poi iniziarono ad accarezzarmi sotto la gonna.

A:Xena…aspetta, mettiamoci li accanto al camino.
X:Si,mmm vieni…


La luce adesso era spenta,la stanza veniva illuminata soltanto dalle flebili fiammelle delle candele e dall’imponente fiamma che ardeva dentro al camino.Sdraiata su quel soffice tappeto e circondata dai cuscini stringevo a me la mia stella.Sentivo il suo profumo ed il suo sapore fortemente impressi su di me.La prima volta era stata davvero un sogno,ma questa volta ci eravamo avventurate in luoghi ancora più reconditi del nostro corpo,ed era li che avevamo conosciuto una passione ancora più folle.


A:Come sei bella!
X:Mai quanto te!
A:Non credevo che un sorso di champagne potesse darti cosi alla testa.
X:Non è stato lo champagne sei stata tu.ehi?
A:Si.
X:Credo di essermi follemente innamorata di te.

Decisamente questa frase mi fece morire di gioia!Anch’io mi ero follemente innamorata di lei.Posso assicurarvi che si prova una gioia incommensurabile nel sentirsi ricambiati proprio dalla persona che più si desidera.

A:Anch’io mi sono innamorata di te. Tu,tu sei speciale!
X:Insomma,non credo di essere poi cosi speciale.
A:Io invece sono convinta del contrario!Xena tu ti sei imbattuta in una smemorata di cui sapevi a malapena il nome,io stessa nutro dei dubbi sulla mia persona:non so chi ero e cosa facevo.Tu invece nonostante una situazione cosi avversa hai saputo darmi fiducia e sei riuscita ad innamorarti di me,senza per questo chiedere niente in cambio,o pretendere qualcosa.Se non è speciale una persona cosi,allora dimmi tu chi può esserlo!
X:Ascolta ricordati sempre quello che ti sto per dire:a me non importa niente di chi eri o di cosa facevi.Io ho visto una ragazza bella da morire,con uno sguardo dolce e sincero,da cui ho ricevuto quella pace interiore che da tempo cercavo senza risultati.Qualsiasi cosa tu immagini di aver fatto nel tuo passato per me non ha la ben che minima importanza,io mi sono innamorata di te oggi,non ieri!

A:Ti amo.

Xena rimase senza fiato:con quella parola avevo dato decisamente il colpo di grazia alla sua depressione,adesso non vi era piu motivo di svegliarsi la mattina desiderando di addormentarsi nuovamente per sfuggire alla vita.Due lacrime calde e veloci rigarono il suo volto,erano visibilmente lacrime di commozione!

X:Anch’io ti amo,e tanto!

Quant’era dolce!Li com’era:avvolta in una coperta colorata,con il volto illuminato dal fuoco,e gli occhi brillanti di una nuova luce.Nemmeno io fui capace di trattenere le lacrime, d’altronde ero coinvolta emotivamente proprio quanto lei!

X:Vieni qui abbracciami.
A:Ci addormentiamo tenendoci strette?
X:Certo,stringimi più forte.
A:Addormentiamoci cosi come siamo,senza niente addosso.

1.7 Tutto scorre

Oggi è il 4 febbraio.Sono già passati cinque mesi da quando io e Xena accanto ad un camino ardente ci dichiarammo amore.In questo breve lasso di tempo sono riuscita a riprendere possesso della mia memoria anche se non del tutto.Una buona parte del mio passato mi è piombata dentro in maniera confusionale e caotica.Poi pian piano ho eseguito una sorta di datazione cercando di riordinare gli eventi.Stranamente i ricordi d’infanzia risultano più chiari e definiti rispetto a quelli recenti.Adesso so chi erano i miei genitori.Mia madre era una donna molto bella e molto affezionata alla sua unica figlia.In un certo qual modo anche in questo periodo di black-out mentale non ho mai perso la sua essenza.
Per un verso sono felice di aver ripreso possesso di ieri,anche se avrei preferito non ricordare quel tragico incidente che mi portò via la mamma a soli 14 anni. Fù quel funesto evento a farmi segregare in casa(anche se non so ancora dove si trovi la mia casa)e tagliare fuori il mondo intero.Sola ora capisco come mai in questi cinque mesi nessuno si sia accorto della mia assenza,io non avevo più amici!Mi ero isolata da tutti per sei lunghi anni,nel mio cuore c’era posto solo per il dolore,cosi come nel cuore di mio padre.Già mio padre! Perché non è venuto a cercarmi?Cos’è che lo collega a quegli eventi bui,svoltisi ore prima della mia disperata fuga sotto la pioggia?


Seduta nel divano con un libro fra le mani,lasciai queste domande senza una risposta.Come si era fatto tardi!Erano già le sette passate.La mia Xena era appena tornata dal lavoro,ma io ero così immersa nei miei pensieri da non accorgermi che si trovava proprio dietro di me.Ci stringemmo forte come sempre.

A:Ciao,non ti ho sentita arrivare.
X:Scusami se ho fatto tardi, ma a Vancouver c’era un traffico tremendo!
A:No tranquilla.Io ho ingannato il tempo leggendo,questo libro è stupendo!il tempo vola quando lo leggo.
X:Si è molto scorrevole.Ascolta sta sera dobbiamo andare assolutamente a cena fuori.
A:Perché quest’imminenza?
X:Perché bisogna festeggiare!
A:Cosa?
X:Il tuo nuovo lavoro.
A:Cosa!mi hanno assunta?
X:Certo e abbiamo lo stesso turno,vuol dire che staremo sempre assieme!

Che bella notizia!Erano già due mesi che cercavo un lavoro,e lo avevo trovato proprio nella stessa società in cui lavorava Xena,nello stesso settore e col suo stesso turno!potevo chiedere di più?

A:Quando posso cominciare?
X:Lunedi.
A:Ti amo,ti amo!
X:Anch’io.


Dopo aver cenato al fast food,passeggiavamo per le vie del centro mano nella mano.Nonostante la temperatura molto rigida e l’orario inoltrato il centro era gremito di persone,forse a causa dei negozi che facevano orario non-stop.Ad un certo punto vidi Xena fermarsi di botto davanti ad una vetrina,era come incantata!

A:Che c’è?
X:Guarda quel vestito,non è meraviglioso?
A:Si è molto bello,lo vuoi provare?
X:No,mi ha subito colpita perché l’ho immaginato addosso a te.Ti prego lo potresti provare per me?per favore voglio vedere come ti sta!

Potevo dire di no a due occhi azzurri che mi fissavano con una dolcezza sovrumana?

A:Ok,se ti fa piacere…vieni,entriamo.

Era un vestito rosso decisamente elegantissimo.Aveva un corpino aderente lavorato con perline e poi una stoffa di pregiatissima seta rossa che cadeva ampia fino ai piedi.La commessa prese la mia misura e mi accompagno nel camerino.

X:Ti starà un incanto ne sono convinta!
A:Beh scopriamolo

chiusi la porta del camerino alle mie spalle.Con un po’ di fatica-date le dimensioni-indossai quello splendido vestito.

A:Allora che ne dici?
X:Oh Alia,sei ancora più bella di come ti immaginavo!Ti sta un incanto!devi assolutamente prenderlo.
A:Xena costerà un occhio della testa!Ti ricordo che io non lavoro ancora.
X:Infatti questo è un regalo che ti fa la tua ragazza!
A:Sei impazzita!Amore ti brucerai uno stipendio intero!
X:Per te questo e altro.
A:No aspetta!Ma non …

Inutile.Non mi fece nemmeno finire la frase, aveva già pagato.


Uscite dal negozio continuammo a passeggiare mano nella mano.

A:Amore,ma si può sapere che ti salta in testa?Non dovevi spendermi quella cifra!Adesso mi sento in colpa.
X:Ma dai!Non essere scema,volevo regalarti qualcosa di speciale,quasi per ringraziarti di avermi restituito la gioia di vivere.
A:Vieni qui abbracciami. Grazie.
X:Ti amo.
A:Anch’io.

1.8 Incubi e magia

La pioggia cadeva incessantemente,aveva bagnato tutti i miei vestiti.Sentivo il fango scivoloso sotto i piedi nudi.Avevo freddo,tanto freddo.Avevo paura.Ora ero di nuovo in quella stanza,tenevo in mano un oggetto. Nooo!Stavo stringendo tra le mani un coltello affilato!Quell’uomo mi stava di fronte,era mio padre,poi cadde per terra.Il sangue era ovunque!L’altro uomo mi fissava incredulo,era lui!Quello che al centro commerciale voleva portarmi via!Dovevo scappare!fuori pioveva.
Con un tuffo al cuore mi sveglia in piena notte urlando e piangendo.

A:Noooo,no perché?che cosa è successo?

Xena fino ad un attimo prima dormiva tranquillamente accanto a me,adesso le mie urla l’avevano svegliata.Non resistette all’istinto di consolarmi.Io ero così impaurita!Il mio cuore batteva all’impazzata.Continuavo a piangere,poi le braccia calde della mia compagna mi strinsero forte ed io appoggiando la mia testa al suo petto iniziai a sentire il suo cuore che batteva regolare.Adesso mi sentivo protetta,come una bambina fra le braccia della madre.La paura presto si placò.

X:Amore sta tranquilla hai avuto soltanto un incubo.
A:Xena è stato orribile!
X:ssst ora è tutto finito.Ci sono io qui con te,va tutto bene.
A:Ti ricordi quando ti raccontai di avere avuto un flascback al centro commerciale?
X:Si ti è successo quando hai incontrato quell’uomo.
A:E io ti dissi che vidi me stessa tenere un oggetto in mano.
X:Si,me lo ricordo.
A:Era un coltello quell’oggetto!E poi ho visto mio padre pieno di sangue cadere a terra.Questo può significare solo una cosa:io sono un assassina!
X:No!Questo può significare milioni di cose.Ci possono essere tantissime spiegazioni ad un evento che ricordi in maniera confusa.Ti prego amore…non pensare delle cose cosi orrende sul tuo conto.
A:Posso farti una domanda?
X:Naturalmente!
A:Se la mia memoria non mi sta ingannando e se quello che io immagino sia vero…insomma se avessi ucciso realmente mio padre,tu mi ameresti ancora?
X:Si!Assolutamente!Ti amerei come prima,lo giuro su me stessa!
A:E perché continueresti ad amarmi dopo essere venuta a conoscenza di una cosa cosi grave sul mio conto?
X:Amore…poniamo il caso che la tua memoria non ti sta ingannando:ci possono essere svariate ragioni che ti hanno spinta ad uccidere tuo padre.Magari è stata legittima difesa,forse un incidente.Potrebbe capitare a chiunque!Adesso dimmi:se io uccidessi un uomo per difendere me stessa o per un malaugurato incidente,tu mi ameresti come prima?
A:Si certo!
X:Visto?
A:E se…
X:Cosa? Se lo hai ucciso a sangue freddo per puro divertimento? Per cancellare un indole omicida del genere non basterebbe dimenticare!
Lei aveva ragione,ma io avevo paura di quei ricordi atroci,e il fatto che fossero confusi e non mi lasciassero intendere cosa fosse accaduto realmente quella notte mi provocava tanto dolore.Senza che me ne accorgessi le lacrime iniziarono a scendere copiose sul mio viso.

A:Ho tanta paura Xena,che devo fare?Sono mesi che ho incubi,che queste immagini mi tormentano.Mi sento cosi inutile ed insignificante!
X:Amore mio lo so che non è per niente piacevole o semplice la situazione in cui ti trovi e vorrei tanto aiutarti a ricordare cosa è accaduto quella sera,per farti capire finalmente che tu non hai ucciso nessuno e toglierti cosi un peso dal cuore.Purtroppo non lo posso fare,ma posso almeno farti capire che tu non sei inutile o insignificante.
A:Perché?

Xena prese dolcemente la mia mano e l’adagiò al suo petto fra i seni.

X:Li senti questi battiti?
A:Certo.
X:Se io non ti avessi incontrata prima,adesso non li sentiresti!
A:Prima di cosa?


Il volto di Xena si velò di dolore e sofferenza.

X:Prima di farla finita!
A:No!tu volevi?!
X:Volevo morire!Si volevo farlo.
A:Oh mio Dio!Perché?
X:Nessuno capiva la sofferenza che avevo dentro:non percepivano il dolore che mi attanagliava in un groviglio di pessimismo. Megan e Clarck hanno fatto di tutto per me:per far si che la mia gioia di vivere tornasse a splendere…ma non ci riuscirono.Non è stata colpa loro ovviamente!Io gli devo davvero tanto.ma…
A:Non ti sei fatta aiutare da uno psicologo?
X:Si ne ho girati almeno quattro,ma non facevano altro che prescrivermi antidepressivi,poi mi dicevano “se ha bisogno chiami a qualsiasi orario”e quando lo facevo mi aumentavano la dose di medicine.
A:Dovevi soffrire tanto per voler compiere un gesto cosi!
X:Il mondo mi era totalmente crollato addosso!Mi ritrovai ad odiare tutto ciò che prima invece amavo,non avevo più spirito di iniziativa,e non c’era niente che mi potesse in qualche modo stimolare.Ogni giorno che passava era sempre peggio!Prima il pensiero del suicido mi sfiorò la mente e mi fece una paura tremenda,poi subdolamente si insidiò in me, e io mi ritrovai a desiderare la morte.
A:Se penso ha quanto hai potuto soffrire!
X:Si è così.So di non avertene mai parlato prima,in realtà io non ne ho parlato con nessuno.Non pensare che mancassi di fiducia in te,solo che mi faceva troppo male pensarci.
A:Io lo capisco,le scuse sono l’ultima cosa di cui ti devi preoccupare.Quanto tempo hai tenuto tutto questo dentro!Vieni fatti coccolare un po’.Adesso è tutto finito ne sei uscita amore mio.Ora ci sono io qui e non permetterò che ti possa capitare di nuovo una cosa cosi orribile!Te lo giuro sulla mia stessa vita.
X:Io ne sono uscita solo grazie a te!Quando ti vidi la prima volta…bella com’eri in quei vestiti bagnati e trasparenti,quando la mattina scherzavi con Megan e le tue risate mi svegliavano allegramente,quando la sera non riuscivo a dormire e tu mi stringevi a te e mi sussurravi parole dolci.Io non avevo più forza per combattere,cosi mi rifugiavo in te:nel tuo amore,nella tua dolcezza nella tua voglia di vivere.
A:E’ stato grazie a me che ne sei uscita?
X:Solo grazie a te!Io non volevo più esistere perché non avevo una ragione per farlo,ma quando tu mi hai guardato negli occhi e per la prima volta mi hai detto “ti amo” io ho avuto un nuovo scopo,ed ora amo la vita più di prima.Tu pensi di aver ucciso un uomo e hai paura che per questo io non ti possa amare,guardi dentro te e vedi un assassina,io invece guardo dentro te e vedo la mia fonte di vita.
A:Dai,adesso non farmi piangere ancora!Se dici così mi commuovo!Vorrei tanto regalarti la luna!
X:Ma lo hai già fatto!Se io la posso ammirare ancora è solo per merito tuo!Cosi come ogni cosa bella della mia vita…D’ora in poi considererò ogni singolo battito del mio cuore un regalo che tu mi hai donato.


Decisamente quella notte il nostro amore si era innalzato ad un livello superiore.Il destino ci aveva fatte incontrare in un momento molto difficile per entrambe:noi ci eravamo prese per mano ed aiutate vicendevolmente,ed incondizionatamente.
Stiamo insieme solo da cinque mesi direte voi,come possiamo nutrire l’una per l’altra un sentimento cosi profondo e nobile?Forse è poco credibile:ma è come se le nostre anime si conoscessero da molto prima.So che un amore così idilliaco è abbastanza utopico,lo credevo anch’io prima di incontrarla,ma adesso mi basta guardarla negli occhi per crederci.

A:Che ore sono?
X:Le quattro del mattino
A:Abbiamo parlato davvero tanto sta notte!
X:Si infatti. Ascolta,visto che ormai il sonno ci ha abbandonate che ne dici di venire con me in un posto?
A:che posto?
X:Quante domande!Un posto magico.
A:Dobbiamo prendere la macchina?
X:No scemina è appena dietro l’angolo.Mettiti un giacca che fuori fa freddo.

Il prato dietro casa era completamente coperto di neve e quella splendida luna piena rifletteva nella neve bianca illuminandola come non mai.Il cielo era gremito di stelle,si vedevano benissimo ad occhio nudo nonostante il chiaro di luna.Un pò infreddolita ammiravo questa meraviglia.La mia dea mi cingeva da dietro coprendomi con la sua coperta che sapeva tanto di lei.

X:Non è magico?
A:Si,è il posto più romantico che io abbia mai visto!
X:E’ molto raro che si venga a creare quest’atmosfera,perché devono combinarsi insieme:la neve,la luna piena e il cielo deve essere sgombro da nuvole.Solo pochissime volte all’anno si può assistere a questo spettacolo.
A:Che meraviglia!Xena?
X:Si
A:Ti amo.
X:Lo so,anch’io ti amo.
A:Tu ci credi nell’anima gemella?
X:Come potrei non farlo?
A:Anch’io ci credo,ma da quando ti ho incontrata.Prima pensavo che certi amori esistessero solo nelle fiabe,e con un pizzico di pessimismo credevo che io non avrei mai incontrato la persona giusta,e invece…eccoti qui.

X:Beh mai dire mai nella vita! Nemmeno io ridotta com’ero credevo ai miracoli,e invece ecco il mio miracolo.
M:Ehi?Ma che ci fate li con questo freddo?
X:Vieni e capirai!

Megan usci di casa e si avvicinò a noi.

A:Allora che ne dici?
M:Dico che ci prenderemo tutte e tre una polmonite,ma almeno ne è valsa la pena.

 





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