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Take me away

di Lady_ghiaccio

- Struttura: Racconto Alt
- Ambientazione: Italia-Nuova Zelanda,giorni nostri.
- Disclaimer: I personaggi di Xena e Gabrielle appartengono alla MCA/Universal Renassiance Pictures; ma sono adattati e visionati per questo mio racconto, con il quale non intendo infrangere alcun copyright. Il racconto è stato scritto per puro divertimento, e senza scopo di lucro.Preciso inoltre che vi è un cross-over con la serie Smallville,non vi è un intreccio di storie,ma solo la presenza del protagonista fra i personaggi del mio racconto.

N.B Nel racconto sono descritti in maniera dettagliata atti sessuali fra persone dello stesso sesso,se la cosa vi offende in qualche modo non proseguite la lettura.

Vi chiedo cortesemente di inviarmi un E-mail a P.antares@virgilio.it dicendomi cosa ne pensate,è la prima volta che scrivo una fan-fiction.Se volete potete darmi anche un voto da 1 a 10. Spero tantissimo che qualcuno mi risponda!

___________

NOI DUE

Xena è una bellissima diciassettenne:alta con due splendidi occhi azzurri e lunghissimi capelli neri. Il suo sguardo profondo mi ha subito stregata, e il suo dolce sorriso mi ha sempre accompagnata nei momenti piu belli che io e lei abbiamo condiviso.Lei viveva sull’altra faccia della terra cioè in Nuova Zelanda .Non so se a portarla da me sia stata: un incommensurabile intelligenza trascendente,un particolare intreccio del destino oppure un semplice fatalismo. l’unica cosa che so è che io e lei ci siamo incontrate e da quest’incontro tutto per me è cambiato.

1.1 indecisione
è il tramonto in Nuova Zelanda e Xena si trova nel terrazzo di casa sua in compagnia di sua sorella Megan che ha da poco compiuto 18 anni e nei confronti della quale nutre un fortissimo affetto

X: non lo so, io non sono sicura, e se poi non mi trovo bene? se capisco che non fa per me?
M: ehi! non capita a tutti di ricevere una borsa di studio e di accedere ad una scuola cosi importante. Xena! non lasciarti scappare quest’occasione potresti pentirtene!
X: Lo so,lo so.ma lasciare tutto..io
M: Nove mesi volano! E magari ti trovi pure una ragazza!
X: Si come no! non la trovo qui di certo non è sull’altra faccia della terra!
M: Mai dire mai!
X: Mi sono documentata a fondo su questa scuola e sul paese in cui si trova:a quanto pare la scuola è prestigiosa,ma non il posto,è un po’ sottosviluppato e poco accogliente.
M:Ma cosa te ne importa,tu vivi qui!questo è il tuo paese! Pensa solo ad andare li, decorare di titoli il tuo pezzo di carta e tornare al piu presto a casa tua!

1.2 sul lato opposto del pianeta

Eccomi ho 17 anni ,sono alta 1.80 ho i capelli biondi e gli occhi azzurri. Amo cantare, ballare e recitare.Mi reputo socievole, ma molto introversa e profonda,sono uno spirito libero e ribelle a tutti gli schemi sociali e morali che questa piccola cittadina impone .vivo d’emozioni e di sogni, amo viaggiare e conoscere gente strana.
Oggi è domenica 4 settembre l’estate volge ormai al termine e il profumo dell’autunno si sente sempre più.Mentre facevo ritorno a casa camminando per la strada vuota,mille pensieri affollavano la mai mente.ormai erano sempre piu frequenti.La mia insicurezza mi attanagliava,la paura, per il mio futuro scarno in questo posto mi esasperava,e tutta la gioia di vivere la mia giovinezza diveniva sempre piu flebile,proprio come il pallido sole del tramonto che m’illuminava il viso.
Rientrai in casa e…


>>>>No tu quella puttana te la sei scopata!
CUG: mamma! Mamma! Cazzooo!il mio vestito! Hai detto che me lo avresti lavato!
ZIA: stai zitta hai capito!non fiatare piu!
A: ciao a tutti!
Questa è la mia “famiglia” ogni volta che torno a casa assisto a scene del genere cosi mi chiudo a chiave nella mia stanza, unico luogo dove posso stare tranquilla e pensare ai fatti miei.Entrai in bagno riempi la vasca d’acqua calda e mi rilassai pensando al piacevole pomeriggio passato con Patrick il quale per me era ormai come un fratello.Mi immersi totalmente sott’acqua,una strana sensazione mi colse in quel momento:io sentivo che qualcosa stava per cambiare,non capivo bene se in meglio o in peggio,ma avvertivo un cambiamento radicale nella mia vita.


1.3 l’incontro

Era lunedi mattina mi svegliai alle 7e30. la sveglia suonava già da un pezzo,ma ero troppo addormentata per poter darle retta.
Mi accorsi subito che era tardi allora mi feci una doccia veloce e mi vestii in fretta e furia seguendo il mio eclettico stile: un mix di sensualità e fantasia: che per le persone intelligenti mi rende interessante e per gli idioti strana e da evitare.
Avvolte tendo ad essere un po’ troppo eccentrica negli stili e nei colori guadagnandomi le critiche di chi non ama il mio look.La gente qui è intollerante, i ragazzi in particolare forse a causa del capzioso periodo adolescenziale che attraversano,non possiedono personalità.Ciò li rende estremamente insicuri e per guadagnare tale sicurezza hanno bisogno di farsi proteggere dalla massa: ovvero di identificarsi con altri ragazzi della loro età imitandone il lessico senza per questo comprenderlo e condividerlo.volete sapere cosa ciò significa in termini pratici?
Bene nella mia scuola tutte vanno vestite in jeans e maglietta.gli unici jeans che io indosso sono talmente pieni di payette e strass da nascondere totalmente il tessuto.Le ragazze fumano e vogliono sentirsi più grandi emulando le trentenni in carriera.io invece sono una salutista e sono colta da una specie di sindrome da Peter-Pan.Le ragazze leggono solo riviste di moda e gossip,io odio il gossip,non disprezzo la moda ma faccio spaziare il mio campo d’interesse a 360 gradi.Infine ciliegina sulla torta le ragazze amano i ragazzi,io amo le donne.Questa divergenza di carattere si presenta ai miei occhi come un ostacolo invalicabile che mi costringe alla solitudine.in sostanza non sono accettata dagli altri perché diversa.
Afferro il mio zaino ancora leggero in quanto eravamo all’inizio dell’anno scolastico, e mi direggo a scuola.Cercavo febbrilmente di prepararmi psicologicamente a cio che sarebbe stato “il primo giorno di scuola” non era solo l’inizio delle lezioni,ma l’inizio della convivenza forzata con chi ti osserva,ride alle tue spalle e senza accorgersene si ritrova ad odiarti.

Anche per Xena arrivata in Italia da poco è il primo giorno di scuola.Si sente un po’ smarrita da quando è arrivata in Italia:il cambiamento infatti è stato repentino,ma lei è una ragazza forte e non si fa intimidire dall’angoscia.
Xena scende dal taxi fermatosi davanti la scuola e si reca all’interno dell’edificio dirigendosi in portineria

X: buongiorno,mi scusi la quarta L?
<<< secondo piano. ha la chiave per l’armadietto?
X: No. dove posso ritirarla?
<<< ecco!Troverà il suo armadietto sempre al secondo piano
X: ok! Grazie

Ero maledettamente in ritardo quella mattina. correvo come un lampo fra i corridoi del secondo piano quando mi scontrai con qualcuno e….
Vidi immediatamente che si trattava di una ragazza <<è nuova >>pensai! Nello scontro le feci cadere di mano alcuni quaderni e appunti.Per qualche istante ci fissammo incapaci di dire la qualunque,come incantate.Lei mi sembrava cosi familiare, eppure non l’avevo mai vista prima d’ora.

A: scusami ho fatto un casino!
X: no,no tranquilla !sono io che non ti avevo vista.
A: sono mortificata! andavo di fretta.Aspetta ti aiuto
X: grazie
A: sei nuova?
X: si è il mio primo giorno faccio parte del progetto goldenway
A: ah lo conosco! Da dove vieni?
X: nuova Zelanda
A: che meraviglia!benvenuta allora!qmq io mi chiamo Alisea
X: piacere, io sono Xena .che bel nome che hai!
A: grazie

Suona la campana

X: be devo andare! non vorrei fare tardi il primo giorno, Qmq spero di rincontrarti presto
A: quanto stai qui?
X: almeno nove mesi
A: ok allora ci vediamo eccome!
X: ok a presto
A: ciao

Lo so bene che quest’incontro si mostra ai vostri occhi in maniera poco rilevante dal punto di vista sentimentale,ma il livello di pathos in esso presente potrebbe alimentare una centrale nucleare!Ero ancora bloccata nel corridoio incapace di dire una parola o di muovermi. intorno a me il mondo correva come sempre. il corridoio era affollato di ragazzi,ma c’eravamo solo io e lei ,noi due da sole.<<com’è bella! Si è stupen….>>

P: ehi si dico a te! Ci sei oppure no?
A: cosa? Ehi ciao non ti avevo visto!
P: Rapita dagli alieni?
A: no io…

Patrick si accorse che stavo fissando quella splendida ragazza

P: ahaaa ora capisco!Si effettivamente è il tuo tipo
A: cosa?magari… cioè l’ ho appena conosciuta patrick! hai sempre idee strane per la testa! È troppo bella per stare con me.
P: allora perché si è girata cento volte a guardarti?
A: davvero? Dai non prendermi in giro!
P: ma è vero!
A: ok io ho lezione ci vediamo a pranzo
P: ok

X: è il mio primo giorno,prima lezione.La gente qui non mi ispira tanta simpatia:ti squadrano dalla testa ai piedi è come se vedessero un alieno o quant’altro.Mi sento fuori luogo da quando sono qui,ma lei…sta mattina.Non riesco a dimenticare il suo volto. Cavolo! era cosi bella!


A:Si lo so.Lo so che dovrei ascoltare le parole dell’insegnante,ma non riesco a non pensarla. Ch’issa se si è girata veramente a guardarmi spero d’incontrarla ancora.

1.4 conoscerci meglio

Erano le 12 e 30e mi trovavo al parco dietro la scuola dove di solito tutti mangiamo quando il tempo è ancora buono.Stavo seduta in un tavolino con Patrick: il nostro preferito sotto l’abete grande, quando la vedo arrivare…per fortuna non mi sono soffocata con l’acqua che stavo bevendo.La vedevo camminare fra i tavoli per cercarsi un posto,io ero assolutamente incapace di compiere la piu minima azione.
Patrick come sempre si è accorto di tutto e con una faccia tosta e diabolica si è alzato e invitandola a sedersi con me le ha ceduto il posto.Giuro volevo ucciderlo,ma lo adoravo: volevo ucciderlo e non potevo essergli piu riconoscente.

X: posso?
A: si certo! siediti
X: grazie! io non sapevo dove mettermi non conosco ancora nessuno.
A: certo hai ragione!com’è andata la prima lezione?
X: insomma! se devo essere sincera mi sembrano tutti un po’ strani!
A: ti squadrano dalla testa ai piedi,usano tediose e futili frasi fatte inerenti a 3 semplicistici aspetti della realtà?Casa, chiesa,e pettegolezzi?
X: beh direi che in tre secondi hai inquadrato il problema
A: se vuoi sopravvivere qui impara subito a lasciarli nel loro brodo, altrimenti ti affogheranno in esso
X: tu però non sei come loro!
A: no! e non lo sarò mai!Per te è positivo il fatto che sia diversa da loro?
X: a giudicare dal fatto che sei la prima con cui ho socializzato devo dire… molto positivo. Vegetariana?
A: si
X posso chiederti perché?
A: diciamo per 2 motivi:uno di origine etica,infatti sono un animalista ,e l’altro per una questione estetica,mi fa un po’ schifo la carne morta!
X: mm andiamo d’accordo allora anch’io sono un animalista e sono mezza vegetariana. Tu non sei di qui pero vero? Hai l’aspetto nordico
A:infatti sono nata in Scandinavia e sono finita qui
X: ah capisco. questioni di lavoro dei tuoi?
A: diciamo che i miei non li conosco
X: scusami! non lo sapevo
A: figurati e poi non è mica colpa tua,sta tranquilla!La mia è una lunga storia ma qualche volta se vuoi te la racconto
X: certo!solo se ti fa piacere
A: si perché no!E tu?fai parte di questo progetto allora!
X: esatto ho avuto la possibilità di venire a studiare qui, ma a giudicare da come insegnano credo pretendano una preparazione impeccabile!
A: cosa stai seguendo per ora?
X: filosofia,il test d’ingresso è su questa materia per me.
A: se vuoi posso aiutarti io sto leggendo alcuni manuali per l’università
X: grazie sei gentilissima ,se ho bisogno di qualche chiarimento ti chiamo
A: ok
X: adesso si è fatto tardi io torno a casa, tu?
A: anch’io. se vuoi ci incamminiamo insieme
X:si perché no, anche se di preciso non so dove devo andare.
A: in quale albergo alloggi?
X: no vivo in appartamento,è in via metropolitan
A: Via metropolitan?allora ti accompagno io, sto 7 isolati piu avanti!
X: grazie! sei cosi dolce!
A: mi trovi dolce?Perche anch’io penso lo stesso di te
X: ah si?

Camminammo per almeno cento metri eravamo cosi in sintonia sembravamo amiche da sempre parlavamo del piu e del meno e stranamente con lei riuscivo ad aprirmi totalmente,cosa poco comune per un introversa come me. ho sempre avuto paura che qualcuno scoprendo i miei pensieri li distruggesse come d'altronde hanno sempre fatto con la mia vita.ma lei ..lei non era un pericolo anzi..

X: ecco sono arrivata!vuoi entrare?
A: beh non lo so, se devi studiare, non vorrei disturbarti.
X: ma dai! 5 minuti! mi fa piacere. sul serio. ti offro qualcosa
A: ok, se non ti disturbo!
X: ma perché dovresti!Ti prego non guardare il disordine devo ancora sistemarmi
A: disordine? o no è un posto stupendo!
X: ti piace?
A: si hai un giardino meraviglioso!
X: mettiamoci fuori allora!

Parlammo per un po’ nel suo giardino. era cosi bella,cosi dolce la guardavo sempre negli occhi io che non l’ ho mai fatto con nessuno.Lei devo dire che si mostrava molto interessata a me, a quello che dicevo aveva voglia di conoscermi e io lo sentivo,e ne ero felice perché anch’io volevo lo stesso: conoscerla e farmi conoscere.
Si era fatto tardi io andai via ci scambiammo i numeri di telefono e le promisi di passarla a prendere l’indomani per andare a scuola.Era dispiaciuta che me ne andavo mi diede un bacio sulla guancia fermandosi per un istante ad odorare la mia pelle e poi mi disse

X: a domani allora, sono felice di averti conosciuta!
A: anch’io, davvero! A domani allora,passo alle otto


Camminavo per la strada ed ero cosi felice! avevo passato una giornata magica con lei.Si non era successo niente di speciale, non ancora ma…finalmente un giorno in cui i soliti pensieri tristi non mi ossessionano. È come se essi avessero paura di lei, cosi quando la vedono accanto a me scappano via.


Sono le 7:10 di martedi mattina.Sono gia in piedi staccando la sveglia prima ancora che suonasse.Volevo essere perfetta quella mattina e dunque curai ogni minimo particolare:dal trucco ai vestiti,dall’abbinazione dei colori a quella degli stili. usci prima di casa, il sole ancora debole illuminava le foglie autunnali donando ad esse impagabili riflessi dorati. puntualmente suonai al suo campanello lei mi apri…. che incanto mi trovai di fronte!

X: ciao bella!sei puntualissima!
A: eccome potrei essere in ritardo! Andiamo?
X: si certo!mm che bel fresco qui la mattina!
A: dormito bene?
X: direi di si.Ascolta posso chiederti un piccolo favore?
A: naturalmente! Dimmi
X: quando puoi potresti spiegarmi un passo di Aristotele non riesco a capirlo,sai venerdì ho il test d’ingresso
A: sicuro! oggi pomeriggio dopo la mensa
X: se sei impegnata un'altra vol..
A: Ehi…per te sono libera sempre!
X: grazie sei proprio un tesoro, ti conosco da poco ma sei dolcissima!Ora devo andare il proff è gia in classe ci vediamo all’intervallo in giardino. ti aspetto eh!
Detto questo mi sfioro la guancia con la mano e andò via lanciandomi uno sguardo dolce.era cosi…speciale!

1.5 Un occasione perfetta

Dopo 4 tediose ore di matematica e latino si fece finalmente ora di pranzo. mi trovavo in giardino ad aspettarla nel solito posto e puntualmente lei arrivò.bella come sempre si avvicinava a me:i suoi capelli baciati dal sole brillavano come non mai e il suo sguardo dolce mi fissava intensamente.Portava in mano un opuscolo;
X: ehi guarda cosa mi hanno dato!
A: cos’e?
X: stanno organizzando una gita di 3 giorni in un lago,mi piacerebbe partecipare,solo se vieni tu pero!
A: fammi vedere. ah..Crater Lake! non è molto lontano da qui. Si certo che verro! andremo insieme certo!

Io non ve lo so spiegare, ma era davvero interessata a passare del tempo con me. la verità e che ci piacevamo tanto, ma quanto coraggio per dichiararci!
Il pomeriggio ci appartammo in un angolino del giardino e come promesso l’aiutai a studiare.restammo li almeno 3 ore e senza rendercene conto il sole stava già tramontando.

X: ok .non so come hai fatto,ma adesso ho tutto piu chiaro,come posso sdebitarmi!
A: non sei in debito con me
X: almeno un gelato devo offrirtelo no?
A: ok vada per il gelato
X: si ma portami tu al bar io non ho idea di dove trovarne uno
A: ok seguimi!

La portai al bar vicino la scuola:un posticino piccolo ma carino,era sempre gremito di ragazzi che dopo le lezioni andavano a prendere qualcosa.Arrivate ci sedemmo nei tavolini e ordinammo. lei mi guardava con un espressione molto dolce…

X: lo sai che tu sei molto particolare?
A: be lo notano tutti ,ma in accezione negativa
X: io non noto niente di negativo anzi!tu hai un carattere cosi solare, sei cosi allegra!
A: ci provo,ma in realtà sono molto malinconica,pero..quando sto con qualcuno che non mi fa pensare alle cose tristi io…posso essere felice e credimi la vera io è la ragazza solare non quella malinconica.
X: lo so che avvolte succedono cose che ci rubano la gioia di vivere però il vento non soffia mai da una sola parte ,ricordatelo questo!
A: posso farti una domanda?
X: naturalmente!
A: mi trovi strana?
X: strana in che senso?
A: nel modo di vestire, di ragionare ,nel comportarmi.
X: be io penso che strana non sia la parola esatta,perché viene spesso usata in accezione negativa,tu sei eclettica e questo è meraviglioso!tutti gli artisti lo sono.
A: secondo te perché la società mi vede come elemento da evitare?
X: tesoro questa non è la società sono 4 ragazzi deficienti che non hanno personalità ne tanto meno idee, si comportano e si vestono allo stesso modo uno vale l’altro non si distinguono.Tu invece hai avuto il coraggio di mostrare il tuo vero essere e sicuramente è un mondo senza confini,non sentirti inferiore agli altri tu sei solo diversa e questo è un dono!
A: piu che apparire ho sempre scelto di essere. sono troppo introversa per rinunciare al mio mondo
X: ed è proprio questo tuo mondo che mi attrae
A: davvero?
X: si davvero!
A: di solito non lo mostro mai agli altri perché ho paura che lo contaminino ma di te so di potermi fidare
X: beh io non voglio contaminarlo voglio soltanto visitarlo!

Com’eravamo in sintonia! lei mi capiva quando parlavo, mi dava risposte che ho sempre cercato, mi faceva sentire unica e speciale! io mi aprivo a lei. si perché sapevo che se l’avessi fatta entrare dentro me l’avrei conosciuta nel profondo e lei avrebbe fatto lo stesso con me.





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