Un
viaggio nel passato
di
Cristina Creek
Seconda
parte
Sapete
ho provato cosa significa guardare in faccia alla morte, ho salvato
una vita ma stavo per perdere la mia, questo nella mia città
sarebbe risultato davvero eroico, ma in quel momento non mi veniva
altro da pensare,<<quando torno a casa??>> mi mancava
la mia famiglia, i miei amici, la mia città e anche le mie
comodità se è per questo, volevo andarmene di lì
e al più presto.
Xena
e Olimpia si recarono al tempio di Venere e le chiesero un parere
del perché una ragazza del futuro che non c’entra davvero
niente in quel periodo dovrebbe andare proprio lì.
<< Venere ti prego cerca di concentrarti e ascoltami….c’è
questa ragazza che viene dal futuro e che non è assolutamente
interessata a vivere in questo tempo ,perchè allora è
qui???>> <<Xena, non ne ho idea….ma dovrei conoscerla
per sapere un po’ di cose, secondo voi si fanno il bagno con
olii più profumati di quelli che abbiamo noi qui?>> <<
Santo cielo Venere ma non pensi ad altro? Ci devi aiutare>>
<< Va bene calmatevi.,….era solo una domanda, quanto seite
impazienti…>>, ma prima che Xena potesse ribattere ecco
la porta del tempio spalancarsi, ed entrarono correndo 2 seguaci di
Eli che raccontarono l’accaduto, subito Xena si precipitò
fuori, e andò da Evi l’abbracciò e le chiese cosa
fosse successo:<< Madre, dei briganti ci hanno attaccato, abbiamo
cercato di respingerli con le parole ma non è servito, uno
di loro mi ha preso per i capelli e mi ha buttato di sotto se non
ci fosse stata Kate a quest’ora non so proprio dove potrei essere….>>
<< Xena dobbiamo andare giù e vedere dove può
essere finita…non voglio proprio pensare…>> <<
No noi la troveremo sana e salva…>>
Le
amazzoni che stavano cacciando vicino a un piccolo fiume quando videro
una figura sdraiata vicino alla riva, tutta bagnata, si avvicinarono
e con grande sorpresa si accorsero che era una ragazza, forse tra
i 16-17 anni: << Non possiamo lasciarla qui, portiamola con
noi, vediamo cosa penserà Varia…>> Così
mi caricarono su un cavallo e mi portarono al villaggio amazzone.
Mi svegliai dopo 6 ore, ero in una tenda, sotto coperta, e c’erano
2 amazzoni che mi facevano la guardia. Uscii fuori e quello che vidi
era incredibile….delle donne che sembravano fare un lavoro da
uomini, si chiamavano anche popolo libero, io non pensavo che fossero
esistite veramente le amazzoni, e poi circolano tante voci su di loro,
come la presupposizione che esse avessero un solo seno perché
era più facile così mettersi l’arco attorno al
corpo….o roba di questo genere.
Allora Varia che fino a quel momento era distratta in tutt’altre
faccende,mi venne vicino:
<< suppongo la regina non è vero?>>dissi tra me
in maniera davvero molto ironica, o almeno è quello che penso
io… << Sono Varia la regina di questo popolo amazzone>>
<< L’avevo immaginato>> risposi << Eri tutta
bagnata quando ti abbiamo presa, cosa hai fatto?>> mi chiese
immediatamente, io ci misi un po’ per rispondere, non so se
dirle la verità o raccontarle una frottola, mi vennero in mente
varie ipotesi….<ho fatto un bagno mi sono addormentata e
nn mi ricordavo che stavo nell’acqua> No questa non attacca
< mi volevo suicidare e mi sono buttata da una cascata…>
in realtà era anche quello che volevo fare appena mi ero trovata
lì ma non c’erano cascate quindi ci ho rinunciato, visto
che non mi veniva niente in mente risposi con la pura verità
ma chissà se mi avrebbero creduta…<< ho salvato
un ragazza dal fare una terribile morte>> ho evitato di dirle
il nome perché sapete non si sa mai c’e l’avessero
pure loro con lei…..non volevo altri guai….
<< Davvero? Chi sei tu per poter aver fatto una cosa del genere?>>
allora risposi <<Non è tanto chi sono, quanto quello
che faccio che mi qualifica>>….questa risposta fece restare
l’amazzone a bocca aperta. Non so neanche perché mi venne
in mente questa frase.
Xena
e Olimpia mi cercarono in ogni dove…..chissà perché
a volte il destino ci mette il suo zampino, infatti poco dopo Evi,
Xena e Olimpia, incontrarono Varia che le andò incontro dicendo
di aver trovato una ragazza, nel fiume e che è davvero strana,
per il modo in cui parla ,ragiona, per la sua età è
strabiliante dice ….per me sono come dei complimenti….e
le portò al campo.Evi appena mi vide mi abbracciò <<
mi hai salvato la vita grazie>> ma io non ero un tipo da abbracci
e carezze e mi sciolsi subito dall’abbraccio e dissi <<ho
fatto solo quello che ritenevo più giusto da fare, chiunque
l’avrebbe fatto apposto mio.>> ma lei mi sorrise, capì
che non ero un tipo a cui piaceva farsi notare troppo.
<<Avevo intenzione, di venirvi a trovare uno di questi giorni,mi
ha fatto molto piacere avervi rivisto>> <<anche per me
Olimpia è un piacere averti rivisto. Per caso sapere perché
o come ha fatto a venire qui, nel nostro tempo>> e mentre diceva
questa frase mi vide accanto al fuoco a leggere un libro,sapevo che
mi stavano guardando ma non mio voltai a guardarle a loro volta, così
mentre parlavano interruppi la loro conversazione :<<è
così……>> << Strana? Si devo ammettere
che da piccola ho ricevuto una botta in testa ma nessun danno al mio
prezioso cervellino ^_^>> <<non intendevo strana nel senso
di brutta, o cretina, ma hai un modo diverso di vedere le cose, sai
molto di più noi, sei più brava anche nel parlare, sai
leggere, scrivere e tutte queste cose, nessuno le fa alla tua età>>
<< bè devo dirti che io per fare tutte le cose mi hai
elencato ho studiato molto, bè molto no…ma quanto basta
per sapere tutte le cose se so. Nessuno nasce che sa già tutto,
piano piano, impara quello che c’è da sapere……se
voi non lo avete ancora fatto è perché non avete potuto
farlo, perché non avete i mezzi per farlo, e diciamo la verità
io non è che so davvero tutto, non so cosa si deve fare in
caso una persona abbia un attacco cardiaco,questi solo i medici lo
sanno, non so come si fabbrica una spada, non so come si va a cavallo,
insomma io molte delle cose che voi fate, io non posso o non ho potuto
farle…..quindi direi che siamo pari no?>> << Possiamo
dire così>> mi rispose Varia, Olimpia e Xena intanto
si appartarono per parlare un po’ della situazione che si era
creata…….adesso non sapevano veramente che fare.
La sera le amazzoni dopo aver mangiato e danzato andarono a dormire,
ma io anche quella notte non riuscì a prendere sonno, ero davvero
molto confusa, un’insieme di emozioni mi esplodevano dentro,
avrei voluto condividere questo con il mio migliore amico, ma lì
non avevo nessuno, me la dovevo cavare con le mie sole forze. Arrivata
vicino a un ruscello vidi una figura, non la vidi molto bene perché
era come avvolta dal buio della notte, mi avvicinai a con grande sorpresa
vidi Xena << che ci fai ancora alzata >> mi chiese <<
io potrei farti la stessa domanda>> le risposi allora lei abbozza
un sorriso e mi risponde, << si ma io sono adulta, tu non hai
che appena 17 anni>> << Perché l’ultima parola
deve essere sempre la tua….>> e lei mi sorrise e mi diede
un pizzicotto. Dopo essermi accarezzata al guancia che si era fatta
un po’ rossa le chesi:<< a che pensi?>> <<Stavo
pensando a varie cose, a come è possibile che tu sia qui, a
quante persone io abbia incontrato nella mia vita e devo dire che
tu sei la più stravagante…..>> <<devo prenderlo
come un complimento?>> …….
<< posso farti una domanda xena?>> << vai dimmi>>
<< Da quanto consci Olimpia?>>
<< Da un po’, da quando lei aveva quasi la tua stessa
età….>> << Tu e lei siete molto legate lo
capirebbe anche uno str….stupido..>> << Si….lei
è la parte più importante nella mia vita, senza di lei
io sono niente…>> << sembra che tu abbia recitato
una poesia..>> e tutti e due cominciammo a ridere, ma non quella
risata sguaiata, una risata che si fa a labbra chiuse quasi come se
la volessi nascondere…..<< anime gemelle separate da cause
non dipendenti da loro condannate a chiedersi come sarebbe stato…..perchè
quando ti capita di amare una persona con cui non puoi stare tutto
diventa triste…..buio….e senza speranza…>>
<< Hai detto davvero una bella frase…>> <<
Non è mia, ma vorrei che lo fosse>>
E così si chiuse la nostra conversazione……
Il mattino dopo mi alzai prima che qualcuno mi buttasse giù
da quello che oggi si definirebbe letto. Infatti stavano per entrare
nella mia tenda a svegliarmi ma con molta sorpresa mi videro alzata….<<
che c’è non posso alzarmi da sola?>> …….
Verso le 11 andammo nel tempio di venere, quella mattina ci aveva
chiamato, per dirci che aveva scoperto qualcosa…
E ci dirigemmo subito da lei..
Quando entrammo Venere corse incontro a Xena e Olimpia allegra e molto
compiaciuta di se stessa, dicendo di aver fatto una scoperta sensazionale….<<
Ragazze, allora ho fatto un po’ di ricerche e guardate che ho
trovato…..>> ci fece vedere una pergamena e sopra stava
scritto una cosa che non sapevo leggere,……grazie era greco………
<< Quindi??>> <<quindi sta scritto che ogni tot
di tempo si apre un portale che unisce le dimensioni tra passato e
futuro, e solo poche persone riescono a passarci a volte queste non
lo vedono e il portale si richiude proprio subito dopo, si vede che
hai avuto fortuna da questo punto di vista no??>> << fortuna?????ma
stai scherzando spero, no dico, mi trovo nel posto sbagliato io non
dovrei essere qui e sarà almeno la 56esima volta che lo dico……uff…mi
fate solo perder tempo,>> stavo per girarmi e andarmene quando
mi trattennero dicendomi
<< Tu potrai andartene solo quando questo portare si aprirà
di nuovo, lo stesso giorno alla stessa ora, dopo mi pare…….una
settimana se non ricordo male…>> <<sentito potrai
finalmente andartene da questo mondo, che tu tanto odi…..>>
disse Olimpia
<< io non odio questo tempo, ma non ne faccio parte è
diverso……voi non avete la minima idea di come è
fatto il mio mondo, non né vado fiera.. il mondo dove vivo
io fa schifo, e non si può cambiare, non ci sono eroi che lo
proteggano come qui, non ci sono persone disposte a rischiare la propria
vita per cederla ad altri, le persone si ammazzano tra di loro come
se niente fosse, sono spregevoli, malvagie, non hanno il senso della
giustizia, ogni giorno un bambino muore in africa per l’aids,
ma questo è solo l’inizio di una grande catastrofe del
mio mondo, non basterebbe una vista per raccontarvi gli orrori che
ci sono,e noi non facciamo niente per migliorarlo, noi possiamo solo
vivere…>> detto questo, forse in un momento di rabbia
o di nervosismo, corsi fuori e me ne andai…..
<< Che ha?>> chiese venere << è solo un po’
stanca….>>cercò di giustificarmi Xena..
Ma quando la sera Olimpia andò a dormire in una locanda Xena
scese fuori a cercarmi e mi trovò poco dopo nel bosco che facevo
i fatti miei…
<< Ma che ti è preso? Sei impazzita noi stiamo facendo
tutto quello che possiamo per te e tu……non hai un minimo
di ringraziamento>>mi disse quasi infuriata, ma io non la stavo
ascoltando, già ero in colpa come mi ero comportata e in più
lei mi faceva anche la predica, ma aveva ragione….<< scusa
Xena mi dispiace non so che mi abbia preso, mi dovevo solo sfogare…..
>> << è davvero così brutto il tuo posto?>>
<< Non immagini neanche quanto>>
<< Allora perché hai tanta fretta di tornarci??>>
<< Perché vivo lì perché ci sono tutte
le persone a me care, perché……perché si,
non lo so.. a volte mi sveglio e non so più neanche perché……non
so perché devo fare certe cose. Perché seguo delle leggi,
non so che farmene della vita, a volte mi reputo davvero inutile.>>
<< Nessuno è inutile Kate, noi siamo quello che scegliamo
di essere, tu per la tua sembri molto matura, piena di vita, di iniziative,
hai salvato Evi…….e questa è la prova di un grande
coraggio…>> <<Non lo so Xena…io non mi sento
così>> detto questo mi alzai e me ne andai ma lei mi
fermò dicendomi << Nessuno è quello che dice di
essere, tu farai grandi cose, per te e per tutti quelli che ami..
basta solo aspettare il momento giusto, e capirai qual è la
tua via…>> detto questo anche lei si alzò e andammo
nelle nostre rispettive stanze a dormire, sapevo che questa volta
avrei fatto sogni tranquilli.
Ci
sono degli eventi, nella vita, che ci segnano e ci cambiano profondamente,
ma, col tempo, impariamo a superarli e in un futuro, guardando indietro,
c'accorgeremo che c'hanno reso più forti.