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La vita
in pericolo di vita Xena e
Olimpia cercavano di dimenticare l’accaduto della Gemma della Felicità
, ma per la guerriera sembrava più difficile del solito. Olimpia l’osservava
spesso e notava il suo sguardo immerso in quel suo pensiero che ormai
la tormentava da giorni. Olimpia:
Xena..qualcosa non va? E’ da parecchi giorni che ti vedo giù di morale.
/ Il bardo
prese per mano la compagna e l’invitava a confidarsi con lei sperando
che una volta saputo il fatto sarebbe stata in grado di aiutarla/. Xena:
Olimpia..hai presente quando è entrato quel guerriero nella nostra
stanza e io gli ho fatto il Pinch? / La poetessa continuava a osservare la guerriera
cercando di capire ciò che la faceva tanto soffrire/ Xena:
Lui si è liberato dalla mia mossa … sono davvero in pochi a conoscerla
… e fin ora non mi era mai capitato che un altro si liberasse tanto
facilmente … e poi perché non mi ha aggredita? / Olimpia
sembrava aver capito… Forse per un attimo l’autostima di Xena stava
vacillando./ Olimpia: Xena… smettila di darti colpe…ormai tu sei qui
e stai bene… anche se non ti posso dare torto…quel ragazzo sembrava
davvero in gamba, ma si è fatto uccidere con molta facilità da me./ Xena continuava
a camminare mano a mano con Olimpia ma il pensiero del giovane non
le si toglieva dalla testa. Ormai tardi le ragazze decisero di fermarsi
vicino a una grotta solcata dal vento. Xena:
Fermiamoci qui per questa notte…Mentre tu prepari i giacigli io vado
a cercare qualcosa da mettere sotto i denti.Appena puoi accendi un
bel fuoco allegro ,ho intenzione di cacciare dei bei coniglietti. / Olimpia rimase
nella grotta mentre la guerriera si accingeva a cacciare. Il bosco
a pochi passi dal loro rifugio si presentava fitto e buio…ma ciò non
bastava per spaventare l’eroina. Xena camminava lentamente cercando
di non far rumore , teneva teso l’arco e appena vide un qualcosa muoversi
in mezzo ai cespugli scoccò la freccia./ Un gemito umano attirò la
sua attenzione; un giovane ragazzo era accasciato senza sensi./ Xena
decise di rinunciare alla caccia e portò con se l’uomo che aveva ferito.
/ Olimpia era li ad aspettarla e appena vista l’amica con il giovane
andò incontro per aiutarla/ Olimpia:
Cosa è successo? Lui chi è? / Xena posava delicatamente il ragazzo sul
suo giaciglio per poi sfilargli la freccia dalla gamba/ Xena:
Mi stava spiando, pensando che fosse un animale e l’ho colpito. / Xena
sembrava molto stanca ,Olimpia vedendo il volto dell’amica così sciupato
la invitò a rilassarsi/ Olimpia:
Tesoro…riposati ora, al ferito ci penso io… / Olimpia prese un
pezzo di stoffa da una sua veste e la legò intorno alla gamba del
ragazzo fermandogli l’emmoragia provocata dalla ferita. / Xena si
era già assopita/ Olimpia:
Oggi nemmeno ha mangiato… Devo fare qualcosa per aiutarla.! / La ragazza
dopo aver curato il giovane si sdraiò vicino alla compagna ascoltando
il suo respiro./ Il mattino seguente Olimpia si svegliò prima del
previsto, ma Xena era già seduta vicino alle ceneri del fuoco acceso
la notte precedente. Olimpia:
Xena! Mi vuoi spiegare cosa ti sta accadendo?Sei sempre pensierosa,
ma delusa nello stesso tempo, nemmeno quella volta quando Argo era
scappato eri così triste… / quelle parole fecero sobbalzare la guerriera che si girò verso l’amica
sorridendo/ Xena:
Ma certoo! Olimpia sei un genio! / Olimpia guardava Xena esterefatta, pensando
che la sua amica stesse già dando di matto!/ Olimpia: Beh… grazie
per il complimento ma mi vuoi spiegare ..??! Xena:
Ora ricordo… L’armatura è uguale a quella che portavano i soldati
dell’armata Sciita la volta in cui ho ritrovato Argo! Olimpia:
Quindi mi stai dicendo che finalmente hai capito chi era quel guerriero?!
/ Xena
sorrise all’amica e poi fissò il ragazzo che dormiva ancora / Xena;
Anche quel giovane porta la stessa armatura… appena si sveglia è meglio
se facciamo due chiacchere. / Il bardo guardava Xena e finalmente il suo
volto era più sereno! / Olimpia:Almeno
un bacino me lo merito si o no?? / Xena si avvicina al bardo divertita per
poi regalarle un bacio appassionato e intenso!/ In quel momento il
giovane si era svegliato e vedendo la scena imbarazzato fece silenzio.
Xena se ne accorse e voltò lo sguardo verso il ragazzo./ Xena:
Finalmente ti sei svegliato…Mi dispiace di averti ferito…non volevo… / Il
ragazzo osservava Xena preoccupato e indeciso sul da farsi./ Alan:
Non preoccuparti … ero venuto qui per ucciderti ma … ho compreso che
sei diventata una donna sincera. Ma il mio compito è quello di eliminarti…
/Xena voltendosi
verso l’amica sogghignò./ Xena:
Almeno prima di “eliminarmi” mi potresti spiegare il motivo?? Ho notato
che tu fai parte dell’armata Sciita. / Il ragazzo non molto sorpreso si presentò/ Alan:
Mi avevano avvertito che tu eri una donna furba.E bene si… il mio
nome è Alan e sono figlio di Acestus il generale dell’armata Sciita.
Dopo che tu, lustri fa l’avevi battuto, lui non si è mai dato pace
e ha cercato in tutti i modi di trovarti per ucciderti. Poco tempo
dopo però si ammalò e morì. Tutti i soldati che erano molto fedeli
a mio padre si ribellarono e ora la nostra armata non è più quella
di un tempo. Ora la tua amica ha ucciso mio cugino…era venuto da voi
per prendervi la gemma della felicità e così riportare l’armonia fra
i soldati ma lei… / Il ragazzo non volle finire la frase…il ricordo di suo cugino lo tratteneva…/
Xena: Prima li uccidermi ho un’altra domanda da farti… / Alan
rimase in silenzio lasciando parlare la guerriera/ :Tuo cugino prima
di scappare dalla nostra stanza con la gemma si è liberato dalla mia
mossa segreta. Il pinch. Come faceva a conoscerla?! / Il ragazzo guardava
intensamente Xena/ Alan:
Cara mia… devi sapere che mi cugino ti adorava! E quindi saputa una
volta la tua storia, volle percorrere tutte le tue tappe… ricordo
che in un suo viaggio una giovane ragazza gli insegnò quella mossa.
/ Olimpia prese parola/:
Ecco perché non ti ha fatto nulla quando lo hai aggredito! / Ora il
rimorso della guerriera era più forte di prima. Olimpia capendo la
situazione si avvicinò a lei/ Olimpia: Xena… sono stata io ad ucciderlo…
dovrei avere io il rimorso non tu…. Xena non potevo perderti così…Sei
la cosa più importante della mia vita… Ora questo ragazzo vorrebbe
solo la vendetta … lo capisco, anche io non pensavo ad altro il giorno
che l’ho ucciso!. / Alan
che fino a quel momento aveva nascosto le sue abilità di guerriero
in pochi istanti si liberò dalla corda che teneva strette le sue mani
che Xena per sicurezza gli aveva messo per non farlo scappare. Prese
la sua spada e la puntò alla gola di Olimpia trascinandola con se. Alan:
Xena non fare un altro passo…o la tua amichetta morirà davanti ai
tuoi occhi / La guerriera
si alzò in piedi impanicata.. Non sapeva cosa fare, se solo provava
a muoversi quel spietato giovanotto l’avrebbe uccisa/ : so bene quanto
tieni a lei… vi ho viste prima…quindi a meno chè tu non voglia vederla
soffrire ti consiglio di non fare nulla… /Il guerriero
montò sul cavallo di Olimpia ,portandosela con se come ostaggio. Se
i suoi calcoli erano giusto Xena non avrebbe ritardato a inseguirlo
per salvare la sua amata. Xena l’asciò
del vantaggio al ragazzo e poco dopo montò anche lei su Argo e inseguì
il giovane. Xena:
Non temere Olimpia! Non ti succederà niente..non posso permetterlo!
/Nel mentre
il ragazzo e Olimpia arrivarono all’accampamento dell’armata. Alan
fece sedere il bardo sul giaciglio e le legò le mani. / Olimpia vide
una lacrima scendere sul volto del ragazzo./ Olimpia:
Se sei così triste…perché lo stai facendo…?! / Alan si voltò verso
la fanciulla/ Alan:
Non so se sto facendo la cosa giusta…mio cugino non permetterebbe
mai che faccia del male a Xena… ma non trovo altra soluzione. / Olimpia invitò il
ragazzo a sedersi accanto a lei, cercando di farlo ragionare./ Olimpia:
Mettiti nei panni miei e di Xena. Tu hai sofferto molto per la perdita
di tuo padre e di tuo cugino… loro erano la tua famiglia. Per me Xena
è la mia famiglia… se tu uccidi lei io sarò costretta a uccidere te…
e questo grande cerchio di vendetta non avrà fine…/ Il ragazzo rimase incantato dalle parole
del bardo che sembravano aver centrato il problema./ Alan:
Tu hai ragione Olimpia.. Ed è per questo che ti chiedo scusa… Grazie
di avermi fatto capire la vera ragione della mia rabbia… Non voglio
che tu soffra… ora so cosa vuol dire… / Il ragazzo
sciolse la stretta corda dalla mani del bardo e la guardò negli occhi/
Alan:
Ora và… torna da Xena e se avrete bisogno di noi ci saremo… / Olimpia
era soddisfatta del suo tentativo ben riuscito e uscì dalla tenda.
Xena era già fuori nel tentativo di superare le guardie del guerriero.
/ Quando la guerriera vide la compagna davanti a lei le corse incontro
,l’abbracciò e la baciò teneramente… come se tutto intorno a loro
svanisse nel nulla. Xena:
Come hai fatto a liberarti!!!! / Olimpia sorrise a Xena/ Olimpia:
Grazie a te Xena… / La guerriera la guardò interdetta/ : Come
grazie a me??! Olimpia:
La mia ragione di vita, è riuscita a placare la rabbia di quel giovane… Xena:
E che centro io con ciò? Olimpia:
Tu sei la vita Xena… |
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