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La vita in pericolo di vita

di Alexina

Xena e Olimpia cercavano di dimenticare l’accaduto della Gemma della Felicità , ma per la guerriera sembrava più difficile del solito. Olimpia l’osservava spesso e notava il suo sguardo immerso in quel suo pensiero che ormai la tormentava da giorni.

 

Olimpia: Xena..qualcosa non va? E’ da parecchi giorni che ti vedo giù di morale. / Il bardo prese per mano la compagna e l’invitava a confidarsi con lei sperando che una volta saputo il fatto sarebbe stata in grado di aiutarla/.

 

Xena: Olimpia..hai presente quando è entrato quel guerriero nella nostra stanza e io gli ho fatto il Pinch? / La poetessa continuava a osservare la guerriera cercando di capire ciò che la faceva tanto soffrire/ Xena: Lui si è liberato dalla mia mossa … sono davvero in pochi a conoscerla … e fin ora non mi era mai capitato che un altro si liberasse tanto facilmente … e poi perché non mi ha aggredita?

/ Olimpia sembrava aver capito… Forse per un attimo l’autostima di Xena stava vacillando./ Olimpia: Xena… smettila di darti colpe…ormai tu sei qui e stai bene… anche se non ti posso dare torto…quel ragazzo sembrava davvero in gamba, ma si è fatto uccidere con molta facilità da me./

 

Xena continuava a camminare mano a mano con Olimpia ma il pensiero del giovane non le si toglieva dalla testa. Ormai tardi le ragazze decisero di fermarsi vicino a una grotta solcata dal vento.

 

Xena: Fermiamoci qui per questa notte…Mentre tu prepari i giacigli io vado a cercare qualcosa da mettere sotto i denti.Appena puoi accendi un bel fuoco allegro ,ho intenzione di cacciare dei bei coniglietti. / Olimpia rimase nella grotta mentre la guerriera si accingeva a cacciare. Il bosco a pochi passi dal loro rifugio si presentava fitto e buio…ma ciò non bastava per spaventare l’eroina. Xena camminava lentamente cercando di non far rumore , teneva teso l’arco e appena vide un qualcosa muoversi in mezzo ai cespugli scoccò la freccia./ Un gemito umano attirò la sua attenzione; un giovane ragazzo era accasciato senza sensi./ Xena decise di rinunciare alla caccia e portò con se l’uomo che aveva ferito. / Olimpia era li ad aspettarla e appena vista l’amica con il giovane andò incontro per aiutarla/

Olimpia: Cosa è successo? Lui chi è? / Xena posava delicatamente il ragazzo sul suo giaciglio per poi sfilargli la freccia dalla gamba/ Xena: Mi stava spiando, pensando che fosse un animale e l’ho colpito. / Xena sembrava molto stanca ,Olimpia vedendo il volto dell’amica così sciupato la invitò a rilassarsi/

 

Olimpia: Tesoro…riposati ora, al ferito ci penso io… / Olimpia prese un pezzo di stoffa da una sua veste e la legò intorno alla gamba del ragazzo fermandogli l’emmoragia provocata dalla ferita. / Xena si era già assopita/

 

Olimpia: Oggi nemmeno ha mangiato… Devo fare qualcosa per aiutarla.!

/ La ragazza dopo aver curato il giovane si sdraiò vicino alla compagna ascoltando il suo respiro./ Il mattino seguente Olimpia si svegliò prima del previsto, ma Xena era già seduta vicino alle ceneri del fuoco acceso la notte precedente.

Olimpia: Xena! Mi vuoi spiegare cosa ti sta accadendo?Sei sempre pensierosa, ma delusa nello stesso tempo, nemmeno quella volta quando Argo era scappato eri così triste… / quelle parole fecero sobbalzare la guerriera che si girò verso l’amica sorridendo/

Xena: Ma certoo! Olimpia sei un genio! / Olimpia guardava Xena esterefatta, pensando che la sua amica stesse già dando di matto!/ Olimpia: Beh… grazie per il complimento ma mi vuoi spiegare ..??!

Xena: Ora ricordo… L’armatura è uguale a quella che portavano i soldati dell’armata Sciita la volta in cui ho ritrovato Argo!

Olimpia: Quindi mi stai dicendo che finalmente hai capito chi era quel guerriero?! / Xena sorrise all’amica e poi fissò il ragazzo che dormiva ancora /

Xena; Anche quel giovane porta la stessa armatura… appena si sveglia è meglio se facciamo due chiacchere. / Il bardo guardava Xena e finalmente il suo volto era più sereno! /

Olimpia:Almeno un bacino me lo merito si o no?? / Xena si avvicina al bardo divertita per poi regalarle un bacio appassionato e intenso!/ In quel momento il giovane si era svegliato e vedendo la scena imbarazzato fece silenzio. Xena se ne accorse e voltò lo sguardo verso il ragazzo./

 

Xena: Finalmente ti sei svegliato…Mi dispiace di averti ferito…non volevo… / Il ragazzo osservava Xena preoccupato e indeciso sul da farsi./

Alan: Non preoccuparti … ero venuto qui per ucciderti ma … ho compreso che sei diventata una donna sincera. Ma il mio compito è quello di eliminarti… /Xena voltendosi verso l’amica sogghignò./

Xena: Almeno prima di “eliminarmi” mi potresti spiegare il motivo?? Ho notato che tu fai parte dell’armata Sciita. / Il ragazzo non molto sorpreso si presentò/

Alan: Mi avevano avvertito che tu eri una donna furba.E bene si… il mio nome è Alan e sono figlio di Acestus il generale dell’armata Sciita. Dopo che tu, lustri fa l’avevi battuto, lui non si è mai dato pace e ha cercato in tutti i modi di trovarti per ucciderti. Poco tempo dopo però si ammalò e morì. Tutti i soldati che erano molto fedeli a mio padre si ribellarono e ora la nostra armata non è più quella di un tempo. Ora la tua amica ha ucciso mio cugino…era venuto da voi per prendervi la gemma della felicità e così riportare l’armonia fra i soldati ma lei… / Il ragazzo non volle finire la frase…il ricordo di suo cugino lo tratteneva…/ Xena: Prima li uccidermi ho un’altra domanda da farti…

/ Alan rimase in silenzio lasciando parlare la guerriera/ :Tuo cugino prima di scappare dalla nostra stanza con la gemma si è liberato dalla mia mossa segreta. Il pinch. Come faceva a conoscerla?! / Il ragazzo guardava intensamente Xena/

Alan: Cara mia… devi sapere che mi cugino ti adorava! E quindi saputa una volta la tua storia, volle percorrere tutte le tue tappe… ricordo che in un suo viaggio una giovane ragazza gli insegnò quella mossa. / Olimpia prese parola/: Ecco perché non ti ha fatto nulla quando lo hai aggredito!

 

/ Ora il rimorso della guerriera era più forte di prima. Olimpia capendo la situazione si avvicinò a lei/ Olimpia: Xena… sono stata io ad ucciderlo… dovrei avere io il rimorso non tu…. Xena non potevo perderti così…Sei la cosa più importante della mia vita… Ora questo ragazzo vorrebbe solo la vendetta … lo capisco, anche io non pensavo ad altro il giorno che l’ho ucciso!.

 

/ Alan che fino a quel momento aveva nascosto le sue abilità di guerriero in pochi istanti si liberò dalla corda che teneva strette le sue mani che Xena per sicurezza gli aveva messo per non farlo scappare. Prese la sua spada e la puntò alla gola di Olimpia trascinandola con se.

Alan: Xena non fare un altro passo…o la tua amichetta morirà davanti ai tuoi occhi / La guerriera si alzò in piedi impanicata.. Non sapeva cosa fare, se solo provava a muoversi quel spietato giovanotto l’avrebbe uccisa/ : so bene quanto tieni a lei… vi ho viste prima…quindi a meno chè tu non voglia vederla soffrire ti consiglio di non fare nulla…

/Il guerriero montò sul cavallo di Olimpia ,portandosela con se come ostaggio. Se i suoi calcoli erano giusto Xena non avrebbe ritardato a inseguirlo per salvare la sua amata.

Xena l’asciò del vantaggio al ragazzo e poco dopo montò anche lei su Argo e inseguì il giovane.

 

Xena: Non temere Olimpia! Non ti succederà niente..non posso permetterlo!

/Nel mentre il ragazzo e Olimpia arrivarono all’accampamento dell’armata. Alan fece sedere il bardo sul giaciglio e le legò le mani. / Olimpia vide una lacrima scendere sul volto del ragazzo./

 

Olimpia: Se sei così triste…perché lo stai facendo…?! / Alan si voltò verso la fanciulla/

Alan: Non so se sto facendo la cosa giusta…mio cugino non permetterebbe mai che faccia del male a Xena… ma non trovo altra soluzione. / Olimpia invitò il ragazzo a sedersi accanto a lei, cercando di farlo ragionare./

Olimpia: Mettiti nei panni miei e di Xena. Tu hai sofferto molto per la perdita di tuo padre e di tuo cugino… loro erano la tua famiglia. Per me Xena è la mia famiglia… se tu uccidi lei io sarò costretta a uccidere te… e questo grande cerchio di vendetta non avrà fine…/ Il ragazzo rimase incantato dalle parole del bardo che sembravano aver centrato il problema./

Alan: Tu hai ragione Olimpia.. Ed è per questo che ti chiedo scusa… Grazie di avermi fatto capire la vera ragione della mia rabbia… Non voglio che tu soffra… ora so cosa vuol dire…

/ Il ragazzo sciolse la stretta corda dalla mani del bardo e la guardò negli occhi/

Alan: Ora và… torna da Xena e se avrete bisogno di noi ci saremo… / Olimpia era soddisfatta del suo tentativo ben riuscito e uscì dalla tenda. Xena era già fuori nel tentativo di superare le guardie del guerriero. / Quando la guerriera vide la compagna davanti a lei le corse incontro ,l’abbracciò e la baciò teneramente… come se tutto intorno a loro svanisse nel nulla.

Xena: Come hai fatto a liberarti!!!! / Olimpia sorrise a Xena/

Olimpia: Grazie a te Xena… / La guerriera la guardò interdetta/ : Come grazie a me??!

Olimpia: La mia ragione di vita, è riuscita a placare la rabbia di quel giovane…

Xena: E che centro io con ciò?

Olimpia: Tu sei la vita Xena…

 




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