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Vulcano/Efesto Dio
del fuoco e fabbro della mitologia greca, era l'equivalente del dio
Vulcano dei Romani. Siccome Zeus aveva generato Atena senza partecipazione
femminile, facendola nascere dalla sua testa, Era ingelosita volle
fare altrettanto e così senza avere contatto con uomo, generò
Efèsto, ma nacque debole e deforme. Era non volendo un figlio
deforme lo buttò dall'Olimpo. Molti anni dopo per vendicarsi
della madre le costruì un trono con un marchingegno straordinario,
non appena Era si sedette, dal trono scattarono una miriade di corde
sottilissime e fortissime che legarono saldamente la dea e in più
il trono si mise a galleggiare in aria. Gli dèi non riuscendo
a togliere la dea da quella posizione ridicola ordinarono a Efèsto
che liberasse sua madre, ed egli rispose ridendo che non aveva avuto
il piacere di conoscerla. Ares provò con la forza a costringere
Efèsto a liberare la dea ma fu scacciato a malo modo, allora
ci provò Dioniso che andato con la sua combriccola da Efèsto
lo fece ubriacare a puntino e caricatolo sul dorso di un mulo lo portò
sull'Olimpo. Benché ubriaco il dio aveva mantenuto una certa
lucidità, difatti per liberare Era, volle in cambio Afrodite
per sposa. Vulcano era in origine un'antica divinità italica
probabilmente associata al fuoco vulcanico e solo in epoca imperiale
venne identificato con Efesto, il dio greco del fuoco e della lavorazione
dei metalli. Efesto di Max (foto in alto) Vulcano è il dio romano del fuoco e dei metalli di probabile origine etrusca che sarebbe stata introdotto a Roma da Tito Tazio. Tale divinità fu identificata con il greco Efesto. Le festività in suo onore si chiamavano Volcanalia e si celebravano il 23 agosto. Durante queste occasioni si facevano dei sacrifici per scongiurare gli incendi. Tra l’altro venivano buttati nel fuoco pesci vivi appena pescati nel Tevere. Tali sacrifici servivano forse a sostituire quelli umani. Secondo altre leggende Vulcano sarebbe stato il padre di Servio Tullio e del gigante Caco. Per alcuni Il tempio di Vulcano a Roma sarebbe riconosciuto nel Lapis Niger, costituito da uno spiazzo con altare denominato il Volcanale sulle pendici del Campidoglio. Proprio vicino a questo luogo sarebbe stato ucciso Romolo. Il tempio di fuoco Secondo una leggenda Romolo portò a Roma una quadriga di bronzo e la collocò nel tempio di Vulcano. Questa costruzione sarebbe stata fuori dalle mura di cinta di Roma poiché i Romani avevano paura che il tempio bruciasse la città o forse perché volevano usare il fuoco contro i nemici. L’isola di Vulcano L’isola
di Vulcano in Sicilia consta di 21 chilometri quadrati ed è
nata dalla fusione di quattro vulcani di cui il più grande
ed anche il più attivo è il Vulcano della Fossa. La
mitologia greca situa qui le fucine di Efesto, il quale aveva per
aiutanti i ciclopi. In realtà è il nome del dio ad essere
stato dato alla piccola isola. |
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