Five Days in Bangladesh - con Lucy Lawless 31 gennaio 2006 documentario alla scoperta dei bambini poveri del Bangladesh. 21/04 Inserita la traduzione di Ranma "New Zealand Woman Weekly - Lucy Lawless- Il viaggio che ha cambiato la mia vita" 20/04
News di Ranma: Per chi volesse acquistare il documentario, World Vision
ha messo a disposizione il video in DVD o VHS di Lucy Lawless: Five
days in Bangladesh. Costa 25 $, e il denaro viene devoluto a zone
che necessitano di aiuti umanitari: Africa, India, Filippine ecc... Io ho ricevuto la mia copia poprio ieri,con una lettera allegata che diceva che i miei soldi sono stati usati per aiutare un progetto in Africa. _________ Intervista "NZ Listener Magazine - Lucy Lawless: Cinque giorni in Bangladesh"; Per scaricare i video clicca qui. __________ Resoconto dei videoclips di Lucy Lawless: Five days in Bangladesh Di Barbara Bruno
World Vision è un’organizzazione cristiana, non a scopo di lucro che si occupa di sostenere i paesi in via di sviluppo, attraverso donazioni e adozioni a distanza . Il documentario si apre con un’introduzione, dove Lucy spiega cosa l’ha spinta a fare ciò che ha fatto. Sin da piccola Lucy ha imparato dai suoi genitori ad aiutare il prossimo. Vicino casa c’era una cassetta per fare donazioni ai bambini meno fortunati. 10 anni fa Lucy ha visto un volantino di World Vision e ha adottato un bambino a distanza. Il suo nome è Evan Banick, ora 15enne. Lucy è ansiosa di andarlo a trovare poiché non lo ha mai visto, ne lui conosce lei. Dopo questa breve introduzione inizia il viaggio di Lucy. La vediamo all’aereo porto del Bangladesh dove un gruppo di bambini e volontari di World Vision l’accolgono con gioia. Un rappresentante di World Vision in India le farà da guida e da traduttore lungo il suo viaggio. La sua prima tappa è una visita ad un istituto per bambini abbandonati, sostenuto da World Vision. Li Lucy vede cosa fanno i bambini durante il giorno e fa delle domande. Qui scopre che le bambine per strada sono più a rischio dei maschietti. Poiché mentre i ragazzi imparano a difendersi, le bambine sono più soggette ad abusi. Dopo le domande Lucy si mette a giocare un po’ con quei bambini, e stavolta son loro a farle delle domande. Quando una bambina le chiede cosa c’è di speciale in Nuova Zelanda, Lucy risponde scherzando “me”. La
sua seconda tappa è la stazione del Bangladesh, qui Lucy vede
dei bambini che ci vivono poiché non hanno altri posti dove
stare. Lucy incontra anche una bambina che vive li in stazione, e
le fa qualche domanda. Qui scopre che i bambini molto spesso subiscono
abusi dagli adulti. Lucy poi chiede alla bimba come mai è andata
via di casa e la bambina risponde “Perché mia madre mi
picchiava”. A quel punto Lucy con tenerezza abbraccia la bambina,
facendole appoggiare la testa sulle sue gambe (solo a parlarne mi
vengono le lacrime). La
terza tappa di Lucy è una visita ad una famiglia poverissima:queste
persone non sono ancora state raggiunte dal progetto World Vision.
La famiglia è formata di 4 persone, madre, padre e due figli.
Uno di questi è una bambina di nome Bina. Il padre è
un bracciante, ma i soldi che porta a casa non sono abbastanza. Bina
ha 7 anni ed è costretta a lavorare per portare un po’
di soldi in più. La bambina mangia una piccolo pasto al giorno,
e ha una tosse terribile. Il fratellino di Bina, che ha 4 anni ha
un serio handicap mentale. La pelle del bambino e putrida e puzza,
evidentemente non viene mai lavato. Ma Lucy coraggiosamente lo prende
in braccio, mentre la sua guida le spiega la situazione di questa
famiglia. Lucy si rende conto che il bambino che tiene in braccio
e seriamente malato e chiede “Quanto tempo gli rimane”?
La risposta purtroppo non l’ho capita. Ma mentre la sua guida
parla, Lucy lascia andare il bambino. E dopo un po’ le spuntano
le lacrime sul viso. Per non farsi vedere piangere da Bina e da sua
madre, Lucy si alza e si allontana. La telecamera la segue, Lucy piange.
Il bambino che teneva in braccio prima pesava la metà di suo
figlio Judah, nonostante fosse di un anno più grande, lo stato
di quel bambino, di Bina e della sua famiglia l’ha scioccata. La Quarta tappa di Lucy è quella di visitare il luogo dove i bambini son costretti a lavorare sin da piccoli. Li i bambini devono portare dei mattoni sulla testa e più ne portano più vengono pagati. I mattoni li devono fare e poi una volat fatti li devono scaricare su un furgone. Un lavoro piuttosto pesante per i bambini di quell’età.Li Lucy scopre che i più fortunati studiano 2 ore al giorno e per il resto lavorano. La
quinta ed ultima tappa di Lucy è la visita a Evan. Il ragazzo
adesso ha 15 anni, è in salute e grazie all’aiuto di
Lucy e di World Vision è riuscito a continuare gli studi, e
a guarire da una malattia che aveva da piccolo. Adesso pianifica di
andare all’università . Lucy sta un po’ con lui,
gli fa delle domande, e scopre che se non fosse stato per il suo prezioso
auto, lui non sarebbe li adesso, con una bella casa e una famiglia
accogliente, pieno di salute e desideroso di imparare.
Il
suo viaggio è finito, da questo ha imparato molto. Ha imparato
che la povertà ancora esiste ed è reale, e che è
importante aiutare gli altri e World Vision ha mostrato che questo
è possibile. Un’altra nota dolente da parte sua: prova
vergogna ad aver detto che la cosa speciale riguardo la Nuova Zelanda
era lei, ma non sapeva cos’altro dire, visto che in Nuova Zelanda
la gente i soldi ce li ha. Il suo appello poi è quello di sostenere
World Vision e di farlo con il cuore. Informazioni di Ranma: Ciao
a tutti, questa
è la sede centrale di World Vision: Dai ragazzi, diamoci da fare, e facciamo vedere che anche i fans italiani di Lucy sono persone generose. Quei bambini aspettano anche il nostro aiuto. |