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Intervista di Lucy Lawless al programma Kiwifruit

18 Aprile 2006

Programme: Kiwifruit - Episodio 2
Canale/ora: TV2, 11pm
Presentato da Kevin Alexander, Amanda Rees e Matu Ngaropo.

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L'intervista è stata introdotta con le scene tratta dall'episodio di Xena: Legacy. L'intera intervista è stata poi disseminata di scene di combattimenti di Xena tra cui Xena contro Marte. Lucy è stata descritta come la mamma di tre bambini e una star internazione, icona Lesbica ma soprattutta una famosissima neozelandese (che è il tema portante del programma).

Si è parlato di subtext e Lucy ha ricordato che in Xena c'era molto di più di due donne che facevano il bagno insieme ma si rammarica del fatto che ogni volta pe persone le chiedono se lei è lesbica, se Gab e Xena stavano veramente insieme e cose di questo tipo. Le è stato poi chiesto di commentare il ruolo di icona Gay che le è stato affibiato dopo Xena. Lucy ha risposto che era Xena l'icona lesbica non lei. In quanto non fa niente di ciò che la gente immagina o fantastica: "Quando sono a casa faccio cose noiose come aiutare i bambini a fare i compiti e pago la baby sitter..."

Infine, l'intervistatrice Amanda Rees le ha chiesto cosa pensa di quelle fans che si dicono pronte a morire per lei. Lucy ha ricordato la frase di Dave Dobyn (cantante country con cui Lucy è stata in tour): "Se ti attacchi ai fans è inevitabile che loro si attacchino a te".

Tutto il resto dell'intervista ruotava intorno alla beneficenza con alcuni clip tratti da Five Days in Bangladesh e le spiegazioni di Lucy sui bambini che ha incontrato.

Resoconto di Ranma: L’intervista si apre con una descrizione di Lucy che viene presentata come mamma di tre bambini, attrice, cantante e icona lesbica, famosa per il ruolo di Xena : Principessa Guerriera.
Si apre con delle scene della sigla del Telefilm, e delle scene prese da Xena alla Ricerca dell’ Ambrosia (Coming Home) e Xena contro i Nomadi del deserto (Legacy).
Lucy parla del suo ruolo di Xena e del suo rapporto con Renee l’attrice co-protagonista che da il volto a Gabrielle.
Parla delle scene in cui hanno fatto il bagno insieme, e del fatto che la gente pensi ci sia una relazione tra Xena e Gabrielle.
La persona che l’intervista le chiede: “come ci si sente ad essere considerata un’icona lesbica?”
Lucy risponde: “Non penso che sia io l’icona lesbica, penso che Xena lo fosse. Io non ho mai pensato a queste cose.
Sono felicemente sposata, e ho tre bambini, due dei quali necessitano di grande attenzione, faccio le mie mansioni di casa e vivo una vita normale. Xena invece lo era, e penso che questo mi abbia portato fortuna. I fans della comunità lesbica sono tanti e affettuosi e io sono grata a loro per il successo che Xena ha avuto.”
La giornalista le chiede del suo lavoro con Starship.
Lucy risponde che le persone che lavorano all’ospedale di Starship sono perone che portano avanti un grande impegno sociale. Sono sempre pronte e disponibili nei confronti dei bambini che hanno bisogno di cure mediche urgenti e importanti, e loro meritano senza dubbio di essere aiutati. Anche i bambini meritano di essere felici e queste persone si impegnano perché lo siano.
Vengono poi mostrate le immagini del documentario: Lucy Lawless five days in Bangladesh. Viene mostrato il momento in cui Lucy si trova a casa di Bina e prende il fratellino malato in braccio, e il momento in cui si alza e piange.
La giornalista le chiede della sua esperienza in Bangladesh e Lucy risponde che è stata un’esperienza importante nella sua vita. Che le ha fatto capire quanto ci sia gente che ha ancora bisogno di aiuto. Spiega anche il motivo per cui ha pianto: Il bambino era malato e la madre in lacrime ha detto a Lucy che era meglio se morisse piuttosto che stare in quelle condizioni. Lucy sentiva puzza e si è resa conto che la puzza veniva dalla pelle putrida e rovinata di quel bambino. Per questo ha avuto quella reazione. Ha provato compassione per quel piccolino. Da li ha capito quanto sia importante appoggiare organizzazioni come World Vision e quanto sia importante dare un futuro a quei bambini, ha usato la frase “The greater good”, e da li ha preso la decisione di adottare a distanza Fatema, per poterle assicurare un futuro.
L’intervista qui si conclude.

 




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