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Sopravvivere e Vivere

BARD AND WARRIOR

seconda parte

CAPITOLO 6: Una questione d'onore

Il display della sveglia segnava le 7:00 di mattina. La prima a svegliarsi fu Syd, che si prese i suoi bei 10 minuti per ridestarsi completamente, e poi cercò di svegliare Mel, che sarebbe dovuta andare a lavorare. Non conoscendo maniera più dolce per farla risvegliare, la donna la abbracciò stretta a se, poi le poso un casto e tenero bacio sulle labbra. Quelle operazioni avevano sortito l'effetto desiderato: Mel si risvegliò rivolgendo le prime parole della sua giornata alla sua innamorata: <Buongiorno amore!> Syd contraccambiò il saluto con toni ugualmente dolci: <Buongiorno cucciola! Sono le 7:10, mi avevi chiesto di svegliarti presto ieri sera. Devi andare a lavorare.> Mel con un tono un po' scocciato: <Si, lo so.Uffà, oggi non mi va proprio!> Syd le chiese cambiando discorso: <Ma che avevi stanotte? Sembravi agitata.Hai fatto un brutto sogno?> Mel: <Macché, sono rimasta sveglia tutta la notte! Mi sono addormentata che saranno state le 4:00.>

<E come mai? Eppure eri visibilmente stanca ieri sera!>

Mel guardò in direzione della finestra: I caldi e luminosi raggi del sole estivo illuminarono il suo volto e il suo caschetto che pareva ancora più dorato. Syd a sua volta, si perse a fissare quella creatura così stupenda che aveva vicino: Sembrava un angelo sceso sulla terra solo per rendere felice lei.

Ad un tratto, fissando un punto impreciso della stanza, la giovane cominciò a parlare con la sua donna con aria estremamente seria: <Sai, ho riflettuto su tutto quello che mi hai raccontato ieri. Credi davvero che Baley e Reevs siano corrotti?> Syd le rispose per sdrammatizzare: <Accidenti Mel: Non immaginavo che raccontandoti una cosa simile non ti avrei fatto dormire stanotte!!> E la guardò in volto; si accorse che la giovane non accennò nessun sorriso: <La cosa doveva averla turbata più di quanto potessi immaginare.> pensò Syd tra se e se, poi si fece altrettanto seria e continuò rispondendo alla sua domanda: <Non lo credo: ne sono sicura! Ma non abbiamo prove sufficienti per incastrare quei bastardi!>

Mel domandò ancora: <Quale ruolo giochi tu e i tuoi in questo affare delle opere d'arte?>

<Noi crediamo che siano gli stessi direttori, abbacchiati con le polizie locali a far succedere i furti nei loro musei. Vedi, loro scambiano gli originali con dei falsi perfettamente uguali, e rivendono gli originali a qualche riccone di turno, sul mercato clandestino.E vogliamo fermarli! Stiamo ricostruendo pian piano tutto come in un puzzle.solo che ci manca qualche tessera; non riusciamo a capire perché stanno agendo così. Qual è il loro scopo!?!>

Mel in atteggiamento riflessivo: <Stanotte mi sono ricordata di una cosa: Ti ricordi quando fui aggredita da quei brutti ceffi fuori al "the cage".?>

<Certo che mi ricordo, allora?>

<.Quando mi assalirono, mi fecero strane domande, del tipo "Quali erano a mio parere le opere più preziose e costose; quali erano i sistemi di allarme; dove erano i pannelli di controllo delle telecamere a circuito chiuso. Insomma informazioni riservate!>


<E tu?>

<Ovviamente non potevo parlare, e non l' ho fatto. Forse è per questo che volevano abusare di me. Comunque ho notato un auto che nell'oscurità mi era sembrata verde scuro, e poi il profilo di un uomo bassino e tarchiato che pareva li stesse incitando a fare presto.>

Syd molto allarmata la interruppe: <Basso? Tarchiato? Reevs!! Che pezzo di merda!>

Poi continuò: <Mel, hai confermato il mio sospetto! Avevo immaginato che ci fosse lo zampino di Reevs nella tua vicenda, ma non ho potuto parlartene, perché probabilmente sarei stata poco credibile; ma ora sai molte più cose su di me e te lo posso dire: Io conoscevo già uno di quelli uomini, parlo di quello col tatuaggio dello scorpione sul braccio.E' stato in prigione con Tiger per un po', ma poi inspiegabilmente Reevs lo scarcerò per buona condotta, e ti assicuro che se quello aveva mantenuto un buona condotta. se Tiger fosse morto, avrebbe raggiunto direttamente il paradiso senza passare per il purgatorio! Pensavo, anzi volevo credere che fosse stato assoldato da qualcun altro ed invece ora capisco tutto. E' logico che la sua pena si è dimezzata di sei anni: è diventato uno scagnozzo di Reevs!>

<Se non erro parli di quello che è scappato appena ha sentito pronunciare il tuo nome?>

<Esatto! Grazie Mel, mi hai dato un informazione preziosa per il nostro clan. Dovrò mettere al corrente gli altri al più presto.>

Molto nervosa, Mel si alzò dal letto e cominciò a rivestirsi in un silenzio religioso; Syd che fin là aveva osservato la scena, guardò l'orologio e le fece notare che era ancora presto per andare a lavoro. Mel le disse: <Si. Ma devo sistemare una cosa importante.> <E di che si tratta?> Chiese Syd abbastanza incuriosita. Ricevette come risposta: <Ora non posso, devo andare!> In pochi istanti Mel uscì dalla stanza; Syd capì che stava nascondendo qualcosa e le sbraitò contro: <Ehi Mel ti prego: Non cacciarti nei guai!> E con fare rassegnato si riadagiò sul letto. Mentre scendeva le scale, Mel si ricordò di dover dire una cosa a Syd di estrema importanza, così fece "dietro front". La donna con sua grande sorpresa, vide rientrare la sua partner nella stanza e le disse: <Ehi amore, ci hai ripensato? Rimani un altro po' con me?> Mel le rispose con un frettoloso: <Mi piacerebbe ma non posso! Mi sono ricordata di dirti che devi tenere d'occhio Fiona, l' ho vista diverse volte aggirarsi fuori e dentro al museo con Reevs. Forse sto sbagliando, ma la prudenza non è mai troppa!>

Syd ebbe come una folgorazione, i suoi occhi si accesero di una fiamma di soddisfazione e rispose a Mel: <Dici davvero? Lo farò sicuramente. Grazie per la dritta!>

Le due si guardarono negli occhi, Mel accennò ad andare via di nuovo, e di nuovo sentì tutta la preoccupazione che Syd aveva per lei; difatti la donna le disse: <Sta attenta per favore!>

Si fermò dunque vicino al letto, dal lato della compagna, le carezzò il viso e le porse un bacio carico di passione. Quando quella tenera effusione terminò, Mel rispose: <So quello che faccio!> E si apprestò ad uscire. Syd le disse: <Ti chiamo oggi pomeriggio!>

L'auto di Mel schizzò come un razzo nelle sgombre strade mattutine di Los Angeles, fino ad arrivare al museo dove lavorava. Pensò tra se e se: <Questa è la volta buona che Baley mi dica tutto. Ho scoperto parte del suo piano e non posso fargliela passare liscia; specialmente se Syd mi ha detto la verità!>

Salì con l'ascensore tutti quei piani che portavano agli uffici amministrativi; anche se era presto, sapeva che Baley sarebbe stato già nel suo ufficio.

Appena arrivò fuori alla sua porta, si prese un attimo, fece un respiro profondo, e disse: <Mamma, papà, statemi vicini, quello che sto per fare non sarà affatto facile!> Poi bussò alla porta del direttore il quale la fece entrare. Il direttore la guardò con un atteggiamento da persona soddisfatta, fiera, come se le avesse voluto dire: <Hai visto? Volta e gira sempre da me ritorni!> E poi cominciò a parlarle in tono canzonatorio: <Allora, la cara Mel! Hai riflettuto per come dire. "meglio" sulla mia proposta?> Mel con tono di voce duro, freddo e insensibile, che difficilmente si credeva potesse provenire da una creatura così dolce come lei rispose:< No Baley assolutamente: la mia risposta è sempre la stessa!E ti dirò di più: Mi fa schifo la tua proposta!! Se sono qua ora è perché pretendo che tu mi dica quali sono i tuoi sporchi traffici! So che sei coinvolto nel traffico delle opere d'arte insieme ad altri direttori e alle forze dell'ordine. Dimmi: è lo stesso progetto nel quale sarei dovuta rientrare anche io?> Baley: <Stupida sgualdrinella, calmati! E non urlare, non sono mica sordo! E tu poi che ne vuoi sapere dei miei affari?> Mel arrabbiandosi e sbattendo i palmi delle mani forti sulla scrivania: <Molto più di quello che tu vuoi farmi credere! Sei un figlio di puttana! Volevi rendermi tua complice perché sapevi che ero una critica di talento e che avendomi dalla tua parte avresti concluso affari migliori!

Per questo tu e Reevs con il quale sei abbacchiato mi avete mandato quei brutti ceffi fuori al "the cage"! Per questo mi chiesero a mio parere quali fossero le opere d'arte con più valore monetario! Sei un verme! Non sei degno di ricoprire la carica che ti ritrovi; un direttore di un museo, prima di essere direttore, deve essere appassionato d'arte, deve sentire l'importanza della tutela delle opere d'arte nel proprio cuore, perché sono patrimonio per il singolo e per la collettività. E' grazie all'arte in tutte le sue forme che l'uomo non è classificato come un semplice primate ma è diventato il capolavoro della natura! E tu questi ideali li hai perduti tutti! Anzi, dubito che gli hai mai avuti!> Mr. Baley l' applaudì e con tono sarcastico le disse: < Ma che bel discorsetto filosofico! La nostra grande critica d'arte oltre ad essere moralista ma contrariamente a tutto ciò lesbica, è anche poetessa?>

Mel era a dir poco infuriata, gli puntò il dito contro e aggiunse:< Rispondimi: Perché fai rubare le opere d'arte del tuo museo? Perché le fai sostituire con dei falsi d'autore? E soprattutto a chi le vendi e cosa fai con la ricompensa?> Baley era stato scoperto, e il suo sorrisetto da idiota carico di soddisfazione si eclissò dietro ad una smorfia incomprensibile, ma nonostante tutto negò, e siccome non c'erano prove sufficienti contro di lui, disse: <Non ho la più pallida idea di cosa tu stia parlando; forse la notte di sesso sfrenato con la tua ragazza ti ha dato di volta il cervello? E comunque pulisciti il colletto di quella giacca: E' ancora sporco di rossetto che non è tuo!> Mel arrossì visibilmente, Baley le aveva tirato un colpo basso; ma con infinita calma riprese il suo sangue freddo e gli rispose: <Mi sembra che la mia vita privata sia affare mio! Te lo dico per la prima ed ultima volta: Fatti i cazzi tuoi, non devi entrare in alcun modo nelle mie faccende private, se sto con una donna sono solo cazzi miei!! Tu piuttosto limitati a rispondere alle mie domande!>

<Cara Mel, mi hai confermato che ti sei bevuta il cervello!>

Mel si precipitò dall'altra parte della scrivania con uno scatto felino, ed afferrò Baley a due mani per il colletto della camicia: <Tu sei uno sporco bastardo! Sai, avevi ragione: Il mondo qua fuori è tutto corrotto, e tu ne sei la prova vivente! Ma una cosa ti giuro: Che se riesco a scoprire i tuoi piani, passerò il resto della vita a braccarti!> Poi cercò di darsi un contegno, ritornando a vestire i panni della persona pacata di sempre. Mentre si apprestava ad uscire dall'ufficio, Baley le disse:< Signorina O' Connor, si consideri ufficialmente licenziata! La prego di andar via stesso adesso; non abbiamo bisogno di personale così poco fine nel nostro museo! Non mettere più piede qui dentro! Addio.Grande critico d'arte!> Il tutto fu completato con un ghigno a dir poco malefico.

La ragazza si voltò, lo squadrò con aria schifata e se ne andò sbattendo la porta dietro di se.

Mel era nella sua macchina e stava incamminandosi verso casa. Era molto pensierosa, d'altronde era normale: Tutti i suoi più bei sogni sfumarono con le parole di Baley, e lei era molto triste. Tutti i suoi ideali l'avevano portata a scontrarsi con le sue ambizioni e a perdere un importante posto di lavoro. Ma non si poteva lamentare, dopotutto era grazie quelli ideali, quelli insegnateli dai suoi amati genitori, che era diventata una brava donna.

Giunse così il pomeriggio, e mentre Mel sistemava nell'armadio, le squillò il telefonino: Come promesso, Syd si fece viva. La loro conversazione fu brevissima, anche perché la donna aveva da sbrigare un affare urgente. Mel non disse a Syd che era stata licenziata, ma nel suo modo di parlare, la donna si accorse che c'era qualcosa che non andava; Mel sembrava triste. Syd riuscì a percepire pienamente l'angoscia e la tristezza che attanagliavano il cuore della giovane, e quando posò il cellulare, fu colta da un nodo alla gola. Le balenò subito in mente un'idea: Andare da lei.Così in poco più di mezz'ora, bussò alla porta di Mel.

La ragazza ci mise un po' ad aprire, ma Syd fu paziente e quando si vide aprire la porta disse semplicemente: <Buonasera amore, ti disturbo?> Mel cercando di nascondere la sua tristezza: <No, quale disturbo, entra tanto ormai questa è diventata casa tua!> Syd entrò, e porse a Mel una stupenda rosa rossa dicendole: <Ho pensato di farti un pensierino, so che a te piacciono molto i fiori!> Poi si diresse verso la cucina e si sedette sulla sedia. Mel le disse: <Grazie, è bellissima. Nel linguaggio dei fiori la rosa rossa vuol dire "passione"> Syd: <Tu conosci il linguaggio dei fiori? Comunque non mi merito nemmeno un bacino?> Mel accennò una bozza di sorriso e si avvicinò a Syd baciandole teneramente le labbra. Poi le disse: <Come mai sei qui? Non avevi da fare una cosa urgente?> Syd la fece sedere sulle sue gambe e cominciò a parlarle molto dolcemente: < Si, avevo da sbrigare una commissione urgente, ma ti ho sentito triste e ne sono rimasta addolorata.> Mel: <E allora?> Syd continuò rispondendo a Mel con le stesse parole che le rivolse lei la sera prima: <E poi. mi sono chiesta se il mio posto era da sola a sbrigare i fatti miei, o vicino a te. Ed il cuore mi ha risposto che dovevo venire da te.>

Mel si accorse che quella era la frase detta da lei la sera prima, ed ora Syd che aveva apprezzato il gesto, la stava ripetendo a lei, poi le disse: <Dunque abbiamo chiuso il cerchio?>

E le due sorrisero; fu il primo autentico sorriso di quella giornata per la giovane. Mel si apprestò a prendere un vasetto con l'acqua per riporvi quello stupendo fiore, poi le due si accomodarono in salotto, sul divano. Allora Syd con tono insistente: <Allora mi vuoi dire adesso cos' hai?> Mel: <Te l' ho detto: niente!> Syd incalzò portandole un braccio dietro alla schiena e facendola appoggiare col capo sulla sua spalla: <Ehi, ora sei tu che mi stai nascondendo qualcosa! Hai già dimenticato la promessa che ci siamo fatte ieri sera? Non pensavo che tu fossi il tipo che non mantieni le promesse!> Mel cercò di parlare per giustificarsi, ma Syd l'anticipò: <Ehi, hai una faccina triste triste, che c'è che non va? Dai, io sono qui solo per te!> Mel allora, decise di dire a Syd il suo triste segreto: <Ok, hai ragione, una promessa è una promessa. Vedi, sono triste perché stamattina il direttore Baley mi ha licenziata.> Syd con voce molto alterata: <Cosa? Cos' ha fatto quel fesso?> Mel: <Hai capito bene: Mi ha licenziata.> Syd molto dispiaciuta: <E come mai? Eri la migliore nello svolgere il tuo lavoro!> Mel respirò profondamente e poi cominciò a raccontare: <Ieri mattina ricevetti da Baley la proposta che se fossi diventata la sua amante, avrei avuto un avanzamento di carriera, partecipando ad un prestigioso progetto. Io ho ovviamente rifiutato la sua proposta già da ieri mattina. Ecco perché stamattina ti ho fatto tutte quelle domande: forse avevo intuito che Baley centrava qualcosa con il furto delle opere d'arte. Ricordi quell'affare di stamattina che dovevo sbrigare? Sono corsa al museo per cercare delle risposte; quando stamattina sono andata là per dirgliene quattro, e per dirgli che avevo scoperto di cosa si trattava il suo progetto, lui mi ha insultata e mi ha licenziata. Ha spezzato tutti i miei sogni, tutte le mie ambizioni sono state annientate da quel lurido pervertito! Ora capisci perché sono triste?> Syd, pose il capo di Mel sul suo petto e le disse: <Si, ora capisco tutto! Mel non devi lasciarti annientare così, sei molto in gamba, e presto realizzerai tutti i tuoi sogni. Ne sono sicura. Vuoi diventare un critico d'arte? Puoi farcela! Dai, non arrenderti magari la strada da fare è più breve di quella che pensi! E poi io sono sempre al tuo fianco, non ti abbandonerò mai!> Mel la guardò, le sorrise e le diede un dolcissimo bacio sulle labbra, che Syd ricambiò con altrettanto amore. Poi diede un occhiata all'orologio sul polso di Syd: le lancette segnavano le 19:00. <Cavolo è tardissimo!> sussultò Mel scattando giù dal divano. Syd sgranò gli occhi con l'aria di una persona molto confusa: <Tardissimo per che?> Mel le rispose: <Stasera devo andare a lavorare in un piano bar, un locale tra la quinta e la sesta strada, si chiama "Liberty". Hai da fare? Perché non vieni con me?> Syd le rispose ironicamente: <Veramente avevo altri programmi: volevo andare a donne ed ubriacarmi fino a vomitare lo stomaco. ma credo che ti accompagnerò, non voglio lasciarti sola!> Mel <Ah ah! Spiritosa!! Guarda che sto benissimo! Tu piuttosto, hai una faccia stanca.> Syd incalzò: <Anche io sto bene, ma starò ancora meglio, se so che ti starò vicina!> Mel <Fa un po' come credi. Ma non voglio obbligarti!> Syd con tono canzonatorio: <Allora mi conosci più poco di quello che dici: Nessun obbligo, se fosse stato così già sarei andata via. Non discutiamo più: vengo con te e basta!> Mel si sentì felice di aver trovato una persona come Syd, che nonostante le apparenze, ed i suoi modi di fare a volta molto bruschi, le stava accanto e la proteggeva; così quasi come per sdebitarsi le andò vicino e guardandola negli occhi le disse: <Sei così maledettamente testarda, ma è anche questo che amo di te, mia bella guerriera!> Poi le posò un bacio a labbra dischiuse, molto passionale.

La serata volò via, così erano circa le 3:30 di notte che le due rimisero piede nell'appartamento di Mel. La bionda disse alla sua donna: <Resti qui a dormire stanotte, vero? E' molto tardi e per la strada non si sa mai cosa può accadere!> Syd le disse ironicamente: <Già, perché io sono il tipo che non sa come difendersi! Comunque sono stanca, non mi va di tornare a casa, chiamo Chris e lo avviso che dormo da te, giusto per non farlo preoccupare!> Mentre Syd prese il suo telefonino e compose il numero del fratello, Mel si andò a svestire, indossando una maglietta lunghissima a mo' di camicia da notte, e prese un pigiama per Syd. Poi si coricò. Poco dopo entrò Syd nella stanza e disse: <Strano, a quest'ora mio fratello non è a casa. Forse sarà andato dalla ragazza. A proposito, domani devo controllare un po' quella stronzetta!> Poi si spogliò velocemente e si coricò vicino a Mel, il cui respiro era diventato regolare e il volto disteso e disse: <Ehi, potevi almeno aspettarmi! Già nel mondo dei sogni amore? Ma si. in fondo facciamoci una bella dormita, che sono molto stanca! Buonanotte piccola!> Syd prese Mel tra le sue braccia, e si addormentò.

La mattina giunse molto presto per le due innamorate, e la sveglia suonò, così Mel, quasi come un riflesso condizionato, come normale routine, si svegliò e spense la sveglia, per non far svegliare anche la sua compagna. Ma quando lo fece fu troppo tardi, Syd aveva già aperto gli occhi, e mentre se li stropicciava le disse con la voce ancora impastata dal sonno: <Perché hai messo la sveglia così presto stamattina?> Mel quasi senza pensare disse: <Come perché? Devo andare a lav.> ma poi si interruppe, ritornando alla sua triste realtà di neodisoccupata. Continuò poi dicendo: <Già, quale lavoro? Sono stata licenziata!!> Syd comprese l'amarezza delle parole di Mel, e ne fu dispiaciuta, soprattutto perché aveva avuto non solo il "danno" di essere molestata sessualmente da un emerito porco, ma anche la "beffa" di essere stata licenziata perché non aveva ceduto alle sue avances. Così per rincuorarla le disse: <Ehi, su col morale, vedrai che succederà qualcosa di buono, non meriti di essere sbattuta in mezzo ad una strada così!> Mel molto affranta: <Qualcosa di buono? Ci vorrebbe un miracolo.Come farò a passare tutti i giorni senza far niente in attesa che trovo una nuova occupazione? Non potrò campare solo con le serate di piano bar, perché ci vado solo tre volte a settimana.> Syd: <Senti tu ti stai preoccupando troppo, se proprio non vuoi stare senza far niente in attesa di un nuovo posto di lavoro, vieni a lavorare in palestra per un po'. Potrai stare con Kelly, inoltre tu hai il brevetto di istruttrice di aerobica, potresti insegnare.> Mel molto duramente: <Syd ma non capisci che non è quello che voglio?> Syd che sembrò aver perso la pazienza: <Si lo so, ma ci si adatta!!> Mel poi guardò fuori al balconcino, e ancora il suo occhio ricadde sulla sveglia e con voce molto più dolce disse alla sua donna: <Scusami se ti ho fatto fare le ore piccole e se ti ho svegliato molto presto stamattina, ho la sveglia sempre puntata verso quest'ora, perché se non suonasse temo che non mi sveglierei in tempo per andare a lavorare; così anche stamattina è suonata: "La forza dell'abitudine".Mi dovrò adattare a questa mia nuova condizione di disoccupa.> Ma non fece neppure in tempo a finire la frase che squillò il telefono. Mel era tentata di non rispondere, ma poi sotto insistenza di Syd, si alzò scalza e corse verso il telefono sulla scrivania nella sua camera: <Pronto?> <Pronto Signorina O' Connor, l' ho disturbata? Sono il vicedirettore Jachobson, si ricorda di me?> Molto timidamente la giovane rispose: <S..si, certo. Mi dica.> <Potrebbe venire un po' più presto a lavoro stamattina? Ho bisogno che mi aiuti con dei documenti.> Mel con gli occhi lucidi rispose: <Mr. Jachobson verrei volentieri più presto al lavoro stamattina, ma non posso; purtroppo Mr. Baley ieri mattina mi ha licenziata!> Il vicedirettore scoppiò in una fragorosa risata e disse: <Signorina O' Connor, le sembrano scherzi da fare ad un povero cinquantenne dal cuore malato? Non dica sciocchezze, Baley non può averla licenziata: è la migliore critica d'arte di questo paese.> Mel molto lusingata: <Veramente non sono ancora critica d'arte.> <Oh ma lo diventerà presto! Forza si sbrighi che ci sarà molto da lavorare!> Mel controbatté: <Ma.> Mr. Jachobson: <Niente ma! Ho controllato gli incartamenti, non risulta in nessun documento ed in nessun atto amministrativo di questo museo che lei è stata licenziata, quindi per conto mio, lei lavora ancora qui! E se non si sbriga non le pagherò lo straordinario!> Il volto di Mel si distese, fece un sorriso a 52 denti e disse: <Ok, d'accordo. Mi dia il tempo di prepararmi e sono da lei!> <D'accordo. e non si preoccupi per Baley, è andato via per un mese, a fare un viaggio di lavoro nel Pacifico. E anche quando tornerà, non credo potrà licenziarla senza troppa fatica, qui tutto il consiglio di amministrazione stravede per lei! E pi io sono ur sempre il vicedirettore, conterò ancora qualcosa no? Non si preoccupi!> Mel posò il telefono, non disse nulla, ma aveva una faccia estremamente soddisfatta; senza dire nulla, fece quattro salti per la stanza e si gettò sul letto praticamente sopra Syd che aveva assistito incredula alla scena. Fu allora che la donna le chiese: <Bhe che c'è di nuovo?> Mel ripresasi da quell'attimo di euforia, ma ancora gasata le si avvicinò, le diede un pizzicotto sulla guancia e le disse: <C'è di nuovo che non sono stata licenziata; il vicedirettore mi vuole per fare un lavoro che mi pagherà come straordinario!! Perciò ora devo prepararmi!> Syd le disse: <E' fantastico! Visto che ti dicevo? Hai talento da vendere!! Credo che questo sia il miracolo che tu hai tanto invocato.> <Grazie Syd! Grazie perché mi sei stata vicina anche se so di essere stata sgradevole ed insopportabile!> Mentre la giovane si preparava, Syd le chiese:<E Baley?> Mel rispose: <Non c'è! E' andato via per un viaggio di lavoro nel Pacifico; quel cretino se n'è andato e non ha registrato il mio licenziamento. Quindi sono ancora assunta a tutti gli effetti! Quel posto mi spetta!> Syd le esclamò: <Wow questo si che è "avere Santi in Paradiso"!> ma poi si adombrò: <Un momento hai detto un viaggio di lavoro nel Pacifico?> Mel: <Si hai sentito bene.> Syd cominciò a fare mille strani pensieri.

Qualche momento dopo, Mel salutò Syd, alla quale lasciò il doppione del mazzo di chiavi e disse: <Chiudi quando vai via e portale con te. Considera questa casa come casa tua! Io vado amore!!>

Mel scese le scale della palazzina di corsa, e Syd rimase ancora immersa nei suoi pensieri, seduta sul letto.

CAPITOLO 7: Un'importante svolta per la missione

Una donna vestita completamente in nero e con un giubbino di pelle, aspettava fuori dal museo. Aveva una motocicletta nera ed un casco rosso in testa, era parcheggiata proprio di fronte al museo, aldilà dei giardinetti pubblici. Picchiettava nervosamente le unghie sul contachilometri della moto, e ogni tanto dava uno sguardo all'orario. Sembrava esser molto nervosa, il suo era un appostamento, e non doveva fallire, doveva a tutti i costi scoprire qualche dettaglio in più. La donna era Syd, che si guardava con aria circospetta intorno, alla ricerca di qualche minuzia che le aprisse la mente. La sua attesa fu lunga, ma non fu delusa: Finalmente dopo un'ora che era là, vide avvicinarsi nei pressi del museo, una figura a lei molto nota: Il tenente Reevs, che a sua volta sembrava aspettare qualcun altro. Si voltò dall'altra parte della strada giusto in tempo per veder arrivare una figura a lei altrettanto nota: Fiona. La sua prima esclamazione fu: <Cazzo! Mel aveva ragione!! Questi due sembrano conoscersi molto bene!> Poi stette un po' a vedere quello che combinavano. I due non entrarono nel museo, bensì rimasero fuori, sembravano discutere animatamente, ma la donna non riusciva a sentire le loro parole, nonostante si sforzò di leggere più volte il loro labiale. In quel momento maledisse tutto: Avrebbe dovuto portarsi appresso qualche cimice, così almeno avrebbe potuto sentire, ma ormai era lì. Il loro incontro durò pochissimo, dopo il rapido scambio di informazioni, Reevs diede un pacchetto alla ragazza, e si salutarono con un sorriso di complicità. Poi il tenente andò via. Appena l'uomo si dileguò, Fiona aprì il pacchetto, mise una mano dentro e la ricacciò stracolma di bei contanti. Si sedette su uno scalino del museo, e contò per vedere che i soldi ricevuti corrispondevano alla cifra offertagli da Reevs. In quel momento a Syd fu tutto chiaro e disse tra se e se: <Brutta stronza traditrice! Sei tu la puttana che ci ha venduti a Reevs solo per quei quattro miseri bigliettoni! L' ho sempre saputo che eri una poco di buono! Aspetta che lo dica a Chris. Già Chris! Solo quel coglione di mio fratello può avergli rivelato la nostra identità! Devo riunire il gruppo, credo che ci sarà qualche novità!> Aspettò ancora un po', giusto il tempo di veder andar via Fiona, ed imboccò la strada opposta, con la motocicletta a tutto gas, pronta per tornare al covo.

Era un mercoledì pomeriggio di fine agosto. L'orologio segnava le 16:23, fra poco meno di mezz'ora la banda al completo delle sentinelle si sarebbe riunita per discutere di importanti sviluppi sulla vicenda del traffico di opere d'arte. Syd intanto ne approfittò per chiamare Mel. Appena la ragazza rispose dall'altro capo del telefono le disse: <Avevi ragione amore: Fiona ci ha venduti a Reevs. Siamo proprio nei guai!> Mel le disse: <Merda Syd! Speravo con tutto il cuore di sbagliarmi, lo hai già detto a Chris?> Syd: <No! Non ancora. Questa sarà la notizia bomba della serata, comunque tra poco ci riuniamo!> Mel continuò: <No! Credo che la notizia bomba della serata sarà che Fiona è in realtà la nipote di Reevs!> Syd alquanto sorpresa: <E tu che ne sai?> Mel le disse: <Avendo a che fare col vicedirettore che mi tiene molto in considerazione, non mi ci è voluto poi tanto a chiedergli di far controllare a qualche suo amico del settore i dati anagrafici della ragazza! E vuoi sapere un'altra news? Ha lavorato qui al museo come segretaria di Baley!> Syd sussultò e le disse: <Mel sei un mito!> Poi la giovane abbassò il tono di voce, e molto flebilmente disse a Syd: <Ascolta so dov'è andato Baley? Si è diretto alle Isole Salomone, e con lui sono partiti il direttore del museo di New York e di Chicago. Si sarebbero incontrati arrivati là. Per ora non so altro. Io e Jachobson siamo riusciti sul computer, ad accedere ad un suo file privato. Appena so di più te lo dico!> Syd aveva ricevuto un'altra importante informazione; Mel si stava rivelando scaltra attenta ed affidabile non solo come partner, ma anche come sentinella. era inspiegabile, ma in un certo qual senso pareva che Mel sapesse già come muoversi per rendersi il più utile possibile a Syd, fu quindi inevitabile per lei chiederle: <Perché stai facendo tutto questo?> Mel le rispose: <Semplicemente per amore dell'arte della giustizia. E se posso dare anche una mano a te ed ai tuoi amici ne sono felice! Ora ti lascio, ho da fare. Ciao Ti amo!> <Ti amo anche io e per favore sta attenta!>. Appena Syd posò il cellulare, suonò il campanello: Erano arrivati.

Il tempo di accomodarsi che subito iniziarono la loro riunione. Il primo a parlare fu Tiger: <Ragazzi dobbiamo proteggere il nostro capo! Non si sa chi e come, ma hanno scoperto l'identità di Hawke e di Fox!> Lo stupore dei presenti fu generale, ma Syd prese subito parola: <Ok ascoltatemi, ho scoperto qualcosa!> disse: <Innanzitutto chiariamo subito che so chi e come ci ha venduto!> Tutti la guardarono sbigottiti. Ma lei continuò rivolgendosi a Chris e tirandolo per le orecchie:< Chi ci ha venduti al Tenente Reevs è stata quella troia della tua ragazza caro fratellino! Eh si! Fiona, la tua amata Fiona ci ha venduto a Reevs in cambio di 1000 dollari! Evidentemente, le lezioni di vita a te non bastano mai! Chissà in quale istante di debolezza tu gli hai rivelato di appartenere ai "The sentinels", e lei, sapendo che pendeva una taglia sulla nostra testa non hai esitato vendere il suo "fidanzatino" allo zio! Oh si! Mi hai capito bene! Fiona è la nipote di Reevs! Oddio ma quanto sei idiota! Sono bastati un po' di occhietti dolci, qualche scopata e tu che sei sempre il solito "pollo" ci sei cascato in pieno!> Chris si sentì umiliato, ma non poteva controbattere, sapeva benissimo che la sorella aveva ragione: Aveva sbagliato a fidarsi subito di Fiona che gli faceva sempre così tante domande. In quel momento intervennero Fred e Jade: <Chris! Questo tuo errore ti potrebbe costare caro! Ma hai capito cos' hai fatto? Alle volte ci verrebbe di espellerti dal clan!> Intervenne però subito Tony che li biasimò dicendogli: <Shark! Snake! Chris ha sbagliato, è vero. Ma ora siamo nei guai; perciò abbiamo problemi ben più seri del fatto di rimproverargli la sua irresponsabilità. Concentriamoci solo su quello che può servire alla missione!> E prontamente Cloe aggiunse: <Crocodile ha ragione! Questa non è una riunione familiare!> Poi rivolgendosi a Vicky e Ross chiese: < Lion, Lynks, che notizie ci portate dalle Isole Salomone?> I due risposero: Cattive notizie Cat! Ragazzi, probabilmente i direttori corrotti si stanno organizzando per fare su quest'isoletta sperduta, il più grande casinò illegale del mondo! Avete presente Montecarlo o Las Vegas? Credo di si, ma questa struttura sarà senza eguali, frutterà il centuplo di quello che ogni direttore associato potrebbe spendere ora! Noi abbiamo visto l'area dove dovrebbe sorgere questa struttura, è praticamente un'isoletta intera, e non ci sarà solo il casinò, ma anche molti bar, alberghi e locali dove lavoreranno centinaia di prostitute. Sarà un vero e proprio "Paese della cuccagna", ed ovviamente i clienti saranno tutti quei stramega ricconi che hanno comprato le opere d'arte vere! Anche perché qualsiasi comune lavoratore non potrebbe permettersi il lusso di quegli ambienti!> Tiger: <Avete capito i bastardi? E bravi!> E per completare il quadro Syd disse: <Ed in definitiva io so che adesso Baley del museo di Los Angeles, Merryfield del museo di Chicago, e Marvin del museo di New York, sono laggiù!> I presenti le chiesero chi le avesse dato questa informazione, le molto imbarazzata rispose: <Oh, me l' ha data una cara amica!> Tiger: <E da quando in qua ti basi sulle informazioni delle tue amiche e non più su quelle della squadra?> Syd rispose: <Da quando le informazioni mi vengono passate da Mel che lavora nel Southwest Museum il cui direttore è Baley!> Tiger meravigliato: <Mel? Ma chi la biondina con gli occhi verdi?> E Jade continuò: <Dici pure la sua nuova amante! Non ti è bastato avere me come donna?> Tony: <Syd non credi che ti stai facendo influenzare un po' troppo dai tuoi sentimenti?> Syd parecchio seccata: <Sentite so quello che faccio! E' vero ho una relazione amorosa con Mel. Ma questo non c'entra. Lei può avere libero accesso a tutte le informazioni riservate di Baley; è grazie a lei che so tutto quello che vi ho detto, e tutte le sue informazioni si sono rivelate essere vere. Mi conoscente come persona che segue sempre il suo istinto senza sbagliare mai. Allora fidatevi!> Inaspettatamente parlò Chris: <So che sono il meno idoneo a parlare, perché di cazzate ne faccio e anche tante, ma io Mel l' ho conosciuta di persona, e posso dirvi che è una persona talmente schietta onesta e sincera che le si legge in faccia che la falsità e la viltà non albergano nel suo cuore! Se fosse uno di noi, credo che ognuno potrebbe imparare qualcosa di buono da lei!> E Tiger aggiunse: <Non so voi, ma io mi fido di Hawke, e se lei dice che di Mel ci si può fidare, io mi fido del suo intuito; dopotutto l'intuito di Syd non ci ha traditi mai!> Syd si sentì per la prima volta in vita sua realmente difesa da qualcuno che amava, solo perché Chris e Tiger ricambiavano il suo affetto. Convinti da quel discorso i presenti decisero di fidarsi di Syd; tanto non avevano più nulla da perdere.

Erano circa le ventuno quando tutti tranne Tiger andarono via da casa di Syd. Tiger disse:< Le vuoi davvero bene a questa Mel! Si vede! Mi piacerebbe conoscerla> Syd: <E' quanto di migliore mi sia capitato nella vita! Senza offesa per te ovviamente. Ma con lei è tutto molto diverso: ei sa darmi quell'amore puro ed incondizionato di cui ho bisogno, quell'amore così profondo che neppure tu hai saputo darmi mai!> La donna ebbe allora un unico desiderio: rivedere la sua compagna. Chiese a Tiger di rimanere con Chris quella notte, che lei non ci sarebbe stata. Sapeva che con il suo forte amico, il fratello non avrebbe rischiato niente. Avvisò quindi Chris di starsene buono a casa e di non vedere più Fiona per niente al mondo, poi gli disse che avrebbe trascorso la notte da Mel.

La spider di Syd scorrazzò in città, arrivando nei pressi di Strayton Road, prima di salire ed aprire con le chiavi facendo una sorpresa a Mel, si fermò a comprare una vaschetta di gelato.

Salì dunque al terzo piano, infilò le chiavi nella serratura e vide tutte le luci spente, e poi solo un piccolo bagliore provenire dal salotto. Era la televisione accesa che Mel stava guardando svogliatamente. Fece per sbattere la porta d'ingresso e Mel si girò di soprassalto. Syd accese la luce e Mel riuscì a vederla. Appena la vide, le corse incontro picchiandola sul petto con piccoli pugni: <Brutta stronza mi hai fatto fare i vermi! Ma è modo di presentarsi in casa altrui?> Syd disse: <Veramente speravo che questa fosse diventata anche casa mia, visto che mi hai dato le chiavi!> Mel le disse: <Stavo scherzando, mi sei mancata!> Syd le disse: <Vieni qua e fatti abbracciare!> Le due si abbracciarono e baciarono vogliosamente a lungo, finché Mel non notò il pacchetto che Syd aveva in mano: <Che roba è?> Syd: <Tranquilla non è una bomba o un'arma micidiale! Ho pensato di portarti qualcosa di fresco: ho preso una vaschetta di gelato mista, ai gusti di fragola, amarena arancia e limone! Che si fa? La mangiamo o aspettiamo che si sciolga per berla con la cannuccia?> Le due si accomodano in cucina, Syd però chiese a Mel di darle una canotta come pigiama, visto che anche la bionda era in decolté, voleva mettersi a proprio agio. Andò in camera, si sfilò il jeans e la maglietta e indossò una magliettona molto lunga, come quelle che solo Mel può portare come pigiama! Poi tornò in cucina. Qua vi trovò la sua ragazza che si era seduta e le aveva preparato una bella coppa di gelato con la frutta fresca tagliata a pezzettini sopra e qualche cialda di biscotto qua e là. Syd la notò subito è non potendo fare a meno di ammirare la bellezza della creazione di Mel disse: <Questa si che è arte! Ho sempre saputo che hai del talento da vendere!>

Mel le sorrise e le porse un pezzo rimasto di mela, Syd disse: < Mangiamola insieme!> Così le due addentarono l'una da un lato, l'altra dall'altro lato quel pezzo di mela, finendolo velocemente e congiungendo quindi le loro labbra in maniera molto passionale. Poi Syd le disse: <Come mai solo una coppa? Tu non ne vuoi?> Mel disse : <No grazie. Stasera per festeggiare il mio vecchio lavoro sono andata da "Gennaro: Vera pizza napoletana" e ho preso due maxi pizze "margherita" con pomodoro e mozzarella, e una bella birra. Ora sono pienissima!> Detto questo si sedette ad un capo del tavolo giocherellando col coltello e guardando la sua donna che si apprestava ad affondare il cucchiaino nel gelato.

Prima di mangiare Syd disse: <Sicura che non ne vuoi? Non sai che ti perdi! L' ho comprato alla gelateria migliore della città apposta per te e tu non ne mangi?>
Mel scosse la testa in segno di rifiuto e disse: <Davvero, non mi va!> mentre con lo sguardo cominciò a squadrare la sua donna dalla testa ai piedi soffermandosi dapprima sul cucchiaino che entrava ed usciva lentamente dalle bocca carnosa e morbida di Syd, poi sui suoi seni così belli e prosperosi, ed infine su quelle due gambe più lunghe di un'autostrada.
Syd si sentì osservata e continuò: <Vuoi per lo meno assaggiare il tuo capolavoro? E dai, che ti costa un pochino!>
Mel: <No, grazie. Davvero, mi sono gonfiata troppo, ho ancora le due pizze alla napoletana che mi ballano la tarantella nello stomaco! Non riuscirei a mandar giù neppure un sorso d'acqua!>
Syd la guardò sorridendo per la battuta, poi cambiò tono di voce e disse in maniera più maliziosa: < Scommettiamo che ti faccio mangiare il gelato?>
Mel rispose andandogli vicino e guardando con aria nauseata il gelato: <Ti vedo molto sicura di te! E cosa vorresti scommettere? Dovresti infilarmelo in bocca con la forza e non credo che ti permetterò di farlo!> Affondò poi un dito nel gelato che porse a Syd; la donna lo leccò tutto in maniera sensuale, e continuò a farlo anche quando finì il gelato sul dito, arrivò dunque a seminare baci sensuali sulle mani di Mel. Poi si staccò un attimo e disse con più malizia: <Non credo proprio che ci vorrà la forza per convincerti!> Mel si apprestava ad uscire dunque dalla cucina, ma mentre si allontanava, sentì Syd alzarsi; si girò giusto in tempo per vedere la sua donna che si sfilava la maglietta, rivelandosi così, agli occhi della giovane completamente nuda. Senza badare allo sguardo sorpreso, per l'inaspettata sorpresa di Mel, Syd si accomodò sul tavolo cospargendo il suo ventre di gelato alla fragola. Poi guardò Mel e le disse: <Allora, cosa stavamo dicendo? Ah già, tu non volevi il gelato perché ti sentivi gonfia. Che peccato, vuol dire che lo consumerò tutto così!> Esclamò quindi, con sguardo predatorio e tono sensuale. Mel restò attonita con la bocca spalancata, le sembrava un paradosso quella situazione terribilmente eccitante, ma dopo qualche attimo di più completo silenzio, rivarcò la soglia della cucina avvicinandosi a Syd. Fissava la sua donna diritta negli occhi, come per cercare di scoprire quale piano avrebbe potuto avere in mente. Il suo sguardo era diabolico, quello di Syd ancor di più.Gli occhi di Mel scesero verso il basso, poi il suo dito si soffermò nella vaschetta di gelato prendendo un po' di gelato all'amarena e spalmandolo sulle labbra di Syd che lentamente cominciò a baciare e a leccare, muovendo la lingua in maniera molto sensuale. Con ancora le labbra attaccate a quelle di Syd, la ragazza piena di desiderio disse: <Credo che tu abbia vinto la scommessa! Ok, ho cambiato idea; in fondo un po' di gelato non può farmi mica male!?!> disse infine, quindi si avvicinò al ventre della donna e cominciò a succhiare e leccare via il gelato.
<Lo sapevo che alla fine avresti cambiato idea! Comunque la scommessa l' hai vinta in ogni caso tu! Adesso hai il mio corpo come premio!> le disse Syd infilandole vigorosamente le mani le mani tra i capelli, iniziando un rilassante ma sensuale massaggio, sconvolgendole così la perfetta pettinatura, anche dopo una lunga giornata di lavoro di quei biondi e profumatissimi capelli. La bocca di Mel, sembrò non ubbidire più alla sua volontà, per cui anche se avesse voluto fermarsi non ci sarebbe riuscita, ed avrebbe continuato a mordicchiare il gelato, e con esso, la pelle altrettanto vellutata della sua donna. In preda all'eccitazione la ragazza iniziò a salire per incontrare le labbra della donna, mentre le sue piccole ma abili mani scivolarono lungo i fianchi della sua compagna per arrivare a palpare i seni sodi e prosperosi di Syd con dolci movimenti che provocavano alla donna una forte eccitazione.
Il livello di eccitazione, misto all'adrenalina del momento arrivarono per Syd alle stelle, tanto che si lasciò scappare dalla bocca un profondo lamento di piacere, mentre andò a cercare i palmi delle mani di Mel per stringerli ai suoi. Dopo di ciò, la donna diresse rapidamente le proprie mani lungo le braccia di Mel, fino a giungere alle spalle che cinse strettamente e la sollevò, fino a tirarla sul tavolo. Syd non indugiò oltre e sfilò la grande canottiera che vestiva Mel, per poi sfilare via anche lo slip. Ebbe dunque il passaporto per le gambe e i sodi glutei della propria compagna.

Le due sentirono un incendio divampare in loro: era il fuoco della passione che stava bruciando i loro corpi e le loro anime. Erano rimaste l'una senza l'altra solo per pochissimo tempo, ma sembrava un'eternità, ed adesso più che mai si volevano.

La giovane ricambiò il bacio; poi la pantera Mel (come amava definirla Syd affettuosamente quando facevano l'amore), staccò le sue labbra da quelle della donna, e con delicatezza rimosse i lunghi capelli corvini dalla spalla di Syd, scoprendo il collo e cominciando a baciarlo e leccarlo, per poi scendere e mordicchiare la spalla.
Fu in quel momento che il sangue affluì rapido e vorticoso nel cervello di una Syd completamente vogliosa, e la donna mise le sue mani sui fianchi di Mel, poi l' afferrò saldamente per le cosce, e la strinse più vicina a se, quasi come volesse che diventassero un tutt'uno. La donna quindi, fece salire lentamente le mani lungo il corpo di Mel, fino ad arrivare alla schiena della ragazza e stringendole la pelle. Syd si lasciò baciare molto intensamente. Una Mel a dir poco malandrina, cercò di far sdraiare Syd sul tavolo ponendosi poi sopra di lei, mentre il suo cuore batteva quasi come se gli volesse uscire dal petto. Il suo tentativo riuscì perfettamente, e in seguito si abbassò andando a cercare con la lingua il capezzolo sinistro della sua donna che cominciò a mordicchiare e succhiare.
Syd la prese il volto tra le mani mentre stava facendo ancora questo giochetto erotico, la guardò negli occhi e Mel capì che Syd reclamava ancora le sue labbra che una volta congiuntesi, baciò con passione. La donna riconquistò la posizione seduta, obbligando in un certo qual senso anche Mel a seguirla, poi si scambiarono un altro profondo ed intenso bacio, in cui le loro lingue parevano legarsi senza volersi sciogliere più.e Syd cominciò a prendersi cura dei suoi fianchi, per poi soffermarsi sui suoi piccoli ma perfetti seni. Mel cinse il collo di Syd, che inaspettatamente cominciò a scendere, dapprima sui suoi dolci pendii, fino al arrivare al ventre e giocherellare un po' con l'ombelico, per poi scendere ancora oltre, fino ad accarezzare la parte che Mel desiderava di più. Mel stava cadendo in estasi, si sentiva le mani di Syd entrare ed uscire da lei, soffermandosi di tanto in tanto sul suo gonfio clitoride. Poi respirò un attimo e disse quasi delirando: <Non hai detto che il gelato si scioglieva?> Syd le rispose: <Hai ragione!> e senza aggiungere altro, distese Mel sul tavolo, prese un bel po' di gelato dalla coppa e lo adagiò sul sesso di Mel, poi cominciò a leccarlo via penetrandola nel frattempo con la lingua. Il contrasto tra il calore del suo corpo e la frescura del gelato, fecero venire a Mel mille brividi di emozione, finché non sentì la calda lingua di Syd penetrarle ancora più dentro, e solo allora il suo corpo fu attraversato da mille scariche elettriche e da un potente orgasmo. Mel si appoggiò con il capo sulla scapola della sua donna e si lasciò scappare un sonoro <Sei stupenda! >. Poi venne completamente e si rilassò. Ma non era finita: Ora toccava a Syd. Mel prese un po' di gelato all'arancia e glielo ripose nell'inguine, poi risalì quasi dimenticandosi di averle messo il gelato là, e si dedicò ai suoi capezzoli, già parzialmente eretti. Bastò un brevissimo contatto tra le labbra di Mel e i capezzoli di Syd, per farli inturgidire come non mai. Poi scese mimando la penetrazione con la lingua nell'ombelico della donna, e finalmente andò oltre, posando le sue labbra sull'inguine e leccando via tutto il gelato sciolto, unito al dolce succo della sua compagna; poi si decise a penetrarla, dapprima con uno, poi con due dita, giù sempre più giù, finché la donna non cominciò a gemere di piacere. Quando capì che stava per venire, tolse le dita e mise il cucchiaino nella vaschetta mangiando un po' di gelato alla fragola, poi su abbassò di nuovo verso la sua compagna e la penetrò con la lingua che ancora sapeva di ragola, finché non la sentì venire sotto di se.

Mel e Syd risistemarono tutto e si fecero una doccia. Erano nel letto e abbracciate, fra poco sarebbero cadute "tra le braccia di Morfeo", ma prima di addormentarsi Syd le disse: <Sai, stasera ho detto ai membri del clan che mi avevi passato tu quelle dritte...Non ci credevano che una fanciulla che non c'entrava niente col clan, mi aveva dato informazioni molto preziose, solo per amore della giustizia. Anzi a dire la verità, non si fidavano molto di te, e non hanno visto di buon occhio il fatto che io ho preso le tue stesse posizioni su questo fatto. Ma sai cosa mi ha sconvolto? Che per la prima volta in tutta la loro vita Chris e Tiger hanno preso le difese di qualcuno che non sia un membro della famiglia! Non so, è strano da spiegarti.Ma è come se sentissi anche te parte della mia famiglia.> Mel le sussurrò: <Probabilmente è così perché stiamo bene insieme. E comunque anche tu per me sei diventata la mia famiglia: Sei la prima persona a cui penso quando mi sveglio la mattina, e l'ultima prima di andare a dormire! Sei parte di me ormai; ti prego non mi abbandonare mai.> Syd la strinse e le disse: <No mai!> Cadde il silenzio nella stanza; silenzio che fu in seguito spezzato solo dall'improvviso parlare di Syd che le posò un bacio sul capo, credendo che la ragazza si fosse addormentata: <Mel. Ti amo tantissimo!> Mel le poggiò il capo sul cuore e le disse: <Ti amo da morire!>. Non stava dormendo ed aveva sentito tutto. Syd d'altronde era contenta di aver sentito l'ennesima volta quanto grande fosse l'amore che Mel provava per lei, così la strinse a se. Le due si addormentarono.

CAPITOLO 8: Un brutto presentimento

Passarono circa venti giorni. Sia Mel che Syd, come sempre molto unite, affrontavano la loro vita quotidiana, con i loro mille e più impegni, ma tutt'e due, sebbene in maniera diversa, cercavano di portare avanti la missione. Syd avvisò la sua compagna che sarebbe stata fuori Los Angeles per quattro giorni: avrebbe dovuto andare ad ispezionare di persona la situazione alle Isole Salomone e magari sarebbe riuscita a distruggere il progetto dei bastardi. Così la donna partì con l'aereo verso il Pacifico, dopo aver salutato all' aeroporto la sua compagna, con la promessa che sarebbe ritornata quanto prima, per starle vicino.

Passarono due giorni. Mel era rimasta in città; ma era intenzionata a controllare e a proseguire la missione della sua compagna. Non sapeva bene perché, ma sentiva che doveva aiutare la sua compagna, specialmente adesso che la sua identità era stata svelata; doveva cercare di proteggerla a tutti i costi, perché anche lei avrebbe fatto lo stesso. Iniziò dunque a balenarle in mente una cosa: <Credo di conoscere ormai molto bene Syd. Sono affascinata dalla vita che svolge, anche se mi rendo conto che è molto rischiosa. Credo che quando ritornerà, le chiederò di lasciarmi entrare nel suo clan; dopotutto è come se facessi parte anche io della sua famiglia. Vorrei poterle stare vicino e condividere con lei anche questo. Spero che me lo lasci fare. E poi sono curiosa di conoscere gli altri membri oltre Chris! E' incredibile io sono la fidanzata di Hawke, il capo dei "The Sentinels"! Mhm. che strano, ora che ci rifletto, i loro nomi di battaglia sono tutti nomi di animali: Hawke, Fox, Tiger. Come si chiameranno gli altri? Scorpion? Dragon?> penso e si mise a sorridere. Poi tornò con i piedi per terra e si accorse che erano le 12:00. Avrebbe dovuto riposare un po' perché stasera sarebbe iniziata l'attuazione del suo piano al museo. L' aspettava una lunga nottata: Si era messa d'accordo col vicedirettore Jachobson che stasera si sarebbero fatti rinchiudere nel museo per controllare delle cose. La verità era che Mel confidò tutto al vicedirettore, dal suo presunto licenziamento per aver rifiutato le molestie di Baley, al suo sporco giro di affari; ma aveva appositamente evitato di parlargli di Syd e dei "The sentinels"; non poteva sapere fino a che punto l'uomo poteva essergli fedele, non poteva tradire il segreto di Syd. L'uomo comunque era diventato per lei, ormai come un secondo papà, perché era buono e onesto, e seguiva sempre il cuore; e soprattutto, a differenza di Baley, amava tantissimo l'arte. Era l'unico fedele alleato sul quale potesse realmente contare in quel museo, oltre che un grande amico.

Qualche ora dopo Mel varcò la soglia dell'ufficio del vicedirettore.

L'orologio segnava le 21:00, quando Sanders: il custode, chiuse il museo e passò per l'ultima ispezione. I due si erano nascosti insieme nel sottoscala del 4^ piano, che nessuno usava mai controllare; certo, il vicedirettore in quanto "comandante di quella baracca" seppure in maniera temporanea, non avrebbe dovuto chiedere il permesso a nessuno per rimanere ancora nel museo, ma come giustificare la presenza di Mel? E poi il custode avrebbe dovuto segnare su un verbale, che il vice quella sera si era fermato, se Jachobson si fosse scoperto; perciò onde evitare tutti questi casini, i due preferirono nascondersi.

Come previsto Sanders passò, controllò, ed andò via. I due tirarono un sospiro di sollievo ed uscirono allo scoperto. Risalirono al 5^ piano con le scale, ed entrarono nell'ufficio di Jachobson; qui l'uomo preparò del caffè, poi scavò in un cassetto trovando il doppione della chiave dell' ufficio di Baley. Bevvero rapidamente quel caffè, e poi armati di tanta buona pazienza e prudenza, si diressero verso l'ufficio di Baley, ubicato proprio in fondo al corridoio.

La stanza del direttore era immersa nell'oscurità; bisognava cautamente abbassare le tapparelle per poter accendere una lampada, in modo che la luce non destasse sospetti; così la prima ad entrare fu Mel che dirigendosi verso la finestra, inciampò in qualcosa di molto ingombrante. Leggermente barcollando, con una gran paura, riuscì poi nel suo intento, quindi accese l'abatjour che emanò una luce soffusa; a quel punto Jachobson entrò.

La ragazza si voltò e notò di essere inciampata su dei grossi scatoloni perfettamente imballati; ma Jachobson la distolse richiamando la sua attenzione ed accendendo il computer. I due si divisero i compiti: Mentre il vice si occupava della parte informatica, Mel spostò ogni singolo oggetto di quella stanza, con la massima cautela; scavò tra i libri della sua biblioteca personale, alla ricerca anche del più piccolo insignificante dettaglio che potesse svelarle qualcosa di "sporco"; ma niente: Il bastardo non aveva lasciato traccia. Si avvicinò dunque ad un armadietto chiuso con un catenaccio, Mel provò ad armeggiarci; maledisse tutto: Non si apriva quel dannato lucchetto, così Jacobhson le disse: <Ehi! Calmati o ci scoprono se continui a sbraitare così!> Mel molto stizzita gli indicò l'armadietto col catenaccio, e l'uomo continuò: <Hai una forcina?. Che scemo hai i capelli corti come puoi averne una appresso!> Ma Mel si ricordò che in realtà ne aveva con se una. quella di Syd che era rimasta ancora dimenticata nella sua borsa, dall'ultima volta che erano uscite insieme. Mel scavò nella borsa e prese la forcina pensando: <Anche quando non ci sei mi sei utile amore.> poi la porse all'amico. L'uomo riuscì ad aprire il lucchetto in me che non si dica. Mel fu molto meravigliata e disse: <Rick Dove hai imparato?> L'uomo rispose: <Bhe, da piccolino ero un ladruncolo. poi ho messo la testa apposto e. ma non ho dimenticato i "vecchi trucchi del mestiere"!> L'uomo tornò al computer e Mel frugò finché non trovò una cartellina di pelle nera che aprì. Scavò tra quei ritagli di giornale e vecchie foto; poi foto più recenti. Ma si adirò moltissimo quando tra queste foto recenti notò che ve ne era anche una di Syd ed una sua, girò le foto dall'altro lato leggendovi una marea di scritte oscene. Ne rimase parecchio turbata: La foto sua e quella di Syd non sarebbero dovute essere in quella cartellina; poi continuò scovando anche una foto di Fiona in dolci atteggiamenti con Baley. e una in cui lui e il tenente Reevs stavano pescando su un fiume. Apparentemente tutte foto innocue, certo se si esclude quella loro. Ma la ragazza non riusciva proprio a spiegarsi quale legame avessero tutte quelle foto. C'era un dettaglio che le sfuggiva. guardò poi che la cartellina aveva un doppiofondo e finalmente là vi trovò qualcosa di interessante: alcuni contratti di compravendita di terreno vergine sulle Isole Salomone; scritture private tra lui ed il tenente Reevs; concordati tra lui ed i direttori dei musei di New York; Chacago; San Francisco. Quasi istintivamente la ragazza esclamò: <Bingo!> e l'uomo la guardò. Improvvisamente l'uomo esclamò: <Cazzo! Quello stronzo ha protetto tutti i file che ci interessavano con una password! Che io non so!!>

Quasi per buttarla lì, per smorzare la tensione creatasi, Mel gli disse scherzando: <Prova con sesso! O magari. che ne so con Mel! Oppure Hawke!!> L'uomo eseguì l'operazione senza fiatare; in fondo non aveva nulla da perdere ma la sua fu un'aria sbigottita quando vide che inserendo una delle parole che aveva detto Mel, improvvisamente la schermata gli rivelò tutto quello che avrebbero voluto sapere. L'uomo le disse: <Ehi, ma sei una veggente? Come hai fatto a darmi la password esatta?> Mel scoppiò a ridere e disse: <Davvero? Ti ho dato quella giusta? E quale sarebbe: sesso? Lo sapevo! Non è che abbia poi molta fantasia quel maialone!> <No: l'ultima che hai detto.> Incalzò l'uomo. Il sorriso di Mel si trasformò immediatamente in una smorfia di disapprovazione e disse: <Cosa? Vuoi dire che la password è.> l'uomo continuò: <E' Hawke! Sissignore!> Mel impietrita lasciò cadere la cartellina a terra che produsse un tonfo assordante, e che mise in azione l'allarme. I due spensero tutto molto velocemente e decisero di abbandonare l'edificio con le scale esterne prima che Sanders si fosse precipitato da loro. Nel parapiglia generale, le chiavi dell'ufficio di Mr. Baley andarono a finire nella borsa di Mel. Erano circa le 4:00 di mattina quando i due abbandonarono il museo dividendosi per le loro strade.

Mel tornò a casa stanca morta, e sedette sul divano, ma appena stava per addormentarsi squillò il cellulare, lo prese e senza guardare neppure il numero rispose: <Pronto?> <Ciao amore!> si sentì dall'altro lato del telefono: era Syd. <Syd! Amore! Come mai chiami a quest'ora? Ah, già è vero. c'è il fuso orario!> <Non si tratta di questo. Avevo voglia di sentirti! Ti ho disturbato?> <Niente affatto! Sono tornata adesso a casa, sono stata con Rick al museo fino e tardi. Stiamo lavorando per la tua missione!> Il tono di voce della donna si indurì: <Mel, non voglio che altri sappiano della mia missione, compreso questo Rick. Può essere la persona più buona di questo mondo, ma non devi coinvolgerlo. Non mi fido e tu mi stai esponendo troppo!> Mel mortificata le disse: <Guarda che io non ho detto assolutamente nulla di te e della tua missione! Lui pensa che stiamo agendo da soli, e questo deve credere! Anzi, stanotte per sgattaiolare fuori dal museo, mi ha messo le chiavi dell'ufficio del direttore, nella borsa per sbaglio. Credo che domani notte ci andrò da sola. Stiamo scoprendo pian piano altre cose interessanti!> Il tono di Syd diventò furibondo: <Smettila di esporti anche tu in prima linea. Vuoi capirlo o no che non hai a che fare con qualche stronzetto qualunque? Smettila di giocare all'investigatrice privata! E lascia queste cose a chi le sa giostrare!> Mel le disse rassegnata e delusa: <Sei cattiva con me, sto solo cercando di rendermi utile! Vorrei far parte anch'io del tuo clan; dopotutto sono o no parte della tua famiglia?> Il tono di Syd si pacò e disse: <Si che sei parte della mia famiglia! Anzi, sei la parte più preziosa della mia famiglia! Per questo non sopporto l'idea che ti possa accadere qualcosa mentre non ci sono io a difenderti! Per il clan non so. si rischia sempre ogni giorno di avere qualche proiettile conficcato nel didietro: non saresti adatta a questa vita!> Mel incalzò speranzosa: <Tu mettimi alla prova e vedrai! Non ti pentirai di avermi scelto come tua compagna e come membro del tuo clan. Ti servirò le informazioni che vuoi su un "piatto d'argento"! E comincerò da domani! Ora ti lascio. Sono stanca. Buonanotte tesoro mio e pensami!> Syd le rispose: <Comunque avevo chiamato per dirti che ho scoperto che il direttore di Washington non c'entra nulla. Ho contattato un uomo della Polizia Federale, un certo ispettore Sullivan, che probabilmente ci darà una mano. Lo incontrerò presto. Appena tornerò sarai la prima che vorrò vedere. Ehi mi raccomando attenta a come ti muovi, non farmi stare in pensiero per te, specialmente ora che so che farai delle incursioni notturne da sola. Capito Mel? Agisci come agirei io! E non spinta dal tuo impulso. Buonanotte amore! Sta attenta.> <Notte!> Le due si mandarono un bacio e posarono i cellulari.

Erano le 20:00 di domenica sera quando Mel parcheggiò l'auto e salì su fino al quinto piano dalla scala antincendio. Trovò la finestra accostata esattamente come la lasciarono lei e Jachobson l'altra sera. Penetrò furtiva fino alla stanza di Mr. Baley e aprì silenziosamente con la chiave. Accese il solito abatjour e richiuse la porta a chiave dietro di lei. Si mise subito al computer e ripetendo le operazioni che fece l'amico la sera precedente, riuscì ad arrivare ai file protetti e ad inserire la password, digitò dunque Hawke e pensò:< Non deve essere una coincidenza questa password. Baley deve per forza sapere qualcosa di Syd! Specialmente considerando che possiede una sua foto nella cartellina!> poi disse: <Già la cartellina. Se la portassi a Syd potrei darle finalmente modo di risolvere il mistero e di adempiere alla missione. Ma come posso fare? Accidenti, l'armadietto l' ho chiuso io col catenaccio ieri sera prima di scappare.> <Dunque. concentriamoci su questi file. Devo esaminare scrupolosamente tutto: anche la più piccola cazzata!> Il lavoro di estenuanti ricerche di Mel, sembrava non portare a nulla: O si stava sbagliando sul conto di Baley dando retta a Syd; oppure quell'uomo era così tanto abile da distruggere ogni prova contro di lui. Entrò nel file in cui vi erano scritti tutti i movimenti di denaro di Baley; e notò con disappunto che ultimamente aveva incassato sul suo conto personale, più di mezzo milione di dollari; il che è estremamente strano, non poteva essere il suo stipendio mensile, doveva essere qualcosa di più. Con molta fatica riuscì a visualizzare chi era l'emissario di quella ingente somma di denaro: Uno sceicco saudita di nome Abdul Sadul. Certa che questa era la prima informazione buona che avesse potuto trovare per incastrare Baley, stampò una copia di quell' atto. Poi andò a controllare tutti i clienti schedati del museo, ed ancora il personale. Riuscì dunque a risalire a Fiona, che era stata per un po' di tempo la sua segretaria personale, e poi si ricordò della foto vista la sera prima. <e conseguentemente anche la sua amante!> pensò. Vide gli scatoloni imballati a terra e fu tentata di aprirli. ma non poté poiché erano sigillati e timbrati. Improvvisamente però il suo pensiero andò alle foto della sera prima e le balenò che sulla foto di Syd, c'era scritto a caratteri microscopici una sigla: EL. Cosa poteva mai significare quella sigla? Perse ormai le speranze di concludere qualcosa di buono, soprattutto perché per quella sera non poteva accedere alla cartellina di pelle nera, Mel si mise a rovistare un po' su dei vecchissimi elenchi telefonici della città di New York. Era strano che Baley li possedesse, ma d'altronde non era neppure impossibile. Aveva in mente solo quella sigla: EL, EL, EL. quasi come una folgorazione, pensò che poteva essere il nome di una persona.e prese a rovistare sull'elenco telefonico in cerca della lettera "L". Stette un po' di tempo, ma alla fine arrivò a leggere parecchi cognomi con lettera "L", soffermandosi poi ad un paio di questi: Ernest Lawless ed Erick Lawless. <Che strano, hanno entrambi i cognomi della mia amata Syd, forse sarà un omonimia.> Poi però pensò che non poteva essere così: se fosse stata solo un'omonimia, non avrebbe trovato scritto quella sigla sulla foto di Syd. Sempre più confusa prese a fare delle altre ricerche, dimenticandosi di quelle per incastrare il direttore. Nessuna di quelle ricerche si rivelò poi essere utile, quindi fattesi le 23:00, Mel spense tutto e decise di tornarsene a casa a mani quasi vuote e con pochissime informazioni.

Quasi come un rituale, il telefonino di Mel squillò d'improvviso; la ragazza si era assopita sul letto dimenticandoselo acceso; ma poi il fracasso la fece svegliare. Rispose con una voce molto assonnata ma capì che era Syd. La donna le disse: <Scusami, ti ho svegliata? Ero in pena per te.> <Bhe, in effetti stavo dormendo, ma sono contenta di sentirti. Come stai?> <Io sto bene; tu piuttosto, com'è andata al museo? Sei stata attenta?> <Certo, che domande! Non ho lasciato la minima traccia. Però purtroppo non ho scoperto granché, tranne un recente conto di Baley sul quale sono stati accreditati mezzo milione di dollari da un certo Abdul Sadul> <Si lo conosco, è un proprietario di una piattaforma petrolifera in mezzo all'oceano Atlantico. Sapevo già che era coinvolto nel giro! Mel le rispose: <Mi dispiace allora, non ho altre notizie nuove per te, tranne che Baley e Fiona hanno avuto una storia, per cui dici a Chris di lasciarla perdere!> <Già fatto tesoro! Allora ti metto al corrente io dell'ultima novità: Hanno finito la costruzione del casinò: E' una bella serata per fare uno spettacolo di fuochi pirotecnici!> Mel le chiese preoccupata, percependo le intenzioni della compagna: <Cosa vuoi dire?> Syd si fece più seria: <Soltanto che stasera farò saltare in aria il casinò. Devo andare a piazzare delle cariche esplosive attorno all'edificio. Spero di riuscire a farcela da sola!> Mel diventò molto preoccupata: <Syd, perché non chiedi l'aiuto di uno del clan? Non puoi fare questo lavoro solo tu. E' molto pericoloso! Ho paura.> Syd incalzò: <Non posso. Ormai è diventato affar mio in primo luogo! Bhe, visto che ti ho disturbato allora scusami. Dai torna a dormire che sei stanca. Buonanotte e sogni d'oro!> Mel con tono allarmato: <Ti prego stai attenta, pensa a me. Non rimetterci la pelle, sennò come farò io ad andare avanti senza te? Ti amo alla follia!> Syd la rassicurò: <Tranquilla, non ho nessuna voglia di morire! Non prima di averti visto, abbracciata e aver fatto ancora l'amore con te! Ti amo, sei la mia unica ragione di vita!> Mel si rasserenò, rimase un attimo in silenzio e poi chiese: <Posso farti una domanda molto personale? Come si chiamava il tuo papà? Ovviamente non hai l'obbligo di rispondermi!> Syd esitò una attimo, poi con voce più decisa disse: <Erick. si chiamava Erick Lawless!> Il volto di Mel sbiancò, rimase allibita da quello che aveva appreso, e non pronunciò più parola. Syd le disse: <Perché me lo chiedi? Ehi, Mel, ci sei ancora? Mel rispondi!> Poi tornando in se la giovane disse: <Si ci sono. Scusa ma sono molto stanca. Buonanotte.> <Buonanotte.>

La giovane era a dir poco sconvolta dalla notizia che aveva appreso, così non curante che fosse l' 00:30 prese le chiavi della sua vettura e la borsa, prese una forcina dal bagno; poi uscì senza chiudere a chiave la porta di casa. Mel era decisa a vederci chiaro!

La giovane era di nuovo nella stanza di Baly. La prima cosa che fece, seppure con qualche difficoltà, fu di aprire l'armadietto per prendere ancora quella cartellina nera. Stavolta sfilò tutti i documenti del raggiro di Baley e li mise nella sua borsa. Poi riprese in mano quelle strane foto. Tra tutte sfilò via quella di Syd e ricontrollò il retro, dove vi erano quelle iniziali: <EL. non mi sono sbagliata! Ma qual è il nesso tra Erick Lawless e Michael Baley? Perché la password del computer del direttore è Hawke?> Mel si adagiò sul divanetto e cominciò a pensare a tutte le possibili ipotesi. poi notò un'evidente somiglianza tra la calligrafia di Baley e quella di Lawless. lasciò la foto poggiandola sul tavolino poco distante, ma subito la riprese in mano studiandola attentamente, perché si era accorta della somiglianza impressionante della forma del viso di Syd, con quella di Baley: Stessi zigomi, stesso profilo, stessa fronte spaziosa e bocca carnosa. Un orribile pensiero le venne in mente, e scosse la testa come per volerlo scacciare a tutti i costi.

Improvvisamente i suoi pensieri furono distratti da un rumore assordante che proveniva dal 4^piano. Gettò uno sguardo all'orologio che segnava le 3:00. Molto agitata richiuse velocemente l'armadietto, ed uscì dalla stanza, dimenticandosi di riprendere la borsetta. Guardò giù dalla tromba delle scale e mettendo in seguito a fuoco, si accorse della sagoma di un uomo che stava salendo verso di lei. All'istante si ricordò delle raccomandazioni fattegli da Syd: <Sta attenta!> Così chiuse a chiave l'ufficio di Baley e si catapultò giù per la scala antincendio, raccomandandosi di chiudere la finestra dietro di se.

Solo quando tornò a casa si accorse di non avere più con se la borsetta, e se ne rammaricò, ma non più di tanto; sarebbe tornata a prenderla l'indomani.

Le venne poi in mente di chiamare il suo amico Jachobson e lo fece. <Ciao Rick!> Appena udì risposta dall'altro lato. L'uomo le rispose riconoscendola: <Ciao Mel, ma sai che ore sono?> La giovane incalzò: <Che domande, certo che so che ora è. Scusami per il disturbo, ma volevo solo dirti che hai dimenticato le chiavi dell'ufficio di Baley nella mia borsa ieri; così stasera ci sono ritornata.> L'uomo allarmato rispose: <Mel tu sei un'incosciente!> La ragazza continuò: <Ho scoperto cose interessanti: Avevamo ragione, forse sono ad un passo dalla verità!> <Si, lo credo, ma non puoi rischiare la vita ogni volta che ti comporti così. Sembri quasi ossessionata da questa verità.Devi smetterla di agire d'impulso!> La ragazza rispose: <Scusa, so che hai ragione.> L'amico le disse: <Comunque ormai è fatta. Bhe buonanotte, anzi buongiorno vista l'ora! Dai, fammi andare a dormire che tra qualche ora dovrò essere al museo! .Oh ma cos'è? La nottata delle visite? Hanno suonato alla porta. Chissà chi sarà a quest'ora. Io vado.> <Buonanotte Rick e scusa ancora per l'ora!>

Contemporaneamente alle Isole Salomone, Syd incontrò come annunciato il tenente Sullivan e gli spiegò con molta calma tutta la situazione; gli parlo della truffa dei direttori, del nuovo casinò, della polizia corrotta, ed infine non poté fare a meno di rivelargli la sua identità, in quanto l'ispettore dubitava della veridicità delle sue parole. Una volta sistemata tutta la situazione, la donna era pronta per entrare in azione: Insieme a Sullivan decise di far saltare in aria il frutto di tutti quei giri illegali. Syd piazzò le cariche esplosive con non poche difficoltà, rischiando più volte di rimanerci secca; Sullivan la osservava un po' più da lontano, conversando di tanto in tanto con la donna, tramite ricetrasmittente. Poi si apprestò a fare delle urgenti telefonate di lavoro.

Sarebbe filato tutto liscio se non si fosse verificato improvvisamente un imprevisto: Mancavano circa 5 minuti alla detonazione dell'esplosivo, e Syd fu fermata all'ingresso del casinò, dagli scagnozzi di Reevs, facilmente riconoscibili poiché fra questi vi era anche l'uomo col tatuaggio dello scorpione. Sapeva che mancava pochissimo allo scoppio, ma Syd afferrò ugualmente la sua ricetrasmittente e disse a Sullivan di andare subito via, perché tra un po' sarebbe esploso tutto. L'ispettore inizialmente obiettò, ma poi Syd incalzò: <Coraggio, corra ad arrestare quei miseri bastardi in America.Si sbrighi, non c'è tempo da perdere!.E la prego: Se mi succedesse qualcosa, rintracci Tiger e dica al mio clan di accogliere anche Mel nella nostra grande famiglia.Avrà bisogno di tutti loro. E un'ultima cosa: Voglio che la mia eredità di capo dei "The Sentinels" passi a Tiger e Mel! E adesso vada via!!> Sullivan eseguì senza battere ciglio dicendogli: <Ok. Ma tu vedi di restare viva!>

Iniziò lo scontro: Gli uomini di Reevs erano cinque, tutti contro Syd. Uno ad uno si facevano avanti per combatterla; ma la donna con una forza davvero sbalorditiva, dettatagli dal fatto che doveva sopravvivere a tutti i costi, riuscì ad assestare calci e pugni a volontà, finche non mise i quattro K.O. Rimaneva quindi l'ultimo di loro, quello con lo scorpione tatuato, e meno di un minuto alla detonazione. I due si affrontarono come leoni in lotta per la sopravvivenza: Sapevano entrambi che uno dei due doveva perire, e Syd sperava proprio che non fosse lei. Mentre era concentrata a parare calci e pugni, cercando di sferrare un attacco decente, il suo pensiero andò a Mel, e poi alla sua famiglia; improvvisamente si ritrovò a dialogare interiormente: <Se esisti Dio, io ti prego.Fa che riesca a rivedere la dolce Mel e quegli svitati del clan! Non ti ho mai pregato, non ti ho mai chiesto niente nei miei 26 anni di vita, neppure quando quel bastardo di mio padre mi abbandonò con mio fratello piccolo ed ammalato.Ma per favore ora dammi una mano! Sai ce lo sto facendo per una buona causa.> Quella distrazione le fu fatale: L'uomo riuscì ad atterrarla e ad affondare un paio di calci nell'addome; ma con un potente calcio Syd riuscì a far piegare in due dal dolore quel brutto ceffo; poi gli direzionò un pugno in pieno viso. L'uomo cadde a terra stordito; Syd doveva scappare immediatamente. Prima di cominciare la sua folle corsa verso la salvezza, gli disse: <Salutami Satana quando andrai all'inferno! E digli che non è ancora giunto il mio momento! E' ancora presto per raggiungerlo!> Detto questo corse a gambe levate. Riuscì a malapena ad uscire da quell'edificio che esplose all'istante, ma l'impatto con l'onda d'urto la scaraventò molto lontano, facendola sbattere a terra e facendole perdere i sensi. Quando qualche istante dopo riaprì gli occhi, Sullivan era con lei; Syd allora si tirò a sedersi e disse: <Cosa diamine ci fa ancora qui?> L'ispettore le rispose con molta calma: <Ero arrivato vicino al mio jet personale, ma poi mi sono ricordato che un'amica era nei guai e sono tornato indietro a riprenderla!>

Syd esclamò sorpresa: <Ma se non mi conosce nemmeno!> Lui incalzò: <Smettila di darmi del lei Sydney! Mi fai sentire un vecchio bacucco, ed in realtà io ho solo 32 anni! Chiamami soltanto Kevin! In fondo gli amici non si danno del lei. E non serve conoscersi da una vita per capire il valore dell'amicizia: Chiunque stia dalla parte della giustizia è sicuramente mio grande amico! Come non potresti esserlo tu che ci hai aiutato innumerevoli volte a catturare i più svariati criminali, rimanendo sempre nell'ombra con le tue sentinelle? L'intera America ha un debito con voi.>

I due si diedero la mano da buoni amici, poi Sullivan le disse: <Ti aiuto ad alzarti. Forza che sei brutta con quella maschera di sangue in faccia! Andiamo principessa guerriera.Ti riporto in America e poi corro ad arrestare quei bastardi!>

CAPITOLO 9: Rivelazioni

Los Angeles 8:30 A.M - Casa di Mel-

<<Apriamo il notiziario della mattina di Smiley Channel con due importanti notizie: Questa notte sulle Isole Salomone, gli abitanti sono stati svegliati da una violenta esplosione. La banda "The Sentinels" ha fatto esplodere un casinò illegale, costruito tra l'altro con i soldi delle mazzette avuti da noti direttori mussali, in cambio di opere d'arte originali. E' stato così sventato il mistero dei furti delle opere d'arte nei musei che venivano sostituite con dei falsi perfettamente uguali, e vendute ad uomini ricchissimi come Abdul Sadul (il ricco proprietario della piattaforma petrolifera "Black Gold" nell'oceano Atlantico) il cui ora è stato multato in maniera molto salata e condannato a 10 anni di carcere. Hawke, il capo delle sentinelle, con l'aiuto del suo gruppo e dell'ispettore federale Sullivan, è riuscita a sventare il malvagio piano dei direttori dei musei di San Francisco, New York, Chicago. inoltre sembra che sia coinvolto nell'affare anche il Direttore Baley del Southwest Museum di Los Angeles. Il giro di questi loschi traffici ammontava a circa 300 milioni di dollari, investiti tutti nell'casinò "Beautiful Life", che i direttori stavano finendo di allestire, per clienti prestigiosi ed alquanto ricchi. Ma l'intervanto delle Sentinelle, in azione congiunta con la polizia federale, è stato provvidenziale. A poche ore fa risalgono le dimissioni dei suddetti direttori ed il loro successivo ed immediato arresto. All'appello sembra mancare solo Micheal Baley, di cui non si hanno prove certe, e che è inspiegabilmente sparito dalla circolazione. La polizia federale sta svolgendo inoltre importanti indagini sulla corruzione delle forze dell'ordine.>>

Mel sorrise a 32 denti quando finì di ascoltare quella notizia e disse: <Hawke! Syd amore mio, ce l' hai fatta!> Poi si soffermò all'ascolto dell'altra importante notizia

<<Ed ora un'importante notizia purtroppo di cronaca nera: La polizia di Los Angeles, comandata dal tenente Reevs ha fatto irruzione in casa di un uomo intorno alle 5:30 di questa mattina. L'uomo in questione è Richard Jachobson, trovato in una pozza di sangue ucciso da un'altra persona che è scappata dalla finestra. L'allarme è stato dato da una vicina del defunto che verso le 4:00 ha udito parlare a voce alta, molto animatamente Jachobson ed un misterioso interlocutore.E dopo poco 4 spari di pistola. Vogliamo ricordarvi che Richard Jachobson era il vicedirettore del Southwest museum di Los Angeles ed un importante membro del comitato per la promozione e lo sviluppo culturale del paese, oltre che un apprezzato critico d'arte.>>

Mel spense il televisore. Quella notizia fu per lei drammatica, brutale, quasi come lo è un fulmine a ciel sereno. Scoppiò a piangere: Rick era l'unico suo amico ed alleato, era il suo secondo papà ed ora era morto, per colpa di chi? Chi poteva essere la bestia che aveva ucciso una persona tanto buona e gentile?

Mel si sentiva scoppiare, aveva bisogno di parlare con qualcuno, di sfogarsi. Così il suo pensiero andò subito a Syd. Compose il numero di telefono della compagna che dopo qualche squillo le rispose riconoscendola: <Salve Amore mio! Come va? Oggi per me è proprio una bella giornata.Ho finito la missione!> Mel le disse facendo trasparire la sua tristezza: <Si ho sentito il telegiornale, sei stata fortissima. Ma ti sei fatta male?> Syd le rispose: <No sono solo un po' ammaccata ma sto bene! Te piuttosto.Cos' hai? Ti sento incredibilmente triste.> Mel trattenendo le lacrime disse: <Vedi il fatto è che.> Syd incuriosita le disse: <Avanti, continua!> Mel scoppiò a piangere e disse: <Il fatto è che Rick, il mio amico è morto. Hanno dato la notizia al telegiornale di questa mattina!> Syd il cui tono divenne di colpo serio: <Ma che stai blaterando?> <Quello che ti sto dicendo! Qualche brutto figlio di puttana ha ucciso Jachobson nel suo appartamento stanotte verso le 4:00. Poi Reevs è intervenuto su richiesta di una vicina e l' ha trovato morto. E pensare che circa mezz'ora prima avevamo parlato al telefono.>Syd le si rivolse con fare dolce e protettivo: <Ok, adesso cerca di calmarti un po' piccola. Mi dispiace. Mi dispiace davvero tanto. Ascolta: sarò lì da te quanto prima. Ti sono vicina e ricordati che ti amo!> Mel leggermente rincuorata le disse: <Probabilmente non mi troverai perché scendo ad organizzare il suo funerale, non aveva nessuno e dovrò avvertire anche il figlio che adesso vive in Italia. Ma hai pur sempre le chiavi, se non dovessi trovarmi, apri ed accomodati. Ti amo anch'io.> E riagganciarono.

Venne dunque la sera. La giovane non aveva dimenticato che doveva tornare a prendere la sua borsetta nell'ufficio di Baley, così mise un jeans ed una camicia smaniata,prese le chiavi e prima di uscire scrisse un biglietto che ripose sul tavolo nel salotto.

Mel arrivò all'ufficio di Baley salendo per la solita via d'accesso. Aprì la porta dell'ufficio del direttore e la richiuse senza girare la chiave dietro di se. Accese la luce e si mise a trovare la borsetta: Che strano, l'aveva lasciata sul divano. All'improvviso una voce cupa e beffarda le si rivolge: <Buonasera Melanie, cercavi questa?> Mel si voltò di scatto, era sbalordita, non poteva credere ai suoi occhi ed esclamò: <Baley! Che ci fai qua?> <Veramente tu dovresti dirmi che ci fai qua nel mio ufficio!> Mel si trovò in imbarazzo e disse: <Io ehm.> Ma prima che pronunciasse parola Baley le si avvicinò e disse: <Sono tornato qualche giorno prima, ho visto la mia opera d'arte procedere alla grande e poi è arrivata quella cessa di Hawke che ha rovinato tutto! A quanto vedo ho fatto bene a tornare qualche giorno prima, qui c'era gente che giocava sporco! Scopriva i miei piani.> Mel gli rise in faccia e disse: <Senti chi parla!> Baley le riempì la faccia di schiaffi dicendo: <Ecco che ci facevi qua! Volevi fottermi lurida zoccola!!> E tirò via dalla borsetta di Mel i documenti dei suoi imbrogli. Poi disse: <Sono rimasto nascosto nello sgabuzzino tutta la giornata per colpa tua e di quella fottuta lesbica della tua amica! Ma adesso te la farò pagare!> Improvvisamente alla compagnia si unì Reevs e la nipote Fiona che uscirono anche loro dallo sgabuzzino. I tre si avventarono contro Mel; lei era impaurita. Ma prese il coraggio a due mani e con tanto sangue freddo decise di chiedere spiegazioni a Baley; quella era l'occasione buona per farsi dire tutta la verità: Chi meglio di Baley poteva dirgliela? Così incalzò con tono di voce da dura:< Voglio sapere tutta la verità! Tutto, anche il più piccolo particolare!> Reevs le diede un pugno nello stomaco e le disse: <Non sei nelle condizioni adatte per dettare leggi!> Mel si accasciò al suolo mantenendosi l'addome e disse: <Come vedo non mi sbagliavo. Siete pezzi di merda tutti e tre indistintamente! Bravi, è facile competere tre contro uno! Siete vigliacchi!> Baley allora le disse: <E tu sei una rompipalle tremenda. Sai cosa faccio di solito ai moscerini fastidiosi come te? Li schiaccio!!> Mel si rialzò barcollante e prese una ceneriera di vetro dal tavolino, la scaraventò violentemente a terra ed urlò: <Voglio sapere questa maledetta verità!> Baley la guardò sorpreso e con tono sarcastico la applaudì e disse: <Brava! Tu e la tua donna avete sventato i miei piani! Mi avete distrutto la vita, una vita di sacrifici!> <I sacrifici non sono quelli che fai tu Baley! Anzi, scommetto che non hai mai dovuto faticare per ottenere tutto nella vita, anche le cose più immorali ed illecite! D'altronde è facile agire come te: Basta essere sufficientemente senza scrupoli ed accerchiarsi di persone marce come te! E chi meglio di un tenente di polizia corrotto e di una puttanella come lei potevano allearsi con te?> Fiona la prese per i capelli e le disse: <Bada a come parli lesbica del cazzo!> Mel non ci vide più; era accecata dalla collera nei confronti di quella ragazza che la stava insultando e che si era presa gioco del povero Chris così le diede una serie di pugni in faccia, tanto da romperle il naso e disse: <Tu bada a come parli! Se c'è una da biasimare quella non sono certo io perché amo una donna, ma sei tu perché non sei degna neppure di essere chiamata con questo nome: Non sei una donna, sei una serpe! Com'è stato scoparti Fox? Com'è stato tradirlo vendendolo a tuo zio e al tuo amante in cambio di qualche pidocchio di soldo?> Mel la fissò negli occhi e continuò: <Oh si, non fare quella faccia stupita, ho capito che eri l'amante di Baley fin dalle prime volte che ti ho vista nel museo, e quella in cartellina nera c'è la prova che quello che dico corrisponde a verità. Com'è vero che fra te Baley, e Reevs vi sono state delle scritture private nelle quali vi siete tolti dai casini parecchie volte vicendevolmente! Ma c'è dell'altro e voglio saperlo!> Prese una statuetta e la gettò a terra frantumandola, poi tirò giù la libreria facendo cadere e strappare tutti quei preziosi libri di Baley! Sembrava una furia scatenata, era incollerita, diceva: <Parla cazzo! O ti distruggo l'ufficio!> Improvvisamente però Reevs caricò il revolver che aveva avuto fino ad allora nella fondina e le sparò un colpo al braccio. Il proiettile la colpì solo di striscio, ma il sangue le cominciò ad uscire copioso dalla ferita. Pose una mano sulla ferita cercando di tamponare la fuoriuscita di sangue e guardò i presenti in cagnesco. Forse mosso da pietà Beley le disse: <Cosa vuoi sapere? Hai gia sventato il piano delle opere d'arte; quella era la verità!> Mel sussurrò: <Mi riferisco a Syd: Perché hai la foto di Syd nella cartellina? Che significa la sigla EL sulla foto di Syd? E perché la password del tuo computer è Hawke?> Baley le disse con tanta cattiveria: <Ok cara Mel, vedi L'iniziale EL sulla foto di Syd significa Erick Lawless! Ovvero il mio vero nome, la mia identità, prima che mi operassi e mi facessi una plastica facciale. Si Erick Lawless e Michael Baley sono in realtà la stessa persona! E la tua cara Syd, non è altri che Hawke, mantre Fox è suo fratello Chris. Vedi la mia Fiona è servita a qualcosa!! Sei sconvolta?> Mel abbasò gli occhi in segno di resa e disse: <Sei un verme!>

Poi con molta fierezza Baley continuò:<Preparati a ricevere un altro duro colpo; te lo dico senza mezze misure: Ho la fissazione di Syd, perché Syd è mia figlia!> Mel sbiancò, poi gli disse: <N..non ci credo! Com'è possibile?> Baley continuò sarcastico: <Credo che la mia cara figlia ti abbia raccontato la sua triste storia: La sciocca si ostinava nel suo atteggiamento, ma perché difendere i più deboli quando ci si può alleare con i più forti e vincere?> Mel rispose: <Non è vero! Alla fine la sola cosa che vince è sempre la giustizia e l'amore!> Baley la canzonò: <Che idiota che sei! Parli come mia moglie quando ficcava in testa tutte queste cazzate a Syd!>

Mel: <Perché parli così!> Baley le si avvicinò, le tirò i capelli e disse: <Perché io odio Sydney e odio anche Hawke! Perché so che sono la stessa persona; perché Syd si è sempre schierata dalla parte dei più deboli rinunciando di diventare una persona conosciuta e temuta. Ho sempre sognato che diventasse come Al Capone! O magari anche come Saddam Hussein! Una testa calda insomma, pronta a schiacciare qualunque cosa le ostacolasse il cammino! Ed invece per colpa della madre prima, e per colpa tua adesso, non è che una pappamolla sentimentale che in passato ha avuto storie con uomini e con donne e si è fatta mettere incinta de quel cretino di Tiger!> Mel rimase sconvolta: <Come le sai queste cose?> Baley continuò: <Oh bhe, mi sono sempre informato su mia figlia, ed il mio amico Reevs mi ha dato una mano in questo!> Mel lo guardò negli occhi e gli disse solo: <Tu sei pazzo!!> Poi si rialzò, prese la borsetta e ancora tutta ferita e sporca di sangue si avviò verso l'uscita. Nel momento in cui aprì la porta, Reevs la chiamò e disse: <Dici ad Hawke che tra un po' saremo alla resa dei conti!> Poi Baley continuò malignamente: <Ma come, già te ne vai? E non vuoi sentire come ho ucciso il tuo amico Rick Jachobson?> Mel si fermò di colpo, si voltò e disse: <Sei stato tu! Sei stato tu maledetto bastardo!> E posata la borsetta gli corse incontro per percuoterlo. Appena Mel fu abbastanza vicina, Reevs la freddò con due colpi al petto. La giovane cadde stremata ed esanime al suolo, priva di ogni energia vitale; prima di perdere i sensi, sentì solo le risa dei tre riecheggiare nella stanza.

Contemporaneamente a questi eventi, Syd era appena tornata a Los Angeles e si stava dirigendo a bordo della sua spider da Mel; era da parecchio che non si vedevano e la desiderava alla follia. Appena sul pianerottolo, aprì col suo mazzo di chiavi ed entrò nell'oscurità. Accese la luce chiamando il nome della giovane più volte: <Amore.sono a casa!>, ma niente.Nessuna traccia di Mel. Fece un rapido giro per tutte le stanze e finalmente si accorse del biglietto lasciatole per lei sul tavolo. Syd lo apri e lo lesse: <Semmai trovassi a passarti da queste parti, corri ad aiutarmi, sono al museo perché devo recuperare una cosa, ma ho uno strano presentimento. Credo di essermi cacciata in guai seri e rischio molto. Credo che mi troverai negli uffici amministrativi, usa la scala antincendio e sali fino al quinto piano. Accada quel che accada ricordati che ti amo e ti amerò per sempre!>

Syd gettò il bigliettino sul tavolo, riprese le chiavi ed uscì come un razzo. Mentre faceva le scale a quattro a quattro, chiamò Tiger dal telefonino e gli disse di farsi trovare all'angolo di Eggmont Road tra dieci minuti, poiché sarebbero dovuti andare al museo. Syd gli avrebbe spiegato tutto per strada.

I due volarono al museo infrangendo praticamente tutti i divieti stradali. Come Mel gli aveva scritto nel biglietto, Syd Tiger salirono dalla scala antincendio fino al quinto piano; camminarono quindi lungo tutto il corridoio e quando finalmente trovarono l'ufficio del direttore, Tiger sfondò con un calcio la porta. Un secondo dopo Syd vide uno spettacolo macabro che le fece ghiacciare il sangue nelle vene: La sua compagna che giaceva a terra riversa in una pozza di sangue. La donna corse subito verso la compagna esanime, seguita a ruota dall'amico. Syd le si abbassò vicino e rivoltandola la prese tra le sue braccia; notò all'istante i due colpi al petto che aveva ricevuto. Le lacrime cominciarono a farsi largo nei suoi occhi e a scendere copiose per le sue gote, mentre l'amico enormemente dispiaciuto le stava accanto senza fiatare. La donna fece pressione sul petto, usando dei punti di pressione imparati da un suo amico cinese, così riuscì a fermare l'emorragia. Cercò poi di interloquire con la partner che era ormai pallida e priva di sensi da qualche minuto: <Mel. Amore mio sono qua! Sono qui al tuo fianco! So che puoi sentirmi; ti prego apri gli occhi. Mel guardami: Ti prego, reagisci per favore!> Tiger poggiò la mano sulla sua spalla e le disse: <Syd. Lasciala stare, probabilmente non ce la farà: Ha perso troppo sangue.> La donna lo spinse via dicendo infuriata: <Oh certo che ce la farà! Lei è una dura, è una sentinella come noi, è la mia vita. non può morire; non glielo permetterò!> Tiger vide negli occhi dell'amica la determinazione della disperazione e disse: <Allora se dobbiamo salvarla facciamo presto: Portiamola subito a casa e chiamiamo Tony e Chloe, loro sono dottore ed infermiera all'ospedale di Pasadena; devono pur sfruttare la loro laurea in qualche modo no? Spero che saprà come curarla. Lo chiamo immediatamente!> Mentre Tiger parlava a telefono, Syd notò un bigliettino sul tavolo con su scritto: <Come tu hai distrutto il mio casinò, frutto di tutti questi anni di sacrifici, così io ho distrutto tutto quello che avevi di più caro al mondo: La tua bionda innamorata! A mai più rivederci cara Hawke. Mr Baley.>

Syd posò il suo sguardo sulla piccola Mel che riusciva a malapena a respirare. Il suo volto era pallido, tutto pesto; sulla spalla vi era ancora il segno del proiettile che l'aveva colpita di striscio; e sul petto i segni di quei due proiettili che probabilmente le sarebbero stati letali.

Syd si alzò mentre contemporaneamente Tiger posò il telefonino. Prese il polso di Mel per ascoltarne il battito cardiaco quasi impercettibile. La sollevò in braccio per portarla via e poi tra le lacrime urlò: <Prega Iddio che Mel non muoia sporca carogna! Altrimenti giuro che passerò il resto della mia vita a perseguitarti!!> I due corsero via, ma prima su richiesta di Syd, Tiger afferrò la borsa di Mel portandola con loro. Decisero di portare la moribonda a casa sua, nel caso si fosse risvegliata ed avrebbe voluto trovare un ambiente a lei familiare. Syd la adagiò sul letto, le tolse la maglietta intrisa di sangue facendola restare solo col reggiseno; prese poi dell'acqua in una bacinella ed un asciugamano e le ripulì dal sangue tutte le ferite. Così suonò il campanello e Tiger che era di là, andò ad aprire. Tony, Chloe e Chris entrarono con degli scatoloni in mano. Poi il dottore chiese: <Che è successo?> Tiger rispose: <Non c'è tempo per le spiegazioni: E' un brutto affare: Mel, la ragazza di Syd, nonché la nostra fonte di dritte è stata ferita gravemente!> Chris rispose alquanto preoccupato: <Ma ora come sta? E Syd dov'è?>Tiger continuò: <Mel sta malissimo, e Syd e di là con lei! Cazzo Tony sbrigati!!> Tony e Chloe vennero accompagnati nella stanza dove furono sistemati ed aperti anche gli scatoloni. Videro Syd sconvolta e in lacrime che stringeva la mano della compagna. In pochissimo tempo i due allestirono una specie di "ospedale da campo" nella camera da letto di Mel. Poi chiesero a Syd di spostarsi: Ci avrebbero pensato loro. La donna non voleva andarsene, quindi Chris e Tiger la presero di forza trascinandola fuori; ma prima di uscire Syd si rivolse facendo appello a Tony: <Ti scongiuro Tony, salvala!!> Tony la guardò e le disse: <Tranquillizzati. Farò del mio meglio. Certo è in condizioni critiche ma ci proverò!> Poi guardò l'infermiera e disse: <Allora Chloe è il momento di mettere in pratica tutti gli insegnamenti che ho avuto negli ospedali militari della Jugoslavia e del Kosovo!>

Passarono circa 4 ore da che i due si erano rinchiusi nella camera, e Syd era parecchio agitata: sembrava una pantera in gabbia, non sapeva cosa fare; fondamentalmente era arrabbiata con se stessa perché lei era l'unica che non avrebbe potuto fare niente in quella situazione così delicata se non aspettare e magari pregare. Tutto ciò a cui riusciva a pensare, era solo come vendicarsi di Baley. Tutti gli altri membri del clan che intanto li avevano raggiunti da Mel, stavano in silenzio a guardarla dispiaciuti dell'accaduto e molto preoccupati dall'eventuale reazione del loro capo se avesse perso la sua amata.

Dopo un po' si sentì un rumore di porta, e Tony e Chloe uscirono dalla stanza sfilandosi i guanti monouso chirurgici ancora sporchi di sangue. Tony disse ai presenti: <Abbiamo fatto tutto quello che potevamo; i proiettili hanno lesionato solo leggermente i polmoni, ma abbiamo posto rimedio, e comunque nessun altro organo vitale è stato danneggiato, ma le hanno rotto la III e la IV costola. Ora dobbiamo solo sperare che reagisca e si riprenda!> Syd si precipitò dalla partner, e presa una sedia le si sedette vicino. Le carezzò il viso, le baciò la fronte e poi strinse la sua mano. Le disse con tono dolce e disperato di chi non vuole perdere a nessun costo tutto ciò che ha di più prezioso: <Amore mio.Resisti! Non puoi lasciarmi così. Non te ne puoi andare senza di me. Ti ricordi quanti progetti avevamo fatto insieme? Io voglio realizzarli tutti, ma per farlo mi serve anche il tuo aiuto. Come potrei vivere pensando di realizzarli senza di te che sei la mia continua ispiratrice di nobili sentimenti?> Un'altra lacrima le solcò il viso, si avvicinò al volto di Mel per carpirne il lievissimo respiro, e la sua lacrima cadde sul volto della giovane. Mel riaprì lentamente gli occhi, sentiva che stava male, ma allo stesso tempo aveva percepito anche il dolore morale della compagna; così sussurrò quasi impercettibilmente: <Syd amore! Perché piangi? E' successo qualcosa?> Syd asciugò in fretta le lacrime col braccio e disse: <No, nulla. Cerca di riposare, solo così potrai stare meglio. Io sono qui vicino a te, veglierò su di te! Riposa!!> Mel incalzò non terminando la frase perché gli mancò il respiro: <Syd, non capisci? Io mi devo rialzare, devo organizzare i funerali di Rick, e devo avvisare suo figlio a Bologna! Devo.> Syd la rimproverò dolcemente: <Devi solo stare tranquilla e pensare a guarire. Al resto penso io. E non sforzarti a parlare. Potrebbe essere controindicativo.>Mel le disse: <La borsa; dov'è la mia borsa?> Cercò di abbandonare la posizione sdraiata per sedersi in mezzo al letto, ma appena ci provò, senti un dolore lancinante alla cassa toracica e ricadde subito sdraiata gemendo a gran voce dal dolore. Syd le rispose: <Mel vuoi calmarti per favore? Ti ho detto che ti devi riposare, e se tu ti ostini a muoverti su quelle costole rotte, non potrai guarire mai!> Mel ripeté: <Syd dov'è la mia borsa?> La donna in calzò:<Che ti importa della borsa?> Mel: <E' qui?> Syd rispose: <Si! E' qui, ma perché la vuoi a tutti i costi?>

Mel tossì, un grumo di sangue le cadde sul cuscino e disse prima di svenire dal dolore: <Aprila.> Syd vide che la sua compagna si rilassò, chiudendo gli occhi; la scosse e iniziò a chiamarla a gran voce; Tony accorse subito e le disse: <Non preoccuparti, è solo svenuta. Se supera le prossime 24 ore sopravvivrà!> Poi andò dagli altri.

Syd rimase ancora sola con Mel e pensava: <Dov'è la borsa, perché mi ha parlato della borsa?> Squadrò tutta la stanza con lo sguardo e finalmente trovò sulla scrivania di Melanie, la borsa in questione. La prese è l'aprì. Con sua grande sorpresa, prese tra le mani tutti i documenti che incastravano Baley e Reevs; con quelli avrebbe potuto definitivamente inchiodarli e consegnarli alla giustizia. Tornò a sedersi vicino alla sua malata e disse carezzandole il viso: <Tu lo sapevi! Sapevi che per incastrarli definitivamente mi sarebbero serviti questi documenti, e me li hai portati! Hai rischiato la vita e ti trovi ancora adesso in bilico tra la vita e la morte e hai pensato solo a me, alle mie preoccupazioni. hai cercato di risolvere a modo tuo un mio problema. Ti ringrazio, ma adesso non riesco a fare a meno di essere un po' risentita nei tuoi riguardi, perché hai rischiato tutto, e non si agisce esponendosi così. Ho paura di perderti: Mel, ti amo enormemente; ti amo più di qualsiasi altra cosa al mondo, ti amo come non ho mai amato nessuno, perché adoro il tuo modo di essere: semplicemente unica e speciale. Amo tutto di te.ma principalmente il tuo altruismo. Pensa a guarire, ti prometto che al resto penserò io, come faresti tu con me!>

Il suo sguardo si fece deciso, tenace e detto questo le diede un leggerissimo bacio sulle labbra per poi uscire dalla stanza.

Trovò i suoi amici seduti in salotto che discorrevano della loro missione appena terminata, che gli aveva lasciato l'amaro in bocca per non essere riusciti a catturare quella carogna di Baley, e per non essere riusciti a incastrare anche William Reevs. Improvvisamente dal fondo della stanza tuonò maestosa una voce: <Su con la vita ragazzi, nessun "amaro in bocca"! Ci servivano delle prove concrete per inchiodare quei due malfattori? Mel, una comunissima ragazza piena di risorse ce le ha fornite tutte!> Tutti si girarono; Tiger pensò: <Che grinta! Il vecchio falco è tornato a volare alto nel cielo!>. Lei gettò con violenza sotto i loro occhi tutte quelle scartoffie. Poi continuò: <C'è tutto: contratti di compravendita di terreno vergine sulle Isole Salomone; scritture private tra Baley ed il tenente Reevs; concordati tra lui ed i direttori dei musei di New York; Chicago; San Francisco! Ragazzi abbiamo vinto!!> Tutti i presenti furono alquanto meravigliati e si gettarono occhiate di intesa. Poi Syd disse con una ritrovata speranza e il suo solito spirito di tenacia e ostilità: <Forza ragazzi, la missione non è finita: Dobbiamo incontrare Kevin Sullivan e portargli questi documenti: Tiger, Fred e Jade, vi organizzerò un incontro con questo agente federale nel quale gli darete questi preziosi documenti; solo così potrà emettere il mandato di cattura per quei due stronzi; Tony e Chole, mi servite qui in città nel caso avessi problemi con Mel; Chris, Vicky e Ross, a voi un incarico più "casereccio": occupatevi dei funerali del vicedirettore del Southwest Museum; era un carissimo amico di Mel, e collaborava anche lui con noi. Ho promesso a Mel che me ne sarei occupata io, ma non voglio lasciarla sola. Ah, Chris, rintraccia Noel Jachobson, il figlio del vicedirettore; dovrebbe risiedere in Italia: a Bologna precisamente! Forza ragazzi: Le sentinelle non riposano mai!> Quella sferzata di energia ridiede vigore a tutti quanti, che si alzarono dalle sedie e scattarono per ubbidire agli ordini del capo. Syd aveva infuso loro tanto coraggio e speranza nel vedere il loro più grande sogno realizzato: Incastrare quei due delinquenti. Così si apprestavano ad andare via e a prepararsi per le loro missioni. Prima di andare via Tiger si fermò e le disse scherzando: <Avevi ragione: Mel è una ragazza eccezionale. Semmai dovesse guarire proverò a corteggiarla!> Syd inarcando il sopracciglio disse: <Tu provaci e farai la sua stessa fine!> Tiger incalzò: <Stavo solo scherzando gelosona!> Syd rispose: <Scusami se sono gelosa, ma come avrai notato, ho tutti i motivi per esserlo!> Tiger la guardò, la abbracciò e disse: <Non lasciartela scappare mai!> Syd <No! Mai!!> Tiger continuò: <Seriamente Syd: Hai mai considerato l'ipotesi che diventi una di noi? Una sentinella dico; sai che il nostro mestiere non è facile.> Syd gli disse: <Si che ci ho pensato! So che il nostro mestiere è rischioso ma sono sicura che stando costantemente a contatto con noi rudi e grezzi guerrieri, la principessa diventerà un'elegante guerriera! Impererà molte cose da noi, e noi avremmo molte cose da imparare da lei. Il punto è che se mi chiederà di diventare una sentinella l'accontenterò!> Tiger rispose: <Bhe, non so! Ma in fondo.Si! Dopotutto se lo merita, la pargola è astuta ed intuitiva; senza contare che metterebbe chiunque K.O con le parole! Imparerà vedrai. Buonanotte.> Syd : <Buonanotte Tig, e grazie di tutto!>

Gli ultimi ad uscire furono Chris e i "freschi sposi"; Syd disse al fratello che sarebbe rimasta con Mel. E che anche nei giorni successivi, se l'avesse voluta l'avrebbe trovata là.

Syd ritornò da Mel, si slacciò gli stivali e si mise coricata sul letto. Una sua mano carezzava la compagna che aveva tutto l'addome fasciato, fino alla spalla destra; poi si girò su di un lato guardandola dormire e dicendole i un misto di disperazione e ironia: <Ehi sentinella, se mi senti la tua missione è di tener duro e di non lasciarti andare alla morte! E' un ordine a cui devi obbedire tassativamente!> Accennò a un sorriso poi disse più seriamente: <Coraggio Mel! Solo 24 ore e poi sarai fuori pericolo! Tesoro so che ce la puoi fare!> Le diede un bacio sulla guancia, poi si spostò più in là per non darle fastidio, e le sussurrò: <Buonanotte. Ti amo.>

Il giorno dopo Syd fu svegliata da Tony che busso il campanello: Era passato per somministrare dei sedativi a Mel per calmarle il dolore. Il dottore non poté fare a meno di notare che Syd era stremata, così le chiese: <Da quanto tempo non ti fai una buona dormita?> La donna specificò: <Non mi allontanerò un secondo da Mel, almeno non nelle prossime 24 ore! Non mi importa se sto solo con 2 ore di sonno!> Tony le ribadì comunque che se avesse riposato un po' non sarebbe cambiato nulla: <La sua sopravvivenza è una battaglia che deve combattere esclusivamente Mel. Tu purtroppo, non puoi fare niente! Non puoi aiutarla.>

Dopo le prime 12 ore, Syd era ancora al capezzale della compagna; finché verso le 11:00 di sera, non tornò Tony con Chris. Il dottore visitò la paziente ed infine sentenziò: <E' debolissima.Ma è fuori pericolo! Sta reagendo bene ai farmaci, ma dovrà riposare per un paio di mesi prima di riprendersi completamente!> Syd sussultò di gioia, dalla sua bocca dischiuse un sorriso, il primo autenticamente sereno dopo molto tempo. Chris la abbracciò dicendole: <E' proprio un osso duro questa ragazza!> Syd guardò Mel e fece un cenno di consenso col capo al fratello. Poi chiese a Tony quando si sarebbe risvegliata. L'amico rispose che doveva solo aspettare, nessuno poteva dirlo con esattezza.

Passò un altro intero giorno, ed ancora un'altra mattina. e Syd era di piantone vicino a Mel. Non capiva come mai la sua ragazza non si svegliasse nonostante fosse fuori pericolo. Ormai la donna aveva le occhiaie per via del troppo poco sonno, non mangiava da due giorni, si stava riducendo ad una specie di relitto umano. Soggiunse la sera e Syd era ancora seduta vicino all'amica, ormai come da due giorni a questa parte, parlava con la sua muta interlocutrice, ed anche questa sera non fu diverso: Si inginocchiò vicino alla partner e cominciò a parlarle: <Mel, perché non ti svegli? Mi mancano tanto quei tuoi profondi occhi smeraldini. Mi manca tanto poter parlare, confrontarmi e sfogarmi con te. Sei l'altra metà della mia anima; se ti perdessi, non sarei più niente. Sei tu che dai un senso alla mia vita; è solo per te ogni battito del mio cuore, ogni respiro che esalo; Sei tu che mi dai la forza di vivere; Se tu dovessi morire, te lo giuro: Morirei con te!> Syd crollò addormentandosi e appoggiando la testa vicino al corpo della sua amata. Fu svegliata qualche minuto dopo da due mani che le si insinuavano tra i capelli e glieli accarezzavano dolcemente. Syd dischiuse i suoi occhi glaciali, per fissarli poi in quelli stupendi di Mel, per dirle: <Oh Mel, non ci posso credere! Finalmente ti sei svegliata! Come ti senti?> La ragazza le rispose: <Bhe mi sento come se mi fosse passato un autotreno addosso! Comunque se considero il fatto che ci potevo restare secca, direi che sto meglio, non credi? A parte le ammaccature! Ma quanto ho dormito?> Syd le disse sorridendole: <Hai dormito per due giorni e due notti. Non ti smentisci mai: sei sempre la solita dormigliona!!> Mel le rispose fintamente offesa: <Ehi, siamo in vena di prese in giro? No perché se è così dimmelo: Mi riaddormento subito!> Syd le prese la mano stringendola alla sua e le disse: <Sto scherzando!> Cadde il silenzio in quella stanza. Le due si persero l'una negli occhi dell'altra per un istante che pareva interminabile, poi Mel le disse: <Syd.Baciami!> La donna la guardò con un'espressione carica d'amore e ubbidì congiungendo le sue labbra con quelle della compagna per un bacio lungo ed appassionato che terminò con un bel morso sul labbro inferiore di Syd. Mel riprese fiato e disse: <Accidenti quanto mi è mancata la tua dolce bocca!> Syd la guardò e disse: <Non dirlo a me!> Poi Mel disse carezzando le mani della donna: <Ok, forza! Raccontami tutto quello che mi sono persa!> Syd: <Bhe non è che ci sia poi molto da raccontare.> Mel: <Che mi è successo? Voglio dire: Ricordo solo di essere andata nell'ufficio di Baley per riprendere la borsetta, ma ad un tratto mi è sbucato dietro, e con lui c'erano anche Reevs e Fiona.abbiamo discusso molto animatamente, e mi hanno pestato. Poi. e poi? Syd sono confusa, che è successo in seguito?> Syd le raccontò tutta la parte di storia che lei sapeva, da quando era tornata a casa per stare un po' con lei, che aveva trovato il suo biglietto, fino a quando non l'aveva ripescata mezza morta in una pozza di sangue, e bisognosa di cure mediche nell'ufficio del direttore. Mel rimase un po' perplessa; fece per scuotere il capo, e improvvisamente i suoi occhi si illuminarono, esclamò: <Certo! Ora ricordo.> ma poi il suo volto diventò cupo e Syd se ne accorse; le chiese: <Ehi, cosa c'è che non va adesso?> Mel rispose: <Sto pensando a cose che credo don ti farà piacere sapere. > <Di che si tratta?> Mel continuo: <Bhe ecco.Non so come dirtelo, mi risulta difficile.> Syd rispose: <In ogni caso è qualcosa che ti ha scosso tantissimo. Allora è meglio che me ne parli: Non preoccuparti, baderò ai contenuti, non alla forma!> Mel tristemente: <Sempre voglia di scherzare tu eh? Bhe ecco.Syd: Mr. Baley e Erick Lawless sono in realtà la stessa persona. Syd Micheal Baley è tuo padre!> Syd alquanto attonita: <Ma che stai dicendo? Stai scherzando vero? Insinui che quel bastardo che ci ha abbandonati, quel bastardo che ti ha ridotto così , quel bastardo che è stato una piaga per la società, è in realtà il caro padre che tanto tempo fa si è dimenticato di aver messo al mondo due creature? Già la mia considerazione di lui era bassa, ora lo considero come la peggiore feccia della società! Te lo giuro Mel, me la pagherà!> <Guarda che non è stato Baley a premere il grilletto contro di me, ma Reevs!> <Baley, Reevs, che differenza fa? Erano abbacchiati e lo hanno fatto insieme! Riuscirò a prenderli quei maledetti!!> Mel con un tono di voce un pochino adirato: <Senti: Hai tutte le ragioni e tutte le giustificazioni di questo mondo per voler vedere quei due sottosopra, hai sofferto e lo capisco, ma non voglio assolutamente che tu mi usi come pretesto per far finire questa storia in un bagno di sangue! Capito? Ah, ascolta devi stare attenta. ehm Baley sa anche la tua identità segreta; io ho...> Syd si voltò: l'espressione del suo viso era passata dal triste al furioso, una punta di pazzia albergava nei suoi occhi e disse puntando l'indice contro Mel: <Perché gliel' hai rivelata? Sei una traditrice: Mi fidavo di te!> Mel era spaventata e cercò di dire: <Syd ma io.> Syd ancora più arrabbiata: <No!! Non ti giustificare! Stai zitta! Capito? Sei uguale a tutte le altre stronze con cui sono stata: è bastato fare solo sesso, poi sei stata pronta a vendermi per avere chissà quale compenso! E dimmi critica d'arte del cazzo: Quando diventerai direttrice di qualche mus.> Syd non fece neppure in tempo a finire la frase che gli arrivò un sonoro ceffone sul volto, datogli da una Mel che scoppiò a piangere: <Tu sei solo un'idiota!! Sappi che se ho rischiato la vita ed ora mi trovo con due costole rotte è perché ti ho difeso!! Cazzo, ascoltala la gente quando parla, non partire "sparata in quarta" con le tue fottute ragioni, e non mi puntare questo dito contro: Sei la mia ragazza, ti amo più della mia stessa vita, ma non tollero questa tua mancanza di rispetto nei miei riguardi, dato che io non ho mai mancato di rispetto nei tuoi! Vattene via da qui! Sparisci e non tornare più: Non voglio stare con una che mi considera una sgualdrinella qualunque e che non si fida di me! Per me tuo padre ha fatto bene a lasciarti sola, perché il tuo destino è vivere sola!> Fu in quel momento di quella follia generale che la donna ricambiò lo schiaffo di Mel; ma subito dopo Syd si calmò rendendosi conto dell'errore madornale che aveva fatto; tuttavia non vi poté porre rimedio: Mel la stava cacciando: La giovane fece per alzarsi dal letto, sapeva benissimo che non poteva muoversi, ma raccolse tutte le poche forze per non fare la figura della scema. Syd le urlò:<No Mel, non alzarti, potresti farti solo un danno. Sei sorda? Non ti sforzare per favore. Mi dispiace per quello che ho detto. Sono stata una stupida!> Mel non ascoltò le parole di Syd, ed arrivò a scendere dal letto, ma poi ebbe un capogiro, si piegò in due dal dolore e si accasciò a terra; Syd molto lestamente la prese in braccio e la ripose sul letto ricoprendola con un lenzuolo e carezzandole il viso. Mel le disse: <Sai cosa mi offende? Che io ti amo, eppure sembra che nonostante sia passato tutto questo tempo, tu non ti fidi di me. Non ho detto io a Baley che in realtà sei Hawke, ti sta spiando da molto, e ricorda che anche Fiona sapeva che tu eri il capo delle sentinelle! Sai bene che è stata lei a fare la spia!> Syd ricomponendosi le disse: <Scusami.sono mortificata, non so cosa mi sia preso.> Mel incalzò: <Te lo dico io: Dopo tanti anni tuo padre sta rientrando nella tua vita ed ora il tuo subconscio rifiuta questa cosa! Guarda che tu non devi andare là abbracciarlo e dirgli: Ehi Micheal, papà, siamo stati per anni peggiori nemici, però siccome siamo padre e figlia abbracciamoci e scordiamo tutto; nessuno ti sta chiedendo questo!> Syd abbassò la testa e disse: <Speravo che un giorno mio padre sarebbe ritornato, ma non immaginavo in questo assurdo modo. Scusami, scusami davvero. Credo sia meglio che me ne vada.> Il viso di Mel ritornò di nuovo colmo di quella sua infinita dolcezza; aveva capito finalmente a cosa era dovuta la sfuriata della sua donna, e come solo lei sapeva fare prese Syd per una mano e disse: <Non è necessario che tu vada via. Non posso farti andare in questo stato di shock mentale. Stai qui con me. Sarò una sgualdrina, ma ti assicuro che non ti amo solo perché ho bisogno di soddisfare i miei piaceri sessuali; il mio amore per te, è una cosa ben più seria, una cosa che parte dalla testa ed arriva fino al cuore comandandomi di battere unicamente per te! Ti prego: credimi!> Gocce di rugiada bagnarono prima gli occhi, poi il volto di Syd che disse: <Non ti merito. non merito di averti al mio fianco. Ti faccio solo soffrire, stai male per me; per poco non ti facevi ammazzare ed io da ingrata bastarda ti volto le spalle.> Mel posò un dito sulle labbra di Syd per zittirla e disse: <Sei la persona più onesta generosa ed altruista che abbia mai conosciuto. Io ti amo!!> Syd ribatté: <E tu sei la persona più pura di questo mondo. Ti amo tantissimo anche io, non immagini neppure quanto.> Senza più bisogno di parole, le due congiunsero le loro labbra per un bacio veramente passionale, che durò tanto tanto tempo. Poi Syd disse: <Amore: Ho voglia di te.> Mel non rispose, ma si limitò a togliere la maglietta e il reggiseno e a baciarla prima sulle labbra, poi scese più in giù, fino a tuffarsi tra i suoi seni in cui affondò la faccia. Prese in bocca uno dei capezzoli della donna che nel frattempo si mise a cavalcioni su di lei, quell'effusione fu interrotta da un sonoro: <Ahi!> era Mel che aveva provato un intenso dolore alla gabbia toracica. Syd le disse: <Scusami. sono stata troppo irruenta!> <No, figurati, in condizioni normali sarebbe andata benissimo, ma ricordati che sono in convalescenza mia dolce predatrice!> Syd scherzosamente:< Accidenti a queste fasciature, ma proprio tu dovevi farti spaccare due costole? E Io come faccio adesso? Ok, ho capito lascia fare a me! Prometto che sarò delicata!!> Stando attenta alla ferita Syd cominciò a baciare prima le labbra poi cominciò ad esplorare il collo della giovane con la lingua, e a risalire e discendere lungo collo in un movimento che le pareva infinito.
Mel intanto si prese subito cura dei suoi seni massaggiandoli e palpandoli sapientemente.
Syd sentì il calore della lingua della compagna avvolgerle un capezzolo che rispose al suo tocco inturgidendosi velocemente.

Le labbra di Syd discesero lentamente, con le mani abbassò leggermente il pantaloncino e lo slip di Mel, e cosparse il suo basso ventre di fugaci baci leggeri.
Mel la richiamò a se per un altro struggente bacio, e mentre la sua lingua era impegnata in un gioco infinito con quella della partner, le posò le mani sui fianchi, sfilando poi via il pantalone e lo slip della donna. La pelle di Syd bruciava sotto i piccoli palmi esploratori di Mel.

Syd aveva la lingua impegnata sul suo collo; Mel le baciò le spalle e la morse, lasciandole un vistoso segno di possesso. Poco dopo le mani di Syd erano già pronte a sfilare i calzoncini e lo slip di Mel, per accedere al suo sedere; la sua lingua fu libera di indagare nel luogo più intimo della giovane che la sentì entrare e uscire dal suo corpo, dedicandosi di tanto in tanto al suo ingrossato clitoride. Syd la portò al limite per ben due volte, finché Mel, non la fece distendere accanto a lei, e girandosi verso di lei non infilò le sue dita nel luogo più proibito di Syd che gemeva molto rumorosamente, facendola subire la stessa sorte. Poco dopo le due giacevano stremate nel letto addormentate e più o meno abbracciate.

CAPITOLO 10: Una nuova sentinella

Quando Mel si svegliò l'indomani, si sentì circondata da un intenso profumo, che non poteva essere assolutamente quello della sua amata Syd. poiché Syd aveva un profumo molto più fragrante ed aggressivo. Sgranò perciò gli occhi e vide due enormi mazzi di fiori nella sua stanza. Li osservò a lungo, erano molto belli, poi chiamò: <Syd sei qua?> Ma non ebbe risposta. Allora incalzò: <Dai, non costringermi ad alzarmi, sei qua?> Un secondo dopo la donna apparve sull'uscio della porta e le disse con un caloroso sorriso: <Buongiorno! Ti va di mangiare qualcosa?> Entrò nella stanza con un bel vassoio pieno di ogni leccornia: Era la loro colazione! Mel la fissò e disse: <Ah ha! Oggi colazione a letto? Sai è proprio come nei film!> Syd le si avvicinò, posò al vassoio accanto a lei e le sussurrò all'orecchio: <Ma questo non è un film; è la stupenda realtà!> Le labbra delle due si incontrarono per il primo bacio della giornata. Poi Mel chiese: <E questi fiori che cosa sono?> Facendo finta di non sapere niente, Syd disse: <E che ne so.Forse sono di un tuo ammiratore segreto! Comunque c'è il bigliettino sulle rose se vuoi te lo prendo.> Mel: <Ma piantala di dire cavolate! Si grazie, passamelo!> Syd le passò tutto il mazzo di fiori, e Mel si perse nella bellezza e nel profumo di quelle stupende rose arancioni e gialle, sulle quali dominavano per contrasto tre rose blu. Mel: <E' magnifica questa composizione!> Poi prese il biglietto e lesse: <Dai "giustizieri della notte" ad una sentinella un po' speciale per tutti noi! Grazie Mel. Firmato Chris, Tiger, Fred, Jade, Tony, Chole, Ross, e Vicky.> Non appena Mel finì di leggere, la compagna scoppiò in una fragorosa risata dicendo: <Che matti che sono! Sono sempre così pieni di risorse!> Mel che gradì molto il pensiero disse: <Bhe, forse sarà perché hanno un capo come te! Ad ogni modo devo ringraziarli! Puoi farci incontrare?> Syd le disse: <Li incontrerai, non preoccuparti, e molto presto!> Poco dopo Mel notò il l' altro mazzo di fiori, e chiese a Syd di passarle quel bouquet, la donna eseguì dicendo: <Ok, ma qui temo che non ci sia il bigliettino. rimarrà anonimo!> Mel lo ebbe in mano, lo squadrò e disse: <Ci sono camelie, dalie, edera, gardenie, fresie, gladioli, mughetto, ninfea, non ti scordar di me, roselline rosse, viole del pensiero e violacciocche. Tutti i miei fiori preferiti!> Poi continuò: <Sai nel linguaggio dei fiori questo bouquet vuol di.> Ma Syd la fermò e l'anticipò nel parlare; fissandola negli occhi le disse: <Camelia vuol dire "perfetta bellezza": la tua bellezza, sia fisica, ma soprattutto interiore; le dalie significano "riconoscenza": la riconoscenza che io ho per te, tutte le volte che subisci il mio carattere troppo severo ed autolesionista; edera significa "tenerezza, perenne fedeltà". le tue più belle qualità nei miei riguardi; le gardenie ed i non ti scordar di me vogliono dire "sincerità": la sincerità dell'amore che provo che provo per te; le fresie rappresentano "l'amore platonico" quello che rimane fra noi una volta finita la "passione" rappresentata delle roselline rosse; i gladioli indicano il "rispetto", quello di cui manco nei tuoi riguardi certe volte, e spero che ogni volta che accade, tu ti ricorda che anche se mi comporto così, ti amo immensamente; il mughetto indica un "ritorno di felicità" che è tornata ad albergare nel mio cuore solo da quando ti ho conosciuta ed amata; la ninfea indica "purezza di cuore": la purezza del tuo cuore; le viole del pensiero vogliono dire "ti penso sempre", ed è quel che accade ogni volta che non sono con te; ed infine la violacciocca significa "fedeltà nelle avversità": la fedeltà che tu mi mostri standomi vicina nei miei momenti di difficoltà, ed aiutandomi a risolvere i miei casini!> Mel rimase molto emozionata da quella struggente dichiarazione d'amore, fatta in maniera un po' particolare e disse: <Sei stat. sei stata tu a farmi questo bouquet! Non immaginavo che tu conoscessi il linguaggio dei fiori! Ti ringrazio. Questo mazzo di fiori da solo vale per me più di tutto l'oro del mondo!> E Syd disse: <Sono io che ringrazio te. Tu mi dai l'opportunità di essere così; solo tu, oltre la mia famiglia, conosci come realmente sia fatta Sydney Lawless. E sono felice di averti dimostrato che nonostante tutto sei la cosa più importante per me. E perdonami per la sfuriata e lo schiaffo di ieri sera. Ho esagerato!> Mel le disse dolcemente: <No! Abbiamo esagerato entrambe: Ci siamo comportate come due bambine isteriche, ma l'importante è aver chiarito i nostri sentimenti!> Poi riposò lo sguardo sul bouquet dicendo: <Però chi l'avrebbe detto che la donna dagli occhi di ghiaccio e dal cuore di pietra sapesse anche la delicata lingua dei fiori. Mi sorprendi sempre di più!> Mentre si voltava il bouquet fra le mani, notò un grappoletto di fiori, non previsti nel bouquet; Syd li prese e li vide meglio, Mel osservava i suoi movimenti e ad un certo punto sovrapponendo la sua mano a quella di Syd che stringeva quei fiorellini le disse teneramente: <Syd, questo è il pan di cuculo.Nel linguaggio dei fiori significa.> e si interruppe un attimo, si appoggiò col capo sulla spalla della donna guardandola negli occhi, poi continuò: <.significa "Sono tua per sempre"! Syd io ti amo.> Syd l'abbracciò, e culminò quell'effusione con un mieloso bacio sulle labbra in cui le loro lingue parteciparono attivissime carezzandosi l'un l'altra per un minuto che a loro parve interminabile.

Ripresesi da quel momento così riccamente emotivo, Syd disse: <Ah, per i funerali di Rick tutto ok. Si sono svolti l'altro ieri, è venuto Noel ed ha portato le ceneri del padre a Bologna, cosicché avrebbe potuto fargli visita tutte le settimane. Sai che Rick era nonno di due belle bambine? Si chiamano Barbara e Martina! Comunque anche se non ti ha conosciuto personalmente, Noel e la famiglia ti ringraziano. In quanto a quei preziosi documenti che ho trovato nella tua borsa, sono finiti in mano al tenente federale Sullivan che ha emesso un mandato di cattura per Baley e Reevs. Fiona invece è già stata presa; l' ha consegnata personalmente Tiger a Sullivan: quel matto di Luke è riuscito a far fare la cacarella a qualcuno anche questa volta! E bravo Tig!! Appena troveremo Baley e Reevs li consegneremo a Sullivan. A proposito di questo. volevo dirti che tra poche settimane dovrò andare in Nuova Zelanda con tutta la squadra: un amico kiwi, mi ha passato una dritta dicendomi che i due si sono nascosti un una campagna in periferia di Auckland. E' l'ultima possibilità per prenderli!!> Mel la guardò e si rattristò dicendo: <Capisco; bhe mi sentirò molto sola, soprattutto se partite tutti, non potrò avere la compagnia di nessuno di voi.> Syd: <Mi dispiace credimi, ma non posso fare altrimenti. Se potessi starei volentieri fra le quattro mura di casa nostra tutto il giorno in tua compagnia, ma. Starò molto in pensiero sapendoti qua tutta sola ed ancora in convalescenza! Credimi: non posso proprio fare altrimenti!> Il volto di Mel si illuminò, i suoi occhi brillarono di una luce di grinta e determinazione ed esclamò: <A meno che.> Syd capì cosa la partner volesse dire, e senza indugio disse: <Ah no! Scordatelo! Non ti porterò a rischiare ancora la vita con me!> Mel incalzò: <Ti ricordi di quando ti parlai che mi sarebbe piaciuto essere una del clan? Syd: fammi diventare una sentinella, te ne prego!> La donna la fissò e disse: <Perché lo vuoi così tanto?> Lei rispose prontamente: <Perché anche io come voi non sopporto le ingiustizie; perché io ho lottato per dimostrati che sono una persona capace ed astuta; perché questo è il solo modo per poterti restare costantemente vicino anche nelle avversità; perché il nostro destino è insieme, sia nella vita che nella morte, e non posso pensare di vivere una vita senza te, come credo sia lo stesso per te. Siamo anime gemelle fatte per restare insieme accada quel che accada! Non mi importa di morire, se succede perché ti ho protetta! Vuoi ancora altre motivazioni?> Syd le disse con tono materno: <Se tu lo vuoi non sarò certo io ad impedirtelo; voglio solo sapere se tu sei pienamente cosciente dei costanti rischi che correrai stando con noi. Lo sai questo?> Mel concluse: <Certo! Cosa credi, ma so anche di avere la testa sulle spalle, so di essere abbastanza grande per prendere una decisione del genere, e so che male che vada ci sarai sempre tu a proteggermi. Non potrei avere garanzia migliore!> Syd non fiatò più: Mel l'aveva ancora una volta messa K.O con le parole. Dopo un attimo di riflessione disse: <E va bene! So che potrei stare a parlarti anche per un mese, ma non riuscirei a distoglierti da questa tua idea. Dammi il tempo di preparare tutto; quando sarai guarita ufficializzeremo la cosa e faremo la cerimonia di ingresso nel nostro clan!> Mel con un'aria colma di riconoscenza: <Grazie Syd; non te ne pentirai!>

Passò del tempo, e Mel riprese pienamente possesso delle sue facoltà di muoversi, era guarita completamente ed ora aveva un importante passo da compiere: L'iniziazione nel clan "The sentinels". Quel pomeriggio sarebbe stato per Mel uno dei più importanti della sua vita: Doveva essere ufficialmente nominata una sentinella. Syd passò a prenderla verso le 18:00 e la portò a casa sua, dove avrebbe avuto luogo il giuramento.

Quando le due bussarono, Tiger andò ad aprire, Mel si vide quest'omone alto forte e massiccio ed ebbe un po' di iniziale timore, che superò poi dicendo: <Ehi, buonasera!> <Buonasera!> tuonò maestosa la voce. Poi intervenne Syd: <Tiger, ci fai passare, o hai intenzione di far rimanere l'ospite d'onore sull'uscio della porta?> Mel esclamò: <E così tu sei il famoso Tiger?> L'uomo rispose: <Proprio così.> poi fece un superbo baciamano a Mel e le disse: <Incantato di conoscerti carissima Mel! Abbiamo avuto a che fare pochissime volte, prima d'ora, ma solo adesso ho il piacere di parlare con te!> Syd disse un po' infastidita a Tiger: <Tiger, smettila di provarci; con lei non attacca!! Dove sono gli altri?>

Tutti si ritrovarono nel salotto; la cerimonia stava iniziando. Syd che era il capo, presentò tutta l'allegra combriccola a Mel: <Ti presento i miei amici, nonché miei fedelissimi alleati; sono un po' schizzati, qualcuno di loro potrebbe farti paura, qualcun altro ha un fare più accomodante, ma dovrai imparare ad avere a che fare e fidarti di tutti loro, perché prima di essere un clan di giustizieri, siamo una famiglia; e tu ti appresti ad entrare non solo nel clan, ma fai anche ufficialmente ingresso nella mia famiglia! Perciò te la senti di andare avanti?> Mel prese un attimo, guardò negli occhi tutti i membri del clan, non conosceva nessuno e provava un po' di disagio, ma questo non la fermò; sapeva che col tempo avrebbe imparato a comprendere ognuno di loro. Poi con molta decisione disse: <So che impegno mi sto prendendo, nei riguardi del clan e della mia nuova famiglia; non c'è bisogno che tu me lo ripeta, e comunque si! Voglio continuare!> In quel momento tutti i presenti ammirarono la sincera determinazione della giovane, compresa la stessa Syd che disse: >Bene, allora Melanie O' Connor, ti presento la tua nuova famiglia: Io sono Syd, il mio nome di battaglia è come ben sai Hawke e sono il capo delle sentinelle. Lui è Luke, detto Tiger, ma è da ormai molto tempo che nessuno di noi lo chiama più col suo vero nome, perché preferisce essere chiamato sempre e dovunque Tiger; lui è il mio vice. Chris già lo conosci: E' mio fratello ed il suo nome è Fox. Svolge nel gruppo un'importante azione diversiva, perché tra di noi è quello con la "faccia più pulita", quindi soggetto ideale su cui tendere trappole e tranelli; inoltre è un mago della telematica e grazie al suo computer scopriamo sempre molte cose. Loro sono Vicky e Ross, freschi sposi novelli, che si chiamano Links e Lion. Curano i contatti con le fonti estere, e sono un po' i diplomatici del gruppo.> Mel la interruppe dicendo: <Aspetta, fammi ripassare, Falco, Tigre, Volpe, Lince e Leone.Giusto fino adesso?> Syd continuò: <Perfetto! Questi sono Fred e Jade, sono fratelli. Il loro nome di battaglia è Shark e Snake. E sono quelli addetti agli imbrogli: Procurano carte di identità, passaporti e altri documenti falsi per missioni segretissime in codice, ma forniscono anche un ottimo supporto per le tattiche e l'elaborazione dei piani. Loro due infine sono Tony e Chloe, due cugini uniti dalla passione comune della medicina. Ti hanno salvato loro quando eri in fin di vita. Il loro nome in codice è Crocodile e Cat. Oltre ad essere i medici del team, sono quelli che partecipano attivamente con me, Tiger Fred e Jade ai nostri blitz militari. Questi sono i compagni con cui ti troverai a dover affrontare le missioni. E' meglio che fin da ora cerchi di andare d'accordo con loro!> Mel interruppe di nuovo: <E poi ci sono Squalo, Serpente, Coccodrillo e Gatto! Ok, ho imparato!> Poi Syd si rivolse ai compagni: <Ragazzi, questa è Mel, una semplice ragazza che si appresta ad entrare nella nostra famiglia. Per i suoi meriti, e per la riuscita brillante della missione, grazie a lei, mi è sembrato giusto renderla parte del clan. Mel è una ragazza molto astuta, intelligente e capace. E soprattutto lei è la mia ragazza e non voglio le accada nulla di male. Chiunque oserà torcerle anche un solo capello, dovrà vedersela con me! Sono stata abbastanza chiara? Voglio che voi tutti impariate a volerle bene. Anche lei è sola al mondo proprio come noi; statele vicino soprattutto adesso che è alle prime armi, e vedrete che non solo lei avrà molto da imparare da noi, ma anche noi da lei. Intesi?> Poi continuò rivolgendosi a Mel: <Hai qualcosa da dire?> La giovane disse con uno sguardo fiero: <Non sono esperta: non so uccidere, ne rubare. probabilmente mi rendo conto che sarò solo d'intralcio all'inizio; ma apprendo abbastanza velocemente. Non sono un giustiziere, ma so distinguere un'ingiustizia, da una cosa giusta, e se ci sono persone che si battono per un mondo migliore, anche rischiando costantemente la loro vita, non mi fa paura unirmi a loro; specialmente se so che sono la famiglia di Sydney. Per me lei è tutto ciò che ho, è la mia famiglia ed è giusto che anche io entri nella sua di famiglia. Prometto fedeltà assoluta a tutti voi che siete qui per vedere la mia iniziazione. Prometto di impegnarmi per il bene collettivo e prometto di non approfittare mai della mia appartenenza a questo clan per scopi personali. Prometto di esserci sempre quando ci sarà bisogno!> Lion le disse: <Brava, è lo spirito giusto!!> Poi Syd continuò: <Mel, da oggi in poi il tuo nome di battaglia sarà Eagle: Aquila, perché sei acuta attenta ed elegante proprio come un'aquila. Ed il tuo compito sarà straci sempre vicino con la tua luce interiore, ma soprattutto, sarai la mia vice insieme a Tiger!> Tiger sussultò e disse tra se e se: <Syd che nome prevedibile. E così alla fine il Falco si è unito alla sua "regina" Aquila!> Mel invece, cercò di scrollarsi questo gravoso compito: <Syd ma io non posso essere la tua vice; non so praticamente nulla dell'organizzazione! E poi ci sono loro che stanno da molto più tempo di me. Io non ho nessun diritto.> Ma fu interrotta subito da Snake che le disse duramente: <Osi forse discutere un ordine del capo?> Mel si mise "la coda fra le gambe" e disse: <N..No. scusatemi!>. Passò circa un'ora e le sentinelle spiegarono tutto quello che c'era da spiegare a Syd; poi si fece molto tardi e il dibattito si concluse con Syd che diede appuntamento a tutti, l'indomani mattina all'aeroporto, dove Sullivan sarebbe passato a prenderli con un aereo della polizia federale, per volare alla volta della Nuova Zelanda. Tutti, salutati i membri della squadra, compresa anche la nuova arrivata si ritirarono alle loro abitazioni.

Syd e Mel tornarono a casa della giovane, dove ormai la donna aveva trasferito tutta la sua roba. Appena aperta la porta Syd disse: <Amore dobbiamo preparare le valigie; ma io sono stanca morta!> Mel le disse: <Dai, abbiamo una missione da compiere e dei bastardi da fermare!> Syd notando la grinta nelle parole della compagna le disse scherzosamente: < Ehi! Ricorda che anche se sei il vice, non puoi dare ordini al tuo capo! Capito!?!> Mel le si avvicinò con fare malizioso e le disse: <Ah no?> Poi le diede un bollente bacio sulle labbra; talmente passionale che Syd fu quasi trasportata in un altro mondo; e poi aggiunse sempre con molta malizia: <Mi è permesso almeno far impazzire di desiderio il mio capo?> Syd la strinse a se, la condusse sul divano dove vi si gettarono entrambe e le disse: <No! O almeno non prima che ci sia riuscita io!> Mel sbottonando i bottoni della camicia di jeans di Syd e sbottonandole il reggiseno le disse maliziosamente: <Perché vuoi primeggiare sempre in tutto!> Syd le disse: <Forse perché sono una dal carattere dominante.Ma la verità è che quando tu mi sfiori hai pienamente possesso delle mie facoltà mentali.> Poi sbottonò la zip dei pantaloni di Mel, sfilandoglieli frettolosamente, mentre la sua compagna aveva già la bocca impegnata con uno dei capezzoli della donna che si inturgidì quasi fino a scoppiare e continuò la frase terminandola con un sospiro di piacere: <.e fisiche!> Syd sfilò via la maglia di Mel e alzò il reggiseno della compagna; poi non contenta glielo sbottonò, mentre adesso era Mel che si apprestava a calare la cerniera dei calzoni di Syd e a sfilarglieli via. Syd aveva le mani su quei seni cosi perfetti che massaggiava con tanta passione, ma anche con altrettanto amore; mentre Mel si era piantata a cavalcioni su di lei e le stava facendo un sensualissimo succhiotto sul collo. Syd le disse: <Vedi. tu sei riuscita a dominare colei che è riuscita a dominare tutto il resto del mondo!> Mel le si avvicinò all'orecchio e le disse ironicamente: <Ma finiscila!!> poi lasciò l'orecchio, congedandosi con un morso sul lobo che fece fremere Syd; la donna riconobbe di aver detto la pura verità a Mel, ma incalzò invece, cercando di conservare il suo comportamento da "dura della situazione": <Bene, vedo che sei consapevole che io sono indomabile! Allora sai anche che per una volta tanto ti sto facendo condurre il gioco!?!> e per non fare la figura della cretina le sfilò gli slip e tastò dolcemente l'inguine. Mel le sfilò violentemente gli slip poi si avvicinò e le appoggiò le labbra sul viso, per poi andare a leccare le sue labbra e dirle con malizia: <Quindi vuol dire che io sto sopra solo perché tu me lo stai concedendo?> E prese a scendere con la lingua lungo i seni e poi sul ventre, fino ad arrivare all'ombelico; Syd sussurrò ormai quasi in estasi: <Esattamente, mi hai capito al volo!> Le sue barriere emotive stavano crollando tutte a poco a poco, Syd avrebbe voluto urlare dal piacere intenso che stava provando in quel momento; ma doveva contenersi; non voleva dargliela vinta. Così la giovane si spinse con la lingua ancora più giù, cominciando a penetrarla più a fondo che poteva, poi si interruppe dicendole: <Suppongo che allora anche questa sia una tua gentile concessione!> Syd pronunciò ormai delirando un abbastanza ambiguo: <Si!!> Così Mel prese per un attimo il controllo di se, si alzò da sopra Syd, si rimise gli slip e disse maliziosamente: <Bene: il gioco è finito! Non voglio godere per tua gentile concessione!! Hai vinto: Sei indomabile, vado a prepararmi la valigia e poi diritta a nanna!>

Syd rimase allibita con ancora le gambe aperte sul divano; non poteva credere che Mel gli avesse fatto questo: era riuscita a prendersi gioco di lei. Ma ne fu in un certo senso contenta; quella situazione l'aveva eccitata ancora di più. Andò un momento in bagno per riprendersi dai "bollenti spiriti"; quando dopo un po' uscì, Mel aveva già finito di preparare la valigia di entrambe e le aveva portate fuori al corridoio, per poi tornare nella stanza. Era rimasta come Syd l'aveva lasciata: solo con lo slip, e con quel sodo seno scoperto. Syd la cinse da dietro poggiandole le mani sui seni. Mel mise anche le sue mani su quelle di Syd, poi la donna fece voltare la compagna e le appoggiò sensualmente le labbra sulla bocca, per darle un bacio che culminò con un morso sul labbro inferiore. Poi le disse maliziosamente: <Regola numero uno per le sentinelle, mai lasciare a metà tutto quello che hanno cominciato! E tu invece lo hai fatto. Cara Eagle, hai ancora molto da imparare!> Mel sentendosi provocata la gettò sul letto e ci si tuffò praticamente sopra; le disse: <Grazie per la lezione, la terrò bene a mente capo!> Era ancora nuda, così fu abbastanza facile per la giovane infilare l'indice della sua mano nel sesso della partner che come risposta, inarcò la schiena e apri maggiormente le gambe. Mel sfilò il dito e disse:< Ammettilo che ti sto portando sulle rive dell'orgasmo e tu non puoi fare assolutamente nulla per controllarti: perché mi ami follemente; perché sai che come ti tocco io nessun'altra ti toccherebbe!> Syd rimase stupita da quella affermazione così carica di orgoglio da parte della compagna; ma purtroppo per lei, Mel le aveva detto solo la verità, così mettendole le mani sui fianchi e sfilandole ancora lo slip, le disse: <Su una cosa hai pienamente ragione: Che ti amo follemente!> Le mani di Syd carezzarono seno di Mel, fino a che la ragazza non sentì i suoi capezzoli irrigidirsi; mentre la giovane che era sopra, cominciava ad esplorare il suo collo, arrivando poi sui seni che succhiò generosamente e facendole inturgidire i capezzoli. Il contatto dei seni turgidi di Mel, che si sfregavano contro il corpo nudo di Syd, fecero scorrere nella donna mille brividi d'amore. Poi Syd sentì le mani della partner, insieme alla sua lingua che scorrevano verso l'ombelico; Mel la guardò maliziosamente e disse: <Allora capo, vuole che continuo?> Syd si alzò sui gomiti, andò a baciare le labbra della giovane e disse: <Ricorda quel che ti ho detto poco fa:.> Mel incalzò: <Ok, ok. ho capito, non lasciare niente a metà! Allora preparati. che stavolta ti farò arrivare al limite!> Detto questo, la ragazza portò le mani fino al basso ventre della donna, massaggiando i crespi ricci corvini del monte di venere; poi fece scivolare più giù due dita, che mosse con movimenti decisi e vigorosi, poi le dita diventarono tre. Syd stava ormai ansimando dal godimento; riusciva a stento a contenere le urla del suo piacere, ma poi Mel tolse tutte e tre le dita, e finì il lavoro con la lingua portandola all'apice del piacere. Quando Syd venne e si rilassò sentì mille scariche elettriche percorrerle tutto il corpo e le disse: <Uh! Mai venuto così duraturo!> Mel si pose di fianco a lei e portò le mani verso il suo viso; Syd la guardò leccare il frutto del suo godimento, poi Mel prese un dito e glielo infilò in bocca; le due cominciarono a leccare insieme. Ma ora era arrivato il turno di Mel: Mentre la donna era impegnata con la bocca della sua partner in un duello ancestrale di lingue, la sua mano scivolò silenziosamente sul corpo della giovane graffiandola leggermente con le sue unghia lunghe e ben curate. Mel fremeva a quel contatto: si sentiva fare il solletico, ed in più Syd ora le stava morsicando dolcemente il mento; non c'era nulla di così paradossalmente eccitante; la donna dal canto suo, fissava gli occhi di Mel chiudersi dal piacere. La mano di Syd continuava a scivolare lungo il suo corpo, palpando delicatamente, ma sensualmente le cosce, il bacino, l' inguine che Mel muoveva come se stesse aspettando la penetrazione da molto, moltissimo tempo. Syd così l'accontentò, affondando letteralmente due dita nel luogo più intimo della sua amante, e l'ondeggiare del bacino di Mel, divenne sempre più veloce e i respiri affannati; le dita della donna scorrevano, accarezzavano con un movimento circolare e continuo, sempre più veloce, sempre più intenso, premendo più forte, man mano che i movimenti di entrambe si facevano più desiderosi, vogliosi, caldi. Mel stava impazzendo, si aggrappava alla schiena di Syd che la sentiva urlare dal piacere; finché dopo un po' di questo andirivieni, Mel non culminò nel suo orgasmo urlando: <Syd ti amo!>

Le due avevano soddisfatto le loro voglie per quella sera, ma erano esauste; decisero dunque di riposare; ma prima di addormentarsi, Mel le si avvicinò, come era sempre solita fare, e posò il capo sul petto di Syd sussurrandole: <Amore.Grazie di ciò che sei, grazie di ciò che fai per me. Grazie di tutto! Sai, sono al settimo cielo se penso che sto per realizzare il mio sogno di andare in Nuova Zelanda e con te al mio fianco per giunta; non potevo sperare nell'avverarsi di un sogno migliore.O forse si. Forse solo un sogno ha per me più valore di andare in Nuova Zelanda. ma so che questo sogno difficilmente potrà realizzarsi: Vorrei sposarti!> Syd le posò il capo sul suo capo e le disse: <Non ringraziarmi; sono io che ringrazio te di tutto! Che dici: se sistemiamo le cose magari possiamo fermarci per un po' in Nuova Zelanda.> Mel rispose contenta: <Magari. Ti porterei a visitare tanti bei posti, ti farei sperimentare la calorosa accoglienza del popolo maori, e di tutte le popolazioni che si sono adattate a vivere di generazione in generazione a contatto con la natura, elemento predominante di questa selvaggia ed affascinante terra.> Syd la sentiva fantasticare, ed era pervasa da un senso di serenità, così chiuse gli occhi e le disse: <Si.Credo che lo potremo fare. Ah Mel, Te l' ho detto che ti amo da morire?> La giovane rispose scherzosamente: <Vediamo. Negli ultimi tempi me lo avrai detto e dimostrato circa un milione di volte!> Syd le disse: <Bhe, sono ancora troppo poche!!> Mel rise, poi si alzò per darle un bacio sulle labbra, ma si accorse che la donna stava quasi per addormentarsi, così posò delicatamente le sue labbra su quelle di Syd per pochi istanti, dopodiché spense la luce sul comodino e si strinse ancora di più a lei, mentre chiudendo gli occhi disse: <Dovevi essere molto stanca tesoro mio.Credo di si: è da tanto che non dormi sei sette ore filate, vero? Bhe Dolce notte!> Syd non era completamente addormentata, così si ridestò per un attimo e sentì il respiro di Mel farsi regolare, dunque capì che si era addormentata. La donna ripensò a quello che le aveva detto la compagna poco prima: <Vorrei sposarti!> e rimuginò: <Vorresti sposarmi? E' il mio sogno di sempre: Anche io vorrei sposarti; ho sempre sognato di vederti con un abito lungo bianco, percorrere l'entrata della chiesa al suono della marcia nuziale, ed io lì ad aspettarti, ad aspettare il momento che il preti ci dichiari finalmente una coppia, ad attendere il momento dello scambio delle fedi e del bacio.Ma tutto questo probabilmente non accadrà mai. perché la società di oggi è troppo chiusa verso questi concetti di "amore libero". Perché la società condanna tutto ciò che è diverso. perché per loro l'amore è vincolato unicamente al sesso opposto; ma la verità è che io ti amo più di quanto abbia mai amato chiunque altro in vita mia. Ti amo anche più di me stessa! E' un sentimento più forte di me, ed anche se volessi non riuscirei a controllarlo; perché non posso più fare a meno di te! Non posso prometterti che cercherò di realizzare il tuo sogno, sarebbe un'illusione bella e buona; ma posso prometterti di impegnarmi. a rispettarti, ad amarti ed onorarti, e starti vicina nella salute e nella malattia, per tutti i giorni della mia vita, finché morte non ci separi.Anzi anche oltre la morte e per tutta l'eternità! Cucciola, Sogni d'oro.>

CAPITOLO 11: L'ultima battaglia

Il sole illuminò con i primi tiepidi raggi la stanza dove le due amanti dormivano; era tutto calmo, tutto tranquillo. Syd e Mel stavano dormendo ancora abbracciate, finché la donna non fu svegliata dal suono della sveglia che la incitava ad alzarsi. Syd sonnecchiante si girò verso il display della sveglia e lesse che erano le 6:30. Con un fare abbastanza svogliato sbadigliò e si stropicciò gli occhi, poi si mise a sedere in mezzo al letto: Lei per lo meno era sveglia! Ora le toccava il compito più difficile di questo mondo: Svegliare la sua compagna. Così si voltò per guardarla mentre dormiva, solo pochi attimi, per godere di quella creatura meravigliosa, poi l'avrebbe svegliata. Avvicinò le sue labbra al viso di Mel, vi posò piccoli baci sulle guance salendo fino all'orecchio e sussurrò: <Amore, amore sveglia tra un'ora abbiamo l'aereo.> Ma Mel non accennava a volersi svegliare, così Syd le disse: <Dai Mel, alziamoci sennò facciamo tardi! Ecco lo sapevo sei sempre la solita dormigliona!> Mel le poggiò un braccio intorno alla vita, si rannicchiò vicino a lei e continuò a dormire. La sua donna fu molto divertita nel vedere quella scenetta buffa, ma allo steso tempo molto felice; quando Mel faceva così, lei poteva notare come ormai le si fosse enormemente legata. Le sembrava una bambina da proteggere a tutti i costi, e malgrado sapeva quanto forte e determinato fosse il carattere della sua amante, ora le appariva come un bambino che cercava la sua mamma; e a lei non dispiaceva essere considerata anche quello da Mel. Ma si stava facendo tardi e doveva a tutti i costi svegliarla, così ci pensò un po' su e poi disse a gran voce con una punta di cattiveria: <Sveglia sentinella! Il capo ha una missione da affidarti!> Mel balzò subito su di scatto, quasi per ossequiare il suo capo e l'ordine appena ricevuto, poi vide Syd che si sbellicava dalle risate, si guardò un attimo attorno, si stropicciò gli occhi e capì che era stata abbindolata dalla compagna e le disse: <Ah, ha, ah! Perché ridi? Io non ci trovo niente di divertente: Santo Dio, non si sveglia così la gente!> Syd le disse: <Lo so! Ma prima di provare quest' ultimo rimedio ti ho chiamato almeno una quarantina di volte; ti ho perfino riempito di baci e tu non hai sentito completamente nulla!> Mel incalzò: <Stavo facendo un sogno stupendo e tu lo hai interrotto!> <E che sogno stupendo era? C'entravo forse io?> Mel le si avvicinò all'orecchio e disse: <Vuoi saperlo?. Muori, non te lo dico!> Poi si alzò dal letto e fece per andare in bagno dicendo: <Allora ti sbrighi o no? Se perdiamo l'aereo è per colpa tua!> Syd la guardò incredula e spazientita per poi dirle: <Stai scherzando, vero?> Mel tornò indietro, la guardò negli occhi con aria di sfida, poi il suo sguardo diventò quello dolce di sempre, di cui si era perdutamente innamorata Syd; le prese le labbra fra le sue e le stampò un bacio carico di passione, rispondendole: <Certo che sto scherzando, dai amore, la Nuova Zelanda ci aspetta!> E di nuovo la donna afferrò avidamente la bocca della sua ragazza che introdusse la sua lingua, carezzando dolcemente quella di Syd. Quando si staccò, Mel disse a Syd: <E poi non è vero che non ho sentito i tuoi baci: Ogni volta che sentivo le tue calde labbra, il tuo dolce respiro su di me, ero percorsa da mille scariche elettriche che mi facevano rabbrividire, e la mente andava in tilt!> Ed uscì di corsa dalla stanza rimanendo Syd intenta a prepararsi i vestiti che sbottò: <Certe volte non riesco proprio a comprenderla! Mah!!>

Poco dopo le due donne furono pronte ad uscire di casa per andare all'aeroporto. Presero un taxi, per non lasciare le macchine incustodite; soprattutto perché non sapevano quando sarebbero tornate. L'auto sfrecciò per la città; e le condusse entro breve a destinazione, tanto la strada di domenica mattina presto, era sgombra dai pendolari, che non l'affollavano per recarsi al lavoro. Sullivan era già là ad aspettarle; tuttavia loro furono le prime. Le due si avvicinarono al poliziotto che le invitò a posare i bagagli nell'apposito scompartimento, poi si misero ad aspettare insieme fuori al varco 4 l'arrivo degli altri. Syd e Sullivan cominciarono a dialogare un po': <Allorea Kevin, Come va? E' da molto che non ci vediamo. So che Tiger ti ha consegnato personalmente Fiona.> <Syd è vero è da tanto che nn ci vediamo. Si, Tiger mi ha consegnato Fiona, ma sinceramente avrei preferito che me la portassi tu. Sai, quello scimmione è solo un energumeno!> Syd rise poi rispose: <So che ti è dispiaciuto che non te l'abbia portata io, ma sinceramente avevo cose molto più importanti a cui pensare: Ho sentito il bisogno di staccare un po' la spina per prendermi cura della mia ragazza, che è stata ferita mortalmente da Baley.> Sullivan: <La tua ragazza!?! Syd, ma sei lesbica?> Syd rispose con tono di sufficienza: <Si, perché ti crea problemi la cosa? Non penso che amare un'altra donna sia un crimine.> <No, affatto! Come sta la tua ragazza adesso?> chiese Sullivan, Syd rispose: <Oh, lei sta bene e te la presento: Kevin questa è Mel!> Mel pose la mano e disse: <Piacere agente Sullivan, ho sentito parlare di lei!> Kevin Sullivan le prese una mano, e le fece un incantevole baciamano: <Incantato di fare la tua conoscenza. Credo di aver sentito parlare molto più io su di te che tu su di me!> I due si misero a ridere, sotto gli occhi di una Syd che ribolliva di gelosia. Poi però Sullivan tornò a parlare con la donna. Da lontano Mel scorse Chris e gli altri membri della squadra e gridò: <Hawke, sono "arrivati i nostri"!>

Dopo circa 20 minuti, l'aereo fu pronto per decollare, per portare tutti loro in Nuova Zelanda.

Nell'aereo, Syd andava girovagando qua e là, parlando con tutti i membri del team; Mel si era invece fermata a parlare con Vicky, Chloe e Jade che le raccontava di come per un anno intero era stata l'amante di Syd. Mel ascoltava ed in cuor suo crepava di gelosia, poi mentre Chloe e Vicky le chiedevano della sua vita, di quello che faceva e cosa le piaceva, Mel rispondeva, non smettendo di puntare un attimo il suo sguardo su Syd che si era seduta da un po' vicino a Sullivan a parlare. Passò un po' di tempo da quando erano decollati, ma non sarebbero giunti in Nuova Zelanda prima delle 17:00, ed ora erano appena appena le 11:00. Mel era rimasta nel frattempo sola, guardava fuori dal finestrino un punto impreciso dell'orizzonte; si sentiva un po' sola, ed il fatto di aver visto Syd dare confidenza a Sullivan e di aver sentito tutte le avventure amorose di Syd e Jade, le provocarono un po' di tristezza. Voleva piangere, ma era sicura che se l'avrebbe fatto davanti a tutti, avrebbe messo in seria discussione la sua reputazione di sentinella, poiché sarebbe potuta essere considerata una pappamolle.

Era completamente immersa nei suoi pensieri, quando Syd finalmente tornò a sedersi accanto a lei toccandole la coscia; la donna guardò la sua ragazza e capì subito che qualcosa non andava, così le chiese: <Mel, che hai? Qualcosa non va?> La giovane scosse il capo e disse: <No, va tutto bene.> <Se va tutto bene perché hai quest'aria mogia mogia?> chiese Syd; Mel rispose: <No, ero solo pensierosa.> Syd incalzò: <Cattivi pensieri immagino, per preoccuparti così! Dai, ci sono io qua di che si tratta?> Mel le disse: <Scusami, non mi va di parlarne!> poi si alzò ed andò verso bagno. Vicky che aveva ascoltato parte della conversazione le disse: <Syd, vai a vedere cosa le succede, mi è sembrata un po' scossa da qualcosa che ha visto qui!> Senza farselo ripetere, Syd aprì la porta del bagno, e vi trovò Mel appoggiata al lavandino che stava piangendo. La donna le chiese: <Vuoi spiegarmi una buona volta che hai?> <Nulla ti ho detto!> Syd rispose: <Se davvero fosse come dici tu, non credo che allora piangeresti come una fontana! D'altra parte se non mi dici che hai non posso aiutarti.> Mel le disse: <Torna di là dal gruppo; torna da Sullivan, hai cose ben più importanti da dire che non restare semplicemente accanto a me a farmi compagnia.> Syd disse spazientita: <Ma sei matta? Non capisco.> Mel cedette alla disperazione e cominciò a piangere a dirotto dicendole: <Lo sapevo, quando c'è qualcosa da capire non sei mai abbastanza sveglia per capirla.Ma non vedi che io mi sto rodendo di gelosia? Non vedi che mi sto consumando gli occhi a furia di seguirti con lo sguardo? Ti guardo vicino a Sullivan; lui ti squadra da capo a piedi, ti mangia, ti spoglia con gli occhi, ed io non posso andargli vicino e spaccargli la faccia perché comprometterei i vostri rapporti. C'è Jade di là che in un'ora mi ha raccontato tutto il vostro anno di fidanzamento; comprese le posizioni del kamasutra che provavate quando facevate l'amore. Io. io mi sento avvilita, non riesco a sopportare tutto ciò. Il mio amore per te è così grande che non sopporto l'idea che appena sembra che qualcuno si avvicini a te, sia pronto a portarti via da me!> Syd finalmente capì a cosa Mel si riferisse, le si avvicinò e la strinse a se dicendole dolcemente: <Non mi importa come gli altri mi guardino, o quello che dicono di me! Io sono sicura dei miei sentimenti per te. Mi importa solo di se, perché sono sicura di amarti. Perciò non essere gelosa, non ne hai motivo: nel mio cuore c'è posto solo per una biondina piagnucolona ed isterica che amo pazzamente! In quanto a Sullivan, so che ha un debole per me, ma non quanto lo ho io per te! Lascialo pure guardare, perché tanto è la sola cosa che potrà fare in eterno! Magari gli si consumano gli occhi, ci pensi?.> Mel si senti stretta in quella dolce morsa e ascoltava la sua Syd che cercava di strapparle un sorriso; si sentì rassicurata, poi Syd continuò: <.E per Jade. Bhe, lei è uno dei miei tanti errori del passato. Lasciala stare, bisogna compatirla, lei credeva che il nostro stare insieme fosse amore, ma la ferii terribilmente quando scoprì che il nostro non era amore, ma sesso senza cuore. All'epoca ero attratta sessualmente fortemente da Jade, aleggiava intorno a lei un'aria densa di pericolo; lei capì che provavo qualche impulso nei suoi riguardi e così fu facile portarsela a letto. e ogni sera per un anno intero scopavamo a più non posso. Ma una volta finito mi vergognavo di me stessa, perché era come se stessi approfittando di lei. Con te invece è tutto diverso. Il mio stare con te, il mio voler fare l'amore con te, parte dal cuore, e non dai miei istinti. Ti giuro sei la prima ed unica donna che abbia mai amato così puramente e sinceramente in tutta la mia vita. Fra me e te non è solo storia di sesso, ma è qualcosa che sento che mi vincola a te da tutta e per tutta l'eternità. Non l' ho mai detto sinceramente a nessuno, ma ora lo dico a te: Ti amo. Credimi!> Mel alzò lo sguardo e incontrò gli occhi cerulei della donna che erano così sinceri che anche un cieco avrebbe potuto leggervi le ragioni di una persona che non mente; poi le abbozzò un sorriso e disse: <Perdona la mia gelosia, la mia rabbia e la mia pazzia, ma sei tu che mi rendi folle! Non sopporterei di saperti fra le braccia di un'altra che non sia io. preferirei morire! E' questo incontenibile amore che sento verso di te a rendermi gelosa, ma se tu mi dici che mi ami, ti credo, ed aggiungo che Ti amo follemente anch'io.> Mel non ebbe più il tempo di dire nulla, perché Syd la spintonò contro il la porta della toilette dandole un bacio febbrilmente appassionato, che cominciò sulle labbra e scese fino e giù al collo sul quale vi pose un vistosissimo succhiotto. Mel ricambiò il bacio con altrettanta passione, e alla fine di quell' effusione sembrava che non avesse più fiato.

Recuperato il fiato Mel le disse: <Forza ritorniamo di là. Si staranno chiedendo che fine abbiamo fatto, e magari potrebbero pensare che i nostri "bassi impulsi" ci abbiano spinto ad appartarci!> Syd la guardò prendendola per mano e dicendole: <Ha davvero tanta importanza di cosa pensino gli altri?> Mel le disse con aria maliziosa: <Per me no! Ma ti sfido a rispondermi alla stessa domanda..> Syd non le rispose; si limitò solo ad uscire mano nella mano dal bagno con lei; percorse il corridoio dell'aereo fino a raggiungere il suo posto; ma con grande sorpresa di tutti, appena fu al centro del corridoio, si voltò verso Mel l'abbracciò e le diede un lunghissimo bacio appassionato, come quelli che si vedono solo nei film d'amore. Mel fu alquanto sorpresa, ma non le dispiacque quel gesto. Appena terminata quella lunga ed intensa effusione, tutti i presenti, compreso Sullivan, erano talmente meravigliati e toccati dalla scena, che fecero alle due un clamoroso applauso; Tiger disse: <Eccezionale! Mancava solo la frase: "Domani è un altro giorno!"> Mel si sentì un po' imbarazzata, tutti la guardavano con orgoglio, eppure lei non aveva fatto proprio niente. Syd disse: <Ok, ok, può bastare. E finitela di fare i fessi!> Jade le disse: <Non ti vedevo baciare così qualcuno dai tempi in cui stavi con Tiger!> Tiger incalzò vantandosi: <Bhe sai, so farmi voler bene dalle donne. peccato però che non sia biondino e con gli occhi verdi. A quest'ora Syd sarebbe stata mia!> Mel gli andò vicino con aria molto seducente, e si sedette sulle gambe di Tiger accarezzandogli il viso, poi gli disse dicendogli giocosamente alterata: <Tig, se affermi un'altra volta quello che hai appena detto, ti giuro che ti faccio diventare un tappeto di pelliccia che metterò come complemento d'arredo nella mia stanza!> Poi gli posò un caldo bacio sulle guance, che l'uomo rimase per un attimo spiazzato. Ci fu una fragorosa risata generale e Fred disse: <Ehi, va forte la ragazzina! Complimenti Eagle! Nella squadra scommetto che sarai la maestra di seduzione!> Jade schiarì la voce e il fratello continuò rivolto a lei, che intanto lo guardava con aria minatoria: <Oh, ovviamente dopo te, Jade!> Syd osservò Mel, ridacchiando, e si accorse che per la prima volta qualcuno era riuscito a mettere in imbarazzo Tiger. Poi la sua attenzione fu richiamata da Sullivan che le disse: <Ehilà Syd. che temperameto focoso possiede la tua ragazza! Scommetto che una così la tua squadra non se la lascerà scappare tanto facilmente!> Syd provò a ritornare seria e disse: <Infatti!> poi alzò Mel dalle gambe di Tiger che insieme a Ross e a Tony si stava sbellicando dalle risate, e disse a Sullivan: <Ti presento l'ultimo acquisto della squadra "the sentinel": Melanie O' Connor detta Eagle; vicecapo, nonché la mia fidanzata!> Sullivan disse ridendo: <Ah mia cara Syd, sei proprio cotta!> Chris che aveva assistito alla scena commentò: <E non è l'unica ad essere cotta! In quest' aereo ci sono persone che tengono nascosti i loro veri sentimenti alle altre.> e fissò Sullivan <.Ed altre che pur avendo capito l'importanza che hanno per una persona, rimangono sempre col dubbio se questa ricambi oppure no!> e voltò il suo sguardo verso Mel. La giovane disse sarcastica: <Ok Chris, 1 a 0 per te! Mi è arrivata la tua frecciatina! Ehm.Sullivan sa, credo che stia parlando anche di lei!> Poi tornò a sedersi con un atterggiamento di sufficienza. Syd irruppe in una fragorosa risata per la situazione paradossale creatasi: Chris che faceva il saggio della situazione, Sullivan l'innamorato senza speranze e Mel che essendo stata colta in fallo perché pazza di gelosia, ora cercava di non dare a vedere quanto amasse la sua donna. Poco dopo Syd tornò a sedersi vicino alla sua compagna. Le due si scambiarono uno sguardo d'intesa, poi Mel le chiese all'orecchio: <Ehi, ma che ti è preso prima? Mi hai fatto imbarazzare, con quel bacio inaspettato!> Syd: <Scusami, ma dovevo rispondere alla tua domanda! Ed ho pensato che quello fosse il modo migliore!> Mel le disse rassegnata: <Senza dubbio! Abbiamo fatto scalpore!> <Ma ti è piaciuto?> Mel si prese la sua piccola rivincita non rispondendo subito alla domanda della donna, ma Syd insisteva perché lei rispondesse, e allora rispose dicendole: < Mhm.Da matti! E' stato quanto di più eccitante potesse accadere! Ma mi sono imbarazzata lo stesso!><E dai! Che ti importa? Tanto loro sono di famiglia e dovranno abituarsi prima o poi a vederci in teneri atteggiamenti!> Mel specificò: <Si, ma meglio poi che prima! No, scherzo, è solo che sono molto timida!> Syd le rise in faccia: <Tu timida? Ma fammi il piacere! Sei stata la prima persona al mondo che ha messo in imbarazzo Tiger!> Poi le due ritornarono serie e Mel le disse: <Sai, ho molto sonno!> <Lo credo bene, ci siamo addormentate alle tre e poi ci siamo alzate presto. Riposati un po' che appena metteremo piede ad Auckland dovremo concentrarci sulla missione> Mel appoggiò il capo sulla spalla di Syd che la coccolò finché non si addormentò.

In preciso orario l'aereo atterrò all'aeroporto di Auckland. Così tutti scesero. Sullivan li condusse all'albergo dove aveva prenotato per 11 persone: Un lussuoso albergo a quattro stelle. Appena alloggiati in camere doppie, i membri della squadra the sentinel si ritirarono per rifocillarsi, per poi trovarsi alle 20:00 nella stanza del capo.

Appena furono le 20:00, gli amici bussarono puntuali alla porta di Syd; con loro c'era anche Sullivan. Prima che l'intera squadra potesse fiatare per pianificare qualcosa di concreto, Sullivan disse: <Sono passato in centrale dal mio amico Steve Muir, capo della polizia del luogo; ed è riuscito a fornirmi preziose informazioni: Abbiamo scoperto che Reevs e Baley sono insieme, vivono a Mount Albert, un paese periferico a 10 Km da qui, in via Rockford 34, nella tenuta Miller. Stasera andranno ad una festa vip in un locale molto famoso e raffinato: il "Threadgills". E probabilmente incontreranno qualche loro amico disposto a farli sparire per un po' dalla circolazione, per poi dar loro nuovi documenti di identità e cittadinanza.> Syd chiese: <Tradotto in tempo, quanto dista Mount Albert da Auckland?> Sullivan rispose: <Di preciso non so, ma forse una ventina di minuti o giù di lì!> <Bene!> disse Syd; poi continuò: <Così li abbiamo in pugno!> Sullivan disse: <Ragazzi vi ricordo che se volete catturarli, dovrete farlo stasera o non potrete farlo mai più; comunque vi suggerisco di dividervi.> Syd disse: <Qui decido io! Non preoccuparti Kevin so come svolgo il mio lavoro! Non voglio che tu ti immischi; è esclusivamente un lavoro di noi sentinelle! Comunque so che dovremmo dividerci; ed è quel che faremo. Ma ve lo dico a priori: Baley è mio!> Con molto stupore dei presenti, Mel che era accanto alla finesta, appoggiata alla spalliera della sedia di Syd, tuonò con voce seria elegante e maestosa: <Non sono d'accordo Hawke! Se siamo arrivati fin qui è anche grazie all'aiuto di Sullivan! Ed è giusto renderlo partecipe della nostra missione; un aiuto in più fa sempre comodo! Capisco che tu stai aspettando questo scontro frontale con Baley e Reevs da molto, moltissimo tempo, ma stai parlando accecata dalla vendetta! Ricorda che siamo una squadra, ed anche se dovremo dividerci, dobbiamo agire sincronizzati! Quindi se avevi già previsto un piano nel quale tu ti consideravi l'unica ad avere il diritto di rompere l'osso del collo a Baley ti consiglio di revisionarlo! Perché agendo individualmente, indipendentemente da ciò che fa il resto della squadra potresti correre pericoli inutili!> Tiger essendo stato colpito dalla sensatezza di quel discorso le diede manforte ed esclamò: <Hawke! La piccoletta ha ragione!> Syd si guardò rapidamente attorno, trovando il consenso degli altri in quanto aveva poco prima affermato Mel, così riordinò un attimo le idee e cercò di mettere da parte il suo risentimento, poi sentenziò: <Allora il piano si articolerà in tre fasi: Vicky, Ross e Chris si "metteranno in ghingheri" e parteciparanno anche loro a questa festa vip, in modo da pedinarli fino a quando non vanno via. E se notate qualche loro "amichetto" particolarmente "premuroso" nei loro riguardi, aspettate che vadano via per poi sistemarlo a dovere! Naturalmente comunicheremo tra di noi tramite ricevitori. Sullivan: avvisa il capo della polizia locale di mandare una pattuglia al Threadgills, i ragazzi potrebbero aver bisogno di aiuto. Poi corri subito a Mount Albert con Muir ed una bella camionetta blindata! Tony e Chloe verranno con te! Infine Tiger, Fred, Jade, Mel e io ci infiltreremo nella tenuta Miller e li aspetteremo là!> Questo piano sembrava essere migliore, così nessuno trovò da obiettare e Syd concluse quella riunione dicendo: <Forza, al lavoro! Abbiamo poco tempo per agire ed entro stanotte dobbiamo acciuffarli a tutti i costi!>

Erano circa le 22:15 quando la macchina in cui vi erano Syd, Mel, Tiger, Fred e Jade parcheggiò davanti ad un cancelletto verde, che dava su un piccolo giardinetto molto ben curato, e poi su una piccola casa a due piani. Tiger disse: <E' questa! C'è scritto tenuta Miller!> Jade disse per rompere la tensione del momento: <Vedo che i due si sono dati al giardinaggio. Se avessero gestito la loro vita e il loro lavoro, come gestiscono il loro giardino, sarebbero stati uomini integerrimi! Da sposare.> Fred le disse provocandola: <E da quando in qua te la fai con gli uomini Jade? Non li schifavi a morte?> Tiger ribatté: <No, è solo che ha deciso di ritornare un po' sulla giusta sponda dopo la delusione amorosa che ha avuto da Syd. Sai Mel.> Ma fu interroto da Syd che appositamente aveva cercato di cambiare argomento intuendo cosa Tiger volesse dire e sapendo che avrebbe rischiato di turbare inconsapevolmente la freddezza di Mel per quella missione, suscitando la sua emotività: <Ragazzi, ora parcheggiamo l'auto e poi cercheremo di entrare.> Poi aggiunse cercando con gli occhi il consenso del forte Tiger: <Tutti pronti?>. Poco dopo si apprestarono a scavalcare un muretto di circa 1 metro e si imbatterono in due doberman abbastanza feroci. Tiger prese la pistola e ne colpì uno che stava arrivando alle loro spalle, mentre Syd prontamente sparò all'altro che stava per aggredire Mel. Arrivati all'entrata del villino, fu compito di Fred e Jade disattivare tutti i sistemi d'allarme; ma con loro grande sorpresa, quella sera non vi era l'impianto di difesa inserito; quindi per loro fu più facile del previsto irrompere nel buio pesto di quella casa. Mel osservò abbastanza entusiasta di vedere come ogni membro del gruppo sapesse quando era il suo momento per intervenire, rammaricandosi che lei era invece tremendamente impacciata.

Appena entrati nell'abitazione, Syd disse: <Tiger, Shark, Snake, andate a controllare al piano di sopra che mi sembra più grande; mentre io e Eagle controlleremo quaggiù!> I tre eseguirono gli ordini del loro capo e salendo celermente le scale, si apprestavano a controllare il piano superiore. Anche Syd e Mel cominciarono il loro lavoro; mentre aprivano cassetti, spostavano mobili e qualsiasi altra cosa che potesse aiutarle a preparare un agguato per i due; ma Syd spostò la sua attenzione su Mel chiedendole: <Ehi Eagle, tutto bene?> <Si Hawke, perché?> <Non lo so, ti vedo un po' tesa.> <Non è niente, comunque solo ora capisco a pieno lo spirito con il quale agiscono le sentinelle: E' bello vedere che ognuno sa qual è il proprio compito e sa quando svolgerlo. In questo mi sento ancora così impacciata.> <Oh Eagle, non preoccuparti, è naturale sentirsi così alla prima missione. Comunque ci ho pensato mentre facevamo il tragitto in macchina per venire qui. Dopo questa missione, apporterò grandi cambiamenti alla mia vita.> <E quali?> <Lo scoprirai presto! Ma ora desidero solo fargliela pagare a quei due vermi!> Mel la rimproverò spazientita: <Sei una terribile cocciuta! Smettila di agire pensando solo alla tua vendetta! Non ti importa di agire in "squadra" con gli altri? Va bene, ma fallo almeno per te stessa! Te lo dissi anche tempo fa: Tu sei solo arrabbiata perché hai saputo che Baley e tuo padre sono la stessa persona, la stessa identica carogna che in 26 anni della tua vita ti ha perseguitato. Hai il diritto di sentirti offesa, ma non quello di fare di testa tua torturando due persone che valgono meno dello sterco che per sbaglio calpesti! Hawke, la vendetta ha un retrogusto amaro, e placata questa tua sete di vendetta ti resterà soltanto un grande rimorso! Pensa a quello che fai per favore!> Syd le disse altrettanto spazientita: <Scusa se te lo dico, ma mi hai stufato un po' con questi tuoi moralismi. Quando sarà il momento saprò io come agire!> E le si distanziò un po' cercando di mettersi in contatto con Chris che nel frattempo, come previsto era in quel locale. Mel si accorse che la sua compagna si era adombrata a causa sua e cercò di chiamarla: <Hawke! Hawke.aspettami. Ehi Syd!> Improvvisamente dal piano superiore, scesero i loro tre amici e Tiger disse: <Indovinate un po' che abbiamo trovato di sopra?> Jade continuò: <Dei depliant di un'agenzia di viaggi indirizzati a Micheal Baley!> Fred fece per sfogliarli e disse: <Ehi, sono opuscoli sulle più belle capitali europee!> Syd finì il ragionamento: <Mhm.. Scommetto che loro due erano orientati a scegliere una capitale europea dove rifugiarsi! Bhe, certo, è facilmente spiegabile perché una capitale europea: In Europa per i reati di cui si sono macchiati Baley e Reevs c'è solo l'ergastolo, sempre ammesso che fossero riusciti ad acciuffarli; mantre in America, per loro sarebbe significata morte certa! Furbi!!> Mel si avvicinò agli amici e notò che qualcosa pendeva da uno dei depliant, la prese e disse: <Ehi, ma sono due biglietti aerei per Roma!> Jade disse: <Brava Eagle, che occhio! Abbiamo anche scoperto dove si sarebbero diretti quei bastardi!> Li prese dalle mani di Mel e li controllò: <Ehi, ma la data di partenza è domani!> Syd affermò inarcando il sopracciglio destro pensierosa: <Aveva ragione Sullivan: O stasera o mai più!> Furono però interrotti dalla voce di Chris che attraverso il ricevitore cercava di mettersi in contatto con la sorella: <Fox chiama Hawke, ci sei in linea?> Syd disse: <Si Fox ti sento forte e chiaro! Novità?> <Si, sono appena usciti dal locale, penso che si stiano dirigendo a casa.da voi. Hanno dei nuovi documenti di identità.> Syd rispose: <E noi invece gli abbiamo preso i biglietti aerei per Roma, dove si sarebbero diretti una volta avuti questi documenti! E gli "amici"?> <Ecco a questo volevo arrivare: Passo e chiudo perche dobbiamo sistemare un po' un "faccenda in sospeso" con Mario Maroni e Gaetano Semmola, i due amici italiani dei nostri uomini!> Syd gli disse con aria sarcastica, e girandosi verso Mel per provocarla: <Ah Fox. per favore non fategli molto male! Sennò poi vi viene il rimorso!> Mel le lanciò un' occhiataccia, poi si voltò indispettita dall'altra parte. Chris le disse: <Ma che stai farfugliando?> Lei rispose: <Niente! Passo e chiudo!>

Syd si rivolse a quelli che erano con lei: <Stanno arrivando, ora tocca a noi! Forza ai nostri posti di combattimento!> Mel guardò l'orologio che segnava le 3:30 e sospirò raggiungendo Fred e Jade. Syd chiamò un attimo Tiger in disparte e cercò di fargli un discorso breve, conciso, ma esaustivo: <Tiger ascolta: So perfettamente che ne sto facendo un affare personale, ma è più forte di me: Quell'uomo, Baley, è lo stesso uomo di merda che ci abbandonò da piccolini in quella rigida e piovosa giornata di dicembre; quell'uomo è lo stesso padre disamorato che ci gettò in mezzo ad una via per andare a fare i "porci comodi suoi".> Tiger la interruppe: <Ma com'è possibile?> Syd continuò: <E' troppo lunga da spiegare ed ora voglio che tu apra bene le orecchie: Non mi si può chiedere di non vendicarmi di un uomo che in 26 anni mi ha fatto patire le "pene dell'inferno"; perciò io sono intenzionata a toglierlo di mezzo, e ne tu, ne Mel, ne chiunque altro potrete distogliermi dal mio obiettivo; so che rischio la vita, ma "francamente me ne infischio"! L'unica cosa che ti chiedo, è di badare a Mel se dopo questa sera io dovessi non esserci più. Sii tu per lei tutto quello che non sono potuta essere io. Te ne prego, te lo chiedo in nome del nostro vecchio grande amore!> Tiger rispose: <Francamente non condivido affatto la tua scelta. La ami, sai che potresti lasciarla sola al mondo, eppure vuoi rischiare: A che serve? Pensa a tutti quei bei momenti felici che potrete trascorrere insieme, a tutti i sogni che potrete realizzare. Sei una sciocca se credi che stasera muori e dopodomani mattina lei già non ti pensi più!> Syd rispose arrabbiata prendendolo per il bavero: <Tiger! Io ho deciso così! E così farò! Allora me lo prometti, si o no?Altrimenti vedo a chi posso chiederlo, ma dubito riesca ad accontentarmi ed accontentare Melanie meglio di te.> Tiger la guardò rassegnato, sapendo di non poterla far ragionare e le disse: <Ok, se è questo quello che desideri lo farò! Farò in modo che Mel soffra il meno possibile mel caso morissi.> Poi continuò scherzando per smorzare la tensione: <Però tu vedi di non farti ammazzare: Tra una Syd morta e un Baley morto preferisco il secondo. Tu hai ancora un corpo così armonico e favoloso per essere ridotto ad uno scolapasta! Mentre lui. Bleah che schifo! Mhm. però pensandoci bene: se malauguratamente tu dovessi morire, potrei sempre consolarmi con la biondina!> Syd rispose scherzando: <Scordatelo! Tiger, mi hai appena fornito un ottimo motivo per non rimanere ammazzata. Grazie!!> <Ma prego, si figuri signor capo! Syd: Ti voglio bene!> Syd arrossì per un secondo, e dipinse una smorfia di meraviglia sul suo volto: Il gelido Tiger si era appena lasciato andare ad un sentimento. Syd era tentata di prenderlo in giro, ma poi optò per la sincerità e gli disse: <E' stato bellissimo amarti. Sappiamo bene entrambi che ora è cambiato tutto: ho trovato finalmente la persona con cui condividere la mia vita, ma anche io ti voglio ancora molto bene!> Quella scena quasi commovente per entrambi, fu interrotta da Fred che nel frattempo era appostato vicino alla finestra e che disse: <Hawke, Tiger, preparatevi, sono arrivati!> I due si apprestavano a raggiungerli quando Syd gli bisbigliò: <E comunque Tig, buttati con Jade! Chi dorme non piglia pesci!> Tiger la guardò meravigliato ed imbarazzato chiedendo: <E tu come lo sai?> Syd gli fece l'occhiolino e si avvicinò agli altri. Tutti i membri della squadra, non avendo avuto il tempo di preparare una trappola per i due, decisero semplicemente che una "sana scazzottata" sarebbe stata l'ideale rimedio; così si misero solo ad aspettarli al buio e con le finestre e la porta chiusa. Syd osservava dalla finestra che Baley e Reevs stavano cominciando a discutere animatamente, finché il tenente non si accorse che molto stranamente i cani non erano venuti a fargli le feste. I due si avvicinarono un po' inquieti alla porta d'ingresso della casa; furono perciò abbastanza vicini da poter sentire i loro litigi: Baley: <Hai preso il telecomando per disattivare l'allarme?> Reevs: <Quale allarme!> Baley: <Will non ho voglia di scherzare, come facciamo ad entrare in casa se c'è l'antifurto inserito?> Reevs: <E chi ce l'ha la chiave appresso!> Baley furibondo: <Sei un emerito cretino! Prima di uscire di casa ti ho detto di mettere l'antifurto, ma se mi dici così deduco che non lo hai messo!> Reevs: <Ottima deduzione Mr. Intelligenza! E sai perché non l' ho messo? Perché pensavo che lo avessi fatto tu, dato che te l'ho detto due volte prima di andare via, ma visto che hai le orecchie foderate con 3 metri di prosciutto non mi hai sentito, vero?> I due cercarono di calmarsi, poi Baley prese le chiavi e le mise nella toppa; fecero solo un giro e la porta si aprì. Reevs guardò inviperito Baley: <Ma come non hai neppure chiuso la porta? Eppure sei stato l'ultimo ad uscire!> Baley rispose esterrefatto: <Will, io la porta l'ho chiusa, me lo ricordo bene! Ho fatto le solite cinque mandate di chiave.> <Ma cose si spiega tutto ciò allora Michael?>

Improvvisamente i due sentirono una terza voce, estranea alla loro conversazione, ma che però si intrometteva: <Bhe, non ve la prendete, sappianùmo benissimo che siete due "cervelli di gallina", ma stavolta giuro che non è stata vostra trascuratezza, siamo stati noi ad aprire la porta e ad accomodarci! > Tiger accese la luce, così che i due potessero vedere con chi avessero a che fare, e quando li riconobbero rimasero abbastanza scossi urlando insieme: <The sentinel!!> Poi Syd continuò: <Siete stati abbastanza scortesi a fare aspettare i vostri ospiti, per questo abbiamo dovuto arrangiarci da noi!> Reevs mise una mano sui fianchi in cerca della fondina che portava sempre con lui, la trovò ed accarezzò il suo revolver. Tiger disse: <No Reevs, credo che tu non sia nella posizione di puntare un'arma contro qualcuno! Gettala subito a terra!> Reevs sentendosi successivamente minacciato da una pistola contro la sua nuca, eseguì; poi fu la volta di Syd che disse colma del suo disprezzo per quell'uomo: <Bene caro padre, siamo arrivati al momento della resa dei conti? Oh, credo proprio di si!>

Approfittando di un momento di confusione generale, Reevs strappo la valigetta con i documenti dalle mani di Baley e sguazzò fuori. Baley gli urlò contro: <Ehi, ma dove vai, ritorna dietro stupido approfittatore!> Mel irruppe in una fragorosa risata: <Lui profittatore? E tu cosa saresti allora?> Baley le disse con aria schifata: <Ma bene, vedo che c'è anche la puttanella. immagino che la copertura di un ruolo di sentinella è il compenso che ti spetta per essere la schiava di sesso personale di Hawke!> Syd lo fulminò con lo sguardo, ma fu preceduta da Jade che gli andò vicino e disse: <Non osare mai più offendere un membro della squadra hai capito? Anche se nuova, Eagle sa cavarsela molto bene, e possiede quello che noi sentinelle abbiamo perso da un po' di tempo: l'indulgenza verso gli altri! Perciò ti auguro proprio di dover affrontare lei in combattimento, e non qualcun altro di noi, perché non saresti certamente risparmiato!> E gli diede un gancio in pieno viso. Syd fu molto sorpresa dall'aver udito quelle parole uscire dalla bocca di Jade: aveva sempre pensato che la donna fosse un po' restia nei riguardi di Mel, perché ovviamente con il suo arrivo nella vita di Syd, si è vista crollare addosso tutte le speranze di una futura nuova relazione con la donna, che non le dispiaceva affatto. Poi trasalì ed ordinò: <Tiger, Shark, Snake correte a catturare Reevs; non lasciatelo scappare; ha con se i documenti falsi! Resteremo noi qua!> I tre ubbidirono e corsero fuori richiudendo la porta dietro di loro. Solo allora Syd si alzò dalla sedia su cui era seduta ed esclamò: <Allora, siamo solo noi tre adesso: Io, tu, e Melanie; Si dice che "i panni sporchi si lavino in famiglia" e voi siete i due quarti della mia famiglia più prossima composta da me, Chris, Mel, e malauguratamente te. Adesso prima che ti uccido, mi devi raccontare tutta la verità! Voglio sapere tutto lurido bastardo, e bada che non sei nella posizione di avanzare pretese!> Baley fu abbastanza spaventato da quelle minacce così aperte di Syd, ma sapeva che in ogni caso ne sarebbe rimasto ucciso, quindi cominciò a rispondere con il tono più cinico che potesse usare: <Cara Sydney, da quanto tempo non ci vediamo! Sarà forse una ventina d'anni, vero? Come stai? Ma, come sei fredda e spietata: Punti una pistola contro il tuo papà? Contro la persona che ti ha messo al mondo? Che ingrata! Non c'è niente che devo dirti; credo che già ci abbia pensato la tua troietta a metterti al corrente del nostro grado maledetto grado di parentela. Si, io sono Erick Lawless in realtà! Sono lo stesso uomo che ti cambiava i pannolini, lo stesso uomo che ti cullava per farti addormentere, lo stesso uomo dal quale venivi ad accoccolarti quando fuori pioveva ed avevi paura dei tuoni.Syd, sono babbuccio.> Nella mente di Syd volteggiarono quei ricordi come in un flash back che la riportarono alla sua infazia: Quanto era stata felice nei suoi primi sei anni di vita con il babbo, la mamma e il fratellino; ma poi tutto cambiò.> I suoi occhi diventarono lucidi per un istante, le sue autodifese si indebolirono notevolmente e di questo Mel sembrò accorgersene perfettamente; poi Baley cercò di scappare via, approfittando di quella distrazione di Syd, ma prontamente Mel afferrò la pistola lasciata a terra da Reevs e la puntò contro l'uomo dicendogli: <Dove vai, credi di scamparla così?> L'uomo le tolse con violenza la pistola da mano imprigionandola e puntandole la pistola contro; le diede un pugno in faccia rivolgendosi poi a Syd: <Dovresti circondarti di gente più competente! Non sa neanche impugnare una pistola.> Syd si riprese e tuonò: <Non torcere un solo capello a Mel o me la pagherai!> Baley: <Vedi, questo è il tuo punto debole; i sentimenti umani che provi verso gli altri; soprattutto verso questa ragazzina. Sei sempre stata debole per questo motivo; sei identica a tua madre! L'amore rende deboli, e amare qualcuno costringe a diventare vulnerabili!> <Non osare pronunciare il nome della mamma:Insozzeresti la sua memoria se solo lo pronunciassi!> Mel si stufò di fare la vittima, gli diede un forte calcio tra le palle e si liberò dalla sua morsa, correndo verso Syd che lo canzonò orgogliosa: <C'è gente più competente, migliore di lei? Come vedi Eagle è molto indipendente, forte, e non c'è di meglio al mondo che stare insieme a lei. E' comprensibilissimo amare un tipo come lei, se ci stessi a contatto! Lei emana una forte luce interiore che ti porta inevitabilmente sul giusto cammino! E non abbandonerebbe mai, per nessun motivo al mondo qualcuno che ha bisogno di lei, come invece hai fatto tu!> Baley si tirò su e continuò col suo atteggiamento cinico: <Poverina abbandonata a soli sette anni con tuo fratello malato di polmonite. La verità è che me ne sono fottuto di voi, e mi sono goduto la vita! Me ne sono sfottuto dei miei obblighi familiari, dei miei doveri e vi ho abbandonato per diventare un uomo ricco e influente! Mia moglie era una povera sciocca sentimentale disposta sempre a seguire il suo cuore e a difendere i più deboli; tu sei la sua copia spiccicata! Ti odio Sydney e odio anche Hawke! Perché ti sei sempre schierata dalla parte dei più deboli rinunciando di diventare una persona conosciuta e temuta. Non avevi bisogno del rispetto di nessuno; ho sempre desiderato che tu diventassi come Al Capone o Saddam Hussein! Una testa calda insomma, pronta a schiacciare qualunque cosa le ostacolasse il cammino! E invece. Il rispetto per la razza umana è un utopia! Si, è stata solo colpa di tua madrese sei diventata una pappamolle sentimentale, e per colpa di questa puttanella che hai finito di rovinarti!> Syd lo insultò: <Tu sei folle!> Poi notò con molta soddisfazione, guardando dalla finestra che Tiger & Co, erano riusciti a catturare Reevs, che ora veniva portato nella camionetta blindata da Sullivan e Muir, giunti da poco. Baley le applaudì e disse: <E brava, hai incastrato Reevs, ma ora che ho una pistola in pugno e so qual è il tuo punto debole, ho qualche speranza di vincere!> Syd colta da una rabbia folle prese a riempirlo di botte; improvvisamente Tiger rientrò in casa e Syd gli urlò: <Tiger, prendi Eagle e portala via!> Mel le disse: <No Hawke, voglio restare. Tu non puoi farmi questo!> Sollevandola in braccio, Tiger la portò di forza fuori da quel luogo dicendole:<Mel, non puoi fermarla: Syd ha un appuntamento col destino!> Mel rimase per un po' a guardare insieme a tutti gli amici che nel frattempo erano accorsi; era ancora stretta dalla presa diTiger; ma improvvisamente si divincolò e ricorse dentro. Appena aprì la porta, trovò Baley steso a terra tutto pestato e Syd che era sopra di lui, con una pistola puntata alla tempia tempia. Appena Syd la vide, si distrasse per un attimo e poi tornò a Baley posando un dito sul grilletto; Mel le urlò: <Non farlo Syd! Hai difeso la giustizia e la verità per tutti questi anni, ed ora vuoi macchiarti dell'assassinio di un lurido verme? Perché con questo gesto vuoi cancellare tutto quello che di buono hai fatto? Ti ricordi quando mi trovasti in una pozza di sangue nel suo ufficio? Lui fu uno sporco infame, perché sparò a tradimento una persona inerme e indifesa. tu adesso non saresti tanto diversa da lui se premessi quel grilletto; non saresti tanto diversa da colui che hai sempre odiato! Hai detto che dopo questa missione avresti voluto cambiare qualcosa nella tua vita. Io non so di che si tratta, ma ti sto offrendo un buon motivo per vivere senza il rimorso di aver ucciso tuo padre senza pietà! E ti posso assicurare che cominceresti col vivere meglio la tua nuova vita in pace con te stessa; Syd, la tua vendetta alla fine finirà col consumare anche te! Per favore non premere quel grilletto! Tu sei buona, onesta.non puoi fare la sua stessa fine!> Syd si voltò e guardò nella profondità degli occhi smeraldini di Mel, leggendovi tutta la sua paura di essere delusa dalla persona che più amava al mondo; poi tutto improvvisamente le sembrò essere chiaro ed avere senso.Tolse la pistola dalla tempia dell'uomo e gli disse: <No! Non meriti che ti libero dalle tue pene, dalla tua pazzia in questo modo! Oh certo! Sarebbe facile morire freddato da due colpi in testa eh? Non avresti neanche il tempo di accorgerti che stai morendo. Lei ha ragione, se ti uccidessi diventerei uguale a te, finirei con l'odiare anche me stessa. Ti consegnerò alle autorità! Una volta una persona molto saggia mi disse: "la vendetta ha un retrogusto amaro, e placata questa tua sete di vendetta ti resterà soltanto un grande rimorso!" Non so se abbia ragione ma mi fido di lei e so che lo disse perché mi conosceva a fondo e sapeva che poi mi sarei tormentata a vita!> In quel momento arrivò Sullivan e lo ammanettò. Syd lo tirò su, notò il suo pantalone bagnato e lo derise: <Incredibile ti sei piscitato sotto come un bambino!> Mentre stava uscendo, Syd gli gridò contro: <Ah papà, ringrazia Mel prima di andare via, dopotutto è solo per merito suo se il tuo piccolo cervellino si trova ancora al suo posto! Sei stato fortunato. Un essere umano ha mostrato clemenza anche contro di te che sei la peggior feccia! Questi sono i sentimenti umani più belli che mi spingono a credere ancora ai nostri simili: Lei era una fra tutti che aveva più il diritto di vederti morto, per tutte le torture che gli hai fatto; eri il suo peggior nemico, eppure. al momento giusto ha saputo risparmiarti la vita!> Lui uscì preso di forza da Muir e Sullivan sputando a terra in segno di disprezzo.

Nella casa scese il silenzio; Syd si voltò piano verso Mel, che aveva uno sguardo colmo di gratitudine, la raggiunse e l'abbraccio forte baciandole la chioma e dicendole: <Mely Il nostro incubo è finito! Da stasera potremmo dormire sogni tranquilli!>

Poi tutte e due uscirono insieme abbracciate da quella casa, e fuori tutti i loro amici le aspettavano per far festa. Syd e Mel videro la camionetta blindata andare via con i due uomini, e Mel non potè fare a meno di notare una punta di tristezza negli occhi di Syd che le disse: <Mi sembra incredibile.> Mel rispose: <Capisco cosa intendi dopotutto; era sempre tuo padre!>

Tutti i membri della quadra si strinsero attorno alle due, ed inaspettatamente Jade rivolse a Syd una domanda nella cui però era inclusa anche una risposta: <Alla fine l'amore vince sempre eh?> Syd guardò Mel, la strinse di più a se e dise: <Si.sempre!> Jade incalzò: <Spero di trovare anche io una persona buona e onesta come Mel, nella mia vita.Così quando finisco le missioni almeno so da chi tonare, so chi sarà a casa ad aspettarmi a braccia aperte!>

Syd con tono materno le disse: <Oh, la troverai, non preoccuparti.> Poi il suo tono sembrò diventare accusatorio nei propri riguardi: <Jade.. Bhe ecco io. ehm. a me dis.> Ma Jade la fermò: < No Syd! Non occorre che tu dica altro, so che vuoi scusarti per la nostra storia di un anno fa, ma non c'è bisogno; ti ho già perdonata! Ora cerca solo di essere felice con questa splendida persona che ti sei messa accanto.> Tiger interruppe i loro discorsi invitando le tre ad andare a fare caciara in qualche locale della notturna Auckland. Syd rispose: <No Tiger io e Mel non veniamo, siamo stanche, abbiamo subito troppi stress emotivi per oggi. Credo che torneremo in albergo e ci dormiremo su; e poi domani dobbiamo svegliarci presto, la mia signorina deve portarmi a visitare tutta la Nuova Zelanda!> Mel precisò: <E magari se ci troviamo anche l'Australia.Tanto basta attraversare solo i 1200 Km di Mare di Tasman che separano le due terre! E male che vada arriviamo all'aeroporto, prendiamo il primo volo della Air New Zealand diretto in Australia e. al caso dove atterreremo!> Tiger guardò Syd e le disse: < E' folle!! Bhe Syd, non vorrei essere nei tuoi panni! Buona fortuna, e chiamami se ti perdi!> Poi prese Jade sotto il braccio e disse: <Tu vieni con noi ovviamente vero? Andiamo Madame, lei stasera sarà sequestrata da me, e guai a suo fratello se oserà chiedermi il riscatto!> Jade accettò molto volentieri quell'invito e prima di andare via lanciò un'occhiata ammiccante alle due. Syd e Mel si guardarono negli occhi e risero, poi videro andar via i loro compagni.

CAPITOLO 12: Una nuova duratura vita

Circa mezz'ora dopo erano nella loro camera. Bussarono alla porta e vi entrò un cameriere con un carrello sul quale vi era una bottiglia di champagne tenuta in fresco, e tartine al caviale. Quando il cameriere uscì, Syd che era in accappatoio, perché uscita da poco da sotto la doccia, richiuse la porta dietro di se, aspettò che Mel uscisse dal bagno per stappare; Mel come previsto non tardò ad uscire, anch'ella in accappatoio; Syd le disse: <Vieni qua che dobbiamo festeggiare!> Mel rispose scuotendo la testa: <Ma perché allora non siamo andati con gli altri se volevi festeggiare?> Syd la fulminò con lo sguardo, poi le si avvicinò, le porse la mano e la fece sedere sul divano dicenbdole: <Non credi che forse avrei voluto festeggiare in privato, solo con te questo nostro successo?> Stappò poi la bottiglia di champagne e ne versò in due bicchieri a calice; ne porse uno a Mel, sedendosi accanto a lei e prendendole una mano con la mano libera. Syd esclamò: <Ci vuole un bel brindisi!> <Giusto!! E a cosa brindiamo?> chiese Mel. Syd disse: <Brindiamo. brindiamo alla nostra nuova vita, brindiamo a te che sei il mio presente, e spero anche il mio futuro.> Mel le sorrise, poi alzò il calice e disse: <A noi due allora!> E bagnò le labbra con lo champagne. Syd diventò rossa in volto, si schiarì la voce fissò negli occhi la sua ragazza continuando la frase di poco prima: <.Mel vuoi sposarmi?>

Mel rimase senza parole da quella frase, sgranò gli occhi e lasciò cadere il bicchiere di champagne a terra che si frantumò in mille pezzi, poi riprese fiato e disse: <Syd. la tua è una proposta di matrimonio? Vorresti davvero sposarmi?> Syd: <L'ho sempre desiderato più di qualsiasi altra cosa al mondo. Renderti mia moglie, o mio marito. non so come definirti, ma sento forte il bisogno di crearmi una famiglia con te.Una famiglia tutta nostra!> Mel era estasiata da quelle parole che le giungevano alle orecchie quanto mai dolci e suadenti, l'invito che le stava facendo Syd era tremendamente allettante, anche perché in fondo lei fu, tra loro due, la prima a parlare volersi sposare; toccò il cielo con le dita, poi si sentì in paradiso quando Syd le appoggiò le labbra ancora umide di champagne sulle sue, dandole un bellissimo bacio tenero e passionale. Ripresasi da quello shock, Mel tornò con i piedi per terra dicendo: <Syd, è la proposta più bella che mi sia stata fatta da quando sono nata; anche io vorrei poter costruire una famiglia con te. ma sai benissimo che il nostro sogno sarà irrealizzabile, perché nessuno potrà benedire il nostro amore; perché non risulterebbe scritto da nessuna parte che noi due siamo legalmente una coppia.> Syd incalzò: <Possiamo sposarci qua o in America, dove è almeno consentito sposarsi civilmente fra omosessuali, ma per la chiesa, l'abito bianco, e la marcia nuziale, mi si trafigge il cuore se penso di non poterti proprio accontentare. Mel, io ti amo, e so che anche tu mi ami, per essere una coppia un po' più "legalmente" questa è l'unica alternativa. Tuttavia capisco le tue giustissime perplessità.> Syd si alzò e raccolse i pezzi sparsi per la stanza del bicchiere rotto, ma lo fece molto distrattamente così si tagliò un dito e il sangue cominciò ad uscire copioso dalla ferita. Mel le era vicino, vide che la sua compagna si era tagliata e preoccupata le disse: <Accidenti Syd, dammi qua, fai vedere cosa ti sei combinata!> Mel le prese la mano, con un fazzolettino imbevuto d'acqua ossigenata le disinfettò il taglio e poi vi pose sopra un cerotto; quindi le disse: <Amore sta più attenta la prossima volta. A cosa stavi pensando?> Syd rispose: < A noi due! Credo che ti debba dare un po' di tempo per decidere, so che non è un passo facile e voglio che tu sappia che sposate o meno, continuerò ad amarti per l'eternità e a considerarti come l'unica donna della mia vita; l'unico mio punto di riferimento nelle avversità, l'unica con cui condividere tutte le mie gioie.> Mel le alzò il mento e la fissò negli occhi che notò essere lucidi, poi presa da una forte emozione, la baciò molto sensualmente, prima sulle labbra, poi sul collo dove vi impresse un esteso succhiotto, poi risalì verso l'orecchio dove le sussurò flebilmente: <Syd, voglio fare l'amore con te, qui, adesso e subito!> La donna rimase alquanto spiazzata di quella eccitante richiesta così esplicita da parte della sua compagna, così la guardò negli occhi e poi le diede un ennesimo bacio travolgente, in cui le loro lingue giocavano golose tra di loro assaporandosi vicendevolmente. Mel era ancora seduta sul divano, impegnata in quel sopraffacente bacio, ma aveva le mani libere, e con queste si avvinghiò a Syd che era in ginocchio vicino al divano, e la portò su di se. Syd cominciò ad infiammarsi: Spostò un po' l'accappatoio di Mel dal suo seno e le prese i capezzoli tra i denti, mordicchiandoli alternatamente e con molta foga, tanto che dopo poco Mel se li sentiva già tutti induriti. Mal le carezzava molto sensualmente i capelli, per poi scendere con le mani fino alle orecchie di cui toccava le punte,poi infilò le mani al di sotto del suo accappatoio e le fece viaggiare lungo tutta la sua schiena, soffermandosi a baciare le spalle così possenti e larghe della compagna. Syd le slacciò la cinta che teneva chiuso l'accappatoio e glielo tolse, affondò la lingua nel suo ombelico giocando un'ennesima volta con il suo piercing, e fu allora che Mel inarcò la schiena e cominciò a muovere il bacino, quasi come se stesse pregando Syd di scendere più in basso. La donna le infilò un dito nel suo luogo più intimo e la trovò tutta calda, fremente e bagnata; così cominciò ad eseguire con le dita movimenti lenti e circolari alternati ad altri più decisi e vigorosi. Mel le sussurrava ansimando: <Vai così! Ti desidero alla follia!!> Ma a un certo punto Syd, la quale Mel era riuscita a slacciare la cinta dell'accappatoio si alzò e le disse: <Io. non posso.> Mel la guardò con aria contrariata e confusa: <Cosa non puoi? Cosa c'è, ho fatto qualcosa di sbagliato?> Syd si dispiacque vedendo che la sua partner accusava se stessa per nulla e disse: <No Mel! Sono io quella che non va. Ho promesso di darti del tempo, di farti riflettere con calma; farlo con te qui e adesso, dopo quello che ti ho chiesto, mi sembra come farti una pressione psicologica che può influenzare la tua decisione. Non voglio in alcun modo farti una violenza psicologica!> Mel la guardò sorridendo e le disse con voce dolcissima: <Syd, ma te l'ho chiesto io di fare l'amore. Ciò significa che in quel momento sentivo di farlo, e sento di volerlo fare tuttora adesso. Non porti questi problemi! Apprezzo il tuo grande rispetto nel non avermi messo fretta per una scelta così importante, ma ciò non vuol dire che non possiamo amarci e dimostrarcelo reciprocamente.> Syd le si riavvicinò sfiorandole il volto: <Mel io non sono una iena. non voglio solo il tuo corpo come successe all'epoca con Jade.> Mel le prese il viso fra le mani e disse: <No Syd, non lo avrai mai il mio corpo! Se vuoi mi dovrai prendere tutta: mente, anima e corpo! Perché io ti amo e questo sentimento che provo per te, alle volte mi fa esplodere il cuore.Prima non ti ho chiesto di "fare sesso", ma di "fare l'amore" il ché è completamente diverso! E so che tu in quel momento mi stavi donando tutta te stessa!> Syd la guardò muta e finalmente la ribaciò sulle labbra, poi le leccò tutto il viso giungendo infine verso il suo orecchio che morse bisbigliandole: <E' ancora valida l'offerta di poco fa?> Mel le rispose maliziosa: <Si, ma temo che stavolta devi passare il turno! Ora tocca a me!> Detto questo la distese sotto di se, e le si piantò a cavalcioni sopra; cominciò col toglierle l'accappatoio: <Questo non ti servirà.> Poi mise le mani sui seni di Syd e le strinse chiudendole, cominciò così a stimolare i suoi capezzoli pizzicandoli dapprima delicatamente, poi man mano che la smania di possederla cresceva sempre più violentemente, finchè non glieli lasciò completamente turgidi. Syd decise di non starsene così inerte e cominciò a partecipare a quel gioco erotico; tastò i glutei di Mel così a fondo, che non un centimetro della sua pelle rimase intoccato. Poi Syd fece girare la sua compagna su di se dall'altro lato: Ora Syd poteva avere libero accesso al luogo più intimo di Mel, e Mel a quello di Syd; stuzzicarono vicendevolmente per un po' i loro gonfi clitoridi, facendo pressione su di loro con le dita; Sia Syd che Mel erano talmente bagnate, che non ce la facevano più ad aspettare la penetrazione, che non tardò ad arrivare; anche se non potevano guardarsi negli occhi, perché la posizione in cui erano glielo impediva, con gesti perfettamente sincronizzati, Mel e Syd cominciarono a penetrarsi con le lingue.giù, ancora più giù, finche il movimento delle loro lingue non le fece ansimare più volte di piacere. Dopo un po' di tempo, le due vennero contemporaneamente, tanto grande era stato il loro piacere che dalle loro bocche non potè fare a meno di uscire un sonoro: <Ah.. ahhh!>

Mel ritornò a baciare Syd che alzandosi dal divano la prese in braccio a mo' di principessa e la portò sul letto matrimoniale che condividevano. Sfamarono ancora un po' la loro fame di baci, poi quando la stanchezza le vinse si abbracciarono stremate a parlare sul letto. Mel le disse: <Amore. Grazie, è stato bellissimo stasera!> Syd le disse:<Anche per me!> poi aggiunse: <Stasera abbiamo fatto una delle posizione del kamasutra: la 69, una delle mie preferite, e tu sei stata bravissima!> Mel le disse: <Più di Jade?> Syd: <Si di gran lunga più di lei; e sai perché? Perché oltre al corpo, abbiamo usato entrambe la nostra anima!> Mel le si allacciò ancora più vicino e disse maliziosa: <Vero che le proveremo tutte?> Syd annuì: <Solo se tu lo vorrai!> Mel le disse poggiandole le labbra sulle sue: <Oh, certo che lo desidero!>

Poco dopo le due giacevano abbracciate nel letto, addormentate e contente di essere l'una il tutto per l'altra.

La mattina dopo, Mel avvertì un brivido di freddo che la svegliò; sapeva di essere nuda, e cercò con la mano il corpo della compagna per farsi abbracciare, ma scoprì che non era più con lei. Si svegliò di soprassalto, gettando uno sguardo all'orologio che segnava le 13:00 e cercando Syd per tutta la stanza; ma niente di lei non vi era nessuna traccia.

Effettivamente Syd si era alzata presto quella mattina, o quanto meno prima di Mel che era sempre la solita dormigliona. Syd era andata in giro per Auckland con Tiger al quale doveva parlare di una cosa molto importante. Si trovavano ora ai giardinetti pubblici e Syd si apprestava a parlargli per rompere il ghiaccio: <Allora? Che mi racconti di ieri sera, come è andata con Jade?> < Come vuoi che sia andata: Bene! Pensa che alla fine me la son portata pure a letto a Jade> Syd spalancò gli occhi e disse: <Cosa? Ma dici davvero? E chi l'avrebbe mai detto: E brava a Jade, ha cambiato sponda?> Tiger disse: <E che ne so, so solo che è stata fantastica!> <Dimmi la verità: La ami, o te la sei solo scopata? No, perché non posso sopportare che il cuore di Jade venga spezzato nuovamente!> <Mi piace molto, provo qualcosa verso lei, ma chiamarla amore è ancora troppo difficile!> <Capisco.> Ribattè Syd, per poi aggiungere: <Ma non voglio assolutamente che tu la illuda!> Tiger affermò: <Tranquilla, so quel che faccio! Tu piuttosto, che vuoi dirmi? No perché credo proprio che tu non sia venuta fin qua solo per chiedermi come vanno le cose tra me e Jade, vero?> Syd alquanto imbarazzata riconobbe: <Bhe, è vero. Se sono venuta qui è per parlarti di qualcosa un tantino più importante.> <Parla allora!> Syd si sedette, prese per un attimo il respiro e disse:< Bhe ecco vedi.Te lo dirò senza mezzi termini: Ti lascio il comando delle Sentinelle. Da oggi sarete Tu e Jade le menti dell'organizzazione!> Tiger le rise in faccia:<Ma stai scherzando? Ah, Syd, sei sempre la solita mattacchiona!> e le diede una pacca sulla spalla. Syd seria gli urlò: <Smettila di ridere cretino! Sto facendo sul serio. Sei l'unico al quale posso affidare questa missione, solo tu sei perfettamente in grado di prendere il mio posto di capo: Sai come la penso, sai come agisco, sai come mi muovo!> Tiger diventò serio e a sua volta le urlò contro: <Ma sei uscita di testa? Posso capire perché hai preso questa decisione?> Syd abbassò gli occhi e disse: <Perché. perché mi sono annoiata di fare questa vita. non è quello che desidero per il mio futuro!> <E cosa desideri dal tuo futuro? Sentiamo sognatrice da strapazzo!> <Qualunque cosa sogni, è sicuramente meno pericolosa e snervante di questa vita!> Tiger incalzò: <C'entra qualcosa Mel?> <No, bhe ecco.si, insomma. Uffà Tiger io voglio sposarla, voglio avere una vita comune e felice con lei, senza il rischio di non doverla vedere più, ogni volta che vado in missione, o senza il rischio di perderla se lei come sentinella viene con me e si fa ammazzare! Sento una responsabilità enorme nei riguardi di quella ragazza, mista al fatto che la amo alla pazzia. Io per lei sono diventata una mamma, un'amica, una sorella, un'amante.> Tiger aggiunse: <Non capisco questo cosa c'entri!> Syd rispose: <C'entra eccome. Ieri sera in macchina quando stavamo recandoci a Mount Albert, pensai a tutto quello che mi è accaduto da quando conosco Mel, e per la prima volta in vita mia ho sentito la presenza di un legame ancora più saldo di quello che ho con voi. Non fraintendermi, voi siete la mia famiglia, la migliore che avessi potuto desiderare: siamo stati tutti contemporaneamente: madri, padri, fratelli e sorelle di tutti. Ma adesso io sento di dover dare una svolta alla mia vita. So che non posso pretendere che prenda tu il mio posto, e perciò se così sarà, le sentinelle si scioglieranno; ognuno di noi ha sofferto troppo a lungo ed ha il diritto di farsi una nuova vita con le persone che ama. Ovviamente voi non uscirete mai dalla mia di vita perché prima che sentinelle, prima che amici, siete per me tutti fratelli, tutti voi alla stregua di Chris!>

Tiger addolcì il tono di voce e disse: <Come anche tu lo sei per noi! Ma non credi di star prendendo una decisione affrettata?> Syd alzò lo sguardo, incontrando il suo prima di pronunciare un deciso: <Non credo proprio!> Tiger sbuffando le disse: <Posso almeno capire cosa ti ha indotto a cambiare idea?> Syd: <Chiedimi non cosa, ma chi! E comunque se proprio vuoi saperlo, sei stato tu!> Tiger stupito: <Io? Ma se non mi sono mai pronunciato!> <Oh si che lo ai fatto; con quello che mi hai detto ieri sera quando ti chiesi di prenderti cura di Mel se mi fosse capitato qualcosa, hai fuagato ogni mio dubbio. Tu ieri mi dicesti: "Pensa a tutti quei bei momenti felici che potrete trascorrere insieme, a tutti i sogni che potrete realizzare. Sei una sciocca se credi che stasera muori e dopodomani mattina lei già non ti pensi più!" Tiger hai perfettamente ragione: Io non posso permettermi il lusso di farla soffrire ancora. Non lo merita, e se devo stare con lei, è ora che metta la testa a posto e che le offra una vita sicura e agiata! Riesci a capirmi?> Tiger scosse la testa perplesso e disse: <Mica tanto? Comunque se è questo l'ultimo incarico che tu: capo, mi affidi, cercherò di svolgerlo insieme a Jade nel migliore dei modi.> Syd stupita chiese: <Intendi dire che accetti?> <Si! Non vedo altra soluzione. The Sentinel esisterà almeno finchè non ci saremo accasati tutti quanti! Ed io lo porterò avanti come spero avresti fatto tu.> Syd lo abbracciò e gli disse: <Grazie Tig! Ti devo molto, scusa ma ora ti devo lasciare, devo andare a fare delle commissioni!> E la donna si dileguò lasciando il suo amico ancora molto perplesso.

Tiger era comunque deciso a vederci chiaro; non capiva il perché di quel repentino cambiamento dell'amica. E soprattutto voleva scoprire quanto Mel c'entrasse in quella storia; e chi meglio di Mel stessa poteva dargli spiegazioni? Corse dunqu in albergo e bussò alla camera dell'amica; si vide aprire poco dopo la porta da Chloe che assieme a Jade e a Vicky era andata a giocare a Risiko con Mel, per passare il tempo. Tiger irruppe nella stanza e disse: <Per favore ragazze, potete lasciarmi solo un'attimo con Mel? Devo assolutamente parlargli!> Mel che era presente e vide l'atteggiamento un po' alterato di Tiger disse alle amiche: <Ragazze, continueremo dopo. Vedo un'attimo cosa vuole Tiger.> Le altre capirono ed uscirono dalla stanza. Una volta soli, Tiger sbraitò contro Mel: <Ma si può sapere cosa hai ficcato in testa a Syd?> Mel abbastanza sorpresa per la sua sfuriata disse: <Perché? Cosa è successo?> Tiger molto irato: <Non dirmi che non lo sai!?!> Mel incalzò altrettanto irata: <Sapere cosa? Tiger se vuoi avere un dialogo con me, credo che dovresti calmarti un attimo e

parlare più chiaramente!> Tiger fece un respiro profondo e disse: <Syd ha deciso di lasciare le sentinelle!> Mel molto supita chiese: <Cosa? Se è uno scherzo è di pessimo gusto!> Tiger: <Vuoi dirmi che non sei stata tu a dire a Syd di lasciar perdere le sentinelle?> Mel: <Hai capito bene! Io Syd non la vedo da stamattina, anzi, stavo passando da te per chiederti e avevi sue notizie. A quanto ho capito è venuta da te. ma raccontami che vi siete detti!> Tiger si calmò un attimo e disse: < Siamo andati a fare un giro nel parco; lei ha cominciato come suo solito a parlare di argomenti futili, girando intorno alla questione.Poi una volta esaurite le scemenze a sua disposizione mi ha dato un colpo basso dicendomi che lei avrebbe lasciato le sentinelle e che se volevamo continuare ad essere il clan, dovevo assumerne io il comando insieme a Jade; altrimenti il gruppo si sarebbe sciolto ed ognuno avrebbe cominciato a fare una vita più tranquilla e serena!> Mel lgli disse: <E perché avrebbe deciso questo?> Tiger rispose: <Non lo so, ma a quanto ho capito è a causa tua!> <Mia?? E che c'entro io in tutto ciò?> Tiger riprese: <Non ho detto colpa tua, ho detto che è per te che ci vuole piantare in asso. Lei crede che fra voi ci sia un legame molto saldo, forse anche più di quello che ha con noi; crede che non può continuare a fare e a farti fare la sentinella perché rischiereste entrambe costantemente la vita; crede che ora che sei diventata la sua responsabilità, non può permettersi il lusso di farti soffrire ancora. Dice che non lo meriti, e se deve stare con te, è ora che metta la testa a posto e che ti offra una vita sicura e agiata!> Mel rimase molto colpita dalle parole di Syd dette dalla bocca di Tiger e si ricordò della sera prima quando la sua donna gli chiese di sposarla, e quando mentre stavano facendo l'amore si tirò indietro per paura di ferirla in qualche modo.poi esclamò ad alta voce: <Oh Syd sei una stupidona!> Tiger la guardò con aria interrogativa, poi lei aggiunse: <Mi dispiace Tiger. Forse ho capito, proverò a parlargli, ma non credo di poterle far fare dietro front. Comunque tu sei la persona perfetta , la più idonea a ricoprire il ruolo di nuovo capo! E comunque non sono stata io a ficcare tutte queste cose in testa a Syd; anzi, se vuoi saperlo oggi pomeriggio ho ricevuto la chiamata del direttore generale dei "Musei Associati delle Nuova Zelanda", il quale mi ha proposto in base alle mie referenze e alla mia fama di buona critica d'arte, di dirigere il New Auckland Museum e il parco Nazionale del Monte Eggmont.> Tiger le disse un sincero: <Complimenti Mel!> Ma lei rispose seccamente: <Grazie, ma ho rifiutato quegli importanti incarichi, pensavo che Syd volesse ritornare a Los Angeles, continuare a fare la sua vita di sempre. Oh Tiger, io non voglio che lei cambi la sua vita solo perché adesso ci sono io. Qualsiasi cosa lei faccia io la seguirò; anche se dovesse ritornare a Los Angeles e ritornare alla palestra e a fare la sentinella! Perché non posso stare lontana da lei!! E se questo significasse giocarmi la mia laurea, la mia carriera, il mio futuro di critica d'arte. è un prezzo altissimo da pagare, ma mai quanto quello che dovrei scontare se dovessi perdere Syd!> Tiger le posò una mano sulla spalla e le disse: <Scusami Mel.Mi dispiace, non so cosa mi sia preso. Il fatto è che sono spaventato sapendo che non ci sarà più Syd al mio fianco. Ma ora è giusto che lei si costruisca una sua vita, e chissà che uno ad uno, un domani non facciamo la sua stessa fine!> Mel rise prima di abbracciarlo e concluse: <Bhe fine. non puoi guardarla come l'inizio di una nuova e durature vita felice?>

Poco dopo Mel fu lasciata sola da Tiger; si erano fatte le 20:00 di sera, e all'improvviso mentre stava leggendo un libro, sentì aprire la porta. Era Syd che era ritornata. Mel chiuse il libro e chiese: <Dove sei stata tutta la santa giornata? Non dovevamo andare a visitare Auckland insieme?> Syd abbasso lo sguardo e le chiese scusa. Mel incalzò: <E' da ieri sera che ti stai comportando molto stranamente hai deciso di diventare "La donna del mistero"?> Syd le disse: <Mel, preparati, vorrei portarti a vedere un posto fantastico!> <No Syd, non mi va di andare in locali affollati o ristoranti straprenotati!> Syd le andò vicino carezzandole il viso e baciandola: <Non è niente di tutto ciò! Fidati!!>

Un'ora e mezza dopo le due si trovarono a Bethels Bay, una spiaggetta deserta, alla periferia di Auckland. Si sedettero sulla sabbia e Syd accese un piccolo fuocherello per illuminarle un po'. Le due erano sedute vicine, poco distanti dal fuoco. Il mare soltanto rompeva il loro silenzio ed il frangersi delle onde sulla battigia, spruzzava loro leggere goccioline di acqua salata in faccia. Mel si lasciò suggestionare da quella stupenda atmosfera romantica e disse: <Com'è bello qui Syd! Si respira pace, calma, tranquillità. Sarà che ci sei tu al mio fianco o perché è davvero così, ma stanotte mi sembra magica!> Syd le disse dolcemente: <Magari lo è per davvero!> Poi Mel cambiò argomento tornando alla realtà: <Perché stamattina hai detto a Tiger di voler lasciare le sentinelle?> Syd la guardò non tanto sorpresa e disse: <E' venuto Tiger a chiederti spiegazioni, vero?> <Si esattamente!> Poi Syd concluse: <Dunque se Tiger è venuto a parlarti, ti avrà anche detto il perché, quindi credo che non ci sia bisogno che te lo ripeta io!>

Mel disse: <Alle volte è anche bello sentirselo dire dal diretto interessato, non credi?> Syd sospirò e fece per parlare: <Mel, te lo dissi anche ieri sera: Indipendemente dal fatto che tu voglia o meno sposarti con me, il mio cuore sa che continuerà ad amarti lo stesso; ma adesso io sento di dover dare una svolta alla mia vita. Ti ricordi dei cambiamenti di cui ti avevo accennato ieri sera? Sono proprio questi: Ormai sono arrivata ad un bivio e per me è arrivato il momento di scegliere: Decidere di continuare a fare la sentinella rischiando continuamente la mia vita, ed automaticamente anche la tua; o decidere di lasciar stare il clan per costruirmi una nuova vita insieme a te, in qualunque modo tu voglia. Ed io ho scelto la seconda strada! Perché sei troppo importante per me da rischiare di perderti come una cretina: devo mettere un po' di giudizio in questa mia testaccia e impegnarmi a proteggerti. Ora ti sento come mia responsabilità, e farò di tutto perché non ti accada nulla di male, e perché i tuoi sogni si possano avverare; non fraintendermi, non che tu non sappia essere indipendente, che abbia bisogno di una "mammina", perché non è assolutamente questo che voglio essere per te! Capirai bene che se voglio tutto ciò, non posso permettermi di farti soffrire ancora, o di deluderti, perché sei la persona al mondo che meno lo merita! Se voglio stare seriamente con te, è ora che metta la testa a posto e che ti offra una vita sicura e agiata: La vita che tu meriti. Perché ti amo più del mondo intero, più dell'universo ed oltre i confini dello spazio e del tempo!> Gli occhi di Mel diventarono di colpo lucidi, e pochi attimi dopo una lacrima di commozione le rigava il volto, rispose a Syd: <Syd, è stupendo tutto quello che mi stai dicendo, e leggendoti nel profondo del tuo cuore, so che stai dicendo la verità. Ma io non posso e non voglio obbligarti a cambiare le tue usanze, le tue abitudini, la tua vita solo in nome del fortissimo legame che ci lega. Io voglio stare con te, ma voglio innanzitutto che tu stia bene e sia felice, qualunque cosa decida di fare. Sai, oggi pomeriggio mentre ti aspettavo leggendo, ho ricevuto una telefonata improvvisa; era il direttore generale dei "Musei Associati delle Nuova Zelanda", il quale mi ha proposto in base alle mie referenze e alla mia fama di buona critica d'arte, di dirigere il New Auckland Museum e il parco Nazionale del Monte Eggmont. Insomma di rimanere qui in Nuova Zelanda; mi ha detto che è stato contattato personalmente da Rick Jacobson prima che perisse tragicamente; questo è l'ultimo regalo che Rick mi ha voluto fare un paio di giorni prima di morire, ma io ho rinunciato.> Syd la guardò con gli occhi sgranati e disse: <Ma sei pazza? Era il tuo sogno di sempre, come hai potuto dire di no?> Mel controbatté piangendo lacrime disperate: <Non potevo dire di si!! Quando non ti ho visto stamattina, pensavo che tu ti annoiassi di girovagare a zonzo per le strade di Auckland con me che ti facevo da "cicerone", pensavo ce non era quello il tuo tipo di vita; pensavo che tu volessi tornare a Los Angeles e riprendere la tua vita di sempre con la palestra e i tuoi impegni da sentinella! E non mi sembrava giusto averti in un certo senso costretto a lasciare tutto quello che hai fatto per anni ed in cui hai creduto fermamente!> Syd le strinse la mano sussurrandole: <Piccola, mi dispiace, io non volevo darti ad intendere questo, ma ero andata a sistemare delle questioni importanti.Sono un'idiota, ti lascio sempre sola nel bisogno! Forse non eri destinata a percorrere questa strada.>

Mel si srinse a Syd allacciandole i fianchi da dietro e ponendo il capo sul petto della donna dicendole: <No. Non ti devi scusare, ho frainteso io. La verità è che non posso stare lontana da te!! E se questo significasse tornare a Los Angeles insieme, e giocarmi la mia laurea, la mia carriera, il mio futuro di critica d'arte. ed i miei sogni che si stanno per realizzare, so che è un prezzo altissimo da pagare, ma mai quanto quello che dovrei scontare se dovessi perdere te. Perciò ti avrei seguito senza batter ciglio; ogni strada per me va bene, finchè è percorsa al tuo fianco. perché sei parte di me, e voglio che sia così per sempre!> Stavolta fu il turno di Syd di versare qualche lacrima di commozione, e quasi nello stesso momento, le due si abbracciarono dandosi un lungo bacio molto molto tenero, che culminò quando Syd staccò le labbra da quelle di Mel e le disse: <Quando ero sentinella compivo delle missioni; ora che non lo sono più, ho un'altra missione da compiere, che stavolta durerà tutta la vita: La mia nuova missione sei tu! E credo che prendendo tutto ciò come una missione, non sentirò neppure la nostalgia di essere una sentinella. Quanto al clan, non mi dispiace averlo lasciato, perché so che non potevo lasciarlo in mani migliori!> Mel che era abbracciata ancora stretta a lei le disse: <Ah, su questo non ne dubito! Ma mi chiedo ancora se sia giusto che tu rinunci a tutto questo, a 26 anni della tua vita, solo per me!> Syd le si avvicinò all'orecchio e le sussurrò: <E' proprio questo il punto! Prima di conoscerti, in 26 anni della mia vita, ho visto un mondo diventato ormai troppo corrotto e crudele, perciò lottavo con tutte le mie forze mostrandomi cinica ed insensibile per non farmi sopraffare dal marciume; non mi rendevo conto che io non combattevo per vivere, ma solo per sopravvivere. quando invece tu sei entrata nella mia vita, ho provato per la prima volta cosa fosse la vera gioia, la vera felicità, il vero amore. Ho provato che non tutti gli uomini sono uguali, e che se anche tutto il mondo fosse marcio, basterebbe guardare più a fondo per trovare anche solo un piccolo germoglio che lotta per emergere da quel sudiciume; quel germoglio per me sei stata tu. Quando ti ho conosciuta ho smesso di sopravvivere ed ho iniziato a vivere!! Capisci adesso perché sei così importante per me?> Mel rimase zitta, stretta nell'abbraccio della donna di cui sentiva il cuore palpitare come un cavallo indomato che correva a più non posso nelle distese praterie. Le mise una mano sul petto all'altezza del cuore, e così vi rimase per un po' di tempo.

Le due contemplerono insieme l'immensa distesa di Oceano Pacifico che lambiva placida il bagnasciuga di quella insenatura, lasciando talvolta al suo passaggio qualche conchiglietta o qualche stella marina, proveniente da chissà quale parte. Sopra di loro il cielo scuro come i capelli di Syd, che avvolgeva entrambe facendogli da coperta per la notte; era molto serena quella sera, ed il cielo pareva abitato da una miriade di stelle; Mel alzò gli occhi e pensò: <Non avevo mai visto così tante stelle in una sola nottatta! Come sono belle e luminose. Che questa sia davvero una notte magica?> Poi alzò gli occhi e vide lo sguardo perso nel vuoto di Syd; in quell'istante le venne in mente di una cosa che avrebbe dovuto fare fin dal principio, alla quale solo adesso aveva avuto il coraggio di rispondere. Richiamò l'attenzione di Syd catturandole lo sguardo e fissandolo nel suo; la donna rispose: <Cosa c'è, hai freddo?> E la strinse di più a se. Mel allora la colse di sorpresa ignorando quella domanda e formulandole direttamente la richiesta: <Syd. vuoi sposarmi!!> Syd le si staccò per un attimo da vicino tanta era la sua meraviglia; la guardò con quei suoi occhi cerulei spalancati e disse quasi farfugliando: <Com. Cosa?> Mel molto tranquillamente le rispose riconquistando il suo abbraccio: <Ti sto facendo una richiesta che avrei dovuto farti da tanto tempo, nella quale tu poi mi hai preceduto. Sono rimasta insicura per molto tempo. ti amavo, eppure in fondo in fondo temevo realmente i giudizi della gente, che se c'avesse visto unite anche legalmente, avrebbe potuto essere più razzista di quanto già non lo sia, nei nostri riguardi, perdonami. Ma ho sempre saputo che tu sei l'unica donna della mia vita, l'unica e la sola. Perciò ti chiedo di sposarmi per essere tua per tutta la vita!> Syd che sprizzava gioia da tutti i pori, le si avvicinò, le loro bocche si sfiorarono appena e le sussurò con le labbra appoggiate sulle sue: <Si! Si che ti voglio sposare!!> Poi Mel rafforzò il contatto delle loro labbra, che diventò lungo struggente e passionale, e che culminò con il solito morso sul labbro inferiore di Syd, da parte di Mel. Syd fece per ricordarsi di una cosa, mise una mano nella tasca del pantalone gessato che indossava e ne tirò fuori un piccolo scatolino che porse a Mel; Mel prese questo scatolino e molto sorpresa disse: <E' per me? Ma cosa c'è?> Syd le disse: <Scusa se vuoi saperlo perché non lo apri?> Mel scartò quel pacchetto con una tale velocità, che la sua compagna ne fu quasi stupita, poi sollevò il coperchio e.<Syd.Syd è meraviglioso. Questa è una fede nuziale! E'. è. ehm. io non ho parole per esprimermi!> Syd le disse: <Allora semplicemente non dire nulla!> <Ma come sapevi che ti avrei detto di si?> <Veramente non lo sapevo. Ma ho pensato di comprartela lo stesso. Male che andava la rivendevo o la conservavo per tutta la vita in ricordo di un' altra occasione mancata. Ti ricordi la tenuta Miller?> <La casa in cui hanno arrestato Baley e Reevs? Si che me la ricordo, mi piaceva tantissimo come era arredata, era uno stile semplice e pulito; si vedeva proprio che non era opera di quei due! Ma perché?> <Perché. l'ho comprata. Avevo intuito che ti piacesse e così. Potremmo trasferirci là stesso da domani, non preoccuarti, per i documenti e tutti gli altri "annessi e connessi" ci sta pensando Muir. Allora ti va.> Mel non fece neppure finire la frase a Syd che le si gettò addosso, la cominciò a baciare talmente appassionatamente che quasi le tolse il respiro. <Certo, certo che mi va!!> le urlò Mel travolta dalla gioia. Le due erano distese sulla sabbia, si carezzavano, si coccolavano molto dolcemente, finché Mel non disse a Syd: <Ti ringrazio per tutta la felicita che mi sai dare.> E Syd le rispose baciandole prima le labbra, poi scendendo fino al collo e lasciandole un vistoso succhiotto. Mel si incendiò e cominciò a togliere la maglietta a Syd, sfilandole anche il reggiseno e prendendosi cura dei suoi seni. Syd la sussurrò: <Tutta la felicità che ti ho dato, è nulla se paragonata a quella che hai saputo donarmi tu, perché da te ho avuto la cose più bella: Te stessa!!> Syd riuscì a guadagnarsi un' altro bacio con tanto di morso finale. Allora si rivolse scherzando a Mel: <Ma ti piace così tanto morsicarmi le labbra? Tra un po' credo che dovrò andarmi a fare una plastica, perché a furia di morderle te le stai divorando! Ah cosa non si deve sopportare per amore!.> Le due si guardarono negli occhi intensamente; pochi attimi dopo, i loro rispettivi vestiti caddero abbandonati sulla sabbia. Syd dise scherzando: <Non dirmi che ora hai intenzione di abusare di me!?!> Mel la guardò con un sorriso molto malizioso e le disse: <Oh, non preoccuparti, non farò nulla che a te non possa piacere!!> risate si alzarono per qualche istante, poi fu solo silenzio interrotto di tanto in tanto da qualche soffuso gemito di piacere.

Poco tempo dopo, Syd e Mel convolarono a nozze, tutti i loro amici e compagni di avventura erano lì presenti dal giudice di pace, per acclamare alle due che stavano realizzando il loro più importante sogno di tutta la loro vita.

Mel alla fine accettò l'incarico di direttrice offertogli in Nuova Zelanda dove ormai viveva felicemente con Syd; lo adempì così egregiamente, tanto che la sua rapida scalata al successo la fece diventare importante nel settore, fino a diventare il ministro neozelandese dei beni culturali e ambientali. Syd d'altro canto, cominciò con l'aprirsi una serie di palestre, frequentate tra l'altro da numerosi vip; ma i lavori le avevano quasi prosciugato il conto in banca; comunque si riprese quasi subito economicamente. Non contenta della sua attività economica, decise anche di intraprendere la carriera di legale, rispolverando anche la sua vecchia laurea in giurisprudenza. Diventò un affermato avvocato, finchè, ad onorem, per i suoi meriti di "Sentinella", non le fu offerto di diventare ministro della giustizia della Nuova Zelanda. Le due furono felicissime, perché erano unite non solo da quel loro amore così puro ed indissolubile, tipico della loro vita privata, ma anche dal lavoro che svolgevano quasi sempre insieme.

Qualche anno dopo, il gruppo delle sentinelle si sciolse; il mondo era uguale a prima, ma ognuno di loro aveva capito che la sua missione più grande non era quella di essere degli eroi, ma di vivere una vita normale e rispettabile creandosi una famiglia ed educando figli, e chiunque stesse loro attorno, al rispetto per la razza umana, alla giustizia e alla verità. Tiger e Jade si sposarono perché la donna aspettava un figlio da Tiger. Tony e Chloe partirono verso un paese dell'Africa Nera per una missione di "Medici senza Frontiere". Chris era diventato uno dei più fidati collaboratori di Bill Gates, e nel frattempo aveva conosciuto una ragazza con cui si era fidanzato. Vicky e Ross, si trasferirono anche loro in Nuova Zelanda, ed aprirono una catena di ristoranti etnici, nei quali facevano molto spesso festini per stare insieme a tutti i loro ex compagni sentinelle; mentre Fred, l'unico rimasto scapolo, tentò più volte di vincere la lotteria, finchè un bel giorno non vinse una somma di denaro talmente consistente, da potersi permettere di viaggiare intorno al mondo per tutto il resto della sua vita, come aveva sempre sognato.

Syd riuscì, lottando per i diritti degli omosessuali, a far approvare una legge per l'adozione dei bambini da parte delle coppie lesbiche e gay; così lei e Mel poterono completare la loro vita coniugale con l'arrivo di due bei frugoletti al quale seppero dare tutto l'amore di cui un bambino ha bisogno, senza distinzione di ruoli e sesso: Erano entrambe per tutti e tre, sia mamma che papà; mentre ognuna delle due era sempre il fulcro dei pensieri dell'altra, e così avanti per tutta la vita, e chissà, forse anche dopo la morte.

Il male e il bene esisteranno sempre nel mondo: sono due immense forze così antiche e arcane, con le quali l'uomo si è trovato sempre a dover lottare e che non è riuscito mai a cancellare.

La nostra vita è un susseguirsi di bene e male, ma siamo noi, ognuno di noi che nel profondo del suo cuore decide da che parte stare!

 

Prima parte





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