"The
Rheingold"
"Xena
e l'oro del Reno"
Episodio
n. 7 stagione 6
Cast:
Btrittney Powell
Renato Bartolomei
Alexander Peterson
Il
passato di Xena è sempre una sorpresa
eh si, la mitica
principessa guerriera è stata anche una Valchiria!
Facciamo un passo indietro di sette lustri
trentacinque anni
prima in poche parole: per tracciare una piccola linea del tempo,
siamo dieci anni prima che Xena e Olimpia cadono nel sonno delle lacrime
della morte (vedi ep. Xena e le lacrime della morte e ep. Xena e la
sfida di Livia).
La
storia inizia con Xena nelle vesti di una Valchiria che, seduta di
fronte a un fuoco, stringe tra le mani un grosso anello d'oro, che
lei stessa aveva forgiato qualche tempo prima. Dopo pochi attimi infila
l'anello al dito medio della mano sinistra; ma non può rimirarlo
a lungo perché all'improvviso alle sue spalle compare una creatura
mostruosa. Xena fa capire che non solo la conosceva ma l'aspettava
e gli fa subito intendere che con quell'anello al dito non avrebbe
alcun potere su di lei. Era dunque così prodigioso quell'anello?
Il mostro inizia ad attaccare Xena, ma la donna ha la meglio e riesce
a rinchiudere il suo aggressore in una gabbia che chiude con una chiusura
in bronzo con l'effige di due corvi. In quest'occasione la creatura
riesce ad afferrare il braccio sinistro di Xena e le strappa l'anello.
Adirata la guerriera fugge con il suo cavallo volante (cavalcatura
classica di una Valchiria) sparendo tra le nuvole del cielo.
Torniamo
ora al presente: Xena e Olimpia sono sedute alla tavola di una taverna
a mangiare. La principessa guerriera nota un uomo che la osserva e
infastidita gli chiede di farsi avanti. Il guerriero celtico non sembra
essere di molte parole: dice di chiamarsi Beowolf e mette sul tavolo
il lucchetto ormai arrugginito che Xena usò per rinchiudere
la creatura nel passato. La donna si allontana con lo straniero da
Olimpia e inizia a parlare con lui. Quando torna a tavola Xena e visibilmente
tesa ma non vuole mettere al corrente l'amica dell'accaduto.
Nella loro stanza, prima di dormire, Olimpia pensa che Xena le stia
nascondendo qualcosa per mancanza di fiducia, ma il mattino dopo il
suo pensiero viene smentito da uno scritto della principessa guerriera;
la donna durante la notte si allontana dalla locande e parte per una
nuova avventura da sola lasciando sul suo letto un messaggio scritto
su una pergamena. Non ha voluto l'amica al suo fianco stavolta perché
sta per affrontare un'impresa molto pericolosa e non vuole farle rischiare
la vita.
Ma la poetessa non sa stare lontano dalla principessa guerriera e
parte alla sua ricerca a cavallo di un magnifico destriero bianco.
Raggiunge lande molto fredde, mai conosciute prima; in un villaggio
però si sofferma di fronte ad un dipinto particolare; un uomo
del posto le spiega che rappresenta Odino (il dio degl'Asi germanici)
e le sue guerriere, le Valchirie: donne mortali a cui Odino ha conferito
doni particolari in special modo alla sua prediletta a cui ha insegnato
a leggere le rune, scritti divini che conferiscono grandi poteri a
chi le sa interpretare.
Olimpia nota nel dipinto una donna dalla chioma scura che sembra diversa
dalle altre e scopre, grazie all'intervento di una ragazza, che il
nome della Valchiria in questione è Xena.
Nella speranza di saperne qualcosa in più su questa vicenda,
Olimpia chiede alla giovane di raccontarle tutto ciò che sa.
La leggenda narra che Xena era in viaggio da molto lontano quando
raggiunse quelle terre: attraversando un bosco trovò Odino
appeso ad un albero che si angustiava per non essere in grado di mantenere
la pace nel suo regno. Xena lo spronò a non farsi trascinare
dalle tenebre e gli consigliò di plasmare la vita come solo
i guerrieri sanno fare; lo aiutò quindi ad uscire dalla sua
disperazione donandogli parte della sua voglia di vivere. In cambio
Odino la trasformò in una Valchiria. Xena si distinse subito
per le sue capacità e di li a poco entrò in competizione
con la favorita di Odino, Grinilde. I punti di vista delle due guerriere
erano molto differenti ma Odino preferì seguire il metodo di
Xena e allontanò la donna che in passato ha tanto amato: Grinilde.
Il racconto della fanciulla si interrompe; le due si danno appuntamento
la notte stessa per finire la vicenda. Olimpia inizia a capire che
il viaggio che Xena ha intrapreso, ha lo scopo di rimediare a un grave
errore passato. Comprende anche che il destino della compagna sembra
sia quello di passare il resto della vita a porre rimedio agli errori
commessi.
I pensieri della poetessa vengono interrotti da un rumore proveniente
da un cespuglio. La ragazza impugna i sai e comincia a controllare
la zona quando Brunilde ( la giovane che aveva incontrato al villaggio
nel pomeriggio) le corre incontro aggredendola. Le due si scontrano
ma Olimpia fa capire di non voler attaccare fino in fondo; viene messa
a terra dalla rivale che invece di finirla le tende la mano per rialzarsi.
Brunilde le spiega che non voleva ucciderla ma solo dimostrarle che
era in grado di combattere al fianco della grande Xena. Le due si
riuniscono di fronte a un fuoco e allo scopo di dare a Olimpia maggiori
informazioni per trovare Xena, Brunilde continua la storia.
Preso il posto di Grinilde, Xena iniziò ad apprendere il potere
che Odino donava alla sua Valchiria prediletta. Ma la guerriera voleva
molto di più: l'oro del Reno; questo tesoro particolare dona
grandi poteri al possessore, ma si dimostra assai pericoloso per coloro
che hanno un cuore desideroso d'amore.
Così, convinse Odino di essere innamorata di lui affinché
le confidi l'ubicazione dell'oro.
Scopri che era custodito dalle figlie del Reno e si recò subito
sul luogo; Grinilde capì l'imbroglio della guerriera e dopo
essersi fatta restituire il comando delle Valchirie da Odino, corse
al suo inseguimento. La principessa guerriera la sconfisse ma decise
di non ucciderla, malgrado ne aveva la possibilità. Avendo
eliminato tutti i suoi ostacoli andò dalle figlie del Reno
e con l'inganno si fece condurre nel luogo in cui è custodito
l'oro. Con facilità prese la pietra dallo scrigno e si liberò
della ragazza che l'aveva accompagnata sul posto. Poi fuse la pietra
e forgia un anello dai grandi poteri che le conferì una forza
straordinaria ogni volta che lo indossa.
Brunilde
ferma nuovamente il suo racconto e prende coscienza della grandissima
amicizia che lega Olimpia alla principessa guerriera. La poetessa
non riesce a spiegarsi il fine del viaggio di Xena; ma nel momento
in cui dice alla ragazza nordica dell'arrivo di Beowulf , Brunilde
le sa dare una spiegazione: dovrà affrontare ancora una volta
il mostro che sette lustri prima aveva incatenato. Le due si mettono
in cammino e cercano di raggiungerla.
Nel frattempo Xena in compagnia di Beowulf raggiunge una capanna abbandonata
in cui molti guerrieri vichinghi avevano perso la vita per sfidare
l'orrenda creatura.
Beowulf racconta di voler uccidere Grindel (il mostro) per vendicare
i suoi fratelli morti mentre Xena spiega all'amico quali sono i punti
deboli del mostro affinché abbiano qualche speranza di salvezza.
Nella notte Grindel attacca la capanna e aiutato dal potere dell'anello,
sconfigge i due guerrieri. Il mattino dopo Olimpia e Brunilde sopraggiungono
sul luogo, soccorrono il ferito Beowulf e si mettono alla ricerca
di Xena, ma di lei non resta che l'armatura sporca di sangue
di
Darkamy
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