Nella mitologia c'è una donna di nome Callisto ma non ha nulla a che vedere con il personaggio presente in Xena. Callisto era figlia di Licaone, re di Arcadia. Ninfa dei boschi, compagna di Artemide. Zeus la sedusse sotto le sembianze di Artemide. Era, gelosa, trasformò Callisto e il figlio Arcade in orsi che poi Zeus trasportò in cielo fra le costellazioni con il nome di Orsa Maggiore e Orsa Minore.

Eroe dell'Odissea di Omero. Ulisse detto anche Odisseo, combattè la guerra di Troia e fece vincere i Greci grazie allo strattagemma del Cavallo di Troia. Nel ritorno a Itaca, sua patria e regno, vagò per 10 anni con la sua nave combattendo e superando molte avversità dopo aver causato le ire di Nettuno.Alla fine riuscì comunque a far ritorno a casa.

Colei che aprì il vaso in cui Zeus aveva rinchiuso tutti i mali. Il suo nome vuol dire 'la ricca di doni'. Fu la prima donna comparsa sulla terra.

Le Muse erano nove ed erano le protettrici delle arti. Figlie di Zeus e Mnemosine si chiamavano: Melpomene, Talia, Polinnia, Euterpe, Erato, Urania, Calliope, Clio e Tersicore (una sua lira vi dice niente?).

Sisifo, re di Corinto, con la sua astuta malvagità, più volte destò l'ira degli Dei. Ebbe così il castigo eterno di dover spingere un pesantissimo masso fino alla cima di un monte; quando il masso precipitava a valle doveva ricominciare daccapo.

Regina delle amazzoni, essa combattè contro Eracle (Ercole) per il possesso della sua cintura e ne fu uccisa durante il duello. Secondo alcuni si chiamava anche Antiope, mentre secondo altri Antiope era sua figlia.

Fido compagno o fratello di Eracle (Ercole), figlio di Ificle.

Luogo dell'Oltretomba in cui venivano mandati i giusti, che avrebbero vissuto nella pace e nella gioia per l'eternità. Ad esso si contrapponeva il Tartaro che al contrario era un luogo di pena.

Figlia di Acrisio, fu corteggiata da Zeus. Fu rinchiusa dal padre in una caverna, dopo che l'oracolo aveva predetto a questi che un suo nipote l'avrebbe ucciso. Danae però fu tratta in salvo da Zeus, che trasformatosi in pioggia, la fece scappare. Dalla loro unione nacque Perseo.

I centauri erano una tribù selvaggia molto forte che abitava nelle selve del Pelio. Essi si dicevano figli di Issione e Nefele (che era una nuvola forgiata da Zeus ad immagine di Era). Secondo alcuni erano degli orrendi mostri con corpo da cavallo e busto di uomo, per altri erano descritti come uomini dalla folta chioma e dall'aspetto rozzo e primitivo.

Le Baccanti, dette anche Menadi o Tiadi, Lene o Bassaridi, erano le fanciulle e le donne, che ogni due anni si riunivano per festeggiere il Dio Dionisio. A queste feste orgiastiche, che erano il centro dei festeggiamenti, erano esclusi gli uomini ed erano celebrate di notte al lume di molte fiaccole nei boschi e sulle montagne. Le Baccanti, agitavando in aria tirsi (asta con la punta ricoperta di edera) e fiaccole, si cingevano il corpo di serpi, tra musica assordante di tamburelli e flauti, e facevano una rumorosa processione, detta tiaso, danzando e abbandonandosi a movimenti incomposti. Cantavano inoltre inni al Dio e lo chiamavano con molti dei suoi nomi.

Popolo di donne guerriere della Cappadocia. Si diceva che si accoppiavano con i Gargareni una volta all'anno, dei figli che nascevano uccidevano i maschi ed allevavano solo le bambine. Abili con l'arco era loro tradizione amputare il seno destro per tenderlo meglio.