Dedizione
reciproca
Da
"Dream Worker"
Dopo la
prima puntata, assodati i fatti che Gabrielle vuole seguire Xena a tutti
i costi e che la principessa guerriera accetta con un po’ di riluttanza
e molta curiosità la compagnia della ragazza di Potidea, ci ritroviamo
una nutrita serie di episodi in cui la produzione del telefilm sembra
proseguire un po’ bordeggiando nel trovare il bandolo dell’interazione
fra le due. In questa prima parte della prima serie sia Xena sia Gab
non mostrano, a mio parere, nemmeno tendenze a voler essere più
che compagne di viaggio e amiche fidate… Il primo autentico punto
fermo, nella relazione fra le due, è secondo me, e secondo molti
fra gli Xeniti, la puntata “Hooves and Harlots”, che senz’altro
ha dato la stura all’interesse delle comunità gay e lesbiche,
che porterà, dopo un’altra serie di puntate “neutre”
o quasi, al tema del Subtext come uno dei principali della storia.
Ma andiamo per gradi: tra SotP e H&H le nostre eroine sono fondamentalmente
eterosessuali. Gab vince su Xena 4 a 2, considerando la liaison di Xena
con Ercole ormai storia, e quella con Ares ben lontana dal cominciare.
Per la cronaca Sphaereus (Chariots of War), Philaeus (The Titans), addirittura
Iolao (Prometheus) e infine Talus (Death in Chains) per Gab; solo Darius
(CoW) e Marcus (The Path not Taken)… Sono alla pari invece per
quanto riguarda le “giacchette rosse”, i maschi (in seguito
anche qualche femmina) che se solo osano ad avvicinarsi a una delle
due fanno una brutta fine (il termine deriva da “Star Trek”,
serie originale: quelli che portano una giacchetta rossa sono quelli
che finiscono male). Un Marcus per Xena, un Talus per Gabrielle. In
seguito, le giacchette rosse di Gabrielle (di ambo i sessi) sommergeranno
quelle di Xena, ma per ora nulla fa pensare che X:WP possa doversi riparare
dagli strali della censura bigotta…
Tuttavia ci sono interessanti uscite da parte di Gabrielle che fanno
pensare già alla sua idea (o a quella degli sceneggiatori) di
un legame profondo tra lei e Xena, che va al di là dell’eternità.
Interessanti sono i primi due miti che Gab, come barda, racconta. Il
primo, proprio nella seconda puntata, è quello di Filemone e
Bauci, dalle “Metamorfosi “ di Ovidio: le due anime gemelle
sono tramutate in querce per continuare per l’eternità
la loro unione. Xena, delicata al solito come un rinoceronte in una
cristalleria, prospetta per i due un futuro come fasciame da nave, ma
l’esca mi sembra gettata… Il secondo è invece quello,
sempre sulle anime gemelle, derivato dal “Simposio” di Platone,
che Gab racconta a uno Iolao agonizzante nella puntata “Prometheus”.
Alla fine della puntata Iolao, guardando Xena e Gab che si allontanano
chiede a Ercole: “Credi anche tu che per ogni essere umano esista
un’anima gemella?”. Ed Ercole risponde, anche lui guardando
X&G che se ne vanno insieme: “Non lo credo: lo so…”.
Mmm, forse è solo un campanello, ma è il campanello del
treno di subtext che sta arrivando sul binario…
Ma in queste prime puntate, soprattutto, viene definito il principio
per il quale ciascuna eroina è disposta a rischiare assolutamente
la vita per l’altra. Non s’intende quindi il semplice fatto
che Xena, armata di tutto punto e agguerrita, si butti nella mischia
per salvare la compagna di viaggio. Significa per le due mettere a repentaglio
la propria vita per l’altra “senza rete”…
La prima volta per Xena avviene nella puntata “Dream Worker”,
la terza, e la prima volta di Gabrielle solo tre puntate dopo, in “The
Reckoning”… Per essere due compagne di viaggio che si conoscono
presumibilmente solo da poche settimane, massimo mesi, è un bell’esempio
di dedizione reciproca…
Avendo citato “Dream Worker”, non posso non menzionare il
primo sottinteso erotico fra le due: Gab, che vuole essere più
guerresca, si compra un “breast dagger”. Non ho idea su
come sia stato reso in italiano, non avendo mai visto la puntata doppiata,
ma è traducibile come “pugnale pettorale” o “pugnale
mammario”. Xena glielo sequestra e se lo mette nella scollatura.
Gab commenta: “Come se le tue tette non fossero già abbastanza
pericolose…”. Non ancora subtext, però…
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