CAPITOLO
III
Intanto a cena
finita, Olimpia ripercorre il lungo corridoio fino alla sua stanza
e prima di aprire la porta nel silenzio del castello sente un rumore
all'interno, come se qualcuno stesse aprendo dei cassetti. Il bardo
raccoglie il suo coraggio, estrae i sais dai calzari e apre la porta
con un calcio. La stanza è vuota e in ordine all'apparenza
ma i rumori erano inconfondibili: c'è qualcuno.
- So che c'è qualcuno! ... Faresti bene ad uscire allo scoperto!
-
mentre osserva la camera senza ottenere risposta alcuna vede che dall'altro
lato del letto qualcuno di molto piccolo si affaccia dal bordo del
materasso per spiarla.
Olimpia capisce che non rappresenta una minaccia e rinfodera i sais
per poi girare intorno al letto, mentre l'omino alto meno di mezzo
metro si china in avanti nel tentativo di nascondersi.
- Ma è un bambino! - esclama il bardo non appena riconosce
colui che gli sta di fronte.
Olimpia lo prende in braccio nel tentativo di tranquillizzarlo dopo
averlo spaventato con la sua incursione.
- Che ci fai qui? Dov'è la tua mamma?-
Il bambino di circa due anni si lascia cullare dalle braccia di Olimpia,
guardandola negl'occhi senza parlare. La poetessa è intenerita
da quel cucciolo indifeso e istintivamente lo tiene stretto a sé
dimenticandosi per un attimo che quel bambino non dovrebbe trovarsi
in camera sua.
In quel momento Xena entra in camera e fa per togliersi l'armatura,
ma appena vede l'amica con in braccio un bambino rimane di sasso:
- Olimpia .. hai aspettato un bel po' prima di dirmi di avere avuto
un bambino! - scherza la principessa guerriera in attesa di spiegazioni.
- Era in camera nostra e dato che l'ho spaventato, sto cercando di
tranquillizzarlo. -
Alla vista di Xena, il bimbo fa segno a Olimpia di farlo scendere
e corre verso la principessa guerriera per tirarle un buffo calcio.
- Ehi! Sei sicuro di voler crescere!! -
Olimpia ride mentre il bambino torna all'attacco delle caviglie di
Xena:
- Non gli sei molto simpatica credo .. -
- Riprenditi questa pulce invece di ridere! -
Il bardo riprende il braccio il bimbo ancora intento ad agitarsi,
ma una lettera cade dalla sua camicetta e finisce a terra. Le due
amiche si guardano per un attimo prima che Xena inizi a leggere il
suo contenuto:
- Ecco le spiegazioni che cercavamo ... -
" Lucas è il figlio illegittimo del re. Vi prego prendetevi
cura di lui."
- Non dice altro domanda Olimpia cercando di sbirciare sul foglietto.
- No, ma ha detto abbastanza non credi? -
- Lucas .. è l'erede del re .. Non ci può essere nessuna
disputa per il trono ora. -
- si, è per questo che dobbiamo tenere noi il bambino. Se cade
nelle mani sbagliate lo farebbero sparire. Resta con lui, voglio parlare
subito con la regina per sapere qualcosa in più su questa storia.
-
- Vai pure, ma stai attenta. Questo posto non mi piace. Io mi chiudo
dentro e aprirò solo se bussi tre volte di seguito. -
- Spero che mi riceva, è molto tardi. -
Xena esce dalla stanza mentre Olimpia chiude la porta con in braccio
il piccolo Lucas.
CAPITOLO IV
Xena entra nelle
cucine dove i servitori stanno ultimando di ordinare dopo il banchetto.
Tra i lavoranti riconosce Sara e le se avvicina:
- Hai bisogno di qualcosa? -
- Si, dovrei raggiungere le stanze della regina ma non so come arrivarci
... questo castello è immenso. -
- E' molto tardi .. la regina non ti riceverà ... -
- Tu indicami la stanza e non preoccuparti. -
- Sali le scale di un solo piano qui a destra di un solo piano. La
camera da letto è quella che ha un quadro che raffigura una
dama vestita di bianco sulla sinistra della porta. -
- Grazie! ... -
Xena fa per mandare ma si ricorda di dire un ultima cosa alla donna:
- Porta del latte caldo ad Olimpia, non può uscire dalla stanza
... e ricordati di bussare tre volte altrimenti non ti aprirà.
-
Detto questo la Principessa guerriera sale al piano superiore silenziosamente
e trova in cima alla scala una guardia addormentata sulla sedia. Indisturbata
raggiunge la camera della regina e entra furtivamente. La stanza è
immersa nel buio .. Xena si avvicina al letto a baldacchino. La regina
è girata sul lato opposto ma si accorge della presenza estranea
e si volta a guardare chi le è alle spalle.
- Xena! Che ci fai qui a quest'ora! -
- Salve Sefora, ho come l'impressione che tu mi stia evitando .. -
Xena saluta la regina come se la conoscesse da tempo.
- Dobbiamo parlare un po' da sole ... ne è passato di tempo!
-
- Già .. solo che io sono invecchiata, ma tu non sei cambiata
affatto ... si diceva che eri morta in Oriente. -
- Si, l'ho sentito dire ... comunque per avere più di quarant'anni
ti trovo molto bene. -
- 45 Xena, 45 buttati via. -
- Perchè parli così, ricordo che quando il re Tantras
ti ha accolta come sua regina strappandoti dalla strada eri felice.
-
Xena si siede sul letto pronta ad ascoltare il resoconto di una vecchia
amica, che non vede da lungo tempo.
- Tantras mi amava, ma presto è cambiato, con me e con il resto
del mondo. E' diventato un uomo freddo e crudele con la sua gente
e mi odiava per non essere riuscita a dargli un erede. Non passava
giorno che non mi facesse sentire inutile per questo ... Ero un bellissimo
albero che non produceva frutto. Diceva che era colpa della mia dissoluta
vita del passato ... -
- Mi dispiace che tu abbia sofferto tanto .. -
- L'ho amato fino all'ultimo giorno Xena ... anche se lui mi disprezzava,
non ho mai avuto il coraggio di lasciarlo e andarmene. -
- Il suo odio per te era stupido e senza prova. Come poteva essere
sicuro che tra i due, eri proprio tu quella che non poteva mettere
al mondo una creatura? -
- Aveva ragione lui Xena ... tre anni fa Tantras si scese una donna
tra le sue servitrici e questa le diede un figlio. -
- Un maschio? -
- Si -
- E dov'è ora questo bambino? -
- Non lo sa nessuno. Tantras non ha mai voluto rivelare il nome della
madre e dove fosse il bambino. Aveva paura che il fratello Marzio
potesse ucciderlo perciò disse a tutti che il bambino sarebbe
stato presentato a corte il giorno del suo diciottesimo genetliaco.
-
I pensieri di Xena sono rivolti a Lucas. il bambino potrebbe essere
davvero il figlio di re Tantras e ora può solo proteggerlo
in attesa di saperne qualcosa in più.
- Un'ultima domanda Sefora .. credi che sia marzio l'assassino? -
- Io credo di si ... ma non ho prove. Tantras pranzava con e altre
persone quando si sentì male dopo aver bevuto il sidro avvelenato.
-
- Marzio era con voi in quel momento .. o meglio era a palazzo? -
- Si era qui da due giorni ma in quel momento era fuori a caccia.
-
- Il coppiere dov'è ora? -
- E' stato chiuso nelle segrete se vuoi interrogarlo. -
- Grazie, ci andrò domani mattina .. ora è tardi ..
ti lascio riposare. -
- Xena? .. -
- Si .. -
- Grazie per essere venuta. -
La principessa guerriera accenna un sorriso e lascia la stanza.
CAPITOLO V
Olimpia intanto
è alle prese con Lucas che non vuole sapere di dormire e corre
avanti e indietro per la camera incuriosito da ogni oggetto.
- Lucas! Vieni qui lascia stare la biancheria di Xena e guarda cosa
è nascosto nella una sacca -
Il piccolo corre dal bardo e inizia ad aprire la borsa mentre Sara
bussa tre volte alla porta.
- Non ti muovere, deve essere Xena, vediamo se ci porta qualcosa -
Lucas non si lascia distrarre e tira fuori dalla sacca una spazzola,
la mette sul letto e continua la ricerca sperando di trovare cose
interessanti.
Olimpia apre la porta e con sorpresa vede Sara con una tazza di latte
in mano.
- Xena mi ha detto di portarti questo. -
- Grazie. Vuoi entrare? ... Giusto per fare due chiacchiere non conosco
nessuno qui -
- Entrerei volentieri ma ho ancora finito in cucina ... -
Sara segue con lo sguardo Lucas ma allo stesso tempo per evitare di
farsi vedere dal bambino, indietreggia verso il muro, salutando velocemente
Olimpia, insospettita dal suo atteggiamento.
- Come vuoi, sarà per un altra volta. -
La poetessa un po' perplessa, dopo aver osservato Sara allontanarsi
nel corridoio richiude la porta con la tazza del latte in mano.
- Lucas, è arrivato il latte! -
- Mio! -
- Si, è tuo, tieni. -
Olimpia sostiene la tazza al bambino che a due mani la porta alla
bocca per bere. E' incantata dal bimbo, sente il desiderio di prendersi
cura di lui, di coccolarlo, di proteggerlo e una persona le torna
in mente:
"Speranza .. come sarebbe stato bello crescerla quando era solo
in fasce, se non fosse stata un mostro di crudeltà ... se fosse
stata innocente come lo è Lucas ora ... "
I suoi pensieri vengono interrotti da dei passi davanti alla porta
della sua stanza. Qualcuno si è fermato davanti alla porta
ma non si decide a bussare:
" Non può essere Xena ...". Poi due colpi alla porta
le confermano che si tratta di un estraneo.
Olimpia lascia la tazza quasi vuota nelle mani del bambino e selezioni
si avvicina alla porta, prendendo in mano un solo sais.
- Chi è? - il bardo non ottiene risposta poi sente qualcuno
allontanarsi della porta. Olimpia ripone il sais e ancora nervosa
torna a sedersi sul letto e guarda Lucas mentre finisce di bere il
latte ignaro della situazione.
- Questo posto non mi piace per niente. -
Ancora una volta Olimpia sente bussare ... tre colpi ... è
Xena!
Va ad aprire la porta ma per sicurezza prende di nuovo in mano il
sais. Apre la porta velocemente e come sperava trova la principessa
guerriera dall'altra parte.
- Perchè vuoi picchiarmi? - ironizza Xena mentre l'amica ripone
l'arma.
- Un momento fa qualcuno è venuto davanti alla porta e quando
ho domandato chi fosse senza aprire se n'è andato ... Xena,
questo posto non mi piace Lucas non è sicuro qui! -
- Se resti con lui andrà tutto bene, sta tranquilla. -
- Non posso restare tranquilla con un bambino di mezzo! -
La guerriera si siede sul letto mentre Lucas vedendole parlare si
avvicina ad Olimpia e le porge la tazza vuota con occhi dispiaciuti.
- Hai visto com'è carino? -
- Ti lascio un ora con lui e già ne sei cotta! ... Comunque
ti ripeto che puoi tranquillamente badare a lui. Quando c'era Eve
era ancora più difficile eppure ci sei riuscita. -
Sentendo queste parole il bambino le si avvicina e le tira un calcio
con decisone.
- Sta diventando un vizio! Ma cos'è .. gli sono antipatica?!
-
Olimpia prende in braccio il piccolo per distoglierlo dal bersaglio:
- Forse crede che stiamo litigando e vuole difendermi, vero tesoro?
-
Il bambino l'abbraccia lasciando la poetessa spiazzata dal gesto.
- Questo si che è amore a prima vista! - dice Xena con ironia
prima di andare in bagno lasciando i due stretti in un materno abbraccio.
Dopo essersi lavata
la principessa guerriera torna in camera da letto posa l'armatura
su una poltrona e i calzari a terra e si sdraia sul letto, dove Olimpia
sta giocando da un po' col bambino, facendogli il solletico.
- E' tardi, questo bambino dovrebbe dormire da un pezzo. Lo hai fatto
scatenare per bene -
- No, ci stiamo solo divertendo un po' - dice Olimpia continuando
a ridere con Lucas.
- Lo vedo .. Olimpia ho parlato con la regina ... -
- Ah già! Scusa, me ne ero dimenticata, cosa ti ha detto? -
- Che il re dovrebbe avere un figlio illegittimo di circa due anni,
avuto con una servitrice. - Olimpia smette di giocare e presta attenzione
a Xena:
- Allora Lucas è davvero il figlio del re ... è quel
bambino di cui parla la regia ... -
- Credo di si .. -
La principessa guerriera spiega alla compagna il rapporto tra re Tantras
e sua moglie Sefora tralasciando la sua amicizia di vecchia data con
quest'ultima.
Olimpia: - Anche la regina potrebbe essere accusata dell'omicidio
se si venisse a saper tutto questo. -
- Si saprà, dato che Lucas deve reclamare il suo diritto di
successione. Ma in ogni caso non credo che sia lei la colpevole. Piuttosto
mi chiedo che fine abbia fatto la madre del bambino... -
Entrambe guardano Lucas mentre gioca con le cuciture del vestito di
Olimpia.
- Cosa farai domani? -
- Andrò a parlare col coppiere che ha servito il vino avvelenato
al re .. poi vedrò. -
- E quando presenterai Lucas a tutti? -
- E' meglio aspettare Olimpia ... anche se ho paura di farti del male.
-
- Perchè mai? -
- Ti stai affezionando troppo a questo bambino e troppo in fretta.
Ricordati che lo lasceremo qui quando le cose saranno andate a posto.
-
- Lo so .. -
Xena può leggere un velo di tristezza negl'occhi dell'amica
e per farle capire che le è accanto, si gira verso di lei e
appoggia la testa sulla spalla abbracciandola per la vita.
Lucas ingelosito cerca di spostare il braccio di Xena ma la principessa
guerriera gli afferra il naso tra due dita impedendogli di respirare.
- Lascialo stare poverino! - interviene Olimpia.
- Non preoccuparti, respira con la bocca! -
Poi si rivolge in tono scherzoso al piccolo:
- Ora mi prendo il tuo nasino e me lo mangio! -
Xena gli lascia il naso e finge di ingoiare che ha tra le dita, poi
mastica goffamente lasciando il piccolo sconvolto mentre olimpia si
diverte a vedere tutto il teatrino della principessa guerriera.
- Ottimo! Peccato che sia finito ... come farai ora senza naso? -
Lucas controlla con le sue piccole manine se tutto è ancora
al suo posto poi sorride allo scherzo fattogli da Xena:
- Ora stenditi tra noi e dormi altrimenti il tuo nasino me lo mangio
davvero! -
- Avanti Lucas da un bacio a Xena e a me e dormi. -
Il bimbo da un bacino alla poetessa ma ignora la principessa guerriera.
Quest'ultima gli ruba un bacio poi si gira di spalle per dormire:
- Buona notte! -
- A domani Xena, spero che Lucas ti lasci dormire stanotte .. -
- Deve farlo anche perchè se dovesse fare i capricci tu lo
terrai lontano da me! -
- Va bene, a domani. -
nella stanza cala il silenzio mentre Olimpia guarda Lucas addormentarsi
accarezzandogli i capelli. Poi inizia a ripensare allo strano comportamento
di Sara:
- Xena .... -
- Che c'è ... -
- Sara, la servitrice .. la ricordi? -
- Si, certo -
- Quando è venuta a portarmi il latte si è comportata
in modo un po' strano .. appena ha visto Lucas se ne andata via evasivamente
.. . -
- Magari aveva solo fretta ... -
- Non credo ... sembrava quasi che avesse paura di qualcosa. -
Detto questo il bardo non aggiunge niente e si corica sul fianco in
cerca di dormire, mentre Xena riapre gli occhi e inizia a riflettere
su questo fatto nel cuore della notte.